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    Esordio ok per Pigato e Abbagnato. A Brescia sorride la giovane Italia

    Lisa Pigato, 20 anni di Bergamo, ha battuto la colombiana Lizarazo (foto GAME)

    Gli Internazionali femminili di Brescia “Carolina Zani Melanoma Foundation” cominciano col piede giusto per le giovani italiane. A brillare, al Tennis Forza e Costanza 1911, nella giornata che ha chiuso il primo turno del main draw, sono in particolare due ragazze di 20 anni. La prima è nata non lontano da dove si gioca il torneo, a Bergamo, e ora fa base a Milano con la famiglia: Lisa Pigato, figlia d’arte (il padre Ugo è stato un professionista negli anni 80 e oggi dirige il Cantera Tennis Team, ex circolo Jolly), è stata campionessa juniores in doppio al Roland Garros, prima di intraprendere il lungo percorso verso il circuito maggiore. Oggi è numero 347 Wta (318 il best ranking), ma vale certamente una classifica migliore, come ha dimostrato nel successo su Yuliana Lizarazo, battuta per 6-4 6-2. La 31enne colombiana, che qui ormai è di casa (il compagno è il tennista bresciano Davide Pontoglio), ha anche dovuto chiedere un intervento del fisioterapista per un problema fisico durante il secondo set, ha continuato l’incontro ma si è dovuta arrendere dopo un’ora e 51 minuti. Per la ventenne bergamasca, reduce da un momento non particolarmente brillante, una bella iniezione di fiducia in vista di un periodo di stagione che potrebbe risollevarne le ambizioni.
    Una seconda vittoria tricolore è giunta da un’altra ventenne. Si tratta di Anastasia Abbagnato, fisico siberiano (come mamma Ekaterina, russa di Novosibirsk) e carattere solare (come papà Giovanni, siciliano di Palermo), capace di emergere al terzo set contro Ylena In-Albon, svizzera che è ben conosciuta al Forza e Costanza e in tutta la provincia, giocando il Campionato a squadre di Serie A col team di Lumezzane (capitanato da Alberto Paris). L’azzurra (517 Wta), colpi pesanti e piedi veloci, è riuscita a non subire il contraccolpo di un secondo set perso al fotofinish, riprendendo in mano nel terzo il pallino delle operazioni. Fino alla chiusura in due ore e 20 minuti. Prossima avversaria, la tedesca Ella Seidel, numero 2 del seeding e 158 al mondo. “Il mio obiettivo – dice Anastasia, che si allena alla Galimberti Tennis Academy di Cattolica – è arrivare a giocare i tornei più importanti al mondo. E in questo senso la recente esperienza al Foro Italico mi ha dato una grande motivazione”. A Roma, nel Wta 1000, la siciliana aveva giocato le qualificazioni del singolare, ma soprattutto ha raggiunto il secondo turno in doppio, accanto ad Aurora Zantedeschi, battendo Bronzetti/Noskova e cedendo solamente a Errani e Paolini.
    Nulla da fare, invece, per le altre azzurre Federica Di Sarra, Giorgia Pedone, Nicole Fossa Huergo, Aurora Zantedeschi e Jessica Pieri, tutte out all’esordio. In mattinata, aveva destato un’ottima impressione la mancina tedesca Noma Noha Akugue, 20 anni pure lei, reduce dall’eliminazione al secondo turno nelle qualificazioni del Roland Garros. Di origini nigeriane, con Naomi Osaka come modello da seguire, Noma gioca un tennis a tutto campo, supportato da un fisico importante e da un potenziale che non è sfuggito ad addetti ai lavori e appassionati. Contro la russa Pridankina non le è servito spingere troppo sull’acceleratore, ma per il titolo potrebbe esserci anche lei.
    RISULTATISingolare, primo turno: Salkova (Cze) b. Cakarevic (Fra) 6-3 ritiro, Noha Akugue (Ger) b. Pridankina 6-4 7-5, Rame (Fra) b. Reyngold 6-4 4-6 6-2, Pigato (Ita) b. Lizarazo (Col) 6-4 6-2, Abbagnato (Ita) b. In-Albon (Sui) 6-4 5-7 6-2, Chirico (Usa) b. Ce (Bra) 6-3 6-2, Li (Usa) b. Di Sarra (Ita) 6-4 1-6 6-3, Lepchenko (Usa) b. Pedone (Ita) 6-0 6-3, Oz (Tur) b. Zantedeschi (Ita) 7-6 6-1, Kudermetova b. Fossa Huergo (Ita) 7-5 6-0, Zavatska (Ukr) b. Saito (Jpn) 7-5 5-7 6-2, Fita Boluda (Esp) b. Pieri (Ita) 6-0 6-1. LEGGI TUTTO

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    Brancaccio rimonta e vince in Castello: prima italiana al 2° turno. Tre azzurre superano le qualificazioni

    Nuria Brancaccio, 23 anni da Torre del Greco, è al secondo turno degli Internazionali femminili di Brescia (foto GAME)

    Il pubblico del Tennis Forza e Costanza 1911, numeroso già dalle prime giornate, ha dovuto attendere fino più a lungo del previsto, a causa dell’avvio del programma ritardato dalla pioggia delle ore precedenti e alle tante battaglie delle qualificazioni, ma finalmente alle 19.35 ha potuto applaudire l’approdo di una giocatrice italiana al secondo turno degli Internazionali femminili di Brescia “Carolina Zani Melanoma Foundation”. La prima a riuscirci nell’edizione numero 15 è stata la campana Nuria Brancaccio, classe 2000 da Torre del Greco, che dopo una sfida lunga 2 ore e 22 minuti ha sconfitto per 6-4 1-6 6-4 la portoghese Francisca Jorge. È stato un match da vari volti: prima favorevole all’azzurra, quindi alla rivale che sembrava aver preso il comando delle operazioni quando ha dominato il secondo set ed è scappata avanti per 4-2 al terzo. Ma la napoletana ha avuto la forza di stringere i denti ed è stata premiata in un decimo game lunghissimo, che l’ha vista mancare cinque match-point prima di gioie finalmente al sesto. Come premio, Nuria potrebbe trovare al secondo turno la prima testa di serie Dominika Salkova, che debutterà mercoledì sui campi del Castello contro la francese Sara Cakarevic. Oltre tre ore di lotta non sono invece bastate alla toscana Beatrice Ricci per firmare l’impresa contro l’ucraina Kateryna Baindl, numero 4 del tabellone, costretta a sudare le proverbiali sette camicie dalla giovane azzurra ma comunque a segno per 6-1 6-7 7-6, dopo aver cancellato tre match-point nel tie-break decisivo vinto per 10 punti a 8. Fra le teste di serie, buon esordio anche per la numero due Ella Seidel (troppo in palla per la rientrante Saisai Zheng, superata con un doppio 6-2) e per la numero tre Veronica Erjavec, slovena che ha lasciato cinque giochi all’israeliana Lina Glushko.
    Nel martedì degli Internazionali sono anche terminate le qualificazioni, superate da tre italiane. La prima a conquistare il main draw è stata sul Centrale la palermitana classe 2003 Anastasia Abbagnato, che ha vinto per 4-6 6-3 6-3 il derby tricolore con Sofia Rocchetti. Per lei, mercoledì ci sarà la svizzera Ylena In-Albon, piuttosto nota nel Bresciano in quanto da anni difende i colori del Tennis Club Lumezzane nel campionato di Serie A. Sempre sul Centrale si è presa il tabellone principale anche la bolognese di origini argentine Nicole Fossa Huergo, che ha avuto la meglio per 4-6 6-2 6-3 contro Anastasia Piangerelli, imponendo il suo tennis dopo la buona partenza della rivale. La terza italiana ad aver superato le qualificazioni è invece l’esperta Federica Di Sarra, che ha regolato in due set (6-2 6-4) la kazaka Zhibek Kulambayeva. Per la laziale ci sarà la n.7 del seeding Ann Li, mentre la Fossa Huergo affronterà la quinta testa di serie Polina Kudermetova, sorella minore della più nota Veronika, già top-10. Ha raggiunto il tabellone principale anche la campionessa dell’edizione 2022 (e semifinalista lo scorso anno) Angela Fita-Boluda, spagnola che con Brescia ha un rapporto speciale, rinforzato dal comodo successo contro Martina Spigarelli. Una vittoria alla quale proverà a dare continuità contro un’altra azzurra, Jessica Pieri, sua avversaria in un mercoledì molto intenso che prevede il completamento di tutti gli incontri di primo turno sia di singolare sia di doppio. Sui campi del Castello si parte alle 9, con ingresso gratuito.
    RISULTATISingolare. Primo turno: Veronica Erjavec (Slo) b. Lina Glushko (Isr) 6-3 6-2, Ella Seidel (Ger) b. Saisai Zheng (Chn) 6-2 6-0, Nuria Brancaccio (Ita) b. Francisca Jorge (Por) 6-4 1-6 6-4, Kateryna Baindl (Ukr) b. Beatrice Ricci (Ita) 6-1 6-7 7-6.
    Qualificazioni. Turno decisivo: Alice Rame (Fra) b. Alevtina Ibragimova 6-1 6-3, Anastasia Abbagnato (Ita) b. Sofia Rocchetti (Ita) 4-6 6-3 6-3, Nicole Fossa Huergo (Ita) b. Anastasia Piangerelli (Ita) 4-6 6-2 6-3, Ekaterina Reyngold b. Jessie Aney (Usa) 2-6 6-4 6-2, Federica Di Sarra (Ita) b. Zhibek Kulambayeva (Kaz) 6-2 6-4, Yuliana Lizarazo (Col) b. Martina Colmegna (Ita) 4-6 6-2 7-5, Gabriela Ce (Bra) b. Anne Schaefer (Ger) 4-6 6-2 6-1, Angela Fita Boluda (Esp) b. Martina Spigarelli (Ita) 6-1 6-3. LEGGI TUTTO

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    Hatouka contro Zavatska per il titolo degli Internazionali femminili di Brescia

    La bielorussa Yuliya Hatouka, 23 anni, ha raggiunto la finale degli Internazionali femminili di Brescia eliminando la campionessa in carica Angela Fita Boluda (foto GAME)

    La quattordicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia avrà una regina dell’est Europa. È già ufficiale ancora prima della finale di domenica, che vedrà opposte la bielorussa Yuliya Hatouka e l’ucraina Katarina Zavatska: due nomi a sorpresa secondo i pronostici della vigilia, visto che nessuna delle due era compresa fra le otto teste di serie, ma non per il pubblico che ha seguito da vicino il torneo Itf del Tennis Forza e Costanza 1911 (giorno dopo giorno sempre più numeroso, fino al pienone di sabato). Perché nel corso della settimana entrambe le protagoniste del duello più atteso hanno espresso un tennis di altissimo livello, raggiungendo picchi di rendimento inarrivabili per le altre. Sulla terra battuta del Castello hanno giocato due tornei fotocopia: sono state ambedue costrette a lottare a lungo per superare il primo turno, ma poi non hanno più lasciato per strada nemmeno un set, vincendo due semifinali con molti tratti in comune. La prima a guadagnarsi il posto in finale è stata la Zavatska, che ha regolato con il punteggio di 6-4 6-3 l’argentina Julia Riera in un match equilibrato ma sempre controllato dall’ucraina, subito avanti di un break in apertura di entrambi i set. La sudamericana ha provato a darle del filo da torcere armandosi di regolarità e cambi di ritmo (in particolare facendo buon uso della smorzata), ma la 23enne di Lutsk ha continuato col proprio piano offensivo ed è stata premiata in 77 minuti, raggiungendo la sua seconda finale del 2023 dopo quella persa ad aprile in Sardegna. Nel mirino un titolo che le manca da quasi quattro anni.
    L’ultimo successo di Yuliya Hatouka risale invece ad appena sei giorni fa, quando la bielorussa ha vinto il titolo più importante della sua carriera a Grado, in un torneo da 60 mila dollari di montepremi proprio come gli Internazionali femminili di Brescia. La 23enne si è guadagnata la possibilità di cercare il bis eliminando in semifinale la campionessa in carica Angela Fita Boluda, battuta per 6-4 7-6 in una battaglia di due ore e un quarto. Si è decisa su pochissimi punti, ma – malgrado qualche tremolio nel finale – l’ha ampiamente meritata la vincitrice, grazie a un tennis pesante e un rovescio di altissimo livello. Curiosamente, entrambe le finaliste hanno una connazionale da raggiungere nell’albo d’oro: per la Zavatska è Irina Buryachok, unica capace di vincere in Castello per due volte (2009 e 2011); per la Hatouka è Aliaksandra Sasnovich, che vinse l’edizione 2014. In apertura di giornata, al Tennis Forza e Costanza 1911 è stato assegnato anche il titolo del torneo di doppio: a segno le giapponesi Mai Hontama e Moyuka Uchijima, che in finale hanno superato in appena 51 minuti la russa Alena Fomina-Klotz e l’australiana Olivia Tjandramulia, battute per 6-1 6-0. Domenica la finale è in programma alle ore 15. Ingresso gratuito, con navetta – sempre gratuita e a ciclo continuo – riservata agli spettatori per raggiungere il Castello dalla fermata della metropolitana di San Faustino. Live score e live streaming disponibili nell’apposita sezione sul sito www.itftennis.com.
    RISULTATISingolare. Semifinali: Katarina Zavatska (Ukr) b. Julia Riera (Arg) 6-4 6-3, Yuliya Hatouka b. Angela Fita Boluda (Esp) 6-4 7-6.Doppio. Finale: Hontama/Uchijima (Jpn/Jpn) b. Fomina-Klotz/Tjandramulia (Rus/Aus) 6-1 6-0. LEGGI TUTTO

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    Ecco le quattro semifinaliste degli Internazionali di Brescia, per un sabato che promette spettacolo

    L’ucraina Katarina Zavatska, classe 2000, ha raggiunto la semifinale a Brescia eliminando la sesta testa di serie Mai Hontama (foto GAME)

    Nel 2022 Katarina Zavatska agli Internazionali femminili di Brescia era passata quasi inosservata, vittima al secondo turno della gran settimana di Despina Papamichail, ma dodici mesi dopo la giocatrice ucraina si è presentata in ben altre condizioni. Superato dopo una battaglia di tre ore un primo turno complesso, la 23enne di Lutsk ha cambiato marcia ed espresso un tennis di altissimo livello nei due incontri successivi, che l’hanno condotta in semifinale sui campi del Tennis Forza e Costanza 1911. Molto avvincente l’ultimo, vinto per 6-4 7-6 contro la giapponese Mai Hontama, numero sei del tabellone. Curiosamente, quella giocata in Castello era addirittura la quarta sfida fra le due in poco più di sei mesi, e ha vinto per terza volta la tennista dell’est Europa, più brillante nei momenti decisivi. Ce ne sono stati almeno tre, spalmati in 2 ore e 11 minuti di bel tennis. Il primo sul finire del set d’apertura, a senso unico fino al 5-1 prima che la giapponese riuscisse (invano) a risalire la corrente fino al 4-5; il secondo quando l’ucraina ha dovuto servire due volte per evitare il terzo set (sul 4-5 e sul 5-6); quindi il terzo quando nel tie-break Katarina ha mancato cinque match-point consecutivi dal 6-1, lasciandosi riagguantare sul 6-6. Ma invece di scoraggiarsi ha stretto i denti e si è presa gli ultimi due punti, che le permettono di continuare la rincorsa verso il suo settimo titolo in carriera nel circuito Itf. Sarebbe il secondo più prestigioso, nonché un impulso importante nella caccia a un posto nelle prime 100 Wta, sfiorato nel 2020 (quando si è fermata al n.103) ma oggi distante oltre cento posizioni.
    Nelle semifinali di sabato per la Zavatska ci sarà l’argentina Julia Riera: la 21enne di Pergamino (provincia di Buenos Aires) si è presentata a Brescia forte di già 34 match vinti dall’inizio della stagione (si è presa anche due titoli a livello Itf e una semifinale nel circuito maggiore Wta), e venerdì ha fatto 37 sulla terra del Castello, battendo dopo una dura rimonta la tedesca – dallo splendido rovescio a una mano – Kathleen Kanev. Il tennis della sudamericana, invece, non è particolarmente appariscente, ma è molto solido e di certo non le manca il coraggio. L’ha dimostrato quando sul 3-5 del set decisivo si è trovata costretta a fronteggiare un match-point, contro un’avversaria particolarmente ispirata. L’argentina è ricorsa con successo alla smorzata, e il pericolo scampato le ha dato la spinta per andare a prendersi vittoria e semifinale nel successivo tie-break, chiuso per 7 punti a 3 (1-6 6-2 7-6 il punteggio finale). Nell’altra semifinale si affronteranno invece la bielorussa Yuliya Hatouka (doppio 6-2 alla statunitense Louisa Chirico) e la campionessa in carica Angela Fita Boluda, che nell’ultimo incontro di giornata ha regolato per 6-3 6-4 la statunitense Ann Li. Sabato a Brescia si parte alle 12.30, con la finale del doppio fra le giapponesi Hontama/Uchijima e la coppia formata dalla russa Fomina-Klotz e dall’australiana Tjandramulia. Non prima delle 14.30 la sfida Zavatska-Riera, non prima delle 17 il duello Hatouka-Fita Boluda. Ingresso gratuito, con navetta – sempre gratuita e a ciclo continuo – riservata agli spettatori per raggiungere il Castello dalla fermata della metropolitana di San Faustino. Live score e live streaming disponibili nell’apposita sezione sul sito www.itftennis.com.
    RISULTATISingolare. Quarti di finale: Katarina Zavatska (Ukr) b. Mai Hontama (Jpn) 6-4 7-6, Julia Riera (Arg) b. Kathleen Kanev (Ger) 1-6 6-2 7-6, Yuliya Hatouka b. Louisa Chirico (Usa) 6-2 6-2, Angela Fita Boluda (Esp) b. Ann Li (Usa) 6-3 6-4.Doppio. Semifinali: Fomina-Klotz/Tjandramulia (Rus/Aus) b. Klasen/Laboutkova (Ger/Cze) 2-6 6-3 10/4, Hontama/Uchijima (Jpn/Jpn) b. Lizarazo/Perez-Garcia (Col/Col) 7-5 6-4. LEGGI TUTTO

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    Internazionali femminili di Brescia | Torna il tennis in Castello: da lunedì gli Internazionali n.14, con tanta Italia nelle qualificazioni

    Deborah Chiesa, trentina classe 1996, sarà una delle numerose italiane in gara da lunedì nelle qualificazioni al Tennis Forza e Costanza 1911 (foto GAME)

    Nell’affascinante sede del Castello del Tennis Forza e Costanza 1911 è tutto pronto per la quattordicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia. Grazie ai 60.000 dollari di montepremi l’appuntamento lombardo si conferma come uno dei più importanti eventi italiani del calendario del tennis mondiale, e scalda i motori in vista di un’edizione più internazionale che mai. Lo dice l’elenco delle partecipanti attese sulla terra battuta del colle Cidneo, che fra giovedì e venerdì ha perso sia Ylena In Albon sia Brenda Fruhvirtova (entrambe hanno superato le qualificazioni del Roland Garros, quindi sono state automaticamente rimosse dalla lista bresciana) ma presenta comunque numerosi nomi interessanti, provenienti da ogni angolo del mondo. Dalla Russia della 19enne Polina Kudermetova, sorella minore della n.11 del mondo Veronika e destinata al ruolo di prima testa di serie, al Giappone di Moyuka Uchijima, che a Parigi ha mancato il main draw per un soffio e proverà a consolarsi con una buona settimana a Brescia. Dietro di loro la finalista del 2022 Despina Papamichail, greca che torna in Castello per completare il piano rovinato dodici mesi prima dalla spagnola Angela Fita Boluda (c’è anche lei), l’argentina Julia Riera reduce dal miglior torneo in carriera a Rabat (dove venerdì ha sfiorato la prima finale nel circuito maggiore Wta) e la francese Elsa Jacquemot. Confermata anche la presenza della tedesca Mona Barthel, 32enne già numero 23 al mondo.
    Scorrendo l’elenco delle giocatrici già sicure di un posto nel tabellone principale balza all’occhio l’assenza di bandiere italiane, ma il sempre numeroso pubblico degli Internazionali può stare tranquillo, perché la rappresentativa azzurra sarà comunque folta. Merito innanzitutto delle quattro wild card, tutte andate a giocatrici di casa nostra: la Federazione Italiana Tennis e Padel ha invitato Georgia Pedone, Sofia Rocchetti e Jennifer Ruggeri, tutte under 20, mentre l’invito di competenza del direttore del torneo Alberto Paris è andato a Gloria Ceschi. In più, saranno tantissime anche le italiane in gara nelle qualificazioni, che nelle prime due giornate vedranno 32 tenniste battagliare per gli ultimi otto posti disponibili nel main draw. Iscritte Angelica Moratelli, Anna Turati, Deborah Chiesa (semifinalista in Castello nel 2019), Lisa Pigato, Dalila Spiteri e Aurora Zantedeschi. A loro se ne uniranno altre sei: la FITP ha assegnato tre wild card a Laura Mair, Virginia Ferrara e Camilla Gennaro, mentre gli inviti di competenza degli organizzatori sono andati ad Anastasia Piangerelli, Chiara Catini e Rachele Elisa Zingale. Le prime due sono bresciane d’adozione perché militano nella formazione di Serie A2 del Tennis Club Lumezzane, da anni legato al Forza e Costanza 1911 grazie a una collaborazione. Lunedì mattina il via alle qualificazioni, da martedì i primi incontri dei tabelloni principali di singolare e doppio. Nel pomeriggio di domenica 4 giugno la finale. Ingresso gratuito.
    LE WILD CARD DEGLI INTERNAZIONALI FEMMINILI DI BRESCIATabellone principale: Georgia Pedone (646 Wta), Sofia Rocchetti (681 Wta), Gloria Ceschi (833 Wta), Jennifer Ruggeri (981 Wta).Tabellone qualificazioni: Laura Mair (788 Wta), Virginia Ferrara (983 Wta), Anastasia Piangerelli (1.140 Wta), Camilla Gennaro (1.190 Wta), Chiara Catini, Rachele Elisa Zingale. LEGGI TUTTO

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    Da lunedì gli Internazionali femminili di Brescia. Ritorno in grande stile per l’edizione numero 13

    Elisabetta Cocciaretto nella foto

    L’attesa per rivedere in Castello le protagoniste del grande tennis mondiale è stata più lunga del previsto, complice la pandemia che ha obbligato a rimandare per due volte l’edizione numero 13. Ma finalmente il Tennis Forza e Costanza 1911 è pronto a fare il suo ritorno nel calendario Itf con gli Internazionali femminili di Brescia, di nuovo nell’affascinante cornice del Cidneo da lunedì 30 maggio a domenica 5 giugno, con gli stessi 60.000 dollari di montepremi del passato.
    Valgono la conferma come uno degli appuntamenti italiani più importanti dell’intero circuito, oltre a rappresentare una certificazione di qualità e il biglietto da visita per portare in città tante giocatrici di alto livello. Basta dare uno sguardo all’entry list, guidata dalla spagnola (nata in Svizzera) Rebeka Masarova, numero 133 del mondo con un passato da campionessa del Roland Garros juniores. A seguirla la svizzera Ylena In-Albon, mai così vicina alle prime 100 del ranking Wta e nota a Brescia in quando da parecchi anni è uno dei pilastri della Bal Lumezzane, da poco riportata nel Campionato di Serie A1. Ma oltre ai loro, i nomi di rilievo attesi nel torneo diretto da Alberto Paris sono tanti altri, a partire da quello di Sara Errani, una delle quattro giocatrici italiane più forti di tutti i tempi. La romagnola, ex numero 5 del mondo e vincitrice – fra singolare e doppio – di tanti dei tornei più famosi al mondo, era già stata in Castello nel 2019, senza lasciare il segno. Ci riprova tre anni dopo, con tanta voglia di riguadagnarsi la ribalta fra le protagoniste del circuito Wta.
    Insieme a loro, già sicure di un posto nel tabellone principale anche le laziali Federica Di Sarra (208 Wta) e Martina Di Giuseppe, oltre alle quattro azzurre che hanno ricevuto una wild card. Il settore tecnico FIT ha invitato Camilla Rosatello e le giovani Melania Delai (classe 2002) e Lisa Pigato (2003), mentre gli organizzatori hanno accolto la richiesta di Elisabetta Cocciaretto, 21enne marchigiana con un ranking – è numero 157 – che le darà un posto fra le teste di serie. Il tutto senza dimenticare le qualificazioni: fra lunedì 30 e martedì 31 (con due match da vincere) distribuiranno gli ultimi otto pass per il main draw e vanno tenute d’occhio, perché in passato è proprio da lì che è iniziata la cavalcata di alcune delle grandi protagoniste della settimana. Ma anche perché da subito regaleranno la possibilità di rivedere dei volti già noti al pubblico di Brescia: due su tutti, quelli di Deborah Chiesa e della lettone Diana Marcinkevica, protagoniste nel 2019 della semifinale più lunga nella storia della manifestazione, vinta dalla seconda dopo 3 ore e 27 minuti di battaglia (e tre tie-break). Ma gli Internazionali femminili di Brescia – come ogni torneo di tennis che si rispetti – non vivono soltanto in campo, ma anche fuori, grazie ai tanti eventi collaterali previsti nel villaggio ospitalità allestito in Castello. Ce ne saranno per tutti i gusti e i palati, per aggiungere ancora più fascino a un evento che anno dopo anno ha saputo conquistare sempre più appassionati e sostenitori, diventando un punto fermo dello sport bresciano.
    LE WILD CARD DEGLI INTERNAZIONALI FEMMINILI DI BRESCIATabellone principale: Elisabetta Cocciaretto, Melania Delai, Lisa Pigato, Camilla Rosatello.Qualificazioni: Diletta Cherubini, Angelica Raggi, Aurora Zantedeschi, Rubina De Ponti, Ekaterina Kislitsyna, Gloria Ceschi. Riserva: Verena Meliss. LEGGI TUTTO

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    Castello senza regina: la tredicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia slitta al 2022

    La premiazione dell’edizione 2019 degli Internazionali femminili di Brescia, vinti da Jasmine Paolini (destra). Il torneo tornerà nel 2022 (foto GAME)

    Gli organizzatori hanno atteso il più a lungo possibile e valutato attentamente ogni scenario, ma alla fine l’incertezza della situazione, unita alle difficoltà organizzative che avrebbe generato, li ha obbligati a rinunciare. La tredicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia, già rimandata lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria, slitta nuovamente, dal 2021 al 2022.
    Una scelta dolorosa ma di grande responsabilità, dovuta sia alle incognite legate alle coperture economiche, più difficili da reperire per un evento che – dal 30 maggio al 6 giugno – si sarebbe dovuto giocare con buona probabilità a porte chiuse, sia all’impossibilità di garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza in un impianto dagli spazi molto ridotti. “Purtroppo – dice il direttore del torneo Alberto Paris – non siamo nelle condizioni di poter organizzare il torneo, quindi abbiamo inviato ufficialmente la disdetta all’ufficio organizzativo della Fit (che poi la trasmette all’Itf, ndr). La collocazione originale degli Internazionali dista solo due mesi: non potendo prevedere come si evolverà la situazione Covid nelle prossime settimane, diventava molto difficile organizzare la manifestazione nel modo in cui siamo abituati. Così come raccogliere sponsorizzazioni per un torneo dalla visibilità giocoforza molto ridotta rispetto agli standard del passato”. Determinante anche la questione logistica: ospitare un evento simile nella sede del Castello è un’impresa difficilissima, praticamente impossibile in tempi di pandemia. Gli spazi ridotti rendono difficile garantire il distanziamento necessario, così come creare delle zone ad hoc per le giocatrici.
    Da non dimenticare anche il valore degli Internazionali per il territorio: nati nel 2008 come torneo Itf da 10 mila dollari, sono diventati uno dei primi tre tornei femminili del calendario italiano, varcando i confini del tennis fino a trasformarsi in una festa per tutta Brescia, e coinvolgere tante realtà della città. “Oltre che un veicolo per promuovere il tennis e mettere in luce la nostra attività – continua Paris – il torneo era diventato una vetrina per Brescia, con il villaggio ospitalità, tante iniziative e altrettante attività collaterali. Senza tutto ciò il torneo perderebbe una parte del suo significato e del suo appeal”. Dunque la toscana Jasmine Paolini, che vinse l’edizione 2019 guadagnandosi poi, di lì a poco, l’ingresso fra le prime 100 della classifica Wta, resterà la campionessa in carica per altri dodici mesi, col ritorno dell’evento previsto nel 2022. “Non appena abbiamo comunicato la rinuncia – chiude Paris – abbiamo subito opzionato per il prossimo anno la stessa data di sempre (nella seconda settimana del Roland Garros, ndr), e non vediamo l’ora di riproporre la manifestazione. Tornare ad accogliere giocatrici di tutto il mondo e centinaia di appassionati, dopo un’attesa così lunga, sarà ancora più bello”. LEGGI TUTTO