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    Bayer (FIA): “Verstappen campione anche se Mercedes avesse vinto appello”

    ROMA – Il finale di stagione del 2021 farà discutere ancora per molto tempo. Infatti, la battaglia all’ultima cura e senza esclusione di colpi tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha generato un mix di emozioni ma anche di polemiche che si protrarrà per chissà quanto tempo ancora. La gara di Abu Dhabi è stata vinta all’ultimo giro dal pilota della Red Bull a discapito del rivale britannico, ma Mercedes aveva presentato un doppio ricorso per alcuni episodi controversi a causa dei quali l’operato di Michael Masi è tuttora sotto analisi. Dopo la conferma del risultato da parte della FIA, le Frecce d’Argento avevano annunciato l’intenzione di presentare un ulteriore appello, poi ritirato. “Ma anche in questo caso, se la gara fosse stata annullata, Max Verstappen sarebbe stato campione del mondo”, ha spiegato Peter Bayer, il sottosegretario generale della Federazione, in un’intervista rilasciata al giornalista Gerhard Kuntschik.
    La spiegazione di Bayer
    Bayer ha infatti spiegato cosa sarebbe successo se la proposta fosse giunta in Corte d’Appello: “I giudici avrebbero potuto dire: ‘Nel regolamento è diverso. Il Direttore di Gara ha deciso in quel modo, dunque possiamo solamente annullare il risultato’”. A quel punto, i due piloti si sarebbero ritrovato a pari punti a quota 369,5, ma con Verstappen avanti per il maggior numero di vittorie. “La situazione è stata ben lontana dall’essere perfetta”, ha concluso Bayer, “ed è il motivo per cui ci stiamo lavorando. Si tratta anche di avere rispetto per il Direttore di Gara. Il mio lavoro è quello di guardare avanti e capire come migliorare le cose”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Non riuscire a battere Hamilton mi seccava”

    ROMA – Valtteri Bottas, ex Mercedes ora all’Alfa Romeo, ha raccontato ai microfoni dell’emittente finlandese “Supla” il suo ingresso nella scuderia di Brackley, avvenuto nel 2017. “Nei primi – ha detto il due volte vicecampione del mondo – anni il non riuscire a battere Hamilton in campionato mi irrivava”. Lewis Hamilton era reduce al titolo perso nel 2016 in Formula 1, vinto proprio dal suo compagno di squadra, che all’epoca era Nico Rosberg. Il clima nel team della Stella a tre punte era rovente e con l’inglese che subì la pressione psicologica del tedesco. “Quando sono arrivato in Mercedes – ricorda Bottas – mi ricordo che l’atmosfera era diversa, era una questione politica”.
    Il racconto di Bottas
    Nel 2016 Lewis Hamilton era una certezza in casa Mercedes. L’inglese veniva già da due mondiali consecutivi, mentre Rosberg da due secondi posti, proprio alle spalle del compagno di squadra. Iniziò così una sorta di guerra psicologica tra i due, vinta poi dal tedesco. “Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme – ha affermato Bottas – mi disse che non voleva giochetti mentali. Gli risposi che ero d’accordo e che tra noi doveva vincere il migliore. Era importante ricostruire un clima positivo”. Il finlandese negli anni a seguire accettò il ruolo del gregario, contribuendo in modo fondamentale ai successivi quattro titoli iridati di Hamilton. Il suo percorso alla Mercedes è però finito senza che il nome di Bottas compaia nell’ambo d’oro del Circus. Un aspetto certamente non secondario, che pare aver lasciato l’amaro in bocca al pilota Alfa Romeo. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Mi seccava non poter battere Hamilton”

    ROMA – “Nei primi anni mi dava fastidio non riuscire a battere Hamilton in campionato”. Valtteri Bottas, ex Mercedes ora all’Alfa Romeo, parla ai microfoni dell’emittente finlandese “Supla” del suo primo impatto con la scuderia di Brackley, avvenuto nel 2017. Lewis Hamilton era reduce al titolo perso nel 2016 in Formula 1, vinto proprio dal suo compagno di squadra Nico Rosberg. Il clima nel team della Stella a tre punte era rovente e con l’inglese che subì la pressione psicologica del tedesco. “Quando sono arrivato in Mercedes – ricorda Bottas – mi ricordo che l’atmosfera era diversa, era una questione politica”.
    Le parole di Bottas
    Nel 2016 Lewis Hamilton era una certezza in casa Mercedes. L’inglese veniva già da due mondiali consecutivi, mentre Rosberg da due secondi posti, proprio alle spalle del compagno di squadra. Iniziò così una sorta di guerra psicologica tra i due, vinta poi dal tedesco. “Quando abbiamo iniziato a lavorare insieme – ha affermato Bottas – mi disse che non voleva giochetti mentali. Gli risposi che ero d’accordo e che tra noi doveva vincere il migliore. Era importante ricostruire un clima positivo”. Il finlandese negli anni a seguire accettò il ruolo del gregario, contribuendo in modo fondamentale ai successivi quattro titoli iridati di Hamilton. Ora che la sua avventura alla Mercedes è finita, un po’ di rammarico (e di irritazione) per non essere riuscito ad avere la meglio sul britannico evidentemente però rimane. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell fa sul serio: “Voglio essere campione del mondo”

    ROMA – “Quando festeggi perché sei entrato nel secondo turno delle qualifiche, poi tutto svanisce. Vuoi il terzo turno, poi vuoi essere al vertice sempre, finché solo con la vittoria del mondiale puoi dirti soddisfatto appieno”. George Russell vuole mettere la sua firma sulla Formula 1 2022. Il neopilota della Mercedes, dopo tre anni in Williams, si è conquistato un sedile a fianco di Lewis Hamilton e ora punta al titolo mondiale. “Non sono contento del 2020 e del 2021, non è stato abbastanza e ora voglio essere un campione del mondo”, ha detto infatti il britannico in un’intervista a “Crash.net”. Il grigio triennio nella scuderia satellite lo ha forgiato nei momenti bui, come quando nel Gran Premio del Sakhir Russell ha sfiorato una clamorosa vittoria, sfumata poi per un errore del box Mercedes.
    Il racconto di Russell
    Sul circuito di Manama, infatti, George Russell ha sostituito proprio Hamilton nel 2020. Con pluriiridato positivo al Covid, il 23enne di King’s Lynn si è scatenato in pista, arrivando a un soffio dalla vittoria. Poi il pasticcio in Mercedes con un doppio pit-stop per il britannico. Anche queste esperienze sono servite a Russell, che ha detto: “Le delusioni hanno parte della carriera sportiva. Se non si superano, allora non solo si compromette la propria performance, ma si mette in difficoltà tutto il team. Avrei voluto vincere quella gara, ma sono anche queste situazioni a farti crescere”. Queste dichiarazioni di Russell sembrano però tagliate apposta per Hamilton. Sul futuro del sette volte campione del mondo è sceso infatti il silenzio dopo la delusione di Abu Dhabi e si aspetta ancora che cada il riserbo che lo circonda ormai da un mese e mezzo. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Solo la vittoria del titolo può appagarmi appieno”

    ROMA – “Quando accedi al secondo turno delle qualifiche, vuoi il terzo turno. Poi vuoi essere sempre al top, finché solo il titolo mondiale può soddisfarti appieno”. George Russell ha le idee chiare per il prossimo campionato di Formula 1. Il neopilota della Mercedes, dopo tre anni in Williams, si è conquistato un sedile a fianco di Lewis Hamilton e ora punta alla vittoria finale. “Non sono contento del 2020 e del 2021, non è stato abbastanza e ora voglio essere un campione del mondo”, ha detto il britannico in un’intervista a Crash.net. Il grigio triennio nella scuderia satellite lo ha forgiato nei momenti bui, come quando nel Gran Premio del Sakhir Russell ha sfiorato una clamorosa vittoria, sfumata poi per un errore del box Mercedes.
    Le parole di Russell
    Sul circuito di Manama, infatti, George Russell ha sostituito proprio Hamilton nel 2020. Con pluriiridato positivo al Covid, il 23enne di King’s Lynn si è scatenato in pista, arrivando a un soffio dalla vittoria. Poi il pasticcio in Mercedes con un doppio pit-stop per il britannico. Anche queste esperienze sono servite a Russell, che ha detto: “Le delusioni hanno parte della carriera sportiva. Se non si superano, allora non solo si compromette la propria performance, ma si mette in difficoltà tutto il team. Avrei voluto vincere quella gara, ma sono anche queste situazioni a farti crescere”. Parole, queste, che suonano come un messaggio a Lewis Hamilton, ancora in silenzio sui social dopo la delusione mondiale dello scorso anno, che ha dato il via alle voci su un suo possibile addio. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Nel 2022 Red Bull e Mercedes ancora favorite”

    ROMA – La Formula 1 2022 sarà un campionato spartiacque per il Circus. Il nuovo regolamento aprirà una nuova era permettendo alle altre scuderie di insidiare le superpotenze Red Bull e Mercedes, che l’anno scorso sono arrivate a contendersi i due titoli mondiali – piloti e costruttori – all’ultima gara. Nonostante questo, però, Helmut Marko, consigliere del team austro-britannico, ha sottolineato: “Nel 2021 abbiamo lavorato a due progetti di sviluppo ed entrambi hanno funzionato. Dunque, non ho ragione per credere che la nostra squadra e la Mercedes non possano essere le favorite anche per quest’anno” le sue parole a F1 Insider.
    Carte coperte
    Con l’introduzione delle nuove norme, la Formula 1 si attende che la lotta in pista sia ancor più spettacolare. Il paragone con il 2009 e con l’exploit improvviso della Brawn non impensierisce però Marko: “Non penso che qualcuno abbia ancora trovato la pietra filosofale fra le righe del nuovo regolamento. Per cui il nostro obiettivo è difendere il titolo di Max Verstappen e abbiamo i mezzi per farlo”, ha concluso il manager. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko sicuro: “Red Bull e Mercedes al top anche nel 2022”

    ROMA – La Formula 1 2022 si prepara al cambio regolamentare. Le nuove disposizioni della Federazione apriranno infatti una nuova era permettendo alle altre scuderie di insidiare le superpotenze Red Bull e Mercedes, che l’anno scorso sono arrivate a contendersi i due titoli mondiali – piloti e costruttori – all’ultima gara. Nonostante questo, però, Helmut Marko, consigliere del team austro-britannico, ha sottolineato: “Nel 2021 abbiamo lavorato a due progetti di sviluppo ed entrambi hanno funzionato. Dunque, non ho ragione per credere che la nostra squadra e la Mercedes non possano essere le favorite anche per quest’anno” le sue parole a F1 Insider.
    L’obiettivo è riconfermarsi
    Con l’introduzione delle nuove norme, la Formula 1 si attende che la lotta in pista sia ancor più spettacolare. L’ipotesi che si possa però assistere a un nuovo 2009 con l’exploit improvviso di un’outsider come allora fu la Brawn non impensierisce Marko: “Non penso che qualcuno abbia ancora trovato la pietra filosofale fra le righe del nuovo regolamento. Il nostro obiettivo resta dunque quello di aiutare Max Verstappen a difendere il titolo e abbiamo i mezzi per farlo”, ha chiarito il manager, convinto che la Red Bull possa vivere un’altra annata da protagonista assoluta. LEGGI TUTTO

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    F1: fissata per il 18 febbraio la presentazione della Mercedes 2022

    ROMA – Mercedes è pronta a voltare pagina ad alcune settimane dall’amaro finale della scorsa stagione. Nonostante il titolo costruttori, a Brackley è rimasta la delusione per il titolo andato a Max Verstappen a ascapito di Lewis Hamilton. Il britannico, dopo la gara di Yas Marina, è entrato in un silenzio stampa non ancora terminato, che ha fatto nascere anche voci di un ritiro prematuro poi prontamente smentite. Intanto però Mercedes inizia a gettare le basi per il nuovo anno, fissando la data di presentazione della W13 al 18 febbraio. Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    McLaren: presentazione l’11 febbraio
    La Mercedes è la quarta scuderia di Formula 1 ad annunciare la data di presentazione dopo Aston Martin (10 febbraio), Ferrari (17 febbraio) e McLaren, che nella giornata di ieri ha fissato per l’11 febbraio l’evento in cui verrà svelata MCL36 che sarà guidata da Lando Norris e Daniel Ricciardo.  LEGGI TUTTO