More stories

  • in

    Davis Cup: i pre-convocati di Volandri per la Final 8 di Malaga. C’è Sinner, no Berrettini

    Filippo Volandri, capitano del team azzurro di Davis Cup

    Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Questo il quintetto di giocatori italiani convocati dal Capitano Filippo Volandri per la Final 8 di Davis Cup, che si svolgerà dal 19 al 24 novembre sul veloce indoor del ‘Palacio de Deportes José María Martín Carpena’ di Malaga. Non selezionati al momento invece Matteo Berrettini e Matteo Arnaldi. Come conferma il Capitano azzurro, sono stati chiamati i primi 3 del ranking ATP in singolare, e la coppia attualmente al quarto posto della Race to Turin. Le cose potrebbero cambiare nelle settimane precedenti all’evento.
    Queste le parole rilasciate da Volandri: “Quest’anno torneremo a Malaga con l’obiettivo di onorare, come sempre, la maglia azzurra e di dare il massimo per il nostro Paese. Ci tengo a sottolineare che queste pre-convocazioni sono basate sull’attuale ranking. Da qui a novembre raccoglierò tutti gli elementi che mi consentiranno di fare le convocazioni definitive, sulla base della condizione fisica e mentale dei nostri ragazzi. La rosa è composta da giocatori importanti e tutti di altissimo livello, su cui so di poter contare. Stiamo tutti lavorando per arrivare pronti all’appuntamento con la Final 8. Nei quarti dovremo affrontare l’Argentina, una squadra importante: Guillermo Coria ha a disposizione singolaristi di assoluto valore come Cerundolo, Etcheverry, Baez e un doppio di qualità come quello composto da Molteni e Gonzalez. Noi, però, abbiamo una squadra forte, composta da ragazzi eccezionali che formano un gruppo che proprio nella coesione trova la sua forza. Non posso dunque che guardare con ottimismo a novembre e al futuro della Coppa Davis”.

    IL PROGRAMMA DI GIOCO
    I quarti si giocheranno dal 19 al 21 novembre. Il 22 e 23 novembre si disputeranno le semifinali mentre domenica 24, alle ore 16, andrà in scena la finale.
    Questo, nel dettaglio, il quadro completo dei quarti (lo schedule, con data e orario di ciascun tie, verrà comunicato prossimamente da ITF):
    – ITALIA vs Argentina
    – USA vs Australia
    – Canada vs Germania
    – Spagna vs Olanda

    COPERTURA TV  
    Sarà possibile seguire tutta la competizione in diretta tv su Sky Sport così come su SuperTennix, la piattaforma streaming della FITP e – sempre in streaming – anche su Now. Inoltre, le partite dell’Italia saranno trasmesse in chiaro sui canali Rai (Rai 2 e Rai Sport). LEGGI TUTTO

  • in

    Steve Zacks (CEO della Laver Cup): “Parliamo con Sinner per averlo in futuro. La porta è sempre aperta”

    La settima edizione della Laver Cup è andata in archivio con l’ennesimo successo a livello di pubblico, spettacolo e interesse generale, con Carlos Alcaraz grande protagonista della terza giornata e decisivo per portare il successo al team europeo. Moltissimi sono coloro che criticano l’evento, considerato “inutile” in un calendario già bello intasato; ma chiunque l’ha seguita, anche quest’anno, non può non constatare come in campo ci sia un bel mix di intrattenimento ed agonismo, un tennis un po’ meno stressato e tosto di quel che mediamente si ammira sul tour Pro ma di alto livello, e questa maggior leggerezza abbinata a minor fisicità di gioco piace a molti. Piace anche ai tennisti, che non si spremono fino all’ultima goccia di sudore, ma di perdere contro un loro rivale diretto non ne vogliono sapere, e ovviamente se ne tornano a casa con un assegno “consistente”. Inoltre l’effetto team è una diversità che rende la Laver Cup attraente per il pubblico. Resterà sempre una manifestazione divisiva, ma è indubbia la sua qualità e consolidato il suo successo.
    Chi finora non hai partecipato all’evento è Jannik Sinner, attuale n.1 del mondo. Un’assenza “pesante”, vista la forza dell’italiano sia come giocatore che per impatto mediatico. Lo vedremo mai indossare la maglia del team Europe, magari insieme a Carlos Alcaraz per un super-doppio? Il CEO dell’evento, Steve Zacks, parlando a Berlino ha rilasciato una breve dichiarazione di un certo interesse. Jannik è stato invitato, come accade di default per i primi tre tennisti al mondo per l’Europa e per il resto del mondo, ma ha declinato la proposta. Tuttavia, il management della Laver Cup continua a parlare con quello del tennista altoatesino, e leggendo tra le righe trapela un certo ottimismo per una sua futura presenza.
    “Guardate, il sistema funziona così: ogni anno vengono invitati i primi tre giocatori di entrambe le squadre“, afferma Zacks (parole raccolte dal media tennis365), rivelando come funziona il sistema di selezione della Laver Cup. “Nel caso del team World, hanno accettato tutti, e anche di più rispetto ai primi tre nel ranking man mano che si va avanti. D’altra parte, si tratta pur sempre di programmi individuali e di quali sono le priorità di un dato giocatore in quel momento particolare. So che stiamo parlando con lui (Sinner, ndr) in questo momento. Ci piacerebbe averlo. Ma a volte i loro programmi, gli accordi con gli sponsor e così via li spingono a impegnarsi in determinati tornei. Tutti Hhanno bisogno di una pausa, e a volte cade nella settimana della Laver Cup, e noi perdiamo il giocatore. Ma la porta è sempre aperta” conclude Zacks. Una conclusione sibillina, ma possiamo interpretare come qualcosa in più di una semplice speranza o possibilità.
    In Europa finora la tre giorni di gare organizzate dal team8 di Federer ha debuttato a Praga 2017, quindi si è spostata a Ginevra, Londra e nel 2024 Berlino. Manca ancora l’Italia, e visto che per il 2026 ancora non è stata annunciata alcuna sede, chissà che dopo San Francisco 2025 l’evento non si sposti proprio nel Belpaese. Milano? Roma? Vedremo. E nel caso, “basterà” a convincere Sinner a giocare?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Lutto per Jannik Sinner: si è spenta la zia Margith, a cui aveva dedicato il trionfo agli US Open

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Un triste annuncio ha colpito il mondo del tennis italiano: è venuta a mancare Margith Sinner, zia del campione Jannik Sinner. La notizia è arrivata proprio mentre il tennista altoatesino atterrava a Pechino per il suo primo torneo dopo la storica vittoria agli US Open.
    Margith, sorella della madre di Jannik, Siglinde, aveva 56 anni e viveva a Villabassa, in Alta Val Pusteria. Era una figura molto importante nella vita del campione, come lui stesso aveva ricordato durante la cerimonia di premiazione a New York: “Una figura importante nella mia vita, con cui ho trascorso molto tempo perché mi accompagnava in giro quand’ero piccolo, aiutando i miei genitori.”
    I funerali si terranno martedì 24 settembre a Villabassa e saranno trasmessi anche su YouTube per permettere a chi non potrà essere presente di partecipare virtualmente. Il necrologio online ricorda Margith con affetto, menzionando il marito Karl, il figlio René e naturalmente la famiglia Sinner, inclusi Jannik e i suoi genitori.La scomparsa di zia Margith aggiunge una nota di tristezza al momento d’oro di Jannik Sinner, che si appresta a tornare in campo a Pechino con il cuore pesante ma certamente motivato a onorare la memoria della sua amata zia con le sue prestazioni sportive.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner primo volontario per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026

    Jannik Sinner nell’evento Team26 a Milano

    Giornata nel segno delle Olimpiadi invernali per Jannik Sinner a Milano. Il n.1 del mondo è stato nominato ambassador del comitato organizzatore di Milano-Cortina 2026, e anche primo volontario per i prossimi giochi invernali. Un ruolo che ricopre con onore e soddisfazione, visto il suo amore per le nevi e lo sci, primissimo sport praticato nella sua vita, anche ad alti livelli (è stato campione nazionale junior in slalom gigante).
    “Le Olimpiadi per me quest’anno erano l’obiettivo più grande, ma purtroppo non sono riuscito ad andarci. Ma è l’evento principale per tutti gli atleti. Averle in Italia sarà speciale, me le immagino diverse da quelle estive ma sarà un grandissimo evento con i migliori atleti al mondo” afferma Sinner nella press conference di Team26, il programma di reclutamento degli assistenti volontari per i prossimi giochi. Infatti una macchina complessa come quella delle Olimpiadi non può prescindere da tanti appassionanti, perlopiù giovani, che prestano le loro opere per far funzionare il giochi.
    Si stima un team di circa 18mila persone come volontari, Jannik ha il simbolico pettorale n.1. “Anche nel tennis senza volontari l’evento non c’è e li ringrazio sempre. Per loro noi siamo idoli e spunti importanti per la loro crescita, ed è giusto far capire che il loro lavoro è importante. Certo nell’evento più grande, come le Olimpiadi, le cose sono diverse”
    Sinner gradirebbe essere uno dei tedofori per Milano-Cortina 2026: “Certo mi piacerebbe, ma sono domande a cui non possiamo ancora rispondere. Mi farebbe piacere fare parte in qualche modo delle Olimpiadi. Loro sanno che sono a disposizione. Ci metterò il cuore”.
    Il suo legame con la neve non si è mai spezzato. Appena può cerca di fare una sciata sulle nevi di casa, con un appuntamento molto speciale, ogni anno: “Uno dei miei giorni più belli è il 25 dicembre, perché con i miei amici e la famiglia facciamo sempre un bel gruppo per andare a sciare. È un giorno speciale che mi ricarica, lo sci per me è ancora molto importante. Speriamo che nel 2026 ci sia una bella annata di neve. Dobbiamo avere fortuna. Sono cresciuto in una parte d’Italia, forse la più bella, dove sciare era come camminare. Lo sci e lo sport mi ha dato tanto per capire che persona sono”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Dimitrov sul caso Sinner: “Gestione anomala, possibile doppio standard”. Il bulgaro si unisce alle voci critiche sulla gestione del caso di doping

    Jannik Sinner e Grigor Dimitrov nella foto – Foto Getty Images

    A settimane di distanza dalla notizia del positivo al doping di Jannik Sinner, il caso continua a far discutere il mondo del tennis. Neanche la vittoria dell’italiano agli US Open 2024 è riuscita a placare le polemiche e le domande dei giornalisti. L’ultimo a esprimersi sulla questione è stato Grigor Dimitrov, che non ha usato mezzi termini nel criticare la gestione del caso.
    Il tennista bulgaro, recentemente confermato come sostituto di Rafael Nadal per la Laver Cup 2024, si trova attualmente a Sofia per un’esibizione con Novak Djokovic. In un’intervista alla televisione nazionale, Dimitrov ha affrontato il tema del doping di Sinner, giocatore che ha affrontato più volte in carriera, perdendo recentemente nei quarti del Roland Garros e nella finale del Miami Open.
    Dimitrov ha puntato il dito principalmente sulla procedura seguita nel caso Sinner: “Ciò che mi ha sorpreso di più è stato come sono stati gestiti i processi e i protocolli in questo caso. Ci sono giocatori che hanno sperimentato processi completamente diversi, con procedure differenti, e questo mi ha fatto chiedere se ci sia stato un doppio standard.”
    Il bulgaro ha sottolineato come la notizia del positivo sia stata resa pubblica solo dopo che il tribunale aveva già deciso di scagionare Sinner, con la sospensione provvisoria revocata appena un giorno dopo l’annuncio del test positivo. “Questo lo vediamo anche in altri sport. Non è un segreto. Tuttavia, il modo in cui si è sviluppato questo caso mi è sembrato molto strano, anche per qualcuno che è stato nel circuito ATP per tanti anni,” ha aggiunto Dimitrov.
    Con queste dichiarazioni, Dimitrov si unisce alle voci critiche sulla gestione del processo, sia da parte dell’ATP che dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) dopo la comunicazione del positivo a Sinner. Tuttavia, negli ultimi giorni, l’italiano ha anche trovato sostenitori che hanno difeso la legittimità del processo e la sua innocenza, tra cui Casper Ruud.
    Riportare le notizie è un nostro compito che cerchiamo di fare nel miglior o peggior (lo decidete voi) modo possibile.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner ufficializza preparatore atletico e fisioterapista: sono Panichi e Badio (ex di Djokovic)

    Sinner insieme a Panichi e Badio

    Sono Marco Panichi e Ulises Badio i due nuovi membri tecnici, preparatore atletico e fisioterapista, di Jannik Sinner. L’ha ufficializzato il n.1 del mondo con una foto postata su Instagram in quel di Monte Carlo, dove Sinner oggi riprende la preparazione in vista dell’autunno. “Benvenuti nella squadra, Marco e Ulises” scrive Jannik.

    In pratica Sinner si affida all’ex “team Djokovic”. La notizia di Panichi era ormai di dominio pubblico, novità invece per quanto riguarda il ruolo, cruciale, del “fisio”, visti i grandi stress a cui i fisici dei tennisti sono sottoposti tra allenamenti e tornei, e anche una discreta fragilità di Jannik, almeno nei primi anni di vita sul tour quando il suo corpo era ancora in piena fase di maturazione e crescita organica.
    Badio, nato in Argentina il 3 marzo 1973, ha passato molti anni insieme a Djokovic, fornendo un’assistenza H24 e a 360° al più vincente dell’era moderna. Chiniesilogo e Fisioterapista, Badio ha sempre lavorato con il serbo seguendo un approccio olistico: attenzione massima al corpo in modo che possa lavorare in stretta armonia e sintonia con la mente. Focus importante sull’alimentazione, idratazione, al rilassamento muscolare e mentale prima e dopo ogni seduta, con lavori molto simili allo yoga e terapie orientali, che per Badio sono un toccasana per far lavorare la “macchina-corpo” con la massima scioltezza e naturalezza, in modo da prevenire altri infortuni.
    Per presentare meglio Badio, ripropongo una parte di un’interessante intervista (datata 2021) nel quale il fisioterapista racconta il suo lavoro con Djokovic, la loro giornata e l’attenzione quasi maniacale al dettaglio. In quella stagione, lo ricordiamo, Djokovic è arrivato a tre set dal completare un incredibile Grande Slam annuale.
    “La responsabilità con un tennista come Djokovic è del 200%, perché quando tocchi un atleta del genere, di così alto livello, in qualsiasi momento puoi essere a un secondo dal fargli male” raccontava Badio. “Devi conoscere la sua anatomia e la tua professione, così come lui conosce il suo corpo. Era importante avere una vasta esperienza nel campo professionale e, inoltre, essere un po’ più a un livello alternativo e olistico. Ho studiato medicina cinese per molti anni. Questa mia esperienza in altri campi gli è stata di aiuto”.
    “Seguiamo un approccio olistico. Uniamo tutto in qualcosa di molto globale, corpo e mente, con un senso spirituale, non tanto di religione, visto che ne abbiamo una diversa. Questo ci rende due persone molto spirituali che meditano e con uno spazio per imparare. Restiamo da soli per molto tempo e creiamo una connessione senza parole. In effetti, lavoro molto in silenzio con lui”.
    Come lavorava con Novak? “Inizia il giorno prima di un torneo o di una partita. Devo sapere come dormirà, tutte le cose di cui ha bisogno, preparare i suoi drink con gli elettroliti, cosa dovrebbe prendere la sera prima, la sua dieta… devo avere tutto questo controllo e quando arriva il giorno della partita gli chiedo come sta. È un lavoro di 24 ore con lui. Non posso passare quattro ore a curarlo e poi non andare a vederlo prima di giocare. Devo seguirlo in ogni momento, anche quando è seduto, per vedere qual è la sua postura, o per sapere quanta acqua ha bevuto o quanto ha mangiato, o se ha parlato a lungo con una persona al telefono, perché ogni minimo dettaglio può alterarlo in una partita. Quella è la parte esterna. Quando lo curo fisicamente, arriva la parte in cui devo lavorare a livello manuale con la terapia in modo che sia in condizioni ottimali. È una macchina, una Ferrari, come la chiamo io, e va sempre regolata al millimetro”.
    Dopo l’addio al duo Ferrara – Naldi, che avevano accompagnato la crescita sportiva di Jannik verso eccezionali traguardi, si è affidato a due professionisti di grande esperienza. Una scelta di altissimo profilo, per continuare a migliorare – mantra di Sinner – e continuare a vincere. La prima uscita è prevista all’ATP 500 di Pechino, dove l’azzurro è campione in carica. Arriverà un “autunno caldo”, con molti punti da difendere. Sinner si farà trovare pronto. Buon lavoro a tutto il team.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Petkovic esalta il tennis di Sinner: “A chi lo considera noioso, consiglio di vederlo dal vivo. Kyrgios? La gente smetterà di credere in quel che dice”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Tra i tanti blog tennistici che animano il web, uno dei più interessanti è certamente quello dell’ex pro tedesca Andrea Pektovic, “Finite Jest”, la sua personalissima finestra su mondo della racchetta del quale è stata importante protagonista fino al 2020, anno del suo ritiro. L’ex top10 WTA nei giorni scorsi ha aspramente criticato Nick Kyrgios per la sua incredibile crociata anti-Sinner, affermando di sentirsi “Triste e arrabbiata per le sue ripetute frecciatine sui social” contro il nostro miglior tennista. “Nick potrebbe essere fantastico, quando parla in tv è molto interessante, ma continua ad auto-sabotarsi con assurdità misogine. I suoi contenuti sono interessanti, dice cose positive sul tennis femminile in diretta ma poi lo denigra online. Tutto questo lo fa diventare antipatico e la gente smetterà di credere in quel che dice” .
    Ancor più interessante il suo parere sul gioco di Sinner, a suo dire tutt’altro che noioso. Nel suo lungo articolo “New York Blues” Petkovic affronta vari temi dall’ultima edizione di US Open, vinta da Sabalenka e Sinner, e si sofferma in un bel paragrafo sul gioco di Jannik.
    “Ad essere onesti, ci vuole un bel coraggio per giocare contro il miglior giocatore del pianeta in questo momento, Jannik Sinner” scrive la semifinalista di Roland Garros 2014. “Per chiunque trovi noioso il suo tennis, vi esorto a provare a vederlo dal vivo, se potete. Il modo in cui si muove, sempre in perfetto equilibrio, il modo in cui il suo corpo è leggermente inclinato in avanti come se stesse scendendo da un pendio con gli sci, è una cosa meravigliosa. Non importa quanto forte colpisca, non perde mai l’equilibrio“.
    “Lo stesso si potrebbe dire del suo comportamento fuori dal campo. Va avanti e basta. Una cosa che non si può vedere in TV ed è davvero sorprendente è come Jannik colpisce la palla ancora più forte, con ancor più decisione, quando arriva il momento più importante della partita. Anche Novak Djokovic o Rafael Nadal a volte rallentano un po’ il ritmo per fare più scambi e giocare con attenzione quando è il momento cruciale. Non così Jannik Sinner, lui cerca colpi ancor più grandi e potenti, e in qualche modo riesce, in modo del tutto naturale, a colpire con maggior sicurezza quando spinge ancor più forte. Davvero sbalorditivo da guardare”.
    “Una delle cose più importanti da capire nel gioco del tennis è come trovare il giusto equilibrio tra rilassamento e concentrazione. Tra tensione e scioltezza. Jannik Sinner sembra avere la ricetta segreta” conclude la tedesca.
    Un’analisi molto interessante, che sottolinea uno dei segreti che rendono Sinner così forte e difficile da battere. 55 vittorie e sole 5 sconfitte nel 2024, con 2 Slam, 2 Masters 1000 e 2 ATP 500 vinti. Il 2024 è un anno magico per Jannik, sempre più sicuro e competitivo sul tour.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Toni Nadal sul successo di Sinner a US Open: “Da fondo campo è quasi ingiocabile per la stragrande maggioranza dei suoi avversari. Sapere di aver la coscienza pulita lo ha aiutato”

    Toni Nadal

    Toni Nadal continua a difendere Jannik Sinner ed esalta le sue qualità di colpitore da fondo campo che, a suo dire, lo rendono ingiocabile per la maggioranza dei suoi avversari. Attraverso il suo consueto editoriale sul quotidiano iberico “El Pais”, lo zio più famoso del tennis è tornato sullo splendido successo del n.1 altoatesino a US Open, affermando di non essere affatto sorpreso del livello di gioco toccato da Sinner e nemmeno dell’ottima gestione delle emozioni e pressione derivata dalla sfortunata faccenda della positività. Già prima del torneo Toni aveva affermato di esser certo della buona fede e correttezza di Jannik, in quest’ultimo editoriale conferma pienamente il suo pensiero Pro-Sinner, temendo che per Alcaraz sarà dura batterlo.
    “Jannik è diventato un giocatore praticamente ingiocabile per la stragrande maggioranza dei suoi rivali” scrive Nadal. “I suoi colpi sono precisi, viaggiano a una velocità molto elevata ed è in grado di produrli commettendo pochissimi errori gratuiti. Batterlo da fondo campo è un’impresa quasi impossibile, per questo non mi è sembrata una grande strategia quella tenuta da Fritz in finale a New York. Nei primi due set ha scelto di affrontarlo giocando scambi molto veloci da fondo campo, cercare di sorprenderlo o di fare un vincente, Ma far sbagliare l’italiano è stato, come abbiamo potuto vedere, praticamente impossibile”.
    “Nella settimana precedente al torneo di New York ci chiedevamo se le polemiche generate dal suo caso avrebbero potuto influenzare Sinner, ma l’italiano ha dimostrato nuovamente non solo di essere uno dei migliori sul circuito a livello tecnico ma anche di essere in grado di gestire al meglio le situazioni più complicate. La certezza di avere la coscienza pulita lo ha aiutato”.
    “Devo dire che mi piace ancora di più il gioco di Alcaraz, lo preferisco quando lo guardo, ma devo anche ammettere e temo che il notevole miglioramento dell’attuale leader, soprattutto a livello mentale, gli renderà le cose davvero difficili. Una cosa è certa: la loro rivalità è decisamente la nuova realtà del tour” conclude Toni.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO