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    Laver Cup 2021: annunciato il Team World, entrano Isner, Opleka e Kyrgios

    Laver Cup, il team world

    Dopo il Team Europe, la Laver Cup comunica anche gli ultimi tre componenti del team World, in campo al TD Garden di Boston il prossimo 24-26 settembre. Agli ordini di capitan John McEnroe scenderanno in campo Reilly Opelka, John Isner e l’australiano Nick Kyrgios. Se per Nick ed Isner è un ritorno, Opelka è al debutto nella competizione a squadre nata nel 2017. I tre si aggiungono a Denis Shapovalov, Felix Auger-Aliassime e Diego Schwartzman, già confermati da tempo per l’edizione 2021.
    Scontato che, giocando negli USA, sarebbe stato scelto almeno un tennista di casa. Si pensava al giovane emergente Korda, invece sono stati invitati l’esperto “Long John” (ieri giustiziere di Sinner a Cincinnati) e Opelka, quest’anno cresciuto enormemente tanto da stazionare attualmente al n.23 del ranking, primo statunitense nella classifica mondiale. “È un onore poter giocare in quest’evento”, ha dichiarato Reilly.
    Isner ha commentato: “Nessuno di noi sapeva davvero cosa aspettarsi quel primo anno a Praga, ma è stata una delle settimane più incredibili ed è ora il momento clou del mio anno. Essere in una squadra con ragazzi con cui normalmente gareggiamo è così diverso e così divertente. Penso che saremo proprio un bel gruppo, la chimica è fantastica ed è un ambiente fantastico di cui far parte”.
    Kyrgios si è detto entusiasta di poter giocare nella casa dei Boston Celtics, da grandissimo fan della NBA quale non ha mai nascosto di essere. “Sarà irreale poter giocare proprio al TD Garden, la casa dei Celtics. Aspetto con ansia la Laver Cup, è così bello giocare in squadra con un ambiente divertente regalando spettacolo al pubblico, amo tutto questo”. In effetti per il “mood” di Kyrgios, la Laver Cup è il palcoscenico ideale per tirare fuori le proprie giocate al limite, spesso bizzarre, ma ad altissima adrenalina.
    Piuttosto sarà molto curioso vedere se i capitani sceglieranno un incrocio in singolare tra Ruud (rappresentante del team Europe) e Kyrgios, visto che i due stanno battibeccando da mesi sui social…
    Marco Mazzoni

    Six men on a mission: @ReillyOpelka @JohnIsner and @NickKyrgios join @dieschwartzman @denis_shapo @felixtennis for Team World’s campaign at #LaverCup Boston 2021.Full story: https://t.co/fSSeHcuMAm pic.twitter.com/RSJD0Tp9Vh
    — Laver Cup (@LaverCup) August 19, 2021 LEGGI TUTTO

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    Dallas ospiterà un ATP 250 nel 2022

    John Isner alla presentazione dell’evento, con l’ex star NBA Nowitzki

    Il grande tennis Pro torna a Dallas dopo molti anni. L’annuncio viene direttamente dall’ATP, che ha confermato per il 2022 lo spostamento del torneo 250 da New York in Texas. Sarà l’unico evento giocato indoor negli Stati Uniti e si terrà presso lo Styslinger / Altec Tennis Complex della Southern Methodist University. Le date: dal 6 al 13 febbraio 2022.
    Il Dallas Open segna il ritorno del tennis ATP a Dallas per la prima volta dal 1989. Qua si disputarono dal 1971 al 1989 le finali del WCT.
    Il direttore del torneo Peter Lebedevs ha dichiarato: “GF Sports & Entertainment è orgogliosa di annunciare il Dallas Open, un torneo ATP Tour d’élite, nel principale complesso di tennis Styslinger / Altec a Dallas, a partire dal 2022. Il Dallas Open illuminerà i riflettori globali sulla città e sarà molto più di un torneo di tennis di una settimana. Oltre alla programmazione di intrattenimento e alle opportunità esperienziali uniche durante il torneo, la nostra partnership con SMU e l’impegno per la comunità dureranno tutto l’anno e includeranno attività commerciali, comunità, iniziative ed eventi di tennis. Vorremmo ringraziare la città di Dallas, i nostri partner di SMU e l’ATP per l’incredibile supporto durante questo processo per aiutarci a portare questo evento di tennis di livello mondiale in una città di livello mondiale”.
    La Isner Family Foundation, fondata dal vincitore di 15 titoli ATP John Isner e dalla sua famiglia, fungerà da partner no profit dell’evento. “Sono entusiasta di vedere un evento ATP nella mia città natale e di mostrare Dallas agli altri giocatori del Tour. Lo Styslinger / Altec Tennis Complex è un luogo d’eccellenza. I giocatori si divertiranno davvero a giocare davanti un pubblico esperto di tennis”, ha affermato Isner, “Sono anche orgoglioso che la Isner Family Foundation sia uno dei partner no profit per il Dallas Open e sono sicuro dell’impatto positivo che l’evento avrà sulla comunità locale”.
    Ecco le parole di Andrea Gaudenzi, Presidente dell’ATP: “È splendido portare l’ATP Tour a Dallas, una città con una cultura sportiva così ricca e forti radici nel tennis. Questa è un’importante opportunità per il tennis per continuare a coinvolgere i suoi appassionati americani e non vediamo l’ora di vedere il Dallas Open affermarsi nella sua nuova casa dalla prossima stagione”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Isner: “Le mie critiche non erano solo per il Prize money, ma al sistema dell’ATP”

    John Isner

    Nelle classiche interviste pre torneo, il gigante USA John Isner è tornato a parlare di politica tennistica. Recentemente alcuni suoi tweet assai critici sul crollo del prize money al Masters 1000 di Miami non erano passati inosservate, dando il “la” tra i colleghi ad una sorta di processo all’ATP, accusata di fare l’interesse dei tornei invece di tutelare quelli dei giocatori. Isner ha chiarito alla stampa il suo pensiero.
    “Le mie critiche? Non è solo una questione economica. Riguarda il sistema ATP, il motivo per cui vengono prese le decisioni e il significato di una decrescita del prize money. Non si tratta dell’effettivo premio in denaro in sé. Ovviamente, vorremmo giocare di più, ma comprendiamo che con la perdita di entrate dalla vendita dei biglietti, i nostri premi diminuiranno. Ma ci sono alcuni giocatori che hanno dubbi sul motivo per cui il prize money complessivo è sceso così tanto. Il tour ha implementato una strategia che mantiene i guadagni ottenuti con piazzamenti nei primi turni abbastanza simili alle condizioni ‘normali’. Il montepremi dei quarti di finale, semifinale e finale invece è stato notevolmente ridotto. Stiamo cercando di capire un po’ di più come funziona questo processo”.
    Isner quindi parla delle tante assenze al torneo, nessuno dei “big 3”, e addirittura nessun numero 1 attuale o in carriera in gara, fatto questo che non accadeva da moltissimi anni in un Masters 1000. “Per i migliori giocatori d’Europa penso che sia comprensibile. Forse nel clima attuale in cui ci troviamo, la situazione non si adatta al programma di Rafa, Roger, Novak e Thiem. Immagino che sia un grande impegno venire qui, solo per un torneo, e quindi tornare immediatamente in Europa. Per loro quattro probabilmente non ha senso. Credo che molto sia dipeso anche dall’assenza di Indian Wells. Penso che il motivo principale per cui molti giocatori non sono qui è perché questo è un evento isolato dal resto della stagione, così come si è strutturata quest’anno. Non è necessariamente una questione di soldi, è più un conflitto di programmazione”.
    Il nuovo complesso a Miami, con l’Hard Rock Stadium (quest’anno non allestito con tribune nel catino da football), piace molto ai tennisti: “Nel 2019 l’esperienza di essere all’Hard Rock per la prima volta, con la quantità di spazio che i giocatori avevano per riscaldarsi e fare quello che volevano, è stata incredibile . Quest’anno il grande campo centrale non è integrato nello stadio, ma l’intero campo da football è nostro, quindi è bello uscire e lanciare la palla, correre, fingere di star giocando nella NFL. L’esperienza dei giocatori qui è stata eccellente. James Blake ha fatto un lavoro incredibile. Abbiamo molto spazio e tanto divertimento con cose da fare. I giocatori sono felici di essere qui. È bello essere di nuovo in uno dei pilastri dell’ATP e del WTA Tour: Miami”.
    L’intervista scivola sulla PTPA, della quale Isner è uno dei membri fondatori. L’americano risponde, ma senza grandi particolari. “Sappiamo tutti che la PTPA sta cercando di andare avanti. Forse è un lancio un po’ lento… Penso che lo scopo dietro quest’iniziativa sia ancora buono. Molti giocatori, forse anche molte persone nell’ATP, sono d’accordo con me. Anch’io ne faccio parte, penso che alla fine potrebbe essere salutare per il circuito. Non credo che succederà niente di drastico o qualcosa del genere, i giocatori non smetteranno improvvisamente di giocare. Di certo ci siamo fatti molte domande e credo che la pandemia abbia forse messo in luce alcuni dei problemi con cui i giocatori hanno lottato a lungo”.
    Miami è torneo importante per Isner, qua vinse nel 2018. Si sente in discrete condizioni: “Mi sento bene, sono stato in grado di giocare ad Acapulco la scorsa settimana. Una partita è stata buona, l’altra un po’ meno, ma è stato comunque importante fare qualche match prima di questo torneo perché non ho giocato così tanto nell’ultimo anno. Spero con questo torneo di creare un po’ di slancio per me stesso e vedere cosa posso fare nella stagione. Fisicamente sono a posto, mentalmente mi sento abbastanza fresco. Devo solo provare a partire bene e vedere cosa posso fare da qua in avanti”

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Isner tuona contro l’ATP: “È un sistema guasto. A noi tagliano nettamente i prize money, molte loro entrate sono invariate”

    John Isner, membro della PTPA

    John Isner non ha accolto per niente bene la notizia del drastico taglio del prize money nel primo Masters 1000 in stagione, il Miami Open. Rispondendo ad un tweet di Tennis Major (che per prima ha riportato le cifre esatte del montepremi per il prossimo evento in Florida), non le ha mandate a dire, accusando l’ATP di non fare l’interesse dei giocatori, di non tutelarli e di pensare solo al proprio tornaconto. Ricordiamo che il gigante USA è stato anche tra i fondatori e promotori della discussa PTPA, nuova associazione nata la scorsa estate a difesa degli interessi dei tennisti, ma della quale nell’ultimo periodo si sono un po’ perse le tracce, almeno per quanto riguarda iniziative comunicate ufficialmente.
    Ecco il pensiero di Isner, scritto nei suoi tweet “al veleno” e senza peli sulla lingua.
    “L’ATP è un sistema guasto. I giocatori e i tornei come “partner” devono lavorare insieme, ma il taglio del 60% complessivo (al torneo di Miami 2021, ndr) e quello dell’80% dell’assegno per i vincitori in uno dei nostri più grandi eventi che ha mantenuto intatte entrate da TV, dati, sponsorizzazioni e anche da gioco d’azzardo appena approvate, non è affatto una partnership”

    “Che ne dite di un vero audit per vedere quanto i tornei stiano effettivamente in sofferenza e poi una formula di denaro dopo l’evento per riconciliarsi. Incredibile, non lo abbiamo ancora in molti dei nostri grandi eventi. Ha senso?”
    “Il tennis è gestito come uno sport fatto di muri. Controllate NBA, MLB, NHL, PGA ecc. Non è comparabile il rapporto tra entrate / popolarità con quegli sport, ma date un’occhiata alla loro struttura, rappresentazione dei talenti e percentuale dei modelli di entrate. Il tennis è afflitto da conflitti e mancanza di trasparenza“.
    “Gli organizzatori possiedono risorse che hanno un valore e hanno tempo infinito per monetizzare quell’asset, mentre noi giocatori abbiamo poco tempo per massimizzare il nostro talento. Questo è un sistema guasto”.
    “Quindi i giocatori dovrebbero accettare un taglio del 60% e i campioni dell’80%, mentre i dirigenti dell’ATP tengono il conto completo di stipendi, benefici e spese? Non è sensato. Sembra un po’ ipocrita, non credete?”
    Isner è il primo giocatore ad esternare in modo così schietto una forte insoddisfazione per la gestione economica del tour in questo periodo di crisi. Vedremo se altri tennisti faranno altre uscite del genere sul tema. Di sicuro la guerra intestina all’interno del mondo del tennis, in particolare tra ATP ed una fronda di giocatori, è tutt’altro che vicina alla conclusione, anzi pare appena iniziata…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    John Isner rinuncia agli Australian Open: “Io resto a casa. In questa fase della mia vita, la mia priorità è sempre quella di poter viaggiare con la mia famiglia. Non voglio stare un mese e mezzo senza di loro”

    John Isner, numero 25 del mondo ed eliminato questo lunedì nei quarti di finale dell’ATP 250 a Delray Beach, ha sorpreso tutti alla conferenza stampa dopo l’incontro rivelando che non parteciperà agli Australian Open e non farà il viaggio a Melbourne alla fine di questa settimana. La decisione è stata presa dopo aver saputo di […] LEGGI TUTTO

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    US Open: eliminate tre teste di serie nel torneo maschile. Gerasimov sorprende Lajovic

    Si è conclusa da poche ore la prima giornata degli US Open 2020: nel torneo maschile si sono disputati i trentadue incontri della parte alta del tabellone, che non hanno riservato alcuna insidia ad alcuni dei principali favoriti come il numero uno Novak Djokovic (6-1 6-4 6-1 al bosniaco Damir Dzumhur) e il numero quattro Stefanos Tsitsipas (6-2 […] LEGGI TUTTO