More stories

  • in

    Germania F.: Wiesbaden – Munster 3-1

    GERMANIA – Nel primo incontro del week-end di Bundesliga femminile il Wiesbaden ha sconfitto 3-1 in rimonta il Munster. Risultato 21 gennaioVC Wiesbaden – USC Münster 3-1 (27-29, 25-18, 25-16, 25-20)Top Scorer: Grosse Scharmann 20, Kunzler 19, Grosser 14, Wruck 9; Schlegel 19, Wezorke 11, Maros 9, Kirchhoff 6. ClassificaAllianz MTV Stuttgart 37p 13v-0pVfB Suhl […] LEGGI TUTTO

  • in

    Leana Grozer, orgoglio di papà Georg: “È più avanti di me alla sua età”

    Di Eugenio Peralta A volte la pallavolo è una questione di DNA: sono innumerevoli i casi in cui i “geni” del volley sono stati tramandati di padre in figlio, ma quello della famiglia Grozer è forse unico al mondo. Ormai da tre generazioni, infatti, questo nome è legato a doppio filo alla storia della pallavolo tedesca; e l’ultima arrivata Leana Grozer – fresca di titolo MVP nel torneo di qualificazione agli Europei Under 17 femminili – sembra avere tutte le carte in regola per rinverdire i fasti del nonno, degli zii e soprattutto di papà Georg. L’opposto della Vero Volley Monza non sta più nella pelle: quando si parla della figlia – la più grande, nata nel 2007, mentre Loreen è del 2010 – gli occhi gli si illuminano, e quasi ci si dimentica di avere a che fare con il “mostro” di potenza e cattiveria agonistica che ha lasciato il segno sui campi di tutto il mondo. Entusiasmo e genuino orgoglio per le performance di Leana emergono da ogni parola pronunciata da Georg nella nostra intervista esclusiva. Foto Instagram Georg Grozer È riuscito a seguire le partite di Leana nel torneo di Herentals? E che emozioni ha provato? “Certo, ho visto tutte le gare, c’era un canale YouTube dedicato e sono stato anche fortunato con gli orari! Per lei era il primo torneo in nazionale e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Sono ovviamente molto orgoglioso, non come giocatore ma come padre, del fatto che abbia vinto il premio di MVP. Tra me e mia figlia c’è un legame forte, una relazione davvero speciale“. Cosa le ha detto dopo aver ricevuto il premio? “Anche per lei è stata una sensazione straordinaria, la dimostrazione che il lavoro che sta svolgendo quotidianamente e il suo amore per la pallavolo stanno dando i loro frutti. Però mi ha anche detto che deve migliorare ancora, perché il livello del gioco internazionale è ancora troppo alto per lei, pur avendo un ottimo allenatore e una buona squadra. Questo, d’altro canto, la rende ancora più felice di aver vinto il titolo di MVP“. A che età Leana ha iniziato a giocare? “Diciamo che ha sempre preferito giocare con il pallone che con le bambole! Mi ha sempre seguito in palestra e a casa abbiamo giocato un sacco insieme: è stato facile insegnarle le cose principali e divertirsi con lei. Adesso però sono due anni che pratica davvero la pallavolo ed è una cosa completamente diversa, con 2-3 ore di allenamento al giorno. Le piace molto, non solo per il gioco e l’attacco, ma anche per le emozioni che mette in campo: credo che il suo approccio alla pallavolo e il suo carattere siano molto simili ai miei, e anche il suo coach mi dice sempre che il suo amore per questo sport è qualcosa di speciale“. Foto Instagram Leana Grozer Si aspettava che diventasse una pallavolista? “Non le ho mai fatto pressioni in questo senso, tanto è vero che ha iniziato a giocare a calcio e per due anni ha praticato questo sport. Certo dopo un po’, continuando a viaggiare con me, a seguire i miei allenamenti e le partite in nazionale e nei club, si è avvicinata a questo mondo e ha preso la sua decisione“. Anche Loreen, la sua seconda figlia, seguirà le sue orme? “Sta iniziando proprio ora con le più piccole, si allena 2 volte a settimana. Anche lei ama la pallavolo, ma ha un carattere un po’ differente. Non è mai stata tanto interessata allo sport, ma adesso inizia a sentire un po’ di spirito competitivo… Segue sempre i miei allenamenti qui a Monza e in estate con la nazionale, quindi sta entrando anche lei nel mood“. Tornando a Leana, quali sono le sue caratteristiche tecniche? Sarà anche lei una “bomber” come il padre? “Nella squadra di club, veramente, gioca da schiacciatrice-ricevitrice, ma le serve ancora tempo per arrivare al livello di ricezione necessario per la nazionale: credo che sia uno dei fondamentali più difficili da imparare. Per questo ha giocato da opposto, e certamente la cosa mi rende ancora più orgoglioso. Colpisce molto forte per la sua età, ha un braccio davvero potente e salta molto in alto, già quasi 75 cm di elevazione. Ha anche una buona battuta in salto, che per tante avversarie è difficile da ricevere. Dal mio punto di vista, però, è altrettanto importante l’approccio emozionale: dare energia alla squadra e cercare di aiutare le compagne quando sono in difficoltà. Benché abbia solo 14 anni, lo sta già facendo molto bene e il coach mi ha dato feedback molto positivi su questo, mi ha detto che non ha mai visto nessuno così“. Foto Instagram Georg Grozer Se dovesse darle un consiglio, quale sarebbe? “Quello di mantenere sempre il rispetto per l’avversario e, al tempo stesso, il killer instinct. Sul campo non ci sono amici, non si guarda in faccia a nessuno, ma non deve mai mancare il rispetto. E poi di mettere la sua potenza e le sue emozioni al servizio della squadra. Ma io cerco sempre di darle anche consigli tecnici, le spiego che quando l’attacco non gira ci sono tanti altri fondamentali in cui può dare una mano alla squadra: il muro, la difesa, il servizio, e dal punto di vista mentale cercare di tenere alto il morale della squadra anche quando le cose non vanno bene“. In futuro la vedremo in Italia? È uno scenario possibile? “Che sia il suo sogno non c’è dubbio. Per quello che ho visto io, anche se ci sono scuole interessanti in Germania, Olanda, Spagna e Portogallo, la pallavolo giovanile italiana non ha confronti, è di livello così alto e ha così tanta attenzione ai dettagli che per lei sarebbe eccezionale poter imparare qui. Però deve frequentare la scuola almeno per un anno ancora, poi eventualmente potrà continuare a distanza: se tra due anni sarò ancora in Italia, potrebbe restare con me e allenarsi in una squadra italiana, perché no“. E in alternativa? “Ci sono già molte richieste per lei in Germania, 4/5 squadre in cui potrebbe giocare e contemporaneamente continuare a frequentare la scuola. Per il momento però rimarrà nella società in cui gioca ora (il Moerser SC, n.d.r.): stanno provando a inserirla nella prima squadra, che gioca in terza serie, per alzare un po’ il suo livello. Si va avanti step by step. Io provo ad aiutarla un po’, ma la decisione finale spetta sempre a lei“. Portare il nome Grozer, nella pallavolo tedesca (e non solo), potrebbe essere un bel peso… “Certo, c’è tanta pressione su di lei e io ne so qualcosa: è stato difficile anche per me quando ho iniziato, perché mio padre era una celebrità. Lei però non si sente stressata, anzi: è orgogliosa di questo nome e lo vede come una motivazione per essere sempre al top, per aggiungere ulteriore prestigio alla nostra famiglia. Quello che le ho detto è che deve fare qualcosa di suo, creare una ‘nuova Grozer’: era il mio obiettivo da giovane, ma penso che lei sia più avanti di com’ero io alla sua età, a livello di mentalità“. Un’ultima domanda: come si vive in una famiglia di pallavolisti, in cui tutti condividono la stessa passione e lo stesso lavoro? “Quando ci incontriamo, cerchiamo innanzitutto di goderci il poco tempo che abbiamo a disposizione da trascorrere insieme. Ma è inevitabile che il discorso cada sulla pallavolo, è quasi automatico: parliamo della carriera di mio fratello, della situazione generale, di come stanno crescendo le ragazze, giochiamo insieme a Beach Volley… La pallavolo è la nostra vita, siamo nati in questo mondo e vogliamo restarci!“. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania: Vital Heynen sulla panchina della nazionale femminile?

    Di Redazione Alla fine Vital Heynen potrebbe riuscire a realizzare uno dei suoi sogni: allenare una nazionale femminile. Non quella polacca, per la quale si era candidato, ma quella della Germania. La notizia circolata oggi è stata smentita solo parzialmente dall’allenatore belga, che a Sport.pl ha raccontato: “Ho cominciato a ricevere congratulazioni e sono rimasto completamente sorpreso. Pensavo: ma perché?? Ho dovuto fare una ricerca sul web con il mio nome per capire cosa era successo“. Heynen ha però ammesso di aver già avuto contatti con la Federazione tedesca, alla ricerca di un sostituto per Felix Koslowski: “Finora, però, nessuno ha preso nessuna decisione. Né io né loro. Non ho firmato nessun contratto“. (fonte: Sport.pl) LEGGI TUTTO

  • in

    Friedrichshafen: Stagione finita per Bann, arriva Pekovic?

    GERMANIA – Stagione finita per il libero del Friedrichshafen Blair Bann. Il nazionale canadese dovrà operarsi all’anca. Al suo posto dovrebbe arrivare dal Ribnica Kraljevo il serbo Nikola Pekovic (campione d’Europa nel 2019). Sostieni Volleyball.it Articolo precedenteTurchia: L’Arkas perde la sua stella, Mandiraci ko Articolo successivoCopa Brasil F.: L’Osasco ed il Minas di Negro vanno […] LEGGI TUTTO

  • in

    Germania F.: Vincono Stoccarda, Potsdam, Wiesbaden e Straubing

    GERMANIA – Vittorie per Stoccarda, Potsdam (decisivi i 20 punti col 68% in att. di Nemeth nel match clou contro il Suhl mentre resta in panchina il neoacquisto Bokan), Wiesbaden e Straubing negli incontri odierni di Bundesliga femminile. Risultati 15 gennaioVC Neuwied 77 – NawaRo Straubing 2-3 (22-25, 26-24, 25-21, 19-25, 13-15)Top Scorer: Bevan-Matias 28, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Germania F.: Dresda – Schwerin 3-0 nel big-match

    GERMANIA – S’interrompe bruscamente il momento positivo dello Schwerin. La formazione di coach Koslowski, che era reduce da 5 vittorie consecutive in campionato, è stata nettamente sconfitta 3-0 dal Dresda nel big-match del week-end della Bundesliga femminile. Mattatrice dell’incontro l’opposta Storck con 19 punti e il 55% in att. mentre lo Schwerin ha concesso ben […] LEGGI TUTTO