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    Hyundai RM20e, l'elettrica sportiva Hyundai N alla prova

    Il motore rimane in posizione centrale, mentre la scocca è della Veloster. Ma Hyundai RM20e è diversa. E lo è per via di quella lettera che segue la sigla Racing Midship. Un prototipo diventato negli anni – con il progetto avviato nel 2012 – un laboratorio viaggiante per sperimentare tecnologie legate alle Hyundai sportive.
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    E l’elettrificazione sarà uno dei passaggi che affronterà Hyundai N, per proporre numeri da supercar in un modello che, nei piani del marchio, fino allo scorso anno, dovrà essere la punta di diamante della produzione. 
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    Hyundai coltiva la sportività N tradizionale, con il rinnovamento della i30; Hyundai ad annunciare il brand delle elettriche Ioniq, destinato a portare su strada l’esaltante concept Prophecy e la Concept 45.
    Prestazioni: i dati
    Il progetto RM20e dichiara 810 cavalli e 960 Nm, ottenuti da un motogeneratore in posizione posteriore-centrale, valori di potenza e coppia scaricati sulle ruote posteriori, elettrificazione in grado di portare tempi sullo zero-cento orari inferiori ai 3” e un 9”88 sullo 0-200 orari da supercar termica di un certo livello. La velocità massima del prototipo è superiore ai 250 orari.

    Più dei numeri, tuttavia, conta registrare lo sviluppo portato avanti con la collaborazione di Rimac Automobili. Nell’azienda croata, il gruppo Hyundai ha investito nel 2019 80 milioni di euro, tra apporti del marchio Hyundai e Kia. Rimac specialista nella realizzazione di motori e sistemi elettrici, alla recente cronaca per il possibile ingresso nella proprietà del marchio Bugatti.
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    Motore e batteria tradiscono, con l’architettura a 800 volt, quella che sarà la tecnologia – su piattaforma e-GMP (diversa ovviamente dal prototipo) destinata alle Hyundai elettriche dei prossimi anni, i modelli spiccatamente votati alla prestazione. RM20e alimentata da un pacco batterie da 60 kWh, da 605 volt nominali di tensione (705v di picco) e sistema di raffreddamento a liquido. LEGGI TUTTO

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    Sul monopattino elettrico fa 10 km sulla A14: fermato dalla Polizia

    Doveva recarsi ad un colloquio da Rimini a Cesena e ha deciso di imboccare l’autostrada A14 direzione Bologna a bordo di un monopattino elettrico. L’incredibile vicenda è avvenuta nei giorni scorsi: l’assurda idea ha visto protagonista un 20enne riminese, che ha percorso una decina di chilometri a bordo del mezzo elettronico prima di venire fermato dalla polizia stradale.
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    La Polizia ha sequestrato il monopattino
    Non è la prima volta che accadono episodi del genere, dove alcuni individui, consapevoli o meno, del fatto che il monopattino elettrico non possa circolare in autostrada si ritrovano sulle corsie insieme ad auto e motociclette. Si tratta di un gesto pericoloso, sia per se stessi che per gli altri. A segnalare il giovane riminese sono stati infatti gli automobilisti presenti sulla A14, stupiti di vedere una persona su un monopattino sulla corsia d’emergenza dopo il casello di Rimini Nord.
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    Il 20enne è stato quindi rintracciato e fermato dalla Polstrada, e il veicolo sequestrato. La motivazione fornita alle autorità è stata quella di dover arrivare in orario a Cesena per sostenere un colloquio. Nulla, quindi, che possa giustificare l’atto irresponsabile. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen ID.4, SUV elettrico di Wolfsburg

    Per una ID.3 che si candida a vestire i panni di Golf del mondo elettrico, c’è un progetto Volkswagen ID.4 che interpreta l’architettura MEB in chiave suv. Segmento compatto, dalle vocazioni necessarie di abitabilità e spazio interno, che portano a misurare 4,58 metri in lunghezza e i vantaggi già nell’architettura, che permette di accorciare gli sbalzi, espandere il passo fino a 2,77 metri, e ricavare tanto spazio a bordo, per passeggeri e bagagli.
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    Così, anche, andrà sui mercati europei da fine 2020, per cominciare lo farà con due edizioni speciali, ID.4 1st Edition e la full optional ID.4 1st Max. Ventisettemila esemplari in tutto, poi sarà la gamma con gli allestimenti ordinari a prendere il testimone e, nel 2021, portare a una Volkswagen ID.4 ad alte prestazioni.

    ID.4, scheda tecnica
    Debutta proponendo uno schema con singolo motore elettrico anteriore, 204 cavalli e 310 Nm i numeri dichiarati, grazie ai quali può vantare un scatto sullo 0-100 orari piuttosto rapido (8”5) e raggiungere i 160 orari di velocità massima, autolimitata.
    Quanti km con una ricarica
    Motogeneratore alimentato da una batteria da 77 kWh, con celle a sacchetto – ovviamente composizione chimica agli ioni di litio – e una massa complessiva di 493 kg: in condizioni di utilizzo quotidiano permetterà di coprire fino a 520 km prima di dover ricaricare. E le operazioni saranno possibili sia da postazioni a corrente alternata, con i Wallbox da 11 kW proposti da Volkswagen, sia dalla tradizionale presa da 230 v.

    Dalle postazioni veloci, pubbliche, poter accedere a punti fino a 125 kW di potenza permette, in 30 minuti, di ricaricare l’equivalente d’energia necessario a percorrere 320 km. Ricarica attuata anche in marcia, durante le fasi di coasting, con la frenata rigenerativa e una specifica funzione Eco Assistant a suggerire al guidatore quando sollevare il piede dall’acceleratore, per ottimizzare abbrivio, decelerazione e ricarica, in base alle condizioni di traffico e del percorso.
    Caratteristiche dell’infotainment
    Prodotto e servizi procedono di pari passo, le soluzioni We Charge ID. permettono l’accesso a 150 mila punti di ricarica in tutta Europa con un singolo account.
    Servizi connessi che, in We Connect Start, inseriscono il suv in rete, dati via cloud scambiati per una navigazione ottimizzata, individuare stazioni di ricarica, permette il controllo di funzioni dell’auto via app: dalla climatizzazione dell’abitacolo a motore spento fino alla programmazione della ricarica.
    Grande come una Tiguan
    I tratti di ID.4 sono quelli di un suv dalle linee fluide, evidenziate in chiave dinamica nei punti distintivi: passaruota posteriori, linea di cintura, coda rastremata. In 161 centimetri d’altezza di trovano le quote del suv, in un profilo nel quale la cura aerodinamica è evidente e coinvolge anche il design dei gruppi ottici posteriori, per staccare i flussi aerodinamici ed evitare turbolenze in coda.
    Fari con luci dinamiche, effetti 3D, dove l’anteriore propone i led Matrix adattivi IQ.Light. Della dotazione standard dell’edizione speciale 1st Max faranno parte anche il tetto panoramico in vetro e il portellone posteriore ad azionamento automatizzato: via gesture o tasto per l’apertura elettrica. Un bagagliaio da 543 litri, 1.575 abbattendo i sedili posteriori e caricando al tetto. Doti di versatilità estese con la capacità di trainare un rimorchio fino a 1.000 kg.
    Infotainment, touch e comandi vocali per interagire
    All’interno il minimalismo del design è nell’assenza di tasti fisici, per un’interfaccia uomo-macchina mediante comandi vocali – istruzioni il cui riconoscimento è potenziato dallo scambio dati via cloud – o il touchscreen dell’infotainment: da 10 pollici di diagonale nella proposta standard, da 12 pollici in edizione speciale Max.

    A integrazione è possibile optare per un head up display con realtà aumentata, sfruttata per indicare la corretta navigazione e altre info a sovrapporre virtuale e reale, nel campo visivo del guidatore.
    Adas, dall’assistente alle manovre fino al Travel Assist
    Touch non è solo l’infotainment o i comandi a sfioramento, anche il volante ha sensori necessari a rilevare la presenza delle mani del guidatore, in chiave Adas. L’elettrico ID.4 offre il Travel Assist per una guida assistita di Livello 2, sistema affiancato da altre funzioni: sensori di parcheggio acustici di serie, con funzione freno automatico in manovra; Front Assist con assistente alle manovre di scarto di un ostacolo e operativo anche in curva; cruise control adattivo con stop&go; Lane Assist.
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    Sicurezza, in chiave passiva, dove l’airbag centrale aumenterà la protezione dei passeggeri anteriori in caso di collisione laterale.

    Volkswagen ID4 suv Auto elettriche
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    Opel Corsa-e, l'auto ufficiale di X Factor 2020 è l'elettrica tedesca

    X Factor 2020, il talent show più famoso della televisione, ha la sua auto ufficiale: Opel Corsa-e, la prima versione elettrica della city car tedesca.
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    X Factor 2020, che ogni anno cerca i migliori talenti della musica, avrà una storia composta da Emma Marrone, Hell Raton, Manuel Agnelli e Mika. Andrà in onda da giovedì 17 settembre alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV, e il venerdì, in prima serata, su TV8. Protagonista, insieme ai cantanti in gara, sarà quindi Opel Corsa-e, insieme anche alla versione a zero emissioni di Mokka, Mokka-e.
    Autonomia e prestazioni

    La cinque posti tedesca – che dalle linee tende a ricordare le coupé sportive – può vantare 337 km d’autonomia in ciclo WLTP, una batteria da 50 kWh che in 30 minuti si ricarica dell’80%, tramite Wallbox, rapida o cavo e presa domestica, e prestazioni da 100 kW di potenza: 136 CV che insieme alla coppia da 260 Nm permettono di accelerare da 0 a 100 in 8,2 secondi, e solo 2,8 per arrivare da 0 a 50 km/h. Velocità massima di 150 km/h, limitata elettronicamente. Tre, le modalità di guida: Normal, Eco e Sport.
    Dotazioni e sistemi di sicurezza
    Da non tralasciare i sistemi di sicurezza e le dotazioni. In Opel Corsa-e spiccano i fari anteriori adattivi Intellilux LED Matrix che non abbagliano gli altri automobilisti (e che la Casa tedesca mette a disposizione del grande pubblico per la prima volta nella categoria delle piccole), l’Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza e Riconoscimento pedoni attiva tra i 5 e gli 85 km/h, Cruise Control basato su radar e il sistema di protezione della fiancata Flank Guard basato su sensori, entrambi offerti in opzione. Disponibili anche l’Allerta angolo cieco laterale, la Retrocamera con visione a 180 gradi e diversi sistemi di assistenza al parcheggio.   LEGGI TUTTO

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    Skeleton Technologies, obiettivo ricarica elettrica in 15 secondi

    Skeleton Technologies, azienda tedesca con sede nei pressi Dresda, sembra avere le idee piuttosto chiare sulle auto a batteria. Grazie alla sua specialità, “ultracapacitor energy storage solutions”, sta lavorando al progetto SuperBattery al quale si è unito il Karlsruhe Institute of Technology. Una ricarica in quindici secondi: altro che decine di minuti, ore o giorni a seconda della modalità preferita o possibile nello specifico momento.
    Tutto si basa sugli ultracondensatori (Lamborghini invece ha sviluppato il supercondensatore per Sian) realizzati su un materiale che promette essere destramente più efficiente del litio.
    Ovvero il Curved Graphene nel quale il carbonio recita un ruolo fondamentale. Di fatto non servirebbero più reazioni chimiche per accumulare energia elettrica.
    Le super batterie sarebbero capaci di fornire elevatissime capacità di durata nel tempo, potenza e il sorprendente tempo di ricarica di quindici secondi che annichilirebbe qualsiasi altra forma di rifornimento, almeno in questo frangente.

    Progetto SuperBattery
    Taavi Madiberk, ceo di Skeleton Technologies, ha annunciato orgoglioso. “Sarà una svolta epocale per il mondo dell’auto. Il progetto SuperBattery può evitare il tipico sovradimensionamento delle batterie e dei corrispondenti sistemi di raffreddamento, il che porta a costi notevolmente inferiori e a una maggiore durata dei sistemi”.
    Un salto quantico. I super e ultra condensatori rappresentano il focus del futuro prossimo: Musk infatti ha acquisto per Tesla la Maxwell Technologies, che si occupa di queste soluzioni. LEGGI TUTTO

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    Tesla, bug ai Supercharger V3: ricarica gratis per le altre elettriche

    Ricaricare la propria auto elettriche con i Supercharger V3 di Tesla è, di solito, impossibile. Ma a causa di un bug, in Europa, le vetture 100% green e non del Marchio di Elon Musk hanno potuto usufruire gratuitamente delle speciali colonnine Tesla, attraverso il connettore CCS Combo 2.
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    Le prove
    Per arrivare a questa conclusione, sono stati effettuati diversi test con varie auto non a marchio Tesla: dalla Porsche Taycan alla Volkswagen ID.3, passando per la Kia e-Niro e la Hyundai Kona Electric. Per qualsiasi auto testata, la ricarica è andata a buon fine, senza nessun problema. Possibile ipotizzare che Tesla stia lavorando per rendere i suoi Supercharger accessibili anche a vetture di altri brand? Forse, ma come più volte ha dichiarato Elon Musk in passato un progetto del genere potrebbe vedere la luce solo se i costi venissero divisi tra i marchi partecipanti.
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    Un problema che verrà risolto subito
    L’ipotesi, al momento, resta tale. L’attuale condizione dei Supercharger è dovuta a un bug che Tesla ha intenzione di risolvere immediatamente: qualora ci fosse un progetto in cantiere, non sarebbero queste le modalità di sviluppo. Anche perché la flotta di Tesla sta crescendo rapidamente e i Supercharger sono una risorsa indispensabile. Difficile pensare che Musk voglia condividerli proprio adesso.
    Le auto Tesla sbarcano a Roma e a Bologna: ecco i nuovi negozi LEGGI TUTTO

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    Audi, la sigla TFSI e racchiude l'efficienza ibrida plug-in

    Si muove a 360°, Audi, con la sua gamma ibrida plug-in dei modelli TFSI e. Segmenti superiori già tutti su strada, da A6 ad A8, da Q5 a Q7. In attesa di un’ulteriore espansione, prevista entro fine 2020 con nuova Audi A3 Sportback ibrida plug-in, il suv Q3 e la sportività del grande suv Q8.
    Dell’elettrico e-tron estende i servizi, come l’Audi e-tron Charging Service, ovvero, la possibilità di ricaricare la batteria dalle postazioni pubbliche, 137 mila stazioni in tutta Europa accessibili con un unico account, il proprio myAudi, dal quale pagare anche il “pieno” di energia.
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    Non è l’unico elemento derivato dal mondo full electric, poiché a bordo l’efficienza di interpreta in un sistema di climatizzazione a pompa di calore, il cui funzionamento recupera il calore disperso dagli elementi ad alta tensione del sistema elettrico – batteria, motogeneratore – e li trasforma in potenza termica.

    I vantaggi dell’ibrido
    I vantaggi del guidare ibrido plug-in sono nelle basse emissioni di Co2 e i consumi ridotti, nell’extra prestazione del motore elettrico a supportare il termico; senza dimenticare le agevolazioni fiscali, l’esenzione parziale o totale dal bollo, l’accesso nelle ZTL, la libera circolazione in presenza di blocchi del traffico.
    L’efficienza TFSI e
    Sono due le soluzioni tecniche abbinate alla gamma Audi TFSI e. Modelli come Audi A6 berlina e Avant, Audi A7 Sportback, Audi Q5, sono motorizzati dall’abbinata tra motore turbo benzina 2 litri e cambio S Tronic 7 marce sul quale è installato il motogeneratore elettrico; per le grandi Audi Q7 e Audi Q8, invece, l’accoppiamento è tra motore turbo benzina V6 3 litri e il cambio automatico Tiptronic 8 marce con motogeneratore integrato.

    Trazione quattro, ultra o permanente
    Differenze che si esprimono nei valori di potenza massima e nelle soluzioni di trazione, quest’ultima su tutti i modelli Audi TFSI e sul mercato del tipo quattro: ultra, quindi a inserimento quando richiesto dalle condizioni di aderenza (attuali o previste), sui 2 litri TFSI e; quattro permanente su Audi A8 e Q7.
    Duecentonovantanove cavalli o 367 cv disponibili su A6, A7, Q5, solo lo step 367 cv su A6 Avant, mentre per il suv Q7 sono 381 o 456 cv le due interpretazioni proposte di ibrido plug-in, che diventa unica, 449 cavalli, sull’ammiraglia A8, in entrambe le versioni di passo: standard e lungo.
    Ricarica e autonomia elettrica: i numeri
    Differenze che si riducono quando si tratta di esaminare la capacità del pacco batterie, del tipo con celle a sacchetto o, Q7 e Q5, celle prismatiche: i 14,1 kWh (17,3 kWh per Q7) permettono autonomie in elettrico fino a 58 km e sono ricaricabili in due ore e mezza dal Wallbox a corrente alternata e 7,4 kW di potenza (6 ore, invece, utilizzando il cavo standard in dotazione, per la ricarica dalla presa a 230 v).
    Controllo delle “fonti” di trazione
    Operazione di ricarica possibile anche durante la guida, mediante il recupero energetico che si inserisce in un raffinato controllo elettronico delle “fonti” di trazione – il motore termico e l’elettrico –. Il sistema Audi predictive efficiency assistant è in grado di valutare quando impiegare la trazione termica e quando l’elettrica, quando andare in coasting e quando recuperare energia.
    Sfoglia il listino Audi: tutti i modelli sul mercato
    Lo fa grazie ai dati ricavati dal navigatore, relativi al percorso: pendenze, curve, tipologia di strada (urbana, autostrada), condizioni di traffico. Valutazioni di tipo predittivo – opera in modalità Auto di gestione dell’ibrido –, con il sistema a comunicare con il guidatore attraverso il pedale dell’acceleratore. È di tipo “aptico”, ovvero, oppone una resistenza per suggerire al guidatore quando sollevare il piede e privilegiare il veleggiamento/recupero del sistema. LEGGI TUTTO

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    Ducati e-Scrambler adesso anche in versione “Matte Grey”

    Tra le verie case motociclistiche, Ducati è una delle più attive della produzione di mezzi a zero emissione come bici e monopattini. E proprio in queste ore è stata annunciata una nuova colorazione (che si aggiunge all’iconico giallo) per la e-Scrambler, la trekking e-bike realizzata in collaborazione con Thok. L’inedito colore è stato ribattezzato “Matte Grey”.
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    Per la città e la campagna

    Il momento scelto per presentare la nuova livrea è l’Italian Bike Festival, a Rimini fino al 13 settembre. Gli appassionati potranno quindi ammirare la bici a pedalata assistita “urban ready”, ma anche provarla grazie ai test ride.
    La e-Scrambler è stata pensata per farsi largo in mezzo al traffico cittadino, ma anche per le gite in campagna. Dotata di telaio in alluminio, motore Shimano Steps E7000 da 250 Watt con batteria da 504 Wh, pneumatici Pirelli Cycl-e GT: caratteristiche che la rendono adatta pure per le lunghe percorrenze.
    Cambio a 11 velocità

    Il cambio Sram NX 11 velocità e i freni Sram a 4 pistoncini promettono praticità d’uso e piacere di guida. Ma ci sono poi molti accessori utili per l’uso quotidiano: portapacchi, parafanghi, cavalletto e luci di segnalazione. In dotazione anche il reggisella telescopico che permette al ciclista di salire e scendere facilmente in sella e garantisce un appoggio sicuro durante le soste.
    Il prezzo della e-Scrambler nella nuova colorazione “Matte Grey” è di 3.699 euro, disponibile sia presso i concessionari Ducati che sul sito ufficiale.
    Ducati, monopattini elettrici per la micromobilità urbana LEGGI TUTTO