La volontà di Matteo Viola per giocare ad Indian Wells
Matteo Viola nella foto
L’avventura di Matteo Viola merita di essere descritta, perchè non è solo un mio amico ma un gran ragazzo. Matteo lunedì alle ore 13.10 è a Padova e riceve conferma di essere entrato in quali quando orami le speranze erano praticamente 0. Cerca un volo per Los Angeles da prendere subito lunedì ma e’ troppo tardi per partire, non ci sono coincidenze. Lo convinco a partire con volo da Venezia/Amsterdam/Los Angeles martedì (ieri) alle ore 6 del mattino, con arrivo a Los Angeles sempre ieri alle ore 12.
Lui prepara una borsa da 10kg da portare a mano per non rischiare di smarrirla all’imbarco, con sole 2 racchette (!!!!) e due matassine. Arriva a Los Angeles dopo 14h di volo in totale, paga uno shuttle 350 usd che dall’aeroporto lo porta ad Indian Wells, dove arriva alle 15. Fuso orario di 9h, morto dalla stanchezza, fa una 20ina di minuti di palleggi sul campo, una doccia, mangia qualcosa e appena 4h dopo (e a circa 7h dal suo arrivo a LA) scende in campo e batte Kokkinakis (arrivato il giorno prima dopo avere perso la finale con travaglia a Sibiu) con il quale aveva perso i due precedenti incontri entrambi 6/4-6/4. Lunedì pomeriggio Matteo non voleva partire, diceva che era assurdo, scherzava e mi diceva che era come se andasse a giocare in Bundesliga in California… ha fatto una cosa spaventosa anche fisicamente.
Mi ha detto di avere dormito forse 4h durante tutto il viaggio mi diceva: vado perché al primo turno prendo 4700 usd meno le spese aeree e altro mi rimangono 2 mila euro… ora ne ha sicuri 9500usd, e possibilità ora di qualificarsi contro il nostro amico Bobby Marcora.
Questa mattina all’alba nel complimentarmi contro lui gli ho detto che ha un problema: non ha roba da tennis per rimanere… mi ha replicato che lavava e stendeva quello che aveva..
Un Grazie a Chittammuorto LEGGI TUTTO