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    Matteo Sperandio resta a Porto Viro: “Cercherò di fare da ‘chioccia’”

    Sempre più una certezza, sempre più una bandiera. Matteo Sperandio rinnova per un altro anno il suo contratto con la Delta Group Porto Viro: la prossima sarà la sesta stagione consecutiva con la casacca nerofucsia addosso per il centrale trevigiano, classe 1992, 200 centimetri di altezza.

    Da 15 anni protagonista sui palcoscenici della Serie A (proprio nei mesi scorsi ha tagliato il traguardo delle 400 presenze in carriera), grande specialista del muro, Sperandio ha sposato la causa di Porto Viro nell’ormai lontano 2019, ai tempi dell’A3. Stagione dopo stagione, l’ex giocatore di Padova e Sora (tra le altre) è diventato un punto di riferimento per il club, sia dentro che fuori dal campo, dove ricopre il ruolo di responsabile marketing. Ecco perché, nonostante il “restyling” in atto, la sua conferma nel roster della Delta Group 2024/2025 è stata considerata una priorità assoluta dalla dirigenza polesana.

    “Innanzitutto voglio ringraziare la società per questa ennesima dimostrazione di fiducia – afferma Sperandio –  Sono contento di continuare a Porto Viro la mia carriera e condivido a pieno l’idea del club di iniziare un nuovo progetto, più a lungo termine e più sostenibile, anche perché credo si sposi alla perfezione con la scelta di puntare su un tecnico abituato a lavorare con i giovani come coach Morato. Gli stimoli per la nuova stagione sono tanti, ci aspetta un campionato difficile ed essendo uno dei giocatori più esperti della rosa sento una maggiore responsabilità. Cercherò di fare da ‘chioccia’ non solo ai miei compagni di reparto ma a tutti i ragazzi del gruppo”.

    Come senatore dello spogliatoio, Sperandio ha le idee chiare su quale dovrà essere il suo ruolo all’interno della nuova Delta Group: “Proverò a trasmettere ai più giovani quello che ho raccolto e fatto mio nelle diverse esperienze che ho potuto fare, prendendo esempio dai capitani o comunque dai giocatori di maggiore esperienza con cui mi sono confrontato. La lezione più importante che ho imparato nei miei 15 anni di Serie A? Che nello sport esiste sempre il giorno dopo, c’è sempre il prossimo allenamento, c’è sempre la prossima partita da giocare. Sia nei momenti di euforia che in quelli in cui le cose non vanno bene, a livello individuale o di squadra, hai sempre una seconda occasione, per confermarti o per rifarti. È questa la sfida più grande per un atleta.”.

    Esperienza significa anche saper “leggere” in anticipo la stagione che verrà: “Il roster allestita dalla società ha una buona dose di talento e qualità fisiche importanti. Come tutte le squadre giovani avremo ampi margini di crescita, probabilmente faticheremo un po’ all’inizio, ma sono sicuro che nella seconda parte della stagione faremo meglio. In generale, non so se sarà un campionato di A2 equilibrato come quello degli ultimi anni, credo che ci sarà una netta differenza tra le prime tre-quattro della classe e le altre. Le varie Catania, Siena, Brescia hanno costruito dei roster di altissimo livello e penso si giocheranno le posizioni di vertice per tutta la stagione”.

    A questo proposito, nelle scorse ore la Lega Pallavolo di Serie A ha ufficializzato l’organico del campionato di Serie A2 Credem Banca 2024/2025. Le avversarie della Delta Group saranno, in ordine alfabetico, Cosedil Aci Castello (CT), WOW Green House Aversa (CE), Gruppo Consoli Sferc Brescia, Campi Reali Cantù (CO), Acqua S.Bernardo Cuneo, Virtus Volley Fano (PU), Banca Macerata, OmiFer Palmi (RC), Abba Pineto (TE), Tinet Prata di Pordenone (PN), Consar Ravenna, Conad Reggio Emilia, Emma Villas Siena.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Quarta stagione a Porto Viro per Matteo Sperandio

    Di Redazione Quarto anno di matrimonio tra la Delta Group Porto Viro e Matteo Sperandio. Il centrale trevigiano, classe 1992, 200 centimetri di altezza, è ormai diventato colonna portante del progetto nerofucsia, anche fuori dal campo, visto il ruolo di responsabile marketing della società. Il rinnovo non è praticamente mai stato in discussione, ma, dopo essere stato ai box per quasi tutta la scorsa stagione, Sperandio ha voglia di togliersi un po’ di polvere dalle spalle e tornare a essere attore protagonista in Serie A2 Credem Banca, la categoria in cui si è tolto le più belle soddisfazioni della carriera, compresa una promozione in Superlega nel 2016, quando era a Sora. “Ringrazio la società, e in particolare il Presidente e il Direttore Sportivo, che anno dopo anno mi fanno sentire sempre più coinvolto nel progetto Delta Volley, sia come atleta che come dirigente – afferma Sperandio – Grazie anche a coach Battocchio per la fiducia e la stima che da subito mi ha trasmesso, è importante il suo apprezzamento. Sto lavorando duramente in queste settimane e continuerò a farlo per tutta l’estate, spero di potermi lasciare alle spalle l’infortunio ed essere finalmente a disposizione della squadra per tutta la stagione, voglio aiutare i miei compagni a centrare tutti gli obiettivi prefissati dal club”. Fermato ancora in fase di preparazione da un fastidioso problema al ginocchio, Sperandio è riuscito a rientrare solo agli sgoccioli della regular season 2021/2022, ma la sua presenza in campo nelle ultime due partite è stata fondamentale per la salvezza della Delta Group: “Ho sofferto tantissimo a stare fuori, soprattutto quando la squadra si trovava in difficoltà e io non potevo aiutare i miei compagni, se non con le parole. La soddisfazione della salvezza, però, è stata impagabile, per me vale più della vittoria di un campionato. Ho giocato le ultime due partite in condizioni precarie, ma ci ho messo tanto, tantissimo cuore, come forse non mi succedeva da un po’ di tempo, perché credevo e volevo fortemente questo risultato. Penso che questa prima stagione così difficile ci abbia fatto ‘bene’ per molti aspetti, abbiamo capito che l’A2 è una categoria dura, le forze in campo sono equilibrate e tutte le squadre ti danno filo da torcere, per cui l’asticella dell’attenzione va tenuta sempre altissima, sia durante la preparazione che durante la stagione bisogna curare al meglio i dettagli”. E il prossimo campionato non sarà da meno: “Il tasso tecnico e fisico dell’A2 si sta alzando ancora di più con l’introduzione della regola dei due stranieri e le squadre che scendono dalla Superlega, ma anche le contendenti della passata stagione si stanno rinforzando, vedo tutti roster molto interessanti. Noi partiamo con l’obiettivo di ripetere le buone cose fatte nel girone d’andata dello scorso anno, vogliamo stare sempre nelle prime 5-6 posizioni del campionato. Il reparto centrali con me, Barone ed Erati? Siamo tutti e tre ragazzi di esperienza, Rocco ha una carriera che parla da sola, Alex è stato un po’ sfortunato l’anno scorso in A1 ma è un atleta di ottimo livello. Penso non sarà semplice per l’allenatore scegliere chi di noi andrà in campo, ma sono sicuro che daremo il nostro contributo”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Anche le stagioni negative possono servire”

    Di Roberto Zucca Matteo Sperandio è un po’ il termometro, il misuratore dello stato di salute della Delta Group Porto Viro, e di una storia che negli anni ha contribuito a plasmare sia a livello di squadra che dietro le quinte. Non si offenderà alcuno se si scriverà che la stagione appena passata non è stata all’altezza delle aspettative iniziali. Tantomeno la cosa imbarazza il protagonista del colloquio odierno, che traccia con la sua solita sincerità il bilancio della stagione appena trascorsa: “Partiamo da un dato, ossia che la salvezza, che abbiamo rincorso con molta preoccupazione nelle ultime settimane di campionato, è arrivata. E non era scontata. Poi sì, la stagione non è andata come si sperava all’inizio. C’è stato un girone di andata nel quale le sconfitte ci sono state, ma la classifica non ci poneva di fronte all’emergenza. Il girone di ritorno, complice un po’ il Covid, un po’ il fatto che il rendimento è calato, è stato un po’ più difficoltoso“. Cosa non fa funzionato, Sperandio? “Io credo che la squadra, pur composta da ottimi elementi, non abbia semplicemente girato come doveva. Può capitare, quando si mettono assieme dei tasselli diversi insieme, che non si riesca a comporre un puzzle perfetto. Non si è trovata la quadra in generale. Penso però sia servito. Io sono una persona che crede al fatto che dalle stagioni negative si possa solo ripartire con presupposti migliori, soprattutto quando si fa tesoro degli insegnamenti“. Foto Delta Volley Porto Viro Lei ha già detto sì per il prossimo anno? “No, ma non perché non lo voglia, anzi. Semplicemente non si è ancora parlato concretamente della prossima stagione. Però se me lo chiede, con la storia degli ultimi anni, non mi vedo lontano da una società come Porto Viro. Qui ho trovato una realtà nella quale ho un ruolo anche all’interno della società. Ho dato una mano e imparato delle cose, così come ho messo a disposizione la mia esperienza universitaria e mi è piaciuto molto farlo“. Bocche cucite anche sul mercato? “Per ora posso dirle che sono contentissimo che arrivi sulla panchina di Porto Viro Matteo Battocchio. Lo ricordo a Cisano, perché fu l’unico allenatore che in quella stagione riuscì a sconfiggere la mia squadra. E poi perché con l’Under 20 nazionale ha iniziato a fare un bellissimo percorso. Penso sia una persona con le carte in regola per fare davvero bene a Porto Viro. Sul resto non so altro, giuro“. foto Delta Volley Porto Viro Parliamo del suo rilancio. Immagino che dalla prossima stagione, indipendentemente dove, si aspetterà di più? “Sì, assolutamente. È stata una stagione con un fastidio fisico che mi ha accompagnato e che fortunatamente spero di risolvere entro poche settimane. L’estate la utilizzerò anche per rinforzare il ginocchio e tornare al 100% nella prossima stagione. Sono scaramantico e non dico nulla. Ma da me stesso il prossimo anno pretenderò moltissimo“. Alcuni avversari si stanno contendendo la Superlega. Mi faccia un pronostico. “Credo che alla fine sarà una lotta tra Bergamo e Cuneo. Due squadre che si sono distinte durante tutta la stagione. Certo, c’è ancora in gioco anche Reggio Emilia, che ha dimostrato di potercela fare con qualsiasi squadra“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio resta al centro della rete per Porto Viro

    Di Redazione Al centro del progetto, di ruolo e di fatto. Matteo Sperandio rinnova il suo contratto con il Delta Volley Porto Viro e si appresta a vivere la terza stagione consecutiva alla corte del Presidente Luigi Veronese. In mezzo a tanti movimenti in uscita, la conferma dell’atleta trevigiano era considerata una priorità assoluta da parte dell’entourage nerofucsia, che attorno al centrale sta costruendo una rosa competitiva per il prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Il “patto”, del resto, era questo sin dall’arrivo di Sperandio a Porto Viro nell’estate del 2019: vincere l’A3 per poi proseguire insieme nella categoria superiore. Causa pandemia c’è voluto un anno in più del previsto per completare il salto, ma ora il Delta Volley e il suo totem sono pronti per scrivere, a quattro mani, un nuovo capitolo. “La promozione in A2 è stato l’obiettivo che ci siamo dati quando sono arrivato qui, ora però vogliamo continuare questo percorso di crescita – afferma Sperandio –. Abbiamo l’opportunità di rendere ancora più solido il nostro legame con la città e il territorio, nonché di imporci definitivamente come realtà pallavolistica di alto livello della regione, visto che dopo Padova e Verona, oggi ci siamo noi e Motta. Il mio rinnovo? La società ha cambiato parecchi giocatori della rosa, per cui sono onorato di essere stato confermato, significa che la società mi apprezza come giocatore e prima ancora come persona. Mi sento davvero al centro del progetto e sono felice di poter aiutare il club non solo a livello tecnico, ma anche al di fuori, collaborando per la parte marketing e comunicazione”. Sperandio è già stato protagonista, e per diverse stagioni, in A2, conquistando anche una promozione in Superlega quando era a Sora, nel 2015/2016. Chi meglio di lui, dunque, per tracciare le coordinate della prossima avventura. “L’asticella si alzerà parecchio rispetto all’A3, ne abbiamo già avuto prova l’anno scorso in Coppa Italia e dobbiamo essere consapevoli che quest’anno le partite saranno tutte così, non ci saranno gare facili o scontate – spiega – Il livello e la velocità del gioco aumenteranno, così come lo stress fisico per noi giocatori. Inoltre, sperando che torni il pubblico in palazzetto, ci sarà da tenere in considerazione il fattore campo. Insomma, anche se abbiamo diversi giocatori esperti della categoria, in generale come gruppo e come società dovremo pian piano ‘acclimatarci’ al nuovo campionato. Avendo cambiato buona parte del roster sarà fondamentale la fase di preparazione per trovare subito il giusto feeling di squadra: in fondo è come se ripartissimo da zero o quasi”. Già, il Delta è cambiato molto, ma non per questo partirà ad handicap. “Il gruppo è nuovo ma potrebbe essere già affiatato visto che molti di noi si conoscono già – prosegue Sperandio – Sulla carta siamo squadra molto equilibrata con un grandissimo palleggiatore e degli ottimi laterali, per cui dovremo essere in grado di esprimere un gioco veloce e soprattutto tecnico. L’obiettivo numero uno è la salvezza, ma la rosa è stata costruita per fare bene da subito e personalmente credo che possiamo puntare ai playoff”. Per due anni consecutivi l’atleta trevigiano si è portato a casa il titolo (virtuale) di miglior muratore della Serie A3 (nonché migliore centrale a livello complessivo), un exploit che gli era riuscito anche nel suo ultimo campionato di A2 a Sora. Che Paganini possa ripetere questa volta? “Posso dare il mio contributo anche in questa categoria, sinceramente non so se posso ripetermi su quei livelli e non penso di essere il miglior centrale del campionato, ma di sicuro farò il massimo per esserlo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio: “Ora proviamo a giocarcela anche per la Superlega”

    Di Roberto Zucca Era solo una questione di tempo, soprattutto perché lo scorso anno la promozione della Delta Group Rico Carni Porto Viro era stata ingiustamente cancellata dal Covid dopo una stagione in cui la squadra veneta aveva dominato il proprio girone. Delle ultime due stagioni, Matteo Sperandio è stato non solo il portavoce, bensì una bandiera issata nel punto più alto in occasione del passaggio in A2: “È stato un momento molto emozionante e meritato, per una società che ha creduto dal primo giorno in cui sono arrivato a Porto Viro che si potesse lavorare bene e cercare di ottenere la serie A2. Lo scorso anno è stato sfortunato perché la pandemia ha bloccato le promozioni. Quest’anno la società ha continuato il suo investimento e finalmente siamo riusciti ad ottenere la promozione“. Possiamo dire che Sperandio è confermato a Porto Viro in A2? “Sì, stiamo definendo gli ultimi dettagli ma posso dire tranquillamente che l’avventura a Porto Viro per me continuerà anche il prossimo anno. Mi sono trovato molto bene, ho ricominciato un percorso personale e professionale in cui mi sono ritrovato al centro di un progetto e speravo di poter disputare anche la A2, per la quale la società si sta attrezzando bene“. Foto Ufficio Stampa Delta Group Rico Carni Porto Viro Ci dia qualche nome. “(ride, n.d.r.) Per ora bocche cucite su alcuni nomi, ma sicuramente posso dire che ritroverò Marco Fabroni, un amico con cui ho giocato due stagioni a Sora e a Corigliano e che arricchirà il collettivo di Porto Viro. E poi Giacomo Bellei da Reggio Emilia. La squadra che si sta costruendo, devo dire la verità, è ambiziosa“. Assalto alla Superlega? “Diciamo che subito dopo squadre come Siena e Castellana, possiamo dire che ce la giocheremo alla pari. La A2 è un campionato tosto ma il collettivo può fare molto per disputare un bel torneo“. Foto Ufficio Stampa Marini Delta Volley Due anni fa arrivava a Porto Viro con uno spirito diverso. Possiamo dire che Sperandio ha rimesso la pallavolo al centro della propria carriera? “Decisamente sì. Venivo da esperienze preziose in cui però non trovavo gli spazi che volevo. L’ambiente che ho respirato qui mi ha permesso non solo di apprezzarlo, ma di ritrovare una continuità nel gioco e un’importanza nel mio ruolo che mi ha portato a ricavare più spazio per la pallavolo“. In più la società l’ha coinvolta dal punto di vista della comunicazione. “Sì. La società ha capito che volevo anche portare avanti gli studi e la passione per il marketing e la comunicazione. Da qui è nata una collaborazione per cui ho modo di lavorare durante l’anno ad alcuni progetti per la società. Credo che il bello di questa società sia il senso comunitario che ha saputo creare nel tempo, coinvolgendo istituzioni, cittadinanza e imprenditoria. È un modello vincente e sono contento di farne parte“. LEGGI TUTTO

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    Porto Viro, Sperandio: “Montecchio è un’ottima, ci darà del filo da torcere”

    Di Redazione Tutto come da previsioni. La Delta Group Rico Carni inizierà la sua avventura nei playoff di Serie A3 Credem Banca contro la Sol Lucernari Montecchio Maggiore. I vicentini hanno regolato Trento nei sedicesimi di finale (doppio successo, 3-2 all’andata, 3-0 al ritorno) e ora si preparano ad incrociare le armi con i cugini polesani. Gara uno degli ottavi di finale si disputerà domenica 11 aprile a Porto Viro (posticipo delle ore 19, diretta streaming gratuita su legavolley.tv), gara due domenica 18 aprile a Montecchio, l’eventuale “bella” mercoledì 21 aprile di nuovo a Porto Viro. Pronostico rispettato, dunque, a confronto ci saranno la seconda forza del girone bianco di A3 (Delta Group Rico Carni, 51 punti) e la settima (Sol Lucernari, 34). Entrambi i precedenti della regular season sorridono alla compagine portovirese, vittoriosa sia all’andata in terra vicentina (2-3) che nel match di ritorno tra le mura domestiche (3-1), disputato meno di un mese fa. Numeri e analisi tecniche, però, si perdono presto nella galleria dei ricordi quando si parla di Montecchio, società in cui militano tre grandi ex nerofucsia: coach Mario Di Pietro, Emiliano Bosetti, Denni Flemma. Pezzi di cuore sparsi in una sfida già di per sé ricca di emozioni e di significati, soprattutto per la Delta Group Rico Carni, chiamata a dare immediata concretezza alle brame di promozione dopo il lungo inseguimento della stagione regolare. Il centrale Matteo Sperandio, intervenuto nella conferenza stampa realizzata in collaborazione con l’azienda Siderferrari di Porto Viro, inquadra così questo attesissimo ottavo di finale: “Le partite che ci aspettano da qui in avanti sono le più difficili della stagione, non tanto per l’avversario che affronteremo ma perché sono i playoff. Non esiste domani, c’è solo il giorno della gara e può vincere chiunque, per cui dovremo dare il massimo fin da subito per passare questo primo turno. Montecchio è una squadra completa e abbastanza imprevedibile, cambia spesso l’assetto. Tutt’ora non sappiamo con quale dei due palleggiatori partiranno per cui è anche difficile preparare la gara. I loro elementi più pericolosi? Dobbiamo tenere sott’occhio Pranovi, la loro principale bocca da fuoco, ma anche le bande e i centrali sono buonissimi giocatori. In regular season la gara d’andata è stata più complicata del previsto, il ritorno più semplice, probabilmente la verità sta nel mezzo: Montecchio è un’ottima squadra con un ottimo allenatore e sicuramente ci darà del filo da torcere”. La Delta Group Rico Carni come si sta preparando per i playoff? “Veniamo da tre-quattro settimane in cui abbiamo spinto molto dal punto di vista fisico – racconta Sperandio –, una volta blindato il secondo posto in classifica abbiamo un po’ tralasciato la preparazione delle gare di regular season e ci siamo focalizzati sull’obiettivo playoff. Non ci nascondiamo, vogliamo arrivare in fondo e stiamo lavorando per essere al 100% della condizione negli ultimi turni. Forse non saremo ancora brillanti in queste prime partite, ma nei playoff non conta giocare bene o giocare male, conta solo vincere”. Per il secondo anno consecutivo Sperandio si è affermato come miglior centrale della Serie A3 per rendimento complessivo e nella classifica dei muratori. Una prestigiosa “onorificenza” a cui l’atleta trevigiano potrebbe dare un’ulteriore lustratina nei playoff: “È vero, la mia carriera dice che ho sempre fatto meglio nella seconda parte della stagione, ma è solo una questione di confidenza con il campo. Il mio obiettivo è sempre quello di offrire la miglior prestazione possibile a livello personale per aiutare i miei compagni, perché alla fine la pallavolo è uno sport di squadra, ci vuole il contributo di tutti”. A questo proposito, Porto Viro dovrà crescere soprattutto in un fondamentale per provare a vincere i playoff: il servizio. “Uno degli aspetti ‘critici’ del nostro gioco è quello di non avere una battuta efficiente come hanno altre squadre, per esempio Motta, che ci è arrivata davanti in classifica soprattutto grazie a questa arma – prosegue Sperandio – Noi siamo forti in fase break ma più che altro perché muriamo e difendiamo, mentre nella pallavolo moderna si punta sempre di più a ottenere punti diretti dal servizio. Dobbiamo crescere ancora in questo aspetto e credo che il ritorno di Dordei possa darci una mano a migliorare la nostra efficienza. È un giocatore importante come lo siamo tutti noi, nei playoff non si può tralasciare nessun dettaglio, anche un solo punto o una rotazione possono fare la differenza per arrivare lontano”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Porto Viro, Sperandio: “Con Macerata sarà un bel banco di prova”

    Di Redazione
    E ora la prova più difficile. Trasferta delicata per la Biscottificio Marini Delta Volley, che domenica 6 dicembre (ore 18, diretta streaming gratuita su www.legavolley.tv) sarà ospite della Med Store Macerata per l’ottavo turno di Serie A3 Credem Banca.
    Sempre più leader solitaria del girone bianco (sei punti di vantaggio ma con una-due gare disputate in più rispetto alle inseguitrici), Porto Viro sogna di battere il suo record di successi consecutivi nella massima serie, dopo aver già eguagliato il filotto della passata stagione (sei vittorie di fila) domenica scorsa contro Portomaggiore (ancora da recuperare l’incontro della settimana giornata contro Bolzano).
    Il traguardo è vicino, quasi a portata di mano, ma c’è una prova del fuoco da superare prima di poterlo raggiungere. Macerata, infatti, è una delle formazioni più attrezzate della categoria, in rosa ha elementi di grandissima esperienza come Monopoli, Calonico e l’olandese Snippe, ma anche giovani di talento come Margutti, Ferro e Sanfilippo. Una squadra costruita per stare al vertice, un po’ come la Marini Delta, con la differenza che l’inizio di stagione dei marchigiani è stato decisamente più complicato: tre rinvii di fila nelle prime tre giornate, a seguire il ko in casa di Brugherio (3-1) e quello nel recupero della prima giornata sul campo di Portomaggiore (3-1), quindi un’altra sosta prolungata, con l’ultimo rinvio arrivato la scorsa settimana, a poche ore dall’inizio del match contro Motta. Conti alla mano, il team guidato da Adriano Di Pinto ha potuto disputare appena due partite su sette fin qui, e per di più non ha mai giocato tra le mura amiche del Banca Macerata Forum.
    Giudizio sospeso, dunque, perlomeno sul campo, perché sulla carta non ci sono dubbi sulle qualità dei marchigiani. Il centrale della Marini Delta Matteo Sperandio lo dice senza tanti fronzoli nella conferenza stampa prepartita, questa settimana organizzata presso l’azienda Rico Carni di Cavarzere: “Stiamo per affrontare quella che è una delle squadre più forti del nostro girone – afferma l’atleta nerofucsia –. In passato ho giocato contro Monopoli, Calonico e Snippe, ma anche contro alcuni dei loro giovani. Sono tutti molto forti, e credo che i più esperti della rosa aiuteranno gli altri ad esprimersi al massimo. Anche noi, però, abbiamo un mix interessante di esperienza e talento nel gruppo, per cui penso ne verrà fuori una bella partita. Chi mi piacerebbe murare di più? Senza dubbio Snippe. L’ho affrontato quando io ero molto giovane e lui era uno dei top player dell’A2, sono curioso di vedere come andranno le cose questa volta”.
    Ma Porto Viro parte con un piccolo vantaggio avendo giocato più partite dell’avversario? “Macerata è stata una delle squadre più sfortunate per quanto riguarda i rinvii causa Covid, quindi sicuramente sono un po’ più indietro rispetto noi, che abbiamo giocato quasi sempre e abbiamo più ritmo partita nelle gambe – spiega Sperandio –. Non dimentichiamoci, però, che loro giocheranno in casa, in uno dei palazzetti più importanti e storici d’Italia, dove la vecchia Lube ha vinto praticamente tutto. È vero che non ci sarà il pubblico, ma giocare dove ti alleni tutti i giorni può dare loro sicuramente una grossa mano”.
    Dopo la trasferta vittoriosa di Trento, Sperandio aveva spiegato che per vedere il bel gioco ci sarebbe voluto tempo. Ora a che punto è la Marini Delta? “È evidente che, partita dopo partita, stiamo continuando a migliorare, i risultati lo testimoniano – risponde il centrale trevigiano –. Ma devo essere sincero, nelle ultime settimane non abbiamo incontrato delle ‘corazzate’, bensì squadre che avevano delle difficoltà legate al Covid o comunque problemi di infortuni. Penso che domenica possa essere la partita giusta per valutare davvero il nostro livello: ci aspetta una trasferta lunga e una gara difficilissima contro una squadra molto forte, per cui sarà un bel banco di prova. Sono fiducioso comunque, soprattutto credo nel gruppo, che è il nostro punto di forza, Andremo lì come sempre per fare la nostra partita e per provare ad imporci”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Sperandio rilancia Porto Viro: “Vogliamo finire ciò che avevamo iniziato”

    Di Roberto Zucca
    Tra i cavalieri che fecero l’impresa con la Biscottificio Marini Delta Porto Viro, quella cioè di dominare gran parte della scorsa stagione della neonata Serie A3, lui rappresenta un po’ il Lancillotto della situazione. Matteo Sperandio, da centrale poliedrico e non solo, è alla sua seconda stagione nel club veneto, dove confessa di trovarsi come in famiglia:
    “È una bellissima realtà, fatta di molte persone che amano questo sport e che per una realtà piccola come la nostra danno l’anima. In un mondo come quello di questa pandemia ho visto molte squadre correre ai ripari per la riduzione degli ingaggi o per salvare il salvabile della stagione precedente. A Porto Viro hanno cercato in primis di tutelare e salvare noi. Questo è stato un bel messaggio, per cui ho scelto di proseguire in questa squadra”.
    Fino al rinvio della partita contro Bolzano eravate gli unici a riuscire a giocare con continuità…
    “Eh, purtroppo so di tante squadre ferme a causa dei contagi e mi spiace dover affrontare un campionato in queste condizioni. Noi siamo stati gli unici fin qua ad aver disputato tutti gli incontri previsti, e questo ci ha permesso di iniziare con una bella scia di cinque vittorie che ha galvanizzato la squadra. Penso ad alcune squadre che, ahimè, hanno esordito soltanto la scorsa settimana”.
    L’obiettivo di Porto Viro è ripetersi?
    “Sì. Abbiamo concluso la scorsa annata non per nostro volere, ma per la triste vicenda Covid. Sino a quel momento avevamo disputato un’ottima stagione e quest’anno vogliamo, diciamo, finire ciò che è stato intrapreso”.
    Insomma, obiettivo A2?
    “(ride, n.d.r.) L’obiettivo è portare questa società, questi tifosi che ci seguono anche a distanza con tanto affetto, dove meritano. Mettiamola così. Se dovesse esserci una promozione, è ovvio, saremmo tutti quanti felici di far parte di qualcosa di più della serie A3”.
    È vero che segui anche il marketing della società?
    “Mi occupo di comunicazione e marketing per lavoro, perché fortunatamente il campionato mi permette di avere degli incarichi professionali. Mi piace dire che sono un consulente che supporto la squadra. Sono una persona con le sue idee precise nell’ambito della comunicazione e del marketing. Mi fa piacere se in questo riesco a dare una mano”.
    La mano gliel’hanno chiesta anche quelli dell’AIP?
    “Compatibilmente con i miei impegni. Vorrei fare di più ma il lavoro e la pallavolo non me lo consentono. Di mio c’è stato un grande impegno nella costituzione di questa associazione e nel credere che un organismo così potesse avere una grande importanza nel nostro mondo, una sua valenza e un valore aggiunto”.
    I risultati si iniziano a vedere? Penso ai casi Lanza e Baranowicz.
    “C’è sicuramente più unione di intenti. Si capisce che stiamo andando tutti dalla stessa parte, e non tanto per porci come antagonisti, ma come dei partner che si affiancano al mondo della pallavolo per fare sì che siano introdotte normali tutele per i lavoratori. Perché anche noi, mi piace ricordare sempre, lo siamo”.
    Dicono che a Porto Viro sono in tanti ad essersi tesserati.
    “Siamo in tanti. Quasi il 100%. Per me è un risultato straordinario. In fondo siamo una squadra, siamo professionisti appartenenti allo stesso settore. La partecipazione e la condivisione sono importanti nel mondo del lavoro”. LEGGI TUTTO