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    Esordio al PalaSavelli per Grottazzolina, Ortenzi: “L’entusiasmo della casa nuova deve diventare un valore”

    Yuasa Battery Grottazzolina in crescita. Il test con la Lube Civitanova ha mostrato i progressi del gruppo, in un PalaSavelli molto accogliente con 800 spettatori sugli spalti. “Rispetto al primo allenamento congiunto, sempre con la Lube effettuato una settimana fa a Civitanova Marche, ho notato passi avanti importanti – dice il coach Massimiliano Ortenzi –. Eravamo sicuri che quello mostrato in terra maceratese non era il nostro valore reale, c’era molto nervosismo dato dal fatto che eravamo alla prima uscita.

    Qui al PalaSavelli, dopo un inizio titubante, i ragazzi si sono sciolti e abbiamo cominciato a giocare quella che può essere la nostra pallavolo. Bene il secondo set, abbiamo affrontato a viso aperto la Lube anche nel terzo dove avevamo costruito un vantaggio che avrebbe potuto dare frutti maggiori, ma siamo stati un po’ ingenui nella gestione di alcuni palloni decisivi. Questo ci deve servire a migliorare ulteriormente, perché in campionato questi set qui dobbiamo chiuderli in nostro favore”.

    Ortenzi soddisfatto del test al PalaSavelli: “Ci siamo stati, abbiamo tenuto bene il campo. Non c’è stato un gap tecnico così evidente come nel primo test e siamo contenti. Invece siamo meno contenti del quarto set dove siamo crollati. Ecco, la nostra squadra queste pause non se lo può permettere. In questo campionato tutti i set possono essere importanti, siamo chiamati a fare passi avanti”.

    Il pubblico si è divertito: “C’era tanta gente e grande attesa per la nostra prima al Porto San Giorgio – aggiunge Ortenzi –. Chi è venuto a vedere la partita si è divertito. Ancora una volta arriva la conferma della spinta del pubblico, abbiamo sentito tanto calore. Spero che tutti gli spettatori che erano qui e che si sono divertiti, poi li ritroveremo magari triplicati durante le gare di campionato, a partire dal 29 settembre, data del debutto interno in campionato contro Monza. Per i ragazzi è importante avere questa spinta qua”.

    Prima del match al cospetto dei lombardi, altre tre settimane di duro lavoro: “Dobbiamo pensare a noi, a costruire la nostra identità e le nostre sicurezze. Allenamenti come quelli con la Lube ci servono a migliorare e a crescere”. Ortenzi e le emozioni del PalaSavelli: “E’ una casa nuova, tutto da scoprire. Quando entri ti devi ambientare. Immaginarlo gremito di tifosi, come ci auguriamo, sarà da brividi. L’entusiasmo della casa nuova deve diventare un valore e non un limite”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, coach Ortenzi dopo la conquista delle Final Four: “Ce lo meritiamo”

    Il rientro sul taraflex amico da parte della Yuasa Battery è dolce, e vede la formazione grottese vincere contro la Pool Libertas Cantù con identico punteggio rispetto alla gara del 1 maggio scorso in terra lombarda, staccando così il pass per la Final Four della Del Monte Coppa Italia in programma a Cuneo nel prossimo weekend.

    Eppure non è stato semplice l’approccio al match: “Alla vigilia eravamo un po’ preoccupati – rivela coach Ortenzi – perché avevamo entrambi i palleggiatori con la febbre, non sapevamo se sarebbero riusciti a stare in campo. Nel primo set abbiamo sbagliato troppo al servizio e Cantù ha vinto con grande merito. Dal secondo abbiamo cominciato a prendere ritmo al servizio e a muro, da lì abbiamo condotto sempre, bravi ad essere precisi, a non strafare e cercare soluzioni utili per la squadra. Nel quarto ha fatto molto bene anche chi sinora ha giocato meno, per cui sono doppiamente soddisfatto.”

    Quella di ieri sarà l’ultima gara interna col taraflex arancio-verde, visto che per l’appuntamento finale della stagione, la Supercoppa in programma a Grottazzolina il 19 maggio, il manto tornerà ad essere quello tricolore, come già avvenuto nel 2022 in A3: “All’inizio della stagione ci siamo detti che volevamo provare ad arrivare in fondo a tutto, e ci siamo riusciti. Non era scontato dopo Siena avere questa applicazione. La Final Four è un premio, andiamo a giocarla con una stella sul petto che ormai nessuno può toglierci, e ci andiamo a divertire e godercela perché ce lo meritiamo.”

    Certo, Cuneo è una location non proprio dietro l’angolo per i tifosi, che dovranno eventualmente sobbarcarsi una maxi trasferta da quasi 700 km per seguire i propri beniamini nella due giorni che determinerà la formazione vincitrice della Del Monte Coppa Italia 2024: “Spero che i tifosi riescano ad organizzarsi e seguirci nonostante la distanza, averli è sempre speciale e i ragazzi li sentono forte. Noi proveremo comunque a regalare loro l’ennesima gioia.”

    Con la festa promozione già programmata per il 20 maggio, giorno successivo alla disputa della Supercoppa, l’allenatore aggiunge: “E’ giusto celebrare quello che è successo, non ci è stato concesso il tempo di farlo nell’immediato, lo faremo subito al termine della stagione perché è giusto farlo, è un risultato straordinario ed è giusto che i tifosi si godano questo successo e questa squadra”.

    Spazio anche alle emozioni, sul finale, quando dalla panchina viene chiamato in campo un giovanissimo Diego Foresi (classe 2007) per esordire in Serie A davanti al proprio pubblico, che lo ha accolto con un autentico boato: “Sono contento per Diego – chiosa Ortenzi – ci ha seguito molto quest’anno, si è messo a disposizione della squadra per darci delle soluzioni in più, è un ragazzo straordinario e l’augurio è che queste categorie possa arrivare a giocarle da protagonista, come già avvenuto per altri ragazzi del nostro settore giovanile”.

    Ed è proprio un emozionatissimo Diego Foresi a parlare del suo esordio, che lo ha visto immediatamente protagonista con una bella ricezione in tuffo: “Un’emozione enorme, i compagni sono dei veri campioni in campo e fuori, mi hanno sempre fatto sentire a mio agio, ringrazio prima di tutto loro, Massimiliano e la società, non mi hanno mai fatto sentire in ansia o panico. Questo esordio ripaga il tanto lavoro fatto, e viverlo in casa è una marcia in più. Quel boato al mio ingresso me lo porterò dentro per tutta la vita.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina a un passo dal sogno, Ortenzi: “Dobbiamo godercela fino in fondo”

    Della serata di domenica 21 aprile, e del 3-0 rifilato alla Emma Villas da parte di una entusiasmante Yuasa Battery Grottazzolina non rimane solo il risultato, pur importantissimo. Rimane anzi, più di ogni altra cosa, l’entusiasmo travolgente di un pubblico e di un territorio che ha risposto davvero in massa ad un evento che comunque, a prescindere da quello che sarà l’esito finale, sa già di storia.

    “Siamo contenti – rivela a caldo coach Massimiliano Ortenzi – perché non ce lo aspettavamo di riuscire a fare questo tipo di partita, invece siamo stati bravissimi a reggere all’inizio, poi ad un certo punto della gara abbiamo preso ritmo, soprattutto al servizio. Lì abbiamo fatto la differenza guadagnandoci tante opportunità e, anche quando non abbiamo espresso il nostro miglior gioco, eravamo lucidi in campo. Niente da dire abbiamo giocato un’ottima partita”.

    Tutti i componenti del roster, anche chi è subentrato a gara in corso, lo ha fatto col piglio giusto, segnale importante in vista dei prossimi appuntamenti. Aldilà di un Breuning in palla, a inarrestabile e premiato MVP del match, si è vista una Yuasa Battery che ha saputo reagire e colpire nei momenti giusti, rispetto all’ultima apparizione con Siena in regular season in cui ci furono alcuni passaggi a vuoto importanti: “Ci siamo detti che dobbiamo essere dentro le partite e dentro questa finale – prosegue il coach – e dobbiamo godercela perché non capita a tutti di poter prendere parte a questo palcoscenico. Ce la dobbiamo godere fino in fondo e questo significa fare tutto quello che serve per provare a vincere. Farlo qui stasera è stato speciale, da far venire i brividi.”

    Commozione generale del pubblico, a partire dal sindaco Antognozzi ai tanti amici e tifosi che hanno seguito questa avventura nel corso degli anni. Però questa serie finale è ancora tutt’altro che chiusa, ed il condottiero di Grottazzolina è molto cauto in tal senso: “I playoff sono strani, vincere una partita non conta perché ora dovremo andare a Siena, a casa loro e sarà tutta un’altra partita. Andiamo per vincere, chiaramente, ma con la consapevolezza di avere in ogni caso una chance ulteriore qui al Palagrotta per una eventuale gara 3. Bisogna essere lucidi nell’affrontare questo momento, so che è difficile però dobbiamo rimanere concentrati e pensare al presente e farlo con quello che ci ha contraddistinto fino ad oggi, ovvero la voglia di non fermarsi mai.”

    Nel frattempo, inevitabilmente, c’è tanto fermento tra i tifosi, ed immediatamente dopo il triplice fischio è già partita la macchina organizzativa per seguire in massa la squadra a Siena giovedì 25 aprile: “Sono contento – chiosa l’allenatore della Yuasa Battery – stasera quando hanno tirato su la coreografia mi sono venuti i brividi, ed averne tanti che hanno già espresso la volontà di venire a Siena giovedì è altrettanto speciale per i ragazzi, perché significa che aldilà del risultato siamo riusciti a far innamorare un territorio intero di questa squadra e questo non ce lo toglie nessuno.”

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ortenzi dopo il K.O. di Ravenna: “Bovolenta non siamo mai riusciti a contenerlo”

    Che sarebbe stata impresa ardua strappare la vittoria al Pala De André lo si sapeva, basti pensare che sinora nella serie playoff la Consar non ha perso nemmeno un set davanti al proprio pubblico. Certamente però ci si aspettava una condotta di gara un pochino diversa da parte della Yuasa Battery, soprattutto alla luce di quanto fatto vedere in gara 1.

    E invece a Ravenna la formazione di coach Ortenzi è letteralmente andata a sbattere contro un Bovolenta in formato Super(lega), coadiuvato da un team coeso che, all’interno della propria “luminosissima cattedrale” ha lasciato poco più che le briciole a Fedrizzi e compagni.

    Primo 3-0 stagionale subìto da Grottazzolina, sintomo di quanto la Consar sia stata attenta e continua nella propria prestazione: “Sapevamo che sarebbe stato molto difficile ripetere la stessa prestazione di giovedì e vincere in maniera netta – ammette coach Ortenzi a margine del match – loro nel primo set hanno giocato e battuto benissimo, soprattutto Bovolenta che non siamo mai riusciti a contenere.”

    Dal secondo parziale in poi, però, ancora una volta le cose sembravano poter cambiare: “Le ragioni del match le troviamo tutte nel secondo, abbiamo fatto al nostra partita, la gara che dovevamo fare qui a Ravenna, siamo rimasti attaccati alla partita e ci siamo creati anche qualche break importante di vantaggio. Dopo il 18 abbiamo però perso qualche azione importante e le abbiamo pagate. Abbiamo avuto un cambiopalla ed un contrattacco per vincere il set, li abbiamo sprecati entrambi, a questo livello qui se fai errori diretti li paghi. Loro invece dal servizio hanno trovato l’arma che li ha riportati sopra. Nel terzo set non siamo riusciti a rientrare dopo aver concesso un break”.

    Una sconfitta senza appello, in cui però c’è grande rammarico per non essere riusciti a chiudere il secondo parziale, perché vincerlo poteva dare adito ad un racconto diverso. Oramai, però, indietro non si torna, e dunque ci si gioca tutto mercoledì (17 aprile, ore 20:30) a Grottazzolina, primo vero spartiacque stagionale per il quale sarà necessario recuperare tutte le energie mentali necessarie. Come? “Si deve riuscire a farlo, questi sono i playoff e sapevamo che si poteva arrivare a gara 3, dobbiamo curare in fretta le ferite di questa gara e prepararci per mercoledì dove dobbiamo fare una partita diversa, ma possiamo farla.”

    Nota di merito per i tanti tifosi marchigiani presenti (oltre 100) nell’impianto ravennate, una risposta colma di affetto che si è sentita distintamente, nonostante l’inferiorità numerica (ovvia) rispetto al pubblico di casa: “Bello – ringrazia il coach a nome della squadra – c’era tanta gente, li ringraziamo di questo affetto, speriamo che mercoledì riescano a riempire il palazzetto per far sentire la loro spinta che può senz’altro fare la differenza”.

    E la risposta ci sarà, come c’è sempre stata nell’arco della stagione da parte di un intero territorio: prelazione (per abbonati, tifo organizzato e tesserati) già partita nella tarda serata di ieri a ritmi vertiginosi; da martedì 16 Aprile via alla vendita libera sul circuito Vivaticket, con servizio di prevendita al PalaGrotta nei seguenti giorni e orari: martedì 16 ore 10-13 e 17-20; mercoledì 17 ore 10-13 e dalle ore 16 fino all’inizio della partita.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ortenzi: “Era importante entrare bene in questi Play Off dal punto di vista nervoso”

    Una serata da ricordare, per il grandissimo affetto con cui tifosi e territorio hanno risposto di giovedì sera, e per un risultato che permette alla Yuasa Battery di inaugurare la serie di semifinale playoff come davvero meglio non si poteva. Il 3-1 maturato in rimonta sulla Consar Ravenna, probabilmente la formazione più in forma del momento, è venuto al termine di un match vibrante, iniziato male e finito in gran crescendo, com’è lo stesso coach Ortenzi a raccontare: “Venivamo da un periodo in cui non giocavamo partite di livello, ci abbiamo messo un po’ per entrare in partita col servizio ed a muro-difesa, le cose che di solito ci vengono bene. Ravenna veniva da un buon momento e nel primo set hanno attaccato con l’80%, difficile contrastarli. Da lì la partita è cambiata, siamo stati bravi a trovare dei punti diretti in battuta che ci hanno dato la scossa, e siamo stati sempre dentro la partita, toccato tanto a muro e contrattaccato con maggiore lucidità. Il quarto non è stato un set da playoff, ce lo prendiamo ma da domani si azzera tutto.”

    In molti si chiedevano se arrivare riposati fosse effettivamente un vantaggio o meno; quegli stessi si chiedono a fine match se il calo di Ravenna alla distanza possa magari essere stato dettato dalla stanchezza delle tante gare ravvicinate: “Difficile dire se il calo sia tecnico o fisico, direi che non importa – prosegue l’allenatore dei marchigiani -. La cosa che interessa me è che siamo riusciti ad entrare bene dal punto di vista nervoso dentro questi playoff, che non è una roba semplice.”

    A chi gli chiede quale sia il suo stato emotivo, dopo una semifinale playoff di A2 che a Grottazzolina mancava da 24 anni, il tecnico risponde: “Coi ragazzi ce lo siamo detti stasera ma anche ad agosto, arrivare dove vogliamo, senza dirlo, è un sogno e come tutti i sogni bisogna prendersene cura, e se c’è una occasione te la devi andare a prendere. La stiamo vivendo con entusiasmo, i ragazzi hanno costruito tanto in questi mesi, sappiamo che questo non conta per il risultato ma conta per noi. I valori sui quali ci aggrappiamo sono importanti, dobbiamo pensare a questo.”

    Con l’occhio già proiettato a domenica, dove a Ravenna ci saranno anche diversi sostenitori ad incoraggiare i propri beniamini al Pala De André: “Domenica sarà una partita difficilissima – chiude Ortenzi – intanto siamo contenti di aver vinto la prima ed esserci così garantiti la possibilità di giocare almeno un’altra volta qui a casa nostra, che è tanta roba, perché Ravenna è una grande squadra ed era in palla. Domenica andiamo consapevoli per provarci, ma anche tranquilli sapendo che i playoff possono giocarsi su più partite. Dobbiamo giocare la nostra partita al meglio, poi vedremo ciò che riusciremo a raccogliere.”

    Una serata in cui il tifo di Grottazzolina, per larghi tratti un’autentica bolgia, ha sofferto e gioito con i propri beniamini. “Lo sapevamo che l’approccio non sarebbe stato semplice dopo tutti questi giorni di riposo” rivela Michele Fedrizzi. “Loro sono partiti fortissimo, difendendo e contrattaccando in maniera incredibile. Noi siamo stati molto bravi a restare concentrati, aspettare le nostre occasioni e sfruttarle. Faccio davvero i complimenti a tutti, perché personalmente credo di aver fatto forse meno di quanto mi aspettassi, ma non si è notato perché tutti ci hanno messo davvero tanto.”

    Sempre molto autocritico e perfezionista nei confronti di se stesso, lo schiacciatore trentino ha però le idee molto chiare sul prosieguo: “Non abbiamo fatto ancora nulla, ci sono ancora tante partite, io penso già avanti”. Senza dimenticare la chiosa sul pubblico: “Bellissima cornice, sono l’uomo in più come abbiamo sempre detto, tutto questo ci carica in modo incredibile e speriamo di averne ancora tanti nelle prossime gare che ci attendono”.  

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Ortenzi si gode il primato: “L’obiettivo è cercare di arrivare davanti a tutti”

    La settima di ritorno ha messo in mostra una Yuasa Battery Grottazzolina dalle proverbiali sette vite, capace di soffrire in un PalaSanFilippo con oltre 1000 supporters bresciani al seguito, ma anche di ribaltare una partita che ai più appariva segnata, con un piglio ed una “tigna” davvero da grande squadra.

    Una giornata che, peraltro, ha vissuto anche di tante sorprese, sovvertendo ampiamente i favori del pronostico per più di una protagonista delle parti nobili della classifica: basti pensare agli scivoloni di Prata e Cuneo a domicilio delle ultime della classe, rispettivamente Ortona e Castellana Grotte. In un turno in cui, potenzialmente, le inseguitrici più agguerrite della Yuasa Battery avrebbero dovuto e potuto rosicchiare qualche lunghezza, ecco invece che la forbice è rimasta, al più inalterata. Siena infatti, seconda alla vigilia appaiata con Cuneo, ha vinto a Ravenna al quinto set, di fatto emulando quanto fatto dalla Yuasa a Brescia e dunque mantenendo invariato il proprio gap sui marchigiani. Per tutte le altre (eccezion fatta per Porto Viro che però è comunque ancora distante 14 lunghezze), il distacco dalla vetta è invece ulteriormente cresciuto.

    Ma tornando a quanto avvenuto in terra lombarda, la formazione messa in campo da Zambonardi ha visto Tiberti ridistribuire ai martelli Gavilan e Cominetti tanti palloni che di solito finivano per essere risolti da Klapwijk, ieri non al meglio. L’ottima verve dei due laterali, tuttavia, ha ampiamente sopperito all’impiego limitato dell’olandese volante, mettendo in grandissima difficoltà una Yuasa Battery che nei primi due set, di contro, ha fatto davvero una fatica enorme a mettere palla a terra.

    Eppure la partenza non era stata malvagia come in altre occasioni (ad esempio otto giorni prima a Pordenone), com’è lo stesso coach Massimiliano Ortenzi ad ammettere: “Nel primo set secondo me abbiamo battuto benissimo, ed anche in fase muro-difesa abbiamo fatto bene, però in contrattacco non riuscivamo a mettere giù la palla. Abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo riusciti a sfruttarle, e così tutto è diventato complicato. Nel secondo Brescia ha giocato veramente forte, ci hanno messo sotto. Nel terzo la partita è cambiata, abbiamo ritrovato un po’ più di ritmo ed efficienza e da lì abbiamo giocato molto bene. Quarto e quinto abbiamo fatto un gran volume di gioco.”

    In un campionato sin qui sempre condotto, per la Yuasa Battery quella di Brescia è stata la prima volta in cui si è riusciti a finalizzare una rimonta partendo dal doppio svantaggio. Altre volte era capitato di tornare prepotentemente in partita, ma mai di vincere partendo da uno 0-2.

    Complici anche i cambi azzeccati da parte del coach, ed una panchina che sa sempre rispondere presente: “Ci ripetiamo – continua il coach – era successo anche sabato scorso a Pordenone. Riccardo (Vecchi ndr) è un ragazzo importante per noi, è entrato bene in partita e ha fatto bene il suo ruolo: ha battuto bene, ha tenuto in ricezione. Se devo fare una menzione di merito però stasera mi sento di nominare anche Marchisio e Fedrizzi, hanno giocato una grandissima partita rispettivamente in ricezione ed attacco. Abbiamo tenuto benissimo i loro ottimi servizi, e in questo modo tutti pian piano sono ritornati in partita.”

    Una gara che ha visto entrare e dare il suo prezioso apporto anche Marco Cubito, subentrato a Canella nel clou della rimonta: “Nei set persi c’è grande merito di Brescia – chiosa Ortenzi – noi dobbiamo far tesoro delle cose che ci possono far fare la differenza, capire cosa soffriamo e perché. Il nostro obiettivo ora è di cercare di arrivare davanti a tutti, ma dobbiamo guardare partita dopo partita, ci sono ancora sei gare da giocare e dobbiamo pensare solo alla prossima. In casa nostra dobbiamo metterci la stessa voglia di far bene che abbiamo avuto stasera e sabato scorso a Pordenone, se non ancora di più.”

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Ortenzi dopo il ko a Porto Viro: “Dobbiamo ritrovare continuità nel cambiopalla”

    E’ la Delta Group la prima squadra a poter dire di aver davvero fermato la Yuasa Battery nel corso della stagione in corso. Quella maturata in terra veneta è infatti la prima sconfitta che non consente a Grottazzolina di muovere la classifica, in quanto le uniche due precedenti debacle, arrivate per mano di Santa Croce e Cuneo, avevano comunque portato in dote alla compagine fermana almeno un punto.

    Una fermata, dunque, che rende forse più umana la squadra allenata da coach Massimiliano Ortenzi, l’unica del torneo cui ancora mancava una sconfitta “netta”.

    E nonostante la serata no da parte di Vecchi e compagni, ancora una volta il tie break è stato più che sfiorato, grazie ad un super turno al servizio di Fedrizzi che, dal 21-17 in favore dei nero-fucsia nel quarto set, aveva permesso alla Yuasa Battery di tornare addirittura in vantaggio e di avere, per giunta, anche più di un set point.

    Quando le serate nascono storte, tuttavia, è difficile raddrizzarle. Altre volte l’impresa era riuscita, anche al cospetto di compagini che per valori assoluti sono forse anche superiori alla Delta Group. Domenica sera è invece mancato il guizzo finale. Ma ci sta, e ciò non deve assolutamente spostare l’asse dai grandissimi meriti avuti dalla squadra sinora. Sarebbe infatti oltremodo ingeneroso. Anche perché un primato con un vantaggio che era di sei lunghezze, e che oggi rimane comunque di quattro sulla più diretta inseguitrice (Cuneo) rimane comunque qualcosa di assolutamente importante.

    “Sicuramente qualcosa è mancato – rivela coach Ortenzi – abbiamo faticato molto nel cambiopalla e fatto troppi errori anche su palle non difficili. Ci hanno difeso, e quando è così diventa complicato, tolto un secondo set in cui siamo riusciti ad accelerare subito e ad imporre il nostro ritmo. Negli altri parziali abbiamo sempre faticato e rincorso. Nel quarto siamo stati bravi a rientrare in partita con un turno al servizio di Fedrizzi, ci siamo anche conquistati una palla set, però poi non siamo riusciti a concretizzare ed abbiamo anche gestito male alcuni secondi tocchi, mentre loro sono stati bravi a chiudere.”

    Una analisi, da parte del giovane coach marchigiano, che va oltre il singolo match: “Dobbiamo lavorare per ritrovare un po’ di meccanismi e dobbiamo farlo in fretta, cercando però di rimanere tranquilli, la strada è solo questa. Se riusciremo a ritrovare continuità nel cambiopalla potremo tornare ad essere la squadra ammirata fino a qualche settimana fa. Questo è un campionato lungo in cui bisogna arrivare in fondo in un certo modo, la posizione in classifica non era fondamentale prima di stasera e non lo sarà domani, e comunque se anche volessimo guardarla essa ci deve aiutare a stare tranquilli e sereni perché evidenzia che abbiamo fatto un buon percorso. Ora serve rimanere tranquilli e sereni nell’affrontare i problemi che adesso abbiamo, senza nasconderci e mettendoci tutti qualcosina in più. Non siamo abituati ad essere in difficoltà e ad andare sotto, dobbiamo allenare anche questo per essere più pronti anche a questa eventualità.”

    Parole sagge, di chi non si nasconde di fronte alle difficoltà, bensì è perfettamente consapevole di possedere tutti i mezzi necessari per affrontarle.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina si gode la coppa: “Abbiamo scritto una pagina di storia”

    Di Redazione Se fosse stato un film, non lo si sarebbe potuto sceneggiare meglio: la Videx Grottazzolina vince il primo trofeo nazionale della sua storia, la Del Monte Supercoppa A3, nell’anno in cui la società festeggia i 50 anni di attività. Non solo, ma lo fa nel palazzetto di casa e contro quell’avversaria, la Tinet Prata di Pordenone, che poche settimane prima le aveva strappato la Coppa Italia. La finale perfetta, insomma: “Vincere in questo contesto e davanti a questo palazzetto è davvero bello – racconta coach Massimiliano Ortenzi – nei giorni scorsi abbiamo visto prendere forma questo campo e tutto l’allestimento, e si è creato qualcosa di magico“. “Le emozioni sono state la cosa più importante in questa partita – racconta Ortenzi – dopo la Coppa Italia eravamo giù di morale perché avevamo perso per pochi palloni e non eravamo riusciti a giocare come volevamo, e stasera è successa la stessa cosa per larghi tratti dei primi due set. Poi però la squadra è rimasta attaccata agli avversari, ha reagito, ha cominciato a fare le sue cose, ha trovato ritmo ed entusiasmo, e quarto e quinto sono stati giocati con un’intensità importante. Tra terzo e quarto set ho ricordato ai ragazzi quello che ci eravamo detti: che stasera dovevamo giocare la nostra pallavolo migliore, con il sorriso e con entusiasmo, senza preoccuparci della portata dell’evento. Ho ricordato loro che potevamo rientrare facendo le nostre cose, ci siamo riusciti con la grinta, con la tecnica e non mollando mai“. “Dobbiamo essere fieri – conclude il coach di Grottazzolina – del percorso fatto fin qui, perché è veramente tanta roba. Abbiamo scritto una pagina bellissima per la storia di questa società e vogliamo continuare così, però dobbiamo anche celebrare tutto quello che riusciamo a fare, perché quando le cose vanno bene bisogna godersele e nei momenti difficili bisogna ricordarsi da dove si viene. Stasera festeggiamo e ce la godiamo, da domani pensiamo a Fano: questa partita ci deve dare consapevolezza che possiamo giocare con chiunque, se facciamo la nostra pallavolo e stiamo dentro alle partite senza innervosirci“. Inevitabile premio di MVP per Rasmus Breuning Nielsen, protagonista assoluto della gara con i suoi 31 punti: “Penso che la nostra squadra abbia fatto davvero bene oggi – commenta il cannoniere danese – tutti i miei compagni hanno giocato alla grande. Anche gli avversari hanno spinto molto, ma siamo riusciti a rimanere in partita e nel quinto set eravamo ancora lì. Ho sempre creduto che avremmo potuto farcela: non importa quanto sei indietro nel punteggio c’è sempre un momento in cui puoi rientrare, la cosa veramente importante è non mollare mai“. Anche per il giovane bomber è una prima volta: “Sono emozioni fantastiche, ora e durante la partita, è stato davvero un piacere giocare questa finale davanti a un pubblico meraviglioso. Sono rimasto quasi senza voce per quanto abbiamo urlato durante la gara e questo dimostra quanto siamo felici“. (fonte: Facebook M&G Scuola Pallavolo) LEGGI TUTTO