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    MotoGp, Marquez ai tifosi: “Entusiasta di iniziare il recupero”

    ROMA – “Ho ricevuto molti messaggi di incoraggiamento da voi tifosi. Li ho apprezzati, soprattutto in momenti come questo. Voglio farvi sapere come procede il mio recupero. Ora mi sento abbastanza bene, non provo dolore. Ho ancora il braccio immobilizzato e sto facendo leggeri esercizi. Mi sento motivato, la sensazione è buona e sono entusiasta di iniziare il recupero. Lo farò non appena i medici mi diranno di farlo”. Queste le parole di Marc Marquez in una lettera aperta ai tifosi apparsa sul sito ufficiale della MotoGp, dove lo spagnolo otto volte iridato aggiorna tutti sul suo stato di salute dopo l’operazione all’omero del braccio destro.
    La lettera di Marquez
    “Già da settembre dell’anno scorso avevo l’idea di dovermi operare ancora. Quando è arrivata la pre-season, volevo convincermi che ce l’avrei fatta. Ma con l’inizio della stagione mi sono reso conto che dei miei limiti. Prima dell’intervento ero di ottimo umore, ma nelle ore successive il dolore è stato forte. Sono stato male per due o tre giorni”, continua Marquez. Che poi aggiunge: “Dopo l’intervento ho la speranza di poter continuare a gareggiare senza dolore e di potermi divertire ancora. Sono in attesa di una radiografia che verrà effettuata alla sesta settimana dall’intervento (in questi giorni,ndr). A seconda del risultato, sceglieremo il percorso di recupero. Fino ad allora mi sto godendo un po’ di vacanza, non possiamo ancora iniziare il recupero al 100%”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, riabilitazione in barca per Marquez ma la cicatrice è vistosa

    ROMA – Marc Marquez continua il suo percorso per tornare in pista dopo l’operazione lo scorso mese per curare l’omero del braccio destro. L’otto volte iridato ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Stimare il ritorno del pilota Honda non è semplice, ma quel che è certo è che Marquez tornerà dopo le vacanze estive, magari per puntare già a Silverstone (7 agosto). LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si rilassa in barca ma come va la riabilitazione?

    ROMA – Prosegue la riabilitazione di Marc Marquez, costretto ad operarsi lo scorso mese per ricostruire l’omero del braccio destro. Lo spagnolo di Cervera ha postato una foto in barca sui propri canali social per rassicurare i fan, ma la cicatrice che l’intervento gli ha lasciato è molto vistosa e non sembrerebbe preannunciare un ritorno immediato del “Cabroncito”. In MotoGp la Honda senza di lui è però in caduta libera: Stefan Bradl fa quel che può e Pol Espargaro è molto lontano dalla zona podio a ogni Gran Premio.
    Il ritorno in pista
    Il percorso tra Marquez e la sua Honda è però costellato da continui controlli che verranno coordinati tra i suoi medici a Madrid e l’équipe americana che lo ha operato. Una volta accertata la guarigione dell’osso, Marquez dovrà poi passare sotto il giudizio della FIM, che dovrà dichiararlo idoneo all’attività agonistica. Solo allora lo spagnolo potrà ritornare e per farlo punta i Gran Premi dopo la sosta, Silverstone in primis, in programma il primo weekend di agosto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo contro i giudici: “La prossima volta non sorpasserò”

    ROMA – “Bene… Un long lap per la prossima gara. Ora non puoi provare un sorpasso perché credono tu sia troppo ambizioso. Sin dall’inizio della stagione alcuni piloti hanno commesso incidenti di gara ma evidentemente il mio era troppo pericoloso. Congratulazioni agli steward per il fantastico lavoro che stanno facendo”. Inizia così lo sfogo sui social di Fabio Quartararo, penalizzato al termine del Gran Premio d’Olanda con un long lap penalty da scontare in gara a Silverstone, dodicesima tappa della MotoGp, in programma a inizio agosto. Fatale per il francese l’ingresso in curva 5 su Aleix Espargaro, poi quarto sotto la bandiera a scacchi.
    Le parole di Quartararo
    Una penalità che potrebbe costare caro al francese ora che ha fatto segnare il primo zero della stagione e gli avversari in classifica piloti si avvicinano. Quartararo aggiunge poi polemico: “La prossima volta non proverò nessun sorpasso per non prendere penalità. Buone vacanze, ci vediamo a Silverstone”. Assen dunque dà un responso amaro per il pilota Yamaha, ancora però al comando del mondiale con 21 punti di vantaggio su Aleix Espargaro, leader dell’Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, l'ira di Bradl: “Honda inguidabile con il caldo, mi sono bruciato”

    ROMA – Stefan Bradl, pilota di riserva Honda – che aspetta con ansia Marc Marquez in MotoGp -, ha concluso a fatica il Gran Premio di Germania e manda un messaggio forte a tutto il box giapponese: “Non riuscivo a frenare perché la leva si scaldava molto e non riuscivo a controllare la moto. Così mi sono bruciato le dita. Con tante curve a sinistra, la mano destra praticamente non aveva aria. Dopo dieci giri anche il piede si è ustionato”. “Di gare calde – ricorda il tedesco – ne ho vissute tante, ma non so come e perché sia riuscito a finire questa tappa”.
    Il messaggio di Bradl
    Per il tedesco la gara al Sachsenring rappresentava il Gp di casa, aspetto che rende ancor più bruciante la delusione di domenica “Il gap dal penultimo – dice Bradl – era più di 21 secondi. Mi sono sentito stupido. La Honda non è stata in grado di sviluppare una carena che permetta ai piloti di sopravvivere con il caldo. Il messaggio mando è che è inaccettabile: non può essere così. La Honda è inguidabile con queste temperature e ci serve una soluzione al più presto”. Ennesima tegola per la Honda, che dal 1982 ha concluso per la prima volta un Gran Premio senza segnare alcun punto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl furioso con Honda: “Mi sono ustionato, è inaccettabile”

    ROMA – “Non riuscivo a frenare perché la leva si scaldava molto e non riuscivo a controllare la moto. Così mi sono bruciato le dita. Con tante curve a sinistra, la mano destra praticamente non aveva aria. Dopo dieci giri anche il piede si è ustionato”. Queste le parole con cui Stefan Bradl, collaudatore Honda che sostituisce momentaneamente Marc Marquez in MotoGp, inizia il proprio sfogo dopo il Gran Premio di Germania. “Di gare calde ne ho vissute tante, ma non so come e perché sia riuscito a finire questa tappa”.
    Le parole di Bradl
    Per il tedesco la gara al Sachsenring rappresentava il Gp di casa, aspetto che rende ancor più bruciante la delusione di domenica “Il gap dal penultimo – dice Bradl – era più di 21 secondi. Mi sono sentito stupido. La Honda non è stata in grado di sviluppare una carena che permetta ai piloti di sopravvivere con il caldo. Il messaggio mando è che è inaccettabile: non può essere così. La Honda è inguidabile con queste temperature e ci serve una soluzione al più presto”. Una spina in più per l’Ala Dorata, che domenica ha fatto segnare un record negativo, chiudendo il Gp con zero punti tra i quattro piloti. LEGGI TUTTO

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    Honda, ora è buio pesto: in MotoGp mai così male da 40 anni

    ROMA – La Honda è in alto mare. Mai, da 40 anni a questa parte, l’Ala Dorata aveva mancato l’obiettivo di andare a punti almeno con una moto in un Gran Premio. I ritiri di Nakagami, Espargaro e Alex Marquez al Gran Premio di Germania e l’assenza prolungata di Marc Marquez, otto volte iridato in MotoGp stanno facendo affondare il team giapponese, segnando un nuovo record negativo. L’ultima volta che la Honda era rimasta a bocca asciutta è stato nel 1982 al Gran Premio di Francia.
    Parabola Honda
    Messi da parte gli entusiasmi iniziali per il podio di Pol Espargaro in Qatar, la Honda dovuto presto fare i conti con la realtà. Una realtà che racconta di una moto che poco si adatta ai propri piloti e che sembra condizionare sempre più le performance sia dei piloti factory, che dei piloti satellite, con Nakagami e Alex Marquez praticamente mai nel vivo dell’azione. Gli alfieri dell’Ala Dorata hanno dato varie versioni del perché la loro scuderia stia andando così male, ma la verità sembra essere solo una: senza Marc Marquez la casa giapponese sembra essere in seria difficoltà. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, l'allarme di Repsol (Honda): “Lo spettacolo risente della tecnologia”

    ROMA – Attraverso un lungo articolo pubblicato sul proprio sito, Box Repsol, sponsor di Honda, si interroga sull’attrattività della MotoGp, chiedendosi: “I progressi tecnologici influiscono sullo spettacolo?”. In tale articolo si ripercorre quanto accaduto a partire dal 2002, quando fu introdotta la MotoGP, caratterizzata da un regolamento aperto. Tuttavia “quella diversità e quell’apertura hanno lasciato il posto ad alcune enormi disuguaglianze” si legge. Repsol spiega infatti come, innanzitutto, “non tutti avevano accesso allo stesso tipo di pneumatici, nemmeno i piloti che lavoravano con lo stesso fornitore”.
    Il passo seguente, invece, “è stato compiuto nel 2015 con l’introduzione della ECU unificata. Anche l’elettronica ha fatto un’enorme differenza, perché era molto costosa da sviluppare e non tutti i produttori erano in grado di permettersi una spesa del genere”. L’articolo afferma dunque che tutto ciò “ci ha portato a condizioni di gara molto uguali ed equilibrate, con le gare che non vengono più vinte con ampi margini di secondi, ma sono decise da pochi millesimi di secondo”.

    Repsol, sorgono altri dubbi
    “Poche settimane fa la Grand Prix Commission, ha deciso di vietare dal 2023 l’uso di dispositivi che modificano l’altezza della bici in movimento, i popolarmente noti “holeshot”. Nessuna considerazione, invece, è stata data all’asse posteriore, di cui è consueto anche l’utilizzo di un dispositivo manuale per ridurre l’altezza della bici – prosegue l’articolo, che condanna l’implementazione di nuove tecnologie – Questa tecnologia ha reso la sessione di qualifiche di vitale importanza, mentre partire dietro ti costringe a essere combattivo per recuperare terreno, e in molte gare abbiamo assistito a rimonte spettacolari che hanno dato sapore alla competizione”.
    Fondamentale anche l’influenza sull’aspetto fisico dei piloti: “Le lesioni muscolari negli avambracci stanno diventando sempre più frequenti. Gran parte della responsabilità di questo disagio risiede nell’aerodinamica”. Infine, un altro elemento che potrebbe giocare un ruolo importanza nella presunta assenza di combattività nei Gran Premi “è il prolungamento del campionato, diventato una prova di costanza, ed è quasi più importante non sbagliare o accumulare zeri o brutti punteggi che lo scarso vantaggio che dà una vittoria sul secondo o terzo posto”. Insomma, tante domande e poche risposte, alla quale se ne aggiunge una: Repsol avrà ragione o si starà esagerando? LEGGI TUTTO