Di Redazione
Dopo l’annuncio dell’ultimo acquisto per quanto riguarda la Serie B maschile, la JVC Civita Castellana fa partire il progetto “Made In Civita”, con l’intento di promuovere ulteriormente i ragazzi del territorio e di cogliere quelli che sono i frutti di anni di duro ed intenso lavoro sul settore giovanile. Lo fa portando sette ragazzi, dei quattordici giocatori che compongono il roster della prima squadra, del territorio o direttamente del settore giovanile, nello specifico Andrea Gemma, Alessio Pollicino, Federico Scopetti, Lorenzo Mezzanotte, Christian Rus, Alessandro Deleo e Francesco Buzzao.
Un progetto che parte da lontano, periodo di tempo in cui la società ha potuto gettare le basi per un settore giovanile maschile e femminile solido, che potesse essere in grado di dare sostegno e manforte alle rispettive prime squadre. Un percorso che vede i ragazzi prima crescere dal punto di vista umano e poi tecnico a partire dai giovanissimi del minivolley fino ai campionati di categoria.
Con l’occasione sono stati intervistati 4 protagonisti del nuovo progetto, che si ritroveranno nella stessa squadra ma che hanno vissuto questo programma in maniera diversa.
Stefano Beltrame
Stefano, sei alla tua prima esperienza da 1° allenatore e allo stesso tempo la società è partita con un progetto che mette in risalto ragazzi del territorio e delle giovanili inserendoli nel campionato nazionale di Serie B. Visto già il tuo trascorso tra i giovani della JVC, cosa si prova ad essere al centro di un progetto del genere? “Ammetto di non essere alla mia prima esperienza da head coach, ho avuto la possibilità di guidare una squadra di B2 maschile ad Isernia, prima di arrivare a Civita Castellana, ma fu troppo precoce e i risultati non furono quelli sperati. Civita Castellana per me è stata la miglior scelta lavorativa, mi ha permesso di intraprendere un percorso formativo di altissimo livello affiancando grandi allenatori in prima squadra, nel mentre ho avuto anche l’opportunità di poter seguire i giovani della società e programmare un lavoro che permetta la crescita di giovani talentuosi nel territorio e dar loro la possibilità di arrivare in prima squadra, proprio come è accaduto a me. Due anni fa partimmo con questo progetto ed ora iniziamo a vedere i suoi frutti”.
Pensi possano fare bene i ragazzi in vista del prossimo campionato? “Alcuni dei ragazzi introdotti nel roster hanno già avuto l’occasione la scorsa stagione di iniziare a lavorare in prima squadra e i frutti di quel lavoro si iniziavano a intravedere, purtroppo a causa del coronavirus questo lavoro è stato interrotto, ma credo che abbiano grandi potenzialità e possano ritagliarsi molto più spazio. Quest’anno abbiamo incrementato ancora di più il numero dei ragazzi provenienti sia dal settore giovanile che da società limitrofe e credo che nonostante la loro giovane età saranno molto utili alla nostra causa. Conoscendoli tutti posso dire che con la loro grinta e perseveranza nel lavoro avranno una grande crescita e sicuramente gli sarà data l’occasione di dimostrare in gara il loro valore”.
Può questo progetto essere uno stimolo per tutti quei bambini e ragazzi che aspirano a fare della Pallavolo la loro professione? “Credo che la promozione dei giovani talentuosi in prima squadra possa essere uno stimolo importantissimo per tutti i ragazzi della nostra giovanile ma anche quelli che provengono dalle società vicine. Un progetto del genere può creare tanto entusiasmo in tutto l’ambiente. Mi auguro che il settore di giovanile di Civita Castellana possa crescere ancora di più per permettere sempre a più ragazzi di competere agli alti livelli a cui la società stessa ambisce”.
Andrea Gemma
Andrea, sei al tuo secondo anno alla JVC Civita Castellana. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili civitoniche hai potuto fare esperienze da titolare in altre realtà locali. Adesso con alle spalle un anno di B tra le mura amiche, ti senti più maturo? “Sicuramente lo scorso anno, avendo avuto l’opportunità di allenarmi quotidianamente con giocatori di assoluto valore e molto più esperti di me, mi ha permesso di apprendere qualcosa in ogni allenamento, sia a livello caratteriale che tecnico”.
Quali sono i vantaggi che un progetto del genere può portare a voi ragazzi? “Un progetto del genere, per tutti i ragazzi che hanno la fortuna di farne parte, è di sicuro uno stimolo importante, poiché non capita tutti i giorni la possibilità di stare in un contesto di questo tipo e rappresentare, cercando di portare più in alto possibile, i colori della propria città in un campionato nazionale”.
Quali sono le tue aspettative personali? “Personalmente spero di essere in grado di dare il mio contributo quando chiamato in causa, e di poter aiutare la squadra dentro e fuori dal campo a raggiungere gli obiettivi prefissati”.
Alessio Pollicino
Alessio, anche tu sei al secondo anno di Serie B, classe 2000 e 20 anni da compiere, cosa ti ha dato entrare in una rosa di alto livello come quella dell’anno scorso così giovane? “Sicuramente una grossa soddisfazione, che mi ha permesso di crescere mentalmente e di capire come ragionano “i grandi”. La squadra dell’anno scorso ha avuto fin dall’inizio grosse ambizioni, e questo mi ha fatto rendere conto com’è la pallavolo giocata ad alto livello. Quest’anno entrerò in palestra con una consapevolezza diversa e sicuramente più preparato sotto tutti i fronti”.
Hai potuto imparare qualcosa da poter applicare quest’anno? “A livello tecnico devo ancora imparare molte cose, ma l’anno scorso ho avuto modo di rendere più costante e sicura la battuta, e sono sicuro che sarà importante confermarla questa stagione”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione? Pensi che troverai ancora più campo rispetto all’anno scorso? “Le aspettative per questa nuova annata sono alte, la squadra è forte e anche qui ci sarà da imparare. Cercherò di farmi spazio fra i grandi e magari toccare di più il campo, ma sono consapevole che per far sì che ciò accada devo sempre mantenere alta la concentrazione e l’impegno. Quest’anno ricoprirò un ruolo più alto rispetto alla stagione precedente, le responsabilità sono alte e dovrò farmi trovare sempre pronto e a disposizione della squadra”.
Cristian Rus
Cristian, classe 2004, 16 anni e subito prima prova in Serie B! Cosa provi?
“Sono molto contento di essere stato chiamato in prima squadra, è una sensazione unica! Dopo le esperienze in allenamento provate la scorsa stagione sarà emozionante allenarsi a questi livelli regolarmente. A tal proposito volevo ringraziare la società per questa opportunità che mi è stata data”.
Come Alessio hai avuto Stefano alle giovanili, pensi possa aiutarti a tirare fuori il tuo potenziale in un campionato così competitivo? “Oltre alla società è doveroso che io ringrazi coach Stefano per la fiducia riposta nei miei confronti. Devo molto a tutti gli allenatori che ho avuto per la mia crescita, ma sono convinto che quest’anno con Stefano riuscirò ad imparare a competere a questo livello e a tirare fuori tutto il mio potenziale”.
Cosa ti aspetti da questa stagione a livello di squadra e a livello personale? “Penso che la squadra formata quest’anno sia forte e competitiva e spero che faccia molto bene in campionato. A livello personale mi piacerebbe raggiungere una buona intesa con tutti i compagni e imparare il più possibile da loro”.
(Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO