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    Il gesto solidale di Jessica Pegula dopo il suo trionfo ad Austin

    Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Jessica Pegula ha dimostrato che la sua grandezza va oltre i risultati sportivi. La tennista statunitense, attuale numero quattro del ranking mondiale, non solo ha conquistato il titolo al WTA Austin 2025 questo fine settimana, ma è stata anche protagonista di un gesto di solidarietà che è stato ampiamente elogiato nel circuito femminile.
    La finale del torneo di doppio ha visto la coppia formata da Anna Blinkova e Yue Yuan affrontare McCartney Kessler e Shuai Zhang. Dopo un combattuto incontro, sono state Blinkova e Yuan ad aggiudicarsi il titolo. Tuttavia, la gioia per il trionfo è stata offuscata da un inaspettato problema logistico: nessuna delle quattro finaliste disponeva di un mezzo di trasporto per viaggiare da Austin a Los Angeles, dove dovevano recarsi per partecipare al prestigioso torneo di Indian Wells.
    È in questo momento che Jessica Pegula, appena incoronata campionessa del torneo individuale, ha mostrato il suo lato più generoso. La tennista americana, a conoscenza della situazione, ha offerto alle quattro giocatrici un posto sul suo jet privato per viaggiare insieme verso la California.L’aspetto più notevole è che Pegula, che avrebbe potuto partire immediatamente dopo la sua vittoria, ha deciso di aspettare la fine della finale di doppio affinché tutte potessero viaggiare insieme, dimostrando una pazienza e una solidarietà poco comuni nel mondo esigente del tennis professionistico.
    Il gesto di Pegula è stato ampiamente celebrato sia dalle beneficiarie dirette che dal resto delle giocatrici del circuito WTA. In uno sport individuale come il tennis, dove la competitività è estrema e i calendari sono estenuanti, questo tipo di azioni rafforzano i legami tra le tenniste.
    Per Blinkova, Yuan, Kessler e Zhang, quello che avrebbe potuto essere un complicato problema logistico si è trasformato in un’esperienza positiva grazie alla generosità di una collega che, nonostante il suo status di stella e la sua privilegiata posizione economica, non ha esitato a tendere una mano alle sue compagne.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Pegula conquista il settimo titolo in carriera: vittoria su Kessler nella finale tutta americana di Austin

    Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Jessica Pegula ha conquistato domenica il suo settimo titolo in singolare nel circuito WTA Tour all’ATX Open di Austin, sconfiggendo la connazionale McCartney Kessler in una finale tutta americana con il punteggio di 7-5, 6-2.
    Nella prima finale tutta americana disputata sul suolo statunitense dalla vittoria di Sloane Stephens su Madison Keys agli US Open 2017, la testa di serie numero 1 Pegula è riuscita a recuperare da un break di svantaggio nel primo set contro la testa di serie numero 5 Kessler e anche ad inizio di secondo set è stato subito sotto di un break prima di recuperare e vincere la partita per 6 a 2, in quello che era il loro primo confronto diretto.
    Questo trionfo rappresenta per Pegula il primo titolo dal WTA 1000 di Toronto della scorsa estate e la prima vittoria in un torneo negli Stati Uniti negli ultimi sei anni, dopo essere arrivata in finale sia a Cincinnati che agli US Open lo scorso anno senza riuscire a conquistare il trofeo.
    La vittoria interrompe anche una striscia di tre sconfitte consecutive in finale per la numero 4 del mondo e le permette di presentarsi ai prossimi due eventi WTA 1000 consecutivi di Indian Wells e Miami con una serie di cinque vittorie consecutive sul suolo americano. Un dato significativo considerando che Pegula non ha mai superato i quarti di finale al BNP Paribas Open di Indian Wells.
    WTA Austin Jessica Pegula [1]0760 McCartney Kessler [5]• 0520 Vincitore: Pegula ServizioSvolgimentoSet 3McCartney KesslerServizioSvolgimentoSet 2McCartney Kessler 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-2 → 6-2Jessica Pegula 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2McCartney Kessler 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Jessica Pegula 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-1 → 4-1McCartney Kessler 0-15 15-15 15-30 15-402-1 → 3-1Jessica Pegula 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1McCartney Kessler 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 1-1Jessica Pegula 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1McCartney Kessler 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A6-5 → 7-5Jessica Pegula 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5McCartney Kessler 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-4 → 5-5Jessica Pegula 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4McCartney Kessler 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-4 → 4-4Jessica Pegula 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 3-4McCartney Kessler 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4Jessica Pegula 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-2 → 2-3McCartney Kessler 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Jessica Pegula 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-0 → 2-1McCartney Kessler 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0Jessica Pegula 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sabalenka: “Ho paura del sistema dei controlli antidoping, non vedo come potrei fidarmi”. Pegula: “Nessuno si fida più, l’immagine dello sport è compromessa”

    Aryna Sabalenka

    La conclusione del Caso Sinner-Clostebol ha provocato moltissime reazioni anche nel tennis femminile visto che a livello di regolamenti contro il doping naviga sulla stessa barca di quello maschile. Le migliori giocatrici si trovano attualmente nel Golfo Persico per i due WTA 1000 di Doha e Dubai. Proprio nella avveniristica città degli Emirati Arabi Uniti il quotidiano The National ha raccolto diversi pareri sulla spinosa questione WADA – Sinner che ha suscitato enorme emozione e attenzione. Con sfumature diverse, il concetto espresso è lo stesso: enorme delusione e grande sfiducia o addirittura paura per come funziona il sistema antidoping. Anzi, per come non funziona…
    Aryna Sabalenka ha rifiutato di commentare l’esito del caso Sinner, ma afferma di vivere col terrore di infrangere le regole antidoping. “Inizi semplicemente a essere attenta a tutto, in modo quasi maniacale. Come? Ad esempio, prima non mi importava di lasciare il mio bicchiere d’acqua e andare in bagno in un ristorante. Ora invece mi sono imposta di non bere più dallo stesso bicchiere d’acqua. Diventi semplicemente ossessionata dalle cose e situazioni come queste ti salgono in testa… Un esempio: se qualcuno ha usato una crema su di te e tu risulti positiva, ti attaccheranno e non ti crederanno o cose del genere. Quel che è successo ti fa temere di tutto, sono spaventata dal sistema. Non vedo come potrei fidarmi del sistema”.
    Durissime anche le parole di Jessica Pegula, ormai totalmente disillusa dal sistema: “La mia reazione è che, indipendentemente dal fatto che tu creda che qualcuno abbia fatto qualcosa o meno, o da qualsiasi parte tu stia, il processo sembra essere completamente andato… Sembra che dipenda solo da qualsiasi decisione e fattore prendano in considerazione, e che si inventino da soli la loro sentenza. Non capisco davvero come questo sia giusto per gli atleti, come sia giusto per i giocatori quando c’è così tanta incoerenza e tu non ne hai idea”.
    La finalista all’ultima edizione di US Open e membro del WTA Player Council ha affermato che le incongruenze nel modo in cui i casi vengono elaborati e giudicati stanno creando un ambiente ingiusto per tutti i tennisti. Inoltre tutte le e-mail che i giocatori hanno ricevuto in merito ai casi antidoping contengono spiegazioni banali e risultano come modi per le organizzazioni antidoping di giustificare le loro sentenze e incoerenti procedure. “Che tu sia pulito o meno, il processo è completamente andato”, continua Pegula. “Penso che debba essere seriamente esaminato e riconsiderato. Penso che abbiano così tanto potere da rovinare la carriera di qualcuno. Ritengo che si debba fare qualcosa al riguardo perché sembra tutto davvero ingiusto. Non credo che nessuno dei giocatori si fidi del processo in questo momento. Zero. È solo una pessima immagine per lo sport”. Più o meno questo il tenore di altre tenniste, come Gauff, meno diretta ma scontenta della situazione.
    Assai più cauta invece Iga Swiatek, protagonista di un caso di positività la scorsa estate per un prodotto contaminato alla trimetazidina e sospesa per un mese. Per lei niente ricorso della WADA, con la polacca che accettò la sanzione (assai lieve). “Ogni caso è diverso. Ogni storia è diversa, di sicuro”, afferma Iga. “A causa della situazione di Jannik o della mia, visto che siamo delle celebrità oltre a giocare a tennis, ognuno la vede da cento prospettive diverse. Cerco solo di attenermi ai fatti e di leggere i documenti. Confido che il processo alla fine sia stato equo. È l’unica cosa che faccio perché cerco di non giudicare”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    WTA Finals: forfait Pegula, Kasatkina subentra per l’ultimo match

    Daria Kasatkina nella foto – Foto Getty Images

    Un forfait dell’ultima ora scuote le WTA Finals di Riyadh: Jessica Pegula ha annunciato il suo ritiro prima della terza giornata del girone a causa di un problema al ginocchio sinistro. Il suo posto verrà preso da Daria Kasatkina.
    “Ho lottato con un piccolo infortunio”, ha spiegato l’americana. “Per qualche motivo si è aggravato questa settimana, ha iniziato a peggiorare prima del mio primo match e non mi sento per nulla a mio agio nei movimenti in campo.”La russa avrà così l’opportunità di scendere in campo contro Iga Swiatek in un match che potrebbe essere cruciale per le sorti della polacca nel torneo. Pegula, già eliminata dalla competizione dopo le prime due sconfitte, lascia così spazio alla prima delle riserve.Un’occasione inaspettata per Kasatkina in un match che potrebbe avere un peso specifico importante per la qualificazione alle semifinali.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Infortunio per Jessica Pegula: la top-5 costretta a saltare il Mutua Madrid Open. La statunitense perde i punti guadagnati lo scorso anno e lascia il torneo senza una delle migliori giocatrici sia in singolare che in doppio

    Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Jessica Pegula non potrà partecipare al Mutua Madrid Open 2024 e perderà i punti guadagnati lo scorso anno quando si era qualificata per i quarti di finale. La statunitense ha subito un imprevisto fisico negli ultimi giorni che le impedirà di viaggiare per il torneo di Madrid, lasciando l’evento orfano di una top-5 sia nel singolare che nel doppio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Clima? Superficie? I tennisti tra Indian Wells e Miami continuano a criticare le palle

    Il Miami Open

    L’ormai celeberrimo “Sunshine Double” porta i tennisti a una svolta repentina. Dal deserto della California al caldo umido della primavera in Florida c’è ben più di qualche ora di volo, è un vero e proprio abisso a livello di condizioni di gioco. Ci si sposta dalla sponda ovest a quella est del continente nordamericano, e i giocatori trovano due tornei e due mondi diversi. Mai come quest’anno le condizioni sono radicalmente differenti, ma il dilemma dei tennisti, sbarcati e già in campo Miami nonostante la pioggia, non è tanto sulla differenza tra l’aria secca di IW, che fa scappare la palla, o al campo davvero abrasivo rispetto all’umidità opprimenti della Florida e i suoi campi più lisci, ma quanto le palle siano differenti, creando condizioni di gioco diversissime. Si cambia regione, clima, fuso orario, superficie. Tutto. Ma il vero fattore X, quello che scontenta tutti, resta la palla da gioco. Ne hanno parlato in diversi al media statunitense Tennis Channel, riportiamo alcuni dei pareri più interessanti.
    “Ad essere onesti, è il cambio delle palle che può influenzarci più del cambio di campo stesso”, ha detto alla stampa a Miami Taylor Fritz. La scorsa settimana a Indian Wells, i giocatori hanno gareggiato utilizzando palle Penn, fatto che ha ricevuto un’accoglienza fredda da parte di giocatori come Stan Wawrinka, che ha condiviso un post sui social media mostrando quanto velocemente la superficie del campo le ha distrutte, mentre a Miami si gareggia con palle Dunlop, la palla più utilizzata sul tour. Per Fritz, le differenze tra i due sono così nette che, quando gli è stato chiesto di confrontare le condizioni con la vicina Delray Beach, dove ha vinto il settimo titolo ATP a febbraio, ha detto che era “impossibile” confrontare i due, nonostante Delray (Penn) sia a solo un’ora di macchina a nord di Miami (Dunlop). “Sono palle diverse, quindi è la differenza è come tra il giorno e la notte. È impossibile paragonare un torneo all’altro, perché se le palle sono diverse non è proprio paragonabile”.
    “Le condizioni sono molto diverse a Indian Wells rispetto a Miami”, ha detto Emma Raducanu. “È molto umido. Le palle sono molto pesanti. Sono diverse, il che non credo sia ottimo per i polsi di nessuno dei giocatori, ma soprattutto per il mio. Onestamente penso che sia davvero brutto per noi il modo in cui dobbiamo cambiare palla ogni settimana e soprattutto dopo aver subito interventi chirurgici. Conosco anche molti giocatori che hanno problemi al polso, quando si arriva a un evento con palle diverse subito lo accusiamo. Non capisco perché tutti gli altri sport siano più o meno uguali, mentre nel tennis è diverso di settimana in settimana”.
    Per Jessica Pegula la sfida è trovare il correttivo: “Le condizioni sono come il giorno e notte, e dover ora usare una palla completamente diversa quando sei già costretta a cambiare la tensione e tutte queste cose in più… Non è l’ideale”, ha detto alla stampa la testa di serie numero 5 a Miami. “Ho sperimentato circa 20 tensioni delle corde durante gli allenamenti. Proviamo tutti la stessa cosa, è sconcertante come di punto in bianco ci tocca ripartire da capo e ritrovare le misure”.
    Daniil Medvedev ha  sottolineato il costo mentale che tanti cambiamenti possono avere sui giocatori: “Ogni piccolo dettaglio può avere un grande impatto, a volte sul tuo corpo, a volte sulla tua mente o sul tuo tennis. Inizi a farti domande: queste palle, questo campo… È vero che dobbiamo essere pronti ad adattarci, ma non potete capire quanto il cambiamento sia grande riguardo alle palle”.
    Con i singoli tornei che negoziano i propri accordi con i produttori di palle e gli sponsor delle attrezzature, l’unico modo per cambiare questo status quo che nessuno gradisce è una decisione che parta dall’alto. Andrea Gaudenzi ha affermato qualche settimana fa che l’ATP è consapevole del problema e che conta “quanto prima” di poter intervenire, con uno studio in corso della palla per così dire “ideale”. Resta da vedere quanto tempo ci vorrà, e cosa accadrà agli accordi commerciali già in essere, che ovviamente ogni produttore cercherà di difendere…
    “Preferirei semplicemente avere una palla coerente… perché non puoi mantenere tutti i campi uguali, è impossibile“, afferma Pegula. “Se potessimo almeno mantenere la stessa palla ogni settimana, allora potremmo almeno gestire quella variabile. Ci sono altre variabili che cambiano che possiamo semplicemente lasciare andare o che sappiamo essere impossibile da controllare, come il tempo. Ma quando si cambia costantemente con tutte, diventa davvero difficile. A logica, la palla dovrebbe essere l’elemento più facile da gestire…”.
    Una considerazione corretta quella di Pegula. La palla passa all’ATP e WTA. In tutti i sensi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fritz e Pegula chiedono cambiamenti nel Tennis Olimpico

    Taylor Fritz e Jessica Pegula nella foto – Foto Getty Images

    Taylor Fritz e Jessica Pegula, stelle del tennis statunitense, sono pronti a difendere il titolo conquistato l’anno scorso negli Stati Uniti alla United Cup. Tuttavia, la loro conferenza stampa pre-torneo ha sollevato alcune questioni importanti riguardo alla complessità del calendario tennistico in un anno olimpico, esprimendo malcontento per alcune norme esistenti e suggerendo cambiamenti sostanziali per le future edizioni.
    I tennisti professionisti di oggi si trovano ad affrontare un calendario sempre più fitto di impegni, che si traduce in una crescente frustrazione dovuta alla frequente sovrapposizione di eventi. Nonostante i miglioramenti nella prevenzione e nel trattamento delle lesioni, la quantità di partite, unita ai frequenti cambi di superficie, rappresenta una sfida ardua per qualsiasi atleta d’élite. La stagione 2024 vede l’aggiunta dei Giochi Olimpici, che intensificano ulteriormente la già fitta agenda dei migliori giocatori del mondo, costringendoli a effettuare transizioni straordinariamente rapide tra diverse superfici di gioco.
    Fritz Contesta una Regola e Propone Cambiamenti nel RankingTaylor Fritz ha espresso particolare insoddisfazione per una regola che lo obbliga a partecipare a una fase di Coppa Davis per qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024. “Questa norma influisce notevolmente sulla mia pianificazione. Dopo l’Open d’Australia, mi recherò in Lituania solo per rispettare questa regola. È un sacrificio che faccio per vivere l’esperienza olimpica, che considero cruciale in questa fase della mia carriera”, ha spiegato Fritz, con l’occhio lungo alla conquista di una medaglia olimpica, soprattutto in vista di Los Angeles 2028. Ha inoltre proposto che i punti ranking ATP vengano assegnati anche per le prestazioni nei Giochi Olimpici, sottolineando la perdita di opportunità di guadagnare punti in altri tornei durante quel periodo.
    Pegula Sostiene l’Idea di un Torneo Olimpico a Squadre NazionaliJessica Pegula ha espresso un’opinione ancora più radicale. Con l’intenzione di partecipare sia nel doppio femminile che nel misto a Parigi, Pegula ha proposto che i Giochi Olimpici dovrebbero essere trasformati in un torneo per squadre nazionali. “Trovo frustrante dover affrontare un’altra giocatrice del mio stesso paese. Amo lo spirito di squadra e il supporto reciproco tra compatrioti. Forse si potrebbe considerare qualcosa di simile a questa United Cup per i Giochi Olimpici”, ha dichiarato Pegula, sottolineando la sua preferenza per un approccio di squadra che rifletta maggiormente lo spirito olimpico.
    Fritz e Pegula hanno aperto un dibattito importante sulle regole attuali e sul formato dei tornei, specialmente in un anno così intenso come quello olimpico, sollevando questioni che potrebbero portare a cambiamenti significativi nel tennis professionistico.Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek incanta a Cancun: Conquista le WTA Finals e il trono del tennis femminile

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001

    Iga Swiatek si è confermata regina incontrastata del tennis femminile con una vittoria schiacciante alle WTA Finals 2023. La polacca, seconda testa di serie, ha dominato la finale contro l’americana Jessica Pegula, quinta in classifica, con il programma punteggio di 6-1, 6-0 in soli 59 minuti.
    La partita è stata un monologo di Swiatek: dopo un inizio equilibrato, in cui Pegula ha tenuto il servizio nel secondo gioco, la polacca ha ingranato una marcia superiore, vincendo 11 game consecutivi e chiudendo la partita in meno di un’ora, con un primo set da 27 minuti e un secondo da 32.
    Questo trionfo segna il ritorno di Swiatek al vertice del ranking WTA, posizione che manterrà fino alla fine dell’anno. La sua prestazione a Cancun è stata semplicemente sublime, perdendo solo 20 game in 5 match e senza cedere alcun set.
    Il dominio della Swiatek è evidente anche dalle statistiche: ha vinto l’82% dei punti sulla prima di servizio e il 69% sulla seconda, contro il 41% e il 29% di Pegula, rispettivamente. Inoltre, ha convertito 5 delle 7 palle break e cancellato l’unico break point concesso.
    L’ascesa di Swiatek è impressionante: chiude la stagione con 68 vittorie e solo 11 sconfitte, e una serie di 11 vittorie consecutive tra il torneo di Pechino e le Finals.
    La precedente numero uno del mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka, è stata detronizzata dopo essere stata sconfitta in semifinale proprio da Swiatek. Il match finale ha lasciato poco spazio ai commenti, a conferma dell’assoluto dominio della polacca che ora guarda al futuro come la tennista da battere sul circuito internazionale.
    WTA Cancun Jessica Pegula [5]0100 Iga Swiatek [2]• 0660 Vincitore: Swiatek ServizioSvolgimentoSet 3Iga SwiatekServizioSvolgimentoSet 2Iga Swiatek 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-5 → 0-6Jessica Pegula 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-4 → 0-5Iga Swiatek 15-0 30-0 40-00-3 → 0-4Jessica Pegula 0-15 0-30 0-400-2 → 0-3Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2Jessica Pegula 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Iga Swiatek 15-0 30-0 40-01-5 → 1-6Jessica Pegula 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-4 → 1-5Iga Swiatek 15-0 30-0 40-0 40-151-3 → 1-4Jessica Pegula 0-15 0-30 15-30 15-401-2 → 1-3Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Jessica Pegula 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1Iga Swiatek 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO