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    Davis: i convocati di Slovacchia – Italia. Assente Berrettini

    La squadra Davis azzurra

    Riportiamo dal sito Federtennis.it la notizia dei convocati da capitan Volandri per la sfida Slovacchia – Italia di Davis del prossimo 4-5 marzo a Bratislava. Vestiranno la maglia azzurra: Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli.
    Non ci sarà Matteo Berrettini. Come ha spiegato Volandri, è una scelta concordata con la squadra e col capitano.
    “È una scelta condivisa sia dai giocatori che da me che sono il capitano – sottolinea Volandri al sito federale – ancora una volta dimostriamo un fortissimo spirito di squadra che credo possa fare la differenza. Matteo sarà sicuramente disponibile dal prossimo incontro nel caso in cui dovessimo vincere”
    “Insieme ai giocatori della mia squadra e al capitano – ha detto Berrettini – abbiamo deciso che i convocati sono Sinner, Sonego, Fognini, Fognini, Bolelli e Musetti. Ovviamente come sempre farò il tifo per loro e li supporterò in tutti i modi possibili. Non vedo l’ora di scendere in campo insieme ai miei compagni di squadra appena ci sarà il prossimo incontro”. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ospite al Festival di Sanremo: “Ci stiamo provando a scalzare i big”

    Matteo Berrettini con Amadeus e Fiorello

    Matteo Berrettini è stato l’ospite d’onore sportivo della prima puntata del Festival di Sanremo. Intervistato da Amadeus e Fiorello, il 25enne tennista romano, salito al numero 6 del ranking mondiale dopo la semifinale raggiunta agli Australian Open alla solita domanda su Djokovic, Nadal e Federer risponde così “Ci stiamo provando a scalzare i big, loro hanno vinto tantissimo ed hanno esperienza. Spero di superarli prima che smettano…”
    Poi parla del match nei quarti contro Monfils a Melbourne: “E’ importante avere carattere ed essere rispettosi, ma dopo 4 ore e passa di battaglia ho tirato fuori l’adrenalina e quell’energia per vincere la partita. E mi sono voluto sfogare. Spero sia stato apprezzato”.
    La sua fidanzata è una collega, l’australiana di origini croate Ajla Tomljanovic: “Quando ci alleniamo devo farla vincere sennò si litiga. Ci vediamo nei tornei più importanti che giochiamo assieme. Lei vive in Florida, io in Europa, la mia vita è sempre in giro…”.
    In platea c’è tutta la famiglia Berrettini, dalla mamma Claudia al fratello tennista Jacopo, sino a papà Luca. Che Fiorello ricorda maestro di tennis quando lavorava nei villaggi turistici: “Quando c’era una bella ragazza e arrivava Luca Berrettini che in quel periodo si vestiva anche come Borg, era 2-0 per lui, non ce n’era per nessuno…”.Una battuta Fiorello la dedica anche al campione capitolino: “Ci vuole poco a passare da sex symbol a ex symbol. E’ capitato anche a me…”. LEGGI TUTTO

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    l’Italia sogna con Berrettini, prende sempre più quota la vittoria in uno slam nel 2022 (e stasera sarà a Sanremo)

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    La sconfitta contro Nadal, poi campione a Melbourne, non ha intaccato le aspettative di Matteo Berrettini riguardo il proprio futuro più immediato. Il classe 1996, che sarà sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, come riporta Agipronews, può sognare un successo in uno dei tornei dello slam già quest’anno, solo sfiorato nel 2021 quando era arrivata la finale di Wimbledon. Ne sono convinti anche i bookmaker tanto che i betting analyst offrono Berrettini vincitore di uno slam nel 2022 (Roland Garros, Wimbledon o US Open) in quota a 5.
    Chance ridotte, invece, per i più giovani, che solo negli ultimissimi tempi si sono affacciati a questi livelli, ma che fanno già paura ai big del circuito: l’altro azzurro Jannik Sinner campione di almeno uno slam nel 2022 vale 12 volte la posta, stessa quota assegnata allo spagnolo Carlos Alcaraz. Lorenzo Musetti, classe 2002, si gioca invece a 33. LEGGI TUTTO

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    Grazie, Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini

    Quarti di finale a Roland Garros 2021. Finale a Wimbledon 2021. Quarti di finale a US Open 2021. Semifinale agli Australian Open 2022. Questo il percorso Slam di Matteo Berrettini negli ultimi 4 Majors. Nessun tennista italiano nella storia era riuscito in un filotto simile. Nessuno. Se a questo aggiungiamo che a Parigi, Londra e New York ha perso “solo” dallo straripante Djokovic targato 2021, ad un passo dal Grande Slam, e che a Melbourne è stato stoppato da Rafa Nadal, uno dei migliori di sempre, pronto a giocarsi lo Slam #21 domenica, beh, capiamo quanto sia stato forte Matteo nell’ultimo anno. Un tennista talmente forte che solo i migliori riescono a sconfiggerlo negli Slam. Questo è un dato di fatto inoppugnabile. 
    Ha macinato record su record Matteo, quarti in tutti gli Slam, unico tennista nato nei ’90 a riuscirci finora. Unico italiano in finale ai Championships. Unico italiano in semifinale in Australia. Potremo continuare.
    Ma non serve una stecca di numeri per quantificare la grandezza di Berrettini. La sua grandezza la si misura col suo tennis. Una macchina da tennis modernissima, che in soli 3 anni (e con il 2020 a dir poco stagione singolare…) è riuscito a passare da comprimario a stella, a livello globale. È riuscito con lavoro, umiltà e grandissima forza mentale a superare i propri limiti. A non accontentarsi mai e continuare a crescere. A sognare. Non è uno che si siede “Berretto”, è uno che pensa. Tantissimo. Riflette, sul proprio gioco ma soprattutto sulla vita. È critico, con se stesso in primis, perché cerca in modo ostinato di capire come superare l’ostacolo che ha di fronte. Cerca di mettersi nella posizione di essere alla fine della giornata migliore di come l’avesse iniziata. Questa è la sua forza vera, più del suo servizio bomba, di quel diritto che quando impatta a tutta lascia una crepa sul campo.
    Per vincere contro Djokovic e Nadal negli ultimi 4 Slam non è bastato. Stiamo parlando dei due più forti tennisti dell’epoca attuale. Ricordiamoci sempre, tutti, che la prima regola dello sport è riconoscere i meriti agli avversari e che, spesso, si perde semplicemente perché chi stava dall’altra parte della rete è stato più bravo, più preciso, più intenso. Superiore. Questo è successo a Matteo. Non ha buttato via nulla. È stato un set avanti nella finale di Wimbledon. C’ha provato con forza a New York. Se non avessero interrotto il match a Parigi vs. Nole, chissà… E contro Rafa oggi, non ce l’ha fatta anche se all’ultimo era riuscito a rimettersi in pista dopo un inizio spettacolare. Nel quarto set non aveva concesso un 15 al servizio. Peccato per due palle girate male al momento del break decisivo, ma come se l’è giocate bene Nadal. Da campione.
    Berrettini sta studiando per essere un grande campione, e già lo è per il nostro tennis azzurro. Uno dei più forti. Gli manca ovviamente lo Slam e la Davis di Panatta e Pietrangeli. Vedremo cosa dirà il resto della sua carriera, augurandoci che resti sano, perché questa è l’unica incognita sul suo futuro. A 25 anni è nel pieno della sua vita sportiva. Ha ancora discreti margini. Non tantissimi forse, perché dal lato sinistro non so quanto potrà migliorare ancora il colpo “in sé”. Potrà migliorarne la gestione complessiva, e questa già farà una grande differenza. Per assurdo, può invece ancora migliorare i suoi punti forti, servizio e diritto. Può essere più incisivo entrando prima in campo e migliorando la transizione verso la rete. Può essere più sicuro sotto rete. Può fare un altro passo in avanti nell’intensità del suo tennis. Tutte cose che, giocando, facendo esperienze di altissimo livello, si imparano. Quando hai una testa come la sua, così critica, così pensante, così profonda, impari.
    Riuscirà a vincere uno Slam? Lo vedremo. Non ci sono certezze, l’unica è la concorrenza, fortissima, tra la vecchia guarda e i migliori della nuova. C’è un Medvedev che potrebbe diventare n.1 a breve, c’è uno Tsitsipas che sta ancora salendo. C’è un Alcaraz che “fa paura” in prospettiva, e altri in rampa di lancio. Quello di cui possiamo essere sicuri è che Berrettini continuerà a giocare un grande tennis, modernissimo, come mai abbiamo visto nel Belpaese, e che farà tutto del suo meglio per provarci. Questa è una certezza che può mandarci “a letto tranquilli”. Aspettando il prossimo grande torneo, dove Matteo sarà tra i protagonisti.
    Seguiamo il tennis di Berrettini, esaltiamoci. Arrabbiamoci per quella palla che a volte non passa la rete o termina di poco larga. It’s tennis, baby. Ma non esageriamo con critiche che non hanno senso di fronte a un giocatore che ci sta regalando un’epoca d’oro e momenti incredibili. Non ci dimentichiamo mai di quando, non secoli addietro, gli azzurri uscivano tutti al 1° turno in Australia; quando avevamo un tennista solo tra i primi 4o del ranking. Viviamo con entusiasmo questo momento, perché stiamo navigando un mare inesplorato, l’isola d’oro potrebbe essere dietro la prossima onda…
    Grazie, Matteo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Berrettini da outsider in quota, per i bookie il favorito al titolo rimane Medvedev

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Sono rimasti in quattro, e solo uno alzerà al cielo di Melbourne il trofeo del vincitore. Gli Australian Open giungono alle semifinali dove l’Italia sarà rappresentata da Matteo Berrettini, unico azzurro rimasto dopo l’eliminazione di Jannik Sinner.
    La sfida è però tutt’altro che semplice per il tennista romano, che nei pronostici vede davanti a sé tutti i tre avversari rimasti in tabellone. Secondo i betting analyst la vittoria dell’azzurro a Melbourne vale 7 volte la posta, il che lo classifica comunque come un concreto candidato alla vittoria. In pole c’è Daniil Medvedev a 1,85, mentre Rafael Nadal, avversario di Berrettini in semifinale, è offerto a 3,40. Dopo il netto successo su Sinner scende a 6 Stefanos Tsitsipas che incontrerà proprio il russo nell’altra semifinale.
    Quote e scontri diretti28.01., 04:30 SF Berrettini (7) – Nadal (6) 0-1 2.50 1.5428.01., 09:30 SF Tsitsipas (4) – Medvedev (2) 2-6 2.93 1.42
    Quote e scontri direttitomorrow, 09:30 SF Barty (1) – Keys 2-1 1.21 4.49tomorrow, 11:00 SF Collins (27) – Swiatek (7) 0-1 2.25 1.66 LEGGI TUTTO