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    ATP 250 Stoccolma: Berrettini troppo solido per Darderi

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Un solido e concreto Matteo Berrettini vince il derby azzurro contro Luciano Darderi al primo turno dell’ATP 250 di Stoccolma, una partita condotta dal romano grazie alla potenza e continuità dei suoi due punti di forza, servizio e diritto, che il nativo di Villa Gesell ha arginato con difficoltà. Il 6-4 6-3 conclusivo a favore di Berrettini poteva esser anche più netto se Matteo non fosse incappato in un brutto game di servizio, che gli è costato il break nel quinto game del primo set. Si è ripreso immediatamente l’ex top 10, con risposte aggressive e prendendo campo col diritto, lì Darderi ha mostrato la sua fragilità sui campi rapidi, incapace di difendersi con più velocità in campo e colpi di sbarramento più incisivi. Non è un buon momento per Darderi, alla settima sconfitta consecutiva, dopo una prima parte di 2024 eccellente. L’evidente il calo nella seconda parte dell’anno, quella a lui meno favorevole su campi veloci, probabilmente è figlia anche di una condizione fisica meno brillante, che non gli permette di giocare con quell’intensità che l’ha contraddistinto nei primi mesi dell’anno, dove ha ottenuto grandi risultati e staccato il proprio best ranking. Buona invece la condizione fisica di Berrettini, piuttosto sicuro e più rapido nella copertura del campo.
    Berrettini ha servito piuttosto bene, come dimostrano gli 11 ace e l’89% di punti vinti con la prima di servizio in gioco (il 69%). Buoni anche i numeri sulla seconda di servizio, mentre Darderi ha commesso 17 errori (a fronte di soli 3 vincenti) e ha vinto solo 4 punti sulla prima di servizio del rivale, davvero troppo poco per arginare un Berrettini in buona condizione e favorito dal campo rapido indoor. Al secondo turno Matteo trova lo svizzero Stricker. 
    Il match inizia con il dominio dei turni di servizio. A zero il primo di Berrettini (con una splendida smorzata), bene anche Darderi, potente con il suo diritto in spinta. Matteo non perde un punto nemmeno nel secondo turno di servizio, ma sul 2 pari inizia male col doppio fallo, poi regala col diritto in spinta e subisce una pallata profonda di Luciano, che strappa la prima palla break e la trasforma grazie ad un approccio in rete di Berrettini. Avanti 3-2, Darderi subisce l’immediato contro break del romano, molto deciso nella spinta col diritto e bravo a reggere in difesa sul 30-40. Dal 3 pari si torna a scorrere sui game di battuta, fino al 5-4 Berrettini. Il finalista di Wimbledon 2021 in risposta punisce un attacco di Darderi un po’ corto, poi lavora molto bene la palla col back di rovescio, portandosi 0-30. Con una risposta ottima Berrettini vola 0-40 a tre set point, e chiude per 6-4 alla seconda chance, vincendo un braccio di ferro col diritto.
    Il set vinto è un grande slancio per Berrettini: chiude il suo primo turno di battuta con un ace e poi spinge con tanta potenza il diritto dalla risposta e portando Darderi a rincorrere, una pressione che lo porta a prendersi un break che lo manda avanti 2-0 (e secondo break consecutivo). Luciano si disunisce, getta la racchetta a terra e non trova la chiava per rispondere alle bordate di servizio del romano e alla combinazione di potenza e profondità del diritto. Altro game a zero per Berrettini, avanti 3-0 (quinto game di fila). Darderi interrompe la striscia negativa tornando a vincere un game (3-1) ma è inefficace in risposta, anche quando può giocare su di una seconda di servizio di Berrettini, che senza problemi si porta 4-1. Nel sesto game un servizio in rete di Darderi rompe il gancio che attacca il tirante centrale della rete, il gioco si interrompe e riprende dopo una decina di minuti. Lo stop non raffredda il braccio di Berrettini, che vince con agio il settimo game, imprendibile con la prima in campo, per il 5-2, e poi serve per il match sul 5-3. Darderi cerca di arretrare in risposta per provare ad iniziare lo scambio, ma Berrettini serve troppo bene ed è bravo a chiudere lo scambio col diritto e chiude l’incontro per 6-3 al primo match point, con l’ennesima bordata al servizio.
    Mario Cecchi

    Luciano Darderi vs Matteo Berrettini ATP Stockholm Luciano Darderi [8]43 Matteo Berrettini66 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-5 → 3-6L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5L. Darderi 0-15 15-15 30-15 40-151-4 → 2-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-150-3 → 1-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3L. Darderi 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Darderi 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 4-6M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-4 → 4-5L. Darderi 0-15 df 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 ace3-3 → 3-4L. Darderi 0-15 0-30 0-40 15-403-2 → 3-3M. Berrettini 0-15 df 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2L. Darderi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2M. Berrettini 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Darderi 🇮🇹
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    242
    302

    Ace
    0
    11

    Doppi falli
    1
    1

    Prima di servizio
    31/48 (65%)
    35/51 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    20/31 (65%)
    31/35 (89%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/17 (47%)
    8/16 (50%)

    Palle break salvate
    2/5 (40%)
    0/1 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    171
    182

    Punti vinti sulla prima di servizio
    4/35 (11%)
    11/31 (35%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/16 (50%)
    9/17 (53%)

    Palle break convertite
    1/1 (100%)
    3/5 (60%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/3 (100%)
    5/6 (83%)

    Vincenti
    3
    21

    Errori non forzati
    17
    23

    Punti vinti al servizio
    28/48 (58%)
    39/51 (76%)

    Punti vinti in risposta
    12/51 (24%)
    20/48 (42%)

    Totale punti vinti
    40/99 (40%)
    59/99 (60%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    211km/h (131 mph)
    223km/h (138 mph)

    Velocità media prima
    185km/h (114 mph)
    207km/h (128 mph)

    Velocità media seconda
    153km/h (95 mph)
    170km/h (105 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Berrettini subisce la rimonta di Rune

    Matteo Berrettini

    Un buon Matteo Berrettini non riesce ad arginare la rimonta prepotente di Holger Rune nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, cedendo per 4-6 6-4 6-3. Sotto il tetto del centre court, l’azzurro gioca un gran bel primo set, perfetto al servizio e bravo a prendersi la chance e scappare al comando nella fase finale del parziale. Rune fa qualche scelta tattica a dir poco discutibile, ma cresce come rendimento dall’avvio del secondo set, con meno errori e una risposta progressivamente più incisiva, in particolare sulle seconde di servizio del romano. Il set si decide ancora al fotofinish, e stavolta è Berrettini a cedere, poco aiutato dal servizio e scivolando sotto all’aggressività in risposta del rivale. All’avvio del terzo set Rune è incerto, concede una palla break ma è davvero fortunato, un diritto impattato con poche corde genera una traiettoria bizzarra che pizzica un lembo di riga. È l’unico game nel quale il danese concede qualcosa alla battuta, mentre in risposta il suo pressing si fa sempre più minaccioso. Berrettini cala un po’ nel rendimento del servizio, meno prime palle in gioco ed è costretto a superare qualche passaggio non facile, finendo per capitolare in un durissimo ottavo game, alla terza palla break, davvero poco sostenuto dal servizio. Un match molto equilibrato, nel quale Berrettini ha giocato alla pari con Rune per quasi tutto l’incontro, ma l’efficacia della prima palla di battuta si è rivelata alla fine decisiva: nei due game nei quali l’ha smarrita, la risposta e prepotenza in spinta del danese ha prevalso e l’ha portato al successo.
    Una partita equilibrata, con Berrettini partito davvero bene al servizio e non solo. Rapido negli spostamenti e nello scattare in risposta, Matteo ha controllato davvero bene i suoi turni di battuta, con la prima palla in ritmo e anche un diritto davvero pesante. Ma ha sofferto poco anche col rovescio, visto che il back è stato profondo e lento, palle difficili da tirar su e spingere per un tennista col movimento di diritto del danese. Berrettini è stato bravo a far sentire la pressione all’avversario nel rush finale del primo set, giocando in modo ordinato e pulito. Fino al 4 pari del secondo set Matteo aveva perso una manciata di punti nei suoi game, preciso e continuo. Purtroppo la risposta di Rune è migliorata, insieme all’atteggiamento complessivo del classe 2003, più focalizzato e centrato sullo scambio, senza quelle fiammate auto distruttive che spesso lo portano a scelte di gioco poco razionali e soprattutto per nulla efficaci. “Sul rovescio” continuavano a dirgli dal suo angolo, e infatti ha iniziato progressivamente a bloccare Matteo sulla sinistra, infilandolo poi dall’altro lato con un diritto pesante in avanzamento. Ma tutto è partito dalla risposta, dallo scambiare di più e stazionare con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo. Una posizione difficile da gestire per Berrettini, visto che gli errori gratuiti di Holger sono quasi scomparsi, e il suo ritmo è diventato sempre più importante. Finché il servizio l’ha sostenuto, Matteo è rimasto pienamente in partita. Ha pagato a caro prezzo un modesto turno di battuta nel decimo game del secondo set, e poi un altro nell’ottavo del terzo.
    Purtroppo contro un avversario molto tosto e grande agonista come Rune devi essere molto forte nei tuoi turni e mettere pressione in risposta, esattamente come Berrettini è riuscito a fare nel primo set. Il calo di Matteo nel terzo c’è stato, ma non è affatto crollato, e se fosse riuscito a tenere fino al tiebreak, chissà. A livello di intensità generale il danese è cresciuto nel match, mentre l’azzurro un filo calato, ma Rune resterà sempre un avversario scomodo per Berrettini, vista la sua forza in risposta e forza generale nello scambio. Matteo ama spingere tanto e domare gli avversari di potenza; la potenza di Rune è altrettanto importante e stroncarlo sul quel piano non è affatto facile. Oltre al calo al servizio nel terzo set, forse Matteo avrebbe potuto prendersi qualche rischio in più nel secondo set, magari anche sbagliando ma per cercare di instillare qualche dubbio nella testa del rivale, non proprio granitica. Non c’è riuscito, pazienza, la prestazione resta complessivamente positiva.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Rune inizia il match al servizio, molto sicuro in un minuto vince il primo game. Buon avvio anche di Berrettini, due Ace e via, 1 pari. Il campo è rapido, il servizio è un fattore decisivo. Con un rovescio profondo Matteo vince il primo punto il risposta sul 40-0, ma è solo una fiammata, molto solido con la battuta Holger, quasi non si scambia nei suoi turni. Impressionante la potenza col diritto di Berrettini, nel quarto game trova due sbracciate micidiali, una lungo linea e l’altra inside out che lasciano fermo Rune. 2 pari, con un lob ottimo che mostra la mano del romano. Invece Matteo non riesce ad entrare in risposta, altro game di servizio per il danese a zero (3-2). Gli scambi sono rarefatti, massimo 4 tiri, anche nei game dell’italiano, che in sicurezza si porta 3 pari (ma ottima la rincorsa di Holger su di una smorzata di Matteo, bel punto). Gran diritto dell’azzurro nel primo punto del settimo game, ma poi Rune sale in cattedra, perfetto nell’aggredire dopo una prima di battuta solida in gioco. 4-3. Berrettini vince il primo vero scambio sullo 0-15 dell’ottavo gioco, bel passante di diritto. L’equilibrio si spezza sul 4 pari. Rune sbaglia il primo punto su di una risposta molto profonda di Berrettini, quindi il danese “cade” nel tranello del back molto basso e lento del romano, lo approccia male e scarica il diritto in rete. 0-30. Holger rimonta con l’aiuto del servizio ma sul 30 pari sparacchia via un diritto banale, palla break per Berrettini. Servizio e attacco di diritto, Rune si salva, ma Matteo si prende un’altra chance con una frustrata di diritto che punisce l’attacco corto e prevedibile del rivale. Stavolta il BREAK arriva: seconda di servizio, risposta profonda e disastro col rovescio di Rune, che sotto pressione sbaglia tanto. L’azzurro serve come un treno, 2 Ace e via, pure una smorzata di diritto millimetrica. 6-4 Berrettini, bravissimo a capitalizzare le prime incertezze del rivale, che ha sentito tutta la pressione. 36 minuti praticamente senza sbavature di Matteo, gran livello (16 vincenti e 3 errori).
    Rune riparte alla battuta nel secondo set. Il match prosegue spedito sul canovaccio della prima parte, domina la battuta, in risposta non si incide. Con altri 2 Ace Matteo chiude il quarto gioco, 2 pari, finora ha ceduto solo 6 punti nei suoi game di battuta, e spesso col suo diritto pesante sorprende il rivale che, per colpa della sua apertura un po’ larga, non sempre riesce a gestire. Il nostro unico finalista a Wimbledon è bravo ad alternare al servizio botte a tutta velocità a qualche traiettoria più lavorata di spin e con curve varie, Rune non ha punti di riferimento e la sua risposta non prende sicurezza. Con un altra bordata di diritto micidiale Matteo chiude comodamente il sesto game, 3 pari. Anche Rune è molto sicuro nei suoi game, il diritto è pesante, comanda e chiude rapidamente i punti. 4-3. Si scorre fino al 5-4 Rune, quando Berrettini è per la prima volta in difficoltà al servizio. Holger inizia con una risposta fantastica di diritto, nei piedi di Matteo, quindi avanza e chiude. Segue altra ottima risposta e via avanti a chiudere, 0-30. Non entra la prima palla esterna, e sulla seconda è bravo il danese a spingere sulla sinistra, bloccare l’azzurro nell’angelo e infilarlo col diritto cross nell’angolo scoperto. 0-40, prime tre palle break, e anche Set Point Rune. Berrettini cancella la prima con il suo schema principe, servizio potente, diritto d’attacco e comoda chiusura sul net, 15-40. Rune sul secondo servizio lavora bene lo scambio, martella a sinistra Berrettini e alla fine ne provoca l’errore. SET Rune, 6-4. Come nel primo parziale, è bastato un game a far girare tutto. Poco aiuto della battuta per Matteo nel momento decisivo.
    Terzo set, Rune to serve. Entra bene con la risposta Berrettini, prende il centro del campo e comanda, forzando due errori del rivale, 0-30. Il danese rimedia con due buoni servizi, poi Matteo trova un diritto pesantissimo che sbaraglia il rovescio di Holger. 30-40, palla break! Non entra la prima palla, si scambia ed è fortunato il danese che impatta male un diritto in contro balzo, ma trova un filo di riga esterna. Più che discutibili le scelte di gioco del danese: ok istinto, ma i tempi d’attacco, la direttrice degli scambi, le difese sono dettate da un misto di presunzione e scarsa lucidità. In qualche modo, Rune chiude il game, 1-0. Risponde tanto Rune, è meno definitiva la battuta di Berrettini, e i game si fanno difficili. Sul 2-1, Holger si porta 0-30 con risposte aggressive. Matteo chiede tutto il possibile alla sua prima palla, ne trova tre ottime, martellando il centro del campo, poi sbaglia un diritto dal centro colpito con scarso equilibrio. Vantaggi. Berrettini trova un bel rovescio cross, profondo e angolo, Rune è sorpreso e sbaglia. Con l’Ace n.15 del match, impatta 2 pari. Ottimo turno dell’azzurro nel sesto game, grandi angoli e potenza col servizio, 3 pari. È una molla Rune nello scattare sulle seconde di servizio di Berrettini e trovare grande profondità. Non trova la prima palla Matteo servendo sotto 4-3, gli va bene sullo 0-15, di poco lunga una risposta molto incisiva del rivale, sarebbero stati guai seri. Quando torna il servizio, la musica cambia, altrimenti è il danese a dirigere l’orchestra. Ancora una seconda palla sul 30 pari, Rune aggredisce duro col diritto e si prende una palla break delicatissima. Bravo Matteo, ritrova una gran prima palla al T, impossibile rimetterla in gioco. Il game è durissimo, il più duro dell’incontro. Un grave errore di volo costa a Berrettini la seconda palla, che annulla con un servizio esterno potente. Ma non è finita, Berrettini purtroppo sbaglia un diritto di scambio, errore banale con la palla colpita troppo bassa, e c’è la PB n.3. È quella buona per Rune, niente primo servizio in gioco, sulla seconda un altro errore grave col diritto, fretta e troppa potenza senza equilibrio. BREAK Rune, serve per il match sul 5-3, e trova pure due Ace, chiudendo al primo match point grazie a un duro scambio condotto dal centro del campo. Peccato per come Matteo ha giocato male quei due diritti nell’ottavo game.

    Matteo Berrettini vs [12] Holger Rune ATP Shanghai Matteo Berrettini643 Holger Rune [12]466 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 3H. Rune 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-303-5 → 3-6M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-4 → 3-5H. Rune15-40 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-150-1 → 1-1H. Rune 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 4-6H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-15 ace 40-15 ace3-4 → 4-4H. Rune 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1H. Rune 0-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace5-4 → 6-4H. Rune 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A4-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 ace0-1 → 1-1H. Rune 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 M. Berrettini
    🇩🇰 H. Rune

    Punteggio servizio
    290
    308

    Ace
    16
    7

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    65% (51/79)
    62% (51/82)

    Punti vinti con la prima
    75% (38/51)
    82% (42/51)

    Punti vinti con la seconda
    61% (17/28)
    68% (21/31)

    Palle break salvate
    60% (3/5)
    67% (2/3)

    Giochi di servizio giocati
    14
    15

    Punteggio risposta
    90
    119

    Punti vinti in risposta sulla prima
    18% (9/51)
    25% (13/51)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    32% (10/31)
    39% (11/28)

    Palle break convertite
    33% (1/3)
    40% (2/5)

    Giochi di risposta giocati
    15
    14

    Punti vinti a rete
    73% (8/11)
    85% (11/13)

    Vincenti
    30
    30

    Errori non forzati
    35
    19

    Punti vinti al servizio
    70% (55/79)
    77% (63/82)

    Punti vinti in risposta
    23% (19/82)
    30% (24/79)

    Punti totali vinti
    46% (74/161)
    54% (87/161)

    Velocità massima servizio
    222 km/h
    214 km/h

    Velocità media prima di servizio
    209 km/h
    193 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    170 km/h
    170 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: esordio vincente per Berrettini, batte O’Connell e si “regala” Rune

    Matteo Berrettini

    Un bel sospiro di sollievo per Matteo Berrettini sul bel centrale del Masters 1000 di Shanghai, non tanto per la vittoria ma per averlo ritrovato in salute e buonissima efficienza dopo il ritiro a Tokyo contro Fils per l’ennesimo fastidio ai muscoli addominali. Si temeva un altro lungo stop, e addio gran finale di stagione con l’obiettivo Davis Cup da vincere da protagonista e il rientro in top 30 ATP. Per fortuna il problema fisico della scorsa settimana è stato solo un brutto spavento: nel suo match di esordio nel penultimo torneo “mille” stagionale, l’azzurro batte l’australiano Christopher O’Connell con due tiebreak, 7-6(9) 7-6(6) al termine di una prestazione discreta a livello tecnico ma piuttosto convincente per efficienza fisica. Matteo non si è risparmiato, ha corso molto e bene, con buona reattività nelle difese e nel correre avanti negli attacchi. Ha spinto molto anche col servizio, sparando nelle fasi finali alcuni Ace ad oltre 220 km/h, segno evidente di come si sentisse bene, pronto ad esplodere tutta quella potenza che lo rende a tratti irresistibile. Matteo poteva chiudere il match servendo sul 5-4 del secondo set, ma lì è incappato nel peggior game di tutto l’incontro, un erroraccio col diritto e poi un tentativo pessimo di smorzata. Poco male, al tiebreak si è ripreso dallo 0-2 ha chiuso al secondo match point. Bravissimo invece a rimontare un break nel primo set, e quindi uno svantaggio di 5-1 nel tiebreak, dove ha messo grande pressione all’avversario. Al secondo turno ci sarà una sfida intrigante, e difficile, contro Holger Rune. Del resto, non essendo testa di serie, nei M1000 è scontato trovare uno forte al secondo turno.
    C’era grande attesa per questo match, visto che in molti ipotizzavano un forfait di Matteo nel torneo dopo il k.o. in Giappone. Invece Berrettini si è presentato in Cina voglioso di riscatto e ha vinto una buona partita, contro un tennista poco appariscente come O’Connell ma sempre positivo e pronto alla lotta. All’avvio del match Chris è bravo ad imporre la sua eccellente copertura del campo, tennis ordinato e via a rete a mettere pressione al romano, che infatti cede per primo il turno di servizio. Ottima la reazione di Matteo: ha iniziato a lavorare molto la palla col back di rovescio, per impedire all’avversario di spingere su traiettorie in ritmo, ed è stato rapido nello spostarsi sulla sinistra per spingere col diritto. O’Connell non è riuscito ad impedire a Berrettini di spostare a comandare col diritto inside out, come ben dimostra l’interessante statistica mostrata alla fine del primo set: Matteo ha colpito solo un rovescio dopo il servizio, poi tutti diritti. La maggior tenuta mentale e freddezza di Berrettini è venuta fuori nel tiebreak del primo set, una maratona vinta 11 punti a 9, con l’azzurro forse un filo attendista – poteva scaricare qualche diritto a tutta, mentre è stato un un po’ conservativo – ma alla fine la solidità e pressione ha portato l’australiano a sbagliare un diritto che gli è costato il game e il set. Accade praticamente lo stesso sul 6 punti pari del secondo tiebreak: Matteo tiene, mette pressione e resta solido, ci pensa Chris a sparacchiare via col diritto.
    Buona prestazione di Berrettini al servizio: 11 Ace, nessun doppio fallo, 63% di prime palle in gioco vincendo tre punti su quattro. Pure un buon 61% di trasformazione con la seconda palla, non male vista la rapidità di O’Connell nell’aggredire in risposta e prendere l’iniziativa. Oltre che per un miglior rendimento al servizio, Berrettini ha portato a casa l’incontro per maggior tenuta negli scambi più lunghi e combattuti, dove il passare da back di rovescio ad accelerazioni potenti ha mandato a gambe all’aria gli schemi ordinati ma un po’ prevedibili dell’australiano. Chris ha giocato una splendida partita a rete (20 punti su 23) ma ha pagato a caro prezzo alcune accelerazioni davvero forzate in alcuni momenti chiave. Lì, sarebbe stato meglio continuare a costruire e scendere a rete. La fretta, e la pressione, gli sono state nemiche.
    Berrettini avanza al secondo turno e trova Holger Rune, grande talento invischiato di una stagione non positiva, con parecchie sconfitte e pochi guizzi di qualità. Il bilancio dei precedenti è 2-1 per Rune, anche se la prima vittoria del danese è arrivata per il ritiro di Matteo lo scorso anno ad Acapulco, match nel quale era menomato. Recente invece l’ultima sfida, Cincinnati la scorsa estate. Una partita strana: gran Berrettini nel primo set, poi si spese la luce e rimonta del danese. Sarà una bella chance per Matteo per “vendicarsi”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini torna in gara a Shanghai dopo la semifinale del 2019. Vince il primo game a 30, chiuso con un bel diritto vincente, ma la risposta di O’Connell è subito ficcante, Matteo deve stare molto attento a mettere la prima palla in campo. Ottimo avvio per l’australiano, a zero impatta 1 pari. Il match si accende sul 2 pari. Berrettini inizia con un Ace, poi Chris trova un rovescio passante lungo linea splendido, l’azzurro è fulminato. Sul 30 pari l’azzurro è sfortunato, un diritto pesante s’impenna sul nastro e vola via, 30-40 e prima palla break. L’australiano se la prende, grazie ad un errore col back di rovescio di Berrettini, un po’ statico nell’impatto. Immediata la reazione del romano. Tira un gran diritto vincente sul 15 pari, quindi varia i ritmi col back, proponendo palle senza peso che mandano fuori ritmo O’Connell. 15-40, due palle del contro break. Non le sfrutta (solido l’australiano), ma il contro break arriva alla terza chance, sbaglia col diritto Chris. 3 pari. La bagarre continua: O’Connell punisce un tentativo d’attacco corto dell’azzurro, che a sua volta ottiene punti col servizio. Ai vantaggi Chris prevale nello scambio più lungo del match e strappa una palla break. Ottima la giocata offensiva di Berrettini, attacco e copertura perfetta sulla rete. 4-3 Berrettini, pericolo scampato. Il set torna a scorrere sui game di battuta, ordinato O’Connell nei suoi schemi offensivi, Berrettini spinge con servizio e diritto da sinistra. Sembra a posto fisicamente dopo il ritiro sofferto a Tokyo. Il set si decide al tiebreak. Entrambi si affidano a servizio potente e diritto aggressivo. Matteo è il primo a cedere un punto, un diritto inside out incoccia il nastro e vola largo, 3-1 O’Connell, poi sbaglia un diritto in recupero sulla risposta aggressiva dell’australiano, 4-1 per Chris. Non è appariscente, ma molto preciso O’Connell, altro servizio nei pressi della riga e diritto vincente in avanzamento. Si gira 5 punti 1. Restituisce un punto al servizio con un errore di diritto l’aussie, quindi Berrettini mette in moto il servizio, 5-3. Con un diritto potente in contro piede, Matteo si porta 5-4. All’improvviso ecco il primo vero errore gratuito di O’Connell, che salta scomposto sulla palla e scarica bello lungo un diritto, 5 pari. Con un bel servizio Chris si porta 6-5, Set Point, ma serve Matteo. Uff! È andata bene… Berrettini scende a rete e tocca di volo senza stoppare abbastanza la palla, per fortuna il recupero di O’Connell non passa la rete, e si mette le mani sul cappellino, non era un passante così difficile. 6 pari. Sfonda poi Matteo, 7-6 e Set Point Berrettini. Non se lo gioca bene il romano, c’era lo spazio per tirare l’accelerazione col diritto, ma si limita a scambiare e sbaglia per primo. Chris attacca e si porta 8-7. Con un diritto pesante, Matteo impatta 8 pari e poi 9-8 con un attacco preciso col diritto. Ecco l’errore di O’Connell, un diritto d’attacco è in corridoio… invece no! Il “falco” dice che è buona, 9 pari. Stavolta è davvero lungo il colpo di Chris, 10-9, Set Point e stavolta al servizio per Matteo. Larga la risposta dell’australiano, SET Berrettini, 11-9, gran recupero da 5-1 sotto. Grinta Berrettini.
    O’Connell sembra pagare le scorie del primo set all’avvio del secondo, con il peso del gran vantaggio gettato al vento. Subisce un bel lob di Matteo (15-30) e poi si fa trovare impreparato sulla risposta dell’azzurro, 15-40, due palle break immediate per Berrettini. Sparacchia via un diritto, male O’Connell e BREAK Berrettini, 1-0 e servizio, può fare corsa di testa. È concreto Matteo, non esagera nella spinta e nei rischi, servizio in campo e spinta col contagiri, e pure una smorzata perfetta. 2-0. Sul 2-1 O’Connell ritrova precisione, anche in risposta, e sul 30 comanda uno scambio che lo porta a palla del contro break. Meno prime palle nel game per Matteo, anche sul 30-40, ma è ottimo il diritto inside out e annulla la chance. Col servizio si porta 3-1, bravo a reggere sotto la pressione del rivale. Fantastico il turno di battuta di Matteo sul 3-2, domina il campo e chiude il game con un tocco di diritto magistrale, gran mano. 4-2. La buona condizione generale di Berrettini è evidenziata dall’eccellente scambio vinto sul 4-3 30-0, diritto da ogni lato, alternanza tra rovescio cross e back, e chiusura con un’accelerazione perfetta di rovescio lungo linea. Perfetta. Segue un Ace e via, 5-3. L’azzurro prova a chiuderla subito: gran diritto e 15-30. Con un ottimo back di rovescio porta il game ai vantaggi, ma è nuovamente poco fortunato per la deviazione del nastro sul passante di rovescio. 5-4, O’Connell regge. Matteo serve per chiudere. Non un buon avvio, errore col diritto in spinta, poi la smorzata non è vincente sull’ottimo recupero dell’australiano. 0-30. Con un errore di diritto banale, lo score è 0-40, tre chance per O’Connell per allungare il match. BREAK a zero, pure sfortunato con l’ennesimo nastro che impenna la palla, ma i primi due punti dell’azzurro sono stati negativi. 5 pari, tutto da rifare. Caos nel match adesso, Chris non è preciso, con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break a Berrettini, e la prima palla non entra. Si scambia, Matteo non è rapido dell’aggredire col diritto la palla e la spedisce in rete, forse un po’ trattenuto nella spinta, e pure un po’ arretrato ora rispetto alla miglior posizione. Chris si becca un warning per ritardo nel servire, ma vince il game, 6-5. Berretti ritrova finalmente un big-point col diritto, mancava da un po’, gran bordata in corsa. Gli vale il 40-15 e poi chiude il gioco di potenza. 6 pari, ancora tiebreak. Non fortunato Matteo sul secondo punto, un recupero estremo di O’Connell resta dentro per miracolo, poi l’azzurro stecca un diritto, 2-0 per l’australiano. Con in diritto in avanzamento vince il primo punto Matteo. Chris sbaglia nei pressi del net su di una risposta bassa e complicata del romano, 2 pari. O’Connell sbaglia tutto: comanda col diritto ma ne tira uno corto e Matteo ne approfitta entrando a sua volta nella palla, 3-2 Berrettini. Fioccano gli errori, ora è Matteo a costruire bene ma poi affossare in rete il diritto d’attacco. 3 pari. Finalmente torna l’ACE (decimo), ben 221 km/h, e 4-3. Pure Chris cala un “asso”, 4 pari. Con l’undicesimo Ace, Berrettini arriva a match point (6-5). Pure l’australiano trova l’Ace, 6 pari. Ecco il regalo dell’australiano: esagera col diritto dopo il servizio, bordata bella lunga e Match Point #2 per Matteo, ma al servizio. Chiude di volo, buona volée. Finisce con due tiebreak, e prima vittoria in stagione a livello M1000. Prossimo turno ci sarà Rune. Ma la miglior notizia è vederlo in salute.

    Christopher O’Connell vs Matteo Berrettini ATP Shanghai Christopher O’Connell66 Matteo Berrettini77 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 2-0* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 ace 4*-4 ace 5-4* 5-5* 5*-6 ace 6*-6 6-7*6-6 → 6-7M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6C. O’Connell 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-404-5 → 5-5C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5C. O’Connell 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-1 → 0-2C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 5-2* 5-3* ace 5*-4 5*-5 6-5* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 8*-9 9*-9 9-10*6-6 → 6-7C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 6-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 5-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-04-4 → 4-5C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2C. O’Connell 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    🇦🇺 C. O’Connell
    🇮🇹 M. Berrettini

    Punteggio servizio
    282
    289

    Ace
    5
    11

    Doppi falli
    1
    0

    Percentuale prime di servizio
    60% (51/85)
    63% (53/84)

    Punti vinti con la prima
    69% (35/51)
    75% (40/53)

    Punti vinti con la seconda
    68% (23/34)
    61% (19/31)

    Palle break salvate
    60% (3/5)
    50% (2/4)

    Giochi di servizio giocati
    12
    12

    Punteggio risposta
    130
    120

    Punti vinti in risposta sulla prima
    25% (13/53)
    31% (16/51)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    39% (12/31)
    32% (11/34)

    Palle break convertite
    50% (2/4)
    40% (2/5)

    Giochi di risposta giocati
    12
    12

    Punti vinti a rete
    87% (20/23)
    73% (11/15)

    Vincenti
    32
    33

    Errori non forzati
    20
    33

    Punti vinti al servizio
    68% (58/85)
    70% (59/84)

    Punti vinti in risposta
    30% (25/84)
    32% (27/85)

    Punti totali vinti
    49% (83/169)
    51% (86/169)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    222 km/h

    Velocità media prima di servizio
    180 km/h
    209 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    164 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Shanghai: Il Tabellone Principale. Jannik Sinner guida il seeding. Al via altri 8 azzurri con un derby

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Masters 1000 Shanghai – Tabellone Principale – parte alta(1) Jannik Sinner vs ByeQualifier vs Taro Daniel (PR) Pablo Carreno Busta vs Botic van de Zandschulp Bye vs (31) Tomas Martin Etcheverry
    (21) Arthur Fils vs ByeRoberto Bautista Agut vs Roberto Carballes Baena Lorenzo Sonego vs QualifierBye vs (14) Ben Shelton
    (10) Stefanos Tsitsipas vs Bye(WC) Kei Nishikori vs Mariano Navone Luca Nardi vs Alexandre Muller Bye vs (18) Felix Auger-Aliassime
    (29) Matteo Arnaldi vs ByeAdrian Mannarino vs QualifierThiago Seyboth Wild vs QualifierBye vs (5) Daniil Medvedev
    (3) Carlos Alcaraz vs ByeJuncheng Shang vs (WC) Coleman Wong (WC) Yibing Wu vs Sumit Nagal Bye vs (25) Nicolas Jarry
    (22) Sebastian Baez vs ByeGael Monfils vs Damir Dzumhur (PR) Marin Cilic vs Arthur Cazaux Bye vs (16) Ugo Humbert
    (11) Tommy Paul vs ByeFabio Fognini vs Luciano Darderi (PR) Reilly Opelka vs Arthur Rinderknech Bye vs (19) Alejandro Tabilo
    (30) Tomas Machac vs ByeAlejandro Davidovich Fokina vs QualifierQualifier vs Corentin Moutet Bye vs (8) Casper Ruud

    Masters 1000 Shanghai – Tabellone Principale – parte bassa(6) Andrey Rublev vs ByeJakub Mensik vs Pedro Martinez Qualifier vs Alexander Shevchenko Bye vs (27) Francisco Cerundolo
    (20) Alexei Popyrin vs ByeMiomir Kecmanovic vs Rinky Hijikata Zhizhen Zhang vs Zizou Bergs Bye vs (9) Grigor Dimitrov
    (13) Frances Tiafoe vs ByeYoshihito Nishioka vs (WC) Yi Zhou Qualifier vs Roman Safiullin Bye vs (23) Alexander Bublik
    (28) Flavio Cobolli vs Bye(WC) Stan Wawrinka vs Giovanni Mpetshi Perricard Alex Michelsen vs (SE) Yunchaokete Bu Bye vs (4) Novak Djokovic
    (7) Taylor Fritz vs ByeAleksandar Kovacevic vs QualifierPavel Kotov vs Jiri Lehecka Bye vs (32) Brandon Nakashima
    (17) Jack Draper vs ByeJaume Munar vs Hugo Gaston Christopher O’Connell vs Matteo Berrettini Bye vs (12) Holger Rune
    (15) Lorenzo Musetti vs ByeDavid Goffin vs James Duckworth Qualifier vs Marcos Giron Bye vs (24) Karen Khachanov
    (26) Jordan Thompson vs ByeTallon Griekspoor vs Facundo Diaz Acosta Qualifier vs QualifierBye vs (2) Alexander Zverev LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Tokyo: buon esordio di Berrettini, supera Van de Zandschulp in due set

    Matteo Berrettini a Tokyo

    Esordio vincente per Matteo Berrettini all’ATP 500 di Tokyo: con una prestazione solida al servizio e sprazzi di buon tennis il romano batte per 6-3 6-4 Botic Van de Zandschulp, confermando la sua superiorità sull’olandese (quarta vittoria in altrettante sfide). Novanta minuti di tennis concreto per Matteo, contraddistinto da 7 Ace (nessun doppio fallo) e i suoi schemi preferiti, diritto potente e molti tagli col back di rovescio che hanno tolto ritmo e proposto palle basse e scomode sulle quali Van de Zandschulp ha spesso fatto molta fatica. Troppi gli errori per l’olandese, soprattutto nella prima fase del match, dove ha stentato a centrarsi e trovare ritmo col servizio. Matteo ha iniziato male, subendo un break a freddo, e poi ne ha concesso un altro servendo per il primo set sul 5-1, ma dopo aver chiuso il primo parziale è stato assai solido e ha annullato l’unica chance del contro break nell’ottavo game con la sua combinazione servizio e diritto, perfetta. Al secondo turno ci sarà il vincente di Fils – Fritz.
    Berrettini avrebbe potuto chiuderla anche con un punteggio più netto senza quelle piccole fasi negative, ma non c’è mai stata la sensazione che la partita potesse scappargli di mano. Ha servito mettendo in campo il 72% di prime palle, vincendo il 71% dei punti, e anche in risposta è stato molto ficcante sulle seconde palle non sempre veloci e angolate dell’olandese. Nello scambio Botic ha strappato alcuni bei punti tirando a tutta il suo diritto potente, ma quando c’è stato da costruire, imbastire lo scambio e rincorrere, Matteo è stato assai più svelto, reattivo e continuo. Proprio la rapidità generale e velocità nella copertura del campo dell’azzurro è forse la notizia più importante della giornata, indica una buona condizione atletica e la sua voglia di giocare da protagonista questo torneo e il finale di una stagione che gli ha portato 3 tornei ATP, e dalla quale vuol ancora togliersi qualche soddisfazione e soprattutto salire nel ranking per essere testa di serie agli Australian Open 2025.
    Buoni i tempi degli attacchi a rete di Matteo, e ottimo l’uso del taglio col rovescio. Questo, insieme al servizio, è stato il colpo che più ha sostenuto il suo tennis e creato problemi all’olandese. Infatti sia con il back incrociato, lento e profondo, che con il taglio di rovescio improvviso in lungo linea, Berrettini è riuscito a spostare l’avversario e non permettergli di colpire una palla consistente e di buona altezza. Botic si piega ben poco sulle ginocchia, e quando è costretto a rincorrere sulla destra il suo equilibrio è spesso modesto. Una buona prestazione complessiva per l’azzurro, dopo le tre vittorie in Davis Cup a Bologna.
    Contro Fils Matteo non ha mai giocato, contro Fritz non ha mai vinto. Al secondo turno, comunque vada, ci sarà una bella sfida.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match con bagarre immediata. Berrettini serve solo prime palle ma commette due errori gravi (diritto e volée) e l’olandese strappa un break immediato. Immediata è anche il contro break di Matteo, grazie agli errori di Van de Zandschulp (un doppio fallo, un rovescio, e un tocco pessimo di volo sulla palla break). Berrettini è meno falloso dell’olandese, e il suo tocco è migliore, come sulla splendida palla corta nel terzo game, imprendibile. 2-1 per l’azzurro, che scappa in vantaggio con un break nel quarto game. Il diritto di Botic non è affatto centrato, e anche la prima palla non va, così che Matteo sulle seconde può spingere forte con il suo diritto potente. L’olandese salva la prima chance sul 15-40 con l’Ace, ma sulla seconda Berrettini tira una bella risposta angolata e poi un diritto vincente, per il 3-1. Con due Ace il romano vola 4-1, poi continua a spingere e pungere col diritto, bellissimo il diritto in corsa che lo porta 0-30 nel sesto game. Continui alti e bassi per Van de Zandschulp, qualche colpo di qualità ma anche troppe incertezze, inclusa una seconda di servizio troppo lenta e facilmente aggredibile da Berrettini. Il game è lungo, l’italiano trova anche un bel passante di rovescio lungo linea a una sola mano, gran controllo e polso d’acciaio. Dopo dodici punti Matteo si procura una palla break con un errore di rovescio banale. Berrettini è fortunato sul primo passante, deviato dal nastro, quindi chiude con una seconda bordata. Doppio break e 5-1 Berrettini, quinto game consecutivo. Serve per chiudere il parziale l’italiano, ma non ci riesce. Botic trova i due migliori diritti del suo incontro, due spallate vincenti imprendibili. Sul 30 pari Matteo spara lungo un diritto in corsa, gli costa la palla break e il break arriva, con tocco di volo mal calibrato (da posizione difficile). Il 90% di prime palle in campo per l’azzurro, ma due break subiti. L’olandese si porta 3-5 con un buon turno di servizio – e meno errori – quindi Berrettini serve di nuovo per il set. Di nuovo un errore di volo per Matteo, 30 pari, rimedia con un Ace al centro e sul set point un altro. 6-3 Berrettini.
    Van de Zandschulp inizia male anche il secondo set. Un doppio fallo, un altro erroraccio in costruzione che gli costa una palla break. Si salva Botic, ma ne concede un’altra arrivando male su di un back di rovescio “maligno” di Berrettini. L’italiano strappa il break con un passante di rovescio deviato dal nastro e reso imprendibile. 1-0 Berrettini, con un game solido al servizio e diritto pesante consolida il vantaggio, 2-0. L’olandese ritrova la prima di servizio, più precisione col diritto e attacca la rete con buon tempo. Matteo continua a servire con buone percentuali, spinge col diritto e taglia ottimamente la palla col back di rovescio, traiettorie che “l’Orange” mal digerisce. Il set segue i turni di battuta senza altri scossoni, dopo le incertezze della prima fase ora il tennis di VDZ è più continuo, sostenuto anche da una prima palla più efficace. Appena c’è da toccare la palla, la miglior mano di Matteo c’è (e ottime anche le rincorse, sia difensive che verso le rete). 4-3 Berrettini. Arriva un turno di servizio più incerto per il romano, con un paio di ottime giocate ma anche troppo campo lasciato al rivale. Ai vantaggi Matteo sbaglia un back di rovescio all’interno di uno scambio lungo e tattico, gli costa una palla break. La cancella di prepotenza con il suo schema principe, servizio potente e diritto inside out vincente. Con due Ace di fila, sesto e settimo, si porta 5-3. Eccellente reazione dal primo momento di difficoltà del set. Van de Zandschulp forse paga mentalmente lo scoramento della chance non sfruttata. Sbaglia due rovesci cross, molto bloccato con le gambe nell’esecuzione, crolla 15-40 con una volée toccata in rete, ecco due match point per Berrettini. Non va il lob di Matteo sul primo, ottimo l’attacco col diritto dell’olandese sul secondo. Con un Ace Botic resta aggrappato al match, 4-5. Matteo serve per chiudere. Solido l’azzurro, battuta efficace, diritto potente giocato con profondità. Con un’altra pallata di servizio imprendibile vola 40-0, altre 3 palle match. Basta la prima, muore in rete la risposta di Van de Zandschulp. Una buona vittoria, prestazione solida che gli apre le porte del secondo turno, dove probabilmente ci sarà Taylor Fritz (o Fils).

    van de Zandschulp – Berrettini ATP Tokyo Botic van de Zandschulp34 Matteo Berrettini66 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6B. van de Zandschulp 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace3-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace3-4 → 3-5B. van de Zandschulp 30-0 30-15 40-15 40-302-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4B. van de Zandschulp 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3B. van de Zandschulp 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 0-2B. van de Zandschulp 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace ace3-5 → 3-6B. van de Zandschulp 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 3-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 2-5B. van de Zandschulp 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-4 → 1-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-151-3 → 1-4B. van de Zandschulp 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 ace1-2 → 1-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2B. van de Zandschulp 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 40-A1-0 → 1-1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0

    Statistiche
    🇳🇱 B. van de Zandschulp
    🇮🇹 M. Berrettini

    Punteggio servizio
    218
    271

    Ace
    5
    7

    Doppi falli
    4
    0

    Percentuale prime di servizio
    63% (41/65)
    72% (42/58)

    Punti vinti con la prima
    66% (27/41)
    71% (30/42)

    Punti vinti con la seconda
    33% (8/24)
    44% (7/16)

    Palle break salvate
    50% (4/8)
    33% (1/3)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    Punteggio risposta
    171
    195

    Punti vinti in risposta sulla prima
    29% (12/42)
    34% (14/41)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    56% (9/16)
    67% (16/24)

    Palle break convertite
    67% (2/3)
    50% (4/8)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    Punti vinti a rete
    58% (11/19)
    50% (5/10)

    Vincenti
    18
    22

    Errori non forzati
    32
    24

    Punti vinti al servizio
    54% (35/65)
    64% (37/58)

    Punti vinti in risposta
    36% (21/58)
    46% (30/65)

    Punti totali vinti
    46% (56/123)
    54% (67/123)

    Velocità massima servizio
    218 km/h
    218 km/h

    Velocità media prima di servizio
    198 km/h
    206 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    160 km/h
    169 km/h LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Berrettini batte Fonseca in due set, primo punto per l’Italia contro il Brasile

    Matteo Berrettini con la maglia azzurra a Bologna

    Inizia con una vittoria l’avventura del team azzurro, campione in carica, nella fase a gironi di Davis Cup a Bologna. Matteo Berrettini domina in 23 minuti il primo set contro Joao Fonseca, troppo forte al servizio e incisivo col diritto il romano, poi la prima sfida di Italia vs. Brasile s’accende e Berrettini la porta a casa al tiebreak dopo aver sprecato la chance di chiuderla servendo sul 6-5 e pure recuperando uno svantaggio di 0-3 nel tiebreak. Matteo Berrettini batte Joao Fonseca 6-1 7-6(5), tornando a vincere un match in Davis e regalando un fondamentale primo punto all’Italia. Una buona prestazione di Berrettini: aggressivo e preciso nel primo set, ha fatto sentire tutta la differenza di esperienza al classe 2006 brasiliano, servendo con continuità e mettendogli pressione. Nel secondo set Fonseca si è scrollato di dosso la tensione dell’evento e dell’esordio, ha preso ritmo, ha sbagliato di meno e ha avanzato la sua posizione, spingendo molto sul rovescio di Berrettini e reggendo piuttosto bene. Il match è salito di livello, con molti scambi di grande qualità.
    Matteo è salito in cattedra sul 5 pari, si è preso con misura e intelligenza il break, lavorando benissimo la palla col back di rovescio e così togliendo ritmo al rivale, con un paio di difese e passanti ottimi. Qui accade l’imprevisto: la prima palla lo tradisce sul più bello, pure un doppio fallo e troppe seconde che Fonseca, con qualità, aggredisce. Il capolavoro Berrettini lo compie, da campione, nel momento più critico, il tiebreak, col macigno dell’occasione sprecata e un avversario “on fire”. Fonseca colpisce a tutta e si prende due punti in risposta, vola avanti 3 punti a 0 “pesante”, ma Berrettini ha sguardo delle grandi occasioni, c’è. Resta lucido e focalizzato, è consapevole di poter incidere in risposta e poter ancora ribaltare tutto a suo favore. Non accelera i tempi, si prende il tempo per costruire, tagliare la palla col back e tirare a tutta col diritto. Rimonta, con fisico e testa, tantissima testa, e va a prendersi il successo di consistenza, freddezza e potenza. Una vittoria a tutto tondo, che ha messo in mostra i colpi, il fisico e la testa del nostro unico finalista a Wimbledon ed ex top10. Una vittoria che ci restituisce anche in maglia azzurra il nostro Matteo-nazionale.

    Nearly 2 Years after his last #DavisCup match!
    Matteo Berrettini returns in style with a WIN for Italy in front of a home crowd 🇮🇹🔥 pic.twitter.com/S9eKK3haxk
    — Davis Cup (@DavisCup) September 11, 2024

    Berrettini ha convinto per attitudine, colpi e anche una buonissima condizione fisica. In campo è parso rapido, reattivo, anche piuttosto consistente in difesa, dove non ha mai sparacchiato per liberarsi dello scambio. Dal secondo set, quando Fonseca ha alzato il livello sbagliando di meno e diventando assai più incisivo con i suoi colpi, Berrettini ha giocato con intelligenza, affidandosi ai cambi di ritmo per sporcare la pulizia d’impatto – ottima – e geometrie in progressione del carioca, che si è confermato grande talento e vero potenziale “crack” per il futuro. Normale che in Davis conti tanto la pressione e la lucidità, e in questo Matteo è uno dei migliori, qualità che sono venute fuori al momento decisivo. L’unica pecca di Berrettini è stato un calo al servizio nel secondo set, si è scambiato fin troppo nei suoi game, ma è anche corretto sottolineare che le prime palle break dell’incontro le ha concesse sul 6-5, servendo per il match. Strano che il servizio l’abbia abbandonato proprio al momento di chiudere, ma probabilmente ha avvertito anche lui la pressione del momento. Poco male, si è ripreso con un tiebreak eccellente, in rimonta, portando al suo team un punto molto importante. Italia 1, Brasile 0. Ora Arnaldi vs. Monteiro.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo incontro di Italia – Brasile inizia con un ottimo turno di servizio di Berrettini, braccio caldo e battute quasi imprendibili. Fonseca avverte tutta la tensione dell’esordio in un palcoscenico così importante, affretta i tempi e sbaglia due colpi banali si scambio che gli costano il 15-40. Matteo si prende subito il BREAK con un attacco consistente col diritto che provoca l’errore nel passante di rovescio di Joao. 2-0 Berrettini. Fantastico il diritto inside out del romano sul 30-15, grande gioco col polso e precisione. Con una prima palla nell’angolino, più precisa che veloce, Matteo chiude il game, 3-0. Partenza razzo, consistente. Male col rovescio Fonseca in quest’avvio, troppo statico con i piedi e la distanza dalla palla non è ottimale, ma entra in azione il suo servizio, con un Ace esterno muove lo score, 1-3. Anche Berrettini serve bene, apre il quarto game con un Ace (terzo di match), poi va sotto di due quindici, tra un attacco corto e poi un gran diritto del carioca. 15-30, vince un gran scambio difensivo Matteo, lob perfetto e poi chiusura. Risolve i problemi Berrettini con i suoi colpi top, servizio e poi diritto pesante da sinistra. 4-1 Italia. Se Fonseca non fa la differenza con la prima di servizio, è la risposta di Berrettini a salire in cattedra. Impatti potenti, rischiosi ma super offensivi, che lo portano 0-30. Arrivano due chance del doppio break sul 15-40 (bel diritto cross). Fonseca costruisce bene sulla prima, ma sulla seconda Joao affossa di nuovo un rovescio, molto scarico con le gambe dopo il servizio. Matteo vola 5-1. Lo schema servizio esterno e diritto potente lungo linea di Berrettini sono una Chimera per Fonseca, non può far altro che veder sfilare la palla, come sul quarto Ace che lo porta a due Set Point sul 40-15. Con un bel diritto lungo linea il SET si chiude 6-1. 23 minuti di dominio totale, troppo sicuro, consistente e potente l’azzurro, mentre Fonseca ha mostrato un bell’anticipo e pulizia di impatto, ma troppo corto nello scambio e falloso col rovescio.
    Fonseca parte più sciolto alla battuta nel secondo set, quindi cerca di incidere in risposta per mettere pressione a Berrettini. Guadagna un punto di vantaggio (15-30), ma l’azzurro è solido, diritto potente al centro, poi gran prima palla esterna. Purtroppo sbaglia uno smash – non facile – dopo due diritti pesanti. Per la prima volta si va ai vantaggi in game azzurro. Arriva un nastro “casalingo”, ingiocabile la palla dopo la deviazione, poi altra battuta a tutta. 1 pari. Nel terzo game ingenuità sul net di Joao, non chiude una comoda volée e perde il punto. 15-30. La tensione sale, e la prima palla scompare… trova un diritto splendido da sinistra, si è preso un gran rischio, è andata bene. Ma sul 30 pari Berrettini trova un impatto splendido di diritto in risposta che sorprende il brasiliano. 30-40, palla break! Se la gioca bene stavolta Fonseca, attacca e tocca di volo con ottima mano, e rapido con i piedi (il suo miglior punto del match). Concede e poi cancella anche una seconda PB il carioca, con un Ace. 2-1. Si scambia di più nel secondo set, Berrettini fa meno punti diritti con la battuta, e Fonseca inizia a prendere le misure all’azzurro. Sul 15-30 Matteo spara un Ace fondamentale a respingere le velleità di Joao, e quindi un altro “asso”, il settimo, poi una seconda palla che è quasi una prima… 2 pari. È il miglior momento del match come tennis puro: Fonseca è salito, serve meglio e trova intensità nello scambio, anche palle più profonde cercando in prevalenza il rovescio del romano; Berrettini quando non fa il punto (o quasi) con la prima palla, costruisce bene col diritto e anche il taglio di rovescio è preciso. Sul 3 pari Fonseca torna ad affrettare un po’ i tempi col rovescio, sempre molto statico con i piedi quando sbaglia. 15-30. Lo aiuta il servizio, davvero cresciuto il rendimento della sua prima palla, e poi un bel diritto difensivo in corsa, che sorprende l’attacco di Matteo. 4-3. Col miglior game del suo incontro, molto offensivo, Fonseca si porta 5-4. Avverte un po’ di pressione Matteo, doppio fallo (primo del match) e poi un erroraccio di diritto che gli costa il 15-30. Fonseca mostra tutta la sua inesperienza affidandosi al primo back di rovescio lungo del match, giocato con poco aiuto delle gambe, e la palla gli esce larga. Berrettini ringrazia per il regalo e spara l’Ace #10. Altro servizio ottimo, 5 pari. Fantastica difesa di Matteo sul 15 pari, corre a tutta a destra dopo un bel passante e trova un tocco che sorprende il rivale sul net. 15-30! Monumentale lavoro col back di rovescio di Berrettini, e che velocità nel correre e trovare ottimi appoggi, forza l’errore del giovane avversario e si prende due palle break sul 15-40. Annulla la prima Fonseca buttandosi avanti con coraggio; il BREAK arriva sul 30-40, ancora il back di rovescio, cambi di ritmo che mandando in bambola il rovescio di Joao. 6-5 Berrettini, serve per portare il primo punto all’Italia. Inizia con un servizio a tutta, poi commette il secondo doppio del match, 15-30. Fonseca trova un’incredibile difesa su di un diritto a tutta, quindi Matteo sbaglia malamente uno slice di puro polso. 15-40… prime palle break del match concesse dall’italiano, al momento di chiudere. Freddo sulla prima, spinge con misura col diritto e chiude di volo, 30-40. Fonseca va a prendersi il BREAK spingendo molto bene col diritto in progressione. Male Berrettini al servizio, oltre al DF sulle due palle break non ha messo la prima palla. 6 pari, tiebreak. Ancora niente prima per Berrettini, e sulla seconda Fonseca trova una risposta di rovescio fantastica, 2 punti a 0; poi 3-0 con un’altra accelerazione splendida del 2006. Si riprende un mini-break Matteo con un discreto back di rovescio, 4-1. Finalmente un gran punto, diritto inside out e attacco preciso, dopo la prima palla. Si gira 4-2 e poi 4-3, slice di servizio perfetto. Solido ora Matteo, provoca l’errore del rivale, 4 punti pari. Un diritto vincente inside out vale il 5 punti pari a Berrettini, poi un regalo di rovescio (è abboccato alla finta d’attacco) vale il 6-5 e Match Point Berrettini!!! Doppio fallo! Rimonta di Matteo da 0-3 nel tiebreak e sprecando la chance di chiudere al servizio. Forza mentale, tigna e classe del nostro campione, che torna a vincere in maglia azzurra. 1-0 Italia – Brasile. Ora Arnaldi contro Monteiro.

    Berrettini M. 🇮🇹 (Ita) – Fonseca J. 🇧🇷 (Bra)ITF Finals M. Berrettini67 J. Fonseca16 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 1*-4 2*-4 3-4* 4-4* 4*-5 5*-5 6-5*6-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-406-5 → 6-6J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-5 → 5-5J. Fonseca 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-4 → 4-4J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace1-2 → 2-2J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1J. Fonseca 15-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-40 ace 5-1 → 6-1J. Fonseca 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-1 → 5-1M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1J. Fonseca 0-15 15-15 ace 30-15 ace3-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 40-0 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini su Jannik Sinner: “Una cosa che gli ruberei è la dedizione al lavoro, la capacità di voler migliorare sempre”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto FITP

    Matteo Berrettini si prepara con entusiasmo alla Coppa Davis, dove l’Italia difenderà il titolo conquistato lo scorso anno. In un’intervista a Sky Sport, il tennista romano ha espresso la sua gioia per il ritorno in squadra dopo aver saltato le finali di Málaga del 2023 a causa di un infortunio.
    “L’anno scorso l’ho vissuta un po’ da fuori. Ho lavorato duramente per tornare a disposizione”, ha dichiarato Berrettini. “Abbiamo la squadra più completa, quindi la scelta del capitano è molto complessa, ma spero e credo di essermelo guadagnato. L’obiettivo è difendere il titolo, andando partita per partita. La Coppa Davis è una competizione speciale.”Berrettini ha sottolineato l’importanza di giocare in casa, a Bologna, come fattore di motivazione per la squadra. Ha anche espresso il suo orgoglio per il movimento tennistico italiano, guidato dal recente successo di Jannik Sinner agli US Open: “Qualche anno fa ci avrebbero detto: ‘Siete pazzi, è impossibile’. Il capofila di questo movimento è Jannik, che ha appena vinto un altro Slam. È il numero uno al mondo, non so quante migliaia di punti abbia in più rispetto al secondo.”
    Riguardo alle aspettative per questa edizione della Coppa Davis, Berrettini ha mantenuto un atteggiamento cauto: “È difficile dire ora che siamo una delle squadre favorite, soprattutto con questo formato. Non dimentichiamo che l’anno scorso abbiamo iniziato perdendo 3-0 con il Canada, e poi abbiamo vinto. Dobbiamo giocare tranquilli, con il gruppo e con la forza del nostro tennis possiamo arrivare fino in fondo.”Il tennista ha anche ricordato il suo match contro Sinner a Wimbledon, definendolo un momento chiave per il suo ritorno ad alti livelli: “Lì ho sentito di essere tornato a quel livello, cosa che mi ero chiesto durante i mesi difficili. Non è un caso che dopo quella partita sia riuscito a vincere due tornei, mi ha dato una grande spinta.”Berrettini ha elogiato la dedizione e l’etica del lavoro di Sinner, indicandole come qualità che vorrebbe emulare: “Una cosa che gli ruberei è la dedizione al lavoro, la capacità di voler migliorare sempre. È arrivato ai vertici del tennis molto giovane e non ha mai voluto fermarsi.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Le venticinque semifinali Slam per il tennis azzurro al maschile, da De Morpurgo a Sinner

    Jannik Sinner, prima semifinale a US Open

    Da Wimbledon 2023 a US Open 2024 corrono circa 14 mesi. In quest’arco di tempo davvero ristretto Jannik Sinner ha completato un personale e prestigiosissimo en plein di semifinali nei tornei dello Slam. La sua quarta “semi” è in programma oggi a New York (ore 21) contro Jack Draper, in palio la finale nel quarto major in stagione. In caso di vittoria, per il pusterese sarebbe la seconda finale Slam in carriera e nell’anno, dopo quella vinta a Melbourne lo scorso gennaio. La semifinale raggiunta dal nostro n.1 è la terza a US Open per un tennista italiano e 25esima in assoluto al maschile per i nostri colori nei quattro tornei più importanti dell’annata tennistica. Il 2024 resterà negli annali come stagione migliore di sempre per i nostri tennisti: infatti Sinner ha giocato le semifinali in Australia, Roland Garros e US Open, e Musetti a Wimbledon più quella Olimpica, quindi di fatto una sorta di “Golden Slam” di semifinalisti.
    Nicola Pietrangeli detiene il record per il tennis italiano di semifinali Slam giocate: 5. Tutto lascia pensare che Jannik, arrivato a quota 4 a US Open 2024, spazzerà via anche questo primato del leggendario tennista romano, ma intanto ripercorriamo le 25 presenze di nostri giocatori tra i migliori quattro dei major. Si parte da molto lontano, i ruggenti anni ’30 sul rosso parigino.
    Il primissimo tennista azzurro a giocare una semifinale Slam è stato Uberto De Morpurgo a Parigi nel 1930: non ebbe fortuna, non riuscendo ad issarsi al match per il titolo, stoppato da uno dei leggendari “moschettieri” Henri Cochet (7-5 6-1 6-2 il punteggio della partita). Dopo solo due anni l’Italia torna protagonista a Roland Garros, con Giorgio de Stefani che si qualifica per la semifinale e la vince, regolando il ceco Roderich Menzel in quattro set (6-3 2-6 7-5 6-4 lo score). Purtroppo non riuscì a vincere la finale, stoppato da Cochet in quattro set (6-0 6-4 4-6 6-3). De Stefani ci riprova nel ’34, sua seconda semifinale a Roland Garros, ma stavolta è battuto da Gottfried Von Cramm al termine di una battaglia di cinque set (3-6 6-4 6-1 3-6 6-2).
    Arriva la seconda guerra mondiale, e dobbiamo aspettare gli anni ’50 per rivedere un tennista italiano tra i migliori quattro di uno Slam. Sarà ancora a Parigi, sulla nostra “amata” terra battuta, grazie alle imprese di Beppe Merlo prima e di Nicola Pietrangeli dopo. Merlo nel 1955 e 1956 gioca e perde per due anni di fila la semifinale a Bois de Boulogne: la prima contro Sven Davidson, sconfitta piuttosto netta in tre set (6-3 6-3 6-2), e la seconda contro uno dei più forti di sempre, l’australiano Lewis Hoad con il suo polso d’acciaio e forse il tennis più completo di sempre (6-4 7-5 6-4 lo score per il “canguro”).
    Passano tre anni e sale in cattedra il talento e tocco di palla fantastico di Nicola Pietrangeli, che finalmente porta un tennista italiano sul trono di un torneo dello Slam. “Nick” nell’arco di sei anni gioca le sue 5 semifinali Slam tra Parigi e Wimbledon. Con il suo tennis completo e ricco di variazioni, Pietrangeli nel 1959 raggiunge la prima “semi” a Parigi dove batte Neale Fraser, completando il suo torneo da sogno con la vittoria in finale contro il sudafricano Ian Vermaak (3-6 6-3 6-4 6-1 lo score). Nel 1960 arriva un anno d’oro per le racchette azzurre. Infatti a Roland Garros i semifinalisti italiani sono due, Pietrangeli e Orlando Sirola. Nicola batte Robert Haillet in semifinale e alza il suo secondo (e ultimo) trofeo Slam in carriera regolando in finale il cileno Luis Ayala in cinque set (3-6 6-3 6-4 4-6 6-3); proprio Ayala sconfisse Sirola in semifinale.
    Forse del suo miglior momento in carriera, Pietrangeli gioca un tennis fantastico anche sui prati di Wimbledon, dove sbarca tra i migliori quattro del torneo e costringe il più forti di tutti, Rod Laver, a dare il 101% per batterlo. Il mancino australiano si impone al termine di una battaglia epica, rimontando uno svantaggio di due set a uno all’italiano, per 4-6 6-3 8-10 6-2 6-4. Pietrangeli non riuscirà a tornare in semifinale ai Championships londinesi, ma sbarca per altre due volte in semifinale a Parigi. Nel 1961 batte lo svedese Jan Erik Lundquist in tre set, 6-4 6-4 6-4 il punteggio, ma non riesce a completare un tris di vittorie consecutive, stoppato in finale da Manuel “Manolo” Santana. Nicola tornerà in semifinale anche nel 1964, battendo di nuovo Lundquist (4-6 6-4 6-3 6-3), e sconfitto poi in finale di nuovo da Santana, 6-3 6-1 4-6 7-5 lo score, con l’amarezza per non aver sfruttato sei set point nel quarto set.
    Dopo l’era Pietrangeli, si passa all’era Open e alle imprese dei nuovi campioni azzurri: Adriano Panatta e Corrado Barazzutti, che negli anni ’70 portano la prima storica Coppa Davis in Italia (1976) e riportano per cinque volte il tricolore in semifinale negli Slam. Panatta sbarca per la prima volta in carriera tra i migliori 4 di un Major a Roland Garros 1973, dove è fermato in tre set (6-4 6-3 6-2) dallo jugoslavo Niki Pilic. Passano due anni e Adriano ci riprova, sempre a Parigi, e stavolta cede alla ragnatela di Bjorn Borg in quattro set (6-4 1-6 7-5 6-4). Panatta nel 1976 vive il suo anno d’oro: stavolta a Parigi nessuno riesce a fermarlo. Nei quarti si prende la rivincita su di un fortissimo Borg (6-3 6-3 2-6 7-6), in semifinale supera Eddie Dibbs (6-3 6-1 7-5) e vince la finale, suo unico alloro Slam, contro Harold Solomon (6-1 6-4 4-6 7-6).
    Subito dopo Panatta, tocca a Corrado Barazzutti portare l’Italia per due volte in semifinale Slam. Nel 1977 è battuto da Jimmy Connors a Forest Hills sulla terra verde americana (7-5 6-3 7-5). Fu il primo italiano tra i migliori 4 nello Slam americano, e quel match è passato alla storia per l’incredibile scorrettezza subita dal friulano per colpa dell’allora n.1 Connors. Durante il settimo game del primo set, su una palla break a favore di Barazzutti, Connors giocò un rovescio incrociato con la palla chiamata in gioco dal giudice di linea. Barazzutti contestò la chiamata, indicando chiaramente il segno “out” della palla, ma Jimbo accorse nel punto incriminato e incredibilmente cancello col piede il segno, rendendo impossibile la verifica del giudice di sedia, Quest’episodio davvero grave risultò decisivo nell’innervosire l’azzurro, facendo girare l’incontro a favore di Connors. Nel 1978 Barazzutti arrivò in semifinale a Roland Garros, ma fa demolito dalla regolarità di Bjorn Borg (6-0 6-1 6-0 lo score).
    Terminata l’epopea dei campioni degli anni ’70, il tennis italiano vive annate grigie, pochissime soddisfazioni e le semifinali Slam restano un sogno proibito. È necessario attendere ben 40 anni, il 2018, per ritrovare un azzurro in semifinale a Parigi. L’impresa, davvero sorprendente, è di Marco Cecchinato che gioca il miglior torneo della vita, sbattendo fuori pure Novak Djokovic nel torneo e issandosi in “semi”, dove si arrende al gioco potente di Dominic Thiem, 7-5 7-6 6-1 il punteggio. È la prima fiammata del Rinascimento del tennis italiano. L’anno seguente (2019) esplode a New York Matteo Berrettini, che inizia sul cemento nord americano la sua straordinaria carriera di vertice che lo porta tra i top10, tre volte in semifinale in tre diversi Slam e addirittura in finale ai Championships, primo e unico italiano a riuscirci. A US Open 2019 è stoppato in “semi” dalla potenza e diritto mancino di Rafael Nadal (7-6 6-4 6-1). Nel 2021 il romano vola sui prati di Wimbledon, è quasi ingiocabile al servizio e in semifinale sconfigge Hubert Hurkacz (6-3 6-0 6-7 6-4), guadagnandosi la chance di vincere i Championship. In finale vince il primo set contro Djokovic, poi subisce la rimonta del campione serbo. Berrettini segna un’altra pagina storica per il tennis azzurro approdando per la prima volta nel  2022 in semifinale agli Australian Open, di nuovo stoppato da Nadal (6-3 6-2 3-6 6-3). È la terza e per ora ultima semifinale Slam del romano.
    Siamo arrivati all’attualità, a Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Sinner cresce, migliora il suo gioco con un servizio più efficace e un diritto pesantissimo. Rimette a posto il fisico e inizia a volare sul tennis mondiale. A Wimbledon 2023 sbarca per la prima volta in semifinale in uno Slam. Perde da Djokovic in tre set (6-3 6-4 7-6) ma impara moltissimo. Lavora ancor più duramente in estate e autunno, e dall’ottobre 2023 si prende tutto, diventando quasi imbattibile sul cemento e fortissimo in ogni contesto. Vince l’Australian Open 2024, battendo Djokovic in semifinale (6-1 6-2 6-7 6-3) e quindi Daniil Medvedev in finale, rimontando due set al russo; a Roland Garros arriva con discreti problemi all’anca ma riesce comunque ad issarsi in semifinale, dove Carlos Alcaraz rimonta uno svantaggio di due set e a uno (2-6 6-3 3-6 6-4 6-3). A Wimbledon 2024 è Lorenzo Musetti a far sognare l’Italia, con una fantastica cavalcata che lo porta in semifinale, dove è battuto da Djokovic in (6-4 7-6 6-4), sua prima semifinale in un Major. Jannik invece nel torneo è stoppato nei quarti da Medvedev, ma si prende una sonora rivincita a US Open, ancora nei quarti. Un successo che gli apre le porte alla sua prima semifinale, quella di stasera contro Jack Draper. In questi anni d’oro, sognare le vittorie Slam non è più peccato.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO