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    Conegliano: Conferma annunciata, avanti con coach Santarelli. “Vinto tutto ma le motivazioni restano alte”

    Foto di famiglia: Santarelli e De Gennaro
    CONEGLIANO – Daniele Santarelli continuerà anche per la stagione 2021/22 ad essere il coach dell’Imoco Volley. Una conferma annunciata per il 39enne coach di Foligno che quindi sarà per il quinto anno sulla panchina delle venete come capo allenatore, dopo essere stato anche assistente nel biennio 2015/17 con coach Mazzanti. Dal suo avvento sulla panchina gialloblù,  il suo primo incarico da ‘primo” su una panchina di Serie A, per il tecnico umbro un ‘cursus honorum’ incredibile: 180 partite da capo allenatore (sulle 359 totali dell’Imoco, praticamente metà) con 158 vittorie e 22 sconfitte, una soltanto nelle ultime due stagioni, con una formidabile striscia vincente ancora aperta di 64 partite.Da quando c’è Daniele Santarelli in panchina l’Imoco Volley ha partecipato a 14 finali su 15 manifestazioni giocate, con 10 finali vittorie: 3 Scudetti, 3 Supercoppe, 2 Coppe Italia, 1 Mondiale per Club, 1 Champions League,  che ne fanno già nonostante la giovane età uno degli allenatori più vincenti della storia del volley italiano.
    In quattro stagioni da capo allenatore ha già messo in bacheca tutti i trofei, quali sono le motivazioni per la stagione futura? “Chi fa questo lavoro ad alto livello non può non avere motivazioni sempre alte.Gli avversari vorranno batterci, il livello delle contendenti è sempre più alto e tutti ci aspetteranno con il coltello tra i denti, questo è già uno stimolo importante. Non siamo certamente sazi, l’appetito vien mangiando e da questo punto di vista non ci si abitua mai a vincere, inoltre per la prossima stagioni abbiamo due motivazioni importanti, torna il Mondiale per club, un titolo da difendere, e soprattutto torneremo si spera a giocare con il pubblico, questa sarà una spinta decisiva perché ci è mancato tantissimo.. Insomma, il primo anno abbiamo conquistato un trofeo, poi due, tre e in questa stagione quattro, nella prossima avremo 5 motivi buoni per dare il massimo.”  
    E’ capo allenatore a Conegliano dal 2017 ha un ricordo-flash per ogni stagione?“Il primo anno me lo ricordo bene, vincere lo scudetto che il club aspettava da un po’  in un periodo tra l’altro difficile per la mia famiglia, è stata un’emozione vivissima, per me, per la società e per i tifosi. Nel secondo anno ho conosciuto bene l’ambiente e mi sono ambientato bene nel nuovo ruolo, non sono mancate le soddisfazioni. Il terzo anno è stato il più particolare, l’anno della pandemia, siamo passati dalla gioia per la conquista della Coppa Italia a quelle sensazioni di incertezza legate all’emergenza del coronavirus che stava dilagando, già nella trasferta di Champions a Stoccarda l’aria era pesante, poi l’incredibile scena di giocare quell’ultima partita con Brescia in casa senza pubblico, giorni strani che sono stati il preludio allo stop che ha fermato sul più bello la nostra stagione. Quest’anno il ricordo che mi porterò per sempre è la conquista della Champions League, la attendevamo da troppo tempo, ed è stata un’enorme ciliegina sulla torta.”
    Un legame indissolubile con Conegliano, cosa rende questo club speciale , impossibile da lasciare? “Parlo personalmente, anche se vedendo quante giocatrici e persone restano tanti anni qui posso condividere certamente il mio pensiero. Da subito questa società giovane mi ha ispirato qualcosa di importante, ricordo i discorsi con Davide (Mazzanti) quando ne parlavamo a Casalmaggiore nei giorni precedenti all’approdo a Conegliano. Anche anni prima avevo consigliato a Monica (la moglie Monica De Gennaro, libero dell’Imoco dal 2013) tra tante offerte che aveva ricevuto di scegliere Conegliano, c’era qualcosa che mi ispirava fiducia in prospettiva, per fortuna non mi sono sbagliato, anzi! In questi anni abbiamo creato un legame forte con la società, con i presidenti, abbiamo giocatrici che sono con noi da tanto, è una situazione che ci fa sentire una grande famiglia, in armonia, stiamo bene. Una cosa incredibile è che ogni anni miglioriamo, aggiungendo un tassello in più a quello che sembrava già perfetto, speriamo che questo trend continui, sarà compito nostro far si che la macchina continui a funzionare in questo modo.”
    La sensazione di essere contemporaneamente campione d’Italia, d’Europa e del Mondo?“E’ una sensazione affascinante, non so quando potrà ricapitare una combinazione così. Ci sono club che inseguono un trofeo per anni, noi siamo privilegiati in questo senso perchè veniamo da stagione straordinaria dove abbiamo vinto tutto. Fa un certo effetto, non lo nego, e ci riempie di orgoglio, ma sarà ancora più bello provare a confermarsi, respingere gli attacchi delle avversarie, ci teniamo a riprovarci perchè la sensazione di ciascuna vittoria a coronamento di tanto lavoro è davvero meravigliosa.”
    Pensi che questo gruppo abbia espresso il suo massimo oppure ci sono margini per migliorare? “Secondo me abbiamo ancora margine di miglioramento. Nonostante la serie di vittorie, solo a tratti in quest’ultima stagione abbiamo mostrato il 100% del potenziale, il gruppo precedente ha offerto prestazioni maiuscole e ha avuto molta costanza, ma sarà sempre più difficile in futuro perchè le avversarie stanno crescendo, vi assicuro che il gruppo futuro che la società sta mettendo insieme sarà molto interessante, ci sarà da divertirsi e farlo giocando con il nostro pubblico ci farà dare ancora di più.”
    Sembra che si tornerà a giocare con il pubblico, quanto sarà emozionante tornare a vivere, si spera, lo sport con e tra la gente? “L’abbiamo detto tante volte, pensa come sarebbe stato tutto questo con il pubblico. Adesso speriamo tutti che già dalla prima giornata si possa vedere la nostra gente sulle tribune del Palaverde, sarebbe ora, vogliano abbracciare i nostri tifosi e con loro vogliamo issare al soffitto gli stendardi che ricordano le nostre ultime vittorie, vogliamo fare festa, saltare sotto la curva, cantare con loro e brindare con il nostro prosecco. Ci renderemo conto davvero di quanto ci sono mancati solo il giorno che entreremo al Palaverde con 5000 tifosi. Sarà una liberazione dopo un periodo duro che ha portato a tutti sofferenze e privazioni ben più importanti di non poter vedere le partite, vorrebbe dire un segnale di ripartenza, di ritorno alla normalità e non vediamo l’ora che accada”. LEGGI TUTTO

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    Padova: Volpato da 10

    Marco Vitelli e, a dx, Marco Volpato

    PADOVA – Da molti anni il 10 è il suo numero di maglia. 10 come le stagioni che Marco Volpato giocherà con la Kioene Padova non appena inizierà il campionato 2021/22. Il centrale nativo di Vicenza ha compiuto 31 anni lo scorso 5 maggio e in bianconero ha finora raccolto 244 presenze in gare ufficiali realizzando complessivamente 1605 punti. Nell’ultimo campionato ha ricoperto inoltre il ruolo di capitano, trascinando il gruppo verso la salvezza. Un vero e proprio veterano della SuperLega e di una Kioene Padova proiettata verso nuove sfide.“Per me è un orgoglio aver fatto parte di una pagina importante della storia di questa Società – dice Volpato – e Padova ormai è la mia seconda casa. In queste nove stagioni ho vissuto tantissime belle emozioni che rimarranno per sempre con me. Guardo alla 10° stagione qui come la prosecuzione di un lavoro iniziato con successo nel 2020/21: ci sono stati tanti cambiamenti ma li abbiamo affrontati con grande sintonia di staff e di squadra”.Finora qual è stato il momento più bello della tua carriera in bianconero? “Abbiamo raggiunto tanti traguardi importanti, ma forse il ricordo della vittoria della Coppa Italia di serie A2 è uno di quelli a cui sono più legato. Poi ovviamente ricordo con emozione l’esordio nella massima serie e l’accesso ai play off scudetto”.

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    Scandicci: Al centro ritorna Alberti

    SCANDICCI – Un ritorno nella Savino Del Bene Volley 2021/22. Dopo le cinque conferme, gli arrivi di Lippmann e Angeloni, la società del patron Nocentini ufficializza il ritorno: quello di Sara Alberti.IL TABELLONE DI VOLLEY MERCATO DI A1 FEMMINILE 2021/22La centrale bresciana resta in Toscana dopo l’esperienza da capitana al Bisonte Firenze, e sarà nel roster a disposizione di Massimo Barbolini.Alberti, classe 1993, prima dell’esperienza Toscana, era stata a Novara nel 2016, e prima ancora proprio alla Savino Del Bene nella stagione 2015-16.“Per me è un grande ritorno, ero qua da bimba, sono curiosa di vivermi questa stagione. Sono veramente contenta di tornare qui – dice Alberti – , di rimanere vicina a Firenze e cercare di far bene.  Scandicci ha sempre fatto squadre molto molto forti, sono molto contenta di poter rientrare nel progetto quest’anno. Sono pronta a tutto e a dare una mano alla squadra, sono convinta che faremo un bel gruppo e remeremo verso uno scopo comune”.

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    Volley Mercato: Travica, Falaschi, Sbertoli… Perugia costretta ad aprire il valzer dei registi?

    MODENA – Ballo di palleggiatori in atto? Perugia con Simone Giannelli (da Trento) e Marco Falaschi (da Civitanova) neo acquisti si trova con un Dragan Travica, sottocontratto, “in più”. In più tra virgolette per non mancare di rispetto al giocatore che non è un pacco postale ma è però atleta che conosce le regole del mercato e le sue stranezze.I rumors detti (non detti) vogliono che a Perugia resteranno Giannelli e Falaschi, primo e secondo, mentre a Travica – comunque forte del contratto, da rispettare anche nell’entità – la Sir dovrà trovare una sistemazione gradita al giocatore.Le alternative? La prima potrebbe essere Trento, destinazione che si direbbe “naturale” essendo oggi senza palleggiatore titolare, la seconda potrebbe essere Milano che però ha in rosa Riccardo Sbertoli.Il regista di casa – dopo aver accarezzato il corteggiamento di Perugia (prima degli arrivi di di Grbic e Giannelli) – potrebbe però aver maturato il desiderio di uscire dalla sua zona di confort e Trento potrebbe essere il giusto palcoscenico.

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    Perugia: Ufficiale c’è Grbic in panchina. “Voglio una pallavolo totale”

    PERUGIA – La Sir Safety Conad Perugia ufficializza oggi Nikola Grbic nel ruolo di nuovo tecnico.IL TABELLONE DI VOLLEY MERCATOUn importante ritorno per Nikola a Pian di Massiano, proprio dove, nella stagione 2014-2015, aveva iniziato la sua carriera da allenatore dopo aver chiuso quella, grandissima e costellata di vittorie, da giocatore. Una stagione nella quale Grbic fece già vedere tutte le sue qualità tecnico-tattiche e caratteriali guidando da bordo campo la squadra. Una stagione che rappresentò per il quarantesettenne serbo di Zrenjanin l’inizio di un nuovo percorso, proseguito poi da tre stagioni a Verona e dalle ultime due con lo Zaksa portando nella bacheca della società polacca una Coppa di Polonia, due Supercoppe polacche e soprattutto la Champions League, vinta lo scorso primo maggio nella finale giocata proprio a Verona. Oltre all’esperienza maturata nei club, Grbic ha guidato per quattro stagioni dal 2015 al 2019 anche la nazionale serba.Ora il ritorno a Perugia con un bagaglio di esperienze e di conoscenze ancora maggiore e chiamato dalla società del presidente Sirci per portare la sua impronta di gioco e di carattere e carisma, doti innate di Nikola.“Né io né la società siamo quelli di sette anni fa, siamo entrambi cambiati e in meglio per cui penso che sarà un’avventura migliore di quella precedente”, queste le prime parole di Grbic da allenatore di Perugia. “La stagione 2014-2015 penso fu comunque positiva, ma è chiaro che ora bisogna giocare per cercare di vincere. La società e la squadra sono più attrezzate, io sono cresciuto e spero otterremo risultati migliori”.
    C’è un filo che ha legato in questi anni Grbic e Perugia. “Ho sempre pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto tornare a Perugia, dove ho avuto la prima possibilità di allenare. Ora ovviamente Perugia è diventata una società top, tra le prime al mondo per budget, organizzazione, tifosi e tutto il resto. Anche in questi anni precedenti ho avuto dei contatti, ma non c’erano mai le condizioni giuste. Quest’anno le condizioni ci sono state tutte e sono molto felice di tornare per provare anche personalmente a vincere in Italia per la prima volta e con Perugia per la prima volta”.Nikola torna passando dalla porta principale, da campione d’Europa in carica.“È vero, arrivo da campione d’Europa in carica e questo, specialmente quando raggiungi un risultato del genere con una squadra che all’inizio non era tra le favorite della Champions e storico per lo Zaksa e per la pallavolo polacca in generale, dà certamente credibilità al mio lavoro e mi dà anche personalmente la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro. Tornare dopo un successo così aiuta e ti fa iniziare con buoni presupposti, però sono anche consapevole che quando si vince poi bisogna confermarsi e non è mai semplice perché le aspettative crescono e so che bisogna continuare a far bene perché altrimenti tutto quello fatto prima non conta più. Penso di aver ancora da imparare e da migliorare, so al tempo stesso di aver raggiunto un buon livello e spero che il mio livello e la mia gestione del gruppo saranno utili per vincere il prossimo anno”.Grbic sa bene che la prossima stagione si partirà con ambizioni importanti.  “Le ambizioni di Perugia sono sempre state alte, ora ovviamente la qualità dei giocatori in rosa rende queste ambizioni altissime perché, quando una squadra forte ti cerca e ti vuole, poi naturalmente si aspetta indietro il raggiungimento dei risultati. Io ho sempre vissuto con questa pressione, sono abituato a questa pressione, so che ci sarà e questo mi stimola. Poi comunque il compito mio, dello staff e dei ragazzi dovrà essere quello di concentrarsi sul lavoro duro in palestra e sul campo, perché sarà questo che alla fine farà la differenza”. La costruzione della rosa è “work in progress”. Nikola però ha già un’idea chiara per la sua Perugia.“Arrivo da una squadra, lo Zaksa, dove avevo giocatori molto tecnici, bravi ad usare diverse soluzioni in attacco e molto bravi nella correlazione muro-difesa. La Perugia che si sta formando sarà un po’ diversa, molto più fisica e con le sue caratteristiche, una squadra che spingerà forte in battuta e che dovrà avere una correlazione muro-difesa importante. Ma a me piace la pallavolo totale, dovremo lavorare per essere una squadra che gioca bene e che è solida in tutte le fasi del gioco, sarà un aspetto fondamentale per arrivare al risultato. Cercherò di dare la mia impronta di pallavolo ben sapendo che un allenatore deve adattare il suo lavoro alle caratteristiche dei propri giocatori, sfruttarle al massimo e cercare al tempo stesso di far migliorare ogni singolo elemento della squadra”. LEGGI TUTTO

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    Cantù: In regia arriva Giani

    CANTÙ’ – 19 anni ancora da compiere, un esame di maturità da affrontare, e la certezza che la prossima stagione calcherà il taraflex del secondo campionato nazionale di volley. Per Lorenzo Giani (“nessuna parentela con l’allenatore di Modena, solo omonimia”) sarà la prima volta in Serie A2, e lo farà con la maglia del Pool Libertas Cantù. Ha però già esordito in SuperLega con il Vero Volley Monza nel match contro la Sir Safety Perugia, contro il suo idolo Luciano De Cecco, nella stagione 2019-2020. Nell’occasione ha anche messo a terra il suo primo punto nella massima serie, un muro sull’opposto olandese Sjoerd Hoogendoorn. LEGGI TUTTO

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    Monza: Avanti con Alessia Orro

    Alessia Orro

    MONZA – Alessia Orro sarà una giocatrice della Saugella Monza anche nella stagione 2021/22. Tra le migliori palleggiatrici a livello internazionale, Orro, classe ’98, al momento impegnata con la Nazionale italiana per la preparazione della stagione estiva, continuerà ad orchestrare la regia della prima squadra femminile del Consorzio Vero Volley, trainata nell’ultima annata sportiva alla conquista della CEV Cup e del miglior piazzamento della sua storia nella Serie A1 (terzo posto).
    “Sono felicissima di disputare un’altra stagione con la maglia della Saugella Monza – ribadisce Alessia Orro – . E’ un onore poter giocare con questi colori la mia prima Champions League. Voglio salutare tutti gli addetti ai lavori e i tifosi della famiglia del Vero Volley, sperando di vederli presto al palazzetto”.

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    Cuneo: Chiuso il reparto opposti. Da Novara arriva Zanette

    CUNEO – Assume una fisionomia sempre più definita il roster 2021/2022 della Bosca S.Bernardo Cuneo: dopo il reparto delle schiacciatrici, chiuso con l’arrivo della russa Kuznetsova, si completa anche quello degli opposti. Sarà la venticinquenne bellunese Elisa Zanette, vice Smarzek a Novara nella passata stagione, a fare coppia con l’altro neoacquisto Lucille Gicquel.A fine giugno Elisa, studentessa di Scienze della Comunicazione, dovrebbe convolare a nozze nella sua terra d’origine con un cuneese doc.
    “Sono stata molto felice di ricevere la proposta di Cuneo, che non mi aspettavo, e non ho avuto esitazioni nell’accettarla. Sono affezionata al cuneese, che ormai è casa mia: sarà una grande emozione vestire la maglia biancorossa. La scorsa stagione mi ha permesso di crescere come atleta e come persona; sono riuscita ad imparare e a ‘rubare’ tanto, sia a livello tecnico sia a livello mentale, dalle campionesse che ho avuto come compagne di squadra. Sono molto fiduciosa per il prossimo campionato: saremo un gruppo giovane, con un ampio margine di crescita e con grande voglia di vincere e dimostrare quanto valiamo. Il progetto della società mi piace molto e non vedo l’ora di iniziare”.

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