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    Sinner riparte da Pechino: obiettivo titolo e rincorsa al numero 1 (con il programma di domani di Pechino e Tokyo)

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Inizia dalla Cina la missione di Jannik Sinner per rilanciare la propria stagione e riavvicinarsi al trono mondiale. L’azzurro debutta questa settimana all’ATP 500 di Pechino 2025, un torneo che potrebbe rivelarsi decisivo per ritrovare fiducia dopo le delusioni americane e rilanciare la sua rincorsa al numero uno ATP.Reduce da due finali perse contro Carlos Alcaraz durante l’estate (una però per ritiro), Sinner vuole tornare ad alzare un trofeo in una fase cruciale dell’anno. “Vincere è diventato un’abitudine, e quando non ci riesci rimane sempre un po’ di amaro”, ha ammesso alla vigilia.
    Un tabellone favorevoleIl sorteggio ha sorriso all’azzurro: l’esordio sarà contro Marin Cilic, giocatore esperto ma lontano dai suoi giorni migliori e a secco di vittorie dall’estate. In caso di successo, agli ottavi Sinner potrebbe affrontare il cinese Zhizhen Zhang, rientrato da poco dopo mesi di inattività, o un qualificato.Il primo vero test dovrebbe arrivare nei quarti, dove l’italiano potrebbe incrociare Karen Khachanov, mentre in semifinale si prospetta una sfida con Alex De Miñaur, galvanizzato dopo le ottime prove in Laver Cup, o con il giovane Jakub Mensik, insidioso su questi campi. La finale, sulla carta, metterebbe Sinner di fronte a Alexander Zverev, Medvedev, Rublev o al connazionale Lorenzo Musetti.
    Parte Alta(1) Jannik Sinner vs Marin Cilic Qualifier vs (WC) Zhizhen Zhang Benjamin Bonzi vs Fabian Marozsan Alexandre Muller vs (5) Karen Khachanov
    (3) Alex de Minaur vs (WC) Yunchaokete Bu Qualifier vs Tomas Martin Etcheverry (WC) Juncheng Shang vs QualifierMiomir Kecmanovic vs (7) Jakub Mensik
    Zverev in salitaIl tedesco, inserito nella parte bassa del tabellone, dovrà invece affrontare un cammino pieno di ostacoli. L’esordio contro Lorenzo Sonego non è semplice, seguito da possibili incroci con Griekspoor, Medvedev o Davidovich Fokina. In semifinale potrebbero attenderlo Rublev, Musetti o outsider pericolosi come Cerúndolo o Bublik.
    Parte Bassa(6) Andrey Rublev vs Flavio Cobolli Learner Tien vs Francisco Cerundolo Qualifier vs Alexander Bublik Giovanni Mpetshi Perricard vs (4) Lorenzo Musetti
    (8) Daniil Medvedev vs Cameron Norrie Alejandro Davidovich Fokina vs Camilo Ugo Carabelli Corentin Moutet vs Tallon Griekspoor Lorenzo Sonego vs (2) Alexander Zverev
    La posta in palioPer Sinner, quella di Pechino è una tappa fondamentale: da una parte la possibilità concreta di raccogliere punti preziosi per la volata al numero 1, dall’altra il bisogno di dimostrare a sé stesso di essere ancora in grado di imporsi contro tutti, Alcaraz escluso che giocherà a Tokyo.Il messaggio è chiaro: la “riconquista” dell’azzurro comincia ora.

    Programma Tokyo 24 Settembre 2025Colosseum – Ore: 04:00🇪🇸 Jaume Munar vs 🇮🇹 Matteo Berrettini🇯🇵 Yosuke Watanuki vs 🇵🇹 Nuno Borges🇩🇪 Daniel Altmaier vs 🇨🇦 Denis Shapovalov (Non prima 09:00)🇭🇺 Marton Fucsovics vs 🇺🇸 Frances Tiafoe
    Kinoshita Group Show Court – Ore: 04:00🇺🇸 Robert Cash / 🇺🇸 JJ Tracy vs 🇲🇨 Hugo Nys / 🇫🇷 Edouard Roger-Vasselin🇦🇷 Maximo Gonzalez / 🇦🇷 Andres Molteni vs 🇨🇿 Tomas Machac / 🇦🇺 John Peers (Non prima 05:30)🇳🇴 Casper Ruud / 🇦🇺 Jordan Thompson vs 🇮🇳 Rohan Bopanna / 🇯🇵 Takeru Yuzuki🇧🇷 Fernando Romboli / 🇵🇱 Jan Zielinski vs 🇵🇹 Nuno Borges / 🇧🇷 Rafael Matos

    Programma Pechino 24 Settembre 2025🏟️ Lotus – ore 05:00 🇺🇸 Caroline Dolehide vs 🇷🇴 Sorana Cirstea🇩🇪 Laura Siegemund vs 🇺🇸 Caty McNally🇨🇳 Ruien Zhang vs 🇩🇪 Eva Lys🇬🇧 Katie Boulter vs 🇺🇸 Hailey Baptiste🇩🇪 Tatjana Maria vs 🇨🇿 Marie Bouzkova
    🏟️ Moon – ore 05:00 🇱🇻 Anastasija Sevastova vs 🇦🇺 Kimberly Birrell🇮🇹 Lucia Bronzetti vs 🇷🇺 Kamilla Rakhimova
    🏟️ Brad Drewett – ore 05:00 🇫🇷 Arthur Rinderknech vs 🇧🇪 David Goffin🇫🇷 Quentin Halys vs 🇫🇷 Arthur Cazaux
    🏟️ Court 3 – ore 05:00 🇫🇷 Terence Atmane vs 🇳🇱 Botic van de Zandschulp🇫🇷 Adrian Mannarino vs 🇳🇱 Jesper de Jong🇦🇷 Guido Andreozzi / 🇫🇷 Manuel Guinard vs 🇲🇨 Romain Arneodo / 🇧🇪 Sander Gille LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Il Tabellone Principale. Scontro tra vincitori slam per Jannik Sinner al primo turno. Al via anche Musetti, Cobolli e Sonego con sorteggi non facili

    Belin che sfiga, tolto Jannik che stavolta ha un ottimo tabellone gli altri hanno un tabellone difficile, Sonego molto difficile, quasi impossibile. Comunque spero che Flavio possa fare uno scherzetto a Rublev e che Musetti dia l’ennesima lezione di variazioni a Perricard. Anche se come ho già scritto quando è uscito il tabellone di Chengdu prima o dopo il buon Giovannone potrebbe spuntarla e questa potrebbe essere l’occasione con un Lorenzo in arrivo dalla finale del 250 e non troppo riposato.Ovviamente spero che non accada e che si possa ammirare il duo Bublik-Musetti dare spettacolo.
    Musetti superando i primi due turni potrebbe arrivare a Zverev e nel caso il tedesco la notte prima potrebbe avere degli incubi.Nel caso di uscita prematura del Muso può arrivarci Cobolli e se ci arriva potrebbe farci la sorpresona.
    Che poi Zverev con Sonego-Moutet e Medvedev non è che abbia avverari morbidissimi, anzi.
    P.S. ero convinto che ci fossero dei bye, peccato per Musetti che avrà meno tempo per recuperare… LEGGI TUTTO

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    Martinez esalta il tennis di Sinner: “È il massimo esempio di come il gioco si è evoluto, più diretto e veloce”

    Jannik Sinner, n.2 ATP

    Il confronto tra diverse generazioni di tennisti resta uno degli argomenti più affascinanti, come quello di come il gioco si è evoluto nel tempo. Tecnici, giocatori in attività o del passato e anche semplici appassionati su forum (e social) spendono fiumi di parole per descrivere chi sia il tennista più “moderno”, colui che incarna meglio degli altri la direzione presa dal gioco attuale. Secondo Pedro Martinez il massimo esempio del tennis dei nostri giorni, quello che gioca il tennis più moderno, è Jannik Sinner, il miglior esempio di come lo sport della racchetta sia cambiato rispetto all’era di Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. La nuova generazione di campioni è guidata da Sinner e dal suo rivale Carlos Alcaraz, ma secondo Martinez l’intero sport ha cambiato fisionomia, con un tennis molto più “piatto” e “diretto”, proprio quello che Jannik esalta in campo nelle sue prestazioni eccezionali.
    “Penso che ormai tutto vada più veloce” afferma Martinez al media di Londra Tennis365. “La maggior parte dei giocatori colpisce bene sia di diritto che di rovescio, giocando colpi piuttosto piatti, un tennis diretto, aggressivo. Non si vedono più tanti scambi lunghi e tattici né molte variazioni di ritmo. Lo slice è meno utilizzato, e i giocatori cercano più spesso la rete perché il gioco è più rapido e lineare. In quattro o cinque colpi, il punto è già finito”.
    Un punto di vista interessante che rimanda direttamente a Sinner come il rappresentante più evidente di questo nuovo stile, in cui l’obiettivo è chiudere lo scambio il prima possibile con potenza e velocità. Andando dritto per dritto a massima velocità, con poca tattica e ancor meno compromessi…
    “Sinner è il caso più emblematico del tennis moderno” continua Martinez, “contro di lui bisogna essere pronti a reagire sin dai primi colpi, ed essere veloci, reattivi, non ti lascia respirare. Questa oggi è la chiave, in particolare la risposta. Prima si vedeva molta più tattica: si costruivano i punti, si apriva il campo, si insisteva alto sul rovescio e poi si entrava per chiudere o andando verso la debolezza dell’avversario. Ora tutto è molto più rapido, si cerca di imporre la massima velocità. Questa è la differenza più grande. Io personalmente preferisco giocare come si faceva una volta”.
    Lo spagnolo, attualmente n.67 ATP, risponde con personalità anche all’annosa questione del calendario, dei troppi impegni che gravano sui giocatori, sempre più spesso pronti a lamentarsi della stagione – ultimo Zverev nelle dichiarazioni rilasciate a San Francisco prima dell’avvio della Laver Cup. Martinez sottolinea come la chiave sia la bravura a gestirsi con intelligenza. “Ho giocato tanti tornei, ma non tante partite. Alla fine dipende dalle scelte che fai e dai risultati che ottieni. Se in un torneo giochi bene e fai cinque match uno dopo l’altro, in una settimana giochi più che in cinque tornei dove magari perdi subito e in cinque settimane metti insieme solo sei partite… Non è poi così tanto. Ora con i Masters 1000 spalmati su due settimane, il calendario si allunga, questo è una novità recente. Ci sono più giorni nel torneo, ma si può scegliere: decidere di giocare o meno, prepararsi per alcuni eventi, non competere e pensare ad allenarsi. È sempre una questione di scelte” conclude Pedro.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Paolini: “Somiglio più ad Alcaraz, ma da Sinner imparo tantissimo”

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    Jasmine Paolini è la protagonista assoluta del cammino azzurro verso la finale della Billie Jean King Cup 2025. Da Zhuhai, dopo la vittoria decisiva contro l’Ucraina, la numero uno italiana ha trovato anche il tempo di parlare ai microfoni di EFE, soffermandosi su due figure che stanno segnando l’attualità del tennis mondiale: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
    «Sono due personalità davvero diverse, due giocatori distinti che ci fanno emozionare e divertire molto in campo. Il fatto che siano così differenti rende questa rivalità ancora più bella», ha spiegato Paolini, sottolineando come entrambi rappresentino valori importanti per lo sport: «Sono educati, rispettosi, intelligenti e giocano un tennis straordinario».
    La toscana ha poi fatto un paragone personale con i due campioni: «Io tendo a fare più rumore, a sorridere di più, quindi da questo punto di vista mi sento più simile ad Alcaraz. Però mi piace molto vedere come gioca Jannik, perché ama spingere l’avversario dal fondo. Per la mia esperienza in campo, mi è utile osservare i suoi movimenti e il modo in cui costruisce i punti». LEGGI TUTTO

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    Indizio social: Sinner ha trovato il fisioterapista?

    Sinner sbarcato a Pechino con Resnicoff in primo piano

    Da una foto social arriva un interessante indizio sul fronte Jannik Sinner. Il campione azzurro dopo la separazione improvvisa appena prima di Wimbledon dal duo Panichi – Badio, lo scorso agosto ha reinserito nel team il preparatore atletico Umberto Ferrara, ma nel suo staff tecnico era rimasta vuota la casella del fisioterapista, pedina fondamentale per un atleta di questo livello e ancor più per un fisico come quello di Jannik, forte ma allo stesso tempo delicato. Il n.2 del mondo ha affrontato tutta la trasferta in Nord America (Cincinnati e US Open) senza un fisioterapista dedicato, affidandosi al fido osteopata Andrea Cipolla, da tempo collaboratore dell’altoatesino.
    La novità arriva dal web: Sinner è stato fotografato all’arrivo all’aeroporto di Pechino insieme ad Alejandro Resnicoff, fisioterapista argentino da molti anni (almeno una quindicina) attivo sul tour come uno dei professionisti messi a disposizione dei giocatori dall’ATP nei tornei. Come si vede dallo scatto, Resnicoff accompagna Sinner con tutti borsoni appena uscito dal Gate, segnale che i due hanno viaggiato insieme da Milano in Cina e, a questo punto, dovrebbero trascorrere la leg asiatica collaborando.
    Resnicoff tra l’altro ha assistito proprio Sinner recentemente nel rocambolesco incontro a Wimbledon contro Dimitrov, prima trattando il gomito di Jannik dopo la caduta che gli è costata dolore e molto spavento, quindi il “povero” Grigor, che servendo all’avvio del terzo set si è provocando un bruttissimo infortunio muscolare che l’ha costretto a ritirarsi quando era due set avanti contro l’allora n.1. Un match che Jannik ovviamente avrebbe potuto ribaltare a suo favore ma che si era messo malissimo, tra la stupenda prestazione del bulgaro e il fastidio per la botta al gomito che aveva palesemente irrigidito l’azzurro.
    Resnicoff in una rara dichiarazione resa alla stampa del suo paese tempo fa, così aveva descritto il suo ruolo da fisioterapista nei tornei: “È un lavoro bello ma faticoso perché siamo sempre allerta, ci possono chiamare da un momento all’altro e dobbiamo correre in campo ad assistere un giocatore, e magari nel frattempo ce n’è un altro che ha bisogno di cure e quindi si sente la pressione. Anche per il dover entrare in campo e in pochissimo tempo capire dove è la problematica e intervenire immediatamente, con il tempo per il nostro intervento molto limitato con la pressione della partita in corso. Tendiamo a dare al giocatore la migliore assistenza possibile e un nostro consiglio, poi spetta a lui decidere se continuare o meno quando il problema è una certa gravità”.
    Vedremo se Sinner nel media day di Pechino parlerà di questa novità e se la trasferta asiatica sarà solo un test “su strada” o se Resnicoff è già a tutti gli effetti un membro del suo team, a fianco di Ferrara per quanto riguarda la parte fisica della prestazione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Dal campo da tennis al laboratorio militare: rubati i dati cerebrali di Sinner e Swiatek

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Sembra il copione di un film di fantascienza, ma la realtà potrebbe essere ancora più clamorosa. Secondo quanto riportato dal giornalista investigativo Pablo Torre del portale Hunterbrook – già noto per aver smascherato un caso di frode salariale in NBA legato a Kawhi Leonard e ai Los Angeles Clippers – l’azienda BrainCo, collegata a entità vicine al governo cinese, avrebbe raccolto e trasferito dati cerebrali di atleti di élite come Jannik Sinner e Iga Swiatek.
    Il dispositivo sotto accusa: le diademas FocusCalmAl centro del caso ci sarebbero le fasce elettroniche FocusCalm, indossate da diversi sportivi per monitorare le onde cerebrali, migliorare la concentrazione e gestire la pressione agonistica. Tra gli utilizzatori non solo i due campioni del tennis, ma anche stelle di altri sport come Charles Leclerc in Formula 1 e la fuoriclasse dello sci Mikaela Shiffrin.
    Il dispositivo raccoglie dati neurali con lo scopo dichiarato di aiutare gli atleti a mantenere calma e lucidità in gara. Tuttavia, secondo le rivelazioni di Torre, tali informazioni sarebbero state inviate anche in Cina e sfruttate per progetti militari, in particolare per l’addestramento di soldati in scenari di guerra del futuro.
    Una bomba diplomatica in arrivo?La notizia, definita già “potenzialmente esplosiva”, sta facendo il giro del mondo e rischia di trasformarsi in un vero e proprio terremoto diplomatico. L’idea che i dati cerebrali di atleti di fama internazionale possano essere stati sottratti e utilizzati per scopi militari solleva interrogativi inquietanti, non solo sul rispetto della privacy ma anche sulla sicurezza internazionale. LEGGI TUTTO

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    Sinner ha presentato la sua fondazione: “Lavoreremo su sport e istruzione, voglio ricambiare quello che il tennis mi ha dato. Parto per Pechino, mi sento bene fisicamente”

    Jannik Sinner

    Tanti vip e atmosfera rilassata nella presentazione della Fondazione di Jannik Sinner, lanciata alcuni mesi fa via web e raccontata nel dettaglio in un evento andato in scena ieri sera a Milano presso l’Hotel Palazzo Parigi. A fare da presentatore David Coulthard, ex vice campione del mondo nel 2001 e altri attori importanti del Motor sport, la grande passione dell’ex n.1, come Flavio Briatore e Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1 e membro del board della fondazione di Sinner insieme a Luca Maestri, ex CFO di Apple. Presenti tra gli altri anche Andrea Bocelli e Brunello Cucinelli, oltre alla famiglia di Jannik al completo e il suo manager Alex Vittur (presidente della fondazione) insieme alla moglie Cristina Tauber (direttrice). All in the family, per dirlo in modo birtish, uno dei fondamenti della vita del campione azzurro che si fida di una cerchia ristretta di persone e con loro porta avanti la sua carriera e progetti.
    Lo scopo della fondazione è chiaro: lavorare con i giovani su istruzione e sport per restituire un po’ di tutto quello che il tennis sta dando a Sinner, fama e guadagni. “Il tennis mi ha insegnato tante cose, la persona che sono diventato e ovviamente il giocatore” racconta Jannik a Federico Ferri di Sky Sport in un’intervista a latere dell’evento. “Il tennis mi ha cambiato la vita con tante altre cose esterne. La Fondazione è sempre stata una parte molto importante, volevo aprirla molto, molto prima ma abbiamo detto: ‘facciamo le cose per bene, prendiamo un poco più di tempo’. Ora con tutto il team, con Alex, Cristina, Luca, Stefano ed io, siamo delle persone molto competenti e speriamo di fare qualcosa di molto bello e, soprattutto, che resti lì per un bel po’. Non deve essere qualcosa che duri un anno e poi nulla più, vogliamo provare a fare tante cose positive nel tempo. Ovviamente senza la mia carriera tutto questo non sarebbe stato possibile”.
    Pensando alla missione della Fondazione, Sinner si è messo nei panni di un ragazzo con talento ma senza mezzi per farcela. Questo è esattamente il target a cui si rivolge: “Anch’io, quando ero giovane facevo parte di una famiglia normale che mi ha sempre permesso di fare tutto quello che volevo, avevamo i soldi ma non più di tanto” racconta Jannik. “Mi reputo fortunato anche considerando che sono nato in un luogo dove ci sono tante opportunità: c’è il campo da calcio, il campo da tennis, puoi andare in bici, puoi correre. Tutto è già costruito, magari un altro ragazzo non ha tutte queste possibilità anche dal punto di vista dell’educazione. Spero che soprattutto i ragazzi si sentano fortunati ad avere me o altri sportivi che cercano di aiutarli. La formazione è molto più importante di tantissime altre cose”.
    “L’espressione giusta secondo me non è ricambiare, è dare qualcosa indietro. Ovviamente la parte di responsabilità è un po’ diversa perché siamo in cinque e quindi si riesce a gestire tutto in modo migliore, parliamo di cosa possiamo fare e tantissime altre cose. Il nostro progetto è molto semplice, voglio dare indietro qualcosa ai ragazzi. Io ho iniziato a sciare 15 anni fa e costava una cifra, ora ancor di più e ci sono tantissime famiglie che ormai non possono permettersi neanche di comprare un paio di sci. Tempo fa tante cose costavano la metà. Noi dobbiamo essere realisti: non andremo subito dall’altra parte del mondo. Ho scelto di iniziare da dove sono nato perché sono dell’Alto Adige, so come sono le cose, per questo iniziamo da lì. Poi cercheremo di allargarci il più possibile“.
    Alex Vittur, suo manager da sempre, lo accompagnerà anche in questa nuova avventura: “Io e Alex ci conosciamo ormai da undici anni, è una persona fondamentale perché mi fido, è la persona che più sento vicina perché ha più o meno le mie stesse caratteristiche personali” afferma Sinner. “Lavoriamo insieme, ma è anche il mio migliore amico, c’è un legame che non ho con nessun’altra persona e che probabilmente non avrò più nella mia vita. Quando ti conosci da giovane con una persona che ti parla in modo diverso, perché l’ha sempre fatto in modo molto onesto e che, anche quando ho vinto tornei grandissimi mi ha detto ‘devi fare altre cose per tenere i piedi per terra’, è diverso. Ho iniziato a guadagnare quando avevo vent’anni e, magari, non sarei la persona che sono ora perché comunque è un po’ diverso. Ovviamente anche c’è la mia famiglia che è molto simile ad Alex, però ormai parlo più con lui che con loro. Abbiamo condiviso dei valori e sono molto contento che lui resti la persona che è e che non è mai cambiata. Il nostro rapporto ora è più maturo perché non ho più 15 anni ma 24, ho anch’io la mia vita. Fuori dal tennis ho tante altre cose, ma speriamo che il nostro legame resti così per sempre”.

    Jannik & Alex Vittur, Presidente della Fondazione, Manager e migliore amico.
    Via @FedericoFerri & @SkySport pic.twitter.com/eOIMiS76Mt
    — Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) September 19, 2025

    Ultima considerazione sull’attualità, a breve si torna in campo in Cina dopo la delusione della sconfitta in finale a US Open. Jannik si sente pronto: “Ora parto per Pechino, ci sono ancora tanti tornei importanti e mi sento pronto fisicamente. Mi sento bene, dopo US Open ho staccato un po’ la testa e quindi ora mi sento pronto per ripartire, pronto per fare qualche cambiamento e diventare un giocatore ancora migliore. Ovviamente sento il supporto dall’Italia e, visto che i gli Slam sono finiti, l’obiettivo saranno le Finals di Torino. Voglio giocare bene in quel torneo e poi vediamo come vanno le cose. Sono super contento di tornare di nuovo in campo perché è lì che mi sento vivo. Mi sento al sicuro, quindi non vedo l’ora”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Fedez nella bufera: a Bolzano presentato un esposto per “Razzismo e odio” espresso nel verso in cui accosta Sinner a Hitler

    Fedez e Sinner

    Se il rapper Fedez voleva tornare in prima pagina grazie alla “sparata” su Sinner accostato a Hitler per l’accento tedesco, possiamo affermare che c’è riuscito in pieno. Sui social si è è immediatamente scatenato un putiferio, e ora è arrivato addirittura un esposto alla Procura della Repubblica a Bolzano. A presentare l’atto è stato Giuseppe Martucci, consigliere comunale del capoluogo altoatesino (in quota Fratelli d’Italia), per “una frase gravemente offensiva nei confronti dell’atleta altoatesino”. Il verso della sua “barra” è “L’italiano ha un nuovo idolo, si chiama Jannik Sinner. Purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler”. La mossa del consigliere comunale è arrivata dopo le dure parole dei parlamentari della Svp, Julia Unterberger e Manfred Schullian, nei confronti del rapper milanese, molto noto anche per la partecipazione a vari programmi televisivi.
    Come riporta il quotidiano locale Il Dolomiti, “La denuncia si fonda sull’articolo 604-bis del Codice Penale, che sanziona la propaganda e l’istigazione all’odio razziale. Secondo Martucci infatti ‘l’espressione contiene due elementi particolarmente gravi: il riferimento al ‘puro sangue italiano’, che richiama esplicitamente la purezza della razza promossa dal nazifascismo e sancita nelle leggi razziali del 1938, e l’accostamento di Sinner – cittadino italiano e altoatesino – all’accento di Adolf Hitler, un paragone ritenuto del tutto inaccettabile’. Per questo ho sentito il dovere di agire a tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione. Non possiamo permettere che un linguaggio che evoca il razzismo e l’odio venga normalizzato da figure pubbliche”.
    Fedez in sua difesa, affidata ad un intervento radiofonico al programma “La Zanzara”, ha parlato di ironia mal interpretata, tuttavia la condanna a questo accostamento è stata pressoché unanime.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO