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    Masters 1000 Cincinnati: Matteo Berrettini eliminato da Felix Auger Aliassime

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    A Cincinnati, scenario di uno dei Masters 1000 più seguiti, Felix Auger-Aliassime ha avuto la meglio su Matteo Berrettini. Per l’italiano, il confronto con il giovane canadese sembra essere un vera e proprio un incubo quando si gioca a Cincinnati. Infatti nei sei confronti diretti tra i due, le uniche due vittorie di Auger-Aliassime sono state ottenute proprio a Cincinnati.Nell’ultimo incontro, il canadese ha dimostrato grinta e determinazione, imponendosi in rimonta con il punteggio di 46 62 63.
    Berrettini, pur essendo partito con il piede giusto e mostrando grande forma nel primo set, ha visto diminuire progressivamente il suo impatto in campo, in particolar modo nei suoi due colpi principali: il servizio e il diritto. Ciò gli è costato caro, portandolo a subire la sesta sconfitta in nove confronti stagionali contro un giocatore della Top 20.
    Nel match di oggi quello che ha colpito è stata la crescente solidità del canadese, capace di mantenere i suoi turni di battuta dall’inizio del secondo set e fino alla fine dell’incontro, e di sfruttare al meglio ogni piccolo calo dell’avversario. Nel primo set, Matteo ha mostrato il suo valore, ma Auger-Aliassime, dopo qualche errore, ha saputo reagire con forza.
    A partire dal secondo set, però, è stato evidente un cambio di marcia da parte di Auger-Aliassime. Con una maggiore profondità nei colpi e un controllo totale del campo, il canadese ha iniziato a dominare. Anche gli imprevisti, come la pioggia che ha interrotto momentaneamente il gioco, non sono bastati a fermare la sua corsa verso la vittoria.
    Ora, il giovane talento canadese si prepara a sfidare Adrian Mannarino, numero 30 del ranking ATP, che ha sconfitto Richard Gasquet.
    ATP Cincinnati Matteo Berrettini623 Felix Auger-Aliassime [12]466 Vincitore: Auger-Aliassime ServizioSvolgimentoSet 3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 ace 40-03-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace2-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 df2-3 → 2-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1F. Auger-Aliassime40-30 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-5 → 2-6F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 A-40 ace 40-40 A-402-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-3 → 1-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini30-40 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-405-4 → 6-4F. Auger-Aliassime 0-15 ace 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace ace5-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-304-2 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-300-0 → 0-1

    Statistiche
    Berrettini
    Auger Aliassime

    ACES
    3
    9

    DOUBLE FAULTS
    3
    6

    FIRST SERVE
    47/77 (61%)
    54/89 (61%)

    1ST SERVE POINTS WON
    35/47 (74%)
    45/54 (83%)

    2ND SERVE POINTS WON
    15/30 (50%)
    16/35 (46%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/6 (50%)
    3/4 (75%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    13
    14

    RETURN RATING
    103
    149

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    9/54 (17%)
    12/47 (26%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    19/35 (54%)
    15/30 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    1/4 (25%)
    3/6 (50%)

    RETURN GAMES PLAYED
    14
    13

    NET POINTS WON
    10/17 (59%)
    9/15 (60%)

    WINNERS
    18
    26

    UNFORCED ERRORS
    7
    17

    SERVICE POINTS WON
    50/77 (65%)
    61/89 (69%)

    RETURN POINTS WON
    28/89 (31%)
    27/77 (35%)

    TOTAL POINTS WON
    78/166 (47%)
    88/166 (53%)

    MAX SPEED
    228 km/h (141 mph)
    217 km/h (134 mph)

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    198 km/h (123 mph)
    207 km/h (128 mph)

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    169 km/h (105 mph)
    164 km/h (101 mph)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Sinner più tosto e continuo, si aggiudica il derby contro Berrettini

    Janni Sinner a Toronto

    I derby sono spesso partite strane, dominate dalla tensione e poco spettacolari, persino deludenti. Non rientra in questo scenario l’attesissimo scontro di secondo turno tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner andato in scena al Masters 1000 di Toronto. Se l’aggiudica l’altoatesino con un convincente 6-4 6-3 in un’ora e mezza esatta di gioco, segnata un buon tennis per intensità e qualità, da parte di entrambi. C’era un chiaro favorito alla vigilia: Sinner, non solo per classifica ma per rendimento in stagione e “salute” generale. Il campo ha confermato il pronostico, con Jannik cresciuto tremendamente nel corso del match dopo un avvio per lui non facile, messo sotto pressione dai colpi pesanti e dai servizi poderosi di un ottimo Matteo. Nel primo set, fino al 5-4 Sinner, c’è stato grande equilibrio e intensità, con scambi di rara potenza, un vero scontro frontale a tutta. Jannik aveva sofferto di più, concedendo ed annullando ben 7 palle break (racchiuse in due game), e cavandosi da un pericoloso 15-30 sul 4 pari. Proprio da lì, il match è svoltato a favore dell’ex allievo di Riccardo Piatti.
    Berrettini infatti è incappato un brutto turno di servizio sul 4-5, con due doppi falli che ha pagato a caro prezzo. Il black out del romano è continuato anche all’avvio del secondo set, con un pessimo primo game di battuta perso da 40-0 (nel quale aveva anche trovato due Ace) che ha spianato la strada a Jannik, da lì in avanti cresciuto a dismisura al servizio e diventato quasi ingiocabile. Più solido, rapido e continuo, Sinner ha meritato il successo, bravo a salire di livello una volta in vantaggio e non concedere niente al connazionale. Ma l’aspetto più positivo nella prestazione di Jannik è stata la sua freddezza nel giocare davvero bene col servizio i momenti delicati, palle break e situazioni scomode come i 15-30 o il primo punti ai vantaggi. Nella totalità delle sconfitte subite nell’ultimo periodo, o nei set persi, la costante è stata questa catena di situazioni: errore, seguito dal servizio che non entra, che provoca tensione e altri errori, per un circolo vizioso che provoca break subiti e passaggi a vuoto. Con la tensione, il suo braccio si irrigidisce e non riesce a generare quella velocità in spinta necessaria a produrre il suo miglior tennis. Oggi si è visto, per sua fortuna, un altro film, quello di uno Jannik bravo a prendersi qualche secondo in più prima di servire, predersi qualche rischio con prime davvero potenti e anche seconde palle molto cariche e vicine alle righe, che hanno neutralizzato ogni velleità in risposta di un Berrettini tutt’altro che dimesso o poco reattivo. Ogni punto importante al servizio Sinner è andato a prenderselo, giocandolo con decisione. Questo è il vero motivo del successo, ancor più del calo vistoso patito da Matteo a cavallo dei due set. Se Jannik fosse andato sotto nel primo parziale, la partita poteva assolutamente finire in altro modo, perché il romano ha servito davvero bene e, forte di un potenziale vantaggio, avrebbe potuto reggere facendo corsa di testa.
    Questa è stata almeno la sensazione, anche se va detto che Sinner è riuscito complessivamente ad inchiodare Berrettini e l’incontro sui binari a lui più congeniali, quello dal ritmo ad altissima velocità. Un braccio di ferro a tratti brutale, che ha di sicuro consumato molte energie mentali e fisiche in un Matteo con non troppe partite sulle gambe. E quando arrivi a colpire tante palle a quella intensità, alla fine un po’ le paghi.

    Smooth sailing ⛵@janniksin takes the battle of the Italians 6-4 6-3!#NBO23 pic.twitter.com/5UxUrQNqoN
    — Tennis TV (@TennisTV) August 9, 2023

    Matteo ha perso, è uscito dal campo piuttosto scuro in volto dopo un bell’abbraccio a Jannik sulla rete. È un buon segnale: vuol dire che era entrato in campo per vincere, sicuro di potercela fare. Non ce l’ha fatta, oggi il livello tecnico, fisico e agonistico di Sinner è davvero altissimo, ma il romano c’ha provato, e nei primi nove game è piaciuto assai per come ha servito, per come ha retto l’impatto contro un Sinner assai centrato, per la reattività con la quale si è difeso ed ha aggredito la palla col diritto. A questo livello, contro un Sinner così in palla, non puoi assolutamente permetterti il minimo calo, figuriamoci ben 15 minuti… Quel crollo al servizio, con due doppi falli sul 5-4, e poi errori evitabili quando pareva in controllo all’avvio del secondo parziale gli sono costati la sconfitta. Non è riuscito più Matteo ad incidere in risposta, a strappare chance per riaprire il match. Troppo bene Jannik al servizio, un po’ calato Matteo in risposta, le due cose vanno di pari passo, come sempre.
    Berrettini per vincerla doveva ovviamente evitare quel calo al servizio, quei due game “maledetti”, ma il tutto è partito da lontano. Aver accettato per tutto il primo set quei ritmi micidiali forse gli è costato caro, l’ha prosciugato. Ma vederlo colpire, spesso da fermo, con più potenza e profondità di Sinner è stato fantastico; è stata la conferma che quando è in salute atletica è tornato quel tennista che faceva “le buche per terra”. Magari più back col rovescio, qualche smorzata per spezzare il ritmo al rivale, ma non era affatto facile. Bravo infatti è stato Sinner a tenere ritmi così alti da non lasciare tempo all’avversario di trovare una contromossa. L’ha letteralmente investito di pallate ad altissima velocità, senza nemmeno farlo correre troppo verso destra (quella sembrava la tattica più consona a metterlo in crisi), convinto che l’avrebbe stroncato ugualmente, anzi, forse prosciugato per poi dare la zampata dopo un’oretta di schermaglie. Ha avuto ragione lui.
    Conferme per Sinner, assolutamente da corsa nel torneo, ma anche per Berrettini, che dopo il “miracolo” di Wimbledon è in buona salute e pronto a giocarsi le sue chance nei prossimi tornei negli USA. L’estate americana è appena iniziata…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla dell’attesissimo derby azzurro. E quanto viaggia questa palla… Berrettini vola 0-30, Sinner risponde con un’accelerazione micidiale, ma è di nuovo Matteo a brillare, con un gran back di rovescio e via avanti. 15-40, due palle break per il romano. Jannik si aggrappa al suo punto di forza, il ritmo infernale, quindi con una seconda palla velocissima (che rischio!) annulla le chance. 4 punti di fila, 1-0 Sinner. Ottimo primo turno di battuta di Matteo, incluso il primo Ace. Netto il contrasto di stile, e le diverse necessità nel match: scambiare poco e attaccare per Berrettini, massimo ritmo e velocità per Sinner. Sul 2-1 Sinner, Berrettini sbaglia due diritti di fila dal centro, uscendo dal servizio. Un filo meno reattivo il finalista di Wimbledon nel cercare la palla, basta pochissimo per accusare sulle risposte veloci di Jannik. Disastro del romano sul 15-30: scaraventa un diritto in rete da due passi, per troppa violenza nell’impatto. Resta di sasso, incredulo, con due palle break da difendere. Si aggrappa al servizio, due bordate imprendibili per l’altoatesino. Non può prescindere dalla battuta Matteo per restare in scia a Jannik. Con un gran diritto, completa la rimonta da 15-40, 2 pari. Il match avanza a strappi, c’è un filo di tensione palpabile, ora è Sinner sotto al servizio, un po’ troppa foga nella spinta. Bravissimo Matteo a passare da difesa ad attacco con uno strappo col diritto sulla prima palla più corta del rivale. 0-40, stavolta le palle break sono tre, e consecutive. Durissimo lo scambio sulla terza, la palla correva impazzita, fino all’attacco di Matteo e la bordata-passante di Jannik. È un braccio di ferro mostruoso per potenza nello scambio, uno scontro frontale continuo, diritto vs. diritto, ma il romano può colpire quasi sempre senza correre lateralmente e quindi trova controllo e profondità. Ottiene un’altra palla break Berrettini, ma Sinner trova un Ace di seconda! C’è spettacolo, e nessuno dei due trattiene il braccio. Annullando ben 5 PB, Sinner si porta 3-2. Dopo tanta “garra”, il set corre via sui turni di servizio. Più dinamico Jannik, fa più cose in campo, inclusi attacchi in contro tempo, angoli più acuti; più razionale e secco Matteo, con oltre l’80% di punti vinti con la prima in gioco. Nono game, Matteo rincorre con ottima mano una smorzata e trova un lob magnifico, che gli vale lo 0-30. Sguardo infuocato, è una grande chance. Jannik ha altri programmi, due servizi ottimi (incluso il quarto Ace) nel momento importante, poi altri due. Classe. 5-4. Tensione massima, e primo doppio fallo del match per Matteo sul 15 pari. La prima palla non va, ma gioca una seconda molto intelligente al corpo, 30 pari. Attenzione, altro Doppio Fallo! 30-40, palla break e soprattutto Set Point Sinner! Bravissimo Jannik: risponde in campo, guadagna campo, trova un diritto profondo che provoca l’errore di Matteo. 6-4 Sinner in 52 minuti. Ha sofferto di più Jannik nel parziale, ha annullato ben 7 PB su 7, ma nel game decisivo Berrettini ha smarrito totalmente la prima palla e pure commesso due dolorosi doppi falli.
    Secondo set, Sinner inizia alla battuta. E inizia bene, due Ace e via, 1-0, può fare corsa di testa, forte anche del primo set vinto. Berrettini dopo il black out riaccende la luce con servizi a tutta. Indica al suo angolo la testa, come a dire di averla ritrovata dopo la sbandata che ha pagato a caro prezzo. Ma da 40-0 con un paio di errori (pessimo un tocco sotto rete) rimette Jannik in pista. Con un altro errore di diritto (il terzo del game), botta in rete, arriva la palla break per Sinner. E la prima palla non va… Niente, altro passaggio a vuoto per Matteo, col quarto errore di diritto regala letteralmente un BREAK a Jannik, che di fatto l’ha solo rimessa in campo. Al contrario di Matteo, il braccio di Jannik alla battuta è sciolto e trova il terzo Ace del set. A zero Sinner vola 3-0, un allungo deciso con un parziale di 21 punti a 5 per l’altoatesino dal 4 pari 15-30 (quinto game di fila e secondo a zero al servizio). La sensazione è che Berrettini abbia pagato l’intensità della prima ora di gioco, mentre Sinner a questi ritmi può giocare per ore. Nonostante qualche incertezza, Matteo muove lo score nel set, ma ora deve trovare un jolly in risposta per riaprire la partita. Lo aiuta Sinner, con un paio di regali nemmeno così forzati dalle risposte del romano. 0-30. Come nelle fasi cruciali del primo set (esempio il 4 pari), Jannik si prende tutto il tempo, si concentra al massimo e massimizza il rendimento della battuta, variando l’angolo e rischiando non poco. 4-1 Sinner, a due passi dal terzo turno. Il set scorre rapido sui game di battuta. 5-3, Jannik serve per il match. È stato quasi perfetto nei suoi game, solo 4 punti persi con il 74% di prime. Inizia col nono Ace, grande ritmo, e poi il decimo! Un fulmine Sinner nell’avventarsi sulla risposta di Berrettini, e chiudere con un bel diritto cross. Doppio Match Point! Ottimo chiusura di rete, Game Set Match Sinner. Resta imbattuto nei derby italici, con un bell’abbraccio i due si salutano sulla rete. Bravo Jannik a resistere ad alcuni game molto complicati nel primo set, quindi approfittare di un “buco” di Matteo e salire fino alle stelle col servizio, diventando imprendibile. Vola al terzo turno, dove aspetta il vincente di Murray vs. Purcell, sarà nettamente favorito. Esce di scena Matteo, ma la prima ora di gioco, a velocità super e grande intensità, è stata convincente sul piano fisico.

    Matteo Berrettini vs [7] Jannik Sinner ATP Toronto Matteo Berrettini43 Jannik Sinner [7]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-153-5 → 3-6M. Berrettini 30-0 ace 40-02-5 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-152-4 → 2-5M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 2-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-00-2 → 0-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df4-5 → 4-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1J. Sinner 15-0 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Berrettini
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    Masters 1000 Toronto: I risultati con il dettaglio del Secondo Turno. In campo 4 azzurri. Spicca il derby Sinner vs Berrettini (LIVE)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini nella foto

    Masters 1000 Toronto (Canada) – 2° Turno, cemento

    Center Court – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [Q] Taro Daniel vs [WC] Milos Raonic Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Stefanos Tsitsipas vs [PR] Gael Monfils Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Carlos Alcaraz vs Ben Shelton (non prima ore: 01:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [Q] Marcos Giron vs [5] Holger Rune Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. [8] Taylor Fritz vs Ugo Humbert Il match deve ancora iniziare
    2. [Q] Matteo Arnaldi vs [2] Daniil MedvedevIl match deve ancora iniziare
    3. [13] Alexander Zverev vs Alejandro Davidovich Fokina Il match deve ancora iniziare
    4. Matteo Berrettini vs [7] Jannik Sinner Il match deve ancora iniziare

    Masters 1000 Toronto – Secondo turno – chi vincerà?
    Sinner (2-0)
    Sinner (2-1)
    Berrettini (2-0)
    Berrettini (2-1)
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    5. [12] Tommy Paul vs Francisco Cerundolo Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. [6] Andrey Rublev vs Mackenzie McDonald Il match deve ancora iniziare
    2. Miomir Kecmanovic vs [15] Hubert Hurkacz Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Gabriel Diallo vs Alex de Minaur Il match deve ancora iniziare
    4. [Q] Max Purcell vs Andy Murray (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare
    5. Sebastian Korda vs [LL] Aleksandar Vukic Il match deve ancora iniziare

    Court 4 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Marcelo Melo / John Peers vs Sander Gille / Joran Vliegen Il match deve ancora iniziare
    2. [16] Lorenzo Musetti vs [Q] Thanasi Kokkinakis Il match deve ancora iniziare
    3. [8] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs Tallon Griekspoor / Jiri Lehecka (non prima ore: 21:00)Il match deve ancora iniziare
    4. Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer vs [2] Ivan Dodig / Austin Krajicek (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare

    Court 3 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 1:00 pm)1. [7] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs Fabrice Martin / Andreas Mies Il match deve ancora iniziare
    2. [1] Wesley Koolhof / Neal Skupski vs Hubert Hurkacz / Mate Pavic (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: grande attesa per il derby azzurro, per i bookie Sinner nettamente avanti su Berrettini (sondaggio LiveTennis)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini nella foto

    Sarà una prima volta assoluta quella tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini, prossimi avversari nell’ATP Masters 1000 in programma a Toronto. L’altotesino – di diritto al secondo turno – affronta il romano, capace di regolare all’esordio il francese Barrere, con i favori del pronostico: si gioca infatti a 1,49 il successo di Sinner, quota che sale a 1,53 su Newgioco, contro il colpo di Berrettini offerto tra 2,44 e 2,52. Per i bookie probabile un finale in due parziali, avanti a 1,56, su un match deciso al terzo set, a 2,32, con il 2-0 a favore del numero uno azzurro, proposto a 2,34 contro il 4,30 dello stesso risultato ma per il finalista di Wimbledon 2021.

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    Nella giornata di mercoledì scenderanno in campo anche altri due azzurri: Lorenzo Musetti, che dopo il netto successo contro il giapponese Nishioka, se la vedrà con l’australiano Thanasi Kokkinakis: quote favorevoli al toscano, avanti a 1,64 sul successo australiano fissato a 2,13. Servirà un’impresa invece a Matteo Arnaldi, offerto a 5,60 contro la testa di serie numero 2 Danil Medvedev, campione a Toronto nel 2021, visto vincente a 1,15 volte la posta.
    Quote e scontri diretti – Toronto1R Ruusuvuori – Giron 0-1 1.60 2.331R Etcheverry – Korda 0-0 3.64 1.291R Humbert – Jarry 0-0 2.17 1.691R McDonald – Karatsev 1-1 1.76 2.081R Sonego – Murray 0-1 2.61 1.491R De Minaur – Norrie (11) 1-1 1.80 2.021R Zverev (13) – Griekspoor 1-1 1.30 3.531R Vukic – Coric (14) 0-0 3.04 1.381R Diallo – Evans 1-0 2.58 1.511R Shelton – Zapata Miralles 0-0 1.29 3.661R Auger Aliassime (10) – Purcell 1-1 1.34 3.232R Lehecka – Ruud (3) 0-1 2.48 1.542R Arnaldi – Medvedev (2) 0-1 5.61 1.132R Paul (12) – Cerundolo 1-2 1.58 2.292R Kecmanovic – Hurkacz (15) 2-0 3.22 1.322R Daniel – Raonic 0-2 2.34 1.562R Tsitsipas (4) – Monfils 2-1 1.28 3.382R Musetti (16) – Kokkinakis 0-0 1.67 2.192R Berrettini – Sinner (7) 0-0 2.55 1.51

    Quote e scontri diretti – Montreal1R Collins – Svitolina 1-0 2.33 1.601R Parks – Davis 0-0 2.09 1.741R Samsonova (15) – Siniakova 0-1 1.43 2.831R Pera – Putintseva 1-1 2.24 1.651R Wozniacki – Birrell 0-0 1.97 1.831R Mertens – Kasatkina (10) 2-5 2.48 1.531R Potapova – Muchova (14) 1-1 2.46 1.551R Haddad Maia (11) – Frech 1-0 1.38 2.931R Fernandez – Stearns 0-1 1.63 2.271R Kostyuk – Zheng 0-0 2.16 1.711R Blinkova – Zhang 1-2 1.36 3.151R Martic – Tsurenko 1-0 2.35 1.591R Vondrousova (9) – Sherif 0-0 1.17 5.152R Garcia (5) – Bouzkova 0-3 1.85 1.951R Giorgi – Andreescu 0-1 2.21 1.662R Brady – Rybakina (3) 0-0 3.82 1.262R Azarenka (16) – Stephens 5-4 1.48 2.652R Boulter – Gauff (6) 1-0 5.80 1.132R Paolini – Keys (13) 0-1 4.33 1.212R Swiatek (1) – Pliskova 3-0 1.07 8.36 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Berrettini domina Barrere e si “regala” Sinner

    Matteo Berrettini a Toronto

    Quando Matteo serve così, è praticamente ingiocabile, ed è fantastico ritrovarlo tanto efficace, potente e sicuro dopo i mesi difficili d’inizio stagione. Davvero il modo migliore per aprire la tournée in Nord America per Berrettini, che all’esordio al Masters 1000 di Toronto domina il francese Gregoire Barrere col punteggio di 6-4 6-3 in 75 minuti di gioco. Un break a decidere il primo set, due nel secondo, ma il responso del campo è stato assai chiaro, nettissimo, tutto a favore dell’azzurro, sempre in controllo del match grazie ad una prestazione spettacolare al servizio e non solo. 10 Ace, 79% di prime in campo con l’85% di punti vinti. Un vero “martello”, quello dei giorni migliori, con la traiettoria esterna da destra che Barrere ha accusato, di fatto non “l’ha vista mai…”. Ma anche in risposta l’azzurro è stato continuo ed efficace, ha cercato di tenerla in campo e rincorrere, senza sparacchiare via. I 24 vincenti e solo 3 errori gratuiti ben spiegano che razza di prestazione e sicurezza ha mostrato oggi all’Open del Canada.
    Berrettini è stato presente, di testa e di fisico. L’avversario non era trascendentale, ma è uno che sa giocare a tennis, ha soluzioni e può farti il punto. Era importante far sentire la propria presenza e servire bene, per mettere poi pressione al rivale in risposta. Così ha fatto, e l’ha fatto divinamente. Ma sarebbe assai riduttivo spiegare il successo di stasera legandolo solo all’efficacia straordinaria della battuta. Berrettini infatti ha lottato da dietro, ha rincorso, ha lavorato bene la palla col back di rovescio ed è stato molto efficace col diritto, sia dal centro che da sinistra in lungo linea, nel cercare il diritto non così sicuro del rivale. È piaciuta molto la sua continuità di prestazione, fisica e mentale, lucido e propositivo, è stato perfetto nei suoi turni di servizio e pronto a lottare in risposta. È piaciuta molto la sua reattività coi piedi all’uscita dal servizio. Questo è un momento chiave nel tennis del romano, è una cartina di tornasole del suo momento fisico. Appena Berrettini riesce ad avventarsi sulla risposta del rivale con due passi, rapidi, coordinati, tutto cambia perché può scatenare la potenza del diritto e mangiare spazio all’avversario. Questo contro Barrere ha funzionato piuttosto bene, pochi sono stati i momenti in cui è parso in ritardo o pesante sulla palla.

    Into R2! ✌️@MattBerrettini gets win no. 11 of his season in Toronto!#NBO23 pic.twitter.com/8hRc7VkRv6
    — Tennis TV (@TennisTV) August 7, 2023

    Davvero un gran bel Matteo nella sua prima 2023 in Canada. Ha avuto solo un piccolo momento di calo, avanti 1-0 nel secondo set, per un paio di errori di troppo ma si è immediatamente riscattato scappando via di nuovo grazie a una serie di difese splendide (e due lob fantastici, che mano!). Oggi ha provato con grande continuità il back di rovescio, trovando sia angolo che profondità. È una soluzione per lui importantissima, per spostare l’avversario, per aprirsi l’angolo a sinistra per poi poter entrare col diritto a tutta; ma anche per riguadagnare il centro del campo quando è costretto lateralmente. È fondamentale che questo colpo funzioni e sia profondo, perché tatticamente nei game di risposta è la chiave per preparare il contrattacco. Oggi Barrere è stato fin troppo lineare e ha accusato questi cambi di ritmo, finendo per sbagliare per primo. Ma breavo Matteo nel comandare le operazioni. Del resto, quando serve così bene, tutto poi diventa più facile, sia tecnicamente che mentalmente. Quando trovi quel ritmo, è più un bell’andare anche nel prendersi rischi in risposta.
    Una vittoria limpida, meritata, che lo porta al secondo turno dove lo attende… Jannik Sinner. Un derby clamoroso, assolutamente da non perdere, anche perché sarà la loro prima sfida in assoluto. Le prime volte non si scordano mai…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Barrere vince il sorteggio e sceglie di servire. Serve bene, carica il diritto e sposta Berrettini verso destra, provocando gli errori dell’azzurro. 1-0 Barrere. Ottimo ingresso nel match anche per Matteo, con un Ace chiude un game perfetto, 1 pari. Con altri tre punti di fila vinti in risposta (striscia di 7), solido col diritto e pronto ad avanzare col rovescio, il romano vola 0-40, con tre palle break. Il BREAK arriva alla terza chance: tiene col diritto e all’improvviso accelera con un diritto potente lungo linea da sinistra che il francese non contiene. 2-1 e servizio Berrettini. Veleggia sicuro oltre i 200 km/h la prima di Matteo, ma più che veloce è molto vicina alle righe. Con altre due mazzate col diritto dal centro, si prende il quarto game, 3-1, finora otto punti al servizio su otto giocati. Molto reattivo l’azzurro nell’uscita dal servizio, condizione fondamentale per permettergli di controllare il gioco. Barrere resta in scia, ma il servizio di Berrettini è davvero continuo. Con la prima e anche seconda palla slice esterna è ingiocabile, incocciando pure il lato debole del rivale, 4-2 (ha perso un solo punto in tre turni). Matteo apre l’ottavo game con un bel diritto vincente, è il suo decimo winner del set. Netta la sensazione che sia in controllo, spinge forte ma senza rischi eccessivi, sposta l’avversario, sbaglia poco. Con l’Ace n.5 del match, ottiene il punto del 5-3. Gregorie resta aggrappato al parziale, Matteo serve sul 5-4. Pressione? Nessuna. La prima palla è perfetta, tre di fila, non si gioca. 40-0, tre Set Point. Altra solida prima esterna, quasi sulla riga, la risposta vola via. 6-4 Berrettini, un solo break, ma un controllo totale nei suoi game di servizio, dove ha perso solo due punti. Ma ottimo anche in risposta, con 7 punti vinti su 15 giocati sulle seconde. 11 vincenti e 1 errore gratuito. Un set quasi perfetto.
    Secondo set, Barrere scatta al servizio ma l’inizio è complicato. Un erroraccio sotto rete gli costa lo 0-30, poi è fortunato con due tocchi col nastro nello scambio seguente, chiuso poi con un rovescio vincente. Con una gran bordata di diritto inside out Matteo forza il game ai vantaggi, curiosamente è il primo del match. Pessimo il tentativo di smorzata del francese, “mano quadra” in quest’esecuzione, errore che gli costa la palla break. Niente prima in campo… Male ancora Gregoire, sparacchia lungo col diritto. BREAK Berrettini, ottenuto con poco sforzo, capitalizzando i gratuiti del rivale (ma mettendo pressione in risposta). 1-0 e servizio. Arriva all’improvviso il primo momento difficile al servizio per l’azzurro: due errori, su buone difese del francese, ma errori evitabili, che gli costano il 15-40, prime palle break da difendere nel match. Ace sulla prima; lungo scambio sulla seconda, lavora col back di rovescio l’azzurro ma ha perso campo, alla fine è Matteo a sbagliare col diritto cross. Contro Break, 1 pari. Chance ottima purtroppo sprecata, un momento di distrazione forse. Si segue i servizi, e sul 2 pari arriva una magia difensiva di Berrettini, un lob fantastico e poi via a rete a chiudere, per il 15-30. Sbaglia la risposta successiva il romano, ma col secondo stupendo lob del game, di rovescio, vincente, ecco il 30-40 e palla break. Bravo Matteo! Si scambia, l’azzurro lo chiama a rete con un back lento e corto e poi lo infila con un passante robusto di rovescio. BREAK Berrettini, strappato con 3 ottimi punti difensivi, torna avanti 3-2 e servizio. Il sesto game è complicato, ancora qualche incertezza per Matteo, ma risolve col servizio e sul 40-30 con una botta cross di diritto che Barrere rigioca lunga. 4-2, vantaggio consolidato, ora può fare davvero corsa di testa. Forte del vantaggio, Berrettini libera tutta la potenza del suo braccio, sbaragliando la resistenza del francese, 0-30. È costretto a lavorare la palla con i tagli Gregoire per togliere ritmo e velocità al rivale. Serve sotto 3-5 Barrere, un doppio fallo, un brutto errore e si ritrova 0-30, a due punti dalla sconfitta. Vola via il diritto del francese, ormai sembra scoraggiato. 15-40, Due Match Point Berrettini. OK il secondo: lungo scambio, lavora bene col back di rovescio, sbaglia ancora Barrere. Game Set Match, ottima prestazione, servizio e non solo. Mobile, reattivo, concentrato. Ha giocato lui la partita e l’ha vinta. Adesso secondo turno, c’è Jannik Sinner. Sarà di sicuro un match da NON perdere.

    Gregoire Barrere vs Matteo Berrettini ATP Toronto Gregoire Barrere43 Matteo Berrettini66 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2G. Barrere 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-403-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-153-4 → 3-5G. Barrere 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-4 → 3-4M. Berrettini 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4G. Barrere 15-15 df 15-30 30-30 30-402-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 40-0 ace2-1 → 2-2G. Barrere 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 ace0-1 → 1-1G. Barrere 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6G. Barrere 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 df3-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5G. Barrere 15-0 30-0 ace 30-15 40-152-4 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-3 → 2-4G. Barrere 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-01-2 → 1-3G. Barrere 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1G. Barrere 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Barrere
    Berrettini

    ACES
    5
    10

    DOUBLE FAULTS
    3
    1

    FIRST SERVE
    27/61 (44%)
    34/43 (79%)

    1ST SERVE POINTS WON
    15/27 (56%)
    29/34 (85%)

    2ND SERVE POINTS WON
    18/34 (53%)
    5/9 (56%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/7 (43%)
    1/2 (50%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    10
    9

    RETURN STATS
    120
    189

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    5/34 (15%)
    12/27 (44%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    4/9 (44%)
    16/34 (47%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    1/2 (50%)
    4/7 (57%)

    RETURN GAMES PLAYED
    9
    10

    NET POINTS WON
    5/12 (42%)
    8/12 (67%)

    WINNERS
    13
    31

    UNFORCED ERRORS
    24
    18

    SERVICE POINTS WON
    33/61 (54%)
    34/43 (79%)

    RETURN POINTS WON
    9/43 (21%)
    28/61 (46%)

    TOTAL POINTS WON
    42/104 (40%)
    62/104 (60%)

    MAX SPEED
    198 km/h
    220 km/h

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    190 km/h
    203 km/h

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    151 km/h
    175 km/h LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: Tra la paura, la sconfitta e il ritorno alla gioia del tennis. Una conversazione intima con Walter Veltroni

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Un caldo pomeriggio estivo, il celebre giornalista, scrittore, regista e politico Walter Veltroni ha l’opportunità di intervistare Matteo Berrettini, uno dei più noti tennisti italiani, per il Corriere della Sera. Una conversazione intima e rivelatrice che si svolge tra ricordi dell’infanzia, riflessioni sulla vita e sul tennis, e confessioni personali.
    Berrettini ricorda la sua stanza da bambino, affollata di poster di “Pulp Fiction”, “Mad Max”, “Fight Club”, e la trilogia di Batman diretta da Nolan. Parla con affetto del rapporto con suo fratello e del suo amore per i Lego. “Nel mondo di quei mattoncini mi isolavo, mi sembrava di stare in una bolla tutta mia,” confessa. L’ordine che solo un bambino poteva dare a quel caos rappresentava per lui un riflesso della vita: “Il frammento diventava l’intero, grazie al cervello”.
    Il suo viaggio nel mondo del tennis ha inizio a soli tre anni con la sua prima racchetta, seguito da un breve passaggio alle arti marziali per poi tornare al tennis a otto anni, da cui non si separerà più. Berrettini descrive il tennis non solo come uno sport, ma come una filosofia di vita. “Io sul campo da tennis non ho segreti, conosco e riconosco ogni singola emozione, ogni gesto, ogni fragilità e ogni potenza. Il tennis è uno specchio impietoso, ti guarda dentro. E ho capito una cosa fondamentale: per eccellere, in questo sport, devi in primo luogo riconoscerti”, afferma.
    Quando si parla di sconfitta, Berrettini è profondamente filosofico. “Il tennis ti insegna a perdere,” dice. “Anche i migliori, anche nelle migliori stagioni, devono bere il calice della sconfitta. Io odio perdere, ma ho sempre usato la sconfitta per migliorarmi. Per me è un motore più grande della vittoria.”A suo avviso, il carattere e l’atteggiamento mentale sono plasmabili. Berrettini descrive se stesso come istintivo e selvaggio durante i suoi anni più giovani, mentre ora cerca di controllare e correggere le sue reazioni: “L’esperienza mi ha insegnato a capire la natura dei momenti che vivo e a cercare l’atteggiamento mentale più giusto”.
    L’atteggiamento di non mollare mai, anche quando si è in difficoltà, rappresenta per lui una forma di rispetto verso se stesso. “La rinuncia a combattere, l’inerzia negativa è l’unica sconfitta che non sopporto, non riesco a perdonarmi. Io non voglio mollare mai,” proclama.Nell’ultimo periodo, Berrettini ha dovuto lottare con molti infortuni, che hanno influito non solo sulla sua carriera ma anche sulla sua morale. “Non poter competere in appuntamenti importanti mi ha fatto conoscere il buio…Sono stati momenti brutti, che non mi sono piaciuti. Ma sono stati fondamentali per farmi ritrovare le ragioni della gioia di fare quello che ho iniziato da bambino e che ha occupato tutta la mia vita.”
    In questi momenti di difficoltà, si è mai sentito solo? “Non mi sono mai sentito solo, visto che ho tante persone che mi vogliono bene, attorno, ma spaesato sì,” risponde Berrettini.E ha mai pensato di dire basta? “Tante volte, credimi…Ma poi il tempo, il confronto con gli altri mi hanno fatto capire che io sono felice solo se scendo in campo e respiro quell’atmosfera. E sono infelice se non lo faccio. è una magnifica condanna, che mi sono scelto. E che ancora oggi, di nuovo oggi, mi regala gioia immensa”.
    Berrettini rivela anche la sua particolare routine prima del servizio, scegliendo le palle fornite dai raccattapalle in base alla loro “freschezza”. Considera la paura come un “motore fondamentale” per un tennista e racconta della sua amicizia con il collega tennista Lorenzo Sonego.
    In chiusura dell’intervista, Berrettini esprime i suoi obiettivi: “Al livello sportivo nel mio cuore c’è Wimbledon. E anche gli internazionali di Roma. Ma oggi che, per la prima volta, ho conosciuto il malessere, l’obiettivo è quello di non frequentarlo più, di tenerlo lontano. E di vivere il tennis per quello che è: gioia e sfida per migliorare sé stessi”.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: un grande Berrettini non basta, Alcaraz rimonta un set e vola nei quarti

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    La più grande regola dello sport è accettare la sconfitta quando l’avversario ha giocato meglio e ha meritato di più, dimostrando di essere un vero n.1 in campo per completezza tecnica e intensità. Matteo Berrettini in quest’edizione dei Championships ci ha fatto sognare, ci ha regalato di nuovo forti emozioni con quel tennis potente e aggressivo che temevamo avesse smarrito sotto i colpi “bassi” di una serie infinita di infortuni subiti. Per questo Matteo stasera merita solo applausi, ha giocato una splendida partita, con grinta, testa e forza, ma non è bastato ad arginare la rimonta leonina e di grandissima qualità di Carlos Alcaraz, davvero impressionante da metà secondo set. Il n.1 spagnolo ha sconfitto il finalista 2021 di Wimbledon negli ottavi di finale, 3-6 6-3 6-3 6-3 il punteggio dopo tre ore di una splendida partita, giocata davvero bene da entrambi, e che qualifica il n.1 spagnolo per i quarti di finale, dove aspetta l’altro giovane “terribile”, Holger Rune.
    Era difficile chiedere di più a Matteo. Si temeva che potesse esser stanco dopo tre match molto intensi, con una condizione fisica ancora non al meglio e con tonnellate di energie mentali spese nel coacervo di emozioni, da lui stesse raccontate senza filtri, verace come la “gricia” che adora mangiare per coccolarsi un po’. Invece Matteo ha confermato anche stasera sul Centre court che splendido campione sia, uno che quando scende in campo sano non è mai domo, fino all’ultima palla, battagliando ad armi pari con i migliori. Ha perso il romano, ma basta dare una rapida occhiata ai suoi numeri al servizio per rendersi conto di che razza di partita ha disputato e affrontato: nessun doppio fallo e 9 Ace, 71% di prime in campo e 49% di punti vinti con la seconda, difficile perdere un match con questa statistica alla battuta. Purtroppo al di là della rete c’era Alcaraz, un fenomeno nel senso pieno del termine, giocatore epocale e ribattitore clamoroso. Ha risposto tanto Carlos, e benissimo, andando a prendersi punti decisivi di prepotenza, costringendo Berrettini a rischiare tanto con il suo diritto, con discese a rete garibaldine, pure con quel rovescio che in tutto il torneo sta funzionando come mai prima nella sua carriera. Proprio l’incredibile qualità in risposta dello spagnolo, abbinata alla sua velocità in campo e terribile intensità con tempi di gioco rapidissimi, ha via via scavato la differenza a suo favore. Ma ha dovuto divorare una certa quantità di fiele anche il più giovane n.1 della storia, perché Matteo ha disputato un primo set stellare, per oltre un ora ha tenuto testa, anzi, è stato più incisivo.
    Tutto scorreva alla perfezione nel tennis di Berrettini all’avvio. Ha respinto due pericolose palle break nel primissimo game e quindi ha tenuto i suoi game con grandissima sicurezza. Ha brillato col diritto, potente, ha tenuto gli scambi in difesa e soprattutto ha incantato col rovescio, grazie al quale ha vinto punti decisivi e creato situazioni tattiche negli scambi che hanno tolto sicurezza ad Alcaraz. Colpo potente cross, cambio lungo linea improvviso, molti back per togliere peso e ritmo al rivale, che nonostante la sua incredibile velocità di piedi e di esecuzione ha sofferto molto. Ha vinto un primo set spaziale Matteo, tanto che il volto di Carlos alla fine del primo set non era affatto sereno, a tratti non sapeva cosa fare e si è preso rischi eccessivi.
    Purtroppo all’avvio del secondo set si è rilassato, è riuscito a placare la sua furia, e Berrettini invece è incappato nel primo – e unico vero – passaggio a vuoto del match. Un pessimo turno di servizio giocato nel quarto game, errori e incertezze (con poche prime in campo) che gli è costato il primo break del torneo e soprattutto ha definitivamente liberato la potenza dell’avversario. Una volta in vantaggio, Alcaraz si è preso il campo, ha iniziato a comandare con tempi di gioco irresistibili, trovando un ritmo velocissimo e con palle profonde e angolate, davvero difficili da contenere. Una spinta sempre più travolgente che alla fine ha stroncato, palla dopo palla, la resistenza del romano. Forte di aver in pugno il tempo del match, Carlos ha risposto con sempre maggior costanza, e nonostante Matteo abbia continuato a servire piuttosto bene e non abbia mollato sino alla fine, sul punteggio di un set pari la sensazione che lo spagnolo avesse trovato un livello troppo alto per la resistenza dell’azzurro era palpabile, e così purtroppo è successo. Un filo è certamente calato Matteo, ma l’altro è arrivato ad una velocità tale che stargli dietro è stato davvero troppo.
    Questo Carlos impara troppo in fretta, quell’erba a lui quasi sconosciuta gli è già assai amica. Era scontato accadesse, visto il suo talento, la velocità del suo anticipo sulla palla e la sua completezza tecnica, che gli consente di attaccare, di rispondere benissimo, di alzare il muro in difesa. Oggi è stato a tratti incontenibile, ma grande merito a Matteo per aver costretto il rivale ad alzare il livello al massimo per arrivare al successo, alla fine meritato.
    Berrettini è uscito dal campo sotto un’ovazione guidata dallo stesso Alcaraz. 10 giorni fa Matteo non sapeva nemmeno se provarci, tanto la sua condizione era incerta. Il richiamo di Wimbledon per fortuna è stato troppo forte. Ha giocato benissimo, si è ripreso in parte quel che la malasorte gli aveva rubato, già dallo scorso anno con quel covid sciagurato, proprio con la miglior forma psicofisica di sempre. Esce dal campo sconfitto stasera, esce dal torneo a lui più caro negli ottavi, ma ha vinto ritrovando il suo miglior tennis. Bravo, bravissimo Matteo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    L’ultimo ottavo di finale sul Centre court inizia con Berrettini al servizio. Due errori, un rovescio e poi un diritto, molto scomposto quest’ultimo. Un altro diritto dal centro forzato lungo costa a Matteo due immediate palle break da difendere. Niente dal servizio, ma ritrova profondità col diritto e le annulla, 4 punti di fila e 1-0. In risposta, senza paura, Matteo spara subito un rovescio cross vincente micidiale, è sorpreso lo spagnolo. Per questo Carlos dal punto seguente non attende, attacca la palla con decisione spostando l’azzurro e facendolo correre. 1 pari. Si scorre sui turni di servizio, con Matteo costretto ai vantaggi sul 2 pari (eccellente un rovescio d’attacco dell’azzurro ma anche un passante in corsa dello spagnolo). Poco del romano in risposta finora, solo due punti vinti nei primi tre game. Nel settimo game poche prime palle per Matteo, Carlos lo martella a sinistra. Sul 30 pari, su questo schema, cerca di uscire dall’angolo con un diritto inside out a tutta, ma è largo. Annulla la terza palla break del set con una smorzata fantastica dopo il servizio, tocco millimetrico col diritto. 4-3 Berrettini, resta avanti. FANTASTICO punto di Matteo sul 4-3, 15-30. Risponde bene di rovescio, rincorre con equilibrio in avanti e tocca un lob perfetto, ecco le prime due chance di break sul 15-40. Peccato per la prima, risposta splendida e poi spara a tutta col diritto ma la palla gli muore in rete. Si scambia sulla seconda chance, con il back dell’azzurro che toglie ritmo a Carlos e finisce per sbagliare col diritto, di pochissimo, ma c’è il BREAK! Serve avanti 5-3 Matteo. Sulle variazioni di Berrettini, Alcaraz è andato in confusione tattica, affretta i tempi di gioco, il suo sguardo mostra tutta la furia per un set nel quale era stato perfetto sino all’ottavo gioco, forse fin troppo… pagando il primo momento “duro”. Sfortunato col nastro il romano, 30 pari. Serve una prima… e arriva! Bordata imprendibile al centro, 40-30 e Set Point! Gran difesa di Carlos, trova il campo aperto. Eccellente il rovescio cross con il quale Matteo chiude 6-3 il primo parziale. Che bellezza il rovescio dell’azzurro in quest’edizione dei Championships, decisivo per strappare questo set.
    Inizia malissimo il secondo set, Matteo nel primo punto cade pesantemente a terra su di un contro piede, si aprono le gambe e crolla giù. Ci mette un po’ a rialzarsi, con Carlos che sportivamente corre da lui per sincerarsi delle condizioni. Sembra tutto a posto… come controlla col back di rovescio stretto. Fantastico Berrettini dal lato sinistro oggi (e in tutto il torneo). Ancora il rovescio! Sul 30 pari con un vincente di rovescio lungo linea spaziale, Matteo ha la palla break in apertura. Bravo Alcaraz, pressa a tutta e si prende il rischio vincente. 12 punti per Carlos per vincere il promo turno di servizio. Si fa un po’ ingolosire dallo spazio Berrettini nel secondo game, sbaglia due sbracciate per troppa foga e 0-30. Con uno scambio durissimo, vinto dallo spagnolo dopo 3-4 colpi splendidi di entrambi, c’è la palla break da difendere (quarta del match per Alcaraz). Vola il gesso della riga sul servizio, parità. Tre prime micidiali, si salva Matteo, 1 pari. Nel quarto game purtroppo arriva il primo passaggio a vuoto di Berrettini. Subisce un gran passante di Carlos (valutato male dall’azzurro), e poi errore col diritto, 0-30. Altro diritto fuori, poco equilibrio uscendo dal servizio. 0-40, ora è dura… Ancora col diritto, in rete, terzo errore del game e purtroppo BREAK a zero subito da Matteo, 3-1 Alcaraz. È il primo break subito dall’azzurro nell’intero torneo. Domina il campo ora l’allievo di Ferrero, è rapidissimo nel correre avanti, nell’aggredire la palla non dando tempo a Berrettini di spingere col diritto. Un fiume in piena Alcaraz, tutto rischia e tutto gli riesce. 4-1 (parziale di 12 punti a 2). Riprende ritmo al servizio Matteo, a zero resta in scia sul 2-4, ma ora serve trovare un gran game in risposta. Alcaraz ha altri programmi, ora cerca con insistenza e riesce in smorzate splendide, oltre a spingere con grande sicurezza. Non sbanda il murciano, chiude 6-3 al terzo Set Point (tocco splendido in avanzamento). Peccato per la palla break non sfruttata e il passaggio a vuoto nel quarto game, siamo un set pari, ma Alcaraz è salito moltissimo, 13 W e 3 errori.
    Terzo set, serve Berrettini. Vince un buon game, 1-0, può fare corsa di testa. Solido anche Alcaraz, 1 pari, e in risposta nel terzo gioco spara a tutta con grande efficacia. Matteo si ritrova sotto 0-30. Forza un diritto d’attacco con troppa fretta, la palla gli esce di poco. 0-40, tre palle break da difendere. Ritrova la prima di servizio, 15-40, con un grande rischio col diritto d’attacco, unico modo per scardinare la difesa splendida dello spagnolo. Poi un Ace, 30-40. Salva anche la terza PB, seconda bella carica che sorprende la risposta di Carlos. Salva anche la quarta chance, con lo spagnolo stavolta che esagera nella spinta col rovescio, e poi una quinta, servizio e diritto torna a funzionare. Si prende il break di pura prepotenza alla sesta chance, con un attacco perentorio e smash, nemmeno comodo, chiuso a tutta. BREAK Alcaraz, 2-1 e servizio. Carlos fila come un treno, invece Matteo è costretto a salvare la palla del doppio break sul 3-1, non ha cattive percentuali l’azzurro ma lo spagnolo risponde tanto, e risponde profondo. Servendo sul 4-3, Carlos combina un disastro di volo, concede un interessante 15-30. Peccato! Un passante in back di precisione esce di un filo a Matteo. Come apre bene il campo Alcaraz, rapidissimo nell’arrivare sulla palla e spingere, vicino alle righe, la difesa di Berrettini è difficilissima. 5-3. Brilla anche in risposta il n.1, con un lob perfetto sul 15-30 arrivano due Set Point per Carlos. Trova una gran prima palla al centro, sulla prima Matteo; non passa la smorzata di Alcaraz sul secondo. Con un diritto fulminante cross Carlos stappa la terza palla set. Spara lungo col diritto Berrettini, 6-3 Alcaraz, avanti due set a uno. Impennata di qualità incredibile dello spagnolo, che da oltre un’ora gioca un tennis formidabile per velocità e aggressività. Il 74% di prime in campo del romano nel set è stato neutralizzato dalla risposta di Carlos.
    Quarto set, Alcaraz to serve. Inizia con due doppi falli di fila, i primi del suo match, ma poi ritrova precisione e vince il game. Si seguono i servizi e calano le ombre sul centrale. Matteo fa presente che da un lato del campo ormai si vede poco. Riesce ugualmente a toccare con una stop volley fantastica e aprire il campo a tutta col suo diritto. 2 pari. Il gioco si ferma, si chiude il tetto per migliorare la visibilità ormai compromessa. Alcaraz riparte al servizio, non ha affatto perso ritmo, a zero resta avanti 3-2. Nell’ottavo game, sul 4-3, Berrettini è in difficoltà sotto le risposte profonde di Alcaraz, 0-30. È costretto a tirare una prima a 133 mph sulla riga per disinnescare la risposta di Carlos, che poi sul 15-30 trova una gran risposta d’incontro e poi un diritto lungo linea splendido, improvviso e vincente. 15-40, prime palle break del set. Con un’altra risposta sulla riga, Alcaraz guadagna campo e poi tira un’altra bordata profondissima che manda all’aria la difesa del romano. BREAK Alcaraz, serve per il match sul 5-3. Soffre Carlos, ma chiude al quarto match, alzando le braccia. Saluta con un grande applauso il rivale. “È stata durissima” dice Carlos, “è un grande giocatore, ha fatto finale qua, non è facile rimontare un set. Sono rimasto focalizzato, sono andato a prendermi delle occasioni non perdendo la concentrazione. Il mio sogno è arrivare in finale”. Un’analisi lucida, per un tennis formidabile, per la prima volta nei quarti. Ora per lui Rune, sarà un grande match.

    C. Alcaraz vs M. Berrettini Slam Wimbledon C. Alcaraz [1]3666 M. Berrettini6333 Vincitore: C. Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 4C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 df A-40 ace5-3 → 6-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 15-404-3 → 5-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace3-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1C. Alcaraz 0-15 df 0-30 df 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A5-3 → 6-3C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-305-3 → 6-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-2 → 5-3C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-04-2 → 5-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1M. Berrettini 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-5 → 3-6C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-01-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 1-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    C. Alcaraz
    M. Berrettini

    Aces
    4
    9

    Double Faults
    6
    0

    1st Serve In
    67/106 (63%)
    84/119 (71%)

    1st Serve Points Won
    53/67 (79%)
    56/84 (67%)

    2nd Serve Points Won
    23/39 (59%)
    17/35 (49%)

    Net Points Won
    22/31 (71%)
    25/43 (58%)

    Break Points Won
    4/16 (25%)
    1/3 (33%)

    Receiving Points Won
    46/119 (39%)
    30/106 (28%)

    Winners
    35
    35

    Unforced Errors
    23
    33

    Total Points Won
    122
    103

    Distance Covered
    3288.7 m
    3128.6 m

    Distance Covered per Point
    14.6 m
    13.9 m LEGGI TUTTO

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    Ritiro di Karen Khachanov da Wimbledon. Berrettini al momento testa di serie n.32

    Matteo Berrettini – Foto Getty Images

    Questa mattina abbiamo ricevuto una notizia inaspettata: Karen Khachanov si ritira da Wimbledon 2023. Il tennista russo, che aveva raggiunto i quarti di finale a Londra nel 2021, è stato costretto a rinunciare al terzo Slam dell’anno a causa di un infortunio.
    Nel tabellone principale entrerà il promettente argentino J. M. Cerúndolo.
    Inoltre, l’assenza di Khachanov ha aperto una posizione tra le teste di serie, che è stata immediatamente occupata da Matteo Berrettini. Tuttavia, rimane da vedere come si svilupperanno i tornei che si stanno svolgendo questa settimana. Potrebbero esserci ulteriori cambiamenti a seconda dei risultati. LEGGI TUTTO