More stories

  • in

    Lamborghini debutta nell'Endurance: il primo teaser della Hypercar

    Dal 2024 Lamborghini parteciperà mondiale Endurance. Ma con notizie del genere non c’è solo l’aspetto sportivo che conta. Qui in ballo c’è il nuovo progetto Hypercar di cui è appena stato lanciato il primo teaser.
    Il rimando a quella che sarà la produzione stradale di supercar, in un percorso che, a Sant’Agata Bolognese, è già stato tracciato all’insegna dell’elettrificazione. Varie le soluzioni, partendo dall’ibrido plug-in dell’erede di Aventador, procedendo con opzioni ibride ulteriori e una prospettiva elettrica immaginata sul medio periodo, nella seconda parte del decennio, ricordando le parole di Stephan Winkelmann, a.d. Lamborghini.
    Il primo teaser
    Così, il primissimo teaser della Lamborghini LMDh vale anche a indicare quali stilemi saranno della futura proposta stradale.
    C’è un elemento più di altri a collegare il futuro da corsa Lambo con modelli stradali in tiratura limitatissima, come la Sian. I gruppi ottici saranno un richiamo agli stilemi del Marchio, la Y rovesciata interpretata in varie forme dal centro stile diretto da Mitja Borkert.
    Aerodinamica elemento distintivo
    Se il telaio sarà una fornitura di uno dei quattro telaisti riconosciuti dal regolamento LMDh – indiscrezioni vorrebbero Ligier a realizzare la base per la futura Lambo da corsa -, l’aerodinamica sarà elemento distintivo di ciascun progetto (entro valori di prestazione predefiniti) e con un rimando allo stile della produzione stradale.
    Nel caso di Lamborghini, l’erede della Aventador, la supercar simbolo del marchio del Toro, è attesa nel 2023. Un anno più tardi vedremo l’impegno in Classe LMDh, tempistiche tali da immaginare la trasposizione di alcuni degli stilemi dalla strada alle corse.
    McGregor come se la spassa in Ferrari: la sua nuova auto è una F8 Tributo LEGGI TUTTO

  • in

    SSC Tuatara Striker, hypercar estrema ispirata ai jet

    Guarda la gallerySSC Tuatara Striker, ancora più aerodinamica
    Valori di downforce incredibili
    Tuatara Striker prende ispirazione dagli aerei da combattimento, rispetto alla Tuatara standard triplica il carico aerodinamico: siamo a 499 kg a 257 km/h. Una downforce mostruosa, ottenuta grazie a un nuovo pacchetto aerodinamico che include anche un’alettone posteriore attivo e un’ala fissa con stabilizzatori verticali. Il 55% del carico aerodinamico è distribuito sull’asse posteriore per garantire maggiore stabilità. L’hypercar americana sfoggia inoltre uno splitter anteriore enorme, ampie minigonne laterali e un diffusore in bella vista. Per quanto riguarda gli interni, SSC non si è sbilanciata, confermando soltanto la presenza della pelle Alcantara e, come optional, un cruscotto in fibra di carbonio.
    La motorizzazione vede sempre protagonista il V8 biturbo da quasi 6 litri che produce 1.750 cavalli con cambio manuale robotizzato a sette velocità. Striker, realizzato in edizione limitata a 100 unità, è pensato sia per la strada che per la pista.
    L’Aggressor ha 2.200 cavalli
    Non Aggressor, la versione ancora più estrema e dedicata esclusivamente a un uso sportivo. Si basa sulla Striker ma offre accessori, optional e prestazioni maggiori della Tuatara standard. Lo si intuisce già dall’abitacolo, dove si trovano sedili da corsa e le classiche cinture di sicurezza a 5 punti da competizione.
    La differenza maggiore è che la potenza del V8, con l’Aggressor, sale vertiginosamente a 2.200 cavalli, anche se SSC non ha ancora fornito ulteriori dettagli. L’edizione è ancora più limitata a soli 10 esemplari totali. LEGGI TUTTO

  • in

    Viritech Apricale, l'hypercar a idrogeno arriva dall'Inghilterra

    Non solo elettrico nei piani delle case automobilistiche. Infatti, nonostante il grande passo in avanti fatto da questo tipo di propulsione, non si ferma nemmeno lo sviluppo dell’alimentazione a idrogeno. Merito anche di piccole startup, come l’inglese Viritech, che ha da poco avviato la produzione di una hypercar a idrogeno da oltre 1000 cv e 320 km/h orari di velocità dichiarata. 
    Verso il futuro
    Sebbene sia stata messa in ombra dagli investimenti sulle auto elettriche, la tecnologia a idrogeno costituisce tuttora una grande speranza per i Costruttori di auto, e non solo. Le Case che lavorano su questo fronte sono numerose, e comprendono grandi nomi come Mazda, Toyota, BMW, Hyundai, Daimler e Volvo. Anche in Italia l’attenzione sull’idrogeno si è risvegliata, come testimoniano i fondi destinati a questa tecnologia nel recente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è quello di arrivare a poter offrire propulsori ecologici ma adatti anche in quegli ambiti dove l’elettrico mostra i suoi limiti, come ad esempio nei mezzi pesanti e nei truck.
    Oltre ai grandi Costruttori, anche molte altre piccole aziende stanno lavorando all’idrogeno, e molte continuano a nascerne. Da Nikola, specializzata in pick-up e camion, per arrivare alle supersportive di Hyperion e alle vetture premium di Hopium. A questa schiera si è ora aggiunto un altro ambizioso partecipante: la startup inglese Viritech, che punta alla leadership dei motori a idrogeno e ha già diffuso le immagini in 3D del suo primo modello.
    Recovery Plan: auto elettriche, colonnine e mobilità sostenibile
    1.100 cv e velocità di 320 km/h
    Sebbene sia per ora solo una startup, Viritech punta a diventare “il principale sviluppatore mondiale di soluzioni di propulsori a idrogeno per i settori automobilistico, aerospaziale, marino e di distribuzione dell’energia”. Per dimostrare la propria determinazione e le proprie competenze, Viritech ha deciso di cominciare realizzando una vettura ad altissime prestazioni, che possa mostrare al mondo il valore dell’azienda e dell’alimentazione a idrogeno.
    L’hypercar si chiamerà Apricale, dal latino “apricus”, cioè “toccato dal sole”, in riferimento al fatto che la nostra stella è costituita in massima parte proprio da idrogeno. L’auto è stata mostrata al pubblico in una serie di immagini virtuali che ne fanno apprezzare le linee estreme e l’aerodinamica studiata nei minimi dettagli per favorire le prestazioni e garamntire stabilità anche ad alte velocità. Per ora non sono state tuttavia ancora date informazioni tecniche sulla vettura, se non che avrà circa 1.100 cavalli e che sarà in grado di raggiungere i 320 km/h. Inoltre, è stato annunciato che i serbatoi per l’idrogeno, realizzati in grafene, saranno integrati nel telaio, in modo da contenere al massimo il peso.
    Attualmente in fase di sviluppo presso il MIRA Technology Park, non distante da Birmingham, la Apricale verrà presentata l’anno prossimo come prototipo per poi arrivare sulle strade nel 2023. la produzione prevista è di 8-12 esemplari all’anno, per un prezzo che si aggirerà intorno agli 1,7 milioni di euro. Ma sarà solo il primo passo, perché Viritech ha già messo in cantiere anche un camion e un Suv, anch’essi alimentati a idrogeno. LEGGI TUTTO