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    NextGen ATP Finals 2024, un’edizione che si prospetta molto interessante

    Jakub Mensik (foto ATPsite)

    Da quando le NextGen ATP Finals hanno lasciato Milano, i nostri appassionati hanno posto in secondo (o terzo…) piano l’evento U21 che chiude l’annata tennistica, sbarcato in quel di Jeddah. Del resto, i nostri ex giovanissimi o molti di loro passati dal “master dei giovani” sono sbarcati con grande successo sul tour ATP e quindi di carne al fuoco ce n’è tanta, per la soddisfazione di tutti. Si è parlato molto del futuro della manifestazione nata per dare una bella vetrina ai prospetti più interessanti. Col ricambio generazionale avvenuto, in tanti ipotizzano che questa manifestazione non abbia più molto senso. Quando fu lanciata c’era davvero l’esigenza di un torneo del genere, chi vi scrive ne aveva parlato già in annate precedenti. Al vertice il dominio di “big 4” più qualche sparuto invitato (Wawrinka, a volte Del Potro, poco altro) era dispotico, ma ancor più cristallizzata era la fascia sottostante, con ottimo livello medio e grande difficoltà per i giovanissimi nell’inserirsi e duellare con i migliori. A volte dipende solo dalla contingenza, da generazioni con meno talento ad altri fattori, ma un sette-otto anni fa era assai complicato per un under 21 farsi notare dal grande pubblico. Per questo la vetrina NextGen è stata interessantissima, tanto che molti campioni dell’evento o giovani che hanno ben figurato sono oggi tra i migliori, da Sinner in giù. Oggettivamente l’edizione dello scorso anno delle NextGen non è stata memorabile, come anche l’ultima disputata a Milano. Generazioni, momenti, e via forti critiche alla manifestazione stessa. L’edizione che andrà in scena tra due mesi invece si prospetta molto, molto interessante se tutti i giovani che avranno il diritto di partecipare saranno al via. Andiamo a vedere. 
    Il primo della lista, per la Race to Jeddah di questa settimana, è l’affermato Arthur Fils, francese 20enne e già vincitore quest’anno di un ATP 500. Molto interessante la lista dei tennisti appena dietro nella Race, potrebbero dar vita ad un torneo niente male. Il secondo nella Race è Alex Michelsen, che molti ricorderanno come avversario di Sinner nell’estate USA e la scorsa settimana opposto a Djokovic a Shanghai. Lo statunitense ha potenza nei colpi e servizio per diventare un giocatore di alto livello, forse non uno di quelli che possono ambire a uno Slam – a meno che non migliori terribilmente nella fase motoria in difesa – ma certamente un ottimo giocatore. Il terzo nella Race è Juncheng “Jerry” Shang, classe 2005 e vincitore a Chengdu, vittoria storica perché primo cinese ad alzare un trofeo ATP in casa (battendo tra l’altro in finale Musetti). Di lui si parla da molto tempo: il cinese della Florida ha una capacità di copertura del campo formidabile, e colpi in anticipo davvero micidiali quando prende l’angolo e chiude il campo. È un tennista che può ambire certamente ai piani alti del ranking, e giocatore molto divertente da seguire visto il suo tennis offensivo e molto personale.
    Il quarto nella Race to Jeddah è Jacob Mensik, altro 2005 ma totalmente diverso dal coetaneo cinese. Fisico massiccio e potenza enorme, in campo esplode colpi puliti inculcati dall’eccellente scuola tecnica ceca. Sui campi in duro è già bello competitivo, l’attitudine è quella giusta. Gli manca solo esperienza e affinare la fase difensiva del gioco, ma il suo potenziale è molto alto. In lui il tennis ceco potrebbe aver trovato il degno erede di Berdych, e insieme a Machac e Lehecka già compone una squadra che in Davis Cup può rappresentare un bel problema per tutti. Quinto nel ranking stagionale U21 Luca Van Assche, francese di buone qualità ma un po’ arenatosi quest’anno dopo una scalata rapida nel 2023. Velocissimo in campo, gli manca forse il colpo definitivo ma è un tennista potenzialmente molto ostico nella lotta e ancor più sulla terra battuta, dove può far valere la sua ragnatela in costruzione. Seguono nella Race due giovanissimi: Learner Tien e Joao Fonseca.
    Il californiano, che compirà 19 anni in dicembre, è considerato il giocatore di punta formato dalla USTA. Ancora poco noto al grande pubblico, ha un tennis in piena evoluzione. Dopo buoni risultati a livello Futures, dallo scorso luglio è passato stabilmente ai Challenger e nel suo paese si è fatto valere vincendone tre, oltre ad altri buoni piazzamenti e i quarti di finale all’ATP di Winston-Salem (partendo dalle qualificazioni). Le NextGen sono esattamente la vetrina per scoprirlo e ammirare il suo talento.
    Assai più noto invece il settimo della Race U21, il brasiliano Joao Fonseca (classe 2006). Colpi puliti, grandi accelerazioni e il piglio di chi crede di poter arrivare in alto, il nativo di Rio de Janeiro ha pure un discreto fisico a sostenere il suo tennis propositivo, a volte ancora un po’ troppo difficile o perlomeno ambizioso. Lui è molto ambizioso, e in lui ha creduto niente meno che Roger Federer, mettendolo sotto contratto con il suo noto sponsor tecnico. Fonseca h mostrato il suo talento anche nel girone di Bologna in Davis Cup lo scorso mese, è certamente uno dei giovani con maggior potenziale della nuova generazione. L’ottavo giocatore potrebbe essere una wild card, attualmente nella Race il posto toccherebbe a Coleman Wong, ma assai vicini sono Vilius Gaubas, Enrique Rocha e Nishesh Basavareddy. Vedremo chi andrà a Jeddah per avere il quadro completo degli 8 partecipanti.
    Il torneo continuerà a svolgersi secondo le regole “NextGen”, che tanto hanno fatto fatto discutere ma che hanno dato la spinta ad introdurre piccole novità che oggi funzionano bene nei tornei ATP.  Guardando al lotto complessivo dei partecipanti e anche alla loro diversità, l’edizione 2025 del masters giovanile potrebbe essere estremamente interessante e ricca di qualità. Esattamente quel che serviva per rendere una spinta all’evento stesso. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Berrettini batte Fonseca in due set, primo punto per l’Italia contro il Brasile

    Matteo Berrettini con la maglia azzurra a Bologna

    Inizia con una vittoria l’avventura del team azzurro, campione in carica, nella fase a gironi di Davis Cup a Bologna. Matteo Berrettini domina in 23 minuti il primo set contro Joao Fonseca, troppo forte al servizio e incisivo col diritto il romano, poi la prima sfida di Italia vs. Brasile s’accende e Berrettini la porta a casa al tiebreak dopo aver sprecato la chance di chiuderla servendo sul 6-5 e pure recuperando uno svantaggio di 0-3 nel tiebreak. Matteo Berrettini batte Joao Fonseca 6-1 7-6(5), tornando a vincere un match in Davis e regalando un fondamentale primo punto all’Italia. Una buona prestazione di Berrettini: aggressivo e preciso nel primo set, ha fatto sentire tutta la differenza di esperienza al classe 2006 brasiliano, servendo con continuità e mettendogli pressione. Nel secondo set Fonseca si è scrollato di dosso la tensione dell’evento e dell’esordio, ha preso ritmo, ha sbagliato di meno e ha avanzato la sua posizione, spingendo molto sul rovescio di Berrettini e reggendo piuttosto bene. Il match è salito di livello, con molti scambi di grande qualità.
    Matteo è salito in cattedra sul 5 pari, si è preso con misura e intelligenza il break, lavorando benissimo la palla col back di rovescio e così togliendo ritmo al rivale, con un paio di difese e passanti ottimi. Qui accade l’imprevisto: la prima palla lo tradisce sul più bello, pure un doppio fallo e troppe seconde che Fonseca, con qualità, aggredisce. Il capolavoro Berrettini lo compie, da campione, nel momento più critico, il tiebreak, col macigno dell’occasione sprecata e un avversario “on fire”. Fonseca colpisce a tutta e si prende due punti in risposta, vola avanti 3 punti a 0 “pesante”, ma Berrettini ha sguardo delle grandi occasioni, c’è. Resta lucido e focalizzato, è consapevole di poter incidere in risposta e poter ancora ribaltare tutto a suo favore. Non accelera i tempi, si prende il tempo per costruire, tagliare la palla col back e tirare a tutta col diritto. Rimonta, con fisico e testa, tantissima testa, e va a prendersi il successo di consistenza, freddezza e potenza. Una vittoria a tutto tondo, che ha messo in mostra i colpi, il fisico e la testa del nostro unico finalista a Wimbledon ed ex top10. Una vittoria che ci restituisce anche in maglia azzurra il nostro Matteo-nazionale.

    Nearly 2 Years after his last #DavisCup match!
    Matteo Berrettini returns in style with a WIN for Italy in front of a home crowd 🇮🇹🔥 pic.twitter.com/S9eKK3haxk
    — Davis Cup (@DavisCup) September 11, 2024

    Berrettini ha convinto per attitudine, colpi e anche una buonissima condizione fisica. In campo è parso rapido, reattivo, anche piuttosto consistente in difesa, dove non ha mai sparacchiato per liberarsi dello scambio. Dal secondo set, quando Fonseca ha alzato il livello sbagliando di meno e diventando assai più incisivo con i suoi colpi, Berrettini ha giocato con intelligenza, affidandosi ai cambi di ritmo per sporcare la pulizia d’impatto – ottima – e geometrie in progressione del carioca, che si è confermato grande talento e vero potenziale “crack” per il futuro. Normale che in Davis conti tanto la pressione e la lucidità, e in questo Matteo è uno dei migliori, qualità che sono venute fuori al momento decisivo. L’unica pecca di Berrettini è stato un calo al servizio nel secondo set, si è scambiato fin troppo nei suoi game, ma è anche corretto sottolineare che le prime palle break dell’incontro le ha concesse sul 6-5, servendo per il match. Strano che il servizio l’abbia abbandonato proprio al momento di chiudere, ma probabilmente ha avvertito anche lui la pressione del momento. Poco male, si è ripreso con un tiebreak eccellente, in rimonta, portando al suo team un punto molto importante. Italia 1, Brasile 0. Ora Arnaldi vs. Monteiro.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo incontro di Italia – Brasile inizia con un ottimo turno di servizio di Berrettini, braccio caldo e battute quasi imprendibili. Fonseca avverte tutta la tensione dell’esordio in un palcoscenico così importante, affretta i tempi e sbaglia due colpi banali si scambio che gli costano il 15-40. Matteo si prende subito il BREAK con un attacco consistente col diritto che provoca l’errore nel passante di rovescio di Joao. 2-0 Berrettini. Fantastico il diritto inside out del romano sul 30-15, grande gioco col polso e precisione. Con una prima palla nell’angolino, più precisa che veloce, Matteo chiude il game, 3-0. Partenza razzo, consistente. Male col rovescio Fonseca in quest’avvio, troppo statico con i piedi e la distanza dalla palla non è ottimale, ma entra in azione il suo servizio, con un Ace esterno muove lo score, 1-3. Anche Berrettini serve bene, apre il quarto game con un Ace (terzo di match), poi va sotto di due quindici, tra un attacco corto e poi un gran diritto del carioca. 15-30, vince un gran scambio difensivo Matteo, lob perfetto e poi chiusura. Risolve i problemi Berrettini con i suoi colpi top, servizio e poi diritto pesante da sinistra. 4-1 Italia. Se Fonseca non fa la differenza con la prima di servizio, è la risposta di Berrettini a salire in cattedra. Impatti potenti, rischiosi ma super offensivi, che lo portano 0-30. Arrivano due chance del doppio break sul 15-40 (bel diritto cross). Fonseca costruisce bene sulla prima, ma sulla seconda Joao affossa di nuovo un rovescio, molto scarico con le gambe dopo il servizio. Matteo vola 5-1. Lo schema servizio esterno e diritto potente lungo linea di Berrettini sono una Chimera per Fonseca, non può far altro che veder sfilare la palla, come sul quarto Ace che lo porta a due Set Point sul 40-15. Con un bel diritto lungo linea il SET si chiude 6-1. 23 minuti di dominio totale, troppo sicuro, consistente e potente l’azzurro, mentre Fonseca ha mostrato un bell’anticipo e pulizia di impatto, ma troppo corto nello scambio e falloso col rovescio.
    Fonseca parte più sciolto alla battuta nel secondo set, quindi cerca di incidere in risposta per mettere pressione a Berrettini. Guadagna un punto di vantaggio (15-30), ma l’azzurro è solido, diritto potente al centro, poi gran prima palla esterna. Purtroppo sbaglia uno smash – non facile – dopo due diritti pesanti. Per la prima volta si va ai vantaggi in game azzurro. Arriva un nastro “casalingo”, ingiocabile la palla dopo la deviazione, poi altra battuta a tutta. 1 pari. Nel terzo game ingenuità sul net di Joao, non chiude una comoda volée e perde il punto. 15-30. La tensione sale, e la prima palla scompare… trova un diritto splendido da sinistra, si è preso un gran rischio, è andata bene. Ma sul 30 pari Berrettini trova un impatto splendido di diritto in risposta che sorprende il brasiliano. 30-40, palla break! Se la gioca bene stavolta Fonseca, attacca e tocca di volo con ottima mano, e rapido con i piedi (il suo miglior punto del match). Concede e poi cancella anche una seconda PB il carioca, con un Ace. 2-1. Si scambia di più nel secondo set, Berrettini fa meno punti diritti con la battuta, e Fonseca inizia a prendere le misure all’azzurro. Sul 15-30 Matteo spara un Ace fondamentale a respingere le velleità di Joao, e quindi un altro “asso”, il settimo, poi una seconda palla che è quasi una prima… 2 pari. È il miglior momento del match come tennis puro: Fonseca è salito, serve meglio e trova intensità nello scambio, anche palle più profonde cercando in prevalenza il rovescio del romano; Berrettini quando non fa il punto (o quasi) con la prima palla, costruisce bene col diritto e anche il taglio di rovescio è preciso. Sul 3 pari Fonseca torna ad affrettare un po’ i tempi col rovescio, sempre molto statico con i piedi quando sbaglia. 15-30. Lo aiuta il servizio, davvero cresciuto il rendimento della sua prima palla, e poi un bel diritto difensivo in corsa, che sorprende l’attacco di Matteo. 4-3. Col miglior game del suo incontro, molto offensivo, Fonseca si porta 5-4. Avverte un po’ di pressione Matteo, doppio fallo (primo del match) e poi un erroraccio di diritto che gli costa il 15-30. Fonseca mostra tutta la sua inesperienza affidandosi al primo back di rovescio lungo del match, giocato con poco aiuto delle gambe, e la palla gli esce larga. Berrettini ringrazia per il regalo e spara l’Ace #10. Altro servizio ottimo, 5 pari. Fantastica difesa di Matteo sul 15 pari, corre a tutta a destra dopo un bel passante e trova un tocco che sorprende il rivale sul net. 15-30! Monumentale lavoro col back di rovescio di Berrettini, e che velocità nel correre e trovare ottimi appoggi, forza l’errore del giovane avversario e si prende due palle break sul 15-40. Annulla la prima Fonseca buttandosi avanti con coraggio; il BREAK arriva sul 30-40, ancora il back di rovescio, cambi di ritmo che mandando in bambola il rovescio di Joao. 6-5 Berrettini, serve per portare il primo punto all’Italia. Inizia con un servizio a tutta, poi commette il secondo doppio del match, 15-30. Fonseca trova un’incredibile difesa su di un diritto a tutta, quindi Matteo sbaglia malamente uno slice di puro polso. 15-40… prime palle break del match concesse dall’italiano, al momento di chiudere. Freddo sulla prima, spinge con misura col diritto e chiude di volo, 30-40. Fonseca va a prendersi il BREAK spingendo molto bene col diritto in progressione. Male Berrettini al servizio, oltre al DF sulle due palle break non ha messo la prima palla. 6 pari, tiebreak. Ancora niente prima per Berrettini, e sulla seconda Fonseca trova una risposta di rovescio fantastica, 2 punti a 0; poi 3-0 con un’altra accelerazione splendida del 2006. Si riprende un mini-break Matteo con un discreto back di rovescio, 4-1. Finalmente un gran punto, diritto inside out e attacco preciso, dopo la prima palla. Si gira 4-2 e poi 4-3, slice di servizio perfetto. Solido ora Matteo, provoca l’errore del rivale, 4 punti pari. Un diritto vincente inside out vale il 5 punti pari a Berrettini, poi un regalo di rovescio (è abboccato alla finta d’attacco) vale il 6-5 e Match Point Berrettini!!! Doppio fallo! Rimonta di Matteo da 0-3 nel tiebreak e sprecando la chance di chiudere al servizio. Forza mentale, tigna e classe del nostro campione, che torna a vincere in maglia azzurra. 1-0 Italia – Brasile. Ora Arnaldi contro Monteiro.

    Berrettini M. 🇮🇹 (Ita) – Fonseca J. 🇧🇷 (Bra)ITF Finals M. Berrettini67 J. Fonseca16 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 1*-4 2*-4 3-4* 4-4* 4*-5 5*-5 6-5*6-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-406-5 → 6-6J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-5 → 5-5J. Fonseca 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace3-4 → 4-4J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace1-2 → 2-2J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-401-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1J. Fonseca 15-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-40 ace 5-1 → 6-1J. Fonseca 0-15 0-30 15-30 15-40 30-404-1 → 5-1M. Berrettini 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1J. Fonseca 0-15 15-15 ace 30-15 ace3-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0J. Fonseca 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 40-0 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Djokovic si allena per Wimbledon. Karolina Muchova annuncia il suo ritorno nel circuito WTA. Joao Fonseca, 17 anni, si guadagna un posto nelle qualificazioni di Wimbledon. Juan Martín Del Potro apre la sua academy in Florida e potrebbe tornare in campo per delle esibizioni

    Novak Djokovic classe 1987, n.3 del mondo – Foto Patrick Boren

    Quello che sembrava un vero e proprio miraggio, ora inizia a profilarsi come una possibilità. Secondo il famoso giornalista Craig Shapiro, che sostiene di avere fonti affidabili nell’entourage di Novak Djokovic, il serbo si sarebbe allenato per la prima volta in campo mercoledì e starebbe lottando per arrivare in tempo a competere a Wimbledon 2024. Sarà molto difficile che una cosa del genere si concretizzi, ma Novak ha dimostrato di fare miracoli con il suo corpo in diverse occasioni.
    Karolina Muchova annuncia il suo ritorno nel circuito WTA. La giocatrice ceca di 27 anni è stata assente dalle competizioni per 9 mesi dal suo ultimo match agli US Open, torneo in cui aveva raggiunto le semifinali. Ora, Karolina conferma il suo rientro in campo nel torneo di Eastbourne che si svolgerà la prossima settimana, e si presume che sarà presente anche per lottare a Wimbledon.
    Joao Fonseca continua a fare passi importanti nella sua progressione e sa già che avrà un posto nelle qualificazioni di Wimbledon 2024. Il brasiliano di 17 anni ha rinunciato a un invito da parte degli organizzatori del Roland Garros per prepararsi al meglio in vista dell’erba e cercare di guadagnarsi con le proprie forze la sua prima apparizione in un torneo del Grande Slam. Ci è riuscito, presentandosi come numero 213 del ranking ATP alle qualificazioni dell’evento londinese, dove cercherà di vincere tre partite che lo catapulterebbero nel tabellone principale.
    Juan Martín Del Potro ha annunciato ufficialmente l’apertura della Del Potro Academy, un progetto molto entusiasmante per lui in cui utilizzerà un metodo proprio per forgiare giovani talenti in strutture impressionanti situate in Florida, in particolare nella contea di Palm Beach e nella città di Boynton Beach, dove anche gli adulti potranno partecipare a stage. Inoltre, ha lasciato intendere la possibilità di disputare qualche partita di esibizione alla fine di quest’anno.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La Federazione Brasiliana di Tennis spinge per una wildcard a Joao Fonseca per il Roland Garros 2024

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    Joao Fonseca, il giovane tennista brasiliano, continua a stupire tutti con la sua impressionante ascesa nel mondo del tennis, affermandosi come uno dei più promettenti talenti emergenti. La sua rapida progressione non è passata inosservata, tanto che numerosi tornei di alto livello gli hanno già concesso una wildcard per accedere direttamente al tabellone principale.
    La Federazione Brasiliana di Tennis sta facendo pressioni affinché anche al Roland Garros segua l’esempio e offra a Fonseca l’opportunità di competere nel main draw. Tuttavia, nei tornei del Grande Slam, la maggior parte delle wildcard viene tradizionalmente assegnata ai giocatori locali, rendendo più complessa l’assegnazione a tennisti stranieri, anche se di talento come Fonseca.
    Nonostante le difficoltà, la determinazione e il potenziale di Joao Fonseca non passano inosservati. Il giovane brasiliano sta dimostrando di possedere le qualità tecniche e mentali per competere ad alti livelli, e molti esperti del settore lo considerano una futura stella del tennis mondiale. Resta da vedere se gli organizzatori del Roland Garros decideranno di fare un’eccezione e concedere a Fonseca la preziosa wildcard, permettendogli di mettersi alla prova contro i migliori giocatori del circuito sulla terra rossa parigina.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Fonseca diventa Pro, niente università negli USA

    “Annuncio che rinuncio all’eleggibilità al College e divento professionista nel 2024”. Con questa frase inizia la lettera pubblicata dal giovane talento brasiliano Joao Fonseca, stella del recente ATP 500 di Rio, attraverso la quale scioglie la sua riserva sul diventare già da quest’anno un tennis professionista, oppure iniziare la strada universitaria negli USA. Nel corso del torneo di casa e nei giorni seguenti si era parlato molto del futuro di Fonseca, ancora un po’ diviso tra la voglia di buttarsi tra i professionisti nonostante la giovane età, oppure attendere uno o più anni, formandosi in un college statunitense. La lettera di Joao cancella ogni dubbio.

    “È stata una decisione davvero difficile per me e la mia famiglia, e ho sognato di vivere la vita da college a Charlottesville, giocando lo sport che amo all’interno di una bella squadra, ma negli ultimi mesi il tennis Pro mi ha chiamato in un modo a cui non posso rispondere no”.
    “Sebbene non frequenterò la scuola, continuo a pensare che sia un percorso di grande valore per i giovani tennisti verso il tennis professionistico” conclude il brasiliano.
    Questa settimana intanto il 17enne di Rio de Janeiro ha perso al primo turno del Chile Open. Seguiremo i suoi prossimi passi nei tornei maggiori, per i quali riceverà sicuramente delle wild card tra tabellone di qualificazione e main draw.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Joao Fonseca tra sogno universitario e il richiamo del professionismo: Gestione di un talento tra proposte milionarie e decisioni etiche. Il brasiliano ha incassato solo 10 mila dollari per la semifinale a Rio

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    La carriera promettente del giovane tennista brasiliano Joao Fonseca ha preso una svolta decisiva dopo una settimana ricca di successi al torneo ATP 500 di Rio de Janeiro del 2024. Quello che era già considerato uno dei talenti più brillanti nel panorama tennistico mondiale, ora si trova al centro di un vortice di attenzioni e opportunità che potrebbero segnare il corso della sua carriera futura.La gestione di una carriera nascente nel mondo del tennis professionistico richiede prudenza e una chiara definizione delle priorità, come ben sanno i genitori di Fonseca. Nonostante l’improvviso incremento dell’interesse mediatico e delle offerte professionali, la famiglia del giocatore sembra mantenere un approccio equilibrato, cercando di proteggere Joao dall’eccessiva esposizione e dalle pressioni esterne.
    Seguendo la sua performance straordinaria a Rio, Cristiano Fonseca, il padre del giovane atleta, si è trovato sommerso di chiamate e proposte, inclusa un’invito a partecipare al torneo ATP 250 di Santiago del Cile del 2024. Nonostante una prematura eliminazione al primo turno, l’interesse nei confronti di Joao non ha mostrato segni di diminuzione.Una mossa significativa nella carriera di Fonseca è stata la firma di una lettera di impegno con l’Università della Virginia, un passo che riflette una tendenza in crescita tra i giovani talenti del tennis ma che rimane relativamente insolito per coloro che si distinguono precocemente. La decisione di intraprendere il percorso universitario, coniugando studi e sport, sottolinea una visione a lungo termine non solo della carriera sportiva ma anche dell’evoluzione personale e accademica del giocatore.
    Nonostante provenga da una famiglia benestante, per la quale le questioni finanziarie non rappresentano un problema principale, Joao ha attirato l’interesse di importanti agenzie di rappresentaza e sponsor. Tra queste, spicca un contratto proposto da On, il brand di abbigliamento di proprietà di Federer, attraverso Team8, che prevede un accordo quinquennale con un ingaggio base di un milione di dollari all’anno, oltre a bonus legati ai risultati sportivi. Anche IMG ha manifestato interesse verso il giovane brasiliano, anticipando un futuro ricco di opportunità e sfide.La prospettiva di partecipare a tornei di prestigio come il Miami Open 2024 e la qualificazione per il Mutua Madrid Open 2024, entrambi eventi gestiti da IMG, oltre a inviti per Indian Wells e il torneo dell’ Estoril, delineano un cambiamento radicale nel calendario di Fonseca, precedentemente concentrato su tornei ITF e ATP Challenger.
    Nonostante le numerose sollecitazioni, la famiglia Fonseca rimane cauta, decidendo di non impegnarsi definitivamente con alcuna agenzia o sponsor fino a quando non saranno completamente convinti della migliore direzione da prendere per il futuro di Joao. Il giocatore stesso condivide questa visione prudente, rimandando ogni decisione definitiva sul suo percorso professionale fino al mese di giugno.La scelta di limitare l’incasso a soli 10.000 dollari dei 57.540 spettanti per la sua performance al Rio Open 2024, in ossequio alle normative dello sport universitario statunitense, testimonia la determinazione di Fonseca di mantenere aperte le sue opzioni educative e sportive, rispettando gli impegni presi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Fonseca sorprende Fils a Rio, è il primo 2006 a vincere un match sul tour maggiore

    Joao Fonseca (foto Rio Open)

    Giovani talenti crescono. Il brasiliano Joao Fonseca è diventato la star dell’ATP 500 di Rio, già orfano di Alcaraz per il brutto infortunio alla caviglia patito all’esordio e che l’ha costretto a un doloroso ritiro dopo una manciata di punti. Tutt’altra storia per il giovanissimo talento locale, che entrato in tabellone con una wild card, ha annichilito il tosto francese Arthur Fils battendolo con un secco 6-0- 6-4, in quella che è stata la sua prima vittoria sul tour maggiore. Questo netto successo entra di diritto nella storia del torneo e della disciplina: Fonseca infatti, oggi 17enne, è il primo classe 2006 a vincere un match sull’ATP Tour.
    Di Fonseca si parla da tempo, visto che è stato il primo brasiliano nella storia a terminare una stagione da n.1 junior, vincendo lo scorso US Open giovanile e disputando la finale anche agli Australian Open. Tuttavia Joao ieri notte a Rio ha impressionato per la tranquillità con la quale ha condotto i suoi turni di battuta, forte di un servizio già molto interessante, e ancor più per la sua esplosività in risposta, grazie alla quale ha sbattuto Fils fuori dal campo e controllato il gioco. Dotato di colpi piuttosto fluidi ed eleganti, Fonseca sembra già possedere qualità tecniche davvero notevoli nonostante la giovanissima età e margini di crescita ancora inesplorati. È una bellezza il suo anticipo col rovescio lungo linea, colpo che maschera molto bene e con il quale riesce a cambiare improvvisamente ritmo allo scambio. Ha fulminato Fils più volte nel successo di ieri, e in generale si è avuta in più occasioni la sensazione che Arthur abbia fatto molta fatica a capire la traiettoria dei colpi del giovane avversario. Discreta anche la propensione di Fonseca nel venire avanti a raccogliere di volo – e con ottima mano – i frutti delle aperture di campo. Un potenziale che non poteva passare inosservato e che l’ha portato nella “scuderia” di Federer a livello di management e sponsorizzazione.

    Special night. Special talent 💫
    17-year-old Brazilian Joao Fonseca was FLAWLESS to secure a first-ever ATP win! pic.twitter.com/TLTzPZYTDh
    — Tennis TV (@TennisTV) February 21, 2024

    Joao ha vissuto la sua prima volta con enorme entusiasmo, visto che è arrivata proprio nel torneo di casa (è nativo di Rio de Janeiro). “Sono molto felice, non poteva andare meglio. Ho ottenuto la mia prima vittoria a 10 minuti da casa mia, con tutti i miei amici e la mia famiglia qui a sostenermi”, racconta il giovane giocatore come riporta il sito ATP. “È tutto molto speciale ma non voglio rilassarmi, punto deciso al prossimo turno”.
    Lo aspetta un secondo turno interessante, contro il cileno Christian Garin, tennista esperto ma non esattamente nella miglior fase in carriera. “Contro Garín sarà un’altra partita difficile, ma penso di essere preparato. Gioco in casa e ho la mia squadra qui a sostenermi, spero di godermi il momento e vedere cosa succede”, afferma Fonseca.
    L’esordio a Rio è stata una tempesta di emozioni, ma è riuscito a domarle: “Era concentrato su ogni colpo. Ovviamente ero nervoso. A tratti quasi tremavo, ma volevo davvero vincere e sono felice di avercela fatta. Negli ultimi mesi mi sono concentrato molto sullo sviluppo del mio gioco e questo è il risultato. Sono molto più maturo, questo è il mio posto. Voglio giocare nei grandi stadi”.

    ‘This is where I belong; I want to be in these huge stadiums’
    Joao Fonseca, everyone 👏#RioOpen10Anos pic.twitter.com/mbA9DGvMCu
    — Tennis TV (@TennisTV) February 21, 2024

    Joao ha costruito la sua passione per il tennis proprio frequentando ogni anno il torneo della sua città: “Vengo al Rio Open sin dalla prima edizione e questo rende per me questa vittoria ancora più speciale. So che è stato un grande passo quello di oggi, ma non è ancora finita. Sono felice, ma voglio sempre di più, spero di continuare ad andare avanti. Voglio arrivare in alto, sono concentrato su questo” conclude il brasiliano.
    In un’intervista rilasciata a Globo dopo il successo a US Open junior, Fonseca aveva affermato che in patria lo chiamano “il piccolo Sinner”. Potremo forse accostare Joao a Jannik per la pulizia degli impatti, ma a livello di gioco i due in realtà non si assomigliano troppo. L’azzurro è più potente e ama costruire un tennis in progressione di enorme intensità; il carioca invece tende maggiormente a disegnare il campo e cambiare ritmo usando molto il contro piede. Seguiremo con attenzione l’ingresso di Fonseca sul tour. È un prospetto estremamente giovane e con un gioco ancora da rafforzare e affinare in molti settori, ma il potenziale è davvero notevole.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Challenger Buenos Aires: Gianluca Mager sconfitto ai quarti dal n.1 del mondo juniores Joao Fonseca. Prima semifinale challenger in carriera per lui

    Gianluca Mager nella foto

    Già nel suo primo torneo dell’anno, João Fonseca, diciassettenne e primo nel ranking mondiale junior, ha ottenuto il miglior risultato della sua ancora breve carriera nei tornei Challenger. Questo venerdì (12), il tennista brasiliano, attualmente 727° nella classifica ATP, ha trionfato nei quarti di finale contro l’italiano Gianluca Mager, ex top 65 e ora 335° nel ranking, imponendosi con un netto 6-1 e 6-3 in soli 1h17 di gioco, guadagnandosi così un posto nelle semifinali del torneo di Buenos Aires.
    Durante l’incontro, Fonseca ha mantenuto un approccio aggressivo, cedendo il servizio solo una volta all’inizio del secondo set. Nonostante la maggiore esperienza dell’avversario, il giovane brasiliano ha dominato la partita, chiudendo rapidamente il primo set in meno di trenta minuti e ribaltando il risultato nel secondo dopo un iniziale svantaggio di 0-1, vincendo consecutivamente gli ultimi tre game. Nella sua corsa alla finale, Fonseca affronterà il kazako Dmitry Popko, attualmente 417° nel ranking ATP, che proviene da una vittoria su Tristan Boyer, 268°. Nell’altra semifinale, un altro brasiliano, João Lucas Reis, classificato 313°, si confronterà con Gonzalo Bueno, 415° nel ranking.
    ATP Buenos Aires (Argentino) 1 Gianluca Mager13 Joao Fonseca66 Vincitore: Fonseca ServizioSvolgimentoSet 2J. Fonseca 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-5 → 3-6G. Mager 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 3-5J. Fonseca 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4G. Mager 15-0 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3J. Fonseca 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-152-2 → 2-3G. Mager 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-2 → 2-2J. Fonseca 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2G. Mager 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A df1-0 → 1-1J. Fonseca 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1G. Mager1-5 → 1-6J. Fonseca 15-0 30-0 40-01-4 → 1-5G. Mager 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df1-3 → 1-4J. Fonseca 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 1-3G. Mager 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df1-1 → 1-2J. Fonseca 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1G. Mager 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO