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    Nuova Skoda Enyaq IV, il primo SUV elettrico viene dal futuro

    Quale forma avrà il futuro? Skoda anticipa la sua visione con un esempio più che pratico, reale e tangibile: la nuova Enyaq iV, il primo modello di serie della Casa automobilistica boema sviluppato sulla piattaforma modulare elettrica (MEB) del Gruppo Volkswagen.
    Enya è un termine irlandese traducibile in “fonte di vita”, in cui confluiscono alcuni concetti tratti da una parola gaelica-irlandese che racchiude i significati di essenza, spirito ma anche principio, valori accostati al nuovo modello elettrico. Perché ENYAQ iV rappresenta un nuovo inizio, la porta aperta sull’elettrificazione, un Suv che unisce dinamismo e sostenibilità a spazi ampi e comodi come tradizione del marchio. “Si apre una nuova era per Skoda” ha sentenziato Thomas Schafer, CEO di Skoda Auto. 
    Motori e batterie, cosa scegliere
    Il primo modello elettrico di Skoda viene proposto con due motorizzazioni, tre formati di batteria e cinque varianti di potenza comprese tra i 148 (109 kW) e i 306 CV (225 kW), tutti a elevata autonomia di percorrenza che può arrivare fino a 510 km (ciclo WLTP) con capacità di ricarica in tempi rapidi a seconda dell’attacco disponibile. La trazione può essere posteriore o integrale nelle varianti dotate di maggiore potenza, dunque Enyaq iV abbraccia una clientela ampia e si propone come veicolo dall’ideale uso quotidiano. 

    Come è fatta fuori
    Accattivante il design, energico e dinamico ma anche elegante, proporzioni equilibrate e spazi abbondanti, il frontale è caratterizzato da una calandra decisa e può ospitare su richiesta la luminosa Crystal Face dotata di una funzione animata Coming/Leaving Home e di fari full LED Matrix. I fari posteriori full LED, dotati a loro volta della funzione animata Coming/Leaving Home, comprendono gli indicatori di direzione dinamici. 
    Abitacolo ecocompatibile
    Aprendo le porte verso nuovi orizzonti, la Skoda Enyaq iV cambia anche all’interno e propone un’innovativa gamma di ambienti dell’abitacolo: le versioni “abituali” cedono spazio alle novità della gamma Design Selection, cioé gli allestimenti Studio, Loft, Lodge, Suite e Eco-Suite con interpretazioni diverse e sorprendenti nei materiali, nelle colorazioni e nelle dotazioni. 
    Gli interni sono stati elaborati utilizzando anche materiali naturali, lavorati in modo sostenibile e riciclati con dieci pacchetti tematici e alcune opzioni individuali per la configurazione.

    Tecnologia al top
    Connettività avanzata, è chiaro e non poteva essere altrimenti: “Il display centrale da 13’’ è il più grande installato su un modello Skoda, inoltre ENYAQ iV è sempre connessa e dotata di funzionalità intelligenti. La ŠKODA Connect App permette di controllare in tutta comodità da remoto i processi di ricarica della batteria e la preclimatizzazione dell’abitacolo”.
    Enyaq iV si avvale di avanzati sistemi di assistenza, con soluzioni innovative e dotazioni di sicurezza attiva e passiva al top. Si va dai fari LED controllabili singolarmente per non abbagliare i veicoli incrociati a una dotazione che prevede fino a 9 airbag. L’head up display è suddiviso in due campi di visualizzazione uno più vicino al conducente, l’altro a realtà aumentata è più in alto sul parabrezza sempre nel campo visivo.
    Una interessante novità è legata al parcheggio remoto telecomandato che permette attraverso il proprio smartphone e la Skoda Connect App di eseguire parcheggi longitudinali e trasversali in spazi particolarmente ristretti. Il sistema di assistenza acquisisce il controllo dello sterzo e frena automaticamente. Inoltre può memorizzare la tipologia di manovra usata di frequente (esempio garage di casa): dopo è sufficiente premere un pulsante per ripeterla esattamente ogni volta che lo desidera. Anche in questo caso, il sistema di assistenza controlla sterzo e freno per evitare collisioni.
    Versioni e prezzi
    La versione di accesso Enyaq iV 50 è dotata di batteria agli ioni di litio da 55 kWh, ha 148 CV, 220 Nm di coppia, 340 km di autonomia (160 km/, da 0 a 100 in 11”4). ENYAK iV 60 ha 179 CV, 310 Nm di coppia, 390 km di autonomia (da 0 a 100 km/h in 8”7, velocità 160 km/h). ENYAQ iV 80 ha 204 CV e 310 Nm (da 0 a 100 km/h in 8”5, velocità 160 km/h). 
    Le varianti 80x iV e RS iV entrambe a trazione integrale vantano potenze massime di 265 CV (425 Nm, da 0 a 100 km/h in 6”9, 160 km/h) e 306 CV (460 Nm) che rappresenta la versione top e accelera da 0 a 100 km/h in 6”2 con 180 km/h autolimitati come velocità di punta. L’autonomia a trazione integrale è circa 460 km. 
    I prezzi indicativi per il mercato italiano delle versioni disponibili nella fase di prenotazione sono compresi tra i 35.000 euro della Enyaq iV 50 iV, batteria da 55 kWh e autonomia di 340 km e i 46.000 euro della Enyaq iV 80 iV batteria da 82 kWh e autonomia di 510 km. I dati sono sull’autonomia sono in attesa di omologazione. 
    La fase di Pre-Booking garantirà al Cliente la presenza sul veicolo del sistema di ricarica rapida insieme all’abbonamento per la ricarica agevolata per un anno presso tutta la rete Ionity a livello europeo. Prima della sottoscrizione del successivo contratto di acquisto, il Cliente potrà, in qualunque momento, rinunciare al Pre-Booking, senza penali e con restituzione dell’importo. Le prime consegne del nuovo SUV elettrico Enyaq iV iV sono previste nel corso della primavera 2021.
    Nei mesi successivi, la gamma sarà ampliata con le versioni Enyaq iV 80x iV 195 kW e Enyaq iV RS iV 225 kW, entrambe con batteria da 82 kWh e trazione integrale 4×4, grazie a due motori elettrici, uno per asse.  LEGGI TUTTO

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    Porsche Taycan Cross Turismo, appuntamento al 2021

    Ci vorrà il 2021 per vedere al fianco di Taycan la Taycan Cross Turismo, la shooting brake a elettroni del Marchio archetipo dell’auto di lusso sportiva. L’annuncio ufficiale è arrivato proprio dal CEO di Porsche Oliver Blume.
    I fattori del ritardo sono principalmente due, uno molto diverso dall’altro. Il primo riguarda l’importante richiesta sul mercato per la berlina, mentre l’altro, comune un po’ a tutti, riguarda la pandemia e i ritardi che sta causando nella produzione.

    Il secondo modello full electric di Porsche potrebbe essere atteso a numeri importanti, data la sua carrozzeria rialzata che strizza l’occhio alla fetta di clienti, sempre maggiore, che apprezza i suv/crossover che mantengono uno spiccano dinamismo. Una familiare a ruote alte con grandi prestazioni.

    Il nuovo design
    La parentela con Taycan berlina sarà ovviamente strettissima. L’imminente presentazione del modello di serie evidenzierà differenze soprattutto nel posteriore, con il portellone e il montante molto inclinato. Sarà un modello importante nella corsa all’elettrico di Porsche.
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    Jeep e-bike, la prima bici elettrica del Marchio

    A Jeep non sono bastati più di 75 anni nel mondo delle auto. La Casa statunitense, oltre alle quattro ruote, ha trovato una nuova passione: le bici elettriche. Ha appena lanciato, infatti, la sua prima e-bike, in collaborazione con QuietKat. Jeep e-bike, questo il nome scelto per il veicolo green, è studiata per i ciclisti più avventurosi, con la passione per i terreni più impervi.
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    Il triplo più potente delle altre
    Jeep deve tenere alto il nome del marchio, per questo ha dotato la sua e-bike di un motore BAFANG M620 da 750 W (la media delle bici elettriche è di 250 W) e 160 Nm di coppia. Potenza allo stato puro! La batteria, da 1,5 kWh, permette un’autonomia fino a quasi 65 km. Alla lista possiamo aggiungere anche pneumatici fat da 26”x 4.8” e freni a disco idraulici a quattro pistoncini. La forcella è di RST Air, l’ammortizzatore di RockShox Monarch RL e la trasmissione con 10 velocità. Insomma, una e-bike per gli scenari più critici.
    Infine, il prezzo. La bici elettrica di Jeep costa, negli Usa, 5.899 dollari (circa 5.000 euro).
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    Golf eHybrid e GTE, pronte per il mercato tedesco

    Tutto pronto per le due nuove plug-in di casa Volkswagen. Le nuove Golf eHybrid e GTE arrivano sul mercato tedesco al prezzo di listino di 39.781 e 41.667 euro. Ancora nessuna notizia certa sui prezzi per il mercato italiano, ma probabilmente saranno poco superiori. 
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    Autonomia elettrica di 80 e 62 km
    Le potenze sono diverse, 204 e 245 cavalli, rispettando la nomenclatura, la base elettrificata è la medesima. A partire da una batteria dalla capacità di 13 kWh, superiore del 50% rispetto a Golf 7. Questo permette una autonomia solo elettrica di 80 km per Golf eHybrid e di 62 chilometri per Golf GTE. L’autonomia complessiva dichiarata è di 870 km e 745 km, non male considerando la potenza di sistema e comunque la spinta sempre notevole che garantisce il 1.4 turbo benzina TSI.

    Golf eHybrid arriva sul mercato nell’allestimento Style, mente GTE, come da tradizione, fa storia a sé. Sedili sportivi di serie per tutte e due, assiema alla plancia digitale, ai fari a Led Plus e ai sistemi di assistenza alla guida di secondo livello
    Dopo le PHEV sono attesi sul mercato gli storici “pezzi” grossi: ovvero Golf GTI, GTD e R.
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    Monopattini elettrici: boom tra gli italiani, ma mancano regole

    La recente ricerca promossa da Facile.it sull’interesse degli italiani verso i monopattini elettrici conferma il trend degli ultimi mesi: cresce la passione per questo mezzo a due ruote. Ben 2,5 milioni di persone lo considerano un veicolo sicuro e comodo. La guida in autonomia, lontani dal contatto con gli altri e nel rispetto del distaziamento sociale, ne aumenta la sicurezza in questi tempi di convivenza col Covid-19. Nelle grandi città, poi, il monopattino rappresenta una comodità per evitare il traffico urbano. Ecco quanto emerso dalla ricerca. 
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    Gli under 45 i più appassionati
    Sul totale degli intervistati, circa il 2,7% (quasi 800mila italiani) ha dichiarato di possedere già il mezzo su due ruote. Quali sono le fasce di età più coinvolte? La percentuale aumenta notevolmente nella fascia 35-44 anni (5,5%), mentre sopra i 45 anni non sembra esserci un grande interesse. Per quanto riguarda le zone, invece, il monopattino è più utilizzato dai residenti del Centro Italia e del Nord Est, e per chi lo utilizza a noleggio incide anche la disponibilità nella propria zona.
    Un mezzo considerato sicuro
    Tornando al discorso sicurezza, oltre 2,5 milioni di italiani stanno valutando la possibilità di acquistare un monopattino elettrico in alternativa ai mezzi pubblici, che siano tram, bus o metro. Un numero importante: il triplo degli attuali possessori. Tra i più interessati ci sono gli uomini, chi sta nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e chi abita al Sud.
    E che tipo di utilizzo vedono nel monopattino? Ancora molti lo legano al tempo libero, ma c’è una fetta in aumento (circa 350mila persone) che lo sfrutta anche per andare al lavoro.
    Troppi punti da chiarire
    Un interesse in continua crescita, accompagnato però da regole non chiare e da una guida poco responsabile, come dimostrano i numerosi incidenti che dopo il lockdown sono accaduti in tante città italiane (Roma e Milano tra tutte). Avere a che fare con un mezzo “nuovo”, a cui la tradizionale mobilità urbana non è abituata, implica la necessità di creare spazi appositi in cui il monopattino possa circolare. E questo è senza dubbio uno dei più grandi problemi delle strade italiane. Stando ai dati della ricerca, il 52,7% degli intervistati usa il monopattino elettrico sul marciapiede o nelle aree pedonali, sebbene non sia consentito.
    A ciò si aggiunge la guida spericolata di alcuni (troppi) utenti, per i quali il mezzo sembra essere un gioco. Un gioco in cui si può salire in coppia, in cui i minori possono non indossare il casco e in cui si fa zig zag tra le auto: tutti comportamenti irresponsabili e fuori controllo.
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    Tarform Luna: vegana, reciclabile, compostabile e a zero emissioni

    Può capitare che, nel vasto mondo della mobilità elettrica, si dia vita a modelli destinati a far parlare di sé per alcune particolarità. Lo dimostra Tarform, azienda con sede a New York, che sta per lanciare sul mercato, con qualche anno di ritardo, Luna. Particolarità di questa moto è che non solo è elettrica, ma persino biodegradabile e riciclabile. In che senso? 
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    Ecologia come concetto fondamentale
    Tarform ha costruito Luna basandosi su alcuni princìpi fondamentali, tra i quali il design dichiaratamente vintage e la componentistica ecologica. Questo significa che Tarform Luna ha un telaio in alluminio riciclabile, carrozzeria con pigmenti derivati dalle alghe e pelle realizzata con ananas, mango e mais. Mentre i semi di lino sono stati utilizzati per costruire le parti in plastica.

    Una scelta ‘vegana’, quindi, ma destinata a pochi, dato che la moto ha un prezzo esclusivo: 24.000 dollari per le due versioni disponibili, Racer Edition e Scrambler Edition. C’è anche una terza variante, la Founder Edition, limitata a 54 esemplari con sospensioni Öhlins e che costa 42.000 dollari.
    Prestazioni niente male
    Una moto molto particolare, quindi, e di certo non per tutte le tasche, anche se la ciclistica e le prestazioni sono di tutto rispetto. Nello specifico, il telaio in alluminio riciclabile è a traliccio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore posteriore. I freni sono a disco singolo con pinze a 6 pistoncini. Il peso della moto è di 200 kg.

    Tutti e tre i modelli di Tarform Luna hanno un motore da 41 kW (55 cv) con batteria agli ioni di litio da 10 kWh. Da New York affermano che l’autonomia si aggiri intorno ai 200 km (in 50 minuti si ricarica fino all’80%), per una velocità massima che può spingersi anche fino a 145 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 orari in 3,8 secondi. Non male. Alcune “chicche” riguardano l’accensione key-less e un sistema d’allarme radar ideato per la segnalazione acustica per i pedoni e per i punti ciechi. LEGGI TUTTO

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    Nuova Cadillac Lyriq, il lusso di un SUV-coupé tutto full electric

    L’obiettivo è ambizioso, ridefinire il concetto di lusso delle auto americane: se alla portata o meno, lo dirà il mercato, unico vero giudice del mondo dell’automobilismo. Di certo Cadillac Lyriq è destinato a far parlare di sé. La Casa di Detroit sforna la sua full electric in configurazione SUV-coupé. Lo fa nella forma di un concept, almeno in maniera ufficiale: in quella ufficiosa, l’80 % degli elementi che vediamo saranno quelli della versione di serie, per una produzione che non dovrebbe partire prima del 2022, e che al massimo vedrà un’anticipazione al 2021 per il solo mercato asiatico.
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    PIATTAFORMA ELETTRICA: 480 KM D’AUTONOMIA

    Lyriq è costruita sulla piattaforma modulare di General Motors con propulsione Ultium da 100 kWh: grazie ad essa, i vertici Cadillac promettono un’autonomia di oltre 480 km con una carica completa, con la ricarica rapida che aggiunge altri 150 kW.
    Prevista la trazione posteriore e quella integrale per altre varianti ad alte prestazioni, e il sistema di assistenza alla guida Super Cruise3. All’interno dell’abitacolo, tutto è pensato per favorire il comfort e la praticabilità di guida dell’automobilista, anche a livello di infotainment e connettività. Elementi, questi ultimi, contraddistinti dallo schermo curvo da 33″ dall’altissima risoluzione grafica e l’head-up display.
    I LED COME ELEMENTI STILISTICI, E CHE SILENZIO…
    Passeggeri che vengono accolti a bordo dalle coreografie create dalle luci a LED, che in Lyriq diventano la parte più in evidenza degli esterni. Linee spigolose e pulite, con uno spoiler sul tetto che dichiara l’attenzione rivolta all’aerodinamica. Peculiarità di Lyriq è la griglia del frontale in “Black Crystal”, che si unisce ai LED verticali, mentre nella zona posteriore i fanali alternano la configurazione orizzontale-verticale per sfociare poi nel montante.
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    Inoltre, Cadillac ha sviluppato per la prima volta una tecnologia di cancellazione del rumore attraverso microfoni e accelerometri, mentre il sistema audio, più chiaro e nitido grazie all’utilizzo di 19 altoparlanti, è stato realizzato in collaborazione con AKG Studio. LEGGI TUTTO