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    Musetti: “Non consiglierei il rovescio a una mano a un bambino. Nel tennis moderno è troppo difficile”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti, attuale numero 9 del mondo e ormai simbolo del rovescio a una mano nel circuito ATP, ha sorpreso tutti durante la conferenza stampa al Hellenic Championships di Atene. L’azzurro, già qualificato per le semifinali del torneo, ha infatti dichiarato che non consiglierebbe il rovescio a una mano a un giovane che inizia a giocare a tennis.
    Un’affermazione insolita per un giocatore che ha costruito una parte importante del suo tennis proprio su quel colpo elegante e spettacolare.“La risposta onesta? No, non lo consiglierei”
    Rispondendo a una domanda diretta, Musetti non ha esitato:“Vuoi la risposta onesta? No. Il tennis moderno è davvero molto difficile, soprattutto per la velocità del gioco e per gli svantaggi che questo colpo può dare in risposta. Per la passione del tennis direi di sì, ma se parlassimo di mio figlio, per esempio, vorrei che avesse un rovescio a due mani”.
    Le parole del carrarino evidenziano come il ritmo del tennis contemporaneo renda complicato sopravvivere con un colpo che sta scomparendo dai piani alti del ranking.Solo 5 giocatori con il rovescio a una mano nella Top 50Musetti è oggi il giocatore con rovescio a una mano meglio classificato al mondo. In Top 50, oltre a lui, resistono solo:Denis Shapovalov (n. 23)Stefanos Tsitsipas (n. 34)Grigor Dimitrov (n. 44)Daniel Altmaier (n. 46)Appena 7 i tennisti con questo colpo nella Top 100. Numeri che confermano l’evoluzione del gioco e la difficoltà crescente nel sostenere certi ritmi con un gesto tecnico più complesso e meno stabile sotto pressione.
    La corsa alle ATP Finals: Musetti deve vincere il titolo ad AteneOltre alla riflessione tecnica, Musetti ha parlato della sua situazione in classifica. Dopo una prima metà di stagione eccezionale — finale a Monte-Carlo e semifinali a Madrid, Roma e Roland Garros — l’azzurro si è trovato stabilmente in Top 10, con un posto per Torino che sembrava assicurato.Poi gli infortuni, un’estate complicata e la rimonta di Félix Auger-Aliassime, finalista a Parigi-Bercy, lo hanno messo alle corde.
    Ora la situazione è chiarissima:Musetti si qualifica alle ATP Finals solo vincendo il titolo ad Atene.“Il mese scorso ho sentito molta pressione, la competizione era davvero serrata. Félix ha fatto una corsa incredibile a Parigi, io ho perso al primo turno e le cose sono cambiate. Ma ora ho una possibilità qui. Cerco di non pensarci troppo, anche se non è facile”.Ad Atene Musetti ha superato Stan Wawrinka e Alexandre Muller, conquistando la sua settima semifinale stagionale. Venerdì sfiderà Sebastian Korda, mentre nella parte alta del tabellone è ancora in corsa Novak Djokovic, residente proprio nella capitale greca e accolto come un idolo locale.
    Un momento cruciale nella carriera di MusettiTra riflessioni tecniche, pressioni di classifica e la possibilità di centrare la prima qualificazione alle Finals, Lorenzo Musetti vive giorni di massima intensità ad Atene.Il suo rovescio a una mano continuerà a incantare, ma il messaggio è chiaro:nel tennis moderno serve pragmatismo, e per un bambino che comincia, la scelta più efficace resta il rovescio bimane.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Atene: Musetti troppo forte Muller, in semifinale c’è Korda

    Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)

    In quel di Torino c’è una casella con una grande X: è il giocatore mancante nel girone Bjorn Borg delle ATP Finals, gruppo guidato dal n.1 al mondo Jannik Sinner. Lorenzo Musetti resta in corsa per sostituire quella X con il proprio nome e conquistare l’ottavo posto al “Masters” grazie a una vittoria e prestazione convincente nei quarti di finale dell’ATP 250 di Atene, dove ha regolato con un netto 6-2 6-4 Alexandre Muller. C’è un solo modo per sbarcare a Torino: vincere il torneo greco per racimolare abbastanza punti da operare il contro sorpasso ai danni di Auger-Aliassime, attualmente ottavo nella Race (e questa settimana fermo). Mancano due passi, tutt’altro che facili, a Lorenzo: il primo è la semifinale dove venerdì sfida Sebastian Korda. Servirà una prestazione almeno di pari livello a quella prodotta contro Muller, o superiore, perché il francese è andato nettamente sotto nello scambio e ha condotto la sua partita con poca costanza, affidandosi a giocate estemporanee, non sempre lucide ed efficaci come dimostra l’alto numeri di errori non forzati. Tuttavia la condotta del transalpino è stata forzata anche dalla qualità e sostanza di Lorenzo, protagonista di un match con buoni numeri al servizio e molto efficace in risposta, in particolare col diritto da destra, situazione nella quale ha messo in grande difficoltà l’avversario con impatti eccellenti sia bloccando in lungo linea che sbracciando per l’incrociato.
    L’italiano è entrato in campo fin dai primi punti assai più rilassato e “centrato” rispetto alla tensione mostrata nell’esordio di mercoledì vs. Wawrinka, dove in più passaggi non è riuscito a liberare il braccio e imporre la sua qualità. Contro Muller ha spinto di più, ha tenuto un’attitudine più aggressiva e nello scambio ha imposto la sua maggior potenza e soluzioni, spostando l’avversario lateralmente e quindi infilandolo col lungo linea. La palla carica di spin e profonda di Lorenzo dopo la battuta è stata difficile da gestire per Muller, giocatore di qualità ma più leggero e non esattamente tosto quando deve difendersi correndo. Solo con il rovescio lungo linea (il colpo migliore) Alexandre è riuscito a prendersi qualche soddisfazione, insieme a qualche attacco alla rete con buon timing, ma sono state fiammate sporadiche all’interno di una partita in cui la sua sofferenza è stata costante.
    “Ho giocato una partita migliore rispetto a ieri, sono partito molto meglio. La chiave è stata servire bene e questo mi ha dato fiducia per spingere forte col diritto” afferma Lorenzo nell’intervista flash in campo. “Sto cercando di pensare solo un. match alla volta. Korda può essere un giocatore molto forte in queste condizioni ma mi concentrerò solo sul mio gioco”. Poche parole ma analisi lucida quella del toscano. Da diverso tempo il rendimento della prima di servizio è diventato uno dei termometri più importanti del suo tennis: infatti quando la percentuale di prime palle è alta, il colpo di inizio gioco gli permette di guadagnare il tempo per spostarsi col diritto e colpire un primo drive di scambio consistente, spesso con tanto topspin e discretamente offensivo, e da lì riesce a governare i ritmi, muovere l’avversario e cambiare passo. È il Musetti “nato” sull’erba 2024, quando si è finalmente sincronizzato su anticipo superiore nell’andare contro la palla e scaricare maggior potenza, con pochi momenti di quell’attendismo che per tanto tempo l’ha zavorrato.
    La partita vinta contro Muller è una delle tante comandate da Lorenzo con un gioco più netto, asciugato in parte di quella creatività che lo rende unico, ma così assai più efficace e razionale. Muller ha visto ben presto che nello scambio finiva inesorabilmente sotto e nemmeno riusciva a risalire dalla difesa in modo consistente, quindi ha provato a improvvisare, attaccare il prima possibile ma non sempre è riuscito a farlo con approcci ficcanti e il passante di Musetti ha brillato. Una buona vittoria, un passo in avanti per tenere acceso il sogno Finals.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia il match in risposta ed è molto più sciolto rispetto alla versione tesa dell’esordio vs. Wawrinka. Con un paio di riposte di qualità Lorenzo porta il primo game ai vantaggi e arriva a palla break con un rovescio cross dei suoi, bellissimo impatto, ma la spreca con un’accelerazione di diritto in corridoio. Poco male, l’azzurro si ottiene una seconda con una risposta di rovescio stretta e quindi strappa il BREAK con un errore di rovescio in scambio di Muller. Può fare corsa di testa il toscano e fila via velocissimo. Dopo un turno di servizio vinto a 30 continua a mettere pressione sul servizio del francese con risposte davvero notevoli, come quella vincente col diritto che apre il terzo game. Alexandre è in grossa difficoltà senza l’aiuto della prima palla, è in crisi nel difendersi sui cambi di ritmo e angoli di Musetti, che a zero si prende un secondo BREAL, per il 3-0. Eccellente avvio, ma le cose improvvisamente si complicano. Lorenzo trova il primo Ace del match ma Muller diventa più aggressivo, il game va ai vantaggi per un rovescio lungo linea favoloso di Alexandre. Musetti diventa meno preciso, concede e annulla due palle break (pessimo un attacco alla rete lentissimo e poi un diritto lungo tirato a campo aperto), ma la terza gli è fatale, errore in difesa col diritto. Contro Break e 3-1. La bagarre continua anche nel game successivo, Muller attacca ma non sempre con la scelta giusta e anche lui affronta una palla break ai vantaggi. Prova un passante stretto col diritto l’italiano, ma non passa la rete. 3-2. Lorenzo vince agilmente il seguente turno di servizio e quindi muove molto bene la palla col diritto dalla risposta. Quando Musetti cambia ritmo ed apre l’angolo sulla destra Muller è in netta difficoltà. Con un rovescio molto profondo c’è una nuova palla break per l’azzurro sul 30-40, ma un Ace toglie le castagne dal fuoco al transalpino. Alexandre poi valuta male un rovescio difensivo, la palla è buona e c’è ancora palla break. Stavolta Muller avanza con irruenza e tocca con troppa forza una volée (non facilissima) che esce abbondante dal rettangolo di gioco. BREAK Musetti, di nuovo doppio allungo sul 5-2. Stavolta non ci sono brutte sorprese, con un turno di battuta ottimo (anche un Ace) Lorenzo chiude il primo parziale 6-2. L’italiano superiore e non poco, nei colpi d’inizio gioco e pure in scambio, nonostante il brutto turno di servizio nel quarto gioco.
    Muller traballa all’avvio del secondo set, con i suoi colpi da fondo campo non riesce a far male a Musetti e con tre errori scivola sotto 15-40. Il BREAK Musetti se lo prende alla seconda chance, con un perfetto rovescio lungo linea che sorprende Muller. 1-0 e servizio, può fare corsa di testa con il francese che attende a testa bassa, molto deluso dalla sua prestazione. Comunque Muller non crolla, anzi, trova un punto notevole vincendo una schermaglia di tocco sotto rete. Applausi, ma ai vantaggi il game se lo prende Musetti, bravo a spingere col diritto dopo il servizio (più del 60% di prime in gioco per il carrarino). Muller avanza a strappi, non riesce a trovare schemi solidi per mettere in difficoltà Musetti, e non tutte le giocate – molte assai azzardate – gli riescono. Con un tocco pessimo concede un’altra palla break, ma stavolta l’attacco dopo un buon servizio è efficace. 2-1 Musetti. Serve molto bene l’azzurro nel quarto gioco, due Ace; arriva anche una risposta super di Muller, rarità nel suo incontro, ma… con un altro “Asso” Musetti si porta 3-1. Lo spettacolo di accende davvero sul 40-30: addirittura un doppio tweener, prima di Musetti con un lob in avanzamento, che tocco… ma altrettanto bravo Muller, con un colpo sotto le gambe all’indietro che diventa un passante vincente. Tutti in piedi, e 3-2. Il set avanza sui game di servizio, molto sicuro Musetti, smista bene i colpi con i piedi non lontani dalla riga di fondo, anche per la relativa pressione ricevuta dal francese. In risposta sul 5-3 Musetti fa la voce grossa. Eccellente la risposta e cambio di ritmo col diritto che fulmina Muller sul 15-30 e gli vale due match point. Con coraggio Alexandre su butta a rete e salva il primo; stesso schema sul secondo, e il passante al corpo provato da Lorenzo è lungo. Con una rara accelerazione col diritto Muller di prende un bel vincente dalla riga di fondo, quindi si aggiudica il game attaccando la rete. 5-4. Musetti chiude il match per 6-4 con un turno di servizio perfetto, chiuso con S&V sicuro. Buona vittoria, quasi senza macchia, e la corsa in Grecia continua. Next Korda, uno che non gioca bene tutti i giorni ma che se imbrocca la giornata…

    Alexandre Muller vs Lorenzo Musetti ATP Athens Alexandre Muller [5]24 Lorenzo Musetti [2]66 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-04-5 → 4-6A. Muller 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5A. Muller 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace2-4 → 3-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4A. Muller 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3L. Musetti 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 ace 40-30 ace1-2 → 1-3A. Muller 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-2 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 A-400-1 → 0-2A. Muller 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-5 → 2-6A. Muller 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-4 → 2-5L. Musetti 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4A. Muller 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 1-3A. Muller 0-15 0-30 0-400-2 → 0-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2A. Muller 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Musetti frena le voci: “Se ci saranno novità nel mio team, le comunicherò a fine stagione”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    La possibile entrata di José Perlas nel team di Lorenzo Musetti a partire dal 2026 è una delle notizie più discusse della settimana. Diversi media hanno dato per certo l’accordo con il celebre coach spagnolo — già allenatore, tra gli altri, di Carlos Moyà, Fabio Fognini e Nicolás Almagro — ma il tennista di Carrara mantiene cautela e preferisce non sbilanciarsi.
    Dopo la sua vittoria contro Stan Wawrinka all’ATP di Atene, Musetti ha voluto chiarire la situazione in conferenza stampa, spegnendo per il momento le speculazioni:
    “Non ho detto nulla riguardo nuove figure nel mio team tecnico. Se ci sarà qualche novità, la annuncerò al termine della stagione. Per ora il mio team è questo. Se ci sarà qualcosa da comunicare, lo farò personalmente”.Parole nette, che mostrano prudenza e rispetto verso l’attuale gruppo di lavoro guidato da Simone Tartarini, figura centrale nella crescita sportiva del toscano. Tuttavia, l’idea di aggiungere un tecnico esperto come Perlas — considerato uno dei migliori specialisti di terra battuta — ha inevitabilmente acceso l’interesse dei tifosi italiani.
    Il 2025 di Musetti è stato un anno di alti e bassi, ma anche di momenti di crescita tecnica e mentale. Proprio per questo, l’eventuale arrivo di un nuovo coach rappresenterebbe un passo strategico importante in vista della prossima fase della sua carriera.Per il momento, però, l’obiettivo del carrarino resta uno solo: concludere al meglio la stagione e continuare a inseguire un posto alle ATP Finals. Le decisioni sul futuro del suo staff arriveranno — come ha ribadito — solo a stagione conclusa.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti soffre ma vince: battuto Wawrinka, è ai quarti ad Atene

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Dopo una battaglia lunga e intensa, Lorenzo Musetti approda ai quarti di finale del torneo di Atene, superando in rimonta il veterano svizzero Stan Wawrinka con il punteggio di 4-6, 7-6(5), 6-4 in due ore e 27 minuti di gioco. Una vittoria sofferta, in cui sono emerse ancora una volta le difficoltà mentali del toscano, spesso troppo contratto e timoroso nelle scelte.Nonostante un approccio iniziale incerto e una gestione altalenante dei momenti chiave, Musetti ha saputo trovare la forza per reagire, facendo valere la sua classe nei punti decisivi e chiudendo con una splendida accelerazione di rovescio lungolinea che gli ha regalato il successo.Ora, ai quarti, lo attende una sfida tutt’altro che semplice contro il solido francese Alexandre Muller. Per continuare la corsa nel torneo greco, servirà una prestazione più convincente: maggiore aggressività, una risposta più incisiva e soprattutto la capacità di giocare con maggiore libertà mentale, lasciando fluire il suo tennis elegante e naturale.
    Primo set: Wawrinka approfitta della sfiducia di Musetti e si prende il parziale 6-4L’inizio del match tra Lorenzo Musetti e Stan Wawrinka lascia intravedere un buon approccio da parte dell’azzurro, che parte con tre ace nei primi due turni di battuta e prova a imporre il proprio ritmo. I primi game scorrono rapidi, con entrambi i giocatori molto efficaci al servizio: 2-2 dopo i primi venti minuti di gioco.Il primo campanello d’allarme per Musetti arriva nel quinto game, quando il toscano si complica la vita con un paio di errori gratuiti di dritto e di rovescio, ma riesce comunque a salvarsi grazie a una buona prima di servizio. Tuttavia, il linguaggio del corpo tradisce una certa insicurezza, soprattutto nei momenti di scambio prolungato, dove Wawrinka si mostra più solido e incisivo.Sul 3-3, arriva la svolta: Musetti commette due doppi falli consecutivi e concede le prime palle break dell’incontro. Lo svizzero non si fa pregare, approfitta di una seconda troppo morbida e con un dritto lungolinea aggressivo si prende il break del 4-3. Da quel momento, il toscano accusa il colpo: il suo rovescio, solitamente arma affidabile, comincia a tradirlo in manovra, mentre Wawrinka continua a martellare con il dritto incrociato profondo e preciso.Sul 5-3, Musetti serve per restare nel set e prova a reagire: costruisce un paio di punti ben giocati, ma alterna buone soluzioni a errori evitabili. L’ennesimo rovescio in rete regala un’altra chance a Wawrinka, che però sbaglia di poco il passante di dritto. Il toscano tiene il turno di servizio, accorcia sul 5-4 e costringe l’elvetico a servire per il set.Nel decimo game, Wawrinka parte fortissimo: ace centrale, dritto vincente e demi-volée spettacolare che infiamma il pubblico. Musetti prova a opporsi con qualche variazione di ritmo, ma un errore di rovescio in risposta sul punto decisivo mette fine al parziale.
    Secondo set: Musetti reagisce e trova il coraggio nel momento decisivoLorenzo Musetti torna in campo nel secondo parziale con il chiaro intento di ritrovare ritmo e convinzione. L’inizio, però, è ancora incerto: il toscano alterna buoni punti costruiti con il servizio-dritto a errori evitabili nei pressi della rete, segno di una mente ancora poco lucida.Wawrinka, dal canto suo, continua a servire con grande efficacia — oltre dieci ace già a metà set — e mette pressione costante in risposta. I game scorrono rapidi fino al 3-3, con entrambi che tengono il servizio senza mai concedere reali occasioni. Musetti appare frustrato, spesso immobile sulle gambe e poco incisivo con il rovescio, ma riesce comunque a rimanere aggrappato al parziale.Sul 4-3, l’azzurro ritrova un po’ di fiducia: qualche variazione in più, una palla corta ben eseguita e un servizio slice che lo aiuta nei momenti di difficoltà. Wawrinka risponde colpo su colpo, spingendo con il dritto e affidandosi al suo marchio di fabbrica, il rovescio lungolinea, ma anche lui mostra qualche crepa di nervosismo nei punti importanti.Sul 5-5, il set entra nella sua fase più delicata. Musetti tiene un turno di servizio complicato grazie a un serve&volley coraggioso e a un ace centrale che lo porta sul 6-5, ma non riesce a trovare lo spunto in risposta per chiudere il set. Si arriva così al tie-break, dove la tensione si taglia con il coltello.Nel gioco decisivo, Lorenzo parte meglio (2-0) grazie a una magia di rovescio lungolinea seguita da uno veronica di rovescio, ma Wawrinka rientra subito, spingendo col dritto e trovando due vincenti profondi. L’equilibrio si rompe solo sul 5-4 e servizio Wawrinka, quando lo svizzero commette due errori gratuiti tra cui un diritto e manda poi lungo il rovescio e concede un set point all’italiano. Questa volta Musetti non trema: servizio e dritto a sventaglio e il secondo set è suo, 7-6(5) dopo oltre un’ora di sofferenza.
    Terzo set: Musetti ritrova se stesso e chiude contro WawrinkaMusetti entra nel terzo con una nuova energia. L’inerzia del match è cambiata, e si percepisce fin dai primi scambi: il toscano appare più sciolto, più deciso nel cercare la profondità e soprattutto più presente nei momenti chiave. Wawrinka, invece, mostra i primi segnali di stanchezza dopo oltre due ore di gioco, pur continuando a servire con grande efficacia.Il set si apre nel migliore dei modi per l’azzurro: nel primo game, Musetti strappa subito la battuta allo svizzero grazie a una serie di risposte aggressive e a un passante millimetrico di dritto in contropiede. È il break dell’1-0, subito confermato con un turno di servizio impeccabile, chiuso con un ace centrale. L’italiano vola sul 2-0, finalmente padrone del ritmo e più incisivo con il dritto a sventaglio.Wawrinka, però, non molla: mette a segno tre ace consecutivi e accorcia sul 2-1, ma Musetti continua a mantenere la calma, alternando variazioni di rovescio e prime vincenti. Il toscano sale 3-1, approfittando di un errore grave dell’elvetico a campo aperto, e poi consolida il vantaggio con un altro turno di battuta autoritario: 4-2, mentre il pubblico applaude una versione di Musetti finalmente convinta e lucida.Il momento di maggiore tensione arriva nel settimo game, quando Wawrinka trova profondità e costringe l’azzurro sulla difensiva. Musetti, però, ne esce con coraggio: splendida seconda slice, poi una combinazione servizio–smash che gli vale il 5-3. Lo svizzero tiene ancora una volta il servizio con un ace al centro, ma ora tutto è nelle mani dell’italiano.Sul 5-4, Musetti va a servire per il match. La pressione è enorme, ma il toscano mostra sangue freddo: dritto a sventaglio devastante, ace centrale e una palla corta da applausi che lo portano a due match point. E al secondo tentativo arriva la liberazione: rovescio lungolinea vincente, la firma più bella per chiudere la battaglia.Dopo due ore e 55 minuti di gioco, Lorenzo Musetti batte Stan Wawrinka 4-6, 7-6(5), 6-4, completando una rimonta di carattere e orgoglio.
    ATP Athens Stan Wawrinka664 Lorenzo Musetti [2]476 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6S. Wawrinka 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace3-5 → 4-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace2-4 → 3-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4S. Wawrinka 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-3 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-301-2 → 1-3S. Wawrinka 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-150-2 → 1-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 0-2S. Wawrinka 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 ace 0*-2 1-2* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 4-4* 5*-4 5*-5 5-6*6-6 → 6-7S. Wawrinka 15-0 ace 30-0 ace 40-05-6 → 6-6L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6S. Wawrinka 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 5-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5S. Wawrinka 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace ace3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 2-3S. Wawrinka 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-1 → 1-2S. Wawrinka 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1S. Wawrinka 15-0 ace 15-15 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 6-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 ace5-3 → 5-4S. Wawrinka 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 5-3L. Musetti 0-15 df 0-30 df 15-30 15-40 30-403-3 → 4-3S. Wawrinka 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace2-3 → 3-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3S. Wawrinka 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2S. Wawrinka 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-15 ace 40-300-1 → 1-1L. Musetti 15-0 ace 30-0 ace 40-00-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Musetti sceglie Perlas come “super coach”. Funzionerà?

    Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)

    Musetti & Tartarini, più Perlas: funzionerà? Nella off-season il team del top 10 di Carrara si arricchirà dell’esperienza, qualità e carisma del coach spagnolo. Uno che da anni frequenta il tour e dovunque si è fermato ha lasciato il segno. Guidare due talenti così diversi come Moya e Costa a vincere uno Slam, portando il bel Carlos anche al n.1 del ranking (seppur per pochissimo) non da tutti, anzi è roba da pochi eletti. Solo quando conosci alla perfezione le complesse geometrie e “meccaniche divine” che regolano il nostro amato tennis puoi riuscirci, e allo stesso tempo devi riuscire ad entrare nella testa e nel cuore di chi segui, toccando le corde giuste per farti ascoltare. Perlas ha lavorato anche con Fognini per un periodo, e viene spontaneo pensare che la vicinanza tra Lorenzo e Fabio possa aver contato qualcosa nella scelta di Musetti. La voce che ci fosse un nuovo innesto nel team del toscano c’era da tempo, e anche il nome di Perlas era trapelato, in “ballottaggio” con quello di un altro illustre connazionale, ma in questi casi è sempre bene andare coi piedi di piombo e attendere conferme prima di lanciarsi. Ieri la conferma è arrivata e sarà curioso vedere come José si inserirà nel team, quante settimane lavorerà con Musetti e anche come sarà la gestione di questo nuovo “triangolo tennistico”.
    Solo il campo darà il suo responso, vedremo se Lorenzo cambierà passo dal punto di vista mentale dove ancora c’è ampio margine di crescita, soprattutto nella gestione dello stress pre e durante la partita, in modo consentirgli di giocare sempre più libero da tensione e sciolto nelle esecuzioni e scelte, cancellando del tutto quelle fasi di attendismo che ogni tanto tornano a farsi vive e lo zavorrano. Tartarini ha lavorato benissimo nell’ultimo periodo, riuscendo a razionalizzare non poco il gioco di Lorenzo spogliandolo di orpelli tanto belli quanto un po’ barocchi e non efficienti a farlo performare, senza tuttavia impoverire affatto la sua qualità e magia di tocco. Il servizio poi ha cambiato passo e quando funziona a dovere tutto il suo gioco si impenna perché oggi “Muso” entra forte col primo diritto di scambio e comanda, e da lì un bell’andare. Ma c’è ancora enorme spazio per migliorare, nella selezione dei colpi, nell’autostima, nel tenere mentalmente e riuscire farsi scivolare la negatività di quando la giornata non è delle migliori e sente meno la palla. In questo l’esperienza e “durezza” di Perlas potrebbe essere molto importante. Tuttavia c’è un punto di domanda che, appreso il nome di José qualche giorno addietro, mi fa riflettere.
    Perlas è un coach di valore, indiscutibile la sua conoscenza e impatto su ogni giocatore allenato. Ma… è sempre stato qualcosa di diverso dalla canonica figura del super-coach, come è per esempio Cahill per Sinner. Darren, il più grande ammiraglio della storia moderna della disciplina, lo ripete a ogni intervista: l’allenatore è il “Vagno”, è lui che guida gli allenamenti, cura nel dettaglio la parte tecnica, accompagna quotidianamente il lavoro di Jannik; io sono più un gestore, osservo, parlo con Sinner di tennis ma anche di vita, controllo che tutto sia eseguito per il meglio e fornisco un punto di vista diverso. Un lavoro più sull’aspetto umano che tecnico, per elevare al massimo il lavoro di tutti gli altri con la sua enorme esperienza. Un gestore, un direttore d’orchestra sapiente che lascia ad ogni violino la libertà di esprimersi e controlla che sia in sintonia con tutti gli altri per arrivare alle armonie migliori possibili. Perlas finora in carriera è stato tutt’altro: è stato “il” coach. Quello che, di fatto, è sempre stato Tartarini per Musetti. José è un grandissimo allenatore, è uomo di campo, è persona che sa parlare forte e chiaro ed ha idee molto precise del tennis e del gioco. Ha carisma ed esperienza, ma è un coach pieno, fatto e finito, più che una persona che osserva e aggiunge qualcosa al lavoro di tutti gli altri, come è appunto Cahill o è stato Becker per Djokovic, altro esempio lampante e che funzionò benissimo; o anche Ivanisevic sempre per il serbo quando c’era ancora Vajda.
    Il dubbio è che possano crearsi sovrapposizioni di ruoli. La eventuale presenza di voci diverse a guastare la comunicazione al giocatore non sempre è un fattore positivo, perché il tennis è disciplina complessa e gestire un top 10 lo è ancora di più. Eccellente aver un dialogo, un confronto e sottoporre idee, ma il rischio è che possano crearsi malintesi e tensioni, come per esempio accadde nel team Medvedev con l’ingresso di Gilles Simon. Ovviamente questi sono scenari, la speranza per Musetti è che i rapporti tra i membri del team siano limpidi, definiti, e che ognuno riesca a collaborare alla perfezione con gli altri, in modo che Perlas sia uno straordinario valore aggiunto e pietra angolare su cui costruire novità, rafforzare i punti di forza e cancellare debolezze. Al momento lo non sappiamo, ma magari Tartarini dopo una vita spesa a fianco di Lorenzo sente l’esigenza di passare qualche settimana in più a casa e quindi un Perlas, coach “totale”, diventa perfetto; oppure José, con la sua esperienza, sarà bravissimo a ritagliarsi un ruolo ideale per aggiungere novità e positività a tutti, abbassando il livello di tensione che spesso nel corso degli incontri di Musetti è assai alta.
    Perlas rappresenta una scelta importante per un tennista forte e in evoluzione come Musetti. I due inizieranno a lavorare a dicembre, il tempo non è molto prima degli Australian Open. Non resta che attendere le prime parole del giocatore su questa scelta – che ovviamente non tarderanno ad arrivare visto che la notizia è uscita – e soprattutto il responso del campo. Nel 2026 c’è da confermare la top 10, migliorare ulteriormente tennis e atteggiamento, e soprattutto tornare a vincere un torneo, magari uno di quelli “pesanti”.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Musetti sceglie José Perlas: nuovo coach da dicembre. Ora Atene per inseguire Torino

    Jose Perlas nella foto

    Lorenzo Musetti è pronto a voltare pagina e preparare un 2026 di ambizioni ancora più grandi. Il talento azzurro, entrato quest’anno per la prima volta nella Top 10 ATP, accoglierà da dicembre nel proprio team José Perlas, tecnico spagnolo di grande esperienza internazionale. L’annuncio, anticipato da Spazio Tennis e confermato dall’entourage del giocatore, segna un passo decisivo nel percorso di crescita del carrarino.Perlas affiancherà lo storico coach Simone Tartarini, figura da sempre centrale nello sviluppo di Musetti, mentre è stata confermata la presenza del preparatore atletico Damiano Fiorucci.Si vociferavano anche altri nomi di coach ma alla fine la scelta è andata al coach spagnolo.
    Chi è José Perlas: il mentore che ha portato Moya e Costa alla gloriaIl curriculum di Perlas parla da sé. Ex capitano della Spagna in Coppa Davis, due volte vincente, è stato l’artefice dell’ascesa di campioni come:Carlos Moya: portato al numero 1 del mondo e al trionfo al Roland GarrosAlbert Costa: vincitore a Parigi e top 10Collaborazioni con Guillermo Coria, Nicolas Almagro, e lavori con Juan Carlos Ferrero, Janko Tipsarevic e Fabio FogniniUna figura di prestigio assoluto, chiamata per guidare Musetti nel salto definitivo verso l’élite.
    Prima però c’è Atene: ultima chiamata per le FinalsPrima di pensare al 2026, Musetti ha ancora un obiettivo enorme da inseguire: le ATP Finals di Torino.Domani il debutto all’ATP 250 di Atene, torneo che deve vincere per superare Félix Auger-Aliassime nella Race e prendersi l’ultimo posto utile per Torino. In caso contrario, sarà prima riserva.Una missione complicata, ma non impossibile: Musetti arriva fresco dopo qualche giorno di pausa e consapevole che ogni punto peserà come un macigno.
    Progetto chiaro: ambizione, crescita e continuitàIl nuovo innesto nel team conferma la visione ambiziosa del 23enne toscano: consolidarsi nell’élite e crescere mentalmente e tatticamente per competere ai massimi livelli con continuità.Perlas porta metodo, esperienza e capacità di gestione dei grandi appuntamenti: un mix perfetto per un talento che vuole completare la propria trasformazione da promessa a campione.
    Domani si parte da Atene, con Torino sullo sfondo e un futuro ancora più luminoso che si prepara dietro le quinte. Musetti corre, sogna e investe. E il prossimo capitolo ha già un nome: José Perlas.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Binaghi: “Abbiamo la conferma, Djokovic ci sarà” — ma sarà davvero così?

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel – Foto Sposito-FITP

    La corsa di Lorenzo Musetti verso le ATP Finals di Torino è ormai una vera e propria missione impossibile. Il tennista toscano ha un solo obiettivo per coronare il sogno di partecipare al torneo dei migliori otto del mondo: vincere il torneo ATP 250 di Atene, l’ultimo appuntamento della stagione. Solo così potrebbe effettuare il controsorpasso su Félix Auger-Aliassime, oggi virtualmente qualificato grazie alla finale conquistata al Masters 1000 di Parigi.
    La conferma che cambia tutto: “Djokovic sarà a Torino”A complicare ulteriormente i piani di Musetti ci ha pensato l’annuncio del presidente FITP Angelo Binaghi, che ha ufficializzato la presenza di Novak Djokovic alle Finals:“Ci è stato confermato che Djokovic sarà a Torino. Poi, certo, quello che accadrà nei prossimi giorni non possiamo saperlo”, ha spiegato Binaghi.Una notizia che pesa come un macigno per il giocatore azzurro: la partecipazione del numero uno serbo chiude definitivamente la porta a eventuali ripescaggi o scenari alternativi. Il torneo di Atene si disputa in Grecia dopo essere stato trasferito da Belgrado, in seguito a contrasti tra l’entourage di Djokovic e il governo serbo.
    Djokovic e la variabile dell’ultimo minutoIl campione serbo, 38 anni, ha infatti abituato tutti a decisioni improvvise. Più volte nel corso della stagione ha rinunciato a tornei all’ultimo istante, dettando i propri tempi in base alla condizione fisica e mentale del momento.Dopo un finale di anno intenso e una condizione non sempre ottimale, la sua partecipazione resta sì confermata, ma tutt’altro che blindata.Molto dipenderà dalle sue sensazioni durante il torneo di Atene, dove Nole dovrebbe tornare in campo per testare la forma in vista di Torino. Se dovessero riaffiorare problemi fisici, non è escluso che possa ripensarci, rinunciando alle Finals per concentrarsi sulla preparazione del 2026.
    Musetti, serve un miracolo ad AteneIl percorso per Musetti è chiaro: quattro vittorie consecutive per conquistare il titolo e superare Auger-Aliassime di appena cinque punti nella Race. Un’impresa complicata, anche perché il canadese — consapevole del proprio vantaggio — ha deciso di saltare il torneo di Metz, dove era iscritto come prima testa di serie.“Non l’ho dato a vedere, ma non sto bene fisicamente — ha dichiarato Auger-Aliassime —. Se Musetti dovesse ribaltare la situazione, tanto di cappello a lui.”
    Un finale amaro dopo la sconfitta con SonegoIl ko nel derby azzurro contro Lorenzo Sonego al Masters 1000 di Parigi ha complicato tutto. Musetti aveva iniziato bene, ma si è fatto rimontare, lasciando per strada punti preziosi e una grande occasione per blindare la qualificazione. Ora non resta che affidarsi alla matematica — e al talento — per provare a compiere l’impresa.
    Come ha ricordato Binaghi:“Musetti avrebbe meritato di giocare le Finals già lo scorso anno. Ha ancora una possibilità, ma dovrà fare qualcosa di straordinario.”Il destino del toscano, insomma, è tutto nelle sue mani: Atene o niente.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime si ritira ufficialmente da Metz: la sua presenza alle ATP Finals dipende da Musetti (e da Djokovic?)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Félix Auger-Aliassime ha ufficializzato la sua assenza dal torneo ATP 250 di Metz a causa di problemi fisici accumulati dopo le intense settimane finali di stagione. Il canadese, reduce da un grande sforzo nelle ultime settimane con la finale raggiunta al Masters 1000 di Parigi, ha deciso di fermarsi per recuperare energie e non rischiare ulteriori complicazioni.Questo forfait ha però conseguenze dirette nella corsa alle ATP Finals 2025, dove restano ancora da assegnare gli ultimi posti disponibili.
    Musetti può ribaltare la situazioneL’assenza di Auger-Aliassime apre la porta a Lorenzo Musetti, impegnato questa settimana nel torneo di Atene. L’italiano ha ancora la possibilità di qualificarsi per il torneo dei maestri, ma serve un solo risultato: vincere il titolo.Se Musetti dovesse trionfare nella capitale greca, scalzerebbe il canadese dall’ottava posizione della Race ATP e si garantirebbe l’ultimo posto disponibile per Torino. In caso contrario, sarà Auger-Aliassime a completare il gruppo dei migliori otto giocatori dell’anno.
    Una decisione prudenteIl ritiro da Metz appare una scelta di prudenza da parte del canadese, che nelle ultime settimane ha mostrato un ottimo livello di gioco ma anche segni di stanchezza. Dopo la grande corsa tra Vienna e Parigi, Auger-Aliassime preferisce concentrarsi sul recupero, nella speranza di poter partecipare alle Finals in buone condizioni fisiche.
    Djokovic, scenario in evoluzioneResta da chiarire anche la situazione di Novak Djokovic, che non ha ancora confermato ufficialmente la sua partecipazione alle Finals. Il serbo, reduce da una stagione diversa dalle altre e da alcuni problemi fisici nelle ultime settimane, potrebbe decidere di ridurre il proprio impegno o addirittura rinunciare al torneo di Torino per preservarsi in vista del 2026.
    Il verdetto definitivo arriverà dunque da Atene, dove Musetti proverà a scrivere una pagina storica per il tennis italiano e a strappare in extremis un posto tra i migliori del 2025.
    Race to Turin – aggiornamento dopo Parigi 🇮🇹1️⃣ ✅ Carlos Alcaraz 🇪🇸 – 11.050 pts2️⃣ ✅ Jannik Sinner 🇮🇹 – 10.000 pts3️⃣ ✅ Alexander Zverev 🇩🇪 – 4.960 pts4️⃣ ✅ Novak Djokovic 🇷🇸 – 4.580 pts (Atene R16 → 4.630 / 4.830)5️⃣ ✅ Ben Shelton 🇺🇸 – 3.970 pts6️⃣ ✅ Taylor Fritz 🇺🇸 – 3.935 pts7️⃣ ✅ Alex De Minaur 🇦🇺 – 3.935 pts🔹 Linea qualificazione ATP Finals → 3.930 pts8️⃣ Félix Auger-Aliassime 🇨🇦 – 3.845 pts (ritirato da Metz)9️⃣ Lorenzo Musetti 🇮🇹 – 3.685 pts (Atene R16)
    👉 Musetti deve vincere ad Atene per superare Auger-Aliassime e qualificarsi alle ATP Finals di Torino 2025.

    Md(LL) Dan Added vs Bye(LL) Kyrian Jacquet vs (Q) Luca Van Assche Arthur Cazaux vs Adrian Mannarino Valentin Royer vs (7) Cameron Norrie
    (4) Flavio Cobolli vs Bye(Q) Jan Choinski vs Lorenzo Sonego Terence Atmane vs (WC) Hugo Gaston Daniel Altmaier vs (6) Arthur Rinderknech
    (Q) Clement Tabur vs Aleksandar Kovacevic (Q) Francesco Passaro vs (NG) Alexander Blockx Giovanni Mpetshi Perricard vs (LL) Vitaliy Sachko Bye vs (3) Alexander Bublik
    (8) Corentin Moutet vs Aleksandar Vukic Matteo Berrettini vs Quentin Halys (WC) Ugo Blanchet vs Learner Tien Bye vs (LL) Moez Echargui
    Marco Rossi LEGGI TUTTO