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    A3, Ottaviano: Ingaggiato il centrale Buzzi

    OTTAVIANO – Completata la coppia dei centrali per la Gis Pallavolo Ottaviano. Dopo Pizzichini arriva alle falde del Vesuvio Daniele Buzzi, classe 2000 (ex Mondovì in Serie A2) proveniente dalla Colombo Genova. Ecco le parole del neoacquisto Gis:
    Benvenuto a Ottaviano Daniele. Dopo 2 anni a Mondovì, esperienza al Sud con Ottaviano in A3. Come è nata questa suggestione e perché hai scelto Ottaviano?
    “Ho deciso di intraprendere questa avventura a Ottaviano in A3 perché per me quest’anno è un anno importante in cui dimostrare le mie capacità in un campionato molto impegnativo. La Gis Ottaviano ha capito le mie esigenza, ha creduto in me e lavorerò sodo per una stagione al meglio.”

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    A2, Castellana Grotte: Al centro torna Presta

    CASTELLANA GROTTE – Dopo le firme di Izzo in regia, degli schiacciatori Fiore e Borgogno, di Theo Lopes in posto 2 e del libero Toscani, prima novità anche nel reparto centrali per la New Mater Volley Castellana Grotte, formazione iscritta al prossimo campionato nazionale serie A2 Credem Banca di pallavolo maschile e affidata per il secondo anno di fila alla guida tecnica di Flavio Gulinelli.
    In realtà, però, il primo volto nuovo al centro è un ritorno: rientra in maglia gialloblù, infatti, per la sua terza esperienza complessiva a Castellana Grotte, Luca Presta.
    Calabrese, originario di Belvedere Marittimo (Cs), 200 centimetri, il centrale classe 1995 torna alle New Mater Volley Castellana Grotte dopo le stagioni 2016/2017 (campionato concluso con la promozione in Superlega) e 2019/2020. Presta arriva dalla Prisma Taranto, squadra con cui lo scorso anno ha conquistato la sua seconda promozione in Superlega.
    Cresciuto nelle giovanili della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, club con cui ha giocato complessivamente sei stagioni, in serie A1 e serie A2, tra il 2012 e il 2019, e ha vinto due Coppa Italia A2 nel 2015 e 2016, Presta torna ad abbracciare la New Mater Volley dopo un solo anno: per lui già 46 presenze, 299 punti e 85 muri in gialloblù.
    “Castellana è casa mia. È un ambiente che mi fa felice e mi fa stare bene – ha commentato il 25enne centrale – Dopo un anno difficile e stressante, ma anche ricco di soddisfazioni, come quello appena concluso, torno alla New Mater con grandi motivazioni. Sarà una stagione diversa dalle altre. A 26 anni ho già maturato diverse esperienze e ora voglio dimostrare il mio valore in campo da protagonista. Mi auguro – ha continuato Presta – che la prossima stagione possa essere anche quella del ritorno del pubblico. Ho ricordi meravigliosi del tifo gialloblù, come nel 2017 ovvero nell’anno della promozione, ma anche come nel 2020, in occasione del derby. Spero che si possa davvero tornare a vivere insieme quelle emozioni: lo merita la proprietà, la dirigenza, lo merita lo staff tecnico, noi giocatori, ma anche e soprattutto la città con cui ho un legame bellissimo”.
    “A settembre sarà un nuovo inizio – ha continuato Presta – Parto da motivazioni personali importanti e sono certo che tutta la squadra sarà pronta a mettere gli stessi stimoli ogni giorno a disposizione del club. Ritrovo Fiore, ma anche Izzo e Borgogno: sono certo che dimostreremo di essere una squadra di carattere pronta a lottare per i propri obiettivi. Ho parlato telefonicamente con Gulinelli – ha concluso il centrale calabrese – Ho avuto un’ottima impressione, siamo due lavoratori, pronti sempre a dare il massimo”.
     “Siamo felici di riabbracciare Luca – ha commentato il diesse della New Mater Volley, Bruno De Mori – Presta è un giocatore di cui conosciamo bene le caratteristiche, fresco di promozione lo scorso anno con Taranto, un giocatore giovane, con qualità e motivazioni importanti, ma che è anche molto utile dal punto di vista dell’esperienza e dello spogliatoio”. LEGGI TUTTO

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    Ravenna: Ingaggiato il posto 4 svizzero Ulrich

    RAVENNA – Lo schiacciatore svizzero Luca Ulrich è un nuovo acquisto della Consar Porto Ravenna.“Il campionato italiano con i suoi top player sarà per me una grande sfida. Allo stesso tempo, tuttavia, la vedo come una grande opportunità per il mio sviluppo e quindi non vedo l’ora di affrontare questa sfida” ha affermato l’ex giocatore del Schönenwerd.

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    L’Italia verso Tokyo. Il dottor Benelli: “L’obiettivo della Nazionale? Una medaglia”

    Di Redazione La Nazionale Maschile Italiana continua la propria preparazione in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. A far parte della spedizione azzurra, il Dottor Piero Benelli alla sua quarta Olimpiadi. La sua bella intervista rilasciata la quotidiano Corriere Adriatico Pesaro. Dottor Piero Benelli, il 16 luglio partirà per Tokyo: un pesarese ai Giochi. «Con la Nazionale maschile di volley siamo insieme dal 26 aprile, io sono tornato ogni tanto a casa, poi siamo stati a Cavalese.11 23 c’è la cerimonia di apertura, il 24 giochiamo». Alla quarta Olimpiade la gioia più grande: l’argento olimpico di Rio nel 2016. «Si. E ci sono tanti ricordi, al Villaggio incontri atleti di tutte le discipline e nazioni, una volta Sasha Djordjevic mi disse: “Doc, che c… fai tu?”. Io ho risposto: “Cosa fai tu?” e ci siamo abbracciati. Ho visto Myers che era ambasciatore dello sport per il Coni e anche Kobe Bryant, nel 2008. Quando successa la disgrazia ho subito pensato a quel breve momento, in cui abbiamo parlato dopo la cerimonia di inaugurazione». L’incontro con Mauro Berruto è stato decisivo. «È diventato ct della Nazionale nel 2011, è stato fondamentale soprattutto nel team working e nella necessità di gestire squadre e staff con una visione nuova. Sono cresciuto anche grazie ai miei fisio Davide Lama che ha appena vinto lo scudetto con l’Inter di Conte e Sebastiano Cencini, che ha lavorato con il Siena del basket degli anni d’oro. Un concetto che ha trasmesso Berruto è stato quello della contaminazione positiva: prendere stimoli e spunti da altri ambienti». Quali le misure anti-Covid da adottare nel villaggio olimpico? «Tutti siamo vaccinati e facciamo tamponi ogni quattro giorni, siamo in una bolla. I ragazzi non possono uscire, ricevere visite, fortunatamente l’ambiente è molto aperto, è venuta pure l’Italia del calcio ad allenarsi, poi l’Ucraina. È un anno molto pesante e a Tokyo lo sarà ancora di più. Vivremo in una prigione dorata, non si potrà uscire dal villaggio, prendere souvenir, fare la spesa: avremo tamponi giornalieri, una app dedicata sul telefono per registrare i nostri spostamenti. Ci sarà una condizione di totale controllo e dipendenza da queste procedure, sarà un’Olimpiade difficile. Solitamente una delle situazioni più belle è lo scambio con altre persone, ti mischi, c’è un via vai di gente, capi di stato, attori famosi… Faremo una vita molto ritirata e reggimentata, e la capacità di giocatori e staff di adattarsi sarà uno dei fattori decisivi». L’obiettivo dell’Italvolley? «Una medaglia, ma altre cinque-sei squadre possono ambire allo stesso traguardo. A quel livello sono i particolari che fanno la differenza». LEGGI TUTTO