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    F1, Wolff: “Hamilton sta in silenzio perché è senza parole”

    ROMA – Non si placano le polemiche sul GP di Abu Dhabi che ha incoronato Max Verstappen nuovo campione del mondo di Formula 1. A tornare sull’argomento è il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che in Arabia Saudita è rimasto molto deluso dalla scelte del Direttore di gara FIA, Michael Masi, che avrebbero penalizzato Hamilton. E proprio l’inglese, campione del mondo per l’ottava volta fino allo schianto di Latifi, è scomparso dai social, sui quali solitamente è molto attivo. “È in silenzio perché non ha parole”, ha giustificato Wolff ai microfoni di “Motorsport Total”.
    Hamilton in silenzio social
    L’inglese della Mercedes non ha neanche espresso una sua posizione ufficiale sul ritiro da parte della scuderia di Brackley dei ricorsi contro la vittoria di Verstappen. Hamilton però era con il team il 15 dicembre, quando si è festeggiata la vittoria del titolo costruttori. Indizio questo che l’inglese continua a sentirsi con il proprio staff, ma su Instagram la casella degli account seguiti si è azzerata e l’ultimo post risale all’11 dicembre. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff su Hamilton: “È senza parole, ecco perché sta in silenzio”

    ROMA – Il Gran Premio di Abu Dhabi che ha consegnato il primo titolo mondiale in Formula 1 a Max Verstappen continua a far parlare di sé. Torna sull’argomento il team principal della Mercedes, Toto Wolff, che in Arabia Saudita è rimasto molto deluso dalla scelte del Direttore di gara FIA, Michael Masi, che avrebbero penalizzato Hamilton. E proprio l’inglese, campione del mondo per l’ottava volta fino allo schianto di Latifi, è scomparso dai social, sui quali solitamente è molto attivo. “È in silenzio perché non ha parole”, ha giustificato Wolff ai microfoni di “Motorsport Total”.
    Fair play poi il silenzio
    L’inglese della Mercedes non ha neanche espresso una sua posizione ufficiale sul ritiro da parte della scuderia di Brackley dei ricorsi contro la vittoria di Verstappen. Ciononostante, Hamilton era con il team a festeggiare la vittoria del titolo costruttori il 15 dicembre scorso. Segno sicuramente di vicinanza con il proprio staff, ma il sette volte campione del mondo ha tagliato i rapporti con tutti, almeno su Instagram, dove la casella dei “seguiti” segna ancora zero. LEGGI TUTTO

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    F1, il padre di Verstappen: “Lauda chiese a Max di andare in Mercedes”

    ROMA – Immaginarsi Max Verstappen in Mercedes sarebbe, a oggi, quasi fantascienza. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    Le parole di Horner
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jos Verstappen: “Lauda voleva Max in Mercedes”

    ROMA – Max Verstappen in Mercedes? Al momento sarebbe impossibile immaginarselo, almeno in tempi brevi. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    La mossa vincente
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Abbiamo tutti oltrepassato il limite con le comunicazioni radio”

    ROMA – Ross Brawn era stato il primo, qualche giorno fa, a lanciare la proposta di abolire le comunicazioni radio tra team principal e direzione gara in Formula 1, in seguito alle polemiche scatenate dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Le parole di Wolff
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sulle comunicazioni radio: “Abbiamo oltrepassato il limite”

    ROMA – Pochi giorni fa, Ross Brawn aveva proposto di vietare le comunicazioni radio tra i team principal e la direzione di gara, in seguito alle polemiche scatenate dal Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Superato il limite
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Sento di aver fallito in Mercedes”

    ROMA – In Formula 1 è tempo di bilanci a pochi giorni dalla fine del Mondiale. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Le parole di Bottas
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Mercedes? Sento di aver fallito in un certo senso”

    ROMA – A pochi giorni dalla fine del Mondiale, è tempo di bilanci. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Il rammarico per il titolo
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO