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    Non è grave il problema di Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini, sta affrontando un periodo di sfortuna. Durante la sua preparazione pre-season, Berrettini ha riscontrato un problema fisico al piede, che ora mette in dubbio la sua partecipazione all’ATP 250 di Brisbane nel 2024. Attualmente iscritto nelle qualificazioni del torneo australiano, Berrettini dovrebbe essere pronto a competere a partire dal 28 dicembre.
    Fortunatamente, la lesione sembra non essere grave, ma potrebbe comunque ritardare il suo ritorno in campo. C’è la possibilità che Berrettini possa decidere di tornare direttamente per l’Open di Australia 2024, dove, se le cose non cambiano, arriverà fuori dalla top-100. Questa situazione è stata riportata da La Repubblica, che segue da vicino le vicende del giocatore.
    La speranza per i tifosi del tennista è che possa riprendersi in tempo per Brisbane, ma la prudenza potrebbe consigliare di puntare direttamente al primo grande slam dell’anno. La situazione, certamente, è seguita con attenzione dagli appassionati di tennis e dai media sportivi.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ancora un problema fisico per Matteo Berrettini. Dubbi per le quali di Brisbane

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini sembra non trovare tregua dagli infortuni. Dopo essere stato costretto a saltare la fine della stagione a causa di un infortunio alla caviglia subito agli US Open, Berrettini ha lavorato instancabilmente per tornare in forma in vista dell’inizio del 2024. Tuttavia, come riportato da Sky Sport, un nuovo problema al piede sta ora minacciando la sua partecipazione al torneo di qualificazioni di Brisbane, previsto per il 29 dicembre.
    Questo recente contrattempo, che ha impedito a Berrettini di allenarsi oggi con il collega e amico Lorenzo Sonego a Torino, mette a rischio non solo la sua presenza a Brisbane, ma potrebbe avere ripercussioni sulla sua posizione nel ranking ATP. La prolungata assenza dai campi ha già fatto scivolare Berrettini fino alla 92esima posizione mondiale, un declino che limita significativamente il suo accesso diretto ai main draw dei principali tornei.
    Riguardo alla separazione, Santopadre ha affermato in un’intervista con Sky Sport: “Io e Matteo abbiamo preso insieme questa decisione. La separazione era inevitabile per il bene di Matteo, e abbiamo deciso di percorrere questa strada. Il nostro rapporto è rimasto sano e la separazione è avvenuta in modi e tempi corretti”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Francisco Roig, nuovo allenatore di Matteo Berrettini

    Nel mondo del tennis, gli allenatori giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nel successo degli atleti. Questa settimana, il panorama tennistico italiano ha assistito a un cambiamento significativo: Matteo Berrettini ha annunciato l’arrivo del suo nuovo allenatore, lo spagnolo Francisco Roig.Francisco Roig, 55 anni, non è un nome nuovo nel circuito ATP. Ex giocatore professionista, Roig ha raggiunto il 60° posto nella classifica mondiale durante la sua carriera. La sua esperienza e competenza sono indiscusse.La collaborazione è iniziata nei giorni scorsi a Montecarlo, dove Roig ha cominciato a lavorare fianco a fianco con Berrettini. Questa nuova alleanza si propone di portare Berrettini, attualmente numero 92 del ranking ATP, a nuove vette nella sua carriera. La loro prima prova sarà la trasferta australiana di gennaio, dove Berrettini inizierà la sua stagione partecipando alle qualificazioni a Brisbane.
    La decisione di Berrettini di collaborare con Roig segue la separazione dal suo storico coach Vincenzo Santopadre. Questa scelta ha suscitato molto interesse nel mondo del tennis, alimentando varie speculazioni. Prima dell’annuncio ufficiale, si era parlato di Thomas Enqvist, ex giocatore svedese e numero 4 del mondo, come possibile nuovo allenatore. Tuttavia, Enqvist ha declinato l’offerta per motivi personali dopo un lungo periodo di trattative.Roig porta con sé una ricca esperienza, essendo stato parte integrante del team di Rafael Nadal dal 2005 al 2022. Ha lavorato al fianco di figure come Zio Toni e Carlos Moya, contribuendo al successo di uno dei giocatori più leggendari del tennis. La sua esperienza su una delle panchine più prestigiose del circuito maggiore è un asset fondamentale per Berrettini.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Vincenzo Santopadre parla dopo la separazione con Matteo Berrettini: “”Sono successe tante cose, ma ora Matteo deve guardare avanti. Lui ha le carte per tornare nei primi 20 al mondo”

    Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre nella foto

    Dopo una collaborazione lunga 13 anni, Matteo Berrettini e il suo allenatore Vincenzo Santopadre hanno deciso di intraprendere percorsi separati. Una scelta difficile, ma inevitabile, come spiegato da Santopadre in un’intervista a Sky Sport. “Era opportuno che cambiasse. La cosa eccezionale è che il rapporto tra noi è rimasto sano perché questa separazione è avvenuta nei tempi giusti”, ha detto Santopadre.La separazione tra Berrettini e Santopadre ha segnato la fine di un’era significativa nel tennis italiano, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo, sia per il giocatore che per l’allenatore.
    Berrettini: Tra Passato e FuturoSantopadre, che ha accompagnato Berrettini nei suoi momenti di gloria – come la storica finale di Wimbledon – e nei periodi più bui, caratterizzati da infortuni che hanno fatto scivolare l’azzurro al 92° posto nel ranking ATP, rimane ottimista sul futuro del tennista. “Sono successe tante cose, ma ora Matteo deve guardare avanti. Lui ha le carte per tornare nei primi 20 al mondo”, ha affermato.
    Elogi a Jannik SinnerPassando da Berrettini a Jannik Sinner, Santopadre ha espresso grande ammirazione per il giovane talento, definendolo il “n. 1 virtuale” del tennis. “La sua crescita è stata continua e incalzante. È rimasto fedele a se stesso e la sua determinazione è la sua forza. Credo che rappresenti il futuro di questo gioco”, ha spiegato l’ex coach di Berrettini.
    Il Futuro del Tennis Italiano: Davis e SlamCon riferimento ai successi recenti e alle potenzialità future del tennis italiano, Santopadre è fiducioso. “Stiamo vivendo un momento eccezionale. Dobbiamo essere pronti a qualcosa di ancora più grande”, ha affermato, sottolineando le difficoltà ma anche le speranze legate alla Coppa Davis e alla conquista di uno Slam, un traguardo che l’Italia insegue dal 1976.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Un Anno di Tennis: Le delusioni al maschile nel 2023

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Il sipario sulla stagione 2023 del tennis maschile si è chiuso da poco, lasciandoci il tempo di riflettere sugli alti e bassi dell’anno. Mentre alcuni giocatori hanno brillato e sorpreso, altri hanno deluso, non riuscendo a soddisfare le aspettative per vari motivi. Ma chi sono stati i grandi delusi di questa stagione?
    Casper Ruud: Il norvegese, prossimo a diventare numero uno del mondo nel finale del 2022, portava con sé alte aspettative per il 2023. Nonostante una finale a Roland Garros e la vittoria al Millennium Estoril Open, Ruud non ha raggiunto altri traguardi significativi. Finalista delle ATP Finals 2022, quest’anno non solo non si è qualificato, ma ha anche concluso la stagione fuori dalla top 10.
    Frances Tiafoe: Il giocatore americano, 26 anni, si è distinto più per le parole che per i risultati sul campo. Annunciatosi come candidato a tutti i grandi titoli, Tiafoe ha finito per vincere solo due tornei ATP 250, concludendo l’anno non solo fuori dalla top 10, ma anche dalla top 15.
    Felix Auger-Aliassime: Dopo un eccellente finale di stagione nel 2022, che lo ha catapultato nella top 10, le aspettative erano alte per il giovane talento canadese. Tuttavia, la sua stagione è stata deludente fino ad ottobre, salvata solo dalla vittoria al torneo ATP 500 di Basilea. Senza questo titolo, Auger-Aliassime avrebbe concluso l’anno ben al di fuori della top 50.
    Denis Shapovalov: Un altro grande talento del tennis mondiale che ha vissuto una stagione al di sotto delle aspettative. Una serie di sconfitte, seguite da un infortunio che ha terminato prematuramente la sua stagione dopo Wimbledon, hanno visto il 24enne concludere l’anno fuori dalla top 100. Dovrà fare affidamento sul ranking protetto per partecipare all’Australian Open.
    Matteo Berrettini: Il giocatore italiano, un tempo numero sei del mondo, ha avuto una stagione compromessa da problemi fisici. Nonostante un breve lampo a Wimbledon, dove è stato sconfitto dal futuro campione Carlos Alcaraz, la sua stagione è stata un disastro. Berrettini dovrà ripartire quasi da zero nel 2024.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner e Berrettini, Tra aspettative e rinascita. Matteo rientrerà in Australia con il suo ranking

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Alla vigilia del 2024, Jannik Sinner ha condiviso i suoi pensieri durante i SuperTennis Awards. Con l’avvio imminente della nuova stagione tennistica, le aspettative su di lui sono elevate. “Il 2024 deve essere l’anno della conferma”, ha dichiarato Sinner, enfatizzando l’importanza di gestire la pressione con un sorriso. La sua eccezionale prestazione finale nel 2023, culminata con la vittoria in Coppa Davis, ha lasciato un segno indelebile.
    Anche Matteo Berrettini era presente all’evento, esprimendo il desiderio di tornare ai suoi migliori livelli dopo un periodo difficile dovuto agli infortuni. “”Al 2024 chiedo di provare le emozioni che ho provato a Malaga e a Bologna durante la Davis. Mi era mancato. Sgolarmi per i miei compagni mi ha fatto bene, spero di continuare ad arrabbiarmi per un colpo sbagliato e di esaltarmi per un vincente. Sto bene, sono carico. La Davis ha lasciato in tutti noi grande entusiasmo, è una vittoria che parte da lontano, da tutte le sconfitte che ci hanno fatto male. Io ora rientrerò con i tornei in Australia ma con il mio ranking attuale sarà tutto più complicato”.
    Entrambi i giocatori guardano al 2024 con ottimismo, pronti a trasformare le aspettative e le sfide in trionfi sul campo. Con gli Australian Open alle porte, il tennis italiano si prepara a un altro anno di grandi emozioni e speranze.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini Racconta la sua riabilitazione post infortunio e i piani per il 2024

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini, a Malaga, parla del suo processo di ritorno nel circuito dopo essersi infortunato alla caviglia durante l’ultimo US Open. Sincero come sempre, l’italiano confessa i momenti più difficili di questi ultimi mesi mentre questa settimana sostiene la squadra in Coppa Davis.
    -Qual è stata la parte più difficile della riabilitazione a livello mentale?
    “C’erano molte cose che mi rendevano triste. La prima, perché non potevo competere, che è ciò che amo. L’altra cosa che mi è successa è che avevo meno motivazione per il processo di ritorno. Questa era la chiave nelle altre occasioni. Purtroppo, sono stato infortunato diverse volte, ma ho sempre trovato la motivazione, la sfida di tornare e concentrarmi sul lavoro, ma questa volta non lo sentivo. Stavo davvero soffrendo, ho avuto cali mentali, sono successe molte cose. Non ero preparato ad affrontare questa sfida. Era molto importante per me fermarmi e prendere del tempo, il corpo e la mente vanno di pari passo”.
    Qual è il tuo piano per il 2024?
    “Spero di poter iniziare in Australia. Questo è l’obiettivo, giocare il massimo numero di partite possibile l’anno prossimo. Sto lavorando sodo per essere pronto. Mi piace giocare in Australia, ho grandi ricordi lì, è un tour che mi piace sempre fare”.
    Come è stato il sostegno delle persone? Come gestisci la pressione e le aspettative?
    “Il sostegno ci è sempre stato, specialmente da parte delle persone a cui so di importare e che sono sempre con me fino all’ultimo punto che giocherò, la mia famiglia, i più vicini. È normale che ora, quando diventi qualcuno, ricevi amore, ma anche odio. All’inizio non riuscivo a capire come un tennista potesse ricevere così tanti commenti negativi, cattiva stampa, o altro, semplicemente per fare ciò che ama nel miglior modo possibile. Mi ha sorpreso, ma mi sono concentrato su me stesso, su ciò che mi piace fare e su chi sono. So cosa ho raggiunto nella mia carriera, so cosa voglio fare, cosa mi rende felice, quindi questo è l’obiettivo in questo momento. Molte persone mi inviano messaggi, il sostegno è sempre stato fantastico”.
    Hai giocato contro Rafa in Australia e New York e contro Djokovic a Roland Garros. Quale partita è stata la più difficile?
    “Non so, sono giocatori così diversi che è difficile dire. Nella partita in cui mi sono sentito più vicino è stata quella di Parigi. Le ho perso tutte, ma a Parigi ho sentito che il momento stava cambiando un po’, poi il match si è fermato per 25 minuti negli spogliatoi. Ho perso un po’ il ritmo e lui stava giocando molto bene. È difficile scegliere”.
    Come vedi la squadra italiana per la Coppa Davis?
    “Purtroppo non posso essere in campo, ma credo fermamente nel gruppo. Ho parlato con Filippo, Filippo ha parlato con la squadra, tutti erano contenti che fossi con loro, quindi ho preso un aereo e sono venuto. Vedo la squadra bene, concentrata, preparata. Sappiamo che in Davis ci sono molte sorprese. Direi che anche Jannik è in buona forma, quindi siamo pronti per la battaglia”.
    Ti ispira tutto ciò che ha fatto Sinner alle ATP Finals?
    “Ho sempre saputo che Jannik poteva fare qualcosa del genere. È qualcosa che senti quando giochi con un giocatore di alto livello. Era solo questione di tempo. Dal mio punto di vista, le condizioni indoor gli vanno bene. Lo ha già dimostrato anni fa alle Next Gen Finals. Non lo invidio, ma ho una gran voglia di tornare sano. Mi sarebbe piaciuto essere lì, alle ATP Finals, più di qualsiasi altra cosa al mondo, per god ermi il torneo come lui l’ha fatto. L’episodio a Torino è stata la grande delusione della mia carriera, ho avuto una stagione molto positiva, ma non ho potuto godermi il pubblico né l’emozione di un torneo così speciale”.
    C’è qualche novità riguardo a chi sarà il tuo prossimo allenatore?
    “Sto finendo di organizzare tutto, appena avrò le idee chiare, lo dirò. Sto prendendo le ultime decisioni, cercando di capire cosa è meglio per me e per il mio futuro. Per ora non ho nulla da dire”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini verso un nuovo inizio: Thomas Enqvist potrebbe essere il suo nuovo coach?

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Per Matteo Berrettini, il 2023 si è chiuso con una svolta significativa: l’addio a Vincenzo Santopadre, il coach che l’ha accompagnato nel suo crescendo tennistico fino a raggiungere la posizione numero 6 nel ranking mondiale e a sfiorare il trionfo a Wimbledon.
    La separazione tra Berrettini e Santopadre, avvenuta in un clima di reciproca gratitudine, lascia intatta l’amicizia tra i due. Ora, l’attenzione si sposta sulla scelta del nuovo allenatore che guiderà l’atleta romano nella prossima stagione, un anno che si preannuncia cruciale per il suo rilancio, in una dinamica simile a quella vissuta da Jannik Sinner dopo la separazione da Riccardo Piatti.
    Rumors e indiscrezioni dalla Gazzetta dello Sport puntano il riflettore su Thomas Enqvist, ex tennista svedese classe 1974, un tempo numero 4 al mondo e finalista all’Australian Open del 1999. La carriera di Enqvist conta 19 titoli ATP e un quarto di finale a Wimbledon nel 2001. La sua esperienza non si limita al campo di gioco: Enqvist ha ricoperto il ruolo di capitano del team svedese di Davis dal 2010 al 2012, ha collaborato con lo spagnolo Fernando Verdasco e, più recentemente, ha affiancato Stefanos Tsitsipas all’inizio del 2022.
    Attualmente direttore del torneo di Stoccolma, Enqvist ha avuto occasione di incontrare Berrettini in diverse circostanze, dimostrando una profonda stima nei confronti del tennista italiano. La loro prima conoscenza risale alla Laver Cup del 2021 a Boston, dove Enqvist era vicecapitano al fianco di Bjorn Borg. In seguito, durante l’addio di Federer a Londra, lo svedese ha espresso grande apprezzamento per Matteo, sottolineando le sue qualità sia umane che tecniche.
    Il passaggio di testimone nella guida tecnica di Berrettini è un momento chiave nella carriera dell’atleta romano, che si appresta ad affrontare nuove sfide con il supporto di un allenatore dal profilo internazionale e dalla ricca esperienza. La scelta di Enqvist, se confermata, potrebbe segnare un’evoluzione significativa nello stile e nell’approccio di Berrettini ai tornei futuri, in una stagione che si annuncia già piena di attese e speranze.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO