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    Masters 1000 Monte Carlo: energia e intensità, Cobolli demolisce Lajovic

    Flavio Cobolli (foto Brigitte Grassotti)

    Tra Bucarest e il Country Club di Monte Carlo c’è un abisso, una differenza che va ben oltre ai quasi 2000 km di distanza, dalla meravigliosa vista mare e clima umido della Costa Azzurra al freddo quasi invernale della Romania, dove oltretutto i campi in terra battuta dell’ATP 250 concluso domenica scorsa erano un “filo” meno regolari di quelli lussureggianti del Principato… Anche solo per questo Flavio Cobolli è stato bravissimo a gestire il passaggio repentino, quasi un triplo salto mortale, e continuare la striscia vincente iniziata a Bucarest con un convincente successo contro Dusan Lajovic nel primo turno del Masters 1000 di Monte Carlo. Il 6-4 6-2 in 73 minuti di gioco è persino bugiardo, Flavio ha dominato l’incontro e se non fosse incappato in qualche errore di troppo nell’ottavo game, servendo per il primo set, lo score sarebbe stato ancor più netto a suo favore. Cobolli ha disputato una partita molto positiva, condotta con tantissima energia e dominando il serbo con accelerazioni splendide e un vigore nella spinta che ha travolto la resistenza del rivale, nonostante avesse nelle gambe (e nella testa) la fatica accumulata con la cavalcata vincente della scorsa settimana. Molto bene in risposta Flavio, mentre al servizio può e deve fare meglio, anche se oggi oggettivamente non ne ha avuto così tanto bisogno poiché il gap con Dusan è stato davvero netto.
    Dopo pochi colpi si è vista subito la travolgente voglia di “Cobbo” di spingere, di prendersi metri di campo con vigore, saltando sulla palla del rivale e picchiando con un’intensità che Lajovic non è quasi mai riuscito a gestire e controbattere. Il serbo qua ha fatto anche finale (perdendo da Fognini nel 2019), ha mano e schemi per essere un tennista pericoloso sul “rosso” ma il suo tennis di talento ha bisogno di tempo per esser costruito, per trovare il varco dopo una palla lenta o carica e quindi un cambio di ritmo; Cobolli è stato bravissimo ad “azzannarlo” sportivamente, non lasciandolo mai rifiatare sotto una gragnola di pallate profonde e intense. È pure parso in discreta difficoltà fisica Dusan quando le traiettorie del nostro atterravano nei pressi della riga di fondo, senza la necessaria velocità di piedi per far spazio alla palla e rigiocare un colpo efficace. La risposta di Cobolli è stato il singolo colpo che più ha spostato a suo favore l’equilibrio del match: ha disarmato la battuta del serbo e allo stesso tempo si è preso spazio sul campo, prontissimo a scaricare i suoi diritti davvero efficaci e pesanti. Qualche errore di troppo per il romano, in particolare quando ha un po’ esagerato nella spinta, ma sono arrivati in particolare quando era avanti nel punteggio e la sua esuberanza l’ha portato a perdere un po’ di controllo. L’unica vera sbavatura della partita è stato il contro break subito nel primo set, ma per fortuna il vantaggio era importante e questo non ha complicato più di tanto l’incontro.
    La fiducia e la ritrovata forma fisica di Cobolli vanno di pari passo, e lo si è visto nettamente nella partita appena vinta a Monte Carlo. Lajovic nel suo miglior momento ha cercato di alzare la parabola col diritto giocando palle profonde e più lente, in modo da non dare “punch” e ritmo all’azzurro, ma Flavio sta talmente bene fisicamente ed è così centrato e lucido da aver gestito questa situazione alla grande, con il tempo per andare o in anticipo, quasi di contro balzo col rovescio, oppure saltare e quindi scaraventare tanta forza sulla palla col diritto, soluzioni che puoi controllare solo quando stai davvero bene, sei in fiducia e prontissimo a spremere le proprie energie sino in fondo. Troppe settimane passate perdendo al primo turno hanno scatenato in Cobolli un’enorme voglia di vincere, di giocare, di picchiare la palla e di spaccare tutto. Questa voglia fortissima la ritrovi in campo nella sua energia, in come martella e continua a farlo senza soluzione di continuità. E i risultati parlano per lui, finalmente. Al prossimo turno la sfida sarà ancor più importante: uno tra Fils o Griekspoor. Ma “Cobbo” c’è, e per batterlo devi giocare bene e tenerlo fermo. Agli altri provarci.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    L’incontro scatta con Lajovic al servizio. Manovra bene la palla il serbo, qua finalista sconfitto la Fognini, del resto la sua mano è ottima. Cobolli sul 40-15 in risposta aziona tutta la strapotenza del suo diritto in salto, bordata terrificante e suo primo big-point. Perde controllo nello scambio Dusan e ai vantaggi è Flavio a spaccare tutto con un’altra sassata col diritto in salto, che gli vale palla break, e il BREAK se lo prende il romano con una risposta poderosa che Lajovic non controlla. 1-0. Non parte bene al servizio Cobolli, un doppio fallo gli costa il 15-30 e un’ingenuità sotto rete il 15-40. Il Contro BREAK arriva sul 30-40, il serbo si difende dal forcing del rivale e alla fine è Flavio a colpire di poco lungo. 1 pari. La bagarre non si arresta perché Cobolli martella a tutto braccio in risposta, magnifica quella vincente che lo porta 0-30. Ancor più bello l’attacco con una diagonale di rovescio precisissima seguita a rete con timing eccellente. Cobolli strappa un altro BREAK a zero con un passante solido, 2-1. Stavolta l’azzurro gestisce meglio il suo game di servizio, che chiude a 30 con un Ace, il primo del match, per il 3-1, quindi continua a pressare l’avversario dalla risposta. Lajovic prova ad alzare la parabola e non dare una palla facile da spingere, ma Cobolli se la va a cercare la palla con tantissima energia e in risposta è spettacolare, un vero martello. Un’atra bordata sul 15-30 gli vale altre due palle break. Sulla prima Cobolli cerca il vincente lungo linea ma esce di poco, ma sul 30-40 trova il jolly, un passante strettissimo di diritto che fulmina un attacco tutt’altro che malvagio del rivale. BREAK e 4-1 Cobolli, enorme il gap di spinta ed energia tra i due, come quello nella copertura del campo. Con un altro buon turno di servizio Flavio vola avanti 5-1, poi il set all’improvviso si complica. Lajovic nonostante un doppio fallo si porta 5-2 e in risposta inizia a caricare i suoi colpi con più spin, e questo spezza un po’ il ritmo di Cobolli che trova con meno facilità la palla. Flavio rimonta da 0-30 ma il game va ai vantaggi e il servizio non lo sostiene. Un brutto diritto sparacchiato a rete, pessima esecuzione assai scomposta, gli costa una palla break e Lajovic sfrutta l’occasione con una risposta molto carica e poi un diritto stretto e precisissimo, imprendibile. BREAK e 5-3. Flavio cerca il riscatto immediato rimettendo tutta la potenza del suo braccio nella palla, fin dalla risposta e Dusan subisce, un po’ pesante nel correre avanti su di un tocco corto. 15-40, due Set Point per Cobolli. Out la risposta di Cobolli sul primo, out un rovescio in recupero sul secondo. Lajovic da 5-1 risale 5-4. Cobolli serve per il set e prende il game di petto, spingendo dal centro del campo con decisione, ma senza sbagliare. 40-0, altri tre Set Point. Non sfrutta i primi due, per fortuna sul 40-30 attacca bene col diritto e quindi tocca di volo in contro piede con buona precisione. 6-4 Cobolli, solo il 44% di prime in campo per lui, troppo poche, e qualche errore di troppo, ma anche una superiorità in spinta evidente (con 13 vincenti a 5).
    Il secondo set riparte col serbo alla battuta. Sull’1 pari Cobolli cambia marcia in risposta, bellissima la progressione sullo 0-15 con due accelerazioni lungo linea, una di diritto e l’altra di rovescio una più bella ed efficace dell’alta, schema eccellente che lo porta 0-30. Lajovic colpisce un diritto da fermo che muore malamente in corridoio, ecco le chance per Flavio sul 15-40. Rischia la botta in risposta col rovescio in salto ma la palla non passa la rete, e sulla seconda chance c’è l’Ace, il secondo della partita. Si salva il serbo, 2-1, ma di nuovo va sotto servendo sul 2 pari. Fa fatica a contenere il forcing di Flavio, cerca di aprire l’angolo ma sbaglia due colpi che gli costano il 15-40 (brutto un diritto cross giocato da fermo, subendo la palla). Cobolli gioca al centro sulla palla break, Lajovic cerca lo strappo vincente col rovescio cross, il suo miglior colpo, ma la palla gli esce di due dita, BREAK Cobolli, avanti 3-2 e servizio. Molto positivo l’azzurro in questa fase, spinge tanto ma lo fa con controllo, senza esagerare, un tennis vivace che gli apre il campo e stronca la resistenza di un Lajovic in evidente difficoltà nel reggere il pressing del nostro giocatore. Con un Ace Flavio chiude un ottimo turno di servizio, vantaggio consolidato sul 4-2 e soprattutto la sensazione di aver in pugno l’avversario, che al contrario si affida ad accelerazioni a bassissima percentuale per cercare il punto. Invece il punto se lo prende di prepotenza “Cobbo”, altro diritto sulla riga, pure bello carico di spin, Dusan quasi non ci prova nemmeno. 15-30. Il servizio aiuta il serbo, ma sul 30 pari uno strappo maestoso col rovescio vale a Cobolli il 30-40 e palla break. Flavio “investe” il rivale con un’altra risposta profondissima, gli vale un altro BREAK e 5-2. Cobolli continua a martellare anche nell’ottavo game, sbaglia non di poco l’accelerazione sul primo match point ma sul 40-30 è più accorto e ci pensa Lajovic a sbagliare col rovescio. La striscia di “Cobbo” continua, come la sua corsa a Monte Carlo. Attende il vincente tra Griekspoor e Fils. Non sarà un match facile, ma questo Cobolli piace assai, come energia ed attitudine.

    Dusan Lajovic vs Flavio Cobolli ATP Monte-Carlo Dusan Lajovic42 Flavio Cobolli66 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 2F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 2-6D. Lajovic 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 30-402-4 → 2-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4D. Lajovic 0-15 0-30 15-30 15-402-2 → 2-3F. Cobolli 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 df2-1 → 2-2D. Lajovic 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-401-1 → 2-1F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1D. Lajovic 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Cobolli 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-5 → 4-6D. Lajovic 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 4-5F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A2-5 → 3-5D. Lajovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df1-5 → 2-5F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5D. Lajovic 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 1-4F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-2 → 1-3D. Lajovic 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-400-1 → 1-1D. Lajovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1

    Statistica
    Lajovic 🇷🇸
    Cobolli 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    213
    251

    Ace
    3
    2

    Doppi falli
    1
    3

    Prima di servizio
    42/57 (74%)
    28/54 (52%)

    Punti vinti sulla prima
    20/42 (48%)
    19/28 (68%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/15 (47%)
    14/26 (54%)

    Palle break salvate
    5/10 (50%)
    1/3 (33%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    167
    211

    Punti vinti sulla prima di servizio
    9/28 (32%)
    22/42 (52%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    12/26 (46%)
    8/15 (53%)

    Palle break convertite
    2/3 (67%)
    5/10 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    1/4 (25%)
    12/16 (75%)

    Vincenti
    10
    19

    Errori non forzati
    22
    23

    Punti vinti al servizio
    27/57 (47%)
    33/54 (61%)

    Punti vinti in risposta
    21/54 (39%)
    30/57 (53%)

    Totale punti vinti
    48/111 (43%)
    63/111 (57%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    200 km/h (124 mph)
    214 km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    180 km/h (111 mph)
    183 km/h (113 mph)

    Velocità media seconda
    152 km/h (94 mph)
    154 km/h (95 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Sonego altalenante, cede in tre set a Martinez

    Lorenzo Sonego (foto Brigitte Grassotti)

    Il coraggio e l’aggressività non mancano mai nel tennis di Lorenzo Sonego, ma quando commetti troppi errori in spinta contro un avversario poco appariscente ma terribilmente solido come Pedro Martinez è davvero difficile portare a casa il successo. Sonego si ferma al primo turno al Masters 1000 di Monte Carlo, stoppato dallo spagnolo per 6-4 1-6 6-2, al termine di una partita che Lorenzo ha condotto sul piano del gioco ma nella quale ha commesso 47 errori, davvero troppi. Enorme la differenza tra i due giocatori sul piano del gioco, con Martinez assai monocorde nel suo pressare col diritto sul rovescio del piemontese cercando di sbagliare il meno possibile, e Sonego invece arrembante e prontissimo a scattare avanti dopo un’accelerazione violenta. Il rammarico per l’azzurro viene da come era riuscito a invertire l’inerzia della partita con un ottimo secondo set, nel quale aveva subito approfittato del primo passaggio a vuoto del rivale, giusto un paio di errori di troppo col diritto immediatamente capitalizzati con un break. Nel terzo set grande equilibrio, si gioca sulla tensione e agonismo con scambi sempre più duri. Lo strappo arriva purtroppo per colpa di un game negativo di Sonego, cinque errori col rovescio. Era riuscito a rimontare da 0-40 ma la quarta palla break gli è stata fatale. Dal campo c’era la sensazione che Lorenzo fosse superiore, più spinta, più angolo, più armi per fare il punto, ma oltre a quel passaggio a vuoto (decisivo), Sonego alla fine ha pagato una prestazione non all’altezza in risposta, con pochi game nei quali è riuscito a mettere in crisi il servizio dell’avversario. Martinez al contrario è stato bravo a rispondere con più consistenza, come dimostrano le 11 palle break ottenute (con 3 trasformate).
    L’incontro inizia sotto un bel sole ma non fa caldo, siamo sui 15 gradi. Si seguono i turni di servizio con Sonego preciso nell’attaccare col diritto dopo una solida prima palla in gioco e Martinez pronto a martellare dal centro del campo. Entrambi si muovono bene e cercano il rovescio dell’altro per fare la differenza, si gioca un po’ a specchio. Sul 2 pari la battaglia si accende. Sonego attacca e rischia, sbagliando qualcosa di troppo col diritto e ai vantaggi concede una palla break con un attacco in contro tempo mal calibrato. Lo aiuta una gran prima palla seguita bene a rete con comoda chiusura di volo. Ben 14 punti per il 3-2 Sonego. Martinez ha un tennis solido, pratico ma efficace e non concede granché nei suoi turni di battuta (3 pari). Lorenzo invece attacca di più ma è un po’ frenetico e sbaglia un diritto e poi un doppio fallo che lo condanna al 15-40. Il piemontese annulla la prima palla break con un ace, ma sulla seconda non chiude l’attacco con lo smash e Martinez è bravo a correre a destra e tirare un gran passante incrociato che fulmina l’italiano. Un break che manda Pedro avanti 4-3 e servizio. Lo spagnolo macina il suo tennis poco appariscente ma sicuro, con buona intensità, mentre Sonego non riesce ad incidere in risposta. Sul 5-4 Martinez serve per il set e avverte un po’ la tensione, tanto che la prima di battuta si inceppa. Lorenzo alza l’intensità al massimo e reggendo in un duro scambio (20 colpi) si porta 15-30. Purtroppo l’azzurro gestisce malissimo col rovescio una smorzata del rivale sulla quale era arrivato benissimo. Pedro chiude il set 6-4 con due prime palle al corpo.
    Sonego riprende nel secondo set con la sua tattica super offensiva, ma è di nuovo lui a soffrire nel terzo game perché rischia tanto, mentre Martinez è zero appariscente ma tutta sostanza e non regala niente. Lorenzo centra male un diritto sul 15-30 e concede due palle break delicatissime, ma trova un gran servizio da destra, curva imprendibile con la seconda palla, e poi un gran diritto d’attacco. Con una demi-volée acrobatica e difficilissima Lorenzo si porta 2-1. Nel quarto game è Martinez finalmente a concedere qualcosa e Sonego sul 15-30 tira un diritto a tutta che gli vale le prime palle break a favore del match. Pedro conclude il momento negativo con una pessima palla corta che quasi non arriva a rete, erroraccio che gli costa il break, Sonego è avanti 3-1 ed è bravo a rimontare da 0-30 nel quindi game, consolidando il vantaggio sul 4-1. Lo spagnolo si è disunito, da non sbagliare niente adesso affretta i tempi dell’affondo invece di costruire e portare l’azzurro all’errore. È bravissimo Sonego sul 15-40 a correre a destra e trovare un diritto lungo linea eccellente che sorprende il rivale e gli vale il secondo break consecutivo, 5-1, nel tripudio del pubblico tutto per lui. Serve e bene chiude il set 6-1 Lorenzo, al primo set point con una smorzata e passante successivo.
    Martinez concede qualcosa anche nel primo turno di battuta del terzo set ma riesce a portare a casa il game vincendo uno scambio durissimo sul 30 pari. L’intensità nel palleggio è massima, la partita è diventata anche molto fisica. L’azzurro cerca di aprire al massimo l’angolo col servizio ed è pronto ad avanzare, sempre con un coefficiente di rischio alto. Servendo sotto 3-2, Sonego va in difficoltà. Un rovescio in rete, poi un altro molto lungo e il terzo in corridoio, tre errori che costano a Lorenzo lo 0-40. Con il suo solito coraggio l’azzurro rimonta tra diritti potenti e servizi, ma il quarto errore di rovescio nel game (brutto a metà rete) gli costa la quarta palla break e stavolta Martinez risponde aggressivo, ancora sul rovescio, con la palla di Lorenzo che non passa la rete. Cinque errori dal lato sinistro che Sonego paga a carissimo prezzo, visto che Martinez a 15 consolida il vantaggio sul 5-2. L’azzurro rischia la palla corta, ma è un fulmine lo spagnolo, 15-30, quindi un diritto inside out muore in corridoio, per il 15-40 e due match point da difendere. Con un ace annulla il primo, 30-40; sul secondo Pedro trova un’ottima accelerazione col diritto lungo linea. Finisce qua, con un po’ di delusione perché nel secondo set la partita era girata a suo favore. Ha pagato a carissimo prezzo quello sciagurato  sesto game con 5 errori di rovescio, alcuni davvero gratuiti.
    Marco Mazzoni

    Lorenzo Sonego vs Pedro Martinez ATP Monte-Carlo Lorenzo Sonego462 Pedro Martinez616 Vincitore: Martinez ServizioSvolgimentoSet 3L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-5 → 2-6P. Martinez 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A2-3 → 2-4P. Martinez 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-2 → 2-2P. Martinez 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1P. Martinez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1P. Martinez 0-15 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-403-1 → 4-1P. Martinez 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1L. Sonego 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-1 → 2-1P. Martinez 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1P. Martinez 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5P. Martinez 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-40 ace3-3 → 3-4P. Martinez 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3L. Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2P. Martinez 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1P. Martinez 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-0 → 1-1L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Sonego 🇮🇹
    Martinez 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    251
    278

    Ace
    7
    0

    Doppi falli
    4
    1

    Prima di servizio
    53/87 (61%)
    51/66 (77%)

    Punti vinti sulla prima
    41/53 (77%)
    36/51 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    12/34 (35%)
    7/15 (47%)

    Palle break salvate
    8/11 (73%)
    1/3 (33%)

    Giochi di servizio giocati
    13
    12

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    166
    138

    Punti vinti sulla prima di servizio
    15/51 (29%)
    12/53 (23%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/15 (53%)
    22/34 (65%)

    Palle break convertite
    2/3 (67%)
    3/11 (27%)

    Giochi di risposta giocati
    12
    13

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    10/18 (56%)
    8/11 (73%)

    Vincenti
    32
    16

    Errori non forzati
    47
    19

    Punti vinti al servizio
    53/87 (61%)
    43/66 (65%)

    Punti vinti in risposta
    23/66 (35%)
    34/87 (39%)

    Totale punti vinti
    76/153 (50%)
    77/153 (50%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216 km/h (134 mph)
    189 km/h (117 mph)

    Velocità media prima
    197 km/h (122 mph)
    169 km/h (105 mph)

    Velocità media seconda
    162 km/h (100 mph)
    137 km/h (85 mph) LEGGI TUTTO

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    Rublev: “Safin è sempre stato una ispirazione per me. Quanto durerà? Se non lo ascolto, non penso che lui voglia perdere tempo con me”

    Safin e Rublev in allenamento

    C’è curiosità a Monte Carlo per il debutto della nuovissima “strana” coppia Rublev – Safin. L’ex campione di Monte Carlo (2023) ha scelto di inserire nel suo team un personaggio di grandissimo carisma come Marat, tuttavia a corto di esperienza come coach e ai margini del tennis per moltissimi anni. I due hanno passato una settimana insieme a Nimes in occasione del tour di esibizioni UTS e sul rosso del Principato proveranno a testare come funziona la loro connessione con lo stress del tennis Pro. È una scelta curiosa poiché nessuno può mettere in discussione il talento di Safin, pochissimi tennisti della sua epoca riuscirono a dare del tu alla palla e giocare partite straordinarie come lui, ma quel che è sempre mancato al moscovita per restare agganciato al treno di Federer e compagnia è stato certamente l’applicazione in allenamento e la continuità nella concentrazione nel corso di un torneo, spesso anche nella stessa partita. Sulla voglia di spremersi in campo di Rublev nessuno ha dubbi, ma la sua tenuta mentale è davvero modesta e lo penalizza da sempre. Che l’ascendente e carisma di Marat possa farlo svoltare? Andrey ne ha parlato in una breve intervista rilasciata a Monte Carlo.
    “Innanzitutto, Marat è una persona che mi ha ispirato fin da quando ero bambino” dichiara Rublev. “Poi ovviamente lui mi conosce da quando ero bambino e io conosco lui da quando ero piccolo, e più avanti ho iniziato a conoscerlo meglio. È semplicemente una persona fantastica e poi ha attraversato molte cose difficili nella sua carriera”.
    “Ha dovuto lottare contro molte situazioni, ma in passato ho sempre avuto paura di chiedere su quelle cose. Tuttavia dentro di me ho sempre voluto farlo. E alla fine, quando ho scoperto che si sentiva pronto e che stava cercando di lavorare nel tennis, è stato tipo ‘Ok, devo almeno provarci’. Forse non sono io quello giusto per lui, ma almeno devo chiedere. Alla fine è andata e per lui è stato bello iniziare a lavorare con qualcuno che conosce molto bene, tutta la squadra. Penso che sia stato anche utile”.
    Per quanto tempo Safin darà una mano a Rublev? Non c’è un orizzonte definito, tutto dipenderà da come si svolgerà il lavoro e da come Andrey reagirà. “Spero per molto tempo, ma poi dipenderà se gli piacerà lavorare con me o se si stancherà”, confessa Rublev. “Perché penso che se sentisse che non sto facendo le cose che mi dice o che non sto ascoltando, non credo che sprecherebbe il suo tempo con me. Per il momento sto solo cercando di ascoltare e provare cose nuove. Vedremo come funzionerà, cosa porterà o cosa accadrà”.
    Rublev è indubbiamente tra i migliori colpitori del tour, può picchiare la palla con un ritmo e potenza pari a pochi, ma il suo tennis è sempre stato troppo uguale a se stesso, mono dimensionale, e soprattutto penalizzato gravemente dalla difficoltà di reggere la pressione dei momenti più difficili. Vedremo se Marat riuscirà a cambiare qualcosa nel suo modo di interpretare lo scambio, magari rafforzando i colpi di inizio gioco e con una propensione maggiore ad entrare nel campo per chiudere il punto di volo, e soprattutto se sarà in grado di rafforzare la tenuta mentale di Andrey. Questo è un torneo che conosce molto bene avendolo anche vinto. Un contesto ideale per inserire qualche novità.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Musetti col brivido, ribalta una brutta partenza e rimonta Bu

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il cielo grigio di Monte Carlo non prometteva niente di buono, tra freddo, vento, campo pesante… Così Lorenzo Musetti ha sofferto le condizioni non facili e soprattuto un suo pessimo avvio, con un tennis spuntato e monotono sotto il ritmo, precisione, ordine e intensità di un Yunchaokete Bu che al contrario volava sul campo e non sbagliava praticamente niente. Il cinese domina il primo set e scappa subito avanti di un break anche nel secondo, mentre la reazione del toscano non arriva, anche il suo sguardo è spento, nemmeno “impreca” esternando la propria delusione. Per fortuna da metà del secondo set Lorenzo cambia passo e lo fa affidandosi al back di rovescio e qualche variazione in più che gli consente di uscire dagli schemi razionali, quasi scolastici ma ben eseguiti dal rivale, assai solido ed efficace. La partita svolta in un attimo, quasi all’improvviso. Prima un turno di servizio con i primi veri errori gratuiti del cinese (e finalmente le prime palle break), quindi Bu perde ritmo e precisione sotto il lavoro di “fioretto” di Musetti, che in punta di racchetta è bravo ad aprisi il varco, rimontare il break e quindi scappare in vantaggio, finendo per ribaltare una partita che era iniziata davvero male e sembrava complicatissima, anche per il piglio tutt’altro che “pugnace” del nostro per tutta la prima ora e mezzo di gioco. Musetti alla fine supera Bu per 4-6 7-5 6-3 dopo due ore e quarta minuti di lotta, con diverse fiammate di qualità ma anche troppi errori e incertezze. Una vittoria importantissima perché arrivata soffrendo, in rimonta, quando le cose sembrano tanto, tanto complicate. Al secondo turno Musetti trova Jiri Lehecka, servirà una partenza assai meno lenta e più decisa contro il ceco, che ha altra consistenza al massimo livello rispetto al cinese.
    La partita è stata davvero a due volti. Fino al 6-4 3-2 Bu, Musetti sembrava un film sbiadito di (troppe) sue sconfitte del passato, quando non trovava feeling con le condizioni e l’avversario lo metteva sotto, incapace di trovare un appiglio, una soluzione di gioco per ribaltare l’inerzia a suo favore, o almeno mettere dubbi alle certezze dell’altro. Yunchaokete non ha inventato un bel niente, veniva da due match vinti nelle “quali” e quindi aveva già esplorato a dovere campi e condizioni. Veloce in campo, molte prime palle in gioco quasi sempre al corpo per non aprire l’angolo, il cinese giocava in spinta con maggior aggressività e ordine tattico; ha preso la partita di petto spingendo forte, con ritmo e continuità, conducendo gli scambi alla sua velocità dal centro del campo, bravo a tenere in mano il ritmo del palleggio e rischiare al momento giusto. Tutto bene dal suo lato, pure qualche palla corta ben eseguita vedendo l’azzurro ben dietro a remare… ma troppo, troppo poco dal lato di Musetti per scardinare questo forcing ordinato e continuo dell’avversario. Accettava la velocità del rivale senza la potenza per sfondarlo, ma andava sotto e i suoi tentativi di spezzare il ritmo erano inconcludenti perché non riusciva a lavorare la palla con la sua mano. Ha detto in due occasioni al suo angolo “la palla non gira”, come se non la sentisse, o comunque la sua classe e sensibilità non fossero in grado di entrare e farlo comandare. A metà del secondo set, e sotto anche un bruttissimo break patito in apertura, è arrivata finalmente la reazione, con una racchetta sbatacchiata a terra. Sì, a volte questo gesto non elegante può servire, eccome.
    Si stava giù un po scuotendo Lorenzo, sostenuto a gran voce anche dal suo angolo che gli intimava di non pensare al punteggio negativo ma di darsi forza cercando la variazione, stando nello scambio alle sue condizioni e non col ritmo meccanico e monocorde dell’avversario. Musetti è l’esatto contrario del metronomo, lui è il primo violino che cambia all’improvviso armonia e tensione della melodia. Finalmente Lorenzo ha intravisto qualche errore di Bu, c’ha provato scagliando qualche sbracciata a tutta e un brutto errore col diritto l’ha portato a sbattere la racchetta a terra. Non è bello farlo, ma è stata una reazione, una valvola di sfogo necessaria a scuotersi e riprendere lucidità. In qual game il contro break non è arrivato, ma il taglio di rovescio ha iniziato a funzionare perché con la palla lenta e profonda, spesso un po’ sorta e poi anche più corta, Bu ha perso la sua posizione ideale di comando dal centro del campo, ha perso sicurezza e ha iniziato a sbagliare. Era evidente che il cinese non potesse giocare meglio di così, e sono bastati pochi errori e la pressione del punteggio a portarlo a perdere sicurezza. Lì finalmente è stato bravo Musetti a salire. Ha guadagnato un metro di campo e soprattutto si è scosso. Il braccio è tornato più fluido, veloce, e gli impatti migliori. Contro break, quindi un bel parziale di 6 giochi a 1 con maggior controllo del tempo di gioco.
    Alla fine è andata bene, nel terzo set ha fatto valere sua la maggior classe ed esperienza, il livello è salito come la intensità. Non quel ritmo stantio, ma lento e poi veloce, alto e poi bassissimo, insomma è tornato quel Musetti che tanto piace e diverte. Con troppi errori, ma alla fine la vittoria è arrivata e questo conta più di tutto. Perderla così, senza una reazione, sarebbe stato mortale. Vincerla così, nonostante tanta difficoltà, è molto importante. C’è da migliorare assai l’approccio iniziale, la gestione della tensione e la visione, perché c’ha messo un’ora a mezza a trovare il bandolo della matassa e la sconfitta non era poi così lontana… Adesso, prendere forza da questa vittoria e guardare avanti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia il match con un gran diritto vincente, poi ne spara uno fuori. Sembra deciso a fare lui il match, portando Bu a rincorrere. La contro mossa del cinese è attaccare, lo fa bene (inclusa una smorzata vincente) e si prende due punti, portandosi 15-40 con due palle break immediate. Comanda lo scambio Lorenzo ma in difesa Bu regge, e alla fine è un diritto del toscano a morire in corridoio. BREAK, Bu avanti 1-0. Alti e bassi col diritto “Muso”, dopo il primissimo punto sbaglia il quarto e poi trova un bel vincente. Ai vantaggi Bu consolida il vantaggio, qualche bel colpo ma troppi errori per Musetti. L’azzurro non incide con il servizio e nello scambio Yunchaokete è bravo trovare l’apertura di campo e incidere. Deve rischiare una smorzata perfetta Musetti per chiudere il terzo game e muovere lo score (2-1). Troppo blando nello scambio il ritmo di Musetti, Bu non fa fatica ad appoggiarsi alla palla dell’azzurro e verticalizzare con un tennis scarno ma efficace. 3-1. Musetti inizia il quinto game con un ritmo superiore e la differenza si vede immediatamente, Bu deve correre di più e non trova il tempo appoggiarsi. Insiste fin troppo Lorenzo nella smorzata e non funziona perché Yunchaokete intuisce ed è una scheggia nel correre avanti. Comunque vince il game, 3-2. In risposta però il carrarino non è incisivo a sufficienza, trascina il sesto gioco ai vantaggi ma sbaglia la misura avventandosi su di una palla corta giocabile. 4-2 Bu. Non bello lo sguardo di Lorenzo nel settimo game: non riesce a sfondare con lo pressione nello scambio la difesa del cinese, e alla fine sbaglia. Il turno di servizio va ai vantaggi e “Muso” lo porta a casa, ma resta molto grigio il cielo sopra di lui, e non solo metereologico, perché Yunchaokete resta solido, propositivo, pronto a verticalizzare e sfruttare il troppo spazio lasciato dall’azzurro. Un tennis schematico, quasi scolastico per Bu, ma talmente ben eseguito da risultare incisivo, e poi serve bene e si porta 5-3 con un altro turno di battuta convincente. Sul 30 pari Lorenzo è costretto a lavorare uno scambio durissimo per portarlo a casa, poi un diritto pesante gli vale il game, 5-4. Dopo aver sbagliato l’ennesimo diritto, Musetti si rivolge sconfortato al suo angolo dicendo che “la palla non gira”, come se facesse enorme fatica a caricare i colpi e troppi già errori (già 16). Bu sbaglia due colpi in scambio, rarità, sente probabilmente il momento, ma sul 30 pari tira un gran diritto d’attacco ed è un fulmine a correre avanti e toccare una volée stoppata corta di ottima qualità. Set Point Bu. Regala Lorenzo, un diritto da sinistra decolla e vola vita. SET Bu, ampiamente meritato. Molto deludente Musetti, mai davvero entrato con forza in partita nonostante l’81% di prime palle in gioco, segno che è proprio nello scambio a non fare la differenza.
    Secondo set, Musetti inizia al servizio. Prova a comandare ma non “sfonda” e sbaglia per primo. La sua palla oggi sembra non fare male, e sul 15-30 un rovescio banale in rete cercando il lungo linea lo condanna a doppia palla break. A testa bassa va a servire fin troppo velocemente e prova una smorzata mal giocata che non passa la rete. BREAK Bu, ma è Musetti ad essere uscito mentalmente dalla partita, non sembra trovare una reazione, né tecnica, né agonistica. Si lamenta con il suo angolo dopo l’ennesimo errore… gioca con frenesia ma nemmeno spingendo così tanto da voler spaccare la palla e questa è le peggior condizione possibile: sfiducia ed errori non forzati (già 21 in 12 game). Enorme la differenza di vivacità del cinese, che fa il pugno dopo un diritto colpito con forza che passa un Lorenzo chiamato a rete e incapace di rigiocare la palla con qualità. 2-0 Yunchaokete, incredibilmente in controllo della partita. L’orologio senza l’ora di gioco e finalmente Lorenzo trova un rovescio lungo linea vincete che lascia fermo l’avversario, miglior esecuzione dell’incontro per l’italiano in un oceano di errori. Un buon game per Lorenzo, spalle al muro, anche una smorzata stavolta corretta e ben eseguita, 2-1. Il problema è trovare il jolly in risposta per riaprire la partita. Ci prova finalmente nel quarto game: spinge con più intensità e si porta 15-30, poi ai vantaggi sbaglia un diritto in rete dopo essersi aperto il campo e la sua racchetta vola a terra per la frustrazione… almeno c’è una prima reazione emotiva. Bu vince un altro scambio riprendendo bene la palla corta, 3-1. La sfuriata forse ha almeno liberato un po’ il braccio di Lorenzo che trova un bel vincente e una chiusura con la volée alta dopo una smorzata ottima, 3-2. Dall’angolo cercano di tenere su Musetti, spingerlo a convogliare tutta la energia in spinta e determinazione. Bu sbaglia malamente uno smash all’inizio del sesto game e sul 30 pari cerca una smorzata che non esce bene, arriva e chiude Musetti. Palla break! La prima di tutta la partita, ma se la gioca bene: altra smorzata, stavolta perfetta. Ottima tenuta mentale nel primo momento di difficoltà. Il cinese perde posizione sotto i back di rovescio finalmente più incisivi dell’italiano, che con un attacco in contro tempo si prende il campo e chiude di volo. Purtroppo anche la seconda palla break non va, Bu spinge e sbaglia per primo il toscano. Sul ritmo il cinese oggi è superiore, spinge bene e sbaglia niente, vola via l’ennesimo diritto di Lorenzo e 4-2 Bu. Musetti porta a casa il settimo game con discreta qualità, incluso un S&V improvviso, forse da usare più spesso (me serve una prima palla molto incisiva), 4-3. Nell’ottavo game, dopo un’ora e mezza con rarissimi errori e zero incertezze, Bu concede qualcosa sotto i colpi più profondi dell’azzurro. Un diritto banale out sul 30-15 e quindi un doppio fallo! Altra palla break per Lorenzo, la terza dell’incontro. È quella buona! Bu regala ancora col diritto, BREAK Musetti, impatta lo score 4 pari e caccia un urlo liberatorio. Si è sciolto il braccio di “Muso”, il back di rovescio è una rasoiata che spezza il ritmo del rivale, che ha perso la pazienza ora sbaglia per primo. Sorpasso Musetti, 5-4. Ha perso sicurezza il cinese, il diritto prima perfetto ora cede alla terza o quarta palla di scambio. Parità. È anche calata la percentuale di servizio di Bu, ma regge e impatta lo score 5 pari. Si entra nel rush finale. Lorenzo sbaglia un tocco stretto non facile sotto rete, 30 pari, poi comanda col diritto e rovescio, palle lungo linea che governa ora con la corretta intensità. 6-5 con una splendida sbracciata di rovescio, che finora era terribilmente mancata. Bu sbaglia uno smash, gli costa il 15-30, poi Musetti è bravo a bloccare in riposta e cambiare passo col diritto, bella accelerazione e 15-40, due Set Point. È più vivo il suo sguardo. Yunchaokete annulla il primo pizzicando una riga di fondo in scambio, 30-40; SI!!! Con una magia in risposta, un rovescio bloccato che diventa un tracciante in lungo linea, imprendibile, Musetti vince il set 7-5. Fiammata di qualità e miglior risposta di tutto il match, necessaria per uscire dalle secche di una partita iniziata malissimo. Si va al terzo.
    Dopo un discretamente lungo toilette break, Musetti riparte al servizio e Bu non ne indovina una… solo errori e via, 1-0, l’azzurro può fare corsa di testa (e parziale di 6 game a 1 per Lorenzo dal 4-2 Yunchaokete). Musetti ha conquistato campo, il back di rovescio ora il colpo principe per muovere il ritmo e l’avversario tanto che Bu non ha più il ritmo precedente e alla fine sbaglia. Altra intensità e soprattutto piglio del toscano, ma Bu riesce a rimontare un pericoloso 15-30 spingendo bene, 1 pari. Lorenzo forza out due diritti, attenzione, 15-30, ma rimedia con un’ottima variazione col back di rovescio – il colpo che l’ha rimesso in partita – e poi attaccando la rete. 2-1. Diversi errori in questa fase, qualche tocco di classe di Musetti alternati a giocate non consone al momento. Bu è meno incisivo rispetto all’avvio dell’incontro ma regge. Si avverte stanchezza fisica e mentale in campo, la miglior qualità non c’è più. Lorenzo si aggrappa alla smorzata per avanzare, 3-2. Nel sesto game Musetti mette in campo forza fisica e qualità di tocco, con un bel pressing e poi smorzata vincente, 15-30, poi sul 30 pari trova un rovescio profondissimo e chiusura di volo sicura, 30-40, palla break! Bu comanda col diritto ma ne centra male uno che vale all’azzurro il BREAK! 4-2 avanti, è a due passi da una importantissima rimonta. Forte del vantaggio, il braccio di “Muso” è libero, e tornano quelle sbracciate di rovescio iconiche, tra le più belle del tour. Passo avanti e via, comanda Lorenzo forte di un parziale di 9 game a 3. Ora è lui che decide il tempo di gioco, sbatte il rivale nell’angolo e chiude di classe. 5-2 Musetti con un game a zero. Fa il dito verso il campo Lorenzo, “io resto qua” sembra dire. Serve per chiudere sul 5-3. Il diritto non tradisce, gran sbracciata vincente e 30-15, poi è il rovescio a fallire, errore strano, c’è tensione. Un bel servizio vale il Match Point. Serve and Volley! Chiude con stile una partita inizia malissimo, finalmente ribaltata trovando il bandolo della matassa, bravo ad approfittare del primo calo del rivale e usando meglio le sue armi migliori, i tagli e il cambio di ritmo. Un raggio di sole in una giornata tanto griglia… Ora Lehecka, servirà una partenza assai diversa.

    Yunchaokete Bu vs Lorenzo Musetti ATP Monte-Carlo Yunchaokete Bu653 Lorenzo Musetti [13]476 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-5 → 3-6Y. Bu 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5Y. Bu 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Y. Bu 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-401-2 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2Y. Bu 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1L. Musetti 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Y. Bu 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-6 → 5-7L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-305-5 → 5-6Y. Bu 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5Y. Bu 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df4-3 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 4-3Y. Bu 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2Y. Bu 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-1 → 3-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1Y. Bu 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Y. Bu 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4Y. Bu 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 5-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-2 → 4-3Y. Bu 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2Y. Bu 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 3-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 2-1Y. Bu 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 2-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0

    Statistica
    Bu 🇨🇳
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    254
    288

    Ace
    4
    1

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    56/101 (55%)
    69/90 (77%)

    Punti vinti sulla prima
    39/56 (70%)
    49/69 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    22/45 (49%)
    11/21 (52%)

    Palle break salvate
    3/6 (50%)
    0/2 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    15
    16

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    189
    151

    Punti vinti sulla prima di servizio
    20/69 (29%)
    17/56 (30%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/21 (48%)
    23/45 (51%)

    Palle break convertite
    2/2 (100%)
    3/6 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    16
    15

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    14/17 (82%)
    14/20 (70%)

    Vincenti
    15
    35

    Errori non forzati
    35
    45

    Punti vinti al servizio
    61/101 (60%)
    60/90 (67%)

    Punti vinti in risposta
    30/90 (33%)
    40/101 (40%)

    Totale punti vinti
    91/191 (48%)
    100/191 (52%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    219 km/h (136 mph)
    215 km/h (133 mph)

    Velocità media prima
    194 km/h (120 mph)
    177 km/h (109 mph)

    Velocità media seconda
    152 km/h (94 mph)
    148 km/h (91 mph) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Il programma completo di Martedì 08 Aprile 2025. Di nuovo in campo Matteo Berrettini. Al via anche Cobolli e Sonego ed il doppio Bole-Vava

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – (foto Brigitte Grassotti)

    Court Rainier III – ore 11:00Nicolas Jarry vs Grigor Dimitrov Holger Rune vs Nuno Borges Alexander Zverev vs Matteo Berrettini Jordan Thompson vs Stefanos Tsitsipas
    Court Des Princes – ore 11:00Lorenzo Sonego vs Pedro Martinez Dusan Lajovic vs Flavio Cobolli (Non prima 13:00)Tallon Griekspoor vs Arthur Fils Jack Draper vs Marcos Giron
    Court EA de Massy – ore 11:00Alexei Popyrin vs Ugo Humbert Tomas Martin Etcheverry vs Corentin Moutet Frances Tiafoe vs Miomir Kecmanovic Jamie Murray / Rajeev Ram vs Hugo Nys / Edouard Roger-Vasselin
    Court 9 – ore 11:00Joe Salisbury / Neal Skupski vs Matthew Ebden / John Peers Roberto Bautista Agut vs Brandon Nakashima (Non prima 13:00)Tomas Machac vs Sebastian Baez
    Court 11 – ore 11:00Sadio Doumbia / Fabien Reboul vs Robert Galloway / Jackson Withrow Alex de Minaur / Jan-Lennard Struff vs Maximo Gonzalez / Andres Molteni Rohan Bopanna / Ben Shelton vs Simone Bolelli / Andrea Vavassori LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: buon esordio di Berrettini, doma Navone e si “regala” Zverev

    Matteo Berrettini a Monte Carlo (foto Brigitte Grassotti)

    Non sbaglia l’entrata in scena Matteo Berrettini che doma in due set 6-4 6-4 l’argentino Mariano Navone, 70 del ranking, ma con un best alla 29esima posizione nel giugno scorso. Nonostante la classifica forse uno dei peggiori avversari per un primo turno sulla terra battuta. Proveniente dalla qualificazioni Navone è uno specialista della terra rossa dove ha disputato le uniche due finali ATP. Le condizioni di gioco non ottimali, freddo umido e terra pesante non potevano che favorire un mastino come Navone. Instancabile da fondo, costringe gli avversari a giocare sempre un colpo in più. Mai un back, né una palla corta, ma un lottatore estremo che non regala niente. Ogni quindici da lottare e da conquistare.
    Oggi le armi migliori di Matteo servizio e dritto erano come spuntate sulla superficie lenta del Court des Princes, determinato e concentrato su ogni scambio Berrettini è stati lì a lottare su ogni palla, senza cercare la soluzione facile, accettando umilmente di vedere che Navone rispondeva anche ad un servizio a 220 km/h. Una partita con tanti punti positivi per il prossimo turno anche se l’avversario sarà Alexander Zverev il numero due del mondo.
    Berrettini è partito al rallentatore con tre palle break annullate nel gioco d’apertura, poi quando il braccio ha cominciato a scaldarsi, ha costretto Navone a visitare tutti gli angoli del campo. Purtroppo dal servizio non sono venuti tanti punti diretti causa la terra lenta di questi giorni senza sole, ma forse è stato un bene per mettere a punto dritto e rovescio da fondo e la consistenza degli scambi. A parte il dritto sempre devastante, Berrettini è migliorato anche dal lato del rovescio. Il back è sempre la rasoiata che rimbalza ad un centimetro da terra, mentre il rovescio a due mani è più profondo e lavorato. Certo non partono vincenti, ma una più lunga che gli da tempo di spostarsi sul dritto.
    Valutazione molto positiva, per l’atteggiamento ed il carattere dimostrato anche quando in un momento di calo, sul 4-1 e doppio break ha lasciato all’argentino due giochi di servizio, non si perso d’animo, ma ha saputo subito ritrovare il livello per chiudere set e partita. Mercoledì la sfida con Zverev, mission difficile, ma non impossibile.
    1. set Serve Navone che mette la prima a 196 km/h 15-0. Bene con il dritto Matteo 15 pari. Il Martello inizia a colpire. Palla break. Rovescio vincente. Parità, Navone tiene il servizio 1-0. Matteo alla battuta, 211 km/h, ma Navone è on fire. Tre palle break. Servizio e dritto per la prima. Berrettini prima 220 km/h, Parità. Navone veramente tosto. Ancora parità. Il servizio di Berrettini buca la terra 1-1. Si gioca ad un ritmo indiavolato Navone in difficoltà 15-30. Il dritto di Berrettini fa male. Due palle break. Disegna il campo Matteo. Break 2-1. Stecca lo smash Matteo 0-30. Recupera una smorzata Navone. Due palle break. Doppio fallo 2-2. Cede un solo quindici Navone 3-2. A rete Berrettini 15-0. Servizio e dritto 30-0. Doppio fallo il solo punto conquistato da Navone 3-3. Scambi veloci ad alta intensità 30 pari. Palla break per l’azzurro. Dritto in rete. Parità. Nuova palla break. Stop volley da antologia. Break 4-3. Berrettini al servizio con palle nuove. Inizia bene l’ex numero 6 del mondo 15-0. Smorzata vincente 30-0. Navone non molla uno scambio 30 pari. Due prime per il romano, break confermato 5-3. Navone tiene il servizio 5-4. Momento della verità per Matteo. Doppio fallo. Dritto impreciso 0-30. Ace 15-30. Dritto vincente 30 pari. Navone risponde bene e Berrettini affossa il rovescio in rete. Palla break. Lungolinea imprendibile, parità. Set-point. Falso rimbalzo esce il back dell’italiano. Parità. Smorzata e lob, set-point numero due. Scambio ad alta intensità, Navone non regge i missili di dritto. Primo set Berrettini 6-4.
    2. setNavone alla battuta e subito in difficoltà 0-30. IL nastro non aiuta Berrettini 30 pari. Scambio infinito, Matteo ha la meglio. Palla break. Non tiene il ritmo Navone Break 0-1. Cede un quindici, ma conferma il break Berrettini 2-0. Navone bene con la prima 2-1. Poco incisivo da fondo, in difficoltà Berrettini 15-30. Passante da urlo 30 pari. Altro vincente sulla palla corta dell’argentino 40-30. Dritto vincente di navone. Parità. Volée vinte del romano, ed ace break riconfermato 3-1. Inizia bene Matteo che mette in difficolta Navone 0-30. Dritto in rete dell’argentino 0-40, tre palle break. Rovescio in rete e se ne va la prima. Fucilata di dritto di Matteo. Doppio break 4-1. Rovescio in rete per il finalista di Wimbledon 2022, 0-15. Palla corta per rimediare 15 pari. A rete per la pima volta Navone che pasticcia 30-15. Regala lo smash Matteo 30 pari. Dritto fuori, palla break. Altro dritto in corridoio, Navone accorcia 2-4. Leggero calo di Berrettini, ma anche Navone ci mette del suo. Parità. L’argentino comunque tiene il servizio e torna vicino 3-4. Ancora un doppio fallo del romano 0-15. Smash vincente di Navone 0-30. Prima vincente 15-30. Dritto sul nastro due palle break. Palla corta in rete. Navone completa la rimonta 4-4. Serve Navone che perde il primo scambio 0-15. Dritto in rete dell’argentino 0-30. Matteo incisivo con il dritto 0-40 tre palle break. A rete Navone che annulla la prima. Dritto fuori e se ne va la seconda. Servizio e dritto. Parità. Doppio fallo, palla break numero quattro. Scambio durissimo, Berrettini mette all’angolo Navone. Break 5-4. Il vincitore della Davis 2024, serve per il match. Navone aggressivo 0-30. Errore dell’argentino 15-30. Rovescio in rete 30 pari. Prima a 217 km/h. Match point. Ancora un servizio vincente Berrettini al secondo turno 6-4 6-4.

    Mariano Navone vs Matteo Berrettini ATP Monte-Carlo Mariano Navone44 Matteo Berrettini66 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6M. Navone 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A df4-4 → 4-5M. Berrettini 0-15 df 0-30 15-30 15-403-4 → 4-4M. Navone 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-402-4 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-4 → 2-4M. Navone 0-15 0-30 0-40 15-401-3 → 1-4M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 A-40 40-40 A-40 ace1-2 → 1-3M. Navone 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-2 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2M. Navone 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 df 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 4-6M. Navone 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5M. Navone 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 df 40-153-2 → 3-3M. Navone 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 15-40 df1-2 → 2-2M. Navone 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1M. Navone 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Statistica
    Navone 🇦🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    209
    235

    Ace
    0
    2

    Doppi falli
    2
    4

    Prima di servizio
    43/66 (65%)
    44/69 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    24/43 (56%)
    29/44 (66%)

    Punti vinti sulla seconda
    9/23 (39%)
    9/25 (36%)

    Palle break salvate
    6/11 (55%)
    4/7 (57%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    171
    201

    Punti vinti sulla prima di servizio
    15/44 (34%)
    19/43 (44%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    16/25 (64%)
    14/23 (61%)

    Palle break convertite
    3/7 (43%)
    5/11 (45%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    2/7 (29%)
    7/9 (78%)

    Vincenti
    12
    19

    Errori non forzati
    29
    35

    Punti vinti al servizio
    33/66 (50%)
    38/69 (55%)

    Punti vinti in risposta
    31/69 (45%)
    33/66 (50%)

    Totale punti vinti
    64/135 (47%)
    71/135 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    199 km/h (123 mph)
    225 km/h (139 mph)

    Velocità media prima
    179 km/h (111 mph)
    208 km/h (129 mph)

    Velocità media seconda
    153 km/h (95 mph)
    168 km/h (104 mph)

    Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Valentin Vacherot: primo monegasco a vincere una partita a Montecarlo dal 2009

    Valentin Vacherot MON, 16.11.1998 – Foto getty images

    Una giornata indimenticabile per il tennis monegasco si è materializzata domenica sul Court des Princes, quando Valentin Vacherot ha conquistato non solo la sua prima vittoria a livello ATP, ma ha anche riscritto la storia del Principato. Con un netto 6-2, 6-1 inflitto in appena 58 minuti al ben più quotato Jan-Lennard Struff, Vacherot è diventato il primo giocatore di Monaco a vincere un match in un main draw nel Masters 1000 di casa dal lontano 2009.“È qualcosa di davvero speciale,” ha confessato un emozionato Vacherot in conferenza stampa. “C’è un dettaglio che rende questa storia ancora più bella: l’ultimo monegasco a vincere una partita qui è stato mio fratello, Benjamin Balleret, che oggi è anche il mio coach. È un momento straordinario per me, per la mia famiglia e per tutto il Principato. Spero sinceramente che questo sia solo l’inizio di qualcosa di più grande.”
    La partita si è rivelata sorprendentemente a senso unico, con Vacherot capace di neutralizzare completamente un avversario come Struff, giocatore di ben altra esperienza e che in passato aveva ottenuto risultati significativi proprio sul rosso monegasco.“Prima di scendere in campo è sempre difficile avere aspettative concrete,” ha spiegato il tennista locale. “Non sappiamo mai cosa potrà accadere, ma nelle ultime settimane ho avvertito sensazioni estremamente positive. Sentivo qualcosa dentro che mi suggeriva che sarebbe stato il mio giorno, la mia settimana, e oggi ho espresso un tennis di altissimo livello.”Con la modestia di chi sa di aver compiuto qualcosa di straordinario, Vacherot ha aggiunto: “Ovviamente non potevo immaginare di vincere in meno di un’ora contro un giocatore del suo calibro. È stato inaspettato, ma è sicuramente positivo aver risparmiato energie in vista dei prossimi impegni.”
    Il fattore emotivo ha giocato un ruolo fondamentale, soprattutto nei primi scambi dell’incontro. “La parte più intensa a livello emotivo è stata indubbiamente l’ingresso in campo,” ha rivelato Vacherot. “Non immaginavo ci sarebbe stato così tanto pubblico. È domenica, il primo giorno del tabellone principale, e francamente non avrei mai pensato che così tante persone sarebbero venute a sostenermi.”“I primi game sono stati i più difficili da gestire a livello mentale, ma dopo il mio primo o secondo turno di servizio, ho iniziato a razionalizzare: alla fine è solo una partita di tennis. Da quel momento, per circa tre quarti dell’incontro, sono riuscito a imporre il mio gioco e a dettare il ritmo.”
    Sebbene i recenti risultati nei tornei Challenger in Spagna e Romania non brillassero particolarmente sulla carta, Vacherot ha voluto sottolineare come il suo tennis fosse comunque in ascesa.“Da tempo avverto sensazioni molto positive. I risultati di marzo in Spagna e Bucarest possono sembrare deludenti, ma sono solo numeri. Io e il mio team sappiamo che il mio livello sta crescendo costantemente. In particolare, la Davis Cup di febbraio è stata fondamentale per costruire la mia fiducia.”“A volte una sconfitta può essere ingannevole: ho perso 7-5 nel terzo contro de Jong, che è nella top 90, e anche a Bucarest è stata una battaglia difficile. Ma nonostante questi risultati, sapevo di stare giocando bene. La sconfitta di martedì scorso non ha minimamente intaccato la mia fiducia, e oggi ne avete avuto la dimostrazione.”
    Con lo sguardo già rivolto al futuro, Vacherot si prepara a quello che potrebbe essere un remake della sfida dell’anno scorso contro Grigor Dimitrov: “Potrebbe essere la rivincita con Grigor. Lui gioca martedì, quindi sapremo presto. Ovviamente non vincerò sempre con punteggi così netti contro i top player, ma oggi tutto ha funzionato alla perfezione.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO