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    Il nuovo ministro della cultura della Bulgaria è stato campione nazionale di doppio con Grigor Dimitrov

    Grigor Dimitrov nella foto

    La vita può davvero prendere strade diverse. La prova di questo è un fatto estremamente curioso che riguarda il ministro della cultura bulgaro. Sicuramente vi starete chiedendo perchè stiamo parlando di una persona che occupa questa posizione in una pagina dedicata al tennis. Ma la verità è che Atanas Atanasov una volta era un promettente giocatore di tennis e ha anche giocato con Grigor Dimitrov.
    Ora dopo aver assunto il portafoglio della cultura nel governo bulgaro, Atanasov è ricordato nel mondo del tennis per qualcosa che è avvenuto quando aveva 14 anni. Ha formato una partnership con Dimitrov ed hanno vinto insieme il titolo nazionale di doppio del loro paese. Da quel momento in poi tutto cambiò e i due presero strade diverse.
    Atanasov continuò a giocare a tennis, ma lasciò quel sogno per sempre quando andò negli Stati Uniti per seguire altri sogni alla Whitman University di Washington. Ha ricevuto una borsa di studio e si è laureato in arti dello spettacolo. Oggi, oltre al lavoro di ministro, è attore e regista di documentari. LEGGI TUTTO

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    Indian Wells, il torneo delle sorprese

    Cameron Norrie

    Prima dell’avvio di questo Indian Wells “autunnale”, si pensava che il torneo potesse regalarci qualche sorpresa. La nuova collocazione, le diverse condizioni, molti giocatori già provati da 9 mesi di tennis spesso vissuti in ambienti complicati dalle regole anti-covid, un mix di elementi perfetti per creare una scossa. Tuttavia ritrovarsi al sabato mattina con in semifinale Dimitrov vs. Norrie e Fritz vs. Basilashvili, questo proprio no, era inimmaginabile. Oltretutto i due grandi favoriti ieri, Tsitsipas e Zverev, hanno pure perso “male”, Sasha con la chance di vincere, Stefanos con un match incomprensibile.
    Non serve perdersi in grandi ricerche per affermare che queste semifinali, oltre che sorprendenti, sono probabilmente quelle con in campo i tennisti “peggiori” rispetto alla classifica in un torneo di questa categoria, e se non lo sono in assoluto siamo molto vicini. È il segnale di un tennis che sta cambiando, senza la costante presenza dei big 3 (più Murray), ma anche di una sorpresa che ogni tanto ci sta. E meno male che nello sport accadono ancora, altrimenti sai che noia…
    Davvero difficile a questo punto pronosticare chi la spunterà, e forse è bello proprio per questo. Ognuno dei giocatori rimasti in gara ha dimostrato di essere in grande condizione, e di poter ambire al titolo. Solo Dimitrov in carriera ha già vinto un Masters 1000, nel 2017, il suo anno migliore, chiuso con il successo alle ATP Finals. Per gli altri sarà una occasione incredibile.
    Potrebbe essere un torneo decisivo per Norrie, tennista cresciuto in modo incredibile negli ultimi due anni. Attualmente il britannico è al 14esimo posto nella Race to Turin, con 1840 punti. Se vincesse IW, farebbe un balzo clamoroso, con sorpasso a Felix Auger-Aliassime e in piena lotta con Sinner e Hurkacz e Ruud per un posto al Masters. La semifinale vs. Dimitrov sarà una partita molto interessante. Grigor è tornato finalmente in piena efficienza atletica dopo un periodo gustato da vari problemi, e soprattutto sembra aver ritrovato fluidità e fiducia nel suo gioco. Il bulgaro ha sempre giocato bene, ma con quel tennis così complicato e non sempre molto incisivo, è riuscito a giocarsela contro i big solo nelle fasi di carriera in cui ha trovato la massima fiducia e la miglior condizione fisica. Alla fine gli è sempre mancato qualcosa per eccellere, un filo di velocità di braccio, un po di servizio, una difesa più stabile e meno funambolica, meno pause. Dopo anni di “vivacchiare”, ad Indian Wells potrebbe riprendersi un ruolo da protagonista. Norrie proverà a sbarrargli la strada cercando di non farlo creare, imponendo alti ritmi e buttandolo lontano dalla riga di fondo. La risposta al servizio di Cameron potrebbe essere il colpo decisivo: se annullerà il servizio del rivale, la sua grandissima fiducia e spinta da fondo campo potrebbero portarlo al successo. Se invece sarà Grigor a comandare le operazioni, avrà ottime chance per il successo.
    Fritz sta giocando il torneo della vita. Ieri dopo aver sconfitto Zverev ha dichiarato: “Non puoi allenare tutto questo, cosa vuol dire superare queste situazioni. Non le puoi simulare in un allenamento, devi fidarti del tuo tennis, di quello che stai facendo. Devi riuscire a mettere in campo, sotto la massima pressione e difficoltà tutto il lavoro svolto, riuscire a dare il massimo. Non sempre ci sono riuscito, stavolta è un sogno che si avvera. È difficile non emozionarsi per tutto questo. Ho lavorato molto duramente per tutta la mia vita per arrivare a giocare queste partite e provare queste emozioni”. L’”ammazza italiani” continua a volare. Serve bene, risponde profondo, è intenso e con pochi cali. È nella sua California, ha il pubblico, è “in-the-zone” come dicono da quelle parti, quindi può essere pericolosissimo per tutti. Basilashvili è un vero colpitore di potenza, può spaccare in due la pallina, ma ha bisogno di tempo per esprimere il suo miglior tennis. Forse ha approfittato anche delle condizioni piuttosto lente del torneo, davvero non così distanti da molti eventi sul rosso. Sarà una partita molto incerta, probabilmente l’americano è favorito, ma il georgiano resta un tennista con la potenza necessaria a completare l’impresa ed issarsi addirittura in finale. “Mi sto allenando bene da settimane, non sono sorpreso dal risultato”, ha dichiarato Nikoloz.
    Molti appassionati forse saranno non solo sorpresi, ma anche un po’ delusi dai quattro semifinalisti. In realtà, questo accade con frequenza nei momenti storici di passaggio. Questo torneo e molto altro conferma che stiamo attraversando esattamente una fase del genere. E non necessariamente dobbiamo ammirare “i soliti noti” per gustarci bel tennis ed emozioni.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Grigor Dimitrov ed il suo aiuto per portare Sinner a Torino

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Tra Jannik Sinner e le ATP FINALS ci sono tre avversari da seguire.Jannik deve superare Hubert Hurkacz avanti 360 punti e deve tenere dietro di se Felix Auger Aliasime, oggi distante 265 punti e Cameron Norrie , oggi distante 395 punti.
    Dimitrov ha fermato la corsa di Hurkacz ai quarti di finale di INDIAN WELLS, impedendogli di allungare sul tennista italiano.In semifinale il bulgaro, in grande forma atletica e mentale, proverà a fermare Cameron Norrie per conquistare la finale!L’Italia Sabato tiferà per lui, perché una sua sconfitta porterebbe l’Inglese ad appena 155 punti da Sinner.
    Norrie e Sinner si sarebbero dovuti sfidare ad Anversa dove sono in palio 250 punti e nessuno dei due poteva sbagliare.Norrie però nella notte ha dato forfait ad Anversa. Sicuramente un bel regalo per Sinner.
    Entrambi dovranno fare i conti con Felix Auger Aliassime dietro a Sinner di appena 265 punti e testa di serie nr. 1 ad Anversa. Il 21enne negli Stati Uniti ha deluso e cerca ad Anversa di riprendere il suo cammino.Intanto speriamo nella vittoria di Dimitrov prima di concentrarci su Anversa.Sinner dovrà pagargli almeno una cena se Dimitrov conquisterà la finale Sabato.
    Domenico Di Conza LEGGI TUTTO

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    Grigor Dimitrov e i problemi fisici oggi a Melbourne: “oggi non riuscivo nemmeno a mettermi i calzini prima della partita”

    Grigor Dimitrov BUL, 1991.05.16

    Grigor Dimitrov ha perso un’enorme opportunità di tornare alle semifinali di un torneo del Grande Slam – sarebbe stato il quarto della sua carriera – quando ha perso stamane contro Aslan Karatsev a Melbourne, in una partita in cui è apparso visibilmente limitato fisicamente, con problemi alla schiena. La situazione ha sorpreso chi guardava – il bulgaro sembrava in forma fino a questo incontro – ma è stata chiarita dall’ex top tre in conferenza stampa.

    “Non ha senso nascondere qualcosa che è evidente. Ho iniziato a soffrire di spasmi alla schiena ieri, assolutamente dal nulla. Ho cercato di fare quello che potevo per essere pronto, ma oggi non riuscivo nemmeno a mettermi i calzini prima della partita. Da quel momento ho capito che sarebbe stata dura per me”, ha detto ai giornalisti.
    Dimitrov ha spiegato ulteriormente il motivo per cui non ha mollato durante l’incontro. “Non mi piace rinunciare. Forse ho causato danni maggiori, ma sono testardo, mi piace competere. Quando sei in campo non sei sempre illuminato, non stai sempre pensando bene o facendo ciò che è meglio per te. Mi è successo così oggi”. LEGGI TUTTO

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    I record di Aslan Karatsev, semifinalista agli Australian Open

    Aslan Karatsev, rivelazione dell’AO21

    Uomo del destino, favola sportiva, sogno che diventa realtà, la forza di crederci sempre. Chiamatela come volete, ma l’impresa di Aslan Karatsev in quest’Australian Open ha del clamoroso. Partito dalle qualificazioni, il 27enne russo continua a stupire il mondo del tennis issandosi sino alla semifinale, dove affronterà il vincente del super match serale Djokovic vs. Zverev.
    Aslan si è meritato l’accesso tra i migliori quattro del torneo, facendosi largo in una strada tutt’altro che comoda. Ha passato le “quali” mettendo in fila Brandon Nakashima, Max Purcell e Alexandre Muller; quindi nel main draw tre successi nettissimi, in tre set, su Gianluca Mager, Egor Gerasimov e il super match in cui ha annientato a furia di pallate vincenti Diego Schwartzman, testa di serie n.8. La sua favola sembrava terminata nel match contro il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime. Fresco della bella vittoria sul “cugino” Shapovalov, Felix si era portato in vantaggio di due set. A quel punto Karatsev ha mollato tutto, forse perché mentalmente già sconfitto, ritrovando quell’incredibile profondità di palla col diritto (una frustata difficile da leggere) e tornando clamorosamente in partita. Qua Auger-Aliassime forse è tornato preda di quegli incubi che non gli consentono di vincere una finale di un torneo, ma il merito va soprattutto al russo, che ci ha creduto anche nel momento più difficile, fino all’incredibile rimonta e vittoria.
    Stanotte il successo in quattro set su Dimitrov. Il bulgaro è partito forte, 6-2 nel primo set con un parziale di sei giochi di fila. Nel secondo il match è girato per due fattori: Grigor non è riuscito a concretizzare l’affondo, sciupando ben 6 palle break (in due game distinti, quattro nel secondo gioco e due nel quarto), e sono iniziati i problemi alla schiena che l’hanno irrigidito. Prima il servizio è calato, poi anche nei recuperi e nella spinta il suo tennis è affivolito, fino a spegnersi. Nemmeno l’intervento del trainer è servito a rimetterlo a posto, Karatsev ha iniziato a martellare con continuità, fino a chiudere il match a suo favore.

    Quindi un pizzico di fortuna per il russo, ma anche bravo a restare nel match nelle fasi calde del secondo pariziale, perché sotto di due set, forse la partita poteva chiudersi lì. Davvero una favola per Aslan, che dopo la bellissima vittoria su Schwartzman aveva dichiarato che per lui già aver passato le qualificazioni ed essere entrato finalmente nel main draw di uno Slam era il coronamento di un sogno. Del resto fino a questo torneo aveva vinto la miseria di tre match sul tour principale. Penalizzato da un problema serio al ginocchio, Aslan ha fatto molta fatica a maturare e trovare il modo di far esplodere il suo talento di colpitore. Karatsev è la dimostrazione che al piano “di sotto” c’è molto talento pronto ad esplodere, e che la differenza tra i giocatori nella fascia top30-100 e quelli appena dietro a volte è tutta nei dettagli, nella fiducia, nella condizione psico-fisica.
    Con questo risultato clamoroso, Karatsev segna alcuni record storici:
    È il primo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale di uno Slam al suo debutto in un Major
    È il quinto tennista a raggiungere la semifinale di uno Slam partendo dal tabellone di qualificazione
    È il secondo giocatore dell’era Open a raggiungere la semifinale all’Australian Open partedo dalle qualificazioni
    È il tennista col ranking più basso a raggiungere la semifinale di uno Slam da Wimbledon 2001, quando ci riuscì Goran Ivanisevic (che finì per vincere il torneo)
    È anche il primo russo a tornare nella semifinale all’Australian Open dopo Marat Safin
    Le parole a caldo di Aslan, dopo il successo: “E’ una sensazione incredibile ritrovarmi in semifinale alla mia prima presenza in uno Slam. All’inizio della partita ero troppo nervoso e il caldo mi infastidiva, è stato un inizio complicato. Per fortuna mi sono ritrovato nel secondo set e poi nel terzo Dimitrov ha iniziato ad aver problemi alla schiena. Non sapevo che soffrisse di questo  fastidio”.
    Un pizzico fortunato oggi, ma un vecchio adagio dice che la fortuna aiuta gli audaci, e Karatsev non solo è stato assai audace in tutto il torneo, ma forse aveva di par suo un bel credito con la buona sorte. Bravo Aslan, esempio per tutti i giocatori fuori dai 100, con lavoro e fiducia niente è impossibile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Dominic Thiem questa volta non si salva. Fuori per mano di Dimitrov. Continua la favola di Karatsev

    Stavolta è davvero finita l’avventura di Dominic Thiem agli Australian Open. Il numero tre al mondo – che già aveva rischiato grossissimo nel turno precedente contro l’idolo di casa Nick Kyrgios (ATP 47), superato in rimonta al quinto set – è infatti stato eliminato negli ottavi di finale da Grigor Dimitrov (21) con un netto […] LEGGI TUTTO

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    Nicolas Jarry termina il suo rapporto professionale con Dante Bottini, che dovrebbe essere il nuovo coach di Dimitrov

    Nicolas Jarry nella foto

    Dante Bottini è uno degli allenatori più ricercati nel mondo del tennis e il suo lavoro con Kei Nishikori nel corso degli anni ha attirato l’attenzione di molti tennisti.
    Nicolas Jarry sta affrontando una nuova e complessa fase della sua carriera professionale, cercando di uscire dalle catacombe della classifica dopo aver perso tutti i punti dopo essere stato squalificato per doping.

    Le sue prime partite non sono state positive, dopo aver perso tutte e tre le partite disputate, ed entrambi hanno deciso di comune accordo di separare le loro strade.
    L’allenatore argentino dovrebbe lavorare d’ora in poi con Grigor Dimitrov, mentre il cileno comunicherà tra pochi giorni la sua nuova squadra tecnica. LEGGI TUTTO