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    Modena si ritrova, Padova paga errori evitabili: i commenti di Sanguinetti e Falaschi

    Nel 9° turno di andata la Valsa Group Modena incamera tre punti importanti al PalaPanini facendo valere in quattro set il fattore campo contro la Sonepar Padova. A commentare il match a fine gara sono il centrale di Modena Sanguinetti e il palleggiatore di Padova Falaschi.

    Giovanni Sanguinetti (Valsa Group Modena): “Sono contento di come abbiamo giocato oggi, era importante reagire dopo la brutta sconfitta con la Lube. Siamo stati anche bravi ad affrontare i vari momenti del match e a uscirne bene portando a casa i tre punti. Stiamo dimostrando di essere una squadra che sa esprimere un buon gioco, dobbiamo essere bravi a gestirci a livello emotivo”.Marco Falaschi (Sonepar Padova): “Di buono, direi che ci siamo giocati la gara fino alla fine. In particolare, voglio sottolineare la reazione nel quarto set: eravamo sotto di molti punti, merito di Modena, che dopo aver vinto il terzo parziale è andata in battuta con grande libertà e ha messo molta pressione. Lì siamo stati in grande difficoltà, ma un turno in battuta di Luca ci ha permesso di rientrare in partita. Da quel momento ce la siamo giocata punto a punto, anche se alla fine è finita 25-22 per loro. Sono dispiaciuto per il primo set, che secondo me grida vendetta. Ci siamo bloccati in una situazione specifica, abbiamo commesso alcuni errori evitabili, e questo ci è costato caro. Nel secondo siamo riusciti a girare la situazione: abbiamo giocato bene e siamo rimasti avanti. Era una partita importante per tutti, ce la siamo giocata”.

    (fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Falaschi: “L’oro olimpico di Carlotta? Beata lei, c’è arrivata prima di me…”

    Per la prima volta, da quando lo conosco, ovvero da oltre vent’anni, ho trovato Marco Falaschi dall’altra parte. Dalla parte non solo del vincitore, ma anche da quella di chi quella vittoria, quell’oro olimpico, lo ha giocato con il cuore.

    L’ho visto applaudire, fiero, timido ed emozionato come non lo era nemmeno a quindici anni quando debuttava a Santa Croce, e l’ho visto applaudire Carlotta. Ebbene sì, ci ho scherzato parecchio con questa storia del fidanzato di, potendomelo permettere visto il rapporto. Carlotta Cambi, regista della nazionale, ha conquistato ciò a cui lui tiene da una vita intera.

    E da toscanaccio, Falaschi ammette che è stata dura, ma con un grande sorriso: “(ride n.d.r.) Beata lei! C’è arrivata prima di me. Ho vissuto quel momento da esterno, e certamente un pizzico di sana invidia la provi, perché rappresenta il traguardo più importante per uno sportivo. Sono consapevole di quanto ci ha messo per arrivare a quel risultato, quanto lavoro c’è stato dietro e quanto soprattutto se lo sia meritato”.

    foto Instagram @marcofalaschi5

    Ho visto due immagini sui social e ho trovato Falaschi emozionatissimo come non mai. “Ho provato la gioia per la persona che amo, ed inevitabilmente riesci ad emozionarti perché comprendi quanto lei ci sia dentro e vivendo la quotidianità e lo stesso mestiere capisci cosa significhi stare sul tetto del mondo e arrivare là dove nessuna nazionale italiana era mai arrivata. In questi mesi ci siamo sacrificati tanto e l’unica cosa che non le ho mai fatto mancare è la serenità e il supporto nel dover vivere dei mesi così delicati”.

    Da esterno, cosa dovevamo capire di Carlotta?

    “Lei è una grande lavoratrice, e già lo ha fatto vedere in occasione del sesto posto di Pinerolo. Velasco ha trasmesso a questa squadra la sua grande etica del lavoro. Lei ha saputo, assieme alle compagne, fare sì che tutti i sacrifici convergessero verso un obiettivo comune. Sono state bravissime. E sì, un pezzetto di medaglia l’avrei voluta anche io (ride n.d.r.)”.

    Ci faccia sorridere. Ha pensato che anche lei ci proverà a Los Angeles 2028.

    “A 41 anni? Lei mi vuol male! Scherzi a parte, non mi sognerei mai, finché sarò in attività, di non rispondere presente ad una chiamata di Fefè De Giorgi. Lui lo sa, perché conosce quanto io tenga all’essere parte di un progetto azzurro. Io sono stato educato ad onorare sempre quella maglia e a dare il massimo, indipendentemente dal ruolo e dalle consegne che ti vengono date da un tecnico. Quindi, io ci sono. Fare il massimo e dare il massimo non mi è mai pesato. È il mio lavoro, lo faccio da una vita, ma ogni anno trovo sempre qualcosa di interessante da cui ripartire”.

    Foto di Pallavolo Padova

    Nel frattempo c’è anche alla Sonepar Padova. Secondo anno.

    “Abbiamo cominciato due mesi prima del campionato con tutto il lavoro fisico e queste saranno le settimane nelle quali incominceremo a costruire qualcosa, ovvero quell’idea di pallavolo che vogliamo dare. I tre centrali sono rimasti, una banda è rimasta, io sono felice di poter dare il mio contributo anche quest’anno. Ora bisogna creare il gruppo assieme ai nuovi arrivati, ma piano piano arriveremo pronti ad una stagione molto stimolante”.

    Rimane anche Luca Porro. Come lo ha visto dopo Parigi?

    “Ci ho parlato anche quando eravamo a Parigi assieme. È chiaro che la delusione per una medaglia che non è arrivata ed era attesa esiste, ma è una cosa assolutamente normale. Queste Olimpiadi e a maggior ragione la partita con il Giappone ha dimostrato cosa volesse dire il tema della gara secca. Rischiavamo di uscire ai quarti e i giapponesi si sono dimostrati una squadra ostica. Aspetteremo altri quattro anni. La squadra impostata da Fefè sono certo che saprà ricavarsi lo spazio che merita”.

    Foto di Fipav

    Ci dica di Stefani. Ci rassicuri.

    “Un infortunio semplice, cose che in allenamento posso succedere ogni giorno. Mi è dispiaciuto molto perché è in un momento di grande risalita e fisicamente lo vedo stare sempre meglio. Sono legato non a Stefani come opposto di Padova, ma a Tommy con cui ormai gioco da qualche anno. Lo aspettiamo e so che tornerà con noi molto presto”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Falaschi punta in alto: “A questa Padova la salvezza sta stretta, mireremo all’ottavo posto”

    Il comunicato arriva tempestivamente a metà maggio, ed è il segnale di ciò che Marco Falaschi ha fatto alla Pallavolo Padova, ossia lasciare un bel segno distintivo sul suo operato e sulla costruzione di un ruolo che nella pallavolo italiana ormai è giusto riconoscergli universalmente.

    Falaschi è una certezza, un elemento che non solo si cuce addosso una maglia, ma tesse lungo la stagione una rete di gioco e certezze grazie al suo ventennale bagaglio di esperienza. Padova (così come la nazionale, di cui Marco fa parte nel gruppo allargato di Cavalese) sotto questo aspetto non poteva assolutamente rinunciare alla regia del toscano più famoso del volley e ha detto sì anche per la prossima stagione.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    “Sono soddisfatto dell’annuncio e dico che questo rinnovo me lo sono conquistato dentro e fuori dal campo. La chiamata di Padova lo scorso anno è arrivata perché la società mi ha chiesto di dare un mio contributo personale nella costruzione di un gioco di squadra in cui erano presenti diverse scommesse, che abbiamo vinto assieme. L’aspetto sportivo e umano ha inciso sul fare sì che questo gioco si creasse e che raggiungessimo anche un traguardo fondamentale come la salvezza con diverse giornate d’anticipo”.

    Diamo un nome alle scommesse vinte?

    “Posso dire che Luca Porro e Davide Gardini in posto quattro come titolari stabili in Superlega siano stati una bella scommessa vinta. Su Gardini c’era molta aspettativa dalla passata stagione, per il giocatore che voleva e doveva essere. Luca ha sprigionato un talento indiscutibile e ha dimostrato di poter svolgere questo ruolo con maturità e provando ad alzare l’asticella ancora di più. Posso dire che anche Plak come centrale nel suo primo anno nel ruolo in Italia è stata un’altra bella soddisfazione che la società si è portata a casa. Giocatore forte, con delle doti fisiche importanti e capace di poter dire la sua in questo campionato. Sono contento di ciò che Fabian ha dimostrato di poter fare”.

    Foto Pallavolo Padova

    La prossima scommessa?

    “Tommaso Stefani dovrà prendersi le sue belle certezze la prossima stagione. Arriva da un recupero lungo e intenso. Sono felice di giocare assieme a lui anche il prossimo anno per la terza stagione dopo quella di Taranto”.

    Conosce a menadito questo campionato. Mi dica perché Padova si è salvata con anticipo rispetto alle altre.

    “Credo che non ci sia stato un solo momento in cui abbiamo smesso di lavorare per centrare l’obiettivo, anche quando avevamo qualche difficoltà in più degli altri. Dopo la prova di Cisterna, che ricordo come un momento complicato della stagione, siamo stati capaci di parlare, affrontare i problemi e ripartire con la consapevolezza che ce la potevamo e volevamo fare. Non abbiamo mai mollato e siamo riusciti, oltre a vincere gli scontri diretti, a toglierci degli sfizi, andando a prendere punti contro squadre come Milano e Modena. Siamo stati bravi nel dimostrare che potevamo affrontare chiunque con la stessa grinta e la stessa determinazione”.

    foto Lega Volley

    Quest’anno è sembrato che lei calzasse a pennello con il progetto Padova. Posso dire che non potevamo vederla in un progetto più a misura di Falaschi?

    “Ho sempre apprezzato molto quando una società mi ha chiesto di mettere in campo la responsabilità che ho acquisito dopo tanti anni di esperienza. È stato un piacere lavorare con Padova e poter continuare in tal senso. Va dato atto che Cuttini e lo staff sono sempre stati desiderosi quanto noi di farci esprimere in un certo modo e ci hanno sempre punzecchiato affinché ognuno di noi facesse il suo meglio”.

    foto Lega Volley

    Padova ormai è una certezza per la Superlega.

    “Siamo il quinto pubblico della serie A. Voglio strappare una promessa”.

    Prego.

    “Cercheremo di alzare ancora di più l’asticella quest’anno. Personalmente trovo che questi tifosi meritino qualcosina di più della salvezza e mi impegnerò per fare sì che quell’ottavo posto magari utile per giocare i playoff scudetto diventi un traguardo alla nostra portata. È una bella sfida, ma ci proverò”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Marco Falaschi resta a Padova: “Obiettivo primario la permanenza in Superlega”

    Marco Falaschi farà parte del roster di Pallavolo Padova anche per la prossima stagione di SuperLega 2024-25. L’atleta toscano, classe ’87, al suo secondo anno nel capoluogo patavino, può vantare nella sua carriera sportiva, oltre alla vittoria della Coppa Italia e dello Scudetto con la Lube, numerose presenze in azzurro e all’estero. In Europa ha conquistato diversi titoli, come uno scudetto e una coppa in Montenegro e una coppa e supercoppa in Polonia.

    Falaschi ha espresso la sua soddisfazione per la riconferma, sottolineando l’importanza del team venutosi a creare e l’obiettivo salvezza raggiunto con tre giornate d’anticipo nella passata stagione. “Devo dire che sono molto contento. Nel corso dell’ultimo anno, qui a Padova, si è creato un bel gruppo di lavoro con i vari giocatori e con tutto lo staff della squadra, quindi proseguire in questa società mi rende davvero felice. Altra nota positiva è il fatto di aver raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissati con tre giornate di anticipo, il che ci ha permesso di giocare le ultime partite con maggiore tranquillità, concentrandoci nella prosecuzione del percorso di crescita del gruppo”.

    Riguardo alla stagione trascorsa, ha poi tracciato un bilancio positivo, evidenziando l’impegno e la coesione del team: “Il bilancio della stagione di SuperLega appena conclusa è sicuramente positivo. Il nostro campionato è particolare, in quanto si deve iniziare presto a cercare punti e, di conseguenza, bisogna trovare fin da subito le giuste alchimie, come è stato per noi. All’inizio del campionato abbiamo ottenuto subito qualche punto importante contro diretti concorrenti, poi c’è stato un attimo di flessione nella parte centrale, ma la squadra ha risposto bene. Abbiamo lavorato tutti nella stessa direzione e questa è stata la cosa più importante”.

    “A Padova mi sto trovando assolutamente bene, sia sotto il profilo dello società, storica della SuperLega e ben organizzata, sia per quanto riguarda la città, davvero vivibile e giovane”, ha poi aggiunto Marco Falaschi.

    Guardano al futuro, ha infine concluso: “Credo si sia creato un buon gruppo, alcuni giocatori rimarranno e questo sicuramente è un’ottima base da cui ripartire per la prossima stagione. Se dovessi pormi ora un traguardo da raggiungere come squadra, per il campionato 2024-25, è chiaro che sarebbe quello di provare a centrare anche un obiettivo un po’ più ambizioso. Non bisogna, tuttavia, dimenticare che il livello della SuperLega si alza di anno in anno e, vedendo anche le altre squadre, è evidente che la cosa primaria è sicuramente la permanenza in Serie A”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Keita: “Possiamo arrivare al terzo posto”. Stoychev: “Abbiamo giocato bene, ma possiamo fare meglio”

    Rana Verona non lascia scampo alla Pallavolo Padova nel derby veneto e strappa un’altra vittoria fondamentale per 3 a 0 nella corsa Play Off.

    Alla prima da titolare in casa, Keita non si è risparmiato, totalizzando 24 punti e il 60% di positività in attacco, numeri che gli sono valsi il premio di MVP. Decisivo anche Spirito dai nove metri, capace di infilare 3 ace, così come capitan Mozic.

    Keita: “Ogni singolo punto è importante, giochiamo per vincere e anche un solo punto è importante per noi perchè il campionato è molto combattuto e so che se continuiamo a vincere possiamo arrivare al terzo posto, perchè penso sia possibile. Ci sono ancora diverse partite e sono contento di questa prestazione perchè oggi tutti hanno combattuto e abbiamo dimostrato che vogliamo vincere, quindi sono molto contento”.

    “Non sono ancora al 100% ma se riesco ad aiutare la squadra con la mia performance è perfetto e ne sono molto contento perchè abbiamo vinto e ho aiutato la squadra nella mia maniera quindi sono molto contento di ciò”.

    Radostin Stoytchev: “Tre punti importanti, la squadra era concentrata. Abbiamo giocato bene, ma possiamo fare meglio. Siamo riusciti a battere molto bene, con tanti ace e tante ricezioni negative da parte loro: questo ci ha permesso di avere l’opportunità di tanti contrattacchi. Potevamo fare meglio a muro, siamo riusciti a tenere Gabi Garcia e Gardini, ma non Porro. Complimenti a tutti per l’organizzazione di gioco e il risultato ottenuto”.

    “I fondamentali importanti sono ricezione e battuta, noi oggi li abbiamo avuti buoni entrambi. Possiamo e dobbiamo giocare meglio in cambio palla, mi interessano percentuali ancora più alte in contrattacco…stiamo lavorando e voglio vedere una squadra diversa di partita in partita. Alla fine per me è importante vincere, sulla base di cosa dipende dall’avversario e dalla partita. Per oggi va bene così”.

    Donovan Dzavoronok: “Abbiamo dimostrato un bel gioco questa sera, la pausa è stata meritata perchè abbiamo fatto molte partite di fila ed eravamo un po’ stanchi e abbiamo dimostrato che ci ha fatto bene ora non ci resta che tornare in palestra e lavorare duro perchè adesso abbiamo davanti a noi l’ultimo sforzo di regular season…è molto importante per noi, vogliamo arrivare più in alto possibile. Abbiamo davanti tutte partite toste in cui vogliamo fare punti”.

    “Abbiamo tanta carica, due mesi fa eravamo terzultimi, ora siamo a metà classifica e vogliamo salire ancora. Non dobbiamo però pensare a questo, ma pensare e preparare una partita alla volta, per poter arrivare ai risultati”.

    Coach Jacopo Cuttini: “Chiaramente non siamo contenti dell’esito della partita di questa sera, in quanto non  siamo riusciti a portare a casa punti e set, che è l’obiettivo che ci poniamo ogni settimana. Oggi Verona ha veramente spinto. La loro battuta ci ha colpito, avendo fatto il 12% di ace sul totale dei loro servizi. Quando tuttavia siamo stati capaci di ricevere, anche tenendo la palla staccata, siamo riusciti ad avere buone percentuali di cambio palla. I ragazzi non hanno mai mollato, soprattutto nei momenti più difficili, però poi alla lunga è venuta fuori l’aggressività di Verona”.

    Marco Falaschi: “Secondo me si è visto un buon spirito in campo. Siamo sempre stati lì. È chiaro che avevamo di fronte una squadra particolarmente in forma e che viene da sette vittorie su otto, con un roster di livello, che punta ai primi quattro posti in classifica. Nel corso della partita di questa sera in alcuni frangenti abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma non abbiamo mai mollato”.

    (fonte: Comunicato stampa, Verona Volley) LEGGI TUTTO

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    Gioiella Prisma Taranto, tre giocatori convocati in Nazionale

    La Gioiella Prisma Taranto comunica che nella giornata odierna il CT Ferdinando De Giorgi, ha diramato la lista dei 25 giocatori che faranno parte della spedizione azzurra per la prossima VNL in programma dal prossimo 8 giugno al 24 luglio.
    Nell’elenco dei convocati dal tecnico sono presenti tre giocatori ormai noti a tutto il popolo del volley rossoblù e pugliese. Saranno, infatti,  il palleggiatore e capitano Marco Falaschi, l’opposto Tommaso Stefani e lo schiacciatore Fabrizio Gironi a rappresentare la Gioiella Prisma Taranto con la maglia azzurra.
    Il Presidente della Gioiella Prisma Taranto Tonio Bongiovanni esprime tutta la sua felicità per le convocazioni dei tre atleti: «Tre nostri giocatori vestiranno la maglia della Nazionale Italiana. Per noi è un motivo di grande vanto: significa che il percorso intrapreso dalla nostra società, che ha deciso di puntare prima sull’aspetto umano e poi su quello tecnico, è quello giusto. Siamo onorati di avere tra i giocatori che andranno a comporre il roster della Gioiella Prisma Taranto il prossimo anno anche dei giocatori convocati dal Commissario Tecnico Fefè De Giorgi, che ha apprezzato le loro qualità e il loro processo di crescita avuto con la maglia rossoblù». LEGGI TUTTO

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    Mascherine in campo anche a Taranto? Falaschi: “Ci stiamo pensando”

    Di Redazione Dopo la scelta della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che nelle ultime due partite di campionato si è presentata in campo indossando le mascherine, anche un’altra squadra di Superlega maschile potrebbe prendere la stessa strada. Si tratta della Gioiella Prisma Taranto, come ha annunciato il palleggiatore e capitano Marco Falaschi nel corso della trasmissione “Terzo Tempo” di Cosmopolismedia: “Stiamo pensando di giocare con le mascherine per tutelarci dal Covid. Siamo costretti a vivere alla giornata: ci si prepara per una partita e poi, all’ultimo, si rischia di non giocarla“. Possibilista anche il direttore sportivo della squadra tarantina Mirko Corsano, come riportato dal Corriere di Taranto: “Siamo circondati da questo virus che sta condizionando le nostre vite. Nessuno di noi pensava di vivere una situazione del genere alla quale dobbiamo cercare di abituarci scendendo in campo con le mascherine o anche, come accaduto a noi nel match con Milano, nell’accordarsi con la squadra avversaria nel rinunciare al cambio campo ad ogni finale di set“. Di parere opposto i giocatori dell’Allianz Milano, scesa in campo domenica contro Vibo. “Abbiamo fatto qualche allenamento con la mascherina – ha spiegato il libero Nicola Pesaresi alla Gazzetta dello Sport – e, nonostante che il mio ruolo non preveda salti, ho fatto tanta, ma tanta fatica. Credo, comunque, che siano sensazioni estremamente soggettive: magari c’è chi la tollera molto più di me ed è libero di indossarla. Almeno fino a quando, ma spero davvero di no, qualcuno non ce la imponga dall’alto“. (fonte: Corriere di Taranto) LEGGI TUTTO

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    Marco Falaschi nuovo regista della Prisma Taranto

    La SSD Prisma Taranto comunica di essersi assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni sportive del palleggiatore Marco Falaschi.L’esperto regista nato a Pisa il 18/09/1987, alto 187 cm, ha alle spalle quattro stagioni in A1 e otto in A2, con le maglie di Civitanova, Siena, Castellana, Spoleto e Santa Croce. Nell’ultimo campionato ha militato nella Lube CIVITANOVA dove ha vinto lo scudetto e la Coppa Italia. Per lui si tratta di un ritorno in Puglia dopo due anni avendo infatti giocato, nella stagione 2018/19, a Castellana, all’epoca guidata proprio da Vincenzo Di Pinto.
    Falaschi si dice entusiasta della nuova avventura in riva allo Ionio – “Come tutti sanno avevo firmato un contratto con Perugia a marzo, poi sono cambiate le carte in tavola. In seguito alla promozione della Prisma ho ricevuto la chiamata di coach Vincenzo Di Pinto. Dopo una trattativa non semplice siamo arrivati ad un accordo e sinceramente speravo vivamente in questo epilogo. Sono davvero contento di poter vestire la maglia di Taranto il prossimo anno”.
    A proposito di coach Di Pinto: “Io non posso che avere un’altissima considerazione di lui, essendomi sempre trovato bene. Quello che ho sempre apprezzato è la lealtà e schiettezza che ha nei confronti di tutti gli atleti. L’anno della retrocessione con Castellana sono convinto che se fosse arrivato prima avremmo raccontato un finale diverso”.
    Ritroverà in squadra Giulio Sabbi – “Con Giulio ci siamo sentiti in questi giorni, prima di tutto mi sono sincerato delle sue condizioni e mi ha fatto enormemente piacere sapere che si è ripreso del tutto. Giulio lo conosco da diversi anni, con lui c’è sempre stato un ottimo rapporto e spero di aver contribuito anch’io in passato nel farlo diventare un opposto di primo ordine in Superlega. Conoscere già qualche elemento è un fattore importante”.
    La Prisma Taranto è si attesa da una stagione molto impegnativa: “Ci sarà da soffrire, il livello in Superlega si è alzato tantissimo. Credo ci saranno quattro squadre che faranno un campionato a parte. Noi sappiamo che ci sarà da lottare ma, ovviamente, speriamo di essere una delle sorprese. Non sarà sicuramente semplice, almeno all’inizio ci vorrà tanta pazienza, è chiaro che sarà un campionato molto difficile. Siamo chiamati a dare il massimo e fare anche l’impossibile”.
    Potrebbe tornare il pubblico nei palazzetti – “Spero per tutto il movimento di riavere un po’ di pubblico nei palazzetti. Proprio perché ho già giocato in Puglia so che il pubblico del sud può davvero fare la differenza e rendere determinante il fattore campo. Sono impaziente di poter vedere i miei nuovi tifosi sugli spalti del Palamazzola; mi hanno parlato di Taranto come una piazza calda e appassionata, loro saranno l’uomo in più in campo”. LEGGI TUTTO