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    F1, Horner sulla sfida con la Ferrari: “Ci aspettiamo che prosegua”

    ROMA – Christian Horner si è mostrato soddisfatto dopo la vittoria di Max Verstappen al Gran Premio dell’Arabia Saudita, valevole per la seconda tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il team principal della Red Bull ha evidenziato come Ferrari e Red Bull potrebbero andare avanti per tutto il corso della stagione in questo emozionante testa a testa, come successo oggi tra Charles Leclerc e Verstappen: “Le prime due gare hanno restituito una bellissima lotta tra due squadre, la Ferrari è velocissima e ci aspettiamo che questa sfida prosegua nelle prossime gare. È stata una gara altamente strategica di Max, corsa senza chiedere troppo alle gommee assicurandosi di averne abbastanza nel finale di gara per attaccare. Con Charles è stato un gran gareggiare, fantastico osservarli e fortunatamente è riuscito a resistere”.Guarda la galleryDel Piero non si perde la Ferrari, l’ex Juve tra le stelle del paddock della F.1
    Le parole di Horner
    Horner ha poi parlato della gara di Sergio Perez, quarto al traguardo: “Per Checo è stata una gara assolutamente di delusioni, ha fatto un giro di qualifica incredibile per centrare la pole, poi l’ha tradotta al via in una leadership e ha controllato la gara brillantemente. Il pit stop l’ha fatto al giro che avevamo individuato prima della gara, poi è uscita la safety car e oggi è stato molto sfortunato. Per il team è un gran risultato essere tornato dopo gli episodi deludenti del Bahrain. Tutti hanno lavorato sodo nell’ultima settimana per capire e risolvere il problema che abbiamo avuto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Wolff esule fiscale a Monaco, io sempre tra pista e fabbrica”

    ROMA – Dopo il Gran Premio di Abu Dhabi i rapporti fra i due – già non buoni – sono precipitati. Christian Horner e Toto Wolff, capitani in pista per Red Bull e Mercedes, si punzecchiano reciprocamente nelle loro rispettive uscite a mezzo stampa. L’ultimo a farlo è stato il britannico di Milton Keynes che in un’intervista al “Daily Mail” ha detto: “Non vivo a Monaco come un esule fiscale e non gestisco la mia squadra a distanza. Wolff viene dalla finanza e vede solo il bilancio. I suoi risultati sono frutto di questa mentalità. Non so se ha la stessa passione di un pilota: se tra dieci anni sarà ancora in Formula 1 o si ritirerà sul suo yacht di lusso”.
    Le parole di Horner
    Parole taglienti, queste di Horner, che però fanno onore alla verità. Horner ha infatti corso per anni nelle categorie cosiddette minori, mentre Wolff nel 1998 ha fondato la venture capital “Marchfifteen” con l’amico René Berger ed è entrato in Formula 1 da azionista. Tuttavia, i risultati raccolti da Wolff sono sotto gli occhi di tutti e hanno ormai segnato un’era della Mercedes. I due, in sostanza, non potrebbero essere più diversi. “Abbiamo solo rapporti professionali. Non cenerei con lui, anche se non è cattivo. Mi piace stuzzicarlo”, dice il britannico. “C’è stata – aggiunge però Horner – una campagna per gettare ombre sul titolo di Verstappen. Ma il 2021 è passato”. Il Gran Premio del Bahrain è infatti questo weekend e le scintille non sfavilleranno solo in pista. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner punge Wolff: “Io sempre tra pista e fabbrica, lui a Monaco come un esule fiscale”

    ROMA – Fra i due non c’è mai stato buon sangue e l’epilogo di Abu Dhabi dell’anno scorso ha acuito questo rapporto conflittuale. Christian Horner e Toto Wolff, team principal rispettivamente di Red Bull e Mercedes, si stuzzicano di continuo nelle loro interviste. L’ultimo a farlo è stato il britannico di Milton Keynes che in un’intervista al “Daily Mail” ha detto: “Se non sono in pista, sono in fabbrica. Non vivo a Monaco come un esule fiscale e non gestisco la mia squadra a distanza. Wolff viene dalla finanza e vede solo il bilancio. I suoi risultati sono frutto di questa mentalità. Non so se ha la stessa passione di un pilota: se tra dieci anni sarà ancora in Formula 1 o si ritirerà sul suo yacht di lusso”.
    Sulla Mercedes
    Parole taglienti, queste di Horner, che però fanno onore alla verità. Horner ha infatti corso per anni nelle categorie cosiddette minori, mentre Wolff nel 1998 ha fondato la venture capital “Marchfifteen” con l’amico René Berger ed è entrato in Formula 1 da azionista. Tuttavia, i risultati raccolti da Wolff sono sotto gli occhi di tutti e hanno ormai segnato un’era della Mercedes. I due, in sostanza, non potrebbero essere più diversi. “Abbiamo solo rapporti professionali. Non cenerei con lui, anche se non è cattivo. Mi piace stuzzicarlo”, dice il britannico. “C’è stata – aggiunge però Horner – una campagna per gettare ombre sul titolo di Verstappen. Ma il 2021 è passato”. La nuova stagione infatti si avvicina, con il Gran Premio del Bahrain che dista ormai solo una manciata di giorni. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Verstappen ha fiducia in noi, è una risorsa per il team”

    ROMA – Max Verstappen ha trasformato in trionfo il buon lavoro fatto dalla Red Bull l’anno scorso, dimostrando alla Formula 1 che un erede di Lewis Hamilton, campione iridato dal 2017 al 2020, c’è. La vittoria mondiale ha fruttato al pilota olandese un sostanzioso rinnovo: 36 milioni di euro a stagione fino al 2028. Un progetto a lungo termine, che trova un plauso nelle parole del team principal della Red Bull, Christian Horner: “Abbiamo grande fiducia in Verstappen. Un rinnovo quasi inaudito per questo sport, soprattutto – spiega il britannico al “The Daily Mail” – per quanto riguarda l’estensione temporale. Max è una risorsa importante per noi e lui ha grande fiducia nel team”.
    Le parole di Horner
    Nel Gran Premio di Abu Dhabi dell’anno scorso molti critici della Formula 1 ci hanno visto una sorta di passaggio di testimone tra Hamilton e Verstappen. La differenza d’età tra i due è di 12 anni e questo aspetto viene sottolineato da Horner che dice: “A un certo punto Hamilton rallenterà e si fermerà. Quest’anno avrà una sfida da affrontare nel suo box, con George Russell, pilota giovane, ambizioso e molto competitivo”. Un altro commento poi su Verstappen: “Ottenere il Mondiale gli ha alleggerito la pressione. L’Albo d’oro ha il suo nome sopra e ora continuerà a crescere”.
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    F1, Horner: “Verstappen risorsa preziosa per la Red Bull”

    ROMA – Il titolo mondiale vinto l’anno scorso da Max Verstappen ha certificato il buon lavoro della Red Bull e dimostrato alla Mercedes che c’è un’alternativa a Lewis Hamilton, campione iridato dal 2017 al 2020. Il trionfo ha fruttato al pilota olandese un sostanzioso rinnovo: circa 36 milioni di euro a stagione fino al 2028. Un progetto a lungo termine, che trova un plauso nelle parole del team principal della Red Bull, Christian Horner: “Abbiamo grande fiducia in Verstappen. Un rinnovo quasi inaudito per questo sport, soprattutto – spiega il britannico al “The Daily Mail” – per quanto riguarda l’estensione temporale. Max è una risorsa importante per noi e lui ha grande fiducia nel team”.
    Su Hamilton
    Nel Gran Premio di Abu Dhabi dell’anno scorso molti critici della Formula 1 ci hanno visto una sorta di passaggio di testimone tra Hamilton e Verstappen. La differenza d’età tra i due è di 12 anni e questo aspetto viene sottolineato da Horner che dice: “A un certo punto Hamilton rallenterà e si fermerà. Quest’anno avrà una sfida da affrontare nel suo box, con George Russell, pilota giovane, ambizioso e molto competitivo”. Tornando poi Verstappen, Horner ha rivelato: “Vincere il Mondiale gli ha tolto la pressione di dosso. Il suo trionfo è nell’Albo d’oro e nel suo curriculum: continuerà a crescere”.
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    F1, Horner sul numero 1: “Uno stimolo per tutta la scuderia”

    ROMA – Max Verstappen si affida al numero 1 dopo la vittoria del Mondiale 2021, abbandonando il suo 33. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noi abbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    La nuova monoposto
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Mettere il numero 1 sulla macchina di Max non è arrogante”

    ROMA – Max Verstappen ha deciso di abbandonare il proprio numero 33 per affidarsi all’1 dopo la vittoria del Mondiale 2021. Una scelta che è stata motivata e raccontata nel dettaglio dal team principal della Red Bull, Christian Horner: “Attaccare quel numero sulla macchina dopo tutta la sofferenza sportiva vissuta l’anno scorso, è un risultato che tutti noiabbiamo meritato ed ha emozionato tutti i membri nella squadra. Motiva tutti noi e ci trasmette fiducia, che è un aspetto importantissimo in qualsiasi sport. Non va confuso come una mossa arrogante, ma come uno stimolo per tutta la nostra compagine”, ha spiegato. 
    Le parole di Horner
    Anche la Red Bull proviene dai tre giorni di test a Barcellona: “La macchina si sta comportando come ci aspettavamo e come i nostri strumenti hanno previsto – prosegue Horner -. Quindi, è stato un inizio confortante. Ora siamo pronti all’inizio del campionato, in cui si vogliono vedere i migliori piloti del mondo combattere ruota a ruota, e penso che la Ferrari potrebbe essere lì quest’anno. Anche la McLaren sembra forte, quindi si potrebbe avere qualche candidato in più, senza dimenticare George Russell. Penso che anche lui sarà una componente chiave in questo campionato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Scelta su Masi crudele, ha sbagliato la Mercedes”

    ROMA – Se la Formula 1 2022 sta per arrivare, continua il battibecco tra Red Bull e Mercedes circa il Gran Premio di Abu Dhabi. La FIA si è ancora pronunciata ufficialmente sulla gara che ha regalato il titolo iridato a Max Verstappen, ma nel frattempo ha riformato il processo decisionale sulle controversie in pista e rimosso Michael Masi dalla direzione di gara. Cosa che non trova l’approvazione di Christian Horner, team principal e CEO della Oracle Red Bull, che a in un’intervista a “TalkSport” ha detto: “Ritengo che ci sia stata troppa pressione sulla decisione circa la rimozione di Masi. Non è giusto ed è stato crudele secondo me. Masi era in una situazione molto difficile nella scorsa stagione”.Guarda la galleryLa nuova Red Bull RB18 mette le ali a Verstappen e Perez per il 2022
    Le parole di Horner
    Horner così ribalta la situazione, dando la colpa della sconfitta di Hamilton alla sola Mercedes: “Non abbiamo fatto nulla contro le regole e la Mercedes ha avuto due possibilità per cambiare le gomme dell’inglese. Sia durante la virtual che con la safety car vera a propria, Hamilton ha chiesto una sosta ai box, ma l’hanno lasciato in pista”. Poi Horner saluta con soddisfazione le novità portate dalla FIA: “Le nuove tecnologie sono una cosa positiva. E sono anche felice dell’arrivo di Herbie Blash (consulente permanente FIA, ndr), grande esperto”, ha detto, concludendo. LEGGI TUTTO