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    Da critica a persecuzione: Kyrgios e l’ossessione del Caso Sinner

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Nel suo ultimo intervento sui social media, Nick Kyrgios ha nuovamente preso di mira Jannik Sinner riguardo al caso doping dello scorso anno, in quello che sta assumendo i contorni di un vero e proprio accanimento.La situazione sta generando preoccupazione nella comunità tennistica, con molti che considerano il comportamento di Kyrgios inappropriato e potenzialmente dannoso per l’immagine di un collega professionista.
    Rispondendo a un post di The Tennis Letter, dove il numero 1 del mondo raccontava di non aver osato parlare con nessuno dopo la rivelazione della positività al clostebol della scorsa estate, l’australiano ha rincarato la dose con un commento sarcastico: “Sì. Sei risultato positivo agli steroidi. È molto difficile parlare con altre persone che non lo sono.”

    Yes. You tested for steroids. Very hard to talk to other people who aren’t.
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) December 6, 2024

    Questo è solo l’ultimo di una serie di attacchi che Kyrgios ha rivolto al campione italiano sulla questione, mostrando un’insistenza che va oltre la normale critica sportiva. L’australiano sembra trovare un particolare piacere nel tornare ripetutamente sull’argomento, nonostante Sinner sia stato già scagionato dalle accuse.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek rivela: “Ho pianto quando ho ricevuto la notifica dell’antidoping”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata a TVN24, Iga Swiatek ha raccontato per la prima volta il momento drammatico in cui ha ricevuto la notifica della positività al test antidoping, che le è costata un mese di sospensione.
    “La mia reazione è stata molto violenta. È stato un mix di incomprensione e panico,” ha rivelato la cinque volte campionessa Slam. “Di solito riceviamo notifiche via email e SMS quando c’è un problema o quando dobbiamo completare qualche documento. Ho aperto l’email pensando fosse una delle solite notifiche automatiche. Ma questa volta era molto più seria.”
    “Non sono riuscita a leggerla fino in fondo perché ero già in lacrime,” ha continuato Swiatek. “I miei manager mi hanno detto che stavo reagendo come se qualcuno fosse morto o fosse successo qualcosa di grave alla mia salute. Sono felice di non essere stata sola in quel momento, ho potuto passare loro il telefono e mostrare cosa stava succedendo.”La numero 2 del mondo ha poi scontato la sospensione di un mese, ma il suo racconto evidenzia l’impatto emotivo che anche un semplice sospetto di doping può avere sulla vita di un atleta professionista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sabine Lisicki: “Il mio viaggio nel tennis non è ancora finito”

    Sabine Lisicki nella foto – foto getty images

    In una toccante intervista a Tennis Magazine, Sabine Lisicki ha rivelato i suoi piani per un ultimo capitolo della sua carriera tennistica dopo la nascita della figlia Bella, dimostrando come la maternità possa essere un nuovo inizio anche nello sport professionistico.
    Dal Trionfo alla PausaNel novembre 2023, dopo nove anni di digiuno, Lisicki aveva conquistato il W60 di Calgary, un successo che sembrava preludere a una rinascita agonistica. Poco dopo, però, la lieta notizia della gravidanza ha temporaneamente interrotto il suo percorso sul campo.
    La Missione Incompiuta“Sento che la mia missione in campo non è ancora terminata,” afferma con determinazione la 35enne tedesca. “La vittoria a Calgary e poi la gravidanza hanno cambiato i miei piani, ma in modo meraviglioso. Desideravo tanto diventare madre e iniziare questo nuovo capitolo della mia vita, ma perché dovrei abbandonare il tennis?”
    L’Evoluzione del Tennis FemminileLisicki sottolinea come il panorama tennistico sia radicalmente cambiato: “Un tempo le tenniste si ritiravano tra i 22 e i 25 anni. Oggi le atlete vogliono superare questi limiti. Guardate Kerber, Osaka, Svitolina, Serena Williams. Venus non è madre ma gioca ancora a 44 anni. Il tennis femminile sta riscrivendo le sue regole.”
    Un Percorso Personale“Ogni storia è unica,” riflette l’ex numero 12 del mondo. “Nel 2023 la risalita nel ranking mi aveva riaperto le porte degli Slam. Dopo i buoni risultati a Berlino, avevo già pianificato la stagione sull’erba. È così che voglio concludere la mia carriera, sarebbe l’unico finale degno della mia storia.”
    La Forza della FamigliaIl ritorno alle competizioni sarà un’impresa di famiglia: “Ho il vantaggio di avere genitori che viaggiano molto e mio padre come allenatore. Saremo lo stesso team di sempre, solo arricchito dalla presenza di Bella. La maternità è un’esperienza completamente diversa dalle lesioni che ho dovuto superare. È qualcosa di positivo, legato alla gratitudine e alla gioia.”
    Una Nuova Prospettiva“Le lesioni mi hanno insegnato molto, ma hanno consumato tante energie. Ora mi sento fortunata di poter tornare in campo con una prospettiva completamente nuova. Il supporto del pubblico significherà ancora di più, ogni momento sarà un regalo.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rublev si racconta: “Il 2024 mi ha fatto crescere come uomo”

    Andrey Rublev nella foto – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata a Tennis Majors, Andrey Rublev ha fatto il punto su un 2024 che, nonostante le critiche, ha visto il russo chiudere tra i top 8 mondiali con un bilancio di 43-27, la vittoria del Masters 1000 di Madrid e la finale in Canada.Le parole di Rublev mostrano un atleta in piena evoluzione personale, consapevole che il miglioramento professionale passa necessariamente attraverso la crescita umana.
    Un Anno di Lezioni“Fuori dal campo, il tennis quest’anno mi ha dato molte lezioni da cui ho imparato e che mi hanno fatto crescere,” ha rivelato Rublev. “Oggi sono più maturo, vedo le cose da una prospettiva diversa, in un modo in cui non le avevo mai viste prima.”
    La Transizione verso la Maturità“Tutto è collegato, il mio comportamento in campo era influenzato da quello che mi stava succedendo fuori,” ha spiegato il russo. “Crescere significa comportarsi meno da bambino e più da uomo maturo, da adulto. Ho ancora molti lati infantili, ma dopo questa stagione devo lasciarmi alle spalle certi atteggiamenti.”
    Il Lavoro MentaleRublev ha rivelato di lavorare con degli psicologi: “Ogni aiuto è prezioso. Cerco di imparare da loro e allo stesso tempo da me stesso. Studio il perché di certi miei comportamenti e come funziona la vita in generale. Piano piano sto capendo e comprendendo le cose.”
    Bilancio della Stagione“Dal punto di vista tennistico, ho avuto molti alti e bassi quest’anno, quindi potrebbe sembrare una stagione non molto buona. Tuttavia, ho finito tra i primi otto al mondo, che è incredibile. Spero che tutte le mie peggiori stagioni finiscano così, considerando che molti giocatori hanno fatto un anno incredibile finendo 12° o 15°.”
    La Chiave del Successo“Tutto si basa sulla mentalità, su come mi sento fuori dal campo. Alla fine, come ti senti fuori dallo sport si riflette in come ti sentirai in campo. È impossibile avere una mentalità di ferro in un ambito e non averla nell’altro. Nel lungo termine tutto si equilibrerà, fino a sentirti bene ovunque. Se stai bene con te stesso, il resto verrà da sé.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Solo un superuomo o un arrogante non cambierebbe nulla del proprio passato”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    In un incontro con gli studenti dell’Università Alfonso X, Rafael Nadal ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera e sull’importanza di rimanere umili e aperti all’apprendimento continuo.Queste parole rivelano la mentalità che ha permesso a Nadal di mantenersi ai vertici del tennis mondiale per così tanti anni: un mix di umiltà, autocritica costruttiva e desiderio costante di miglioramento, un’eredità che va ben oltre i suoi numerosi trofei.
    “C’è gente che, quando gli anni sono passati, ti chiede se cambieresti qualcosa. Qualcuno risponde di no, che non cambierebbe nulla. Beh, delle due l’una: o sei un superfenomeno o sei super arrogante,” ha dichiarato il campione maiorchino. “Se lo chiedete a me… certo che avrei cambiato molte cose, ma ho fatto del mio meglio con quello che sapevo allora. Tutti commettiamo errori, ed è da quelli che impariamo.”
    Nadal ha poi sottolineato l’importanza dell’auto-analisi non solo nei momenti di difficoltà, ma anche nei successi: “Quando sbagliamo lo vediamo subito, ma quando vinciamo è importante chiedersi perché ho vinto, perché sono numero uno al mondo. Per rimanere al vertice, cosa mi serve? Questo è il consiglio: è importante essere soddisfatti, ma bisogna sempre restare vigili per capire cosa si può migliorare.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dominic Thiem si racconta: “Il Tennis mi ha insegnato la Vita”

    Dominic Thiem AUT, 1993.09.03 – Foto Getty Images

    In un’intervista all’ATP, Dominic Thiem, ritiratosi alcuni mesi fa a causa di un grave infortunio al polso, ha ripercorso i momenti più significativi della sua carriera, offrendo uno sguardo intimo sulla sua esperienza nel tennis professionistico.Le parole di Thiem rivelano la profondità di un campione che ha saputo trarre dal tennis non solo successi sportivi, ma anche preziosi insegnamenti di vita, lasciando un’eredità che va ben oltre i risultati sul campo.
    Il Rapporto con i Tifosi“Mi hanno dato un’immensa gioia, scrivendomi messaggi e dandomi tantissima energia nel corso degli anni, sostenendomi anche dopo le sconfitte più dure. Aver fatto questo viaggio insieme ai miei tifosi è stato assolutamente incredibile.”
    L’Eredità“Vorrei essere ricordato prima di tutto per la mia personalità, per essere sempre stato una persona gentile nel circuito,” ha confessato l’austriaco. “E spero che la gente abbia apprezzato il mio stile di gioco.”
    Il Match IndimenticabilePer il “Principe della Terra Battuta”, il momento più alto è stato “probabilmente la partita contro Novak Djokovic nella fase a gironi delle ATP Finals 2019. A livello di gioco, è sicuramente la miglior partita che abbia mai giocato.”
    Il Rivale Speciale“Ho avuto molti match contro grandissimi giocatori, ma con Sascha [Zverev] era tutto più speciale. Siamo cresciuti insieme nel circuito, i nostri ranking sono migliorati negli stessi momenti e abbiamo finito per giocare nei più grandi stadi del mondo.”
    Gli Insegnamenti del Tennis“Il tennis mi ha insegnato moltissimo. È simile alla vita: ci sono settimane incredibili, momenti impressionanti, ma anche giorni tristi e settimane molto difficili. I momenti di gioia non esistono senza quelli di tristezza, e viceversa. Ho sperimentato tutto questo fin da piccolo grazie al tennis.”
    La Nostalgia“Mancherà soprattutto la sensazione di vincere, specialmente dopo una partita lunga e combattuta. È una sensazione che difficilmente si può trovare fuori dallo sport. Mi mancheranno anche gli altri giocatori, anche se spero di rivederli nel circuito.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “L’Australian Open è il Mio Grande Obiettivo”: Alcaraz svela i piani per il 2025

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, fresco di vittoria nell’esibizione al Madison Square Garden contro Ben Shelton, ha rivelato il suo principale obiettivo per la stagione 2025: conquistare l’Australian Open, l’unico Slam che ancora manca nel suo palmarès.“L’unico Grande Slam che mi manca è l’Australian Open, quindi andrò a prenderlo,” ha dichiarato sorridendo il campione spagnolo. “Spero di riuscirci nel 2025. È un obiettivo enorme e molto importante per me, anche se avvicinarsi a uno Slam è sempre complicato, ci sono molti grandi giocatori che lavorano e si preparano per conquistarlo.”
    Durante l’esibizione a New York, Alcaraz ha confermato la sua capacità di intrattenere il pubblico: “Cerco di far divertire la gente quando guarda il tennis. Do sempre il meglio di me, mi piace giocare punti belli e spettacolari. Con Ben [Shelton] è ancora più facile, per il suo stile di gioco e le sue vibrazioni positive.”
    Il 2025 si presenta come un anno di grandi sfide per Alcaraz, che dovrà confrontarsi con l’ascesa di Jannik Sinner, ormai diventato il suo principale rivale generazionale. Partendo da una posizione più bassa nel ranking, lo spagnolo è più motivato che mai a collezionare nuovi titoli e scrivere il suo nome nella storia del tennis.Particolare significativo: Alcaraz ha scelto di non partecipare ad alcun torneo prima dell’Australian Open, puntando tutto sulla preparazione per il primo Slam dell’anno, a conferma della sua determinazione nel perseguire questo obiettivo specifico.
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    Il bel tributo di Cilic a Del Potro

    Cilic e Del Potro in una foto d’archivio

    Il mondo della racchetta, non solo in Argentina, si è stretto attorno a Juan Martin Del Potro, “gigante” gentile e sfortunato, costretto a passare intere annate ai box per riprendersi da ogni tipo di infortunio e anche terminare la propria carriera in modo assai prematuro per colpa di un ginocchio gravemente lesionato. Il primo dicembre a Buenos Aires ha giocato l’ultima partita con l’amico Novak Djokovic, che è andato dalla Serbia fino in Argentina per accompagnare la simbolica ultima uscita dal campo del rivale, con il quale negli anni ha combattuto grandi battaglie agonistiche ma anche stretto una sincera amicizia.
    Arriva via social un bel tributo anche di Marin Cilic, che su X saluta DelPo con parole toccanti. “Caro Juan Martín, tanti addii quest’anno e, sebbene siano agrodolci per noi appassionati di tennis, sono anche una celebrazione di tutto ciò che hai raggiunto. Sono molto felice che tu abbia avuto l’addio che meriti, a casa, con accanto Novak, che ha dimostrato la sua grandezza onorando e celebrando questo momento con te, è una testimonianza dell’ammirazione e del rispetto che hai guadagnato sia dai tuoi colleghi che dai tuoi fan. Congratulazioni per tutti i tuoi incredibili risultati, per aver realizzato i tuoi sogni. e per aver ispirato così tante persone con la tua carriera Anche se non possiamo fare a meno di chiederci cosa sarebbe potuto succedere se la fortuna (e la salute) fossero state più gentili con te, la tua eredità si pone come uno dei grandi. Ti auguro il meglio per il tuo futuro, te lo meriti davvero”.

    Dear Juan Martin,So many farewells this year, and while they are bittersweet for us tennis enthusiasts, they are also a celebration of all that you guys have achieved.I’m truly happy that you had the farewell you deserve, at home, alongside @DjokerNole, who showed…1/3
    — Marin Cilic (@cilic_marin) December 4, 2024

    I due sono davvero coetanei, nati a soli 5 giorni di distanza nel 1988, e hanno condiviso moltissimi passi insieme nel mondo del tennis, costruendo negli anni un bel rapporto di stima e condivisione.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO