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Ad Antalya arriva il primo punto ATP per Gabriele Piraino. Per il diciassettenne tennista del Ct Palermo una settimana da sogno
Gabriele Piraino nella foto
Dieci giorni incredibili per Gabriele Piraino, classe 2003, tesserato per il Ct Palermo, top 100 delle classifiche juniores e numero 2 in Italia under 18.
Sulla terra rossa di Antalya in Turchia, al suo primo torneo ITF da 15.000 dollari, l’allievo di coach Davide Cocco e del preparatore atletico Piero Intile, nel breve volgere di poco più di una settimana, ha prima superato le pre qualificazioni, poi le qualificazioni e mercoledì 5 maggio il 1° turno del main draw, cosa che gli ha regalato il primo punto nel circuito ATP.
La favola del talentuoso giocatore del Ct Palermo è terminata ieri (giovedì) con la sconfitta, ma con l’onore delle armi, agli ottavi contro il bulgaro Adrian Andreev, testa di serie n.2 del tabellone, e alla posizione 379 del ranking Atp.Piraino in Turchia ha collezionato successi di rilievo, basti pensare alle affermazioni a spese dell’estone Glinka (800 del ranking), del russo Korolev anche lui top 800 e del tedesco Max Roserkranz, al gradino 575 Atp.
Infine al primo turno del tabellone principale, l’affermazione sul giapponese Renta Tokuda, 23 anni, n. 462 al mondo, con best ranking nel 2018 da numero 289.Nelle parole del diciassettenne palermitano tutta la gioia per un risultato inaspettato alla luce del fatto che in Turchia giocava per la prima volta in assoluto un torneo da 15.000 dollari.
“Sono felicissimo per la conquista del primo punto Atp, non avrei immaginato di superare prima le pre qualificazioni, poi le qualificazioni e mercoledì addirittura il 1° turno del main draw. Ho affrontato avversari forti, con ranking importante e in qualche caso con classifiche ancora migliori di quelle che ricoprono in questo momento. E’ stato un percorso lungo e pesante, nelle pre qualificazioni, per due giorni, ho dovuto fare doppio turno e non è stato semplice. Nelle qualificazioni invece, ho portato a casa due sfide non semplici contro giocatori di buona caratura”.
“Al termine del match con il giapponese Renta Tokuda ho provato sensazioni bellissime, anche se ho vinto in maniera un pizzico rocambolesca, tuttavia ritengo di aver meritato la vittoria. Contro il bulgaro Andreev, giovedì 6 maggio, speravo andasse diversamente, ma avevo di fronte un avversario molto forte contro il quale pur perdendo 6-3 6-2 ho lottato strenuamente punto su punto. Sono stati dieci giorni incredibili – conclude Piraino – adesso non mi voglio fermare e continuare a migliorare sempre di più grazie anche all’aiuto del mio staff”.
Il mancino del Ct Palermo, a partire da domenica 9 maggio, dovrebbe prendere parte grazie ad una wild card, alle qualificazioni di un altro 15.000 dollari sempre ad Antalya. LEGGI TUTTO - in Tennis
Jannik Sinner: “La mia vita è il tennis”
Jannik Sinner ITA, 2001.08.16
Jannik Sinner mostra sempre molta calma in campo, senza mai mostrare irritazione o andare fuori controllo. A Sinner è stato chiesto se sapesse quante volte aveva buttato a terra o rotto una racchetta e la verità è che erano così poche che il 18° classificato ATP le ricorda con precisione.
“Credo che siano state due volte e ne ricordo precisaente una. Era al Bonfiglio, un torneo che si disputa a Milano. Era un torneo under 18 e ho perso nei ‘quarti’ dopo aver avuto un match point e ho rotto la racchetta. Mentre lasciavo il campo mi sentivo peggio per aver rotto la mia racchetta che per aver perso. Ho capito che quel tipo di atteggiamento non si adattava alla mia personalità”, ha detto il 19enne in un’intervista a ‘Marca’.
Sinner ha passato la sua quarantena in Australia ad allenarsi con Rafael Nadal. Cosa ha imparato? “Si imparano molte cose da qualcuno che ha vinto 20 Grand Slam. Ciò che sottolineo di più è quanto sia stato gentile con me e che è un grande lavoratore. Sia Rafa che il resto della squadra sono persone normali. Quando è il momento di divertirsi, è il momento di divertirsi e quando è il momento di allenarsi, è il momento di lavorare”.
D’altra parte, ha anche parlato dei paragoni che possono nascere con Novak Djokovic, dato che il serbo è stato guidato dall’attuale allenatore di Sinner, Riccardo Piatti, quando aveva l’età dell’italiano. “È vero… Piatti ha anche aiutato a rilanciare la carriera di molti come Ivan Ljubicic, Milos Raonic o Borna Coric. Non mi paragona solo a Novak. Quello che fa è raccontarmi le storie di molti giocatori. Mi fa pensare a cosa dovrei fare per essere migliore. Parliamo tutto il giorno e guardiamo le partite quando siamo ai tornei. La mia vita è il tennis”, ha garantito. LEGGI TUTTO - in Tennis
Matteo Berrettini: “Lavorare con un giocatore più giovane come Jannik che sta salendo mi fa bene, l’ho sempre detto. Spero e credo che ci alleneremo sempre di più insieme”
Queste le parole di Matteo Berrettini vincitore domenica sera del torneo di Belgrado. “Sono un Top 10, mi sento un Top 10: non ho mai dubitato del mio livello e di quello che ho conquistato. Ho molta fiducia nel mio tennis. Quando funzionano le mie armi, servizio e diritto, devono stare attenti tutti. Sono fiero […] LEGGI TUTTO
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