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    Una serata in Personal Time

    Quella fra Volley Team Club San Donà e Personal Time non è solo una partnership, ma un legame forte con il territorio e con un’azienda da sempre all’avanguardia con gusto e classe.
    In settimana la dirigenza san donatese, lo staff e gli atleti hanno condiviso una splendida cena nell’headquarter di Personal Time.
    Un appuntamento in cui è venuta fuori la convivialità, lo spirito di squadra e della condivisione dei valori.
    Lo sport non è solo su quel terreno di gioco diviso da una rete, ma è un insime di momenti costruttivi sotto tanti punti di vista. (117) LEGGI TUTTO

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    Personal Time, Moretti: “Potevamo fare meglio”

    La grande sfida fra capoliste se l’è aggiudicata Mantova. E’ stata una maratona più che una partita: “Avevo chiesto ai ragazzi un approccio più aggressivo  –commenta coach Moretti- per questa partita, era una  gara delicata con l’altra prima in classifica. Abbiamo iniziato in modo corretto, poi complici gli errori di Mantova è arrivata la vittoria del primo set. Poi loro sono cresciuti, noi ci siamo sgonfiati, la Personal Time ha  fatto 12 errori in attacco e con un’avversaria come Mantova paghi dazio. Questa è una sconfitta che ci brucia”.
    Guarda intervista completa sul canale youtube (115)
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    Personal Time, coach Moretti commenta la sconfitta con Acqui

    Il tecnico della Personal Time Daniele Moretit commenta la prima sconfitta della stagione: “Se guardo i numeri sono stati I dettagli che ci hanno portato a questa battuta d’arresto – dice l’allenatore della Personal Time-, nel primo set ho visto tanta voglia e cooperazione, ero molto soddisfatto. Dopo il 20 punti ci sono state disattenzioni che ci hanno portato a perdere i primi due set giocati sempre punto a punto. Siamo stati poco cinici, la squadra è giovane e deve acquisire certezza. Questo era un esame importante e la Personal Time è stata rimandata”.
    Ascolta l’intervista completa sui nostri canali digitali (110) LEGGI TUTTO

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    Italia da record in Davis: nel 2025 può fare la storia con il tris. Il prossimo anno nuovo format – l’Italia campione salta il primo turno

    Italia da record in Davis: nel 2025 può fare la storia con il tris – (foto Brigitte Grassotti)

    L’Italia del tennis non vuole fermarsi dopo il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. La squadra azzurra ha infatti la possibilità di compiere un’impresa mai riuscita a nessuno nella storia moderna della competizione: vincere tre titoli consecutivi.
    UN CLUB ESCLUSIVODal 1972, anno in cui la Davis assunse un formato più democratico e professionale, solo cinque nazioni sono riuscite a vincere due edizioni consecutive: Stati Uniti (1978-1979 e 1981-1982), Svezia (1984-1985 e 1997-1998), Germania (1988-1989), Spagna (2008-2009) e Repubblica Ceca (2012-2013). Nessuna è mai riuscita nell’impresa di vincerne tre di fila.
    LA NASCITA DI UN IMPEROI successi nelle ultime due edizioni non sono casuali ma riflettono una generazione di talenti straordinari, frutto di un lavoro istituzionale eccellente. Non si parla solo di Jannik Sinner, che meriterebbe un capitolo a parte, ma di un movimento intero che sta dominando il tennis mondiale.
    LA SFIDA DEL FORMATOIl nuovo formato della competizione rende difficile il confronto storico con il passato. Se prima le squadre potevano giocare tutte le eliminatorie in casa o in trasferta, con match al meglio dei cinque set che favorivano i grandi campioni, oggi il format concentrato rende tutto più imprevedibile.
    IL NUOVO CALENDARIOIl primo turno delle qualificazioni si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, con 13 sfide che si disputeranno con la formula casa-trasferta. L’Italia, in quanto nazione detentrice del titolo, sarà esentata da questo turno insieme al paese ospitante delle Finals.
    IL PERCORSO DEGLI AZZURRIGli uomini di Volandri entreranno in gioco dal 12 al 14 settembre 2025, quando si disputerà il secondo turno di qualificazione che sostituirà la vecchia fase a gironi. Gli azzurri affronteranno una sfida con formula casa-trasferta, mentre il paese ospitante delle Finals sarà già qualificato per i quarti di finale.
    LE NOVITÀLa principale innovazione del format 2025 è la scomparsa della fase a gironi, sostituita da un sistema di eliminazione diretta. Un cambiamento significativo che rende il percorso verso la vittoria finale ancora più impegnativo, ma che premia le nazioni vincitrici con un cammino più agevole nell’edizione successiva.
    VERSO IL 2025L’Italia avrà quindi l’opportunità di scrivere una pagina unica nella storia della Davis nel 2025. Un’impresa che consoliderebbe definitivamente il dominio azzurro nel tennis mondiale e che testimonierebbe la forza di un movimento che sta vivendo la sua età dell’oro.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Basile dopo l’esordio: “Finalmente italiano in un campo di basket”

    Grant, ci racconti le sue sensazioni del debutto. «È stata un’esperienza “super coool”, meravigliosa fantastica, una bella emozione. Avere l’opportunità di indossare la maglia azzurra, in un grande ambiente, direi famigliare, giocando una partita che contava per le qualificazioni. Tutto grande».
    Un’opportunità attesa un anno e mezzo, dal suo arrivo in Italia. «Sì, è qualcosa che aspettavo da tempo, la sognavo, è stato davvero eccitante esserci riuscito. E ora sarò finalmente italiano anche per il campionato, avere la formazione è importante per la mia carriera, non lo nego».
    Ha notato differenze tra il gioco internazionale e quello di campionato? «Fin dagli allenamenti. Rappresentare la Nazionale trasmette a tutti giocatori un livello più alto di emozione e passione, che diventa intensità. Si dà tutto quanto si ha in corpo. Le partite hanno un’intensità palpabile».
    Lei però ha mostrato poca emozione. Primo pallone toccato e canestro da sotto, secondo tiro, una tripla a segno appena ricevuto il pallone. «Sono entrato in campo molto emozionato davvero, sentivo il corpo fremere. Ma su un cambio difensivo dell’Islanda ho ricevuto un fantastico passaggio. Nel secondo caso non c’è stato cambio e allora ho visto spazio e ho tirato. Così mi sono calmato e tutto è diventato più naturale. Poi avere un capitano come Spissu che è anche un gran passatore, ha superato i 250 assist in Nazionale, ti mette in ritmo. Il ct Pozzecco l’aveva detto nel piano partita, passatevi la palla e qualcosa di buono nascerà».
    Al suo arrivo ci aveva detto di dover migliorare in difesa e fisicamente. Adesso? «Devo continuare a sviluppare tutto, trovare il tempo giusto per fare le cose ascoltare. È tutto nuovo, devo crescere a ogni incontro, migliorare in difesa, ma anche le letture in attacco. Qualità mie? Sono versatile, so andare in post, ma anche aprire il campo se marcato da uno più grande o come me».
    Lei è stato portato in Italia da Tortona, che però ha deciso di rescindere la scorsa estate. Cosa ha provato? «Il club ha deciso di andare per la sua strada, ma la mia visione è che fosse importante avere stabilità e spazio per sviluppare il mio gioco. Lo scorso anno, al mio debutto, ho cambiato 4 squadre, non è stato affatto facile. È andata bene a entrambi. E a Cantù ho trovato l’ambiente ideale».
    Ci parli delle sue origini. «Mio bisnonno è partito da Palermo. Sono figlio unico, mio papà Michael giocava a basket in un piccolo college del Wisconsin, poi è stato il mio allenatore alle superiori. Ci troviamo ancora con la famiglia allargata a Natale, si mangiano gli arancini e gli spiedini. Dunque conoscevo la cucina italiana, ma qui è una rivelazione. Ogni posto in cui vai trovi piatti locali, originali».
    Laurea? E cosa conosce adesso del Paese dei suoi avi? «Sono laureato in accounting, sarebbe ragioneria, ma è più legata alle finanze. L’Italia è un Paese fantastico, la gente molto accogliente, disponibile. E ogni posto è unico, una scoperta».
    Suoi obiettivi? «Voglio sviluppare il mio gioco fino al più alto livello europeo. Per il prossimo anno voglio giocare in Serie A, possibilmente con Cantù, grazie alla promozione»
    Il primo impatto con il ct Pozzecco. «Con la sperimentale nel 2023. Conosce il gioco, da ex campione sa cosa provano i giocatori, sa che non siamo perfetti. Mi è stato di grande aiuto nel capire il gioco». LEGGI TUTTO

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    Tennis da record: l’Italia regala un’impresa storica tra uomini e donne

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Il tennis italiano sta vivendo un momento magico senza precedenti. Dopo il trionfo delle azzurre in Billie Jean King Cup, anche la squadra maschile ha raggiunto la finale di Coppa Davis, eguagliando diversi record storici.
    L’Italia è diventata la prima nazione dal 1991 a raggiungere le finali di entrambe le competizioni a squadre in anni consecutivi. Un’impresa che nella storia era riuscita solo a due superpotenze del tennis mondiale: Stati Uniti e Australia.
    Questo doppio risultato certifica il momento straordinario del tennis italiano, che si conferma ai vertici sia nel settore maschile che in quello femminile. Una crescita globale del movimento che porta l’Italia nell’olimpo del tennis mondiale, al fianco di nazioni storicamente dominanti in questo sport.Un momento storico che conferma come il tennis italiano stia vivendo una vera e propria età dell’oro, con risultati eccezionali in tutte le competizioni e in entrambi i settori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Personal Time, domani Brucini protagonista a VTC NEWS

    In questa stagione è nato VTC News il format tv della Personal Time San Donà, la trasmissione va in onda sui canali social facebook e youtube tutti i venerdi alle 21. I protagonisti delle prime puntate sono state il capitano Stefano Giannotti, Nicola Iannelli, Daniele Mellano e Alessandro Bellucci.
    Domani sera nel quinto episodio di questa prima stagione sarà il turno di Nicolas Brucini, lo schiacciatore toscano dopo i tre campionati in serie A2 a Santa Croce sull’Arno, nell’ultima estate è arrivato alla corte di Daniele Moretti.
    VTC News sarà l’occasione per conoscere Nicolas e parlare della gara di domenica sul campo dell’Acqui Terme. (103) LEGGI TUTTO