La Defense Arena a Nanterre, alle porte di Parigi
L’anticipazione di Le Parisien che avevamo riportato alcuni giorni fa era corretta: l’ultimo Masters 1000 in calendario resta a in Francia a Parigi, ma si sposta dallo storico impianto di Bercy alla più moderna e capiente La Defense Arena, sita a Nanterre, appena fuori dal capoluogo e capitale del Paese. Il comunicato ufficiale, diramato sul sito della Federazione francese di tennis, conferma che lo spostamento avverrà dall’edizione 2025.
Il torneo quindi fa un grande salto di qualità, a livello di strutture, visto che sarà organizzato a Nanterre all’interno della più grande arena al coperto d’Europa (massimo 32mila spettatori), impianto nel quale vengono organizzati gli incontri di rugby della squadra parigina Racing 92 e che sarà convertito al nuoto alle prossime Olimpiadi estive. “Questa decisione attentamente ponderata è il risultato delle discussioni tra la Federazione, i giocatori professionisti e i partner del Paris Masters 1000” si legge sul comunicato ufficiale. “Si è voluto garantire le migliori condizioni di accoglienza per giocatori e spettatori, e continuare così a promuovere questo evento in Francia e a livello internazionale.
Lo spostamento del torneo si è reso necessario per ottemperare alle richieste dell’ATP, che da anni aveva concesso una deroga alla FFT e agli organizzatori del nono 1000 in calendario per quanto riguarda l’impianto, piccolo a livello di capienza ma soprattutto inadeguato per le dimensioni dei secondi campi e delle strutture di allenamento ed accoglienza del pubblico. A La Defense Arena tra campo principale e secondari potranno sedersi ben 23.000 spettatori, contro i 16.800 attuali. Inoltre i campi e gli spazi per i giocatori verranno ampliati, migliorati, ammodernati e raggruppati nello stesso luogo (la maggior parte dei giocatori finora è stata costretta ad allenarsi su campi identici ma siti altrove).
Confermata anche la variazione dello schedule giornaliero, questa attiva da quest’anno: non più match che iniziano ad orari inaccettabili grazie all’addio al formato “4+2” (4 partite durante giornata e 2 partite serali) e l’adozione di un più snello “3+2”.
“Si tratta di una decisione strategica importante nella storia del Rolex Paris Masters” ha sottolineato il presidente della FFT, Gilles Moretton. “Si tratta di uno dei tornei più prestigiosi dell’ATP e siamo orgogliosi che nel corso degli anni sia diventato un evento di riferimento sulla scena francese e internazionale. Desideriamo salutare e ringraziare l’Accor Arena, con la quale abbiamo scritto alcune delle pagine più belle della storia del tennis di Bercy. Per noi era fondamentale continuare a fare questo torneo, è un momento clou per tutti gli amanti del tennis. Con questo trasferimento a La Defense Arena, ci daremo i mezzi per realizzare le nostre ambizioni offrendo ai nostri atleti e ai nostri spettatori un’esperienza che ricorderanno per il resto della loro vita.”
Une page se tourne. Organisé à Bercy depuis 1986, le Rolex Paris Masters va déménager et se déroulera à la Paris Défense Arena de Nanterre à partir de 2025. L’édition 2024 sera donc la dernière au Palais omnisports de Paris-Bercy (Accor Arena).
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— Tennis Legend (@TennisLegende) January 29, 2024
Così il Presidente ATP Andrea Gaudenzi: “La Francia è una delle principali nazioni del tennis professionistico e l’annuncio di oggi consolida uno dei nostri più grandi eventi nel circuito ATP. Siamo costantemente alla ricerca di opportunità per consentire ai nostri tornei di crescere e migliorare l’esperienza dei giocatori e, soprattutto, del pubblico. Il trasferimento a La Defense Arena è un’ottima notizia per la FFT e per il Rolex Paris Masters, che potrà continuare il suo sviluppo sulla scena internazionale”.
Quindi il 2024 sarà l’ultima edizione dell’unico Masters 1000 indoor in quel di Bercy. Il vecchio Palais Omnisport ospita l’evento dal 1986. All’epoca era un impianto modernissimo, all’avanguardia e pure imitato all’estero. Dopo quasi 40 anni i requisiti di ospitalità e spazi per i giocatori (con un tabellone che dai 32 iniziali è stato aumentato a 56), non era più al passo coi tempi. Per non correre il rischio di perdere la licenza, la FFT è corsa ai ripari sbarcando in un altro gioiello dell’impiantistica sportiva.
Marco Mazzoni LEGGI TUTTO