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    Australian Open 2021 a rischio, il parere dei giocatori

    Alexander Zverev

    Dopo la doccia fredda di ieri, con la conferma da parte del governo dello stato di Victoria (Australia) delle restrizioni all’ingresso fino al 31/12/2020 per contenere la pandemia, arrivano alcune reazioni da parte dei giocatori. C’è un misto di incredulità, delusione ma anche speranza. Craig Tiley è uno dei dirigenti tennistici più preparati e stimati, e l’Australian Open un evento troppo importante per esser cancellato visto che, tra l’altro, la situazione sanitaria a Melbourne è in questo momento sotto controllo. Le cautele delle autorità derivano proprio dalla volontà di mantenere lo status quo (da 20 giorni nessun nuovo contagio registrato nello stato di Victoria, ma è scoppiato un piccolo focolaio ad Adelaide) e di fare il possibile affinché l’Australia non precipiti di nuovo nell’emergenza.
    A Londra il tedesco Alexander Zverev ha commentato così la notizia della conferma delle restrizioni agli ingressi in Australia: “Dobbiamo dare credito a Tennis Australia e Craig Tiley, penso che stiano facendo il meglio che possono. Capisco la cautela del governo australiano: se 3000 persone vengono per il tennis in pochi giorni, è quasi sicuro che potrebbero scapparci dei nuovi positivi, questo è indubbio, quindi capiamo che siano molto attenti a questo aspetto”.
    Il brasiliano Bruno Soares, membro dell’ATP Players Council, ha espresso preoccupazione per le tempistiche: “Se dobbiamo arrivare, restare in quarantena ed uscire a giocare immediatamente, è una situazione pericolosa per i giocatori, sarebbe tutt’altro che ideale. Sappiamo che stanno cercando di ottenere le migliori condizioni per noi in modo che possiamo prepararci adeguatamente. Dobbiamo essere pazienti e lasciare che l’Australia faccia quello che deve fare, e forse avremo una buona estate”.

    Si dice fiducioso l’argentino Diego Schwartzman: “Da quello che so, non credo che l’Australia verrà cancellata. C’è una situazione simile a quella vissuta agli US Open, con molte discussioni tra l’organizzazione del torneo e il governo del loro paese. L’ATP e i giocatori sono esclusi, perché ci sono dei protocolli sanitari da rispettare. Le decisioni di voler ricevere stranieri o meno vanno oltre le nostre competenze, ma questo influisce sui tornei. La posizione dell’Australia oggi è di non ricevere stranieri fino al 1 gennaio, e mantenere la quarantena di 14 giorni senza la possibilità di gareggiare, forse potremo almeno allenarci. Solo dopo il 14 gennaio potremo giocare. Non è il massimo se le cose restassero così. Dobbiamo vedere cosa succede anche con i tornei sudamericani. Noi siamo in attesa. L’ATP ha deciso di salvare i punti per la classifica, e questo aiuta i giocatori nel prendere la decisione se andare o meno in Australia, ma credo che la maggior parte di noi vorrà andare, anche perché il calendario potrebbe essere modificato”.
    Infatti le proposte sul tavolo sono molte: si parte dallo spostamento in avanti del torneo di una o due settimane, con gli eventi di Sydney e Brisbane posticipati dopo lo Slam, o addirittura l’inizio degli Australian Open a febbraio. Altra ipotesi è di imporre una bolla blindatissima a Melbourne sullo stile degli ultimi US Open, con almeno tre settimane di gioco (un torneo per prepararsi e quindi gli Australian Open, tutti nell’impianto di Melbourne park, magari senza pubblico). Anche l’aspetto economico è uno dei fattori decisivi: Craig Tiley è fermamente deciso a far disputare il torneo quasi “a tutti i costi”, tuttavia ha affermato al Sydney Morning Herald che dovrà investire più di 33 milioni di dollari australiani nella biosicurezza, un costo imprevisto. “Possiamo mantenere i nostri guadagni dalle trasmissioni televisive, ma perderemo entrate dal merchandising, dalla vendita dei biglietti e ci saranno meno entrate dall’ospitalità”.
    La situazione è in divenire, vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Bruno Soares (ATP Council): “Djokovic candidato? Se n’è andato solo tre mesi fa. LA PTPA? Mi hanno escluso dalla chat”

    Bruno Soares col compagno Mate Pavic

    Bruno Soares è uno dei protagonisti alle ATP Finals di Londra in doppio, insieme a Mate Pavic. Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, dopo il match perso contro la coppia Zeballos-Granollers, gli è stato chiesto un parere sulla voce che sia Novak Djokovic che Vasek Pospisil si siano ricandidati ad un ruolo per Player Council 2021. Le elezioni dei nuovi rappresentanti dei giocatori, in carica dal prossimo primo gennaio, si svolgeranno in dicembre. Il parere di Soares è interessante, perché il brasiliano è attualmente uno dei membri del council. E altrettanto interessante è stata risposta, un misto tra curiosità e grande sorpresa…
    “Si, confermo, ho visto i loro nomi nella lista dei candidati per i rappresentanti dei giocatori dal 2021. Non ci sono solo loro, sono diversi i ragazzi che si sono proposti. E’ curioso e interessante perché Vasek e Novak si sono dimessi solo tre mesi fa per portare avanti la loro PTPA. Non ho idea di cosa stia succedendo all’interno della PTPA perché sono stato buttato fuori dalla chat, immagino perché ho deciso di restare nel Player Council, quindi non conosco le loro intenzioni oggi e cosa stiano facendo. Alla fine non so molto di loro…”

    “Credo sia piuttosto interessante vederli in lizza. Non so perché non abbiamo avuto la conferma direttamente dai giocatori. Non funziona come un’elezione politica in cui ascoltiamo i giocatori sul loro programma in caso vengano eletti. Alla fine sono tanto scioccato quanto curioso, esattamente come voi, nel vederli entrambi in corsa di nuovo, quando hanno lasciato proprio quel posto solo tre mesi fa“.
    Le parole di Soares sembrano confermare che la PTPA stia già arrancando dopo il lancio in “pompa magna” appena prima dell’US Open, e come il progetto resti “fumoso”. Né lui né Djokovic (i due leader) comunicano in modo chiaro programmi dettagliati e nemmeno chi e quanti siano i tennisti che hanno sposato il progetto. Il fatto che i due abbiamo deciso di correre di nuovo per un posto nella stanza dei bottoni ATP è forse il segnale di una repentina marcia indietro? Djokovic sarà di sicuro chiamato a rispondere su questo tema, immaginiamo già stasera dopo il match che n.1 disputerà contro Medvedev.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki: “Non posso dire che non tornerò mai più a giocare”

    Caroline Wozniacki

    La ex n.1 del mondo Caroline Wozniacki ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano iberico Marca. Ha parlato della sua carriera, della sua vita attuale e pure lasciato la porta aperta ad un possibile, clamoroso, ritorno alle competizioni. Ecco alcuni passaggi dell’intervista
    “Cosa ho fatto subito dopo il ritiro? Eravamo in Australia, abbiamo deciso con mio marito di visitare la Nuova Zelanda. Abbiamo trascorso lì alcune settimane. Ho sempre voluto esplorare quel paese e non sapendo quando sarei tornata in quella parte del mondo, abbiamo pensato che era ora di farlo. Siamo tornati a Monaco e poi siamo ripartiti, con tutta la famiglia, verso il Kilimangiaro. Mentre eravamo impegnati nell’ascesa alla vetta, è esplosa la pandemia globale. Siamo arrivati giusto ​​in cima e siamo tornati negli Stati Uniti, a Saint Luis, la città natale di David, mio ​​marito. Siamo rimasti lì per undici settimane prima di tornare in Europa per tre mesi. In pratica ho approfittato del periodo immediatamente seguente al mio ritiro per godermi per un po’ le cose che non potevo fare mentre giocavo”.
    “Se ho sentito il richiamo dei tornei? Sinceramente quest’anno no. Ho guardato gli US Open in televisione, il Roland Garros per niente, ma forse a causa del tennis nella bolla o dell’assenza dei fan, in nessun momento ho sentito l’esigenza di dover essere lì. Amo il tennis, ma con gli stadi pieni”.
    Le ricordano come molte tenniste hanno abbandonato il tour Pro per metter su famiglia, e quindi rientrare alle competizioni. La risposta di Caroline lascia la porta aperta: “Tornare a giocare? Mai dire mai. Oggi non credo, ma nella vita succedono le cose più pazze, quindi non dirò mai “mai più”. In questo momento quello che voglio è vivere in modo rilassato“.

    “Il momento più bello della mia carriera? Ce ne sono stati tanti, e vittorie speciali. Ovviamente, il giorno in cui sono diventata il numero uno al mondo e quando ho vinto in Australia. Ma ho molti ricordi: il primo torneo a Stoccolma, la vittoria dopo aver combattuto tanto a Montreal … Mi sono divertita anche con piccoli eventi come a Charleston, per citarne uno”.
    Molti dicono che nel tennis rosa le vere amicizie non esistono, Caroline la pensa un po’ diversamente (forse anche perché lei è sempre stata una ragazza davvero serena e disponibile, a differenza molte altre ex colleghe…): “Amiche tenniste? Mi sento fortunata nel poter dire che ne ho un bel po’. Sono in contatto con molte di loro, penso che sia una bella cosa costruire buone amicizie quando viaggi così tanto e giochi così tanti tornei. Sono ancora in contatto con le sorelle Aga e Ursula Radwanska, con Kerber, Vekic o Karolina Pliskova, che vedo spesso quando si trova a Monaco (le due si sono allenate insieme poche settimane fa, ndr). L’ultima con cui ho parlato è stata Carla Suárez quando ho saputo della sua malattia. È una persona fantastica e volevo assicurarmi che stesse bene. Siamo come una piccola famiglia e siamo sempre disponibili se l’altro ha bisogno di noi”.
    L’artrite reumatoide che l’ha colpita è stata prima uno shock, quindi decisiva nel cambiare la vita e la carriera della danese. “Scoprire di avere questa malattia ha cambiato la mia vita. Sono diventata una nuova Caroline. Un giorno provi ad alzarti dal letto e non riesci nemmeno muoverti. Sei una delle migliori tenniste del mondo, famosa per le tue capacità atletiche e ora non ti muovi. È stato uno shock non riuscire nemmeno a muovere le braccia. Ho trovato un buon reumatologo e ora vivo una vita normale entro i miei limiti. A volte la malattia mi blocca, ma altre riesco a domarla. Sono felice di aiutare le persone a conoscere esattamente cosa sia l’artrite reumatoide. Ci è voluto così tanto tempo per trovare una vera diagnosi, così ho deciso che avrei aiutato in qualsiasi modo chi ne avesse bisogno, la malattia può colpire chiunque, giovane o vecchio che sia. Se è stato un handicap alla fine della tua carriera? Non l’ho mai visto come un handicap. Ho vinto il titolo a Pechino e ho giocato molto bene al Masters. Devi imparare a conviverci. Come giocatrice di tennis vuoi essere sempre al tuo livello più alto, ma volte non è possibile. Lo vedevo come un modo per migliorare me stessa. Tuttavia ci sono stati giorni in cui non potevo allenarmi o giocare tornei. Ho dovuto ascoltare il mio corpo. A volte mi alzavo e non mi sentivo bene. La soluzione era riposare per un giorno. Alla fine ho imparato a gestirlo. Farmaci?  Ogni persona è diversa ed è il medico che mi dice cosa fare, ma nelle mie iniziative e conferenze sul tema ricordo a tutti la gravità della malattia e di non sottovalutarla mai”.
    In chiusura, chiedono a Caroline chi considera il più forte tra Federer, Nadal e Djokovic: “È una risposta complicata. Adesso direi Federer. Dobbiamo vedere cosa accadrà nei prossimi anni. Penso Nadal, Djokovic e Roger meritino di essere considerati i migliori. Al tennis mancheranno quando si ritireranno”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Edberg: “Federer ha ancora voglia di imparare”

    La leggenda svedese Stefan Edberg ha parlato di Roger Federer durante il programma Tennis Channel Podcast Network, tornando all’inizio della loro collaborazione ma anche sull’attualità più stretta. Ecco alcuni estratti del suo pensiero. “Federer è un ragazzo straordinario, ama tantissimo il tennis. Nonostante i suoi 39 anni, Roger continua ad allenarsi duramente e cerca di […] LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: Sinner suona la sua prima sinfonia. Sconfigge Pospisil al tiebreak decisivo e vince il suo primo torneo ATP

    Jannik Sinner

    La cronaca del match (commento in arrivo)
    Sinner inizia la primissima finale ATP alla risposta. Proprio la risposta di Jannik sarà la chiave del match, perché Pospisil ha nel servizio la sua arma, un colpo potenzialmente devastante (come lo è stato in semifinale ieri). Il canadese non sfonda con la prima, l’azzurro risponde e le lacune di controllo col dritto di Vasek vengono immediatamente a galla. Sinner muove il rivale, Pospisil sparacchia in rete un altro diritto, è già 15-40, due break point per Jannik. Trova finalmente un grande servizio esterno sulla prima; un Ace esterno sulla seconda. Ecco perché Pospisil è un tennista pericoloso: può farti il punto diretto senza lasciarti giocare. Ottiene una terza palla break Jannik, sfruttando un approccio errato di Vasek, e stavolta la prima non lo aiuta… Si scambia, sbaglia per primo l’azzurro, occasione sprecata. A fatica, Pospisil muove lo score, 1-0. Jannik serve, in sicurezza piazza una prima solida e pressa da centro del campo, guadagnando spazio e portando Vasek all’errore. Il diritto sembra già in ritmo, come la fiammata inside out che gli vale il punto dell’1 pari. Pospisil intuisce che Sinner risponde bene sulle prime violente, trovando un ottimo timing di impatto, quindi cerca di variare molto, ma la percentuale cala. E il diritto gli scappa via. Anche il terzo game è complesso, Sinner si difende con drive lunghissimi e precisi, Pospisil è il primo a sbagliare. Quarta palla break da inizio partita, e ancora niente prima per Vasek… Ecco il BREAK! Risposta perfetta di rovescio, si gira sul diritto e martella, martella, spinge, fino a mandare Pospisil sui teloni. 2-1 e servizio per l’azzurro, è il primo strappo del match. Sul 30 pari, Sinner commette un sanguinoso doppio fallo, palla del contro break per il canadese. Rischia troppo alla risposta Vasek, non impatta pulito col rovescio, la palla vola via. Segue un Ace di Jannik e un diritto potente, consolida il vantaggio l’azzurro, 3-1 avanti. Dopo la scossa, il set avanza spedito, seguendo i turni di servizio. Pospisil serve bene, ma anche la risposta di Sinner c’è, quando il rivale non trova una prima ingestibile. Dopo 32 minuti lo score segna 4-3 per l’azzurro. Nell’ottavo game si arriva ai vantaggi, per colpa di un paio di errori di Jannik. Non suona l’allarme: Sinner con i piedi sulle riga di fondo disegna il campo prima con un’accelerazione di diritto e quindi un cross di rovescio che manda “in bambola” Vasek, costretto a rigiocare una difesa troppo docile. 5-3 Sinner, ad un passo dal primo set. Pospisil trova un ottimo game al servizio, con un paio di esecuzione di volo di grande qualità, resta in scia sotto 4-5. Sinner serve per il primo set. Non avverte alcuna pressione l’altoatesino: due ottime prime, uno scambio ben gestito, e 40-0, tre set point. ACE! Che classe per chiudere il set, 6-4. Un parziale dominato: molto sicuro in tutti i colpi, qualche up and down con la prima e col diritto, ma la sua mobilità felina e la qualità in risposta hanno fatto la differenza. Troppo più solido, completo, continuo.

    Secondo set, ancora Pospisil alla battuta. E subito il canadese va sotto pressione. Jannik risponde, gli toglie sicurezza, tanto che sul 30 pari affronta quasi con timore il passante violento dell’azzurro, tanto che la volée scappa via. Palla break immediata, e il BREAK arriva! Risposta di Sinner, entra col diritto e chiude. Potente, preciso. Letale. 1-0 Sinner. Pospisil deve disperatamente trovare un grande game in risposta. Lo aiuta improvvisamente l’azzurro, due errori davvero non forzati, tra cui un rovescio giocato a mezza rete, assai lento nell’uscita dal servizio. 0-40, tre palle del contro break. Male adesso Jannik, forza un colpo di scambio largo e perde il servizio per la prima volta nel match. 1 pari, tutto da rifare. Vasek sente che è il momento di spingere, di prendere campo e farsi sentire per insinuare dubbi nel rivale. 8 punti di fila per Pospisil, ora avanti 2-1. Sinner è bravo a fare un reset: stop agli errori, prime in campo e con quattro spallate tiene un solido game al servizio, è il messaggio che serviva, per arginare subito lo scatto del rivale. 2 pari. Sesto game, l’azzurro è al servizio, ed esce male dal servizio… forza per un paio di volte il primo colpo dopo aver servito, in cattivo equilibrio (cosa per lui anomala), sbagliando. 15-30. Ancora lo stesso errore gli costa un delicato 15-40. Ne approfitta Pospisil: risponde sui piedi dell’azzurro, che sparacchia malamente in rete col rovescio. Quattro errori di fila, quattro palle non controllare all’uscita del servizio gli costano il secondo break del set. Ora è il canadese avanti 4-2, e forte del vantaggio trova un solido game con la prima. 5-2 Pospisil. Sinner ritrova compattezza, resta in scia portandosi 3-5, ma Vasek può chiudere il parziale al servizio. E che servizio… un Ace al centro lo porta 40-0, tre set point. Ancora Ace. 6-3 Pospisil, bravo a capitalizzare la pausa dell’azzurro e mettere la freccia nel set.
    Terzo set, stavolta scatta Sinner al servizio. Pospisil è molto aggressivo, Jannik ha perso un po’ di sicurezza. Un paio di errori da fondo campo, in scambio, gli costano un 15-40 molto pericoloso. Cancella la prima palla break vincendo un lungo scambio; una prima solida “in pancia” al rivale annulla la seconda. Urla Jannik dopo aver piazzato finalmente una gran prima esterna. Si salva l’azzurro, a fatica scatta avanti 1-0 nel set. Più sciolto Pospisil, che nonostante un doppio fallo tiene in sicurezza il proprio game di servizio. Nel terzo game arriva il punto più bello del match: comanda Vasek, si difende Jannik che, chiamato a rete, sgomma fino a toccare di rovescio vincente lungo linea, grande scambio! Una ricorsa che paga, commettendo un doppio fallo che lo porta 15-30. Si salva con un rovescio cross strepitoso, veloce e strettissimo. Mostra il pugno Sinner, come se cercasse una reazione emotiva alle incertezze degli ultimi game. Con un altro grande rovescio sale 2-1. Il servizio torna dominante in questa fase del set, si avanza spediti con scambi brevi, eccetto il capolavoro di Jannik (una giravolta in recupero retrocedendo, che diventa un diritto passante vincente) che gli vale il punto del 3-2. Sinner supera indenne anche il “fatidico” settimo game, sembra aver ritrovato scioltezza nelle esecuzioni, arrivando in anticipo sulla palla. 4-3 avanti l’azzurro, ci si avvia al fotofinish. Nono game: Pospisil beneficia di un doppio fallo di Jannik, e trova un passante cross che punisce un attacco un po’ morbido dell’azzurro. 15-30. Altissima pressione, il pubblico si fa sentire. Sinner prende “il toro per le corna”, trova un paio di belle prime, aggredisce col diritto cross e si cava dal buco. 5-4 Sinner, bravissimo a gestire la pressione. Ora sarà Vasek sotto massima pressione, al servizio per allungare il match. Jannik non approfitta di qualche piccola chance (come lo 0-15 iniziale), lo score segna 5 pari. Molto sicuro Sinner nell’undicesimo game, comanda dal fondo, serve bene e si porta avanti 6-5. Sinner mette pressione alla risposta, si porta 30 pari, e due punti dal match. Grande coraggio Vasek, si butta avanti e trova una volee perfetta. Un attacco preciso del canadese porta i due al “Decider”: TIEBREAK decisivo.
    1-0 Sinner, scambio violento sul cross di diritto, Jannik è più tosto. Servizio e diritto al volo di Vasek, bravo. 1 pari. Prima al centro, imprendibile. 2-1 Pospisil. Rovescione in salto di Jannik, per un cross micidiale. 2 pari. Che equilibrio! Prima solida, Pospisil non controlla. 3-2 Sinner. Niente prima per Vasek, GRANDE risposta, un rovescio di Jannik che muore sui piedi del canadese. Mini-break, 4-2 avanti Sinner. Servizio e diritto al volo a chiudere, ottimo Vasek. 4-3 Sinner, ora serve l’azzurro. Niente prima… lungaaaaa la risposta di Pospisil, un piccolo regalo. 5-3 Sinner. Diritto PODEROSO di Jannik, a chiudere una progressione micidiale. 6-3 Sinner, 3 MATCH POINT Sinner !!! Niente prima di Pospisil… lungo il rovescio, GAME SET MATCH SINNER !!!! Primo titolo ATP per l’azzurro. Il primo di tanti. Applausi a Jannik Sinner, a Riccardo Piattie tutto il suo team, Massimo Sartori e chi ha lavorato per regalare al tennis italiano un vero campione. Non è solo il record di azzurro più giovane a vincere un titolo ATP. E’ la conferma che Jannik c’è, e ci regalerà tanto tennis di qualità, e vittorie, in futuro.
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Jannik Sinner
    6
    3
    7

    Vasek Pospisil
    4
    6
    6

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    Tiebreak

    0*-0
    1-0*
    1-1*
    1*-2
    2*-2
    3-2*
    4-2*
    4*-3
    5*-3
    6-3*

    6-6 → 7-6

    V. Pospisil

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    df
    30-30
    40-30

    6-5 → 6-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    5-5 → 6-5

    V. Pospisil

    0-15
    15-15
    30-15
    ace
    40-15
    40-30

    5-4 → 5-5

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    df
    15-30
    30-30
    40-30

    4-4 → 5-4

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    4-3 → 4-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    3-3 → 4-3

    V. Pospisil

    15-0
    ace
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    ace

    3-2 → 3-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    2-2 → 3-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    df
    30-30
    40-30

    1-1 → 2-1

    V. Pospisil

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    df

    1-0 → 1-1

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    ace

    3-5 → 3-6

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    2-5 → 3-5

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-4 → 2-5

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40

    2-3 → 2-4

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    2-2 → 2-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 2-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0

    1-1 → 1-2

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    0-40

    1-0 → 1-1

    V. Pospisil

    0-15
    df
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    5-4 → 6-4

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    5-3 → 5-4

    J. Sinner

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    40-15
    ace
    40-30
    df
    40-40
    A-40

    4-3 → 5-3

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    ace

    4-2 → 4-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    df
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    3-2 → 4-2

    V. Pospisil

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    ace

    3-1 → 3-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    30-40
    df
    40-40
    A-40
    ace

    2-1 → 3-1

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40
    ace
    40-40
    40-A

    1-1 → 2-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    V. Pospisil

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    ace
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40
    ace

    0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Lendl: “Zverev indoor è un brutto avversario per tutti. Murray? Può smettere quando vuole”

    Ivan Lendl, ai tempi della sua collaborazione con Andy Murray

    Ivan Lendl è stato intervistato da Eurosport alla vigilia del Masters di Londra. L’ex n.1 ceco è stato uno dei tennisti di maggior successo alle ATP Finals, ma oltre al ricordo delle sue eccellenti esperienze nella kermesse di fine anno, si è focalizzato su altri temi: Zverev, Nadal e anche Andy Murray. Ecco alcuni estratti delle parole di Ivan.
    “Guardando il tennis di Alexander Zverev, si intuisce il perché su campi indoor come quello di Bercy trovi il suo miglior tennis. Zverev predilige una sorta di velocità media, come è stato a Parigi, proprio come fu a Londra due anni fa quando vinse alle Finals. La palla gli arriva alla perfezione per impattare col diritto: né alta né bassa, ideale per come la colpisce. Lui soffre quando è troppo bassa, o deve impattarla in alto. Inoltre con il suo servizio soffre il vento, ma indoor non c’è quindi può servire molto meglio. Non è un caso che quando gioca al coperto le sue percentuali di servizio siano molto più alte, e questo è fondamentale per il suo gioco. Ecco perché indoor è molto meglio che all’aperto, è uno difficile da battere per tutti”.

    Lendl ha quindi spiegato cosa ha portato il tedesco a sconfiggere Nadal a Bercy: “Ho visto un po’ di Zverev contro Rafa a Parigi, quella partita è stata assai difficile per Nadal. Non può correre intorno al suo rovescio, ha colpito più rovesci nel match di quanto non faccia di solito in una partita. Non ricava molto dal servizio, la palla arriva un po’ più velocemente e questo non gli permette di lavorare col diritto. Quando deve spingere dritto, con colpi più piatti, non può controllare i punti come fa al solito. Questo spiega i problemi di Rafa, e quelli che gli ha provocato Zverev”.
    Ultime parole per Murray, che come Zverev ha allenato (con successo) in passato. Hanno fatto molto rumore, soprattutto in UK, le parole al veleno di Mats Wilander qualche settimana fa, che poco velatamente consigliava allo scozzese di ritirarsi velocemente se non sarà in grado di tornare al massimo livello. Di parere opposto Lendl: “Prima che vincesse il suo ultimo US Open, la gente chiedeva a Sampras perché non si ritirasse… Io ho sempre detto che Sampras si era guadagnato il diritto a ritirarsi quando meglio credeva. Per me, per Andy è la stessa cosa, può giocare quanto vuole e ritirarsi quando meglio crede, e fa bene a continuare a giocare finché sente passione per lo sport e si diverte in campo”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Sofia: Jannik Sinner rimonta un set Alex De Minaur e domina il terzo. Vince una grande battaglia che lo porta in semifinale vs. Mannarino

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner supera in tre set (6-7 6-4 6-1) Alex De Minaur e si qualifica per le semifinali all’ATP 250 di Sofia. Una vera battaglia, con i due giovani che per oltre due ore hanno scambiato con ritmi notevoli dal fondo, producendo un buonissimo spettacolo e regalando grandi emozioni. La partita nei primi due set si è giocata su pochi punti: bravo De Minaur nel tiebreak del primo a trovare un paio di accelerazioni decisive; bravissimo Sinner da metà del secondo set, quando si è preso grandi rischi in risposta compiendo gli allunghi decisivi, e quindi spaccando il match all’inizio del terzo con un ritmo infernale. Lì De Minaur è parso quasi impotente di fronte al forcing di Jannik.
    Ma ancor più importante per la vittoria – e per la crescita – dell’azzurro è come sia riuscito a “cavarsi da buco” in game di servizio decisivi nel secondo set. Sotto pressione, sotto nel punteggio, proprio in quelle fasi Jannik ha tirato fuori il meglio del suo repertorio: ottime prime, diritti poderosi, rovesci precisi e soprattutto se li è giocati lui, senza aspettare, senza timore. Così ha strappato il servizio al rivale, di forza. Classe e personalità, le doti dei campioni. Jannik ha giocato complessivamente bene, mettendo in mostra quel pressing in progressione che a tratti è stato incontenibile. Ha commesso qualche errore di troppo col diritto, ma i ritmi erano talmente alti che ci stanno. Sorprendente il rendimento di De Minaur col diritto fino a metà del secondo set: pochi errori rispetto a quanto commette di solito, ed stato questo, insieme alla sua grande qualità in risposta, che l’ha tenuto ampiamente in partita fino al 4-3 del secondo. Lì qualcosa si è rotto: ha accelerato i tempi, ha sentito la pressione crescente del pressing di Jannik, ed è calato commettendo troppi errori in spinta da destra. Sinner è stato bravissimo ad approfittarne, gli ha tolto campo e così, senza poter giocare anche sull’anticipo, De Minaur è stato normalizzato, buttato solo a rincorrere. Ottimo Jannik in tutto il terzo set, ha strappato con violenza, come uno scalatore sullo Zoncolan, facendo il vuoto. Un successo importante, che conferma la crescita mentale e tecnica di Jannik. Potente, continuo, un vero martello.
    Ecco la cronaca del match.
    Sinner serve il primo 15 del match. Servizio e diritto subito efficaci, 30-0. De Minaur aggredisce immediatamente la seconda di servizio dell’azzurro, trovando una risposta vincente lungo linea. E’ la conferma di quanto sia importante per Jannik il rendimento della prima. Sinner muove lo score, avanti 1-0. Parte bene anche Alex con la battuta, a 15 tiene il suo primo game di servizio. Terzo game, Sinner scivola 0-30, e la terza ottima risposta dell’australiano lo porta 0-40, con Jannik un po’ pigro in uscita del servizio. Cancella la prima con un bellissimo cambio col rovescio slice; segue un Ace esterno da destra; gli è fatale la terza, manda lungo un diritto di scambio. Break De Minaur, bravo a mettere pressione a Jannik con la risposta, il suo colpo migliore. Immediata reazione di Sinner: risponde con grande attenzione, piedi sulla riga a comandare in progressione. Sul 30 pari vince uno scambio durissimo e si procura la palla del contro break. La spreca non controllando la risposta, ma ne ottiene subito un’altra con una fiondata di diritto inside out che sfiora la riga. Se la gioca benissimo Jannik, ma De Minaur trova un’accelerazione di diritto “disperata” in totale allungo che pizzica la riga. Grande intensità e qualità in questo momento! Sinner ancora spinge a tutta in risposta, terza palla break per lui. E’ quella buona: sfonda col diritto, in progressione. Contro Break, 2 pari. Ottimo momento per l’azzurro, trova la prima di servizio, soprattutto è potente e preciso col diritto; De Minaur “sgomma”, rimette tutto, ma perde campo e finisce per incassare il ritmo e la profondità dei colpi di Jannik, che torna avanti 3-2. Il martellamento dell’altoatesino continua anche nel sesto game: rimonta da 40-15 e strappa con un grande forcing una palla break. Prova l’affondo col rovescio cross, ma l’accelerazione muore sul nastro. Si salva l’australiano, 3 pari. Cresce l’intensità degli scambi, anche De Minaur spinge a tutta, entrambi con traiettorie molto lunghe; Sinner cerca qualche sortita in avanti, ma i suoi tocchi sotto rete sono ancora rivedibili. Il set avanza seguendo i turni di servizio, sempre con grande intensità negli scambi. Sinner arriva a due punti dal set sul 5-4 e 30 pari, ma Alex serve bene e spinge, portandosi 5 pari. Entrambi hanno nel rovescio il colpo più stabile e sicuro, ma entrambi forzano soprattutto col diritto, commettendo qualche errore. L’equilibrio non si rompe, si arriva al tiebreak dopo 49 minuti molto intensi. Scambi a grande velocità anche nel “decider”, si sbaglia per il forcing imposto dal rivale, come quando due pugili sul ring picchiano con i piedi saldi in terra e nessuno vuole indietreggiare. Sinner manda di poco largo un diritto lungo linea, è il primo mini-break, sotto 1-3 l’azzurro. Una risposta molto profonda regala a Jannik un punto alla risposta, si gira 3 pari. Sul 4-3 De Minaur, un rovescio bellissimo lungo linea di “Demon” spacca il tiebreak: un vincente che è una mazzata per l’azzurro. Alex chiude il set 7-3, bravo compiere l’allungo nel momento decisivo e vincere un set estremamente equilibrato.

    Secondo set, l’aussie inizia al servizio. Il canovaccio del match resta quello del primo parziale, grande pressione da parte di entrambi con i colpi da fondo, a provocare l’errore del rivale. Molto veloci i primi games, in pochi minuti lo score segna già 3-2 De Minaur, senza break. Entrambi servono discretamente, alla risposta nessuno dei due riesce a ribaltare l’inerzia degli scambi, fino al settimo game. Qua finalmente l’azzurro trova un paio di risposte ficcanti, un paio in totale allungo davvero “feline”. Si va ai vantaggi, da 40-0. Un diritto di Alex passa la rete di un soffio, nemmeno ben centrato, in ritardo Sinner sbaglia. Commette anche un doppio fallo l’australiano, ne approfitta Jannik che forza una grande risposta e si procura la prima palla break del set. Si prende un grande rischio l’azzurro, ancora in risposta, la palla al centro gli esce di un niente. Non demorde Jannik: ribalta lo scambio successivo, entra in campo coi piedi e accelera di diritto. Seconda palla break, ed è pure seconda di servizio. Lungo il diritto di De Minaur! BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. Si fa prendere alla frenesia l’azzurro, invece di continuare a macinare con la sua progressione colpo dopo colpo, accelera un po’ i tempi e forza lungo un paio di pallate che gli costano un pericoloso 15-40. Lo aiuta De Minaur, che a sua volta butta via le due chance con due errori. Ora serve bene Sinner, fa il pugno quando trova un rovescio lungo linea vincente che gli vale il quarto punto di fila e il 5-3. Resta in scia Alex, sotto 4-5. Jannik va a servire per il secondo parziale. E’ molto aggressivo alla risposta De Minaur, si porta 15-30. Strappa malamente un diritto cross Jannik, è 15-40. Cancella la prima chance con un diritto lungo linea favoloso, a grande velocità e rischio; e pure la seconda con una prima molto veloce, che Alex non controlla. Segue una smorzata di Sinner, a sfidare le super-gambe di De Minaur, ben giocata. E’ set point Sinner, ma se lo gioca male, esagerando nella spinta. Chiude l’azzurro al secondo set point, col rovescio di “Demon” che vola via. 6-4 Sinner, un parziale che si è meritato grazie a quello strappo di forza e due reazioni importanti quando si è ritrovato sotto al servizio.
    Terzo set, De Minaur alla battuta. Forza troppo l’australiano, si scompone un po’ col diritto (il colpo meno sicuro). Non si scompone per niente invece Jannik, che sul 30 pari tira una diritto lungo linea da sinistra clamoroso. E’ palla break, e Alex regala un altro diritto in rete. BREAK Sinner, avanti subito 1-0 e servizio. Consolida il vantaggio portandosi 2-0, e continua a martellare anche nel terzo game. L’australiano ha perso sicurezza col diritto, regala qualcosa, ma è Sinner a regalare a tutti l’ennesima accelerazione micidiale, stavolta di rovescio, che gli vale il doppio Break. 3-0 e servizio, Jannik è scappato via, verso la vittoria. In 15 minuti ha spaccato definitivamente il set decisivo, togliendo sicurezza al rivale e prendendo possesso dello scambio. Ora i suoi colpi filano veloci e precisi, mentre De Minaur è all’angolo, a rincorrere, un metro più indietro; e senza anticipo il suo tennis perde terribilmente in efficacia. Con quattro sberle l’azzurro sale 4-0. Ormai non c’è più match. Martella col diritto da ogni posizione, sul 5-1 si porta 0-40, tre match point! Chiude al primo, lungo un diritto di De Minaur. E’ semifinale, affronterà il francese Mannarino. Avanti tutta Jannik!
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Alex de Minaur [3]
    7
    4
    1

    Jannik Sinner
    6
    6
    6

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 3

    A. de Minaur

    0-15
    0-30
    0-40

    1-5 → 1-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-4 → 1-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-4 → 1-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    df
    30-30
    40-30

    0-3 → 0-4

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30
    40-40
    df
    A-40
    40-40
    40-A
    df

    0-2 → 0-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-1 → 0-2

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    4-5 → 4-6

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    ace
    40-15

    3-5 → 4-5

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    df
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    A-40

    3-4 → 3-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    ace
    40-0
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    df
    40-A
    40-40
    40-A

    3-3 → 3-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    ace

    3-2 → 3-3

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    40-0

    2-2 → 3-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    2-1 → 2-2

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    df
    30-15
    40-15

    1-1 → 2-1

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    A-40

    1-0 → 1-1

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30

    0-0 → 1-0

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    Tiebreak

    0-0*
    0*-1
    1*-1
    2-1*
    3-1*
    3*-2
    3*-3
    4-3*
    5-3*
    6*-3

    6-6 → 7-6

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    5-6 → 6-6

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    5-5 → 5-6

    A. de Minaur

    0-15
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30

    4-5 → 5-5

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    4-4 → 4-5

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    3-4 → 4-4

    J. Sinner

    0-15
    df
    0-30
    15-30
    30-30
    40-30

    3-3 → 3-4

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    2-3 → 3-3

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    2-2 → 2-3

    A. de Minaur

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40
    30-40
    ace

    1-1 → 2-1

    A. de Minaur

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    0-1 → 1-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    ace

    0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Sofia: Jannik Sinner regola in due set Marc-Andrea Huesler. Sfiderà ai quarti Alex De Minaur

    Jannik Sinner, n.44 ATP

    Jannik Sinner supera anche il secondo turno all’ATP 250 di Sofia e vola ai quarti, dove sfiderà Alex de Minaur. L’azzurro ha sconfitto in due set (6-3 6-4) Marc-Andrea Huesler, mancino 24enne di Zurigo, n.149 del ranking ATP, lucky loser in questo torneo. Una discreta partita, che Jannik ha controllato dall’inizio alla fine, senza mai perdere il servizio. E proprio l’efficacia e costanza di rendimento della battuta ha sostenuto l’azzurro nel match odierno, chiuso con numeri eccellenti: 62% di prime in campo, e 86% dei punti vinti con la prima (32 su 37).
    Quando Sinner serve così bene, non solo ricava punti diretti, ma tutto il suo gioco fila: è sicuro nella spinta, costruisce quelle progressioni con diritti e rovesci potenti e precisi, che “mangiano” campo ai rivali e gli aprono spazi per l’affondo. Veloce con i piedi, molto centrato con i fondamentali, Sinner ha mostrato un gioco nettamente superiore per qualità e completezza rispetto al suo avversario. I colpi di Jannik sono stati più precisi e consistenti, ogni volta che si è scambiato per più di 3-4 colpi l’azzurro è riuscito a mandare in grande difficoltà lo svizzero. Col rovescio cross, veloce e potente, Sinner ha spesso forzato l’errore di Marc-Andrea, soprattutto pizzicandolo in contropiede e mettendone a nudo una certa lentezza nel cambio di direzione; col diritto ha trovato diverse accelerazioni che hanno lasciato fermo lo svizzero, sia con improvvisi cambi in lungo linea che insistendo nella progressione in cross. Huesler ha retto grazie alla sua ottima prima di servizio e insistendo con la combinazione servizio mancino e diritto aggressivo, una discreta arma; ma quando Jannik è riuscito a rispondere e ha iniziato a spostarlo dal centro del campo, i limiti tecnici di Marc-Andrea sono venuti fuori. Huesler ha mostrato discrete qualità in spinta, ma anche diversi problemi di sensibilità e visione tattica ogni volta che Jannik l’ha portato a giocare in posizioni scomode (soprattutto all’uscita dal servizio, quando Sinner ha risposto bene). Sinner è andato in leggera difficoltà nei games in cui non è entrata la prima e Huesler è riuscito ad incidere con la risposta, prendendosi grandi rischi. Per fortuna, nel complesso del match, Jannik ha servito bene, confermando anche oggi come il rendimento dalla sua prima sia decisiva a sostenere il suo gioco.

    Ecco la cronaca del match.
    Si inizia poco prima delle 17, con l’azzurro alla battuta. Servizio esterno e diritto vincente in avanzamento. Da sinistra, stesso identico schema. Quattro prime di servizio e quattro punti per Jannik, a ribadire quanto sia importante la prima nell’economia del tennis del giovane italiano. Inizia molto aggressivo anche alla risposta, il piano tattico di Sinner è non lasciare spazio alla potenza del suo rivale (alto quasi due metri). I colpi di Huesler sono potenti e piuttosto arrotati, soprattutto il diritto, che porta Jannik a colpire male un paio di palle. Si va ai vantaggi e arriva una palla break per l’azzurro, ma lo svizzero è freddo e la cancella. Il set avanza seguendo i turni di servizio, con un doppio brivido per Sinner nel quinto game, quando affronta e respinge due palle break (non consecutive) a Huesler. Marc-Andrea sfrutta la sua potente prima di servizio, ben 6 Ace nei primi 3 turni di battuta, insieme a diverse altre prime cariche e potenti che mettono in difficoltà l’azzurro.
    Jannik trova finalmente ritmo alla risposta nell’ottavo game, si va ai vantaggi. Un doppio fallo per eccesso di spinta costa allo svizzero una delicata palla break sul 3-4. Serve molto bene esterno Huesler, una palla veloce slice che Sinner non controlla di rovescio. Combina però un disastro lo svizzero nel punto seguente: colpisce malissimo un diritto di spinta su di una risposta solo arrangiata dell’azzurro, e la palla vola lunghissima. E’ seconda palla break. Altro doppio fallo! Ecco il break per Sinner, dopo 38 serve per il primo parziale avanti 5-3. Dopo un errore iniziale, trova un Ace ed un’altra ottima prima. Bravissimo a correre in avanti Jannik e toccare di rovescio in allungo una palla mal centrata da Huesler. 40-15, due set point. Ace! Sinner chiude 6-3, un set non così facile, che si è giocato su pochi punti importanti e scambi rarefatti. Ottimo il rendimento dell’italiano alla battuta: 4 Ace, 86% di prime in campo e due palle break su due salvate.
    Secondo set, si inizia con Huesler alla battuta. Sinner regala un paio di punti per lui non usuali, Marc-Andrea scatta 1-0. Risponde in sicurezza Jannik, sostenuto dal servizio e con diritti molto precisi. 1 pari. Si avanza senza grandi sussulti, fino al sesto gioco, il primo ai vantaggi nel set. E’ coraggioso Marc-Andrea a prendersi rischi anche col rovescio, il colpo meno sensibile e preciso. L’azzurro non perde la calma, lavoro lo scambio col diritto e chiude dopo essersi aperto il campo. 3 pari. Huesler prova a sorprendere Sinner con il serve and volley, ma la risposta di Jannik è una sentenza. Ne trova una eccezionale col diritto lungo linea, la palla flirta con la riga, Huesler può solo vederla sfilare. E’ palla break, la prima del set. E non entra la prima… Ancora a rete Marc-Andrea, Jannik risponde con una palla bassa e maligna, è bravo qua lo svizzero a tirarla su, e l’azzurro manca il successivo passante. Un errore banale costa a Huesler un’altra palla break. Di nuovo senza prima in campo e… altro Doppio Fallo! Come nel primo set, un doppio errore condanna il 24enne di Zurigo, BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio, a due passi dalla vittoria. Serve per chiudere sul 5-4 Jannik, e parte con un Ace. Segue una delle sue progressioni micidiali, spinge e si apre il campo, 30-0. Arriva un doppio fallo, eccesso di spinta con la seconda, ma poi da sinistra un’altra bordata esterna che Huesler non controlla. Doppio Match Point Sinner. Basta il primo, prima e botta col diritto. 1 ora e 19 minuti di un buon Jannik, che può assolutamente dire la sua in questo torneo.
    Marco Mazzoni

    ATP Sofia

    Jannik Sinner
    6
    6

    Marc-Andrea Huesler
    3
    4

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    J. Sinner

    15-0
    ace
    30-0
    30-15
    df
    40-15

    5-4 → 6-4

    M. Huesler

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    5-3 → 5-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    4-3 → 5-3

    M. Huesler

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    ace
    30-40
    40-40
    40-A
    df

    3-3 → 4-3

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    ace
    15-30
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    2-3 → 3-3

    M. Huesler

    15-0
    ace
    30-0
    ace
    40-0

    2-2 → 2-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-2 → 2-2

    M. Huesler

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15

    1-1 → 1-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-1 → 1-1

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    J. Sinner

    0-15
    15-15
    ace
    30-15
    40-15
    ace

    5-3 → 6-3

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    df
    40-40
    40-A
    df

    4-3 → 5-3

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    40-30

    3-3 → 4-3

    M. Huesler

    0-15
    0-30
    15-30
    ace
    30-30
    ace
    40-30
    40-40
    A-40

    3-2 → 3-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    30-30
    30-40
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A
    40-40
    ace
    A-40

    2-2 → 3-2

    M. Huesler

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    40-30

    2-1 → 2-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    1-1 → 2-1

    M. Huesler

    0-15
    15-15
    ace
    15-30
    30-30
    40-30
    ace
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    ace

    1-0 → 1-1

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO