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    Le sette vite di Medvedev: supera un attacco di crampi e batte Tien al terzo a Shanghai

    Daniil Medvedev

    Incredibile Daniil Medvedev. Il moscovita ha rischiato nuovamente di finire, come nel torneo di Pechino, per gettare la spugna contro lo stesso avversario, Learner Tien, stavolta negli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai. Avanti di un set e sul 6-5 del secondo parziale, quando la partita era totalmente in lotta, la sua gamba destra si è totalmente bloccata per un forte crampo. Al tiebreak non è praticamente riuscito a giocare, nerissimo per la situazione sfogando tutta la propria frustrazione contro il suo angolo e il nuovo coach Johansson, al quale chiedeva a gran voce come procedere visto che Tien “è da tutte le parti, non so cosa fare”. Si ipotizzava che Daniil non riuscisse a giocare il terzo set e che nuovamente Tien diventasse un incubo nerissimo, dopo le sconfitte sofferte già in Australia e al recente torneo asiatico, sempre dopo battaglie dure. Invece stavolta Medvedev, incredibilmente, è riuscito a ripartire dopo un forte massaggio del fisioterapista e con una buona idratazione, riuscendo a giocare molto concentrato al servizio e tenendo una posizione più vicina al campo, con più rischi ma dovendo coprire meno spazi. Il coach svedese l’ha aiutato, anzi convinto a tenere questa tattica che alla fine ha funzionato, anche per la fatica e meno esperienza di Learner, che sul 4 pari del terzo set si è incartato (anche un doppio fallo) e ha subito per una volta la maggior personalità e aggressività di Medvedev. Finisce 7-6 6-7 6-4 per il russo che così, nonostante una feroce sofferenza, supera per la prima volta l’ostacolo Tien e accede ai quarti di finale del mille asiatico, dove lo aspetta Alex De Minaur e, probabilmente, una nuova maratona viste le caratteristiche dell’australiano.
    È stata una partita forse meno divertente rispetto alle due precedenti, contraddistinta da lunghi scambi ma meno variazioni, con le condizioni pesanti di Shanghai a rendere il confronto ancor più duro ed epico. Nelle due ore e 52 minuti di gioco non sono comunque mancate le emozioni, gli alti e bassi, con Medvedev che pareva più volte sul punto di scappare via verso il successo ma con passaggi a vuoto che l’hanno riportato giù nella mischia, a lottare. Non conta per il risultato finale, ma il grande equilibrio espresso viene anche dal fatto che Tien alla fine ha vinto 113 punti complessivi, contro i 112 di Medvedev.

    An absolute rollercoaster 🎢
    Daniil Medvedev somehow overcomes Learner Tien in an epic battle lasting 2 hours and 52 minutes 🔥#RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/41AQEkazdT
    — Tennis TV (@TennisTV) October 8, 2025

    Medvedev nel corso del match si è reso protagonista anche di una dura polemica contro il giudice di sedia Mohamed Lahyani per aver subito un time violation per aver ritardato il servizio. “Per tutta la vita ho servito e aspettato Rafa per 55 secondi. E tu mi dai una violazione del codice alla prima occasione. Ho giocato contro Rafa 5 volte, non c’è stata una volta in cui io ero pronto a servire e lui era pronto a rispondere. Non ha preso nemmeno uno warning” ha tuonato Medvedev.

    Medvedev to the umpire:
    “All my life, I’ve been serving & waiting for Rafa for 55 seconds. And you give me a code violation on the first occasion. I played Rafa 5 times, there was not one time I was ready to serve and he was ready to return. He didn’t get one time violation.” pic.twitter.com/J88OklJi1y
    — Corvath Draemir (@Archaicmind3000) October 8, 2025

    Il primo set è stato molto equilibrato con break e contro break immediato dal 4 pari. Sul 5 pari Tien ha salvato ben 3 palle break dal 15-40 e poi è stato Medvedev a smarrire lucidità e il servizio, con due doppi falli e concedendo un set point che è riuscito a salvare con classe. Il tiebreak si è giocato punto su punto e Medvedev l’ha spuntata per 8 punti 6. Il successo in un durissimo primo set durato quasi 80 minuti sembrava aver prosciugato le energie mentali di Tien, che ha ceduto subito il game al servizio nel secondo parziale, scemando di velocità in campo e commettendo più errori del dovuto. Medvedev si è ritrovato avanti 3-0 non è riuscito a sfruttare due chance per un doppio allungo, e lì la partita si è di nuovo complicata perché il non aver centrato il doppio break l’ha talmente innervosito da fargli smarrire la concentrazione. Servendo malissimo ha concesso due chance del contro break, che è arrivato sul 30-40. La partita è clamorosamente svoltata, con Medvedev in polemica continua e Tien tornato a spostare il rivale e sbagliare pochissimo. L’americano si è preso un altro break nel settimo game, per il 4-3 ed è andato a servire per il set sul 5-4. Medvedev è riuscito a riprendersi il game in risposta impattando 5 pari. Poco dopo sono arrivati crampi, e il tiebreak praticamente non giocato. Nel terzo set grande equilibrio, per la fatica generale scambi meno lunghi e Tien calato vistosamente rispetto all’energia del secondo set, quando ha rimontato. L’americano ha salvato una palla break nel terzo game ma la maggior esperienza e determinazione di Medvedev hanno portato il moscovita a strappare il break decisivo sul 4 pari, chiudendo poi l’incontro per 6-4. Che battaglia.
    Mario Cecchi

    Learner Tien vs Daniil Medvedev ATP Shanghai Learner Tien674 Daniil Medvedev [16]766 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 3D. Medvedev 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 4-6L. Tien 0-15 15-15 15-30 df 15-404-4 → 4-5D. Medvedev 15-15 30-15 ace 40-15 ace4-3 → 4-4L. Tien 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Tien 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2D. Medvedev 15-15 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2L. Tien 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1D. Medvedev 15-15 30-15 ace 40-151-0 → 1-1L. Tien 15-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 4*-1 5*-1 6-1* df6-6 → 7-6L. Tien 0-15 15-15 30-15 40-155-6 → 6-6D. Medvedev 15-0 15-15 df 40-155-5 → 5-6L. Tien 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-4 → 5-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4L. Tien 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-3 → 5-3D. Medvedev 0-15 0-30 30-30 ace 30-40 df3-3 → 4-3L. Tien 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3D. Medvedev 0-15 df 15-15 15-30 15-40 30-401-3 → 2-3L. Tien 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-3 → 1-3D. Medvedev 0-15 30-15 30-30 40-300-2 → 0-3L. Tien 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-A0-1 → 0-2D. Medvedev 0-15 15-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 1-1* 2*-1 2*-2 2-3* 3-3* 3*-4 4*-4 4-5* 5-5* 5*-6 6*-6 6-7*6-6 → 6-7D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6L. Tien 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 30-404-5 → 5-5L. Tien 0-15 0-30 0-40 30-404-4 → 4-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 4-4L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace3-2 → 3-3L. Tien 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2L. Tien 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1D. Medvedev 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1L. Tien 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Learner Tien: “Una settimana incredibile, un passo importante per la mia crescita”. Su Sinner “Punto dopo punto esercita una pressione enorme, è questo che rende così difficile affrontarlo”

    Learner Tien con Jannik Sinner Foto: gettyimages

    Learner Tien ha salutato il China Open di Pechino 2025 con il sorriso nonostante la sconfitta in finale contro Jannik Sinner (6-2 6-2). Per il 19enne statunitense si è trattato di una settimana storica, la prima con una semifinale e una finale nel circuito maggiore, risultati che lo proiettano tra i protagonisti della nuova generazione.“È stata una grande settimana – ha esordito in conferenza stampa –. Ovviamente avrei voluto vincere il torneo, ma sono molto felice dei progressi che sto facendo. Era la mia prima volta a Pechino e la seconda settimana in Cina: il supporto che ho ricevuto in ogni partita è stato speciale. Mi sono davvero divertito”.
    L’esperienza con Chang e la crescita sul circuitoTien ha parlato anche del contributo del suo nuovo coach Michael Chang, leggenda del tennis americano:“Ogni settimana sto imparando molto, affrontando nuovi avversari e ambienti diversi. Questo è il mio primo anno sul tour, ogni esperienza è preziosa per la mia crescita. Michael porta una prospettiva unica: sa cosa sto vivendo, conosce le difficoltà quotidiane e questo mi aiuta tantissimo. Non serve essere stati un grande giocatore per essere un buon coach, ma la sua esperienza da tennista e allenatore mi sta aprendo gli occhi”.
    Il match con SinnerIl giovane americano ha analizzato anche la finale persa contro l’azzurro:“È stata una partita molto dura. Ho avuto qualche possibilità nei suoi turni di battuta, ma ha servito davvero bene e spesso si è tirato fuori dai momenti delicati con la battuta. Non riuscivo a leggere il suo servizio e questo ha messo ancora più pressione sui miei turni di battuta. Punto dopo punto esercita una pressione enorme, è questo che rende così difficile affrontarlo”.
    Le distrazioni e la gestione dei momenti difficiliTien ha ricordato anche le ultime due partite a Pechino, giocate in un clima particolare:“Non è facile non farsi distrarre da quello che succede sugli spalti o dall’altra parte del campo. Contro Medvedev sapevo che stava avendo problemi fisici, ma in questi casi può sempre arrivare un colpo di coda. Ho cercato di restare concentrato fino alla fine. Non si vuole mai vincere per motivi diversi dal tennis, ma devi solo continuare a giocare”.
    Obiettivi e prossimi passiGuardando al futuro, Tien non nasconde la soddisfazione per i traguardi già raggiunti:“Ad inizio anno non guardavo troppo avanti, pensavo solo alla prossima partita. Credevo di poter ottenere buoni risultati, ma viverli davvero è diverso, è molto motivante. Ho già raggiunto alcuni obiettivi di ranking che mi ero posto e sono felice della mia progressione. Non ho ancora pensato troppo al prossimo step, ma questa settimana mi dà fiducia e mi prepara al meglio per il resto della stagione e per il 2026”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La Legge di Sinner! Jannik vince l’ATP 500 Pechino, troppo solido e potente per il talento di Tien

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Una finale è sempre una partita da vincere e il modo migliore per vincerla è affidarsi ai pezzi forti del proprio repertorio: risposta, potenza, intensità, pressione e anche un servizio in grande spolvero nei momenti decisivi. È la differenza del campione, mentalmente fortissimo, quello che chiede il massimo al colpo più decisivo del gioco quando ne ha bisogno e riesce a performare su tutta la linea facendo sentire al “novellino” chi comanda le operazioni, senza titubanze, senza macchia. Campione vero è Jannik Sinner, bravo a giocare un tennis razionale, solido, potente e tatticamente ineccepibile nella finale dell’ATP 500 di Pechino e battere la sorpresa del torneo Learner Tien con un eloquente 6-2 6-2 in 72 minuti di partita, dominata dal primo all’ultimo punto dal n.2 del mondo. Il teenager californiano, guidato da qualche mese da Michael Chang, è tennista di raro talento, bravissimo a governare gli angoli e coprire il campo con anticipo e visione geometrica, ma poco ha potuto sulla prepotenza in spinta dell’azzurro, che ha servito bene e ha brillato in risposta, andando a prendersi spazio e tempo per comandare. Netta la differenza di potenza e intensità tra i due giocatori nello scambio, con l’italiano superiore in ogni situazione di gioco, in particolare servizio e risposta, dove ha scavato il solco con l’avversario e si preso un vantaggio capitalizzato con lucidità e visione. È il 21esimo titolo in carriera per l’italiano e terzo dell’anno, dopo Australian Open e Wimbledon.
    Sinner è esattamente il tipo di tennista che Tien soffre perché il pusterese ha nella borsa tutti i trucchi andare sopra a quelli dall’americano e così depotenziarne le armi, dai colpi d’inizio di gioco a una copertura del campo eccellente, sostenuta da fondamentali di maggior potenza e grande profondità. Jannik, da campione, ha iniziato la finale come i campioni fanno: si spinge subito a tutta, per mettere immediatamente in chiaro i rapporti di forza e allo stesso tempo far sentire al giovane avversario chi comanda. Break immediato per Sinner, e da lì in avanti è stata una sinfonia di potenza e qualità, con un diritto in grandissimo spolvero e anche il lungo linea, già terribilmente efficace in semifinale e confermato anche oggi come soluzione eccellente per prendersi un vantaggio. Jannik ha chiuso l’incontro con 24 vincenti a fronte di 16 errori (11-18 per Tien), e servendo due prime palle in campo su tre, col il 77% di resa, oltre a un ottimo 56% con la seconda, e annullando senza tremare le due palle break concesse. Ma i numeri non riescono a spiegare il metro della differenza tra i due giocatori ammirata nella finale di Pechino.
    C’è stata una differenza sostanziale tra Jannik e Learner, di potenza e intensità, un gap che le geometrie sapienti dell’americano non sono riuscite a colmare se non in rare occasioni. Probabilmente nelle gambe di Tien c’era ancora la fatica della durissima semifinale vinta contro Medvedev e di un intero torneo per lui meraviglioso ma impegnativo; solo arrivando costantemente in anticipo il suo tennis può performare al massimo e oggi c’è riuscito raramente perché la combinazione di potenza e profondità dei colpi di Sinner è stata difficile da contenere. La sensazione è che Tien abbia capito ben presto che oggi c’era poco da fare, ma ottima è stata la sua attitudine in campo. Learner è – Nomen omen – colui che impara… In tutta la partita non si è fatto prendere dallo scoramento di un match in cui è andato subito sotto e mai si è avuta la sensazione che potesse ribaltare; al contrario ha approfittato dell’occasione di confrontarsi contro colui che è stato n.1 per 65 settimane di fila per studiare il suo tennis, provare soluzioni a velocità e ritmo sconosciute e vivere situazioni di gioco per capire fino a dove potesse spingersi. Ha selezionato colpi non banali, provando a restare nella partita cambiando angoli, arrotando di più i colpi e quindi lasciando partire improvvise accelerazioni lungo linea col diritto, che in alcune fasi hanno sorpreso l’italiano. Bravo anche a buttarsi avanti e sfidare il passante di rovescio di Jannik. C’ha provato e nonostante lo score finale sia per lui severo, Tien non è affatto dispiaciuto. Con la poca potenza dei suoi colpi, farà sempre fatica, tantissima fatica contro un “muro” come Sinner, ma Learner è davvero un bell’acquisto per il tennis dei grandi, ha un gioco interessante e in campo sta benissimo.
    Nel corso del match è anche calato al servizio Tien e così gioco facile ha avuto Sinner nell’entrare come una F1 in risposta e scappare via troppo veloce, troppo intenso. Jannik ha cercato poco o niente le “variazioni” di cui ha parlato dopo US Open. Una finale, come scritto nell’attacco, è da vincere più che giocare e quindi si va di conserva, di certezze. Bene ha fatto Sinner, rischiando poco in un tennis di pressione con discreto margine, rare le occasioni in cui ha perso ritmo o la misura dei colpi, mai una scelta sbagliata. Quando Tien è riuscito a comandare, Sinner ha tenuto con classe e spesso ha ribaltato la situazione a suo favore calibrando la difesa e preparando l’attacco. Una buona partita che chiude un torneo ben disputato, non sempre giocando al massimo ma nemmeno si può pretendere che dia il 100% in ogni punto.
    Una vittoria importante che gli porta 500 punti. Ha rosicchiato qualcosa ad Alcaraz e tiene viva la possibilità di chiudere l’anno da n.1. Sarà difficilissimo, forse quasi impossibile col fardello dei tre mesi out (con 4 M1000 persi…), ma sicuramente Jannik ci proverà, a partire dalla difesa del titolo dell’anno scorso a Shanghai.
    Marco Mazzoni

    La Cronaca
    La finale dell’ATP 500 di Pechino inizia con un doppio fallo di Tien. Quindi si scambia e l’intensità e potenza di Sinner “sfondano” la resistenza dell’americano. 0-30. Troppo corto nel palleggio Learner, la sua palla rimbalza appena al di là della riga del servizio ed è comodo per Jannik scatenare il suo ritmo e potenza. Con due diritti vincenti dal centro, lo score è 0-40, tre palle break immediate per l’italiano. Sinner sfrutta la terza, con un altro scambio condotto con potenza e margine, Tien non regge sbagliando un diritto dopo una quindicina di colpi. BREAK che manda subito al comando l’azzurro. È partito davvero forte Jan, arriva il primo Ace da sinistra, nell’angolino esterno a 209 km/h, e quando scatena il diritto in progressione è in grande difficolta Tien a reggere. Non va invece la prima palla corta (sul 40-15), ma stuzzicare Learner sulla rapidità non è scelta efficace… 2-0 Sinner. Tien trova il primo gran vincente del match, uno splendido diritto lungo linea in corsa talmente preciso che muore all’incrocio delle righe. Sente però la pressione della risposta di Sinner, tanto da commettere un altro doppio fallo. È necessario per lui chiedere il massimo della velocità ai suoi colpi perché di pura geometria non riesce a crearsi spazi, vista la velocità e potenza di Sinner. Grazie ad un paio di errori di Jannik, Tien muove lo score (2-1). Sinner dispone agevolmente del suo secondo turno di turno di battuta, 3-1, e quindi continua a martellare in risposta con la risposta, un colpo che gli dà un’enorme vantaggio sul campo e manda in crisi la battuta del teenager americano. Tien infatti commette un altro doppio sul 15-30, è evidentemente bloccato con la seconda di servizio e… finisce per giocare una prima palla troppo sicura sul 15-40, va a nozze Sinner con una risposta potente e via a avanti a prendersi il punto del doppio BREAK. 4-1 Jannik, saldamente al comando dopo 18 minuti dominati in lungo e in largo. Forte del doppio vantaggio, Sinner si distrae un attimo e Tien riesce ad entrare nella palla dell’italiano. Brutto l’errore di rovescio (scarico di gamba) che porta il sesto game ai vantaggi. Rimedia con un Ace al T a 210 km/h, quando ha bisogno di punto, ecco che chiede alla battuta e il colpo risponde “presente”. Ha bisogno di un altro Ace e quindi un servizio all’angolo per chiudere il game più scomodo della partita, per il 5-1. Tien trova più velocità al servizio e soprattutto è deciso nell’entrare nel campo, attaccare per non essere “stritolato” dalla pressione dell’azzurro, il rischio paga e vince un altro game, 5-2. Sinner va a servire per il set e il game fila via liscio, spinta potente e con margine con diritto e rovescio, l’americano non regge questa pressione, potenza e intensità. 40-0 e Tre Set Point. Doppio fallo sul primo, seconda palla un po’ troppo vivace; Ace da destra sul secondo, il quinto del match. 6-2, 34 minuti di assoluto controllo. Superiore in tutto Jannik, e un buon 60% di prime palle in campo a sostenere una spinta poderosa, troppo per Tien.
    Tien parte al servizio nel secondo set e trova un bel game, aggressivo e solido. Sinner invece inizia il suo primo turno con un nastro che gli porta via un diritto d’attacco, quindi si fa sorprendere da un bel diritto lungo linea di Learner, 15-30. Dopo un bel rovescio cross, ne spedisce malamente in rete uno scambio, forse un calo di attenzione con Tien invece più aggressivo, a tutto braccio. 30-40, c’è una palla break per l’americano. Non perdona Jan, servizio potente a T e diritto da metà campo che è quasi uno smash. Segue un’altra prima palla potente e quindi l’Ace da sinistra sul vantaggio. Quando ha bisogno, il servizio c’è e l’altro non la tocca nemmeno. 1 pari. La rimonta nel game ha ri-attivato Sinner: due risposte una meglio dell’altra, Tien va fuori posizione e sbaglia, 0-30. Bravo Learner a vincere un bel braccio di ferro, raro punto ottenuto sul territorio del rivale, la spinta in progressione. Davvero ottimo il momento di Tien, ne vince altri tre di punti per niente banali, attaccando col contro piede, poi un angolo strettissimo e quindi una smorzata ottima, soluzioni che mettono in vetrina la sua manualità da campione. Applausi (2-1). Nessun problema per Sinner al servizio, ben due Ace e via, 2 pari. Il quinto game inizia con uno scambio di ritmo micidiale, la palla corre come impazzita ed è magnifica l’accelerazione lungo linea di rovescio di Sinner che lascia immobile Tien, esecuzione suprema. Il californiano si sente – giustamente – sotto pressione e commette un doppio fallo, gli costa il 15-30. Sinner sale in cattedra: risposta profondissima, gli apre il campo e si prende il punto con una bordata di diritto lungo linea che muore quasi sulla riga. Tien è bloccato, teme la risposta dell’italiano e il secondo doppio fallo del game gli costa il BREAK che manda avanti Jannik 3-2 e servizio. Al cambio di campo lo sguardo dell’americano è tutto un programma, è allibito dalla prepotenza dell’italiano, troppo bravo a prendersi il vantaggio proprio nel momento migliore del rivale. Tien è bravo a non cedere, anzi, rilancia. Sinner sbaglia un paio di colpi, brutto un diritto per lui banale sul 40-30, e ai vantaggi concede una chance del contro break. Sotto pressione, l’italiano si affida alle certezza: prima palla sicura in campo, diritto potente nell’angolo e smash comodo. Col decimo Ace si prende il vantaggio e chiude un game non facile con un’altra battuta al centro, al corpo, la risposta di Tien vola via. 4-2 Sinner. Learner è decisamente sotto, ma è bravo ad approfittare della partita, dell’occasione di confrontarsi contro un campione come Sinner, per provare schemi offensivi e colpi, nonostante la difficoltà del reggere la risposta dell’italiano. Ci prova, attacca, apre l’angolo, fa tutto quel che può al suo meglio, ma Sinner fa tutto ancora meglio, con maggior potenza e intensità. Un doppio fallo porta il game sul 30 pari, e Sinner tira un passante di rovescio lungo linea perfetto. Chance del doppio break. Tien non mette la prima palla e Jannik, comanda il palleggio con traiettorie profondissime, sposta tutto a destra Tien che alla fine sbaglia col rovescio. BREAK, che intensità l’italiano, serve per il titolo sul 5-2. Servizio, diritto, pressione dal centro, Jannik si porta agilmente 40-0 a Tre Championships Point. Bravo Tien ad aprire l’angolo a tutta sul primo, e pure sul secondo, diritto vincente su di una palla più corta dell’italiano, rarità nella partita. Con una seconda di servizio carica a mille di spin, Sinner sbaraglia la risposta di Learner. Finisce qua, bella partita dominata da Jannik dal primo all’ultimo punto. Ma davvero bravo anche Tien, è un tennista di talento in grandissima ascesa. Torna a vincere un torneo Jannik da Wimbledon, l’autunno “caldo” di Jannik è appena iniziato. E gli ultimi due anni ci hanno insegnato quanto JS sia performante in questa fase di stagione.

    Jannik Sinner vs Learner Tien ATP Beijing Jannik Sinner [1]66 Learner Tien22 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 6-2L. Tien 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-2 → 4-2L. Tien 0-15 15-15 15-30 df 15-40 df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-2 → 2-2L. Tien 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1L. Tien 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 ace5-2 → 6-2L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-1 → 5-1L. Tien 0-15 15-15 15-30 15-40 df3-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 3-1L. Tien 15-0 15-15 df 30-15 40-152-0 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-0 → 2-0L. Tien 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Learner Tien in finale a Pechino: prima storica finale ATP per il 19enne statunitense. Domani la sfida con Sinner (alle ore 08 italiane)

    Learner Tien USA, 02.12.2005

    A soli 19 anni, Learner Tien ha centrato la sua prima finale ATP in carriera al China Open, diventando il secondo finalista più giovane nella storia del torneo, dietro soltanto a Rafael Nadal. Lo statunitense ha superato in semifinale Daniil Medvedev con il punteggio di 5-7, 7-5, 4-0 rit., approfittando del ritiro del russo a causa di problemi fisici.Il match sembrava segnato quando Tien era sotto 1-4 e 3-5 nel secondo set, ma il mancino californiano ha saputo approfittare degli errori di Medvedev, rimontando con grande lucidità. Nel terzo parziale il russo, visibilmente limitato nei movimenti e alle prese con crampi e un fastidio al ginocchio destro, non è riuscito a proseguire e ha abbandonato dopo 2 ore e 26 minuti di gioco.
    I numeri di Tien contro i Top 20Con questo successo, Tien porta a 7-5 il bilancio contro i Top 20 e conferma un dato sorprendente: è 2-0 nei confronti diretti con Medvedev, già battuto all’Australian Open di gennaio. Grazie al risultato di Pechino, il giovane statunitense guadagna 16 posizioni nel Live Rankings, salendo fino al numero 36, e ha già staccato il pass per le Next Gen ATP Finals di Jeddah per il secondo anno consecutivo. Nella corsa a Jeddah, occupa attualmente la seconda posizione.
    ATP Beijing Learner Tien0574 Daniil Medvedev [8]• 0750 Vincitore: Tien ServizioSvolgimentoSet 3D. MedvedevL. Tien 15-0 30-0 40-0 ace3-0 → 4-0D. Medvedev 0-15 0-30 0-402-0 → 3-0L. Tien 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-0 → 2-0D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2L. Tien 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-406-5 → 7-5D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A5-5 → 6-5L. Tien 15-0 30-0 30-15 40-154-5 → 5-5D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-403-5 → 4-5L. Tien 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 3-5D. Medvedev 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-402-4 → 3-4L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4L. Tien 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-3 → 1-3D. Medvedev 15-0 ace 40-0 ace0-2 → 0-3L. Tien 15-0 15-15 15-300-1 → 0-2D. Medvedev 15-0 15-15 30-30 40-30 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Tien 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df5-6 → 5-7D. Medvedev 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6L. Tien 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5D. Medvedev 15-0 ace 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5L. Tien 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-3 → 4-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-2 → 4-3L. Tien 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2D. Medvedev 15-0 40-0 ace 40-153-1 → 3-2L. Tien 0-15 0-30 15-30 15-403-0 → 3-1D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 15-40 ace 30-402-0 → 3-0L. Tien 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-401-0 → 2-0D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0

    La sfida con Sinner in finaleMercoledì Tien affronterà il numero 2 del mondo Jannik Sinner nella sua prima finale a livello ATP Tour. Per il mancino americano si tratta di un traguardo storico: è infatti il secondo finalista più giovane nella storia del torneo di Pechino e il terzo più giovane in una finale ATP nel 2025, dietro solo a Jakub Mensik (vincitore a Miami) e Joao Fonseca (campione a Buenos Aires).
    Medvedev ancora fermato dagli acciacchiPer Medvedev, numero 18 ATP, la delusione è doppia: il russo puntava a raggiungere la seconda finale stagionale e la prima sul cemento dall’Indian Wells 2024. L’ex numero 1 del mondo ha però dovuto arrendersi a problemi fisici che ne hanno limitato la corsa, confermando un anno complicato e condizionato dagli infortuni.
    Il programma di domaniCapital Group Diamond – ore 05:30Karen Khachanov / Andrey Rublev vs Harri Heliovaara / Henry Patten Jannik Sinner vs Learner Tien (Non prima 08:00)
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: sfortuna Musetti! Si ritira nel terzo set contro Tien per un problema muscolare accusato all’avvio del secondo parziale

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Non avrà affatto un bel ricordo della propria permanenza a Pechino 2025 uno sfortunatissimo Lorenzo Musetti… Dopo la polemica dei giorni scorsi per le sue esternazioni contro il pubblico locale (che hanno creato un polverone francamente eccessivo), il top 10 italiano è costretto al ritiro nei quarti di finale dell’ATP 500 della capitale cinese quando lo score segna 6-4 3-6 0-3 contro il teenager Learner Tien. Lorenzo nel secondo game del secondo set ha accusato un problema al gluteo in una frenata, tanto da richiedere l’intervento del fisioterapista al cambio campo sul 2-1. L’azzurro ha continuato il match ma è subito apparso evidente quanto l’infortunio l’abbia penalizzato: ha perso sicurezza negli appoggi, nella frenata e nello scattare sulla palla, e infatti da lì in avanti Tien è stato perfetto nel prendere l’iniziativa, rubare campo e spingere a tutta col diritto, ben consigliato dal coach Michael Chang di aprire al massimo l’angolo per guadagnare spazio per l’affondo e per far correre l’italiano. La partita si è come spaccata in due, con Lorenzo depotenziato e costretto a rincorrere, e Learner un fulmine nello scappare in vantaggio. È davvero una disdetta, per l’infortunio in sé, che interrompe un cammino molto interessante nel torneo (e in un momento non banale della stagione con la corsa alle Finals apertissima), ma anche per come Lorenzo stava giocando nel match.
    Infatti dopo un avvio tattico e segnato da un bel tennis da entrambe le parti, Musetti nel settimo game aveva letteralmente cambiato passo in risposta. Uno strappo micidiale, 4 colpi vincenti di fila uno più bello dell’altro, risposte e rovesci di qualità superiore che hanno tramortito il rivale. Un momento splendido di qualità e intensità, con un Musetti aggressivo e velocissimo. Una bellezza, quello che sempre vogliamo vedere nella sua prestazione, non solo elegante ma anche prepotente per potenza e piglio. Lorenzo era andato sopra a Learner, e non di poco. L’americano in quella fase non sapeva che pesci pigliare perché il suo manovrare e costruire non era sufficiente a contenere l’azzurro, efficace anche con il servizio. Potente, rapido, il nostro top 10 era saldamento in controllo dell’incontro e nel primo game del secondo set era arrivato anche a due palle break. Fino al problema fisico che l’ha bloccato e penalizzato terribilmente.
    Per produrre quel tennis così potente e aggressivo Musetti ha bisogno assoluto di libertà di movimento, di poter scattare a tutta sulla palla, frenare in sicurezza e trovare appoggi saldi per scaricare forza. Con il dolore al gluteo tutto si è ridotto, ha continuato a correre, c’ha provato, ma ha perso campo perché ogni sua azione di gioco è diventata meno rapida, meno intensità, più titubante. Tien è stato pronto nel posizionarsi più avanti e rubare anche tempo all’italiano, che costretto a remare non è più riuscito a fare la differenza col diritto e raramente anche col rovescio. Infatti quando sbracciava da sinistra incrociato, ha spesso perso la palla in lunghezza proprio per la mancanza di equilibrio, non appoggiandosi più bene a sinistra con la gamba esterna. Davvero un peccato perché la prestazione fino alla “fitta” era di alto livello, tutto stava funzionando a dovere e lo spettacolo era pure di grande qualità. Tien ha un tennis molto interessante, non ci sono tanti giocatori oggi così bravi a smistare le palle e trovare traiettorie strettissime, con anticipo e manualità, e quindi verticalizzare come un fulmine. C’era bel tennis sul campo Lotus di Pechino, fino all’infortunio che ha cambiato tutto.
    La speranza a questo punto è che sia un problema lieve quello accusato da Musetti, che non comprometta il prossimo 1000 di Shanghai (dovrebbe esordire venerdì o sabato, essendo testa di serie) e soprattutto la corsa alle Finals di Torino, dove è ben messo ma mancano ancora un po’ di punti per la matematica certezza. Che peccato uscire di scena così… Poteva essere una grande semifinale e, chissà, forse anche una finale tutta azzurra era tutt’altro che impossibile.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti inizia bene in risposta: proprio con un impatto solido ai vantaggio si procura una palla break immediata, ma rischia un rovescio aggressivo – ancora in risposta – e gli esce di una spanna. Ha un bel piglio l’italiano, entra forte nel campo appena possibile, così che Tien è costretto a correre molto per coprire il campo lateralmente. Non ha molta potenza l’americano ma ha mano e manovra molto bene gli angoli. 1-0 Tien. Dopo un doppio fallo iniziale, Musetti governa il suo primo game con un diritto davvero efficace. Eccellente anche il terzo game di Tien, bravissimo a costruire con angoli perfettamente calibrati, geometrie e cambi di ritmo che Musetti non riesce a ribaltare. È un match estremamente tattico tra due giocatori che amano toccare la palla e costruire. Più efficace col servizio l’italiano, Tien è bravo a cercare la rete e il tocco è eccellente, come la stop volley che apre il quinto game e poi quella bassa sul punto successivo, dimostra quanto bene senta la palla. Applausi. Sul 40-30 Musetti impatta un paio di colpi molto alti e poi accelera col diritto, tutto per mandare fuori ritmo l’avversario. La tattica funziona, errore e quindi ai vantaggi Learner esagera col diritto inside out, seconda palla break del match per Lorenzo. Non la gioca bene, sbaglia un diritto in contenimento per lui non difficile, infatti urla per la rabbia. Con fatica, Tien si porta 3-2. C’è un bel tennis complessivamente, si costruisce molto e fioccano i vincenti, straordinario il diritto vincente in corsa che vale a Musetti il 3 pari. Segue in risposta il primo rovescio lungo linea vincente dell’italiano, un passante che fulmina lo statunitense. Accusa il colpo Tien, sbaglia male su di una risposta aggressiva del toscano, 0-30. Terzo! Tre di fila, ancora rovescio lungo linea. Meraviglia balistica che vale a Musetti 0-40 e tre palle break. E quattro! Ancora col passante di rovescio, stavolta cross, Musetti strappa alla seconda chance il BREAK che lo manda avanti 4-3 e servizio. Forte del vantaggio, strappato a furia di vincenti, “Muso” continua a comandare e pennellare giocate di qualità, come la chiusura di volo perentoria e allo stesso tempo elegante che gli vale il 30-0, e poi due punti col servizio 8 vincenti di fila, una sinfonia di bellezza, per il 5-3. Tien è preso in velocità, non riesce a trovare il modo di arrestare l’italiano. La serie si interrompe con un rovescio in rete di Lorenzo, e Learner torna a respirare. Risale e vince il game il californiano, 5-4, prova ad aprire al massimo l’angolo per far correre l’italiano, ma sbaglia, mentre Musetti spinge forte col diritto, bello pesante, e si porta 40-15 a due Set Point. Basta il primo: servizio a T, veloce e preciso, e chiusura comoda col diritto a passo dalla rete. 15 vincenti per Lorenzo e quello strappo imperioso a metà set che ha spaccato l’equilibrio.
    Tien non ha imparato che attaccare Musetti sul lato del rovescio è davvero rischioso… Si prende “in faccia” un altro gran passante cross in apertura del secondo set, 15-30. La palla break per Lorenzo arriva sul 30-40 con un’altra sbracciata di rovescio cross micidiale. Costruisce bene l’azzurro lavorando la palla col back ma poi l’accelerazione improvvisa col diritto gli esce di 4 dita. Sembra aver perso pazienza Tien, esagera col diritto su di una palla non così comoda da spingere a tutta. Seconda PB per Lorenzo. Stavolta l’americano costruisce con più pazienza, guadagna campo e chiude di volo. 1-o Tien, faticando non poco. Musetti chiama il trainer sul cambio di campo del 2-1: nel secondo game ha avvertito una fitta al gluteo frenando su di una corsa. Tien ne approfitta per parlare col coach Michael Chang. Non facile quarto game per Musetti: prima tira in rete un diritto dopo il servizio, sorpreso dalla risposta dell’americano, poi si cogliere troppo avanti e lob di Tien è perfetto. 0-30. Learner entra forte col diritto cross ma poi sbaglia di pochissimo il vincente lungo linea. 30 pari. Una risposta mal centrata e molto stretta sorprende Lorenzo che non la rimette in campo. Palla break Tien sul 30-40. E il BREAK arriva, Musetti centra male un diritto, 3-1 Tien. Musetti non è arrivato bene sulla palla per almeno due volte, forse il dolore accusato lo sta penalizzando. Learner non si fa pregare, segue alla lettere le indicazioni di Chang che gli ha detto “spostalo col diritto”. Un colpo a destra e uno a sinistra, l’americano sicuro, angolato, anche impattando la palla con quel poco di rotazione in più che lo aiuta. Musetti ha perso campo ma soprattutto sembra aver perso lo sprint bruciante verso la palla. Una bella volée per Lorenzo, ma nell’arrivare sulla palla qualcosa si è inceppato, è evidente. 4-1 Tien. L’italiano riesce a difendere discretamente i suoi turni, il servizio funziona, ma nello scambio ha perso qualcosa in spinta e va sotto, con l’americano bravo a fare tutto molto rapidamente, avanzando nel campo. 5-2. Proprio il cambio di posizione è cruciale, e per Lorenzo sportivamente drammatico: ora è Tien a spingere con i piedi quasi sulla riga, mentre lui rincorre da due metri dietro e senza la spinta ottimale delle gambe. Subisce la pressione dell’americano e sotto 0-30 sbaglia pure uno smash a campo spalancato… Tre set point per Tien sullo 0-40. Salve i primi due, Ace e ottimo l’attacco e volée sul 15-40. E poi che smorzata col diritto sul 30-40, un taglio estremo che nemmeno la velocità e allungo di Tien possono contenere. Ace, il secondo del game e poi ottima prima palla 5 punti di fila, 5-3. Gran livello nell’ottavo game, anche Musetti ritrova un discreto sprint e si corre per tutto il campo. Tien comanda e poi regge in difesa sul 30-15; con un bel passante di rovescio conquista altri due set point. Basta il primo, out un rovescio di Musetti. 6-3 Tien. Il set è purtroppo girato dopo il problema al gluteo dell’italiano.
    Non facile per Musetti l’avvio di terzo set. Non riesce più a sfondare l’avversario pressane col diritto, 0-30, quindi esagera ancora col diritto dopo il servizio e la palla gli esce di due metri. Sembra molto meno deciso e la sua costruzione è più caotica. 0-40, tre palle break immediate a difendere. Via la prima, palla corta ottima a punire una posizione in risposta di Tien troppo dietro; Tremenda fortuna di Learner sul 15-40: la risposta sbatte sul nastro e muore al di là, imprendibile. BREAK Tien, Musetti costretto a rincorrere e visti gli ultimi game sembra una missione molto difficile. Ha perso sicurezza negli appoggi, sicuramente non riesce più ad arrivare con la forza massima nelle gambe e la palla la subisce maggiormente invece di caricarla a tutta. Tien invece vola sul campo, controlla in spinta anticipo e angolo, gioco pulito e razionale, ma efficace perché fa tutto rapido e molto vicino alla riga di fondo. Game a zero per l’americano, 2-0. Il diritto non “sfonda” più, e nemmeno la “smorza” funziona per Musetti, è troppo vicino al campo Tien. 15-30. Pure la sbracciata col rovescio non è più precisa, 15-40, chance del doppio break. Un errore col diritto sul 30-40 costa all’azzurro il secondo break, e dopo un quindici nel quarto game getta la spugna e si ritira. Davvero un peccato, era una gran partita e il Musetti del primo set aveva convinto per colpi e attitudine. Tien è in semifinale, la prima in carriera.

    Learner Tien vs Lorenzo Musetti ATP Beijing Learner Tien• 15463 Lorenzo Musetti [4]0630 Vincitore: Tien ServizioSvolgimentoSet 3L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-0 → 3-0L. Tien 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2L. Tien 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace5-2 → 5-3L. Tien 30-0 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2L. Musetti 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2L. Tien 15-0 30-0 40-0 40-153-1 → 4-1L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1L. Tien 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6L. Tien 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 4-5L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 3-5L. Tien 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3L. Tien 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-1 → 2-2L. Tien 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1L. Musetti 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1L. Tien 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Cobolli falloso e scarico, cede nettamente a un solido Tien

    Flavio Cobolli

    Il tennis di Flavio Cobolli è intensità, energia, capacità di spingere tantissimo la palla per crearsi un vantaggio o un vincente. Quando questa è carente, le cose si fanno difficili, ancor più se l’avversario di fronte è in grande spolvero e non aiuta affatto la causa. Così una versione scarica e fallosa di Cobolli cede nettamente a un solido Learner Tien all’ATP 500 di Pechino, come ben spiega lo score di 6-3 6-2 a favore del giovane statunitense in soli 73 minuti di partita. Flavio è entrato in campo senza il suo solito fuoco che accende la sua prestazione e fin dai primi punti si è capito che sarebbe stata dura. Inoltre ha pagato una giornata negativa al servizio: solo il 51% di prime palle in gioco, vincendo meno della metà dei punti (48%), contro un Tien al contrario preciso e pronto a prendere l’iniziativa con le sue traiettorie varie e angolate che hanno messo a nudo una certa pesantezza del romano negli spostamenti laterale. Impossibile per Cobolli far partita pari così, visti i tanti errori e la bravura dell’americano nel comandare il gioco, sbagliando quasi niente e spostando continuamente l’italiano, fin dalla risposta. Resta se vedere se Flavio abbia accusato qualche problema fisico vista la sua prestazione sotto tono. Ha lottato il romano, come sempre, tanto aver recuperato due break nel primo set, ma stavolta non è riuscito a giocare il suo miglior tennis è sconfitta complessivamente è netta.
    La partita inizia subito in salita per Cobolli che non trova il servizio e commette errori in spinta, mentre Tien entra bene con i suoi colpi. Flavio si ritrova sotto 15-40 ma riesce ad annullare le due palle break, poi anche una terza ai vantaggi ma la quarta chance gli è fatale e l’americano scappa subito in vantaggio 2-0. Immediata la reazione di Flavio: rischia e si prende il contro break ai vantaggi, alla seconda occasione. È solo una fiammata: gli errori fioccano e Tien non perdona, tanto che arriva un nuovo break a favore del 19enne californiano, peri 3-1. Cobolli è in crisi al servizio, servendo sotto 4-1 commette ben due doppi falli e cede il turno di battuta per la terza volta di fila, per il 5-1 Tien. Ancora reagisce Flavio, cercando di restare aggrappato al set, e strappa un nuovo break (5-2) ma Tien stavolta regge e chiude il parziale per 6 giochi a 3 con un game vinto a 30.
    Nel secondo set si spera che Cobolli riesca ad invertire l’inerzia della partita e commettere meno errori, come mostra nel primo game al servizio; ma purtroppo per lui la rotta invece non si inverte. Sull’1 pari da 30-0 va sotto alla spinta del rivale e sbaglia troppo, tanto da perdere quattro punti di fila e concedere il break (il quarto del match). Tien sul 2-1 si ritrova sotto 15-40, Cobolli non gioca bene ma ci prova, però l’americano è bravo a reggere e risalire, vince il game ai vantaggi e da lì in avanti è tutto il discesa per lui. Flavio infatti proprio ha le polveri bagnate al servizio, nel quinto game commette anche un doppio fallo che apre le porte all’ennesimo break per Tien, per il 4-1. La partita finisce poco dopo per 6-2 a favore di un ottimo Tien.

    Flavio Cobolli vs Learner Tien ATP Beijing Flavio Cobolli32 Learner Tien66 Vincitore: Tien ServizioSvolgimentoSet 2L. Tien 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-5 → 2-6F. Cobolli 15-0 30-15 40-151-5 → 2-5L. Tien 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 1-5F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 15-40 df1-3 → 1-4L. Tien 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 1-3F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-1 → 1-2L. Tien 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Tien 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-5 → 3-5L. Tien 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-5 → 2-5F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 df 15-40 df1-4 → 1-5L. Tien 15-0 15-15 df 30-15 40-151-3 → 1-4F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-401-2 → 1-3L. Tien 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A0-2 → 1-2F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 0-2L. Tien 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Cobolli vs Tien

    Statistica
    Cobolli 🇮🇹
    Tien 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    177
    258

    Ace
    1
    1

    Doppi falli
    3
    1

    Prima di servizio
    25/49 (51%)
    36/59 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    12/25 (48%)
    24/36 (67%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/24 (42%)
    12/23 (52%)

    Palle break salvate
    4/9 (44%)
    3/5 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215km/h (133 mph)
    204km/h (126 mph)

    Velocità media prima
    185km/h (114 mph)
    178km/h (110 mph)

    Velocità media seconda
    150km/h (93 mph)
    151km/h (93 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    143
    228

    Punti vinti su prima di servizio
    12/36 (33%)
    13/25 (52%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    11/23 (48%)
    14/24 (58%)

    Palle break convertite
    2/5 (40%)
    5/9 (56%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    22/49 (45%)
    36/59 (61%)

    Punti vinti in risposta
    23/59 (39%)
    27/49 (55%)

    Totale punti vinti
    45/108 (42%)
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    Chang (coach di Tien) mette in guardia Djokovic: “Learner può mettere in difficoltà Novak”

    Learner Tien a Winston Salem (foto ATP)

    Uno dei match più attesi della prima giornata di US Open è sicuramente quello che aprirà il programma serale sull’Ashe: Djokovic vs. Tien. Potrebbe sembrare sulla carta un incontro “scontato”, il 24 volte campione Slam (e quattro a New York) contro un teenager di ottimo potenziale ma ancora acerbo di esperienza a questo livello. Tuttavia lo scenario di questa partita potrebbe essere assai diverso: il serbo è fermo dallo scorso 11 luglio, quando s’inchinò alla maggior potenza e intensità di Sinner nella semifinale di Wimbledon, mentre il giovane Tien giocherà senza alcuna pressione e con qualità tecniche che possono infastidire non poco Djokovic. Quali? Il classe 2005 californiano è davvero bravo nell’anticipare i colpi e generare traiettorie molto angolate, che “spezzano” le gambe degli avversari, e cambiare continuamente ritmo e altezza della palla, con una fase difensiva di grandissima qualità forte una notevole velocità di copertura del campo. Ne è convinto anche Michael Chang, leggenda del tennis USA e da poco super-coach di Tien. In un’intervista rilasciata al sito ATP, Chang racconta il nuovo rapporto di collaborazione di Tien, affiancando il suo allenatore Erik Kortland, e anche sulla partita che sarà l’happening della prima giornata di US Open 2025.
    “Sto cercando di aiutare Tien al meglio delle mie possibilità”, racconta Chang. “Non è sempre un anno facile per i giocatori che esordiscono e giocano il tour per intero al primo anno, proprio quello che sta affrontato lui. L’anno scorso ha giocato molti Challenger e ha fatto davvero bene a fine anno. Ma quest’anno è stato tutto nuovo. Sta gestendo bene la situazione e ovviamente sta andando alla grande.” Attualmente Tien è n.50 nel ranking (con un best di 48), un bel progresso rispetto alla posizione 120 di inizio stagione. Una crescita figlia di buoni risultati e un tennis progressivamente sempre più incisivo e continuo, ricco di angoli mancini e cambi di ritmo.
    Djokovic non perde all’esordio in uno Slam dall’Australian Open 2006. Un’era fa… Tuttavia “Michelino” sorprende: “Mi piace il tabellone di Tien” afferma Chang. “Ovviamente Novak è uno dei più grandi giocatori di sempre, se non il più grande di tutti i tempi. Learner però non ha nulla da perdere. Ha tutto da guadagnare da questa opportunità. Per Learner avere l’opportunità di giocare contro uno dei più grandi è davvero speciale e non neghiamo il fatto che Novak stia ancora giocando un tennis incredibile. Se Sinner e Alcaraz non fossero d’intralcio, avrebbe potuto facilmente aggiungere altri Slam al suo curriculum. Ma allo stesso tempo, Learner non ha nulla da perdere e ha dimostrato in questa stagione di poter dare filo da torcere ai migliori giocatori. E sta battendo giocatori che avevano già battuto Novak nei precedenti Slam, e questo dovrebbe fargli guadagnare fiducia.”
    Prima di accettare l’offerta di collaborare con Tien, Chang ha studiato a fondo il tennis del giovane connazionale. Questo il punto di vista di Michael: “Penso che ora Learner stia servendo molto più forte. Ora sta iniziando a incorporare questo nel suo gioco. Non credo che sia stata una transizione difficile per lui. In realtà, penso che abbia la capacità di giocare in modo molto aggressivo da fondo campo, e di prendersi il punto a rete. Ha un buon gioco a rete, e non c’è motivo per cui, in un lasso di tempo molto breve, possa diventare davvero un giocatore più versatile sotto ogni aspetto”.
    Ovviamente servirà una prestazione super Tien per impensierire e provare a battere Djokovic, ma il grande punto di domanda è: che versione di Novak avremo?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic esalta Fonseca: “È stato l’argomento di conversazione sul tour negli ultimi mesi. Si merita questa considerazione”

    Novak Djokovic a Miami

    Novak Djokovic torna a ruggine al Miami Open staccando il record storico di vittorie a livello di Masters 1000. Sarà il prossimo avversario di Lorenzo Musetti negli ottavi, ma nella press conference post vittoria di ieri notte il focus del discorso è caduto su Joao Fonseca, teenager “terribile” capace di prestazione eccezionali, e stasera in prime time contro Alex de Minaur negli ottavi di finale. Fonseca sta scalando il ranking e ha vinto il suo primo torneo sul tour maggiore a Buenos Aires, ma di lui impressiona soprattutto la potenza dei colpi e l’atteggiamento in campo, maturo e combattivo, davvero straordinario in rapporto alla sua giovanissima età e poca esperienza. Per questo Novak ne ha esaltato le qualità, affermando che Joao da mesi è sulla bocca di tutti i colleghi, con pieno merito.
    “Fonseca è al centro dell’attenzione sul tour negli ultimi mesi. Meritatamente, tutti parlano di lui”, afferma Djokovic. “È un tennista molto bravo. È così giovane. Ha una potenza incredibile, tira fortissimo da entrambi i lati quando gioca della linea di fondo, e anche al servizio è potente. È un giocatore molto completo. Ciò che impressiona la gente è il modo in cui colpisce la palla, ma io sono ancor più stupito da come gestisce i nervi in ​​campo, è incredibile per un ragazzo come lui che non ha alcuna esperienza nel giocare ai massimi livelli“.
    Con Fonseca in campo gli spalti del Miami Open sono diventati una vera “torcida” brasiliana: passione, energia, un chiasso giocoso che a detta di Djokovic può fare solo bene al tour. “Era scontato che qua a Miami avrebbe trovato un bel supporto dal pubblico”, continua Djokovic. “È entusiasmante per il Brasile ma direi per il mondo del tennis intero. Ne avevo già parlato in Australia, per il nostro ecosistema del tennis e tutto il nostro sport, è super importante avere una futura superstar dal Brasile. Un paese così grande, un grande mercato, è un fatto davvero importante”.
    Fonseca ma non solo. Il più vincente dell’Era Open spende due parole anche per gli atri giovanissimi che stanno facendo cose importanti. “Joao è un giocatore molto emozionante da vedere, ma non è l’unico. C’è Mensik, anche, ed è altrettanto bravo. Forse la gente parla così tanto di Fonseca che si è dimenticata di Mensik. E non ci dimentichiamo di Tien. Anche loro due sono molto giovani e possiedono qualità altrettanto buone e grande potenziale“.
    “Penso che sia emozionante questa fase per il tennis. Non so come dovrei chiamarla questa generazione, la nuova generazione che sta portando avanti nuovi talenti. È sempre bello avere giocatori giovani e soprattutto che creano emozione quando li guardi. È splendido vedere nuovi giocatori con il potenziale per raggiungere le vette più alte e portare avanti questo sport in futuro” conclude Novak.
    Djokovic giustamente ricorda le qualità di Jakub Mensik, impegnato negli ottavi di Miami contro Safiullin. Il talento ceco, classe 2005, possiede un tennis di una potenza incredibile grazie al quale riesce a mettere alla frusta tutti i migliori. Ben lo spiega un dato statistico assai significativo: Mensik ha un record di 6 vittorie e 5 sconfitte contro i top 10. Attualmente sul tour ATP sono solo 4 i giocatori ad avere un record positivo contro i migliori 10 del ranking: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Un rilievo statistico che conferma la altissima competitività del ceco.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO