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    Giochi Olimpici Tokyo 2020: Parlano Fognini, Sonego e Musetti. Fognini chiude la polemica con Berrettini. Il caldo spaventa un po’ tutti

    Lorenzo Sonego : “Le condizoni erano veramente difficlissime un caldo incredibile. Passare da Londra a qui è stato devastante. Davvero un caldo incredibile. Non ho mai mollato la partita anche quando le cose non andavano bene. Ad un certo punto è scattato un click sul 5-4 del secondo set e le cose sono andate meglio […] LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Filippo Volandri: “La finale a Wimbledon di Berrettini viene da lontano”

    Filippo Volandri

    Difficile togliersi dagli occhi il torneo straordinario di Matteo Berrettini a Wimbledon. Ci ha divertito, ci ha regalato un sogno che consideravamo quasi proibito, irrealizzabile. Invece abbiamo avuto la conferma che l’azzurro è a tutti gli effetti un Top Player, pronto a giocarsela alla pari contro i big nei grandi tornei, Slam inclusi. Abbiamo avuto la conferma che il sistema Italia è forte e che “l’ondata” è appena all’inizio.
    Ne abbiamo parlato con Filippo Volandri, Direttore tecnico del settore maschile della Federtennis e Capitano di Davis azzurro. Il risultato di Matteo, e anche quello di Lorenzo Sonego (ottimo il piazzamento agli ottavi dei Championships), non viene per caso, è il frutto di un lavoro partito da lontano, perseguito con determinazione, capacità e programmazione. È il frutto di una sinergia e unione di forze che rende i giocatori parte di un sistema che funziona, che sostiene il tennista a 360° e gli permette di tirar fuori il meglio.

    Filippo, il bilancio degli italiani a Wimbledon 2021 è straordinario. Due azzurri negli ottavi (non dimentichiamoci di Lorenzo Sonego) e l’impresa pazzesca di Matteo Berrettini. Prima del torneo avevamo buone aspettative, il campo ci ha fatto letteralmente sognare. Un risultato complessivo impensabile qualche anno fa, ma analizzando bene la situazione attuale, non ci siamo arrivati per caso.
    “Assolutamente, nessun caso. Abbiamo ottenuto questo splendido risultato grazie ad una “valanga” di lavoro dietro e grazie alla forza ed agli sforzi di tutti. In primis la forza di Vincenzo Santopadre, di Stefano Massari, di Roberto Squadrone nel suo ruolo importante di preparatore atletico, era presente a Wimbledon, e non dimentico Francesco Bientinesi che lavora con Matteo nelle altre settimane. Torno al punto iniziale, è merito di Matteo e di tutto il gruppo di lavoro, che include anche il supporto di consulenti come Umberto Rianna, che segue Matteo in molti tornei in stagione, e Craig O’Shannessy che dopo ogni partita di Berrettini invia dei dati super interessanti, che ci permettono di riflettere e lavorare. La vera forza di Matteo è il suo talento e il saper gestire tutte queste risorse, che vengono ovviamente filtrate, ma non è da tutti riuscire a sfruttare così tanti input e trarne il meglio per il suo gioco, lui ci riesce alla grande”.

    Sinceramente, ti aspettavi di vederlo in finale?
    “No, sinceramente non pensavamo alla finale, e nemmeno lui, ma l’obiettivo del lavoro di tutti era esattamente quello, arrivare fino in fondo. Ripensando al torneo, va detto che lui di fatto è sceso in campo da favorito nei primi dieci giorni. Questo è un elemento che è stato poco sottolineato, è una gestione totalmente diversa in un torneo così importante. Ha vissuto una esperienza “a la Djokovic”, “a la Nadal”, quelli che ogni volta che scendono in campo “devono” vincere. Berrettini c’è riuscito alla grande. Ha perso da Djokovic perché quando il punto è davvero importante, in qualche modo lo vince sempre Novak. L’ha dimostrato mille volte in carriera e nel torneo contro Shapovalov… gli ha concesso tante palle break, ma alla fine… tre set a zero per lui. In finale contro Matteo, Djokovic ha sofferto una piccola flessione a metà del primo set, l’ha pagata con Berrettini bravissimo ad approfittarne, ma dall’avvio del secondo set c’è stata un’altra partita, Novak non ha sbagliato più nulla. Berrettini è stato bravissimo, ha giocato alla pari sino alla fine e ha costretto Djokovic ad alzare il livello. Matteo ha confermato come gli basti “una sola prima volta”: dopo aver vissuto un’esperienza nuova e importante, impara subito e all’occasione successiva la gestisce benissimo. Infatti in tutto il torneo ed in finale è stato in campo alla grande”.

    Con questo splendido risultato Berrettini è n.3 della Race 2021, ma soprattutto possiamo considerarlo a tutti gli effetti un Top Player. Impressiona come riesce a gestirsi dando una sensazione di controllo, esprime una consapevolezza notevole.
    “Ha consolidato dentro di sé una consapevolezza altissima. Il successo al Queen’s gli ha dato un’enorme fiducia, gli ha dimostrato che se esprime al massimo il suo gioco gli altri non gli stanno dietro… Sono in pochissimi quelli che ci riescono, Djokovic, Nadal, Medvedev, Zverev, Tsistipas, di fatto i migliori, una manciata di rivali e non 20 o 30. Berrettini è consapevole che dipende da lui, da come va in campo, da come si allena. Ha la testa giusta ed il team giusto per fare benissimo. Matteo è un ragazzo riflessivo, attento, molto autocritico, invece Vincenzo Santopadre ha un altro carattere e approccio, riesce a smorzare questa parte critica rendendo il tutto più leggero. Umberto Rianna invece è più “quadrato” e lo supporta con la sua concretezza nelle occasioni in cui è in torneo con lui. Nella squadra ci sono gli incastri giusti e si compensano a vicenda. Questo è uno dei segreti dei grandi risultati”.

    Valutando l’ascesa di Matteo, personalmente tra le tantissime cose in cui è cresciuto mi impressiona quanto sia migliorato nella velocità e reattività, considerando la sua stazza, ma anche nell’aspetto mentale.
    “Sì, perché ci lavora! Sono aspetti fondamentali sui quali è necessario lavorare quasi quanto su diritto e rovescio. Concentra molti sforzi ogni settimana parlando con Stefano Massari, e con Lorenzo Beltrame sempre a disposizione. L’attitudine è quella giusta, ma è necessario dedicarci tempo e sforzi. Lui lo fa e i risultati si vedono, con la giusta attitudine e atteggiamento. Le due cose vanno di pari passo, l’attitudine ce l’ha innata, l’atteggiamento lo costruisci col lavoro”.

    Tornando al tennis azzurro su erba, abbiamo vissuto una crescita impressionante. Nel 2019 abbiamo vinto con Sonego e Berrettini, quest’anno abbiamo riscritto la storia, con Matteo dietro solo a Djokovic e Federer come punti guadagnati…
    “È un passo in avanti clamoroso. Se chiedevi prima a Matteo quale fosse la sua superficie preferita, ti avrebbe detto terra o cemento, sarebbe stato indeciso tra queste due. Oggi inserisce anche l’erba. Riflettendo oltre Berrettini, in poco tempo è cambiato tutto. Fino alla mia generazione di fatto non avevamo giocatori da erba, sui prati si cercava di adattarsi. Adesso non è più così, non si può dire che il tennista italiano non è buono per giocare su erba, l’italiano può giocare bene, anzi molto bene, su ogni superficie. Sonego è un altro esempio: vince su erba, vince su terra, gioca benissimo e vince partite importanti sul cemento e indoor. Cosa è cambiato? Mentalità, partendo dal modo in cui vengono allenati i ragazzi. Li portiamo prima possibile a fare esperienze su tutti i campi, soprattutto quelli rapidi dove vengono assegnati il 70% dei punti nell’annata tennistica, mentre prima tendevano a restare molto più sulla terra battuta, visto che anche a livello Challenger la stragrande maggioranza dei tornei si giocano sul rosso. Ora li spingiamo a fare esperienze nuove, a provare, a rischiare, e loro sono ben disposti, così si alimenta il tutto e c’è una crescita dell’intero sistema. Quando i ragazzi si fidano, si fanno consigliare nel modo giusto, arrivano anche cose inaspettate, che in realtà sono il frutto di una visione e di una volontà di far crescere tutto il sistema ed il movimento”.

    Berrettini nella premiazione di Wimbledon ha forse detto la cosa più bella, “Questo è inizio della mia carriera”, non un punto d’arrivo nonostante abbia giocato la partita più importante che ci sia.
    “Matteo nel periodo del Covid, con la quarantena in atto, ha lavorato sul sentirsi “uno di loro”, uno dei big. Quando andò alle ATP Finals a fine 2019 si sentiva come uno che… sì, ce l’aveva fatta, era lì con i migliori, ma li guardava ancora da lontano. Nel 2020 ho parlato spesso con Matteo, e mi diceva che era cambiato qualcosa, che non li guardava più dal basso verso l’alto, ma sentiva di essere al loro livello, di poterli guardare negli occhi con convinzione. Il torneo di Wimbledon e la finale da lui disputata ne è l’esatta dimostrazione. Sul Centre Court con Federer nel 2019 aveva giocato in un certo modo, due anni dopo contro Hurkacz in semifinale ha dato una dimostrazione di forza incredibile, anzi ha pagato pure troppo in quel match, e domenica in finale contro il n.1 del mondo ha fatto partita pari. Rispetto al 2019 è totalmente un altro giocatore, ha fatto un salto di qualità personale enorme”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Sonego lotta alla grande nel primo set, la pioggia “lo stoppa” e Federer ne approfitta. Lo svizzero vince in tre set

    Lorenzo Sonego è bravo e sfortunato contro sua “maestà” Roger Federer. Cede in tre set allo svizzero Lorenzo, autore di una partita coraggiosa che si decide di fatto nel primo, complicatissimo, set. Va in svantaggio, rimonta e serve sul 5 pari. Affronta una palla break e… piove! Si chiude il tetto, si ricomincia dopo 20 […] LEGGI TUTTO

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    Federer-Sonego, streaming e diretta tv in chiaro? Dove vedere 4° turno Wimbledon

    Lunedì 5 luglio non prima delle ore 17.45 al Centre Court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, si disputerà il match Federer-Sonego, valevole per il quarto turno del torneo di Wimbledon, terzo Slam stagionale.
    Il tennista torinese è riuscito ad arrivare per la prima volta negli ottavi di finale, confermando il suo grande momento di forma già visto nel torneo Atp 250 di Eastbourne dove aveva perso solamente in finale (7-6 al terzo set) contro l’australiano De Minaur; in questi primi tre turni, l’azzurro ha sconfitto il portoghese P. Sousa, il colombiano Galan (unico set perso) e l’australiano Duckworth.Ora ovviamente l’asticella si alza, perchè l’avversario è di quelli da mettere i brividi, perchè il campione svizzero (sette volte vittorioso sull’erba londinese), anche arrivato ai quaranta, è sempre un ostacolo durissimo da battere e ci vorrà un Sonego stellare per riuscire ad avere la meglio.
    Federer qui a Wimbledon aveva esordito contro il francese Mannarino, costretto a ritirarsi all’inizio del quinto set per un infortunio alla gamba, mentre nei successivi due turni ha avuto la meglio sull’altro transalpino Gasquet e il britannico Norrie che l’ha fatto sudare non poco.Un solo precedente tra i due giocatori, risalente al primo turno del Roland Garros 2019 con successo dell’elvetico in tre set con il risultato di 6-2, 6-4, 6-4.
    Dove vedere Federer-Sonego in tv e streaming
    Il match Federer-Sonego, terzo quarto turno del torneo di Wimbledon, sarà visibile sul canale satellitare Sky e più precisamente su Sky Sport Tennis (canale 205 del decoder) e Sky Sport Wimbledon 1 (ch.252), con telecronaca a cura della giornalista Elena Pero e il commento tecnico dell’ex tennista Paolo Bertolucci.
    Un’alta modalità per seguire l’incontro e tutto il torneo sarà quella tramite Sky Go sui dispositivi mobili come smartphone e tablet, scaricabile sui principali market store e riservata ai titolari dell’abbonamento, senza dimenticare l’opzione su NOW TV. Purtroppo non sarà disponibile né lo streaming gratis, né la diretta tv in chiaro sul canale Supertennis.
    Roland Garros 2019, Federer-Sonego: gli highlights
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    Da Wimbledon: Parlano Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Lorenzo “Da piccolo il torneo che ho vissuto di più è stato Wimbledon ed è quello che vedevo in Tv era Roger Federer”

    Lorenzo Sonego: “A me piace questa situazione più ho pressione e più tiro fuori il meglio. Riesco a giocare un buon tennis quando sono sottopressione ed è quello che è accaduto oggi. Sono riuscito a fare quei tre break (uno per ogni set), che mi sono serviti per vincere la partita. Poi oggi ho servito […] LEGGI TUTTO