More stories

  • in

    MotoGp, Mir: “Siamo andati vicini alla vittoria, dobbiamo essere fieri”

    SPIELBERG – “Oggi eravamo vicini a vincere”. Joan Mir, dopo il Gp di Stiria che lo ha visto chiudere al 2° posto dietro alla Ducati Pramac di Jorge Martin, preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. A tirare su il morale dello spagnolo, infatti, sono i passi in avanti della Suzuki, così evidenti da fra guardare al futuro con ottimismo il pilota spagnolo: ” Ho dato tutto. Sono contento e dobbiamo essere fieri del nostro team, che ha lavorato molto in estate,e ha portato dei pezzi nuovi per questa gara, migliorando le prestazioni della moto”, le sue parole a fine gara.
    Lo spagnolo punta la vittoria nella prossima gara
    Un secondo posto buono non solo per il morale, ma anche per la classifica: con questo risultato, infatti, Mir è riuscito a scavalcare Bagnaia salendo al 3° posto nella classifica mondiale. L’obiettivo, però, è la vittoria: “Sono contento perché per tutto il weekend sono stato lì, ma mi servivano un paio di decimi a giro per trovarmi a lottare alla fine con Jorge,  e devo dire che ha fatto un gran lavoro. Dobbiamo spingere ancora di più e trovare qualcosina per il prossimo weekend se vogliamo salire sul gradino più alto del podio” ha concluso Mir pronto a prendersi la rivincita già nella prossima gara. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Ho dato tutto, dobbiamo essere fieri”

    SPIELBERG – “Ho dato tutto”. Joan Mir, alla fine del Gp di Stiria che lo ha visto chiudere al 2° posto dietro alla Ducati Pramac di Jorge Martin, non ha rimpianti. Troppo forte la rossa di Borgo Panigale sul tracciato austriaco per pensare di batterla, ma i passi in avanti della Suzuki sono evidenti tanto da fra guardare al futuro con ottimismo il pilota spagnolo: “Oggi eravamo vicini a vincere. Sono contento e dobbiamo essere fieri del nostro team, che ha lavorato molto in estate,e ha portato dei pezzi nuovi per questa gara, migliorando le prestazioni della moto”, le sue parole a fine gara.
    Lo spagnolo punta la vittoria nella prossima gara
    Un secondo posto buono non solo per il morale, ma anche per la classifica: con questo risultato, infatti, Mir è riuscito a scavalcare Bagnaia salendo al 3° posto nella classifica mondiale. L’obiettivo, però, è la vittoria: “Sono contento perché per tutto il weekend sono stato lì, ma mi servivano un paio di decimi a giro per trovarmi a lottare alla fine con Jorge,  e devo dire che ha fatto un gran lavoro. Dobbiamo spingere ancora di più e trovare qualcosina per il prossimo weekend se vogliamo salire sul gradino più alto del podio” ha concluso Mir. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Niente miglioramenti in inverno, è questo il problema”

    ROMA – Joan Mir è quarto in classifica piloti dopo nove gare del Mondiale 2021 di MotoGp. Il campione in carica è ben piazzato in graduatoria, anche se difficilmente può sperare nel titolo, ma in un’intervista a Motorsport.com ha parlato dei problemi della Suzuki in questa prima metà di stagione: “Penso che il congelamento non ci abbia aiutato, ma non ha peggiorato le cose, perché è vero che lo sviluppo era fermo, ma potevamo migliorare il motore. Ma gli altri sono riusciti a migliorare, quindi penso che si tratti più del fatto che Suzuki non sia riuscita a fare il passo avanti per migliorare la moto quest’inverno. Credo che sia questo il vero problema”. 
    I progressi degli altri team
    “Generalmente, condivido la filosofia di Suzuki, perché non portano nuove moto di solito – ha aggiunto Mir -. Nei test pre-stagionali abbiamo visto Honda, Yamaha, Ducati e anche Aprilia e KTM con moto diverse. Suzuki normalmente non porta nuove moto. Porta un nuovo telaio, un nuovo forcellone, un motore nuovo, passo dopo passo e in maniera progressiva cerca di fare uno step sulla moto. Quindi di solito questo approccio funziona, ma bisogna portare nuove cose. Inoltre non mi aspettavo un miglioramento così grande dagli altri costruttori. Probabilmente nemmeno Suzuki e questo rende le cose più difficili, forse” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Non siamo riusciti a fare passi avanti in inverno”

    ROMA – “Penso che il congelamento non ci abbia aiutato, ma non ha peggiorato le cose, perché è vero che lo sviluppo era fermo, ma potevamo migliorare il motore. Ma gli altri sono riusciti a migliorare, quindi penso che si tratti più del fatto che Suzuki non sia riuscita a fare il passo avanti per migliorare la moto quest’inverno. Credo che sia questo il vero problema”. Joan Mir, intervistato da Motorsport.com, ha parlato dopo la prima metà di stagione in MotoGp, che lo vede al quarto posto in classifica piloti nell’anno successivo a quello del titolo conquistato a novembre scorso.
    I progressi degli altri
    “Generalmente, condivido la filosofia di Suzuki, perché non portano nuove moto di solito – ha aggiunto Mir -. Nei test pre-stagionali abbiamo visto Honda, Yamaha, Ducati e anche Aprilia e KTM con moto diverse. Suzuki normalmente non porta nuove moto. Porta un nuovo telaio, un nuovo forcellone, un motore nuovo, passo dopo passo e in maniera progressiva cerca di fare uno step sulla moto. Quindi di solito questo approccio funziona, ma bisogna portare nuove cose. Inoltre non mi aspettavo un miglioramento così grande dagli altri costruttori. Probabilmente nemmeno Suzuki e questo rende le cose più difficili, forse” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Non mi aspettavo così tanti progressi dagli altri team”

    ROMA – “La Suzuki di solito non ha mai una moto nuova. Proviamo un nuovo telaio, un nuovo forcellone, un motore, cerchiamo di fare progressi per gradi. Devo dire che non mi aspettavo progressi così grandi dagli altri produttori. Questo probabilmente complica un po’ le cose”. Queste le parole di Joan Mir in un’intervista ai microfoni di Motorsport.com. Il pilota spagnolo, campione del mondo in carica di MotoGp, è al quarto posto in classifica piloti dopo nove gare e all’inizio della pausa estiva.
    Confronto tra Suzuki e Yamaha
    Mir ha poi paragonato i motori Suzuki e Yamaha, gli unici in classe regina a utilizzare un motore quattro cilindri in linea: “Non credo che le moto siano davvero uguali. È vero che entrambi utilizzano motori a quattro cilindri in linea. Ma le proprietà sono molto diverse. Si vede che i piloti Yamaha guidano in modo diverso rispetto alla Suzuki. La Suzuki è un po’ più aggressiva, la moto si muove di più, per certi versi più vicina alla V4 senza essere una V4. La Yamaha, d’altra parte, fa un’impressione più liscia, più dolce. Questo è quello che posso dire, penso che la Suzuki sia un po’ più aggressiva della Yamaha” – ha concluso. LEGGI TUTTO