More stories

  • in

    Jannik Sinner: “Sento di aver fatto un grande passo in avanti rispetto all’anno scorso, al servizio e in tutto il gioco”

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Vincere aiuta a vincere, andando un passo alla volta. Un vecchio adagio dello sport calza a pennello per le parole di Jannik Sinner rilasciate dopo l’ennesima splendida prestazione e bella vittoria contro Alex De Minaur in semifinale alle ATP Finals. Ha vinto 18 set di fila nel torneo, meglio di Sampras e Federer, ma Jannik pensa un match alla volta e ripete il suo mantra: scendere in campo dando il 100% di quello che nella giornata può dare. Queste le risposte di Sinner ai cronisti dell’Inalpi Arena.

    6-5 nel primo set, lì c’è stato un clic: “Ho avuto alcune palle break nel set, lui ha giocato un ottimo tennis. Lì ho trovato la forza per colpire ancor più forte e dal secondo set ho iniziato a giocare sempre meglio, tirando più forte e muovendo meglio la palla. Anche lui ha avuto chance di togliermi in game di servizio, sono felice della mia prestazione”.
    Fattore indoor: “Ogni match è differente, anche contro Carlos. Tra Roma e Parigi, sempre su terra, sono state partite diverse. È stato un anno bellissimo per me, sono felice di concluderlo qua. Vedremo domani che cosa succederà. Sento di aver un buon livello di gioco, c’è ancora una partita da giocare. Felix l’ho affrontato qua, è un bel giocatore indoor, difficile da battere. Mi sento molto a mio agio quando si gioca al coperto. Come mai? Tra Vienna, Parigi e qua sono tre tornei molti diversi, come condizioni, ma non c’è vento, sole, altre cose. Quando siamo al coperto mi sento bene, si adatta al mio gioco perché è abbastanza veloce, è buono per la pressione e il ritmo”.
    Un consiglio per De Minaur per migliorare ancora: “Ho giocato molte volte contro lui, e sento che ogni volta migliora. Il rovescio è stato ottimo, è sempre più consistente e gioca un ottimo livello. Arrivare in top 5? Ce la può fare, è fortissimo fisicamente, ha una ottima mentalità, contro Taylor ha vinto la partita restando molto forte a livello di concentrazione”.
    Chiedono a Jannik sulle serie vincenti contro molti avversari. “Anni fa ero in difficoltà a vincere contro Medvedev, ero sotto 6-0. Quando trovi una chiave contro alcuni giocatori, può funzionare per una partita, magari per due o chi lo sa. Bisogna sempre stare attenti, la testa resta fondamentale, soprattutto nei momenti chiave del match, come quando si è 5 pari. Scendo in campo pensando al mio meglio per quella giornata. Tendo a dare il 100%, ma se un giorno sono all’80%, darò il meglio di quell’80. Ogni partita è importante, e ancor più a fine anno. Ti aiuta anche ad arrivare motivato nella preparazione”.
    “Scelta alla monetina? Non scelgo sempre di servire o ricevere, dipende anche dalla giornata, da come mi sento. A volte decido di servire così magari sono davanti nel punteggio, ma dipende anche da chi affronti”.
    “Non so cosa poteva accadere nei tre mesi di stop. Non ci penso più ormai. Ho giocato molto bene nei tornei, non tanti, che ho giocato. È stato un 2025 incredibile. Le cose succedono perché c’è un motivo. È andata così. Parigi… l’ho persa come l’ho persa, ma poi forse anche per quello ho vinto Wimbledon. Sono contento di essere in questa posizione. Finire la stagione con un’altra finale, e qua a Torino, sono davvero contento”.
    “Sto bene, a volte mi copro il volto con l’asciugamano per trovare la massima concentrazione. In campo c’è sempre un po’ di confusione. No no, non mi sono soffiato il naso, sto bene!”
    “Terza finale… c’era qua mio fratello. Papà e mamma non credo verranno, hanno fare cose a casa, probabilmente più importanti (sorride). Se mi sento diverso da tre anni fa? Giochiamo tutto l’anno, è difficile pensare a come giocherò una finale. Ho fatto un grande passo in avanti rispetto all’anno scorso, servo meglio e gioco meglio in tutto. Mi auguro che domani sia una bellissima finale, con un livello molto alto. Servono due giocatori in forma. Speriamo domani sia così, e che vinca il migliore”.

    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner impone la sua legge, De Minaur regge solo un set. L’italiano è in finale alle ATP Finals 2025

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner è potenza e controllo, pochi come lui riescono a gestire questi due impostori alla massima velocità e senza compromessi. E quando Jan serve così bene, per gli altri è Sipario. Anche per un irriducibile Alex De Minaur nella prima semifinale delle ATP Finals 2025, bravissimo a giocare un primo set stellare per aggressività, rincorse e tenuta, tatticamente ineccepibile, ma la “morsa” sportivamente terrificante dell’azzurro ha prevalso, con la sua atea mistica meccanica, in permanente rivoluzione. Finisce 7-5 6-2 per Sinner, nono successo consecutivo nel torneo che gli vale la terza finale di finale a Torino, dove attende Carlos Alcaraz o Felix Auger-Aliassime. È il 13esimo successo in altrettante partite per il pusterese contro l’australiano, oggettivamente non c’è mai stata la sensazione che Jannik potesse perderla, ma nel primo set ha dovuto lavorare non poco, c’è stato equilibrio e anche spettacolo, tutto grazie a un De Minaur rinvigorito dall’inattesa qualificazione e sceso in campo in modalità “Demon”, velocissimo a coprire il campo, super offensivo e pronto a prendersi rischi indicibili anche negli scambi di ritmo a grande velocità, la “palude” dell’avversario, che ha affrontato con coraggio leonino e vincendo molti punti con una caparbietà da campione.
    Sinner non è riuscito a prendersi il break in apertura, quindi è crollato sotto 0-40 e lì è salito in cattedra il servizio, colpo che ha sostenuto alla perfezione la sua prestazione (ha chiuso con il 75% di prime in gioco, vincendo il 82% dei punti). Quindi ha iniziato a pressare dalla risposta ed è arrivato a palla break nel settimo e nono game, senza riuscire a strapparlo ‘sto break, tra qualche risposta non ottimale e un irriducibile De Minaur. Ha archiviato benissimo le delusioni per le chance non sfruttate Jannik, granitico nei suoi game, allungando finalmente sul 5 pari all’ottava palla break, questa finalmente presa di forza. È stata una liberazione, da lì in avanti è andata in scena un’altra partita. Libero di testa e braccio con il vantaggio in cascina, Sinner ha giocato 20 minuti clamorosi, nei quali ha messo in mostra un campionario di tennis esaustivo per spinta, precisione, intensità. Una furia. Voleva staccare Alex e l’ha fatto in modo brutale, mostrando davvero i muscoli, la sua qualità all’impatto magistrale e anche il piglio del campione.
    Nel primo set invece qualche errore di troppo, in particolare col rovescio arrivando in corsa – un leggero ritardo negli impatti, o un minimo di tensione per il non riuscire a scrollarsi di dosso un avversario al suo massimo. In quei passaggi, fatti di un tennis piuttosto fisico, forse Sinner è stato un filo meno brillante, ma l’ha ripetuto lui stesso dopo il netto successo vs. Shelton, non sono una macchina, non posso essere sempre al 100%. Passaggi, perché poi la sua intensità è cresciuta e le cose sono cambiate. Diciamo che, rispetto a tante nette vittorie su De Minaur, in questa di Torino ci sono state delle fasi nelle quali non è riuscito a sovrastare l’avversario sul piano della spinta, fisico. Anche per merito di Alex, che veramente ha dato tutto e di più. Se abbiamo avuto una bella partita, con scambi mozzafiato e tanto agonismo, soprattutto nel primo set, è stato merito di De Minaur, da applausi. Poi nel secondo è stato Sinner show. Come più volte ripeto, non dobbiamo mai commettere l’errore di pensare che tutto per Jannik sia facile… Il fatto che quasi sempre vinca e che abbia dei bilanci contro tanti avversari con un dominio schiacciante non significa che non possa arrivare una partita più tirata e con qualche difficoltà da gestire.
    Sicuramente il rendimento splendido del servizio è un fattore decisivo per Sinner. Oggi gli Ace sono stati “solo” 7, ma il servizio è funzionale a prendersi il punto, non deve necessariamente essere diretto; ancor più contro un vero incontrista come De Minaur: l’aussie infatti può prendersi in velocità se entra benissimo nella tua velocità e la sfrutta a suo favore. Per questo cercare con insistenza una prima palla di servizio con più effetto, che saltasse alto o che schizzasse via con un taglio slice è stata una scelta tatticamente corretta per non dare mai ritmo a “Demon”. Di una cosa possiamo stare certi: la lucidità di Jannik nella gestione delle scelte di gioco è ormai enciclopedica. Jannik non ha ancora subito un break in tutto il torneo, annullando le 12 chance concesse. Di Granito.
    Jannik parla dopo il successo su De Minaur (foto Brigitte Grassotti)

    “Ho sbagliato qualche risposta oggi, lui ha servito e giocato molto bene, poi nel secondo set sono riuscito ad alzare il livello. È l’ultimo torneo dell’anno, siamo un po’ stanchi. Ho la fortuna di avere tutti voi che mi date una spinta speciale. Domani sarà difficile, ma giocare qua in Italia è bellissimo, grazie!” queste le parole a caldo di Jannik a Diego Nargiso. In serata sapremo se sarà di nuovo sfida ad Alcaraz, o se ci sarà la rivincita del secondo incontro del girone Borg contro Auger-Aliassime. Intanto, una certezza: Jannik la domenica decisiva a Torino ci sarà. C’è sempre.
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    De Minaur alza la prima palla del match. Bel servizio. Poi si scambia e… indovinate chi impone un bel ritmo e maggior profondità. La chiave per Alex sarà proprio non finire sotto la “morsa” di Jannik, uscirne per lui è complesso. Un secondo diritto out dell’aussie e siamo già 15-30. Terzo diritto sbagliato, e 15-40, due palle break. Con coraggio De Minuar rischia tutto, prima un vincente col diritto lungo linea, poi attacca la rete con la massima velocità del suo braccio e si salva. Tantissima fatica, ma con un volée sicura ADM muove lo score. Parte fortissimo in risposta l’australiano, gioca molto profondo e non sbaglia niente. Indovina un bel lob e poi col lungo linea sposta tanto e bene Jannik che si ritrova sotto 0-30. Attenzione: con un diritto d’attacco appena largo, 0-40, tre palle break per De Minaur. Servizio e poi un diritto consistente, le prime due PB volano via; ACE sulla terza, che concentrazione… 5 punti di fila, perfetto. E 1 pari. La componente di rischio nel tennis di Alex è massima, spinge tutto oltre il suo standard di controllo, è scontato che arrivino anche errori oltre a giocate importanti. Assai più easy il secondo turno di JS, arriva anche la prima accelerazione lungo linea di rovescio, colpo che non leggi e non rimetti tanto è precisa e veloce. La grande profondità delle traiettorie tiene a galla De Minaur, con Sinner un po’ “tranquillo”, o almeno incapace in questa fase in risposta di andare sopra alla velocità del rivale. Forse sta studiando le mosse,. Ha preso ritmo al servizio Jannik e i suoi game ora sono in controllo. Scocca la mezz’ora sul 3 pari. Siamo nel fatidico settimo game, e Sinner ingrana le marce alte. Due risposte più ficcanti e via col diritto, pesantissimo. 15-30. Comanda uno scambio magistrale Sinner, sballotta l’altro da tutte le parti, ma lo smash cadendo indietro non è facile e lo sbaglia di poco in corridoio. Jannik ha alzato appena la parabola, la palla gira di più e Alex sbaglia. 30-40. Bravo De Minaur a reggere sulla palla break, riesce a difendersi nell’angolo e Jannik trova solo rete col diritto quasi in contro balzo. C’è spettacolo, e intensità. Meraviglioso cambio in lungo linea col rovescio, nemmeno le gambe più veloci del west, quelle di ADM, possono far qualcosa. PB#2. Non passa la risposta di Sinner. Si salva ancora l’australiano, 4-3. JS impatta 4 pari con un turno di battuta che non dura nemmeno un minuto, e un impatto col diritto in contro balzo sul 40-0 allucinante per velocità dello swing e precisione della traiettoria. Il nono game si complica all’improvviso per l’australiano. Da un 40-15 “comodo”, arrivano due risposte molto profonde di Jannik, e ai vantaggi c’è la seconda palla… Sinner non fa pregare: risposta nei piedi, si mette a macinare un ritmo e profondità che provoca l’errore di De Minaur. Palla Break, la quinta. Regge Alex, attacca subito e si salva ancora. Quanto corre, quanto regge “Demon”, davvero indiavolato in difesa sullo scambio che gli vale il 5-4. Ormai ogni turno dell’australiano è difficile… Sul 5 pari Sinner sul 30 pari tira un passante di rovescio splendido, in allungo, l’approccio di ADM non era affatto male, ma il passante top. 30-40, ma nemmeno la sesta palla break è di Sinner, la difesa e il cuore dell’australiano reggono. Jannik martella, ossessivamente, senza soluzione di continuità e arriva la settima chance di break. Ace! Sinner entra di potenza, col diritto lungo linea si prende l’ottava palla break. Lo stadio inneggia al nostro campione. Eccola! Risposta, diritto potente e poi un rovescio in anticipo vincente. BREAK Sinner, 6-5 all’ottava chance. L’italiano fissa lo score sul 7-5 al secondo set point, con un servizio angolato. Applausi a De Minaur, grandissima resistenza e anche qualità in tanti momenti cruciali, ma la forza di Sinner ha prevalso, nonostante troppi errori (in particolare in risposta) per i suoi massimi standard, forte un rendimento del servizio eccellente: 78% di prime, perdendo solo 4 punti.
    Sinner inizia col punto esclamativo nel secondo set, passante in corsa di diritto che fulmina l’attacco ottimo di De Minaur. La faccia di Alex mentre torna indietro è tutta un programma… Sente il peso di un set giocato da favola ma ugualmente perso. L’altro è famelico: arriva sulla smorzata e rimette la palla sulla riga. 0-40, De Minaur è già spalle al muro. Meno prime palle per Alex, un peccato che non ti puoi permettere contro Sinner. Salva la prima chance l’australiano, con un errore di Jannik in scambio, diversi rovesci in rete oggi. Poi ne tira uno lungo linea in difesa talmente bello e preciso che De Minaur non ci crede nemmeno, frustata in spaccata, con un controllo della palla misterioso. BREAK Sinner, 1-0, può fare corsa di testa. Serve davvero bene Jan, siamo sempre sopra all’80% e varia anche molto gli angoli, non è per niente facile per l’australiano entrare ed essere pericoloso. 2-0 Sinner. Jannik sembra abbia voglia di chiuderla “presto”. Da 40-15 in risposta risale con una risposta vincente, un attacco e volée perfetta e un pressing col diritto mostruoso. C’è una palla break e Jannik si affida alle certezze ataviche: scambio a ritmo impossibile e via… BREAK Sinner, 3-0 “pesante”. Scatto micidiale, De Minaur annichilito. Ormai è quasi accademia, Jannik lascia correre in braccio e fa quel che vuole, assistiamo ad una serie di accelerazioni una meglio dell’altra, e 4-0. Si incita Alex dopo un bel servizio, cancella mentalmente l’ennesimo uppercut subito da Jannik, un vincente lungo linea di rovescio dei suoi. Ma ormai l’azzurro è totalmente decontratto, arriva sulla palla prima e la colpisce con un’abilità da Maestro. 30-40, ennesima palla break. Ace, si salva Alex, rifiuta di subire un “bagel” in un match così ben giocato. Annulla anche una seconda palla break De Minaur, stavolta regge la velocità in scambio dell’italiano. 4-1. Sinner si distrae forse nel sesto game. Risale da 0-30, si va ai vantaggi e sbaglia una volée non difficile, c’è una palla break per ADM. ACE! Ancora non ha subito un break l’azzurro in tutto il torneo… e quarta chance annullata oggi. Sinner chiude il game e quindi il match per 6-2 con l’ennesimo turno ottimo, con una perla di tocco da campione. Sarà di nuovo finale, la terza di fila a Torino. Applausi al nostro, immenso, Campione.

    Jannik Sinner vs Alex de Minaur ATP Turin Jannik Sinner [2]76 Alex de Minaur [7]52 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2A. de Minaur 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 df 40-305-1 → 5-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-404-1 → 5-1A. de Minaur 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 ace4-0 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 40-03-0 → 4-0A. de Minaur 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A2-0 → 3-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-0 → 2-0A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-156-5 → 7-5A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 5-5A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 ace A-400-1 → 1-1A. de Minaur 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace 40-40 A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals 2025 – Torino: I risultati completi delle Semifinali. In campo Jannik Sinner (LIVE)

    Inalpi Arena – ore 12:00Simone Bolelli / Andrea Vavassori vs Harri Heliovaara / Henry Patten Il match deve ancora iniziare
    Jannik Sinner vs Alex de Minaur (Non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare
    Joe Salisbury / Neal Skupski vs Julian Cash / Lloyd Glasspool (Non prima 18:00)Il match deve ancora iniziare
    Carlos Alcaraz vs Felix Auger-Aliassime (Non prima 20:30)Il match deve ancora iniziare

    🏆 JIMMY CONNORS GROUP| Pos | Player | Note | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W% || — | —————– | ————— | ——— | ——- | —— | ——– | ——- || 1 | C. Alcaraz 🇪🇸 | QUALIFICATO | 3-0 | 6-1 | 85.71% | 44-28 | 61.11% || 2 | A. de Minaur 🇦🇺 | QUALIFICATO | 1-2 | 3-4 | 42.86% | 37-39 | 48.68% || 3 | T. Fritz 🇺🇸 | | 1-2 | 3-4 | 42.86% | 36-39 | 48.00% || 4 | L. Musetti 🇮🇹 | | 1-2 | 2-5 | 28.57% | 29-40 | 42.03% |
    🏆 BJORN BORG GROUP| Pos | Player | Note | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W% || — | ———————– | ————— | ——— | ——- | ——- | ——– | ——- || 1 | J. Sinner 🇮🇹 | QUALIFICATO | 3-0 | 6-0 | 100.00% | 38-22 | 63.33% || 2 | F. Auger-Aliassime 🇨🇦 | QUALIFICATO | 2-1 | 4-3 | 57.14% | 37-40 | 48.05% || 3 | A. Zverev 🇩🇪 | | 1-2 | 2-4 | 33.33% | 30-34 | 46.88% || 4 | B. Shelton 🇺🇸 | | 0-3 | 1-6 | 14.29% | 35-44 | 44.30% |
    🏆 PETER FLEMING GROUP| Pos | Pair | Note | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W% || — | ————————————— | ————— | ——— | ——- | —— | ——– | ——- || 1 | S. Bolelli 🇮🇹 / A. Vavassori 🇮🇹 | QUALIFICATI | 2-1 | 5-2 | 71.43% | 38-30 | 55.88% || 2 | J. Cash 🇬🇧 / L. Glasspool 🇬🇧 | QUALIFICATI | 2-1 | 4-2 | 66.67% | 34-29 | 53.97% || 3 | M. Granollers 🇪🇸 / H. Zeballos 🇦🇷 | | 1-2 | 2-5 | 28.57% | 29-36 | 44.62% || 4 | K. Krawietz 🇩🇪 / T. Puetz 🇩🇪 | | 1-2 | 3-5 | 37.50% | 30-36 | 45.45% |
    🏆 JOHN MCENROE GROUP| Pos | Pair | Note | Match W/L | Set W/L | Set W% | Game W/L | Game W% || — | ———————————– | ————— | ——— | ——- | —— | ——– | ——- || 1 | J. Salisbury 🇬🇧 / N. Skupski 🇬🇧 | QUALIFICATI | 3-0 | 6-1 | 85.71% | 37-28 | 56.92% || 2 | H. Heliovaara 🇫🇮 / H. Patten 🇬🇧 | QUALIFICATI | 2-1 | 5-2 | 71.43% | 37-27 | 57.81% || 3 | M. Arevalo 🇸🇻 / M. Pavic 🇭🇷 | | 1-2 | 2-5 | 28.57% | 30-39 | 43.48% || 4 | C. Harrison 🇺🇸 / E. King 🇺🇸 | | 0-3 | 1-6 | 14.29% | 29-39 | 42.65% | LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner, padrone assoluto del veloce indoor: un nuovo record storico alle ATP Finals

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Quando il tennis si sposta al coperto, Jannik Sinner si trasforma. La superficie veloce indoor sembra esaltare ogni parte del suo gioco, ma se a questo si aggiunge l’atmosfera elettrica del torneo di casa e il sostegno del pubblico nostrano, il risultato è un giocatore quasi impossibile da battere. Le ATP Finals, per Sinner, non sono semplicemente un torneo: sono uno scenario in cui il suo tennis raggiunge una qualità difficilmente eguagliabile.
    Prova ne è il record che l’azzurro ha appena scolpito nella storia del torneo. Nessun giocatore, prima di lui, era mai riuscito a vincere tutte e tre le partite della fase a gironi senza perdere un set per due anni consecutivi. Un primato che certifica non solo la continuità, ma la superiorità che Sinner sta esprimendo nel finale di stagione.
    Un 2025 di una regolarità disarmanteIl match contro Ben Shelton, pur non avendo peso sulla qualificazione — già assicurata dopo le prime due vittorie — è stato l’ennesimo esempio della solidità dell’italiano. Anche quando non ha nulla da difendere o da conquistare, Sinner entra in campo con la stessa intensità e la stessa mentalità vincente. È così che ha chiuso il Round Robin senza cedere un set, accedendo alle semifinali con un percorso immacolato.Il successo con Shelton gli permette inoltre di inserirsi in una statistica estremamente selettiva: Sinner ha raggiunto le semifinali in tutti e quattro i tornei dello Slam nel 2025, oltre che alle ATP Finals. Un’impresa compiuta in precedenza soltanto da tre leggende del tennis:
    Novak Djokovic (2012, 2013, 2015, 2021, 2023)Roger Federer (2005, 2006, 2007, 2009)Ivan Lendl (1987)
    Sinner diventa così il primo giocatore del nuovo millennio, al di fuori di Federer e Djokovic, capace di mostrare una tale regolarità ai massimi livelli durante un’intera stagione.
    Il livello del numero uno dell’annoChe si tratti di Slam o Finals, Sinner ha dimostrato una costanza che pochi possono sostenere. Il 2025 dell’italiano è stato una marcia ininterrotta fatta di semifinali, finali e titoli, con pochissime pause. E, cosa ancora più importante, la sensazione è che il suo livello continui a crescere nei grandi appuntamenti, esattamente come fanno i veri fuoriclasse.
    Sinner chiude la fase a gironi di Torino da imbattuto, con numeri che confermano ciò che si percepisce guardando i suoi match: solidità mentale, precisione estrema al servizio, capacità di togliere il tempo all’avversario e un dominio quasi totale negli scambi da fondo campo. Un mix che indoor risulta ancora più devastante. Se non fosse stato fermo per tre mesi la prima posizione mondiale sarebbe stata salda nelle sue mani.
    Verso le semifinali: l’uomo da battereCon questo nuovo record e una stagione già ricca di traguardi storici, Sinner entra nelle semifinali delle ATP Finals come l’uomo da battere. Torino, ancora una volta, lo ha visto brillare come pochi giocatori nella storia del torneo. E se il livello resta questo, ogni avversario dovrà trovare qualcosa di straordinario per fermarlo.Il 2025 di Jannik Sinner è già un anno da incorniciare con due vittorie Slam. E non è ancora finito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner dopo la vittoria su Shelton: “Il fatto che non perda un set significa che faccio le scelte giuste nei momenti giusti”

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Otto vittorie di fila a Torino, dopo il successo dell’anno scorso, senza perdere nemmeno un set, e l’ennesima dimostrazione di forza contro Shelton, dominato per settima volta di fila. Numeri, certificano l’incredibile forza e qualità di Jannik che in condizioni indoor è davvero formidabile. Nonostante tutto Sinner tiene i piedi per terra, pensa un match alla volta e non considera alcuna vittoria né facile né scontata, nemmeno la semifinale vs. De Minaur che ha battuto 12 volte su 12 partite. Il fatto che vinco significa che sto facendo bene, questo il succo del suo pensiero. Queste le parole del n.2 del mondo.
    “Sono felice di essere in semifinale e spero di poter fare una bella partita”. C’è un record di 12-0 a favore di Jannik vs. De Minaur. “Quel che è accaduto in passato, è passato. Nei nostri incontri alcune volte è stato molto vicino a me, vedremo come andrà domani. Lui ha sofferto una dura sconfitta ma rapidamente si è ripreso e questo dimostra come il tennis è difficile e come le cose cambiano. Contro Taylor ha giocato uno dei migliori match della sua annata, quindi non vedo l’ora di tornare in campo di fronte al bel pubblico di Torino, farò del mio meglio”.
    “La Davis è uno degli argomenti più interessanti. Ogni giocatore ha la sua opinione, io penso che giocarla con questo tipo di calendario è difficile. Mi piacerebbe in futuro vederla ogni due anni. Quando ci sono due team che si affrontano entrambe all’estero non è la condizione ideale. Non ho mai giocato da vecchia Davis, andando in posti come Argentina, Brasile… penso che quella fosse la vera Davis Cup. A Malaga abbiamo avuto molto sostegno, non è lontano dall’Italia. Giocare in questo formato le finali non è lo stesso spirito di una volta. Penso che poterla disputare ogni due anni potrebbe essere una buona opzione”.
    Differenza tra giocare partite nei gruppi e semifinali: “Non ci sono feeling diversi, ogni match è importante. Non cambia poi tanto dai round robin alle semifinale”.
    “Ogni tennista nel girone mi ha affrontato con le sue qualità, è difficile giocare contro ognuno di loro. Tutti e tre servono molto bene, e quindi se subisci un break poi riprenderli è difficile. Non è prima volta che li ho affrontati e quindi sai che cosa può succedere. Ben oggi ha provato a cambiare qualcosa, mi sono fatto trovare pronto. A volte bastano pochi punti a decidere le partite. Sono sempre stato lucido a gestire i punti importanti”.
    “Alcaraz ha ricevuto il n.1, cosa ho provato? Stavo molto attento alla partita che dovevo giocare. Sono felice per lui, ma se dicessi che sono super felice ti direi una bugia, sono onesto. Ma lui ha giocato una stagione incredibile, otto tornei vinti, quindi se lo merita. Sta giocando a un livello altissimo, è competitivo su ogni superficie, sta giocando un tennis molto aggressivo, l’abbiamo visto nei sui match del girone. La pressione l’ha avuta anche lui e l’ha gestita molto bene. È un bravissimo ragazzo, ha un bel team intorno a se per arrivare a grandi traguardi. È una motivazione per me, faremo un grande lavoro l’anno prossimo”.
    “Non perdo un set dall’anno scorso? Significa che sto facendo le scelte giuste nei momenti giusti. Oggi nel tiebreak se fossi andato sotto di un mini-break magari perdevo, come contro Sasha se avessi servito male potevo perdere. Sono contento di rimettermi in gioco ma non sono una macchina, prima o poi perderò”.
    Come motivarsi senza sottovalutare De Minaur: “La motivazione c’è sempre, è una semifinale a Torino, ultimo torneo dell’anno. Basta già questo per provare a vincere domani. Non sottovaluto mai i miei avversari. Sto cercando di essere al 100% nella giornata. Domani vediamo come starò. Io ho molto da perdere, lui poco o niente quindi c’è sempre la pressione. Cerco di essere sempre attento a quello che faccio”.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals 2025: Jannik Sinner in controllo, regola Shelton con sostanza e qualità. Tre vittorie in tre match a Torino

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner è più forte di Ben Shelton, in tutto. Costanza di rendimento, solidità, pressione, scambio, difesa e attacco, risposte, ma pure… al servizio, e non solo per gli 11 Ace vs. 6 quanto per l’efficacia complessiva di un colpo che sta viaggiando alla grande e sostiene a dovere il tennis dell’azzurro, davvero prossimo alla perfezione in questa fase finale della stagione. E Se Ben va sottoa Jannik pure nello scontro alla battuta, allora è Sipario. L’ennesima conferma della superiorità di Jannik su Ben viene dalla prestazione eccellente e vittoria senza macchia dell’italiano nel terzo match del girone Borg alle ATP Finals 2025, un 6-3 7-6(3) in totale scioltezza che conferma quant bene il n.2 del mondo stia giocando in quest’edizione del torneo dei “maestri”. La sensazione dal campo è stata inequivocabile: Jannik ha controllato con maestria e sicurezza l’avversario, il tempo di gioco, gli scambi, lo spazio sul campo. Controllo totale, a tratti dispotico. Non c’è stato un solo momento di vera difficoltà, con una sola palla break concessa nel quarto game del primo set – sotto un Ben arrembante – e annullata da Sinner affidandosi alla certezza della sua qualità nettamente superiore sfidando il rovescio del rivale in scambio. Solo in alcuni passaggi nei 94 minuti di gioco Jannik ha dato l’impressione di aver spinto al 100%, momenti nei quali ha deciso di provare la sua massima velocità e staccare Ben, per non correre alcun rischio. Ha servito molto bene l’italiano, con il 75% di prime in gioco e vincendo l’81% dei punti, ma anche il 56% con la seconda, vista la totale aggressività di Shelton, è un bel metro della forza di Jannik. Un successo limpido, il settimo consecutivo contro il nativo di Atlanta, che lo porta di forza in semifinale (e ottava vittoria di finale nel torneo, anzi pure la dodicesima sulle ultime tredici partite disputate sotto il tetto dell’Inalpi Arena).
    “Sono partito con un break sopra, e da poi è andata bene. Ho cercato di stare lì mentalmente, è stata un’ottima partita” afferma Jannik a caldo in campo a Diego Nargiso. “Sono felice di essere in semifinale e di poter giocare con una buona energia”. Il servizio sta performando e lo aiuta nei momenti difficili: “Non è sempre così… (sorride Jan). Stiamo lavorando tanto. Ben è stato molto aggressivo sulla mia seconda, ho cercato di variare la velocità. Facciamo le cose giuste”.
    Già, in queste ultime parole c’è l’essenza del Sinner attuale: fare le cose giuste. Giocare un bel tennis, potente, aggressivo, ma sempre con misura e seguendo una tattica ineccepibile. Applicare punto per punto uno schema vincente, pronto a correggere il tiro se qualcosa va fuori da quanto studiato a tavolino. Vincere, ma senza esagerare, senza prendersi rischi eccessivi, aumentando progressivamente la spinta dei colpi fino a staccare l’avversario, quindi continuare a giocare affidandosi a quel che più funziona e così veleggiare sicuro verso il successo. Una condotta che potrebbe apparire persino “noiosa”, ma a vincere e convincere ci si annoia? Ma c’è molto di più. Sinner sta diventando sempre più gestore di se stesso perché in campo è terribilmente consapevole di quel che accade. Sente e conosce sempre di più il suo corpo, capisce quanto sta consumando di energie, fisiche e mentale, e avvertendo il gap col rivale agisce di conseguenza, mettendo il proprio gioco di un livello superiore, per correre rischi, ma senza strafare, senza strappi. È il modo ideale per amministrare muscoli ed energie nervose, seguendo un flusso vincente e cavalcando il momento, tenendo da parte il massimo sforzo per quando ne ha davvero bisogno.
    Il secondo set dell’incontro vs. Shelton è stato piuttosto equilibrato, Ben ha servito meglio non affidandosi solo alla potenza e variando di più l’angolo, e Sinner bravo è stato ad attendere, senza esagerare o cambiare cose che non avrebbero comunque funzionato. Al tiebreak ha allungato immediatamente prendendosi di forza un mini-break e da lì in avanti ha controllato tutto, fino al successo. Controllo è esattamente la parola che più incarna questo torneo di Jannik, e non solo. Sta aspettando la finale (vs. Alcaraz?) per spingere al massimo? Vedremo, è possibile. Intanto macina uno dopo l’altro gli avversari con servizi in ritmo, risposte sempre ficcanti (incredibile come riesca ad arrampicarsi letteralmente su traiettorie che altri nemmeno riuscirebbero a sfiorare…), prendendosi il centro del campo e quindi imbastendo una progressione micidiale, oppure facendo partire un primo colpo dopo il servizio che diventa quasi irresistibile. Oggi contro Shelton ha sfruttato meno l’accelerazione in lungo linea, si è tenuto questo jolly per pochi momenti importanti, bloccando più spesso Ben sul rovescio e portandolo ad esagerare col diritto. Non ha nemmeno condotto male la partita l’americano, ha attaccato appena possibile tanto in lunghi scambi sarebbe stato triturato. Non è bastato, perché Sinner è superiore in ogni fase di gioco, il campo ha parlato chiaro. Next De Minaur, alle 14.30 di sabato.

    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Shelton scatta al servizio e nel secondo punto tira un Ace terrificante a 223 km/h, ma… è la risposta di Sinner a prendersi il palcoscenico. Impressionante come Jannik intuisca la traiettoria dell’americano, arriva sulla palla, le sue corde la arpionano e la risposta è precisa, profonda. Sinner si prende tre punti, 30-40. Il BREAK arriva subito, con un colpo in rete dell’americano. Sopo nemmeno 3 minuti Ben è già spalle al muro, indietro e costretto a rincorrere. Ci prova Shelton, si prende grandi rischi in risposta, come sul 30-15, con un bel guizzo sorprende l’italiano. Segue lo scambio più lungo di quest’avvio, la progressione massiccia, asfissiante di Jannik non lascia scampo a Ben. Col primo Ace del match, Sinner si porta 2-0. Il tennis di Ben non prevede un consistente “piano B”, è potenza in massima spinta, a partire dal servizio. Per cercare di stare al passo di Jannik non può far altro che tirare più forte che può, a partire dalla battuta. Commette un doppio fallo esagerando, scende a rete con coraggio, tanto nello scambio le sue chance sono modeste se va in difesa, ma l’equilibrio è a dir poco precario e fioccano gli errori. Per una volta Sinner concede un raro unforced di rovescio cercando un cross aggressivo, Shelton muove lo score (2-1). Nel quarto game Jannik regala una perla al pubblico, dopo un paio di bordate cambia impugnatura e via taglio sotto alla palla per una smorzata precisa, che poi capitalizza con un tocco a campo aperto. Riesce poi a rimettere uno smash prepotente di Ben e punirlo sotto rete. C’è lotta nel game, prima un diritto di Sinner tirato lungo, quindi è Shelton a reggere e muoversi bene, prendendosi un bel punto in difesa. Palla break per Shelton. Sinner si affida alle certezze, blocca lo scambio sul rovescio dell’americano che dopo tre colpi va fuori giri. 3-1 Sinner, game assai laborioso, chiuso con due Ace. Shelton è encomiabile per come attacca all’arma bianca, viene a rete con tutto, a volte poco, ma riesce a mettere un po’ di pressione a Sinner. L’azzurro regge benissimo, risale da 15-30 nel sesto game, a sua volta prontissimo a far due passi in campo e chiudere con accelerazioni potenti. C’è spettacolo perché Ben è tutt’altro che dimesso, corre, taglia col back, avanza, il contrasto di stile tra i due è totale (4-2). E pure Jannik avanza spesso sul net per non essere attaccato, è un tennis verticale, ricco di adrenalina, di scambi lunghi e tattici nemmeno l’ombra. Sul 4-3, Sinner tira due Ace uno dopo l’altro che più diversi non potrebbero essere: prima una bordata a tutta velocità al centro, quindi da destra una curva carica di effetto laterale a 170 km/h, che fulmina l’avversario. È dimostrazione di un uso perfetto della battuta e di quanto sia migliorato nel colpo. Incredibile come dopo 8 game (5-3), Jannik abbia 5 Ace, Shelton…2, è la foto di come ogni colpo non è mai fine a se stesso. Ben maltratta la palla sul 15 pari, impatto pessimo… Jannik invece orchestra una sinfonia con una progressione micidiale, chiusa con un diritto lungo linea perfetto. 15-40 e Due Set Point. Finisce al secondo, con un diritto in rete dell’americano. 6-3, il gap Pro Sinner è persino superiore visto dal campo. 70% di prime per JS, in controllo.
    Sinner riparte al servizio nel secondo parziale. Shelton si prende due punti di qualità, bello un tocco stretto non facile sulla smorzata di Jannik, ma l’italiano di prende il game “di sostanza” e con un preciso passante di rovescio sul 40-30, un po’ azzardato l’attacco del nativo di Atlanta, seppur tatticamente corretto (1-0). Shelton impatta 1 pari col terzo Ace del suo incontro, davvero pochi per i suoi standard, ma… è la risposta dell’italiano il fattore che sposta tutto. Eccezionale la volée stoppata di Sinner sul 30-15 del terzo game, taglio da Maestro, così vigoroso che palla al rimbalzo si ferma e torna indietro. Troppo facile poi “impallinare” un Ben che si butta avanti dietro al nulla (2-1). Arriva una fase interlocutoria, si avanza sui turni di battuta senza temi particolarmente rilevanti, in risposta i tentavi di offesa non hanno esito. Jannik veleggia sopra al 70% di prime palle “in”, così è un bell’andare. È salito il rendimento della prima palla dell’americano, anche per Mr. Sinner non è facile incidere con la risposta, in questa fase sono più “parate” che altro. Lo score segna 4-3 Sinner, con l’ottavo Ace nel match per il pusterese, forte anche del primo colpo di scambio, definitivo o quasi. Nell’ottavo gioco Jannik, in risposta, non sfrutta almeno due occasioni d’oro per infilare il passante vincente, errori non da lui. 4 pari. Si riscatta con un altro turno di servizio ben gestito, col nono Ace e la sua proverbiale praticità, rischio medio e tutta sostanza. 5-4. Ora la pressione è tutta sull’americano che… inizia con una seconda di servizio e si prende “in faccia” la risposta profondissima di Jannik. 0-15. Non può che aggrapparsi al suo martello, servizio al corpo a 228 km/h. Nel terzo punto Sinner aggancia la palla, è bella lunga nell’angolino e Ben arriva troppo carico, sparacchia via. 15-30. Ancora servizio al corpo la scelta di Shelton, forse la migliore per non far sbracciare l’italiano. Sul 30 pari è di nuovo seconda, si scambia e in pressione e progressione Sinner va a prendersi il Match Point sul 30-40. Ben stavolta è più cauto, mettere una prima a trequarti di velocità e chiude con un doppio diritto da metà campo. Ace, poi diritto a tutta, Shelton resta in vita (5 pari). Sinner tira addirittura il suo decimo Ace sulla seconda palla, ma sul 40-0, in grande controllo (6-5). Stavolta Ben è solido, nonostante uno splendido attacco di Jannik sul 40-15 (che controllo di volo sulla botta del rivale!), si approda al tiebreak. Sinner inizia con un servizio esterno precisissimo. Uff!?! Jannik aveva risposto in qualche modo e Ben tutt’altro che sensibile sotto rete, ma lo smash da fondo campo dell’italiano non passa la rete (si poteva far meglio qua). Si riscatta subito Sinner, bellissimo come risale il campo dopo la risposta e punisce Shelton con un lungo linea di rovescio che lo prende in totale contro piede. 2-1 col mini-break. Fa il pugno al suo angolo JS dopo un servizio vincente, 3-1, e pi l’Ace #11. 4 punti a 1, ecco lo strappo. Un nastro beffardo impenna il passante di Ben e rende impossibile la volée di Jannik, proiettato a rete, si gira 4-2. Bravo poi Shelton a chiudere la porta di volo, da vero atleta per l’allungo. 4-3. Scoppia la palla sull’ultima accelerazione di diritto di Sinner, bordata che conclude una progressione magistrale, e 5 punti a 3. Sicuro, veloce, bell’attacco col diritto e volée d’incontro scolastica ma precisa. Sinner vola a Tre Match Point dopo quello sul 5-4. Finisce subito, diritto out dell’americano. Sipario. Sinner più forte, poco da dire. Tre vittorie su tre match nel girone Borg. In semifinale c’è De Minaur. Un bel “regalo” per l’australiano…

    Jannik Sinner vs Ben Shelton ATP Turin Jannik Sinner [2]67 Ben Shelton [5]36 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* ace 4-2* 4*-3 5*-3 6-3*6-6 → 7-6B. Shelton 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-306-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5B. Shelton 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 5-4B. Shelton 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-3 → 4-3B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 3-2B. Shelton 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1B. Shelton 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 6-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace4-3 → 5-3B. Shelton 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 4-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2B. Shelton 0-15 15-15 ace 30-15 40-153-1 → 3-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace ace2-1 → 3-1B. Shelton 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-302-0 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 2-0B. Shelton 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

  • in

    Dentro la “Sinner Spa”: come Jannik ha costruito (e continua a espandere) il suo piccolo impero. Investimenti a Milano

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Dal Corriere della Sera apprendiamo che Mentre a Torino si disputano le ATP Finals 2025, con i migliori otto del mondo a caccia del titolo di “Maestro”, Jannik Sinner si conferma non solo un campione in campo, ma anche un imprenditore dal fiuto acuto fuori dal circuito. La rete di società e investimenti che ruota attorno al tennista altoatesino — la cosiddetta “Sinner Spa”, come ormai viene soprannominata — si sta ampliando di anno in anno, tra immobili di pregio, holding e operazioni finanziarie di respiro internazionale.
    Il mutuo da 6,5 milioni per gli immobili in Corso VeneziaDagli atti notarili e contabili (notaio Alessandra Radaelli di Milano) emerge che Sinner ha acceso un mutuo quindicennale per acquistare due appartamenti nel cuore di Milano, in Corso Venezia, per un totale di oltre 6,5 milioni di euro — circa 10 mila euro al metro quadro.Gli immobili, rispettivamente di 403 e 289 metri quadrati, sono collocati all’interno di Casa Barelli, un elegante edificio a due passi da Piazza San Babila. A venderli, nel 2023, è stata la famiglia Buziol-Dametto, ex proprietaria del marchio di moda Replay.I fondi per l’operazione sono arrivati in parte da Monte Carlo (2,9 milioni) come finanziamento soci infruttifero, mentre 4 milioni sono stati ottenuti con un mutuo al tasso del 5% — non agevolato, ma in linea con le condizioni di mercato. Il prestito è stato concesso da CheBanca!, poi divenuta Mediobanca Premier, oggi parte del gruppo Monte dei Paschi.
    La “Foxera” cresce e si trasformaLa società Foxera Re Com sas, con sede in Italia e amministrata dal manager e amico storico di Jannik, Alex Vittur, ha curato l’operazione immobiliare.Da settembre la società ha cambiato pelle, trasformandosi da semplice accomandita immobiliare a srl, ampliando l’oggetto sociale verso attività più complesse — anche da holding di partecipazioni e coordinamento.Contestualmente, la sede è stata trasferita da Milano a Brunico, presso gli uffici della Baumgartner Partner, dove è cliente anche Vittur.
    I consulenti e il nodo HagerNelle operazioni finanziarie di Sinner ha assunto un ruolo importante lo studio Hager & Partners di Bolzano, fondato da Heinz Peter Hager, figura di spicco nel mondo immobiliare altoatesino e oggi indagato dalla Procura di Trento nell’inchiesta sui presunti intrecci tra affari e politica attorno al tycoon austriaco René Benko.Due consulenti dello studio, Josepha Iervolino e Dietmar Huber, sono stati nominati procuratori speciali sia per la Foxera Re Monaco (che controlla il 99% della società italiana), sia per la Avima, di Vittur (1%).La perizia patrimoniale firmata da Huber mostra che al 31 maggio 2025 la società possedeva gli immobili milanesi con un valore netto di 6,6 milioni, ma registrava una perdita d’esercizio di 147 mila euro e una perdita cumulata di 454 mila.
    Dalla “Foxera” alla “Wooly Lemon”: l’universo societario del campioneLo schema societario costruito attorno a Sinner ruota oggi attorno a diverse entità:Foxera Re Monaco, che gestisce il patrimonio;Foxera srl, il braccio operativo italiano;e la più recente Wooly Lemon, fondata nel 2024, che cura i diritti d’immagine e la promozione pubblicitaria del giocatore.Alla guida di quest’ultima figurava fino a pochi mesi fa Giuseppe Gianni, consulente societario e fiduciario di lungo corso, che però si è dimesso a luglio, con l’uscita formalizzata a fine settembre. Da allora, Sinner risulta l’unico “gérant” (amministratore) della struttura.
    Tra sport e business: un patrimonio da 80 milioniSecondo le stime, Sinner ha superato i 50 milioni di dollari in premi in carriera, al lordo delle tasse versate nei Paesi ospitanti, e guadagna oltre 30 milioni di euro l’anno dagli sponsor.Una parte consistente di questi proventi viene reinvestita attraverso le sue società di Monte Carlo, che — come accade spesso nel Principato — non pubblicano bilanci ufficiali.
    Dopo aver lasciato l’Italia nel 2020 per motivi fiscali, il campione sembra ora intenzionato a reinvestire nel suo Paese parte delle ricchezze accumulate.Un ritorno simbolico, forse, ma che racconta molto della crescita di Jannik Sinner: da ragazzo timido di San Candido a protagonista mondiale, capace di vincere sul campo e costruire fuori da esso un vero impero sportivo e finanziario.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Ipotesi semifinale Alcaraz-Sinner alle Finals, la semifinale che tutti vogliono: in palio la finale e il numero 1 del mondo

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    L’ipotesi più affascinante delle Nitto ATP Finals 2025 potrebbe ipoteticamente diventare realtà: un duello diretto tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner per un posto in finale e, soprattutto, per decidere chi chiuderà l’anno come numero 1 del ranking ATP.Con l’italiano già sicuro del primo posto nel suo girone, tutti gli occhi ora sono puntati su Carlos Alcaraz, che dipenderà dai risultati dell’ultima giornata del Jimmy Connors Group per conoscere il suo destino.
    Ecco quando Alcaraz e Sinner si affronterebbero in semifinaleLo scenario che porterebbe alla super sfida tra i due giovani fenomeni è chiaro:Musetti batte Alcaraz e De Minaur supera Fritz, oppureMusetti vince in tre set contro Alcaraz e Fritz batte De Minaur in due set.In entrambi i casi, lo spagnolo chiuderebbe al secondo posto del suo gruppo, incrociando così in semifinale Jannik Sinner, primo nel proprio raggruppamento.La partita avrebbe un doppio valore: un posto in finale a Torino e, con ogni probabilità, la vetta della classifica mondiale in palio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO