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    Marozsan ricorda il primo match vs. Sinner: “Non aveva ancora un punto ATP, ma un grande talento”

    Fabian Marozsan (foto ATPsite)

    Gennaio 2018, Sharm El Sheikh, Egitto. Un 18enne Fabian Marozsan è impegnato nel tabellone di qualificazione del Future F2. Dopo aver battuto al primo turno lo spagnolo Vidal Azor, il magiaro si ritrova contro uno ragazzino italiano, non ancora 17enne. Molti capelli rossi e un tennis di grande pressione. Non ha ancora un punto ATP. Il suo nome è Jannik Sinner. I due giocano per la prima volta uno contro l’altro, e alla fine la spunta Marozsan in tre set, 4-6 6-2 6-1 lo score, che permetterà a Marozsan di giocare il match decisivo di “quali” ed entrare nel tabellone principale. A distanza di 6 anni, i due si ritrovano di nuovo contro, ancora un secondo turno, ma stavolta sull’erba di Halle in un ATP 500, e le cose sono davvero cambiate tanto… Fabian sta vivendo il momento migliore della carriera, n.45 ATP, non lontano dal proprio best di n.36 raggiunto un mese fa; Sinner, beh…, è semplicemente il n.1 del mondo, campione Slam, campione in Davis e mille altre cose ancora. Il sito ATP è andato a ripercorrere con Marozsan quella prima volta, che lui ricorda ancora…
    “Ricordo che stavo per giocare contro un giocatore italiano molto giovane, e feci in tempo a vedere gli ultimi game della sua prima partita. Giocava molto velocemente, entrava in campo e metteva molta pressione sull’avversario. Pensai: Okay, non sarà facile. Ma è ancora giovane e forse ho una possibilità di vincere contro di lui” racconta Marozsan “Quello è stato forse il mio primo o secondo anno nei tornei ITF. Ero ancora un giocatore giovane, ma lui era molto più giovane di me”.
    Ripensando a quell’incontro più di sei anni fa, Marozsan credeva che Sinner potesse essere un “giocatore davvero bravo, ma non il numero 1”.“Ma aveva molto, molto talento”, continua Marozsan. “Oggi si muove molto velocemente e bene. È estremamente intelligente e ha un dritto enorme, nonché un rovescio notevole. Ha un buon feeling con la palla ed è uno davvero divertente da veder giocare. Vediamo come andrà. Voglio solo divertirmi e magari sfruttare le mie possibilità, se ne avrò”.
    L’ungherese ricorda i suoi primi anni da Pro, nei quali in campo teneva un atteggiamento irascibile e deludente, forte ostacolo alla sua ascesa. Un netto miglioramento della sua mentalità e attitudine l’ha portato a diventare una sorta di giocatore di poker in partita, davvero impassibile. Un salto per lui decisivo:  “Non è facile perché a volte, quando le cose non vanno bene, mostravo solo i lati negativi. Era una cosa pessima, e dovevo imparare a nascondere le emozioni e a mantenere la calma, in modo da mostrare a tutti e ovviamente all’avversario che ero ancora positivo e che credevo in me stesso. Ma a volte è davvero difficile,  sto cercando di concentrarmi su questo”.
    Sinner dovrà stare attento perché Marozsan, nel suo piccolo, è una sorta di “ammazza campioni”. Il suo record contro i top10 infatti è notevolissimo: sette match giocati, con 4 vittorie e 3 sconfitte. Numeri da giocatore vero, pronto a dare il meglio contro gli avversari più forti: “Sinner è il tennista più forte in questo momento. Giocare sul Centrale per lui è come stare a casa, mentre io non avevo mai giocato qui prima. È un po’ difficile e diverso per me. Cercherò di credere in me stesso e di mantenere al massimo la concentrazione sul mio servizio. Forse su erba ho maggiori possibilità di batterlo o magari vincere solo un set rispetto ad altre superfici. Non vedo l’ora di giocare, voglio godermi quest’esperienza” conclude il magiaro.
    Tagli, grande timing sulla palla e soprattutto abilità nel giocare bene i punti importanti. Questa la carta d’identità di Marozsan. Sinner ovviamente partirà favorito, ma è una partita da giocare con grande attenzione. Quando Fabian vede un campione, alza al massimo il suo livello…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Halle: Il Tabellone Principale. Cinque azzurri al via. Jannik Sinner parte con Griekspoor. Matteo Berrettini speciale exempt (Al Queen’s aveva il diritto di scelta Nakashima)

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    ATP 500 Halle – Tabellone Principale – erba(1) Sinner, Jannik vs Griekspoor, Tallon Marozsan, Fabian vs Safiullin, Roman Darderi, Luciano vs Struff, Jan-Lennard (WC) Squire, Henri vs (6) Tsitsipas, Stefanos
    (3) Medvedev, Daniil vs Borges, Nuno Ofner, Sebastian vs Zhang, Zhizhen Eubanks, Christopher vs Martinez, Pedro Qualifier vs (7) Bublik, Alexander
    (5) Hurkacz, Hubert vs Cobolli, Flavio (WC) Fonseca, Joao vs Qualifier(SE) Berrettini, Matteo vs QualifierGiron, Marcos vs (4) Rublev, Andrey
    (8) Auger-Aliassime, Felix vs (WC) Koepfer, Dominik Fils, Arthur vs Machac, Tomas Kecmanovic, Miomir vs Sonego, Lorenzo Qualifier vs (2) Zverev, Alexander LEGGI TUTTO

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    Italiani a Parigi 2024: 10 in totale tra uomini e donne

    Sinner tornerà in maglia azzurra a fine luglio

    Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Luciano Darderi, Andrea Vavassori, Simone Bolelli, Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto, Lucia Bronzetti, Sara Errani. Questi i 10 tennisti che rappresenteranno l’Italia ai prossimi giochi Olimpici di Parigi 2024, in scena sulla terra battuta di Roland Garros. L’annuncio viene dalla Federtennis.
    – Nel singolare maschile, avremo quattro giocatori: Sinner, Musetti, Arnaldi e Darderi.
    – Nel doppio maschile, due coppie: Sinner – Musetti e Bolelli – Vavassori
    – Nel singolare femminile, giocheranno con la maglia azzurra Paolini, Cocciaretto e Bronzetti
    – Nel doppio femminile, Errani – Paolini e Cocciaretto – Bronzetti.
    Pertanto Sinner e Musetti tra gli uomini, Paolini, Cocciaretto e Bronzetti tra le ragazze giocheranno sia nel torneo di singolare che di doppio.
    Sarà l’esordio nel torneo Olimpico per Sinner, Arnaldi e Darderi; Musetti invece ha già preso parte del torneo di Tokyo 2021, uscendo al primo turno sia in singolare che in doppio. Sarà invece la seconda presenza per Bolelli, insieme all’esordiente Vavassori. Per la veterana Sara Errani quella di Parigi sarà la quinta presenza ai Giochi, in coppia con Paolini (alla sua seconda partecipazione alla rassegna a cinque cerchi). Esordio invece per altre due italiani, Cocciaretto e Bronzetti.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    La stagione sull’erba inizia: chi ha più punti da difendere nella top 10 del ranking?

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent

    Mentre la stagione sulla terra rossa si è conclusa con l’incoronazione di Carlos Alcaraz al Roland Garros, ora arriva la stagione più fugace dell’anno con l’erba come protagonista. Passare da una superficie all’altra così rapidamente non è mai stato facile, ma i migliori giocatori del mondo dovranno adattarsi alle nuove condizioni se vorranno ottenere buoni risultati. È quindi molto interessante conoscere, a questo punto, quanti punti difendono i top 10 del ranking per vedere quali cambiamenti potremmo vedere una volta concluso il torneo di Wimbledon.
    Come possiamo osservare, il giocatore con più punti da difendere in questa stagione è Carlitos, poiché i suoi due titoli a Queen’s (500) e a Wimbledon (2000) non gli danno margine per continuare a guadagnare. In questo modo, il murciano sarà seguito da Novak Djokovic, i cui punti corrispondono alla finale raggiunta nel Grande Slam britannico. Tuttavia, il serbo probabilmente non potrà difendere nemmeno un punto dopo l’intervento chirurgico al menisco, anche se non c’è ancora nulla di confermato. Jannik Sinner è il terzo giocatore con più punti da difendere dal torneo di ‘s-Hertogenbosch (45), Halle (90) e Wimbledon (720), dove ha raggiunto le semifinali prima di cadere contro Nole. Il nuovo numero 1 del mondo ha in programma di iniziare la sua stagione in Germania per prendere ritmo in vista del Grande Slam.
    Molto vicino all’italiano si trova Daniil Medvedev, che ha firmato risultati abbastanza simili con quella semifinale a Wimbledon (720) in cui è caduto contro Alcaraz. Tuttavia, il russo aveva iniziato la stagione a ‘s-Hertogenbosch con il piede sbagliato, perdendo all’esordio. Un altro giocatore che avrà molto da salvaguardare è Andrey Rublev, a cui l’erba non è andata affatto male l’anno scorso, raggiungendo la finale a Halle (300) e i quarti di finale a Wimbledon (360). D’altra parte, chi ha più da guadagnare sull’erba è Casper Ruud, che dopo aver raggiunto la finale al Roland Garros, non ha partecipato a nessun torneo prima di Wimbledon (45). Lì, non gli è andata affatto bene, congedandosi al secondo turno. Quindi, attenzione a Ruud quest’anno. Il resto della top 10 ha avuto risultati decenti, quindi, se faranno i compiti nelle prime fasi, potranno mantenere le posizioni.
    TOP 10 DEL RANKING E PUNTI DA DIFENDERE NELLA STAGIONE SULL’ERBA1. Sinner 🇮🇹 – 855 punti 2. Alcaraz 🇪🇸 – 2.500 punti3. Djokovic 🇷🇸 – 1.200 punti4. Zverev 🇩🇪 – 270 punti5. Medvedev 🇷🇺 – 810 punti6. Rublev 🇷🇺 – 660 punti7. Ruud 🇳🇴 – 45 punti8. Hurkacz 🇵🇱 – 315 punti9. Alex de Minaur 🇦🇺 – 390 punti10. Dimitrov 🇧🇬 – 290 punti
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nadal giocherà il torneo di Bastad prima delle Olimpiadi (c’è anche Sinner), e non giocherà a Wimbledon

    Rafael Nadal (foto Getty Images)

    Dopo Jannik, ecco Rafa. Il torneo estivo su terra di Bastad, classico appuntamento dell’estate svedese, si arricchisce di un altro grandissimo campione: Nadal ha deciso di partecipare al 250 sulle sponde del mare del nord per preparare in modo competitivo il torneo Olimpico, di scena a Parigi nell’impianto di Roland Garros a fine luglio. L’annuncio viene dal Nordea Open, riportiamo il tweet che lo certifica: “Siamo felici di dare il bentornato a uno dei più grandi di sempre. Amanti del tennis di tutto il mondo, eccovi … Rafael Nadal! Non vediamo l’ora di ritrovarti a Bastad la prossima estate”.

    We are excited to welcome back, one of the greatest of all time.
    Tennis lovers worldwide, let us present….

    Can’t wait to have you back in Båstad this summer#nordeaopen #båstad #tennis #atp pic.twitter.com/X3hecr68bW
    — Nordea Open (@NordeaOpen) June 13, 2024

    In passato Rafa ha giocato a Bastad tre volte: la prima, da giovanissimo addirittura nel 2003, fermato dall’ecuadoreno Lapentti nei quarti. Nel 2004 ancora stop nei quarti, stavolta per mano del super rovescio di Gaudio, quindi nel 2005 vinse il torneo, poco dopo aver trionfato per la prima volta a Parigi, mettendo in fila gente di valore come Monaco, Ferrero, Robredo e in finale Berdych. Non è più tornato in Svezia. Sicuramente riceverà dal pubblico locale – e dal torneo – un’accoglienza trionfale.
    Ricordiamo che Bastad è atteso anche Jannik Sinner, anche lui per preparare al meglio la condizione su terra battuta in vista delle Olimpiadi. Sognare una finale Jannik vs Rafa… chissà.
    Dopo questa novità, Nadal con un post social ha annunciato il suo programma estivo: Olimpiadi sì, Wimbledon e tutta la stagione su erba no. “Durante la conferenza stampa post partita al Roland Garros mi è stato chiesto del mio calendario estivo e da allora mi alleno sulla terra battuta. Ieri è stato annunciato che giocherò alle Olimpiadi estive di Parigi, le mie ultime Olimpiadi. Con questo obiettivo crediamo che la cosa migliore per il mio corpo sia non cambiare superficie e continuare a giocare sulla terra fino ad allora. È per questo motivo che quest’anno mi mancherà giocare ai Championships di Wimbledon. Sono rattristato di non poter vivere quest’anno la fantastica atmosfera di quello straordinario evento che sarà sempre nel mio cuore, e stare con tutti i fan britannici che mi hanno sempre dato grande supporto. Mi mancherete. Per prepararmi ai Giochi Olimpici, giocherò il torneo a Bastad, in Svezia. Un torneo a cui ho giocato all’inizio della mia carriera e in cui mi sono divertito molto sia dentro che fuori dal campo. Non vedo l’ora di vedervi tutti lì”, queste le parole dello spagnolo.
    Una decisione sicuramente corretta: cambiare superficie con tutte le problematiche alle gambe di Nadal potrebbe essere molto problematico.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner, orgoglioso di essere il nuovo numero 1 del mondo: “Quando finirà la mia carriera, voglio poter dire di aver dato il 100%. Questa è la mia mentalità”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner, fresco di conquista del primo posto nel ranking ATP, è stato accolto in patria con tutti gli onori, tra eventi a lui dedicati e celebrazioni per il prestigioso traguardo raggiunto. Nonostante non abbia potuto festeggiare appieno a Parigi durante il Roland Garros 2024, l’azzurro si gode il momento e, in un’intervista, parla della sua mentalità e di cosa significhi per lui essere il numero 1 del mondo.
    “È qualcosa che significa molto per me. Essere il numero 1 del mondo vuol dire aver avuto un grande anno, anzi, un anno incredibile con tanti successi e, ovviamente, sono molto felice di questo. D’altra parte, ci sono sempre tornei, devi giocare nei grandi eventi. È un grande privilegio farne parte e non vedo l’ora di affrontare le prossime sfide”, confessa Jannik in un’intervista al sito ufficiale dell’ATP.
    “Avevo ancora in mente la mia ultima partita al Roland Garros. Ero contento, era come un sollievo. È un sogno, è quello con cui sognavo quando ero un bambino. In quel momento era solo un sogno. Poter dire di essere il numero 1 del mondo significa molto per me”, aggiunge l’italiano.
    Riguardo alla sua mentalità, Sinner dichiara: “Credo che sia il traguardo più grande del nostro sport, è il miglior numero che puoi avere. Tutti sognano di essere in questa posizione, è un risultato che costruisci nell’arco di un anno. Ora vedremo per quanto tempo rimarrò qui, che è una sfida diversa. Mi sveglio ogni giorno con un obiettivo: essere un giocatore migliore e una persona migliore. Ho sempre voglia di lavorare sodo e con la mia etica del lavoro, con la mia positività, sapevo che qualcosa di buono sarebbe successo. Quando finirà la mia carriera, voglio poter dire di aver dato il 100%. Questa è la mia mentalità, l’ho avuta finora e continuerò ad averla fino a quando non mi ritirerò”.
    Parole che testimoniano la maturità e la determinazione di Jannik Sinner, un campione che, nonostante la giovane età, ha già dimostrato di avere la stoffa dei grandi. Il nuovo numero 1 del tennis mondiale è pronto a difendere il suo primato e a lottare per raggiungere nuovi, prestigiosi traguardi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Il record di Darren Cahill: ha portato al n.1 quattro diversi giocatori

    Darren Cahill, allenatore di Jannik Sinner

    Quando nel febbraio del 2022 Jannik Sinner decise clamorosamente di interrompere il suo rapporto con Riccardo Piatti fu subissato da enormi critiche. In pochi giorni il ruolo di allenatore è stato coperto da Simone Vagnozzi, quindi in giugno, per la campagna su erba, ecco il “super coach”: Darren Cahill. Ex pro di buona qualità, l’australiano è considerato unanimemente uno dei migliori allenatori al mondo. Parole pacate, grandissima visione del gioco e della professione, è soprattutto un ottimizzatore e motivatore, uno che conosce il mondo del tennis e le sue dinamiche, attento ad ogni aspetto che può fare la differenza. Il nuovo team di Jannik, per così dire “Taylor made” ha fatto decollare la sua carriera. Lunedì prossimo Sinner si siederà per la prima volta sul trono del tennis mondiale, un n.1 meritatissimo dopo mesi e mesi di grandissimo tennis e costanza di risultati. Per Cahill, Sinner sarà il quarto giocatore portato in cima alla classifica: prima del pusterese Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Simona Halep. Quattro tennisti completamente diversi per età, paese, stile di gioco, attitudine e carattere, fatto questo che conferma quanto sia bravo Darren nel capire le problematiche dei suoi assistiti e far decollare il loro tennis sino al vertice.
    Ripercorriamo brevemente i percorsi degli altri n.1 seguiti da Cahill, tre leggende del tennis mondiale.
    Lleyton Hewitt – Cahill si è affermato come coach proprio con la partnership triennale con il suo giovanissimo connazionale, iniziata nel 1998, quando “rusty” aveva solo 17 anni. Due gambe potentissime, un rovescio fantastico e tonnellate di carattere, per un talento assai precoce già vincente sul tour maggiore da teenager. Con Cahill nel suo box, Hewitt ha alzato progressivamente il suo livello di gioco e migliorato i suoi colpi, conquistando il suo primo titolo del Grande Slam a US Open nel 2001, dove ha dominato in finale Pete Sampras (7-6(4), 6-1, 6-1 il punteggio). Nel novembre 2001, due mesi dopo il trionfo a Flushing Meadows, Hewitt è diventato il giocatore più giovane a raggiungere il numero 1 del ranking mondiale ATP all’età di 20 anni e otto mesi. Questo record è stato poi battuto da Carlos Alcaraz nel settembre del 2022. Hewitt vinse il suo decimo e ultimo titolo sotto la guida di Cahill alle ATP Finals del 2001 a Sydney, poco prima che la coppia si separasse nel dicembre 2001, al termine di una stagione in cui l’australiano finì come numero 1 del mondo.
    Andre Agassi – All’inizio del 2002, Cahill divenne l’allenatore del leggendario tennista statunitense, rimpiazzando il ruolo che fu di Brad Gilbert. Agassi era già nella fase terminale della sua carriera, ma proprio da “vecchio” era paradossalmente più preparato fisicamente, lucido dal punto di vista tattico e sempre pronto a sgambettare i più giovani rivali a furia di un pressing sempre più calcolato e razionale. Cahill fu grande motivatore per Andre, gli conferì nuovi stimoli e lo migliorò ancora dal punto di vista tattico, ottimizzando le energie e ottenendo insieme altri grandi successi. Nel 2003 Darren guidò Agassi nella vittoria del suo ottavo e ultimo titolo Major agli Australian Open, dove perse solo un set durante tutto il torneo. Il kid di Las Vegas si prese anche l’enorme soddisfazione di tornare al numero 1 del mondo nell’aprile 2003, rendendolo il giocatore più anziano in cima alla classifica ATP dell’epoca con 33 anni e 131 giorni. Il record fu poi superato da Roger Federer e quindi Novak Djokovic. Agassi è stato allenato da Cahill fino al suo ritiro nel 2006 e ha vinto nel corso della loro collaborazione ben 11 titoli. Davvero un gran finale.
    Simona Halep –  Cahill dopo l’esperienza con Agassi è passato al team Adidas, un progetto generale di supporto ai molti giovani talenti sponsorizzati dal noto brand tedesco. Dopo aver allenato giocatori come Andy Murray, Ana Ivanovic, Fernando Verdasco e Daniela Hantuchova, Cahill si è dedicato esclusivamente ad un’altra fruttuosa collaborazione con Halep, iniziata nel 2015. Con l’australiano a suo fianco, la rumena ha raggiunto una dimensione nettamente superiore: ha rafforzato in modo clamoroso i colpi d’inizio gioco e portato nel suo tennis un’attitudine assai più offensiva che l’ha issata sino alla vetta della classifica WTA nell’ottobre 2017, chiudendo l’annata e anche quella successiva da n.1. Halep ha raggiunto tre finali Major con Cahill e ha vinto il suo primo titolo del Grande Slam Roland Garros nel 2018 e quindi Wimbledon nel 2019. La partnership si è conclusa dopo sei anni alla fine del 2021.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Record di ascolti per la semifinale Alcaraz-Sinner al Roland Garros

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    La semifinale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, disputata ieri, ha fatto registrare numeri da record in termini di ascolti televisivi, confermando l’enorme interesse del pubblico per questa sfida tra due dei più grandi talenti del tennis mondiale.La partita, trasmessa in diretta televisiva sui canali di Eurosport, ha tenuto incollati allo schermo oltre un milione di telespettatori, con un’audience media di 1.005.000 spettatori e uno share totale dell’11,9%. Un risultato straordinario che ha permesso alla rete che ha trasmesso l’incontro di posizionarsi al terzo posto nella classifica dei canali nazionali durante la messa in onda, dietro solo a Canale 5 e Rai 1.
    Ma il dato ancora più impressionante riguarda lo share pay, ovvero la percentuale di pubblico che ha seguito la partita su canali a pagamento. Alcaraz-Sinner ha fatto registrare uno share pay del 47,6%, un valore eccezionale che testimonia quanto il pubblico fosse disposto a pagare pur di non perdersi neanche un colpo di questa sfida mozzafiato.Il picco di ascolti si è registrato in un momento specifico della partita, quando l’audience ha raggiunto quota 1.237.000 telespettatori. Un numero che ha superato ogni aspettativa e che dimostra come il tennis, quando propone sfide di questo livello, sia ancora in grado di appassionare e coinvolgere un pubblico vastissimo.
    Il duello tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, del resto, aveva tutti gli ingredienti per essere un successo annunciato. Da una parte il giovane fenomeno spagnolo, numero 3 del mondo e campione in carica del Roland Garros, dall’altra la stella del tennis italiano, reduce dalla vittoria del suo primo Slam agli Australian Open e determinato a ripetersi anche sulla terra rossa parigina.Una sfida che ha regalato emozioni a non finire, con Alcaraz che alla fine è riuscito a spuntarla in cinque set, ma non senza sudare le proverbiali sette camicie. LEGGI TUTTO