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    F1, Wolff: “Siamo noi i cacciatori, vogliamo tenere aperto il mondiale fino all'ultimo”

    ROMA – La vittoria a Silverstone e il secondo posto in Ungheria hanno ridato vigore non solo a Lewis Hamilton, ma a tutta la Mercedes che adesso sente di potersi giocare le proprie chance contro la Red Bull portando a casa l’ennesimo titolo mondiale dell’era turbo ibrida della Formula 1. Un sentimento che fuoriesce anche dalle parole del team principal Toto Wolff che, attraverso i canali social della scuderia, ha tracciato un primo bilancio della stagione: “Siamo ancora noi i cacciatori, non la preda. E l’essere cacciatori ci permette di presentarci in pista spinti dal gusto della sfida che affrontiamo con divertimento, non abbiamo niente da perdere dato che abbiamo un deficit a livello di competitività nei confronti dei nostri rivali”, ha chiarito il manager austriaco.
    La Mercedes punta a tenere aperto il campionato fino alla fine
    Dietro la ritrovata competitività della Mercedes, però, c’è una spiegazione fondamentale, ossia il fatto di aver capito come utilizzare nella miglior maniera possibile le gomme: “In primavera ci siamo comportati bene in Portogallo e in Spagna, poi abbiamo avuto delle difficoltà a Monaco e a Baku. Ora abbiamo capito come sfruttare a dovere le coperture e la nostra prestazione è stata decisamente più convincente in Gran Bretagna e in Ungheria; abbiamo imboccato una buona strada, continueremo a combattere ogni weekend nella speranza che questo sia sufficiente a tenere aperto il campionato fino alla fine”, ha sottolineato Wolff. LEGGI TUTTO

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    F1, lotta tra compagni di box: equilibrio in casa Ferrari, Hamilton e Verstappen padroni assoluti

    ROMA – La pausa estiva, in Formula 1, porta con sè i primi bilanci stagionali con i team alle prese con l’analisi dati. Una delle comparazioni più importanti è quella tra il rendimento tra i due piloti che dividono il box, utile soprattutto per stabilire le gerarchie interne e, in molti casi, anche la line up della prossima stagione. Sostanziale equilibrio, ad esempio, in casa Ferrari con Carlos Sainz Jr appena 3 punti davanti a Charles Leclerc, come reso noto anche dalla Formula 1 sui propri profili social. Confronto squilibrato, invece, sia in Red Bull che in Mercedes con Max Verstappen a conquistare 187 punti contro i 104 del compagno di box Sergio Perez e Lewis Hamilton ad allagare ancora di più la forbice rispetto all’olandese con 197 punti a referto contro i 108 di Valtteri Bottas. 
    Vettel meglio di Stroll, Alonso-Ocon divisi da un punto
    C’è distanza, invece, in McLaren dove Lando Norris, con i suoi 113 punti conquistati fino ad ora, stacca Daniel Ricciardo, fermo a 50. Ricalca la situazione Ferrari quella vissuta da Alpine con un gap ancora minore: Ocon, infatti, ha totalizzato fino ad ora 39 punti contro i 38 di Alonso, davanti al francese fino alla gara d’Ungheria. Distanza importante, infine, anche in Alpha Tauri con Pierre Gasly a 50 contro i 18 di Tsunoda, e in Aston Martin dove Sebastian Vettel, con 30 punti guadagnati – in attesa del ricorso contro la squalifica in Ungheria – si trova comunque davanti a Lance Stroll a quota 18. A chiudere la classifica, poi Williams e Alfa Romeo Racing; per la scuderia inglese il migliore è Nicholas Latifi, capace di portare a casa 6 punti contro i 4 di George Russell, mentre a fare meglio per il Biscione è stato Kimi Raikkonen con 2 punti in cascina contro l’unico conquistato da Antonio Giovinazzi. C’è ancora metà stagione per raddrizzare la situazione, ma i primi bilanci, seppur parziali, nelle segrete stanze dei team sono già stati tracciati. LEGGI TUTTO

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    F1, lotta tra compagni di team: Sainz davanti a Leclerc, dominano Hamilton e Verstappen

    ROMA – Il primo rivale, in Formula 1, è sempre il compagno di squadra. Una legge non scritta che però trova applicazione in ogni team; con la pausa di metà stagione, quindi, è tempo di tracciare un primo bilancio proprio in relazione al rendimento del pilota che, tra i due di ogni team, abbia conquistato più punti. Confronto decisamente squilibrato per Red Bull e Mercedes con Max Verstappen a conquistare 187 punti contro i 104 del compagno di box Sergio Perez e Lewis Hamilton ad allagare ancora di più la forbice rispetto all’olandese con 197 punti a referto contro i 108 di Valtteri Bottas. Sostanziale equilibrio, invece, in casa Ferrari con Carlos Sainz Jr appena 3 punti davanti a Charles Leclerc, come reso noto anche dalla Formula 1 sui propri profili social.
    Gap importante in McLaren, Alonso dietro Ocon
    C’è distanza, invece, in McLaren dove Lando Norris, con i suoi 113 punti conquistati fino ad ora, stacca Daniel Ricciardo, fermo a 50. Ricalca la situazione Ferrari quella vissuta da Alpine con un gap ancora minore: Ocon, infatti, ha totalizzato fino ad ora 39 punti contro i 38 di Alonso, davanti al francese fino alla gara d’Ungheria. Distanza importante, infine, anche in Alpha Tauri con Pierre Gasly a 50 contro i 18 di Tsunoda, e in Aston Martin dove Sebastian Vettel, con 30 punti guadagnati – in attesa del ricorso contro la squalifica in Ungheria – si trova comunque davanti a Lance Stroll a quota 18. A chiudere la classifica, poi Williams e Alfa Romeo Racing; per la scuderia inglese il migliore è Nicholas Latifi, capace di portare a casa 6 punti contro i 4 di George Russell, mentre a fare meglio per il Biscione è stato Kimi Raikkonen con 2 punti in cascina contro l’unico conquistato da Antonio Giovinazzi. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes: “Hamilton ha recuperato dal Gp d'Ungheria, ora sta meglio”

    ROMA – “L’ho visto circa un’ora dopo e stava sicuramente un po’ meglio. So che ha recuperato da allora. Penso che per chi non sia mai stato vicino a queste auto sia davvero difficile capire l’ambiente in cui si trovano i piloti. Visto che la macchina è così vicina al suolo, la temperatura dell’aria che ci passa attraverso è più vicina a quella del suolo che a quella dell’aria”. Queste le parole di Mike Elliott, direttore tecnico della Mercedes, sulle condizioni di Lewis Hamilton dopo il Gran Premio d’Ungheria di Formula 1. Il pilota britannico, dopo la gara dell’Hungaroring, si è mostrato in condizioni non particolarmente brillanti, ma secondo Elliott, che ha parlato nel Race Debrief sul canale Youtube della scuderia, il campione in carica sta già meglio.
    Sulla gara
    “Durante quella gara,sospetto che ci fossero 40-50 gradi – ha aggiunto Elliott -. Era umido e i piloti sono seduti in un ambiente dove ci sono scatole elettriche intorno. L’ambiente è caldo e quella era una gara dura. Una persona normale, come me o voi, non sopravvivrebbe cinque minuti lì dentro. Figuriamoci un’intera gara. Quindi non è stato sorprendente che Lewis fosse stanco alla fine– ha concluso Elliot –ma come ha detto lui ai media, penso che si chieda anche se c’entra il fatto di aver avuto il Covid LEGGI TUTTO

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    Adebayor e il suo lussuosissimo hangar: tra supercar e moto folli da 21mila euro

    Nella storia calcistica del Togo, il numero uno è sicuramente Sheyi Emmanuel Adebayor: l’ex stella dell’Arsenal, con un trascorso anche nel Real Madrid, è nelle ultime fasi di una carriera importante condita con i record di presenze e gol con la sua nazionale. Inoltre, il 37enne è un noto appassionato di auto di lusso, che ama sfoggiare su Instagram.Guarda la galleryAdebayor, tutte le auto del calciatore di Arsenal e Real Madrid
    Rolls-Royce personalizzata
    Nel suo garage, la parte del leone la fa un’esclusiva Rolls-Royce personalizzata, dall’incredibile valore di 420.000 euro e dalla livrea in arancione con interni coordinati. La Rolls-Royce si riconosce anche per la targa personalizzata 0004 SEA, con iniziali e numero di maglia del calciatore. Il suo parco auto trova spazio in un hangar costruito su misura nella sua casa di Accra, in Ghana. Oltre alle canoniche quattro ruote, nella collezione si fa notare il trike Can-Am Spyder da 21.000 euro per 115 Cv e Cruise control elettronico. È sicuramente l’oggetto più strambo del garage.
    Mercedes G65
    Nelle tante foto pubblicate su Instagram, sempre accompagnate da messaggi positivi per i suoi follower, Adebayor si fa spesso ritrarre a bordo del suo Suv Mercedes G65 – valore da 199mila euro: motore V12 da 6,0 litri per 621 Cv di potenza. Molte delle sue auto portano la targa personalizzata SEA, molti dei suoi post incitano al divertimento e al dare il meglio di sé; molte delle voci sull’ex stella dei Gunners sono invece anche critiche: le polemiche sono arrivate quando gli è stato chiesto di aiutare il suo paese a fronteggiare la pandemia, come Drogba ed Eto’o avevano fatto con Costa d’Avorio e Camerun. Adebayor si è tirato indietro, dichiarando di non essere Droga o Eto’o ma di essere SEA, e di fare ciò che vuole fare. Probabilmente, divertirsi il più possibile.
    Maserati MC20, 630 cv per David Beckham LEGGI TUTTO