More stories

  • in

    MotoGP, Lorenzo scuote il Circus: “Marquez in Ducati dal 2025”

    ROMA – E’ un’autentica “bomba di mercato”, per usare un termine più caro al mondo del calcio, quella lanciata da Jorge Lorenzo dalle “colonne” del portale web moto.it. Parlando del connazionale Marc Marquez, l’ex campione del mondo annuncia, con sicurezza quasi estrema, un imminente addio alla Honda, e un altrettanto imminente approdo alla Ducati. Già dal mondiale del 2025. “Marc lascerà la Honda al 100% Per dove? Per la Ducati”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGP, Lorenzo: “Marquez deve vincere il ricorso per la penalità”

    ROMA – “La penalità di Marquez? È il suo DNA, quello di correre con il coltello tra i denti. Vuole sempre vincere, e questo lo porta a rischiare di più”. Così Jorge Lorenzo, ospite al programma , commenta la sanzione comminata a Marc Marquez dopo l’incidente in Portogallo, primo appuntamento di MotoGP, in cui ha centrato Miguel Oliveira, provocando l’infortunio di entrambi. Ancora sulla penalità, Lorenzo sottolinea: “Quello che è scritto è scritto, e non può essere cambiato. Non è giusto per Marquez, anche se non lo sarebbe nemmeno per gli altri piloti coinvolti. Secondo me deve vincere il ricorso”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Quartararo come Stoner. Yamaha pessima quest'anno”

    ROMA – Appeso il casco al chiodo in MotoGp, Jorge Lorenzo si è buttato nella carriera di giornalista sportivo. E ad “AS” consegna la sua analisi sul momento della Yamaha, trascinata da uno straordinario Fabio Quartararo. “Quello che più mi stupisce di Quartararo – dice il maiorchino – è che è anni luce avanti rispetto alle altre Yamaha. Che io ricordi, negli ultimi vent’anni, la Yamaha non è mai stata in una posizione peggiore in termini di competitività”. “Gli altri sono nelle ultime posizioni, ma lui riesce a vincere delle gare. Mi ricorda un po’ quando Stoner vinse con la Ducati e gli altri piloti del marchio erano molto indietro, oppure Marquez su Honda”, ha aggiunto il cinque volte campione del mondo.
    Bagnaia rimandato a settembre
    Altri poi hanno paragonato lo stile di guida di Quartararo a quello dello stesso Lorenzo. L’ex Yamaha risponde così a queste suggestioni: “È geometrico, non fa sbandare la moto e ha una guida molto rotonda. E soprattutto non fa errori”. Il paragone con Bagnaia, doppio zero nelle ultime due tappe è inevitabile. “Con lui si vede che è importante non sbagliare: è veloce come Quartararo, ma sbaglia e, quando cadi tre, quattro o cinque volte non è per caso, ma c’è un motivo. Bagnaia cade sempre quando c’è la pressione degli altri, quando un compagno di squadra lo sorpassa o quando deve forzare il recupero e cade. Quartararo, invece, non fa quegli errori. Quando deve finire secondo, lo fa e prende punti”, ha infatti ricordato Lorenzo. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Quartararo mi ricorda Stoner su Ducati nel 2007”

    ROMA – “Quello che più mi stupisce di Quartararo è che è anni luce avanti rispetto alle altre Yamaha. Che io ricordi, negli ultimi vent’anni, la Yamaha non è mai stata in una posizione peggiore in termini di competitività”. Queste le parole di Jorge Lorenzo, ex pilota e cinque volte campione del mondo, affidate al quotidiano spagnolo “AS”. Archiviata la MotoGp, per Lorenzo si sono aperte le porte del giornalismo e ora analizza così il momento no della casa di Iwata: “Gli altri sono nelle ultime posizioni, ma lui riesce a vincere delle gare. Mi ricorda un po’ quando Stoner vinse con la Ducati e gli altri piloti del marchio erano molto indietro, oppure Marquez su Honda”.
    I complimenti di Lorenzo
    Altri poi hanno paragonato lo stile di guida di Quartararo a quello dello stesso Lorenzo. L’ex Yamaha risponde così a queste suggestioni: “È geometrico, non fa sbandare la moto e ha una guida molto rotonda. E soprattutto non fa errori”. A questo punto Lorenzo fa il paragone con Bagnaia: “Con lui si vede che è importante non sbagliare: è veloce come Quartararo, ma sbaglia e, quando cadi tre, quattro o cinque volte non è per caso, ma c’è un motivo. Bagnaia cade sempre quando c’è la pressione degli altri, quando un compagno di squadra lo sorpassa o quando deve forzare il recupero e cade. Quartararo, invece, non fa quegli errori. Quando deve finire secondo, lo fa e prende punti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Rossi: “Con Lorenzo come due amanti focosi, ora abbiamo fatto pace”

    ROMA – Valentino Rossi ha ripercorso parte della sua carriera, tra vittorie e rivalità. In un’intervista a “L’Equipe”, il pilota nove volte iridato ritorna sul suo rapporto con Jorge Lorenzo, una delle rivalità più accese nella sua carriera: “Nella mia prima parte di carriera mi è piaciuto battagliare con Biaggi. In pista non l’ho sempre battuto, ma in campionato ero sempre davanti a lui. Con Lorenzo è stato differente. Ad ogni mio colpo, lui rispondeva. Sono andato via dalla Yamaha per ‘colpa’ sua – aggiunge Rossi – e quando sono tornato lui era ancora lì”.
    Su Marquez
    Racconta poi il nove volte iridato: “Ci siamo stimati, abbiamo litigato, ma poi abiamo fatto pace. Diciamo che eravamo una coppia di amanti un po’ focosi”. Se ci fosse una gara da rifare e una da rivivere, Valentino Rossi non avrebbe dubbi: “Vorrei rifare da capo tutto il weekend di Valencia nel 2006. Mentre vorrei rigustarmi Barcellona 2009″. Resta il rammarico per il titolo MotoGp del 2015: “Gli infortuni a gamba e spalla hanno reso il tutto più complicato e non sono più stato in grado di vincere. Me la sarei giocata fino in fondo con Lorenzo, se Marquez si fosse comportato come si deve”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Grazie a Dorna il motomondiale è più popolare”

    ROMA – Il Marca Sport Weekend di Malaga è stata un’occasione per celebrare i 30 anni di Dorna alla guida della MotoGp; presente anche Jorge Lorenzo, che ha offerto diversi spunti interessanti. L’ex campione del mondo è partito proprio dall’elogiare il lavoro dell’organizzazione guidata da Carmelo Ezpeleta, dichiarando: “La Dorna ha fatto un lavoro impressionante, con la sicurezza e la Safety Commission, e anche a livello mediatico la MotoGP è molto più popolare. Poi ci sono telecamere ovunque, prima erano quattro e ora cento. Anche la competitività è aumentata, ora c’è un bilanciamento di forze, vince anche l’Aprilia”. 
    Lorenzo ripercorre la sua carriera
    Lorenzo ha poi proseguito ripercorrendo alcuni momenti della sua carriera: “A 10 anni sognavo già di arrivare a correre nel motomondiale. Poi negli anni lo vedi più come un lavoro. Verso i 30 anni ho deciso di passare alla Ducati per sentirmi un po’ più vivo, anche se purtroppo, a causa di diverse circostanze, non è andata come previsto. Ero molto esigente, mi piaceva vincere. Quando devi lottare con un Valentino Rossi o un Marc Márquez, lo stress è enorme, ma la soddisfazione di vincere è brutale. Marc ha rivoluzionato il motomondiale: eravamo veloci, ma non ci piaceva lottare”.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Lavoro impressionante di Dorna, ora c'è più equilibrio”

    ROMA – Jorge Lorenzo ha partecipato al Marca Sport Weekend tenutosi a Malaga, occasione per celebrare i 30 anni di Dorna alla guida della MotoGp. L’ex campione del mondo è partito proprio dall’elogiare il lavoro dell’organizzazione guidata da Carmelo Ezpeleta, dichiarando: “La Dorna ha fatto un lavoro impressionante, con la sicurezza e la Safety Commission, e anche a livello mediatico la MotoGP è molto più popolare. Poi ci sono telecamere ovunque, prima erano quattro e ora cento. Anche la competitività è aumentata, ora c’è un bilanciamento di forze, vince anche l’Aprilia”. 
    Gli inizi e le battaglie con Marquez e Rossi
    Lorenzo ha poi proseguito ripercorrendo alcuni momenti della sua carriera: “A 10 anni sognavo già di arrivare a correre nel motomondiale. Poi negli anni lo vedi più come un lavoro. Verso i 30 anni ho deciso di passare alla Ducati per sentirmi un po’ più vivo, anche se purtroppo, a causa di diverse circostanze, non è andata come previsto. Ero molto esigente, mi piaceva vincere. Quando devi lottare con un Valentino Rossi o un Marc Márquez, lo stress è enorme, ma la soddisfazione di vincere è brutale. Marc ha rivoluzionato il motomondiale: eravamo veloci, ma non ci piaceva lottare”.  LEGGI TUTTO