More stories

  • in

    Davis Cup, un sogno diventato realtà. Una vittoria azzurra che viene da lontano…

    26 novembre 2023, l’Italia vince la Coppa Davis

    4 dicembre 1998. Io c’ero. Sembra impossibile, sembra ieri, invece sono passati quasi 25 anni… In quel freddo venerdì pomeriggio, nel grigiore di una Milano che più grigia non si può, nella pancia del Forum di Assago c’è tutta l’Italia tennistica e non solo, a supportare Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso e Gianluca Pozzi, la nostra squadra di Coppa Davis capitanata da Paolo Bertolucci. In palio la Coppa Davis 1998, col sogno di riportarla in Italia dopo l’unico successo targato ’76, quando il “braccio d’oro” di Paolo, il talento di Adriano, la sostanza di Corrado e il tocco di Tonino prevalsero a Santiago, l’unica insalatiera della nostra storia. Di fronte una Svezia non così stellare come ai tempi d’oro di Wilander & Edberg, ma c’è tanta sostanza nel tennis di Norman e nel diritto assassino di Gustafsson. Impossibile dimenticare le ore passate a sostenere lo sforzo di Gaudenzi in quel primo infinito e maledetto singolare. Andrea è tosto, Magnus ancor più. Il tendine della spalla dell’attuale Presidente dell’ATP fa crack dopo ore e ore di battaglia, sul 6 pari del quinto set, non c’era il tiebreak allora, era una Davis d’antan. Cala il silenzio, disperazione. Di fatto la nostra finale termina lì, in quel dolore di Andrea e di tutti i presenti, nel Forum o in tv. Sanguinetti vince solo 5 games contro un Gustafsson troppo forte sul rosso, anche se indoor, e poi al sabato il forte doppio vichingo fa calare il sipario. È solo l’anticipo del dramma sportivo che avrebbe vissuto la squadra italiana di Davis.
    Da lì a poco quella buona generazione di giocatori cala e vive un weekend a dir poco disastroso il 23 luglio 2000, a Mestre. L’Italia cade malamente nello spareggio salvezza per mano del Belgio dei fratelli Rochus, è la prima retrocessione nella “serie B” della Davis, eravamo l’unica nazionale ad esser stati sempre del World Group. Io c’ero, insieme al mio sconforto e alla netta sensazione che la discesa fosse appena iniziata… Nessuna risalita, anzi nel 2003 tocchiamo il fondo, crollando nel Gruppo II con una terribile sconfitta in Zimbabwe. L’inferno dura solo un anno, nel 2005 torniamo sul Gruppo I, ma bisogna aspettare fino al 2011, di nuovo a Santiago del Cile (già, proprio Santiago…) affinché la nazionale trascinata da Fognini torni nel World Group. Non molte soddisfazioni per diversi anni, solo la semifinale in Svizzera nel 2014, ma in realtà, sotto sotto, già da tempo qualcosa si muove.
    Lo spettatore che guarda il tennis in tv non se ne accorge, ma in realtà, in molti club di periferia e non, si sta costruendo pian piano un nuovo movimento. E i tempi per ottenere risultati al vertice sono lunghi. Serve lavoro, tanto, capacità e visione. Il tutto guidato dal Presidente Binaghi che è uomo di sport e manager, conosce il mondo ed è determinato ad arrivare in vetta, convinto che seminando bene, lavorando coi circoli piccoli e grandi, stimolando l’eccellenza, si possa costruire e risalire. È stato criticato, osteggiato, deriso pure, ma alla fine aveva ragione lui. Con lavoro e capacità di tanti ottimi maestri e club, con un’importante sinergia d’intenti, risolvendo problemi ed errori – tanti ne sono stati commessi, ma chi non fa niente mai sbaglia… – si è creata una base, un movimento, una mentalità di lavoro per esaltare il talento dei ragazzi. Si è costruito una serie di team vincenti, di giocatori che sono cresciuti e che, stimolandosi l’un l’altro, hanno alzato il livello generale. Molti tornei in Italia a fare da veicolo per la crescita. È sbocciato quel circolo virtuoso necessario a sostenere il talento e chi lavora bene.
    Se poi ti nasce un Jannik Sinner, e hai la bravura e fortuna di farlo crescere in un ambiente sano e dove si conosce l’alto livello come da Riccardo Piatti, si finisce per vincere. Ma sarebbe sbagliato e semplicistico relegare il trionfo di ieri a Malaga in Davis in un solo “effetto Sinner”. Non è così. Jannik è la nostra punta di diamante, è il fuoriclasse che eleva tutto il gruppo, è colui che ha talento e forza per battere il più forte dell’epoca moderna, Mr. Djokovic, nel match sul quale Nole aveva puntato tutta la parte finale del suo stellare e irripetibile 2023. E così trionfare. Sinner è decisivo, ma senza la grinta di tutta la squadra, capace di rialzarsi dal “disastro” col Canada a Bologna nei gironi a settembre, senza la pazienza di Capitan Volandri nel compattare il gruppo e far esplodere di nuovo la vivacità di Sonego, il talento di Musetti e la qualità di Arnaldi, a Malaga a giocarci la coppa non ci saremmo mai andati. Ed è ancor più corretto tornare all’inizio della gestione Volandri, con le esperienze del 2021 e del 2022, necessarie e formative per vincere oggi, e anzi, ancor più indietro…
    “Forza del gruppo, capacità di passare attraverso le difficoltà, disponibilità. Su questi punti fermi Filippo Volandri ha costruito un capolavoro in tre anni da capitano di Coppa Davis. Fin dalla sua nomina, a gennaio del 2021, i pilastri del Volandri-pensiero non sono cambiati”, così scrive l’amico e bravissimo collega Alessandro Mastroluca su Supertennis, e condivido ogni sillaba del suo pensiero. Forza del gruppo, resilienza, capacità di reazione, disponibilità. Queste sono le chiavi della vittoria di questa meravigliosa e indimenticabile Final 8 di Malaga, che non potremo mai dimenticare. Nel 2021 a Torino abbiamo perso contro la Croazia nel doppio decisivo, Fognini e Sinner hanno ceduto al fortissimo duo Nikola Mektic-Mate Pavic, i migliori. Ci fu tanta delusione, Fabio è un doppista “doc” e campione Slam col “Bole”, ma non ci fu troppa intesa con Jannik, un Sinner ancora acerbo. Però fu un’esperienza importante, anche se negativa. Formativa. Nel 2022 rischiammo di uscire a Bratislava, con Sonego e di nuovo il doppio k.o., ma quella volta fu il talento di Musetti a salvarci, e fu un’altra esperienza che ha rafforzato il gruppo. Un gruppo che poi l’anno scorso nei gironi a Bologna ha battuto una dopo l’altra Croazia, Argentina e Svezia, ed è volato a Malaga superando nei quarti il forte team USA, col capolavoro di Bolelli–Fognini su Paul-Sock. Il Canada ci superò in semifinale, col tanto discusso doppio Berrettini–Fognini, sconfitto da Auger Aliassime–Pospisil. Altro boccone amaro, e polemiche non finire, ma situazione negativa dalla quale abbiamo imparato. Solo perdendo s’impara, è la dura ma giusta legge dello sport.
    Solo vivendo esperienze, come singoli e poi come squadra, si matura, si impara, si cresce. È cresciuto Volandri nella gestione di un gruppo che ci ha portato in finale a Malaga, facendo da parafulmine mille volte, motivando tutti, dando grinta e serenità, maturando scelte difficili, con coraggio e visione. È cresciuto a dismisura Sinner, tennista che oggi, 27 novembre 2023, possiamo considerare serenamente come il miglior tennista al mondo visto che negli ultimi mesi ha battuto tutti i migliori e l’ha fatto più volte, alzando la Davis ed arrivando ad un passo dal vincere le Finals a Torino. La vittoria di Jannik su Novak in semifinale sabato è entrata nei libri d’oro come una delle imprese sportive più alte della storia dello sport italiano. Sinner è diventato leader, forte e silenzioso. Non ha risposto con classe immensa alla marmaglia che ha cercato – invano – di infangarlo, e ha fatto parlare il campo, la sua racchetta, i suoi colpi meravigliosi, che hanno fatto esplodere il tennis nelle case di tutti gli italiani come mai prima. Classe infinita. Jannik ha trascinato Sonego nei doppi, esaltandone le qualità e dandogli quella sicurezza di cui aveva bisogno per tirare fuori il suo meglio. Ha dato serenità a tutto il gruppo, capace di superare difficoltà e diventare vincente. Un gruppo che ha accolto anche Berrettini, non ci dimentichiamo del Matteo-nazionale, che vogliamo fortissimamente rivedere sparare missili sportivi dal 2024 e tornare una delle punte di diamante del nostro team di Davis. Mancava Fognini, e bene ha fatto il Presidente Binaghi ai microfoni di Sky a ricordarlo a caldo, perché Fabio ha dato tanto negli anni e si è sempre speso per la maglia azzurra.
    Io c’ero a Malaga, almeno col cuore e la penna. Abbiamo tutti insieme vissuto un’avventura straordinaria, indimenticabile, che ci ha arricchito come poche altre cose. E pazienza se questa insalatiera è un filo meno scintillante del passato… La nuova formula in fondo piace poco, ma ha reso la competizione ancor più difficile, non hai alcun margine di errore con soli tre match, uno dopo l’altro. Si può discutere quanto vogliamo, e a ragione, sul cambiarla, sul tornare almeno in parte ai match casa – trasferta che erano l’essenza della competizione, ma alla fine quando giochi con la maglia azzurra addosso, è qualcosa di unico, qualcosa che ti tocca dentro e provoca emozioni indescrivibili.
    Emozioni che i nostri giocatori hanno vissuto sulla propria pelle, in campo e panchina, e che li renderà ancor più forti e sicuri l’anno prossimo, quando in Davis saremo la squadra da battere e nei tornei del tour saremo sicuramente protagonisti. Emozioni che avremmo voluto vivere quel 4 dicembre 1998, quando la spalla di Gaudenzi fece crack e furono solo lacrime. “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.” Parole e musica di Michael Jordan, uno dei più grandi sportivi di sempre. Beh, allora questa fantastica Davis 2023 di Malaga abbiamo iniziata a vincerla ad Assago, a Mestre, in Zimbabwe, a Santiago, a Bologna. È una vittoria che viene da lontano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia in Finale di Coppa Davis: La rimonta storica degli azzurri. Ora la sfida finale contro l’Australia (domani alle ore 16)

    Jannik Sinner e Lorenzo Sonego in azione in doppio in Coppa Davis (Foto Sposito/FITP)

    In una giornata memorabile per il tennis italiano, l’Italia ha compiuto una rimonta straordinaria contro la Serbia, conquistando un posto nella finale storica di Coppa Davis a Malaga. Protagonista indiscusso è stato Jannik Sinner, che, dopo aver annullato tre match point a Novak Djokovic, ha trionfato in doppio insieme a Lorenzo Sonego, guadagnando il punto decisivo.I due azzurri hanno concluso con 8 ace, 29 vincenti e 22 errori non forzati, a testimonianza di una partita all’attacco. A ciò si aggiungono il 75% dei punti vinti con la prima di servizio e il 58% con la seconda.
    Il doppio, dominato nel primo set completamente dagli azzurri, si è concluso con un chiaro 6-3, 6-4 contro la coppia Djokovic/Kecmanovic. L’affiatamento tra Sinner e Sonego è stato evidente, soprattutto nel primo set, dove hanno dimostrato superiorità nonostante il punteggio di 63. Il duo serbo ha incontrato difficoltà, in particolare nelle giocate di Djokovic con Kecmanovic a rete.
    Nella seconda frazione, nonostante un momentaneo recupero serbo, l’Italia ha mantenuto il comando non senza difficoltà. Infatti Sinner e Sonego e la coppia serba Djokovic-Kecmanovic è stato un vero e proprio thriller tennistico. Il punto di svolta si è verificato nel sesto gioco, dove gli azzurri hanno affrontato e superato un difficilissimo 0-40. Grazie a un servizio strepitoso di Sinner e all’ottima presenza di Sonego, gli italiani hanno salvato quattro palle break, pareggiando il punteggio sul 3-3.Subito dopo, con uno smash potente di Sonego, gli azzurri hanno ottenuto il break decisivo. Un momento cruciale è stato l’errore proprio di Djokovic sul 40-30 che con un rovescio sbagliato ha portato poi come dicevamo al break decisivo per gli azzurri. Nel decimo gioco, nonostante un doppio fallo di Sinner, gli italiani hanno mantenuto la calma. Con una seconda di servizio robusta, hanno piegato la resistenza di Djokovic, sigillando la vittoria e l’accesso alla finale con un 6-4l’Italia ha resistito, eliminando Djokovic e raggiungendo la finale contro l’Australia.
    Questa finale offre all’Italia la possibilità di conquistare la sua seconda Coppa Davis, l’ultima vittoria risalente al lontano 1976. Con un Sinner in forma smagliante, l’Italia può certamente sognare un trionfo storico. l’ultima finale, invece, risale al 1998.Domenica, nell’ottava finale della sua storia, l’Italia ritrova l’Australia, seconda nazione più titolata nella storia della Coppa Davis. Gli Aussies puntano al 29mo titolo alla 49ma finale, il primo dal 2003. L’Italia punta a diventare l’undicesima nazione con almeno due titoli nella storia della manifestazione dopo USA (32), Australia (28), Gran Bretagna (10), Francia (10), Svezia (7), Spagna (6), Russia (3), Repubblica Ceca (3), Germania (3) e Croazia (2).
    SEMIFINALI– ITALIA 🇮🇹 vs Serbia 🇷🇸 2-1 Sabato 25 novembre, ore 1212:00 Musetti L. 🇮🇹 (Italia) – Kecmanovic M. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals L. Musetti721 M. Kecmanovic666 Vincitore: M. Kecmanovic ServizioSvolgimentoSet 3M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-5 → 1-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-4 → 0-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 0-4M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3L. Musetti 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-402-5 → 2-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A df2-3 → 2-4M. Kecmanovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 1*-2 1*-3 2-3* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* df 5-5* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 8*-76-6 → 7-6M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 6-6L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5M. Kecmanovic 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-404-5 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-5 → 4-5M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-4 → 3-4M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace0-2 → 1-2M. Kecmanovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    13:30 Sinner J. 🇮🇹 (Italia) – Djokovic N. 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals J. Sinner627 N. Djokovic265 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 7-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace0-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-01-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df1-2 → 1-3N. Djokovic1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace 40-A3-1 → 4-1J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 40-A df1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-300-1 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1

    15:00 Sinner J./Sonego L 🇮🇹 (Italia) – Djokovic N./Kecmanovic M 🇷🇸 (Serbia)ITF Finals J. Sinner / L. Sonego66 N. Djokovic / M. Kecmanovic34 Vincitore: J. Sinner / L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-405-4 → 6-4N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A3-3 → 4-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 2-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1N. Djokovic / M. Kecmanovic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-2 → 5-3J. Sinner / L. Sonego 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 5-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1N. Djokovic / M. Kecmanovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Davis, primo singolare di Italia – Serbia: Arnaldi, Sonego o Musetti?

    Il team azzurro di Coppa Davis a Malaga

    “Only the brave happen to arrive where the angels can’t tread”, ovvero “solo i coraggiosi arrivano dove gli angeli non osano spingersi”. L’iconica frase del poeta britannico Alexander Pope calza a pennello per le sfide più ardue del nostro amato tennis, Davis Cup inclusa. Il team azzurro ha di fronte una semifinale davvero impegnativa contro Novak Djokovic e compagni. Compagni, già… Chi ipotizzava che SuperNole dovesse caricarsi sulle spalle l’intera nazione – ne avrebbe di certo il Phisique du Role…- per alzare la sua seconda insalatiera in carriera è rimasto deluso, pure i compagni saranno un fattore non da poco. L’ottima prestazione prodotta da un Kecmanovic risvegliatosi da un lungo periodo “no” contro Draper complica ancor più i piani in Casa Italia. Dando per scontato che Jannik Sinner sarà chiamato a ripetere l’impresa clamorosa di battere un Djokovic in condizioni strepitose, la domanda che anima il dibattito tra gli appassionati azzurri è: chi giocherà il primo match tra Arnaldi, Sonego e Musetti? Bella domanda…
    Non abbiamo alcuna risposta, sia ben chiaro. Filippo Volandri scioglierà i dubbi alle ore 11, un’oretta prima dell’inizio delle ostilità a Malaga. Gli allenamenti hanno solo confuso le idee ai presenti. Tutti si sono allenati con buon ritmo, incluso Bolelli, escluso da quel doppio al quale era atteso per far spazio alla maggior vivacità atletica ed agonistica di Sonego, ormai discreto “uomo Davis”, qualche caduta ma anche grandi risalite. Non è affatto facile fare un pronostico, e non è nemmeno nelle nostre intenzioni farlo. Quel che è invece interessante è provare ad analizzare quel che i tre alfieri azzurri possono dare in campo, presumibilmente ancora contro Mionir, ex n.1 junior e poi autore di fiammate d’autore come momenti di bassa totalmente inspiegabili. Dopo un periodo passato con David Nalbandian, il serbo è tornato nella penombra, ma non ha affatto disimparato come si gioca a tennis, anzi. È l’identikit del tennista “da Davis”, ossia uno con qualità nel braccio ma che per motivi vari nell’arco della stagione manca di continuità, e che se lo prendi e butti in campo in un contesto che lo esalta e responsabilizza può darti tanto. Bingo… Battere Draper giovedì non era cosa facile, anzi è stato contro pronostico. I suoi colpi sono stati intensi, precisi, ha servito pure bene e spesso imposto al britannico un ritmo così alto da disarmarlo. Il campo poi non è così rapido, la palla salta abbastanza, quindi uno che non è esattamente uno scattista come lui a Malaga si trova proprio bene…
    Sonego, Musetti o Arnaldi quindi? “Il campo è piuttosto simile a quello di Parigi Bercy” afferma Volandri a Supertennsi. Le sensazioni dai match lo confermano: indoor, quindi discretamente veloce, ma non troppo. I tagli funzionano benino, il topspin pure perché la palla non scivola via come a Torino, ma s’impenna quel che basta per prendere rotazione. Questa è una considerazione basilare per ipotizzare chi tecnicamente potrebbe scendere in campo come n.2 azzurro. Sottolineiamo: tecnicamente. Solo il team, i giocatori e Volandri sanno davvero come stanno Muso, Arna a Sonny, chi è più pronto alla pugna mentalmente e fisicamente. Questo in Davis conta se non tutto molto, pertanto la scelta del primo singolarista italiano potrebbe basarsi principalmente su questi aspetti. E scegliere per Volandri sarà complesso… “E’ difficile, non ce lo nascondiamo. Se vinci un singolare hai ragione, se lo perdi con tre match point non ce l’hai, se ieri Sonego e Sinner avessero perso, ci averebbero detto che avrebbe dovuto giocare tutto il mondo tranne loro due” afferma Filippo. Come dargli torto.
    Ma alla fine una scelta è da fare, uno tra Arnaldi, Sonego e Musetti giocherà il primo singolo alle ore 12, contro un serbo, probabilmente Kecmanovic. Chi gioca? Prima di arrivare a una nostra conclusione, si potrebbero inquadrare così le tre possibili alternative: Arnaldi è la scelta di sostanza, Sonego quella più emotiva, Musetti quella più legata alla compatibilità tecnica.
    Arnaldi contro Van de Zandschulp ha perso, ma nessuno può rimproverargli alcunché. Ha giocato quasi tre ore contro un super servizio, prendendosi rischi e giocando il match sino alla fine. Ha perso col massimo impegno, non sfruttando tre match point, per scelte (solo un paio, a dire il vero) rivedibili. Del resto, “Only the Brave”, solo rischiando e provandoci è arrivato a un passo dalla vittoria, è andata male. Pazienza, è la legge dello sport, quindi lo stesso applaudiamo Matteo. Riproporlo in campo vs. Kecmanovic potrebbe essere la scelta più logica, visto che a livello di tenuta fisica e mentale il ligure sta dando ampie garanzie. Come testa, voglia di lottare e quantità di prestazione, è ormai già una piccola certezza. Tuttavia, ha Arnaldi il tennis per mettere in difficoltà un buon Miomir? Sulla carta qua qualche dubbio viene. Kecmanovic è un grande colpitore, pulito, ama il ritmo. Arnaldi dovrebbe giocare un match a dir poco Garibaldino, attaccare a tutta, variare continuamente coi tagli e venire a rete, a sfidare un passante molto buono. E sulle diagonali il serbo potrebbe sovrastare l’azzurro. Se il serbo può aggredire le palle pulite e non sempre profonde dell’italiano, la partita potrebbe diventare molto difficile e lo scenario è plausibile. Servirebbe un Arnaldi in versione US Open, che gioca a tutta e tutto gli sta in campo. Possibile, ma non facile da realizzare. Quindi scegliere Arnaldi vuol dire puntare sulle qualità mentali e prestazionali, meno su aspetti di gioco puro.
    Con Sonego la faccenda cambia, si ribalta. Lorenzo è un super agonista, ma riesce a portare in campo la sua versione Superman quando è al top fisicamente. Se le sue caviglie scattano come molle e diventa l’entusiasmante “polpo” difensivo, se la forza nelle gambe ne sostiene servizio e attacchi a tutta col diritto. Se Sonego invece ha qualche acciacco ed è meno esplosivo, tutto il suo tennis si deprime esponenzialmente, e la sua gladiatoria vis pugnandi non basta più a coprirne qualche limite tecnico. Dopo il doppio, da lui ben giocato nel secondo set (trascinato dalla locomotiva-Jannik), si è detto in forma, a posto, ma in realtà chi è a Malaga continua a parlare di sue condizioni non al top. Scegliendo Sonego si punta sull’aggressività, sulla voglia di vincere, sulle emozioni di chi può trasformarsi con la maglia azzurra, ma se la partita diventasse molto dura fisicamente, e potrebbe diventarlo, è forse un azzardo. E si complicherebbe pure l’eventuale scelta nel doppio, terzo match che potrebbe essere decisivo come giovedì.
    Capitolo Musetti, il più spinoso ma forse intrigante. Lorenzo viene da settimane negative, inutile girarci intorno. Una bella vittoria su Khachanov non può bastare a riabilitare un trend al ribasso, con più prestazioni modeste come tennis e soprattutto spirito. Vederlo uscire sconfitto a testa bassa è stato ancor peggio della sconfitta stessa, ed è accaduto più di una volta. Rischiarlo in Davis potrebbe essere un azzardo da Casinò, con tanta pressione da gestire, ma… se andiamo a vedere il tennis e le condizioni, il gioco di “Muso” è l’esatto antidoto alle doti di Kecmanovic. Cambi di ritmo, diritto top e poi via a tutta più secco, tagli col rovescio e quindi accelerazioni improvvise, il tutto alternato a discese a rete e smorzate. Kec ama il ritmo, ti monta sopra col ritmo; Musetti è colui che ha nel braccio le frecce per non darti alcun ritmo, fartelo perdere e mandarti in bambola. Fisicamente dicono che sia tirato a lucido, potente e reattivo. Ma come sta “di testa”? Questo è il punto di domanda… La Davis oggi per Lorenzo potrebbe esser quel che nei giochi di carte si chiama All In, ossia o la va o la spacca. Buttarlo in campo potrebbe essere l’asso nella manica, il jolly che fa saltare il banco, o un autogol totale. Fatale. L’aria della Davis e la maglia azzurra potrebbe essere una scossa per lui, come accadde in passato a Bratislava, quando fu buttato dentro assai giovane in un match assai importante, e lui tirò fuori il meglio di quel che allora aveva, che era già tanto. L’occasione potrebbe essere quella giusta, inattesa quanto intrigante, quella che riaccende la sua luce e lo riporta ad essere quel talento che tanto ci ha entusiasmato. Ma anche bel rischio. Un grande rischio. I precedenti tra l’altro sono 2-0 a favore di Lorenzo, uno disputato sul duro…
    L’Italia ha di fronte una sfida difficile, e questa nuova formula della Davis non ti consente alcun margine d’errore, come in passato con i 4 singolari e un doppio. La Davis del 2023 è tutto e subito. Dare il massimo, rischiare. Only the Brave, si diceva. Allora, se sarà Kecmanovic, perché non provare la carta Musetti? Only the Brave…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup: Italia in semifinale! La coppia Sinner – Sonego supera Koolhof – Griekspoor (con le parole di SInner e Sonego al termine del match)

    Jannik Sinner e Lorenzo Sonego a Malaga (foto Getty Images)

    Rimonta completata, e per una volta il doppio azzurro non è stato il punto debole in Coppa Davis. Capitan Volandri per il doppio decisivo contro l’Olanda (1 a 1 dopo i due singolari) in quel di Malaga sceglie di affidarsi alla forza indomabile di Jannik Sinner, affiancato da Lorenzo Sonego, seppur sia dato con qualche problema all’inguine. La scelta si rivela azzeccata: la potenza e sicurezza di Jannik, reattivo e veloce, trascina anche Lorenzo, autore di un eccellente secondo set. I due azzurri disputano un doppio ordinato e offensivo, servendo bene e mettendo più volte in crisi in risposta gli “Orange”, in particolare lo specialista Koolhof, che finisce per cedere i due turni di battuta decisivi, per il 6-3 6-4 conclusivo che qualifica l’Italia alle semifinali della Davis Cup 2023. Aspettiamo l’esito dell’ultimo quarto di finale tra la Serbia di Djokovic e la Gran Bretagna.
    Nonostante lo scarso affiatamento tra “Sonny” e “Jan”, i due si muovono bene, in particolare quando il n.4 del mondo è alla battuta. Troppo in forma Jannik, serve bene, apre gli angoli alla perfezione, è pure assai reattivo nel venire avanti e chiudere di volo. E pure quando è lui sotto rete con Sonego alla battuta, in molte occasioni chiude con la volée in grande sicurezza e mostrando ottima mano e progressi. Sonego è partito più titubante, ha concesso una delicata palla break nel terzo game, salvata da un’ottima chiusura sulla rete di Sinner, ma poi è salito, trascinato dalla sicurezza di un Jannik stellare. Il doppio non sarà mai una specialità per Sinner, ma quando serve così bene, risponde con tanta quantità e potenza, ed è così reattivo nel gestire varie situazioni sul net, beh, è un tennista formidabile anche in coppia. Quando ha potuto scatenare la forza dei suoi colpi, la sua palla andava il doppio rispetto a quella degli avversari, e ha costruito e chiuso molte situazioni importanti. Nel secondo set Sonego si è sciolto, ha preso fiducia anche in risposta, trovandone alcune ottime, come col diritto diventato sempre più efficace e preciso. I due olandesi hanno retto col servizio, ma Griekspoor è stato poco reattivo sulla rete in punti chiave, non aiutando Koolhof nei game che hanno pagato con i break decisivi.
    “Eravamo sotto pressione”, dice Sinner dopo il doppio, “abbiamo avuto tre match point nella prima partita… Non mi sentivo molto bene all’inizio, ma giocare con un amico ha aiutato. Abbiamo scelto la squadra giusta, anche per Filippo non era facile”. Sonego: “Giochiamo insieme a Fifa, e giochiamo molto bene! A parte gli scherzi, non si giocava insieme da inizio anno, è stato bello ritrovarsi in campo e fare una bella partita. Sono scelte difficili perché siamo una squadra completa e non è facile per il Capitano lasciare forse qualcuno. Arnaldi ha fatto gran partita, ha perso di un niente. È stata una vittoria di squadra, abbiamo vinto anche per lui”. Sulle posizioni in campo: “Lorenzo per me si trova meglio a sinistra, perché lì può girarsi sul diritto, io anche preferisco stare a sinistra, ma lui ha risposto bene oggi, l’ha impattata molto bene. Credo che la chiave oggi fosse la mentalità, l’atteggiamento positivo, ci siamo tenuti su come energie, è andata molto bene” conclude Jannik.
    Bravi tutti, Sinner sontuoso, Sonego grintoso e in crescita; applausi pure ad Arnaldi per la lotta e tenacia, e pure a Volandri per la scelta del doppio. Una vittoria meritata, trascinata ovviamente dalla forza di Sinner ma di gruppo. Come deve essere in Davis. Una Davis che per l’Italia, continua…
    Marco Mazzoni

    La cronaca del doppio
    Sonego affronta al servizio la prima palla break del match, gli azzurri la cancellano con un volée ottima di Jannik, e si portano 2-1. Nel quarto game la coppia azzurra vola 0-40 in risposta, ma Koolhof serve alla perfezione, soprattutto sul 15-40 contro la risposta di Sinner, e con 5 punti di fila gli olandesi si salvano. Grande chance sprecata per scappare in vantaggio, ma il forte specialista olandese è stato implacabile. Si complica l’ottavo game per il team azzurro: da 40-0 Lorenzo smarrisce un po’ la prima, mentre la risposta di Griekspoor è solida. Affrontano un’altra palla break ma è un fulmine Sinner nel coprire la rete e chiudere nel campo aperto. Con un ottima prima palla e poi smash di Jannik, l’Italia si porta 4-3. Rispondono bene Lorenzo e Jannik nell’ottavo game, forzano il game ai vantaggi. Ancora Sinner, col rovescio, una risposta velocissima nei piedi di Koolhof che non riesce a tirarla su. Palla break! Sonego con la punta della racchetta agguanta di rovescio la palla, la traiettoria è maligna tanto che Koolhof non gestisce bene di volo la palla, toccandola in rete. BREAK ITALIA, Jannik serve sul 5-3. Cerca e trova le righe Sinner, 30-0. Pure con la seconda palla rischia Jan 180 km/h, una mazzata quasi sulla riga che sorprende Koolhof, 40-0 e tre set point Italia. ACE! Una sentenza Jannik, 4 servizi vincenti. 6-3 Italia, un set meritato, in 38 minuti di buon tennis e discreta sintonia per i nostri. E una certezza: quando Sinner può scatenare la forza del suo braccio con uno scambio o una risposta, ha una velocità doppia rispetto a tutti gli altri.
    Il secondo set inizia con gli Orange alla battuta, Griekspoor. Si butta avanti all’arrembaggio Sonego, ma a 30 Tallon chiude il primo game. Tiranneggia Sinner, una macchina tanto è perfetto ed efficace. Torna al servizio Koolhof, in sofferenze finora nella partita. Sinner si prende il primo punto con una risposta a tutta e poi il passante, potente e addosso, senza il tempo di reagire Griekspoor. Bravo Sonego, indovina una risposta che mal gestiscono gli olandesi, 0-30! Cattiva intesa tra i due Orange, si vede che anche loro non sono una coppia collaudata. Ancora Super Sonny, risponde lungo linea, riesce a girarsi sul diritto e spara la sua bordata inside out che trafigge Griekspoor. 15-40, due palle break! Jannik non riesce a tenere in campo la risposta, molto preciso Koolhof con la prima al centro; altra gran prima palla, esterna sulla riga. Sulla destra Sinner fa la differenza, ancora procura la palla per la chiusura di Lorenzo, terza palla break del game per gli azzurri. Stavolta esagera col diritto in risposta Sonego, non c’era lo spazio per sbracciare inside out. 2-1 Olanda, qualche rimpianto per il team italiano. Segue un game complicato con Sonego alla battuta, anche per un paio di ottimi schemi dei rivali. Lorenzo con una prima al centro annulla una palla break sul 30-40, poi con altri due servizi impatta lo score 2 pari. L’urlo di Sonego nel settimo game dopo il diritto a tutta che infila la coppa olandese, è 0.30, con Koolhof alla battuta. Un altra risposta angolata e potente manda in crisi Koolhof, 0-40, tre chance di break fondamentali per gli italiani. Si aggrappa alla prima palla Koolhof, ma sul 30-40 sceglie il diritto di Sonego al centro, la racchetta del piemontese impatta ottimamente la palla, con una traiettoria esterna difficilissima da rigiocare, tanto che la volée di Griekspoor è in rete. BREAK ITALIA! 4-3 e servizio. Se il primo set l’ha dominato e condotto Jannik, che Sonego nel secondo parziale! Comanda col diritto, apre a tutta l’angolo ed è una formalità chiudere di volo per Jannik. Purtroppo Sinner sbaglia sulla rete toccando una palla destinata ad uscire, il game #8 va ai vantaggi. Ancora Sonego, ora con una seconda palla a 192 km/h, anche precisa non solo potente. 5-3 Italia! Serve Sinner, una sicurezza. Sul 40-15 ecco Due Match Point. Basta il primo, grande servizio di Jannik, la risposta non passa la rete. Volandri corre ad abbracciare i due azzurri, protagonisti di un ottimo doppio. L’Italia rimonta e passa in semifinale. Una coppia nuova, ma ben assortita e pronta a battere i due forti olandesi. Bravi tutti, una bella vittoria!

    Jannik Sinner/Lorenzo Sonego (ITA) 🇮🇹 vs. Wesley Koolhof/Jean-Julien Rojer (NED) 🇳🇱ITF Finals J. Sinner / L. Sonego66 T. Griekspoor / W. Koolhof34 Vincitore: J. Sinner / L. Sonego ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 ace 40-155-4 → 6-4T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-152-2 → 2-3J. Sinner / L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3J. Sinner / L. Sonego 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3T. Griekspoor / W. Koolhof 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 ace 30-15 40-152-2 → 3-2T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner / L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1T. Griekspoor / W. Koolhof 0-15 15-15 ace 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner / L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Fognini show a Metz, domina Sonego con un tennis stellare. È semifinale vs. Humbert

    Fabio Fognini (foto Getty Images)

    Show time Fognini nella serata dei quarti di finale all’ATP 250 di Metz. Fabio domina il primo scontro con Lorenzo Sonego ritrovando quel tennis stellare, velocità d’esecuzione e sicurezza che l’ha issato tra i bracci più “magici” della sua generazione. Lo score di 6-1 6-2 in 76 minuti è una foto fedele di quel che si è visto in campo, una differenza abissale tra i due azzurri, in ogni colpo e situazione di gioco. Un Sonego troppo brutto per esser vero, dominato in lungo e in largo da Fognini, ma stasera i meriti di Fabio sono certamente superiori alle lacune e incertezze di Lorenzo. Il torinese è scattato male dai blocchi, non l’ha aiutato il servizio ed è stato immediatamente in difficoltà anche nelle situazioni più semplici, come la spinta col diritto da sinistra, il suo marchio di fabbrica. Ma gran parte dei problemi vissuti in questa serata “no” di Sonego viene dalla forza e intensità imposta da Fognini.
    Il campione di Monte Carlo 2019 ha ritrovato stasera un tennis non lontano da quello che gli ha consentito di alzare il trofeo più importante in carriera. Ha servito bene, ha risposto ancor meglio, mettendo enorme pressione all’amico rivale; ha dominato nello scambio governando totalmente i tempi di gioco. Con i piedi vicini alla riga di fondo ha accelerato con diritti e rovesci continui, precisi, in grande anticipo e scioltezza, senza mai dar modo a Sonego di prendere ritmo e soprattutto allontanarlo dalla sua posizione preferita. Dalla sua “piazzola” Fabio ha comandato, lasciando correre via veloce e sicuro il suo braccio, producendo giocate fantastiche in ogni situazione, costruzione, attacco e difesa. La pulizia dei suoi impatti è stata formidabile, sostenuta da un timing fantastico, quello che fa sembrare tutto così facile, anche giocate proibite per la maggior parte dei colleghi.
    Tutto ha provato e tutto gli è riuscito. Sicuro nella costruzione in anticipo, formidabile nelle accelerazioni, è stato pronto a correre a rete e chiudere di volo o con tocchi da maestro. Una serie continua di magie, campionario quasi esaustivo di quel talento “maledetto” che l’ha portato a grandissime vittorie in carriera e moltissimi momenti di bellezza tecnica inarrivabili.
    Sonego solo servendo assai meglio avrebbe potuto entrare davvero in partita, ma nemmeno la battuta l’ha assistito, e sulle seconde palle è stato sempre in difficoltà. Il tabellino conclusivo segna 81% di punti vinti con la prima palla da Fabio e ben 68% sulla seconda, numeri che certificano la sua forza nel match, ma anche la scarsa pressione ricevuta dal rivale, davvero troppo falloso, teso e insicuro. Lorenzo solo riuscendo a spostare indietro e lateralmente Fabio avrebbe potuto rompergli il ritmo, portarlo in zone scomode e fargli perdere sicurezza. Non c’è riuscito, troppo falloso e anche poco paziente nell’aspettare che passasse la tempesta. Sonego ha spesso accelerato i tempi rischiando giocate che proprio non sentiva, e questo ha ancor più agevolato il compito del connazionale.
    Fognini vola in semifinale contro Humbert, un match difficile ma con questo tennis niente è proibito. “Ho giocato uno dei migliori match del mio orribile 2023” dice Fabio a caldo. “Mi sentivo davvero bene con i miei colpi da fondo campo, non gli ho lasciato modo di entrare in partita. Sono più che felice”. È davvero un piacere tornare a commentare un gran torneo di Fognini e soprattutto questo suo tennis. Bello e impossibile, un po’ come lui. E della bellezza non ci si stanca mai.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo derby tra Sonego e Fognini inizia con quest’ultimo alla battuta. Bel game, la palla esce benissimo dalle corde di Fabio, a zero muove lo score. Scatta bene al servizio anche Lorenzo, chiude a 15 con un Ace. È molto centrato Fognini questa settimana, i suoi impatti sono puliti anche se non sempre arriva come un fulmine sulla palla. Nel quarto game Sonego va in difficoltà, perde la misura col diritto cercando l’affondo e anche di non subire l’anticipo del ligure. Ne sbaglia malamente tre Lorenzo, lo paga carissimo con un break a zero che manda avanti Fognini 3-1 e servizio. Stellare il momento di “Fogna”, tutto gli riesce, la striscia di punti vinti si ferma a 9, ma con un’altra eccellente sbracciata col diritto cross, in grande anticipo e sicurezza, consolida il vantaggio sul 4-1. Al momento, one-man-show di Fognini, che trova colpi davvero degni di suoi momenti migliori. Sonego invece non ingrana. Ha fretta nello scegliere soluzioni definitive a bassa percentuale, come la smorzata ai vantaggi, totalmente errata, che gli costa una palla del doppio break. Nemmeno la prima lo assiste, e poi mal centra un diritto su di una risposta molto profonda di Fognini. Altro Break, 5-1 per Fabio dopo solo 24 minuti. Il torinese trova la prima bella risposta del set, ma non basta, il ligure si prende sicuro il primo parziale per 6-1 con un’ottima prima palla esterna sulla riga. Enorme la differenza tra i due nello scambio, che compensa il basso numero di prime in campo di Fabio (solo il 48%). Male Sonego in generale, soprattutto in risposta e col diritto, il colpo che è generalmente il suo salvagente. Benissimo invece Fognini in risposta, l’ha rimessa in campo quasi sempre e ha messo pressione al rivale.
    Secondo set, inizia Sonego alla battuta, il primo punto lo vede non trovare letteralmente la palla col diritto. La sua serataccia continua, è in netta difficoltà nell’impattare in sicurezza le palle veloci e profonde di Fognini, e col servizio non trova punti gratis. L’ennesimo errore col diritto gli costa il 15-40, suona l’allarme rosso. Si salva con un buon servizio e poi un errore di Fabio in risposta su di una seconda tutt’altro che temibile, forse il primo vero gratuito di “Fogna”. Il break è ritardato di poco: con altri due disastri dalla riga di fondo, Sonego consegna un break in apertura (sesto game di fila perso). Totalmente in confusione Lorenzo, certamente teso e fuori fuoco. Ha buon gioco Fognini nel comandare lo scambio dal centro del campo, sposta il rivale anticipando ogni colpo e via a prendersi il punto in avanzamento. Una meraviglia tornare a vedere il campione di Monte Carlo 2019 impattare la palla con quella pulizia e sicurezza. Sonego tira un paio di pallate per scuotersi, gli restano in campo, ma Fognini è l’ammiraglio della situazione, governa e comanda 2-0 Fognini (parziale 7-0). Sorride Fabio dopo l’ennesima grande giocata, nata da una risposta clamorosa. Lottando con tutto quel che ha, in una giornata difficilissima, Sonego torna muovere lo score, con una magia di tocco nel dodicesimo punto del game (1-2). Il game vinto è una bella spinta per Lorenzo, il diritto torna a pungere e sale 15-40 con le prime palle break del match a favore. Non si scompone Fabio, mancina con sicurezza il suo tennis geometrico in progressione, perfetto col rovescio lungo linea, cancella le due chance e vola 3-1. Il piemontese finalmente si è scosso, è entrato in partita, e la partita si accende come spettacolo. Fabio continua a disegnare il campo, ma Lorenzo ora si difende meglio e nei suoi game attacca con decisione e meno errori. Ma un’accelerazione di diritto cross mortale, tanto è stretta e bella, porta a Fabio la chance del 5-2. Con un’altra accelerazione clamorosa di rovescio lungo linea, al termine di uno scambio dominato con un colpo più bello del precedente, ecco il Break del 5-2 Fognini. showtime “Fogna”. Chiude facilmente al turno successivo, 6-2. Davvero un peccato per un Sonego non al meglio, ma che Fognini. Che spettacolo! Bravissimo, è un piacere ritrovare un talento così cristallino produrre il suo miglior tennis.

    [WC] Fabio Fognini vs [6] Lorenzo Sonego ATP Metz Fabio Fognini66 Lorenzo Sonego [6]12 Vincitore: Fognini ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 40-A4-2 → 5-2F. Fognini 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df3-1 → 3-2F. Fognini 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 3-1L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1F. Fognini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 2-0L. Sonego 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Fognini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-1 → 6-1L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A4-1 → 5-1F. Fognini 15-0 ace 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1L. Sonego 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1F. Fognini 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 2-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1F. Fognini 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistiche Tennis: Fognini vs Sonego

    Statistiche
    Fognini
    Sonego

    Aces
    1
    4

    Double Faults
    2
    1

    First Serve (%)
    21/46 (46%)
    30/51 (59%)

    1st Serve Points Won
    17/21 (81%)
    16/30 (53%)

    2nd Serve Points Won
    17/25 (68%)
    8/21 (38%)

    Break Points Saved
    2/2 (100%)
    2/6 (33%)

    Service Games Played
    8
    7

    Return Rating
    232
    51

    1st Serve Return Points Won
    14/30 (47%)
    4/21 (19%)

    2nd Serve Return Points Won
    13/21 (62%)
    8/25 (32%)

    Break Points Converted
    4/6 (67%)
    0/2 (0%)

    Return Games Played
    7
    8

    Service Points Won
    34/46 (74%)
    24/51 (47%)

    Return Points Won
    27/51 (53%)
    12/46 (26%)

    Total Points Won
    61/97 (63%)
    36/97 (37%) LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Sofia e Metz: I risultati completi con il dettaglio dei Quarti di Finale. In campo il derby tra Fognini e Sonego a Metz (LIVE)

    Fabio Fognini nella foto – Foto Getty Images

    ATP 250 Sofia (Bulgaria) – Quarti di Finale, cemento (al coperto)

    Center Court – Ora italiana: 09:00 (ora locale: 11:00)1. [3] Julian Cash / Nikola Mektic vs Evan King / Reese Stalder Il match deve ancora iniziare
    2. [3] Jan-Lennard Struff vs Fabian Marozsan (non prima ore: 11:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Jack Draper vs [WC] Cem Ilkel Il match deve ancora iniziare
    4. [7] Sebastian Ofner vs [2] Adrian Mannarino (non prima ore: 16:00)Il match deve ancora iniziare
    5. [8] Marton Fucsovics vs Pavel KotovIl match deve ancora iniziare

    Court 1 – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 13:00)1. Ariel Behar / Adam Pavlasek vs Simone Bolelli / Matwe Middelkoop Il match deve ancora iniziare
    2. [WC] Yanaki Milev / Petr Nesterov vs Gonzalo Escobar / Aleksandr Nedovyesov (non prima ore: 13:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Max Purcell / John-Patrick Smith vs Andrey Golubev / Denys Molchanov Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Metz (Francia) – Quarti di Finale, cemento (al coperto)

    Center Court – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [WC] Ugo Blanchet / Matteo Martineau vs [2] Harri Heliovaara / Andreas Mies Il match deve ancora iniziare
    2. Alexander Shevchenko vs [3] Karen Khachanov (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Luca Van Assche vs [WC] Pierre-Hugues Herbert Il match deve ancora iniziare
    4. [4] Ugo Humbert vs [Q] Harold Mayot (non prima ore: 18:00)Il match deve ancora iniziare
    5. [WC] Fabio Fognini vs [6] Lorenzo Sonego Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Sfida azzurra a Metz: Sonego e Fognini per un posto in Semifinale

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Il palcoscenico dell’ATP 250 di Metz si tinge dei colori italiani con un attesissimo derby azzurro nei quarti di finale. Dopo un’emozionante rimonta, Fabio Fognini ha guadagnato il suo posto battendo Alexander Bublik in tre set tirati (4-6, 7-6, 7-6), mentre Lorenzo Sonego ha conquistato la vittoria contro Abdullah Shelbayh, numero 215 ATP, con il punteggio di 6-3, 7-5.
    La partita di Sonego ha visto il piemontese dominare i primi game e sfruttare un doppio fallo di Shelbayh per conquistare il break decisivo nel primo set. Nonostante qualche difficoltà a confermare il vantaggio, Sonego ha chiuso il set 6-3. Il secondo set ha visto Sonego salvare due palle break e sfruttare gli errori del suo avversario per sigillare il match dopo un’ora e 34 minuti di gioco per 7 a 5.
    Il confronto nei quarti tra Sonego e Fognini promette scintille, segnando il loro primo incontro in un contesto professionistico. Il vincitore di questo duello nazionale si troverà di fronte il derby francese Ugo Humbert e Harold Mayot in semifinale.
    Fognini, che non raggiunge una semifinale dal torneo di Belgrado 2022, cercherà di replicare il successo di quella volta, mentre Sonego punterà a ritrovare la forma che lo ha portato in semifinale a Umago quest’anno.La particolarità di questo turno non si ferma al derby italiano. La giornata di gare si distingue per essere un affare nazionale a tutto tondo, con due derby francesi che promettono di mettere in mostra il meglio del tennis francese, mentre un derby russo completerà il quadro dei quarti di finale, offrendo un’insolita, ma entusiasmante, narrazione sportiva.
    ATP Metz Abdullah Shelbayh35 Lorenzo Sonego [6]67 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 15-0 ace 30-0 40-05-6 → 5-7A. Shelbayh 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df5-5 → 5-6L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5A. Shelbayh 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-4 → 5-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-404-3 → 4-4A. Shelbayh 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3L. Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2L. Sonego 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-152-1 → 2-2A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-0 → 1-1A. Shelbayh 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-5 → 3-6A. Shelbayh 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 3-5L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-4 → 2-5A. Shelbayh 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df2-3 → 2-4L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-401-2 → 2-2L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df1-1 → 1-2A. Shelbayh 15-0 30-0 ace 30-15 40-150-1 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Shelbayh vs Sonego

    Statistiche
    Shelbayh
    Sonego

    Aces
    3
    10

    Double Faults
    5
    1

    First Serve (%)
    43/70 (61%)
    40/60 (67%)

    1st Serve Points Won
    32/43 (74%)
    32/40 (80%)

    2nd Serve Points Won
    11/27 (41%)
    14/20 (70%)

    Break Points Saved
    4/6 (67%)
    3/3 (100%)

    Service Games Played
    10
    11

    Return Rating
    50
    138

    1st Serve Return Points Won
    8/40 (20%)
    11/43 (26%)

    2nd Serve Return Points Won
    6/20 (30%)
    16/27 (59%)

    Break Points Converted
    0/3 (0%)
    2/6 (33%)

    Return Games Played
    10
    11

    Service Points Won
    43/70 (61%)
    46/60 (77%)

    Return Points Won
    14/60 (23%)
    27/70 (39%)

    Total Points Won
    57/130 (44%)
    73/130 (56%)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    ATP 250 Metz: Il Tabellone Principale. C’è Lorenzo Sonego. Fabio Fognini wild card

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Al torneo di Metz, gli appassionati di tennis italiani possono aspettarsi incontri interessanti. Fabio Fognini, entrato nel tabellone con una wildcard, si troverà a sfidare il brasiliano Thiago Seyboth Wild. Un incontro che, senza dubbio, attirerà l’attenzione per il contrasto di stili. Al secondo turno potrebbe sfidare Holger Rune.Lorenzo Sonego, testa di serie numero sei, avrà un avversario impegnativo nell’americano Marcos Giron. Sonego sarà chiamato a confermare il suo seeding e a mostrare le sue qualità che ultimamente sta ritrovando.
    ATP 250 Metz – Tabellone Principale – indoor hard(1) Rune, Holger vs ByeSeyboth Wild, Thiago vs (WC) Fognini, Fabio Altmaier, Daniel vs Gaston, Hugo Giron, Marcos vs (6) Sonego, Lorenzo
    (4) Humbert, Ugo vs ByeQualifier vs Thiem, Dominic Gasquet, Richard vs Watanuki, Yosuke Barrere, Gregoire vs (7) Hanfmann, Yannick
    (5) Bublik, Alexander vs QualifierShevchenko, Alexander vs QualifierLestienne, Constant vs QualifierBye vs (3) Khachanov, Karen
    (8) Wawrinka, Stan vs Zapata Miralles, Bernabe Van Assche, Luca vs van de Zandschulp, Botic (WC) Herbert, Pierre-Hugues vs (WC) Cazaux, Arthur Bye vs (2) de Minaur, Alex LEGGI TUTTO