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    Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: niente wild card, l’ottavo qualificato è Gaston

    Hugo Gaston nella foto

    Nessuna wild card per le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: sarà il transalpino Hugo Gaston a completare la pattuglia degli otto tennisti che scenderanno in campo la prossima settimana, dal 9 al 13 novembre, in quel di Milano per contendersi il titolo del prestigioso Master di singolare riservato ai tennisti Under-21. Ricordiamo che nella giornata di ieri è arrivato il forfait da parte di Jannik Sinner, che la prossima settimana giocherà a Stoccolma: l’altoatesino è stato rimpiazzato in extremis dal danese, classe 2003, Holger Vitus Nodskov Rune.
    Per quanto concerne i colori italiani, a Milano sarà impegnato Lorenzo Musetti, sesto nella Race Next-Gen ma di fatto numero tre del seeding in seguito ai ritiri del già citato Sinner, Auger-Aliassime e Brooksby.
    TENNISTI QUALIFICATI1. Jannik Sinner (ITA)2. Felix Auger-Aliassime (CAN)3. Carlos Alcaraz (ESP)4. Sebastian Korda (USA)5. Jenson Brooksby (USA) 9596. Lorenzo Musetti (ITA)7. Brandon Nakashima (USA)8. Juan Manuel Cerundolo (ARG)9. Sebastian Baez (ARG)10. Holger Vitus Nodskov Rune (DEN)11. Hugo Gaston (FRA)
    RISERVE12. Jiri Lehecka (CZE)13. Tomas Machac (CZE)14. Flavio Cobolli (ITA) LEGGI TUTTO

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    Il crollo di Alcaraz. Gaston: “Vivo per notti come questa”

    Carlos Alcaraz, crollato ieri sera

    Che sport strano il tennis. A volte quello che succede in campo sfugge ad ogni logica, perché i fattori che determinano i risultati e le prestazioni sono talmente complessi da potersi rimescolare all’improvviso, dando vita a situazioni imprevedibili. La parola chiave resta Situazione. Il tennis è uno sport di situazione per eccellenza, ogni fase di gioco è da leggere in quel preciso momento e contesto. Chiedere alla bizzarra partita di ieri sera a Bercy, con Alcaraz crollato nel secondo set di fronte al talento di Gaston.
    Due giorni fa tutti esaltavano la potenza e forza mentale di Carlos Alcaraz, impressionante contro Jannik Sinner. Granitico, tostissimo, lucido, potente e preciso dalla prima all’ultima palla. Un’intensità che ha demolito il tennis di pressione dell’azzurro.
    Ieri sera, tutto è cambiato. Alcaraz era addirittura in vantaggio per 5-0 nel secondo set, dopo aver perso il primo. Ha sbagliato un paio di palle comode, il classico calo di tensione figlio del forte vantaggio. È stato un attimo, ma è bastato a far scattare il “clic”. Si è spenta la luce. Il passaggio a vuoto è diventato un baratro. Gaston ha tirato fuori il suo talento, è stato lucido e tatticamente ineccepibile. Sostenuto dal pubblico ci ha creduto e in men che non si dica, rimonta fino al 7-5. Game Set Match. Alcaraz rispedito a casa.
    Niente di grave per l’iberico. Non ci dimentichiamo che stiamo parlato di un talento atletico e tecnico formidabile, ma sempre di un ragazzo del 2003. Ha bisogno di vivere sulla sua pelle anche momenti come questo, per crescere ulteriormente.
    È stato invece un sogno per Hugo, che così ha parlato dopo il match: “È stato incredibile. Onestamente, gioco a tennis per vivere notti come questa. Essere stato protagonista di una cosa del genere è semplicemente meraviglioso e non sarei stato in grado di vincere questa partita senza il pubblico. È stato impressionante il modo in cui mi hanno supportato, anche quando stavo attraversando momenti difficili. Adesso farò un bel massaggio e poi cercherò di dormire. Dovrò fare uno sforzo per organizzarmi, mangiare bene ed essere pronto a misurarmi con uno dei migliori al mondo (Medvedev nei quarti). Sarà un altro momento di vera felicità scendere in campo domani”.
    “È stato sorprendente quello che è successo stasera nel secondo set. Sullo 0-5 per lui ero arrivato, stavo già pensando al terzo set, ma ha commesso un paio di errori. Mi sono subito accorto che stava iniziando a perdere ritmo, quindi mi sono detto provaci. Mi sono concentrato sul rimettere più palle possibili, farlo giocare, cambiare altezza e velocità dei miei colpi per mandarlo ancor più fuori giri. Ero molto concentrato e ho approfittato dei suoi continui errori”.
    Analisi corretta, lucida, che spiega anche il motivo della sconfitto di Sinner di mercoledì. Quello visto vs. Jannik era un altro Alcaraz per continuità e profondità nella spinta, ma di sicuro un colpitore così “duro” lo puoi mettere in difficoltà proprio spezzandogli il ritmo, togliendogli velocità di palla e punti di riferimento; variando, portandolo a giocare in posizioni scomode, non consentendogli di accelerare appena possibile. In questi aspetti il tennis di Sinner è ancora indietro, e anche se quel tipo di gioco non è nelle sue corde (e non lo sarà mai pienamente), è importante che riesca anche a gestire delle fasi di gioco “diverse” dal suo forcing, cambiare totalmente ritmi e traiettorie con più sicurezza, per avere un piano B solido nelle fasi delle partite in cui con il suo pressing non riesce a sfondare l’avversario. Non facile da farsi, ma sarebbe un plus molto importante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Ottimo esordio per Jannik Sinner, domina Hugo Gaston in due rapidi set

    Jannik Sinner

    Esordio in scioltezza per Jannik Sinner al Masters 1000 di Miami. L’azzurro supera 6-2 6-2 il francese Hugo Gaston, mostrando in campo un tennis troppo più potente, preciso e consistente. Netta la superiorità dell’azzurro, come dimostrano anche i numeri di fine partita. Dopo domani sfiderà il vincente di Khachanov vs. Hanfmann.
    Davvero un buon ingresso nel torneo per Jannik, che da favorito si è preso il match con il suo tennis potente in progressione. Non ha servito nemmeno così bene, ma Gaston non è mai riuscito ad entrare davvero in partita, ad imporre la sua manualità e variazioni. Sinner ha letteralmente un’altra cilindrata, ha sbagliato poco (concesso solo 4 punti in risposta nell’ottimo primo set, praticamente perfetto) e si è salvato bene nell’unico game in cui ha concesso palle break, a metà del secondo set. Il diritto di Sinner è stato potentissimo, soprattutto nella direttrice cross, mettendo a nudo la difficoltà del francese nel trovare difese lunghe e precise. Jannik ha “sfondato” l’avversario colpo dopo colpo, fin dalla risposta, guadagnando campo e chiudendo spesso a rete, con buone soluzioni “a chiudere”, più di forza che di tocco. Forse su terra battuta Gaston potrebbe impensierire Sinner con tante variazioni e cambi di ritmo, ma sul veloce, con queste condizioni di rimbalzo piuttosto alto e regolare, su cui Jannik può entrare di potenza e con discreto tempo, davvero non c’è gara tra i due. Infatti quando Gaston ha provato a spingere di più, è finito fuori giri. L’aspetto migliore del match per l’azzurro è l’aver durato poca fatica, aver giocato in modo consistente col diritto e spinto con regolarità e precisione per tutto l’incontro, senza pause o incertezze. Bravo Jannik.

    Ecco la cronaca del match.
    Si inizia con il francese al servizio. La prima scossa arriva nel terzo game: Sinner risponde profondo, entra in campo e spinge, trovando anche un paio di volée molto ben eseguite. Si procura una palla break con un diritto davvero pesante lungo linea. Gaston spedisce in rete un rovescio banale. Break Sinner, avanti 2-1 e servizio. Consolida il break l’azzurro, tenendo a 15 il game di battuta, e continua a martellare alla risposta. Strappa di nuovo il servizio al francese alla seconda palla break, con un gran passante in corsa col diritto, a castigare una discesa a rete fin troppo coraggiosa di Hugo. 4-1 e doppio break per Sinner. Molto solido l’azzurro al servizio, il diritto fila, di rovescio è preciso. Prova a scappare dal pressing di Jannik il francese, ma la sua creatività produce più errori che soluzioni vincenti. Troppo più potente e consistente il tennis dell’azzurro, che vola 5-1 e chiude 6-2 con l’ennesima bordata di rovescio, non contenuta del rivale. Ottimo Jannik, consistente, senza tremare, in meno di mezz’ora di gioco. Superiore in tutti i settori in questo primo parziale, con un numero secco a confermare il gap tra i due: Jannik ha vinto il 92% dei punti con la prima. Dominio.
    Secondo set, inizia Gaston al servizio, ed è subito un game molto complicato. Inizia malissimo con un doppio fallo, per sfuggire alle risposte molto lunghe dell’azzurro. Jannik non trasforma la prima palla break con una volée non facile in allungo, chiamato a rete da una smorzata; nemmeno la seconda, larga una risposta. Ma ne strappa una terza, con un attacco potente e veloce. È quella buona: un diritto pesantissimo cross “spacca” la resistenza di Hugo, che spedisce largo. Break Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. La prima dell’azzurro non entra con regolarità, ma Gaston non ne approfitta, troppi errori cercando la riga, il francese sembra cercare soluzioni superiori alla sua cilindrata, finendo spesso fuori giri. Jannik in sicurezza veleggia avanti 2-0 nel vento di Miami, col vento in poppa. Col diritto Sinner trova potenza e lunghezza, un ritmo superiore alla difesa di Gaston. Ed è anche oggi molto pronto a scattare in avanti a prendersi il punto a rete appena il rivale accorcia. Gaston resta in scia, e nel sesto game approfitta della prima pausa di Sinner. Niente prima, due errori banali in spinta. 0-30. Gli errori diventano tre, un altro diritto (mal centrato) scappa di poco lungo. 15-40 e prime palle break per il francese. Bene l’azzurro sotto pressione: spinge in progressione e chiude in avanzamento; pressa a tutta anche sulla seconda, nonostante la difesa estrema del rivale, forzando l’errore di Hugo. Un altro unforced costa la terza palla break del game a Jannik. Gaston regala, impattando male una risposta di rovescio su di una seconda bella carica di spin. Ace per Jannik e quindi prima vincente. Ritrovando il servizio, Sinner si salva e supera il piccolo momento di difficoltà. Sale 4-2 l’azzurro e spinge forte in risposta. Sul 30 pari arriva il terzo doppio fallo di Gaston, preoccupato dalla qualità in risposta di Jannik. Prova a venire avanti il francese, gioca pure benino di volo, ma Sinner arriva in corsa e spara un altro passante cross violento e preciso, imprendibile. Break Sinner, 5-2, ad un passo dal successo. Servizio, rovescio, 40-0 e tre Match Point. Ok il secondo, larga la risposta del francese. Solido, concreto, sicuro. Ottimo ingresso nel torneo per Jannik, un’oretta di buon tennis senza sbavature, senza perdere il servizio, con l”81% di punti vinti con la prima e 67% con la seconda.

    Marco Mazzoni
    [21] Jannik Sinner vs [WC] Hugo Gaston ATP ATP Miami Sinner J.66 Gaston H.22 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2Gaston H. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2Gaston H. 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1Gaston H. 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 2-0Gaston H. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2Gaston H. 15-0 30-0 30-15 40-155-1 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1Gaston H. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Gaston H. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Gaston H. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO