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    Cambio di programma per Alcaraz: Cobolli sostituisce Draper

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06

    Un imprevisto fisico ha costretto Jack Draper a rinunciare alla preparazione pre-stagionale con Carlos Alcaraz presso la Ferrero Tennis Academy. Come riporta Marca, il tennista britannico era uno dei due giocatori previsti per gli allenamenti con il campione spagnolo.
    Al suo posto è stato chiamato Flavio Cobolli, che ha già collaborato in passato con Alcaraz presso l’accademia. Il tennista italiano, che ha già familiarità con l’ambiente e il metodo di lavoro della struttura, garantirà ad Alcaraz un partner di allenamento di qualità per la preparazione alla stagione 2025.
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    WADA: Importanti novità dal Meeting di Riyadh

    WADA: Importanti Novità dal Meeting di Riyadh

    La World Anti-Doping Agency ha concluso il suo importante meeting di Riyadh delineando il futuro della lotta al doping, con particolare attenzione al nuovo Codice Mondiale Antidoping che entrerà in vigore nel 2027.Questo complesso di riforme mira a creare un sistema antidoping più efficace, equo e trasparente, preparando il terreno per una nuova era nella lotta al doping nello sport.
    Le Nuove RegoleLa principale novità riguarda la sostituzione del concetto di “Prodotto Contaminato” con quello più ampio di “Fonte di Contaminazione”. La nuova definizione include:– Medicinali con sostanze proibite non specificate in etichetta– Cibo o bevande contaminate– Esposizione a sostanze proibite attraverso terze persone– Contaminazione ambientale
    La Questione dei Livelli MinimiUn’altra importante modifica riguarda l’introduzione di livelli minimi di concentrazione per le “Non-Threshold Substances”, sotto i quali non si configurerebbe una positività.
    Impatto sul Caso SinnerFormalmente queste modifiche non influiscono direttamente sul caso Sinner, essendo future. Tuttavia, potrebbero influenzare la decisione del TAS attesa per febbraio 2025, considerando che casi simili dal 2027 potrebbero risolversi diversamente. La nuova normativa permetterebbe infatti una riduzione fino al 100% della squalifica in base al livello di colpa dell’atleta.Nel caso specifico di Sinner, il contatto con il fisioterapista Giacomo Naldi potrebbe rientrare nella nuova casistica di “esposizione attraverso terze persone”, anche se rimane da chiarire se un membro del team possa essere considerato “terza persona”.
    Il Piano Strategico 2025-2029: “Going Further Together”Il nuovo piano quinquennale si articola su diversi pilastri fondamentali:Leadership nello sviluppo di standard armonizzatiMassimizzazione dell’impatto dei programmi antidopingApproccio centrato sugli atletiCollaborazione tra stakeholderOttimizzazione dell’efficienza del sistema
    Obiettivi Concreti:Avanzamento scientifico e innovazione nella lotta alle sostanze dopantiRafforzamento della collaborazione tra sport, governi e forze dell’ordinePotenziamento dei programmi educativi basati sui valoriSupporto mirato alle Organizzazioni Nazionali Antidoping dei paesi in via di sviluppoSviluppo di asset digitali per migliorare l’efficacia del sistema
    Il Budget 2025L’agenzia ha approvato due versioni del budget per affrontare le incertezze politiche:57.5 milioni di dollari (versione completa)54.7 milioni di dollari (senza il contributo russo)Questa doppia pianificazione permetterà alla WADA di mantenere la flessibilità operativa necessaria.
    La Conferenza Mondiale 2025L’appuntamento cruciale sarà la Conferenza Mondiale sull’Antidoping a Busan (Corea del Sud) dall’1 al 5 dicembre 2025, dove verranno finalizzate le modifiche al Codice 2027.
    Le Parole dei ProtagonistiIl presidente Witold Bańka ha sottolineato: “Insieme possiamo garantire che il sistema globale antidoping continui a proteggere il diritto fondamentale degli atleti di partecipare a uno sport pulito.”Il direttore generale Olivier Niggli ha aggiunto: “Il nuovo Piano Strategico rappresenta una visione audace per il futuro, costruita sulle solide fondamenta del piano precedente. Il Codice 2027 sarà cruciale per garantire un sistema più efficace ed armonizzato.”Iniziative per gli AtletiPatrick O’Leary, rappresentante degli atleti, ha accolto con favore il nuovo piano strategico, evidenziando l’importanza di iniziative come:
    Programma Ombudsman Antidoping per gli AtletiValutazione dell’Impatto sui Diritti UmaniMaggior coinvolgimento degli atleti nei processi decisionali
    Prospettive FutureLe decisioni prese a Riyadh segnano un punto di svolta nella lotta al doping, con un’enfasi particolare su:Innovazione tecnologicaCollaborazione internazionaleEducazione preventivaProtezione dei diritti degli atletiArmonizzazione delle procedure
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    La gioia scudetto del Tc Crema. Il presidente Agostino: “Vittoria di tutti, è il coronamento di un lungo percorso”

    La festa di giocatori e staff del Tennis Club Crema coi sostenitori arrivati a Torino per la finale scudetto (foto Giampiero Sposito/FITP)

    Durante l’intervista in diretta tv nel corso della premiazione della finale scudetto, vinta dal suo Tennis Club Crema per 4-3 contro gli altoatesini del Tc Rungg Südtirol, il capitano del team Armando Zanotti l’ha definito “il punto di riferimento”. Non poteva esserci descrizione migliore per raccontare l’attaccamento alla causa di Stefano Agostino, presidente del club dal lontano 2003, sempre presente – come ricordato dal capitano – in ogni singola partita di campionato, trasferte in mezza Italia comprese. Per questo, ancora prima di tutti i giocatori che in anni e anni di Serie A1 hanno indossato la maglia del Tc Crema, è stato lui il vero artefice del miracolo scudetto, concentrando energie, sforzi e investimenti del club per il sogno del tricolore, coronato a Torino al ventiduesimo anno di presidenza. “Vedo questo scudetto – racconta Agostino – come il coronamento di un lungo percorso, come l’arrivo di una staffetta che ha visto tanti giocatori passarsi il testimone: dai senatori di un tempo fino ai giovani della nuova generazione. Sono troppi per citarli tutti, ma ognuno ha fatto la sua parte e finalmente la nostra costanza è stata premiata. Negli ultimi dodici anni consecutivi di Serie A1 avevamo già giocato varie semifinali, mentre altre volte siamo stati costretti a salvarci ai play-out, ma non abbiamo mai mollato. Questa è la vittoria dell’impegno di un gruppo coeso che non si è mai tirato indietro, e acquisisce ulteriore valore in virtù della qualità delle squadre superate nel corso del campionato, dalla fase a gironi a semifinali e finale”.
    A rendere il trionfo ancora più emozionante, oltre al finale thrilling con la rimonta nel doppio di spareggio, c’è il fatto di averlo conquistato di fronte alle decine di tifosi arrivati da Crema a sostenere la squadra, rimasti incollati alle tribune per 12 ore. “Poter condividere con tanta gente questa emozione – ha aggiunto il presidente – è forse l’aspetto più dolce del nostro successo. C’è stata una partecipazione enorme, da parte di tantissime persone: come se fossimo tutti un unico grande gruppo, riunito intorno a un obiettivo comune. I vertici federali hanno detto che il trionfo dell’Italia in Coppa Davis non è stato una vittoria dei soli giocatori, ma di un intero sistema. Con le dovute proporzioni, sentiamo di poter fare nostro questo concetto. Lo scudetto del Tc Crema è dei giocatori e dello staff, ma anche di tutti coloro che da anni, nelle domeniche del campionato, si adoperano con grande dedizione e senza orari: dai manutentori dei campi ai raccattapalle, i genitori che accompagnano i bambini, le segretarie, i responsabili dei ristorante, il pubblico. Questa festa è di tutti, nessuno escluso. Un passaggio del nuovo inno della FITP dice che si diventa campioni solo quando si arriva vicini alla sconfitta, perché è in quel momento preciso che si inizia a costruire la vittoria. Un concetto che mi è piaciuto molto, mi è suonato spesso nella testa durante l’avvicinamento alla finale. Non potevo sapere che avrebbe rappresentato perfettamente la nostra giornata”. Una giornata da favola, iniziata fra le speranze e terminata, finalmente, da campioni d’Italia. LEGGI TUTTO

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    Garcia si confessa: “Se torna l’ansia, sarà la fine”

    Caroline Garcia nella foto – Foto Getty Images

    In una toccante intervista a L’Equipe, Caroline Garcia ha aperto il suo cuore parlando delle difficoltà affrontate nell’ultima stagione e delle sue prospettive per il 2025. La francese, attualmente numero 48 del mondo, ha rivelato il profondo disagio vissuto nel corso dell’ultimo anno.“Odiavo la persona che stavo diventando, mi esaurivo, ho persino perso i valori di chi sono,” ha confessato Garcia. “Era impossibile continuare in questo modo.”La sua testimonianza aggiunge un importante contributo al dibattito sulla pressione mentale nello sport professionistico e sull’importanza di riconoscere e affrontare questi problemi apertamente.
    La 31enne ha posto delle condizioni chiare per il suo futuro: “Se nel 2025 mi ritroverò nuovamente in un ambiente tossico, se perderò di nuovo il sonno e avrò attacchi d’ansia, allora significherà che è la fine. La realtà è che non mi vedo giocare per altri cinque anni.”Queste parole riflettono una profonda consapevolezza e il coraggio di mettere la salute mentale al primo posto, anche a costo di dover abbandonare lo sport professionistico. Dopo essersi presa alcuni mesi di pausa, Garcia si prepara a tornare nel circuito, ma con una prospettiva diversa e più matura sulla sua carriera e sul suo benessere personale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Kyrgios: “Ho un QI tennistico superiore al Big 3”. Rafter “Non si può mai escludere completamente uno con il talento di Kyrgios”

    Nick Krygios con Novak Djokovic – foto getty images

    Nick Kyrgios si prepara al suo ritorno ufficiale nel tennis dopo un anno e mezzo di assenza. L’australiano farà il suo rientro all’ATP di Brisbane 2025, utilizzando il ranking protetto, in preparazione all’Australian Open.
    Le Parole di RafterPatrick Rafter ha commentato il ritorno del connazionale: “Non si può mai escludere completamente uno con il talento di Kyrgios. È un talento incredibile. Non so cosa abbia fatto in tutto questo tempo… sarà interessante. Non ho aspettative, ma ha un gioco impressionante. Può mantenerlo? Il suo corpo reggerà fisicamente? E la sua testa? Questi sono i suoi grandi handicap.”
    L’AutoproclamazioneIn un’intervista al podcast “Let’s Trot”, Kyrgios ha fatto dichiarazioni audaci: “Ho giocato contro Djokovic, Federer, Nadal e Murray. Ho un QI tennistico superiore al loro. Non so se qualcuno nella storia del tennis sia mai arrivato in finale a Wimbledon senza allenatore.”
    Le Sfide del RientroSenza ranking, Kyrgios dovrà affidarsi a wild card una volta esaurito il ranking protetto. A Brisbane potrebbe incontrare subito top player come Djokovic, Rune, Dimitrov o Tiafoe. Lui stesso ha menzionato un possibile incontro con Sinner all’Australian Open come motivazione extra.L’australiano ha mantenuto un profilo pubblico durante la sua assenza, lavorando come commentatore e facendo spesso parlare di sé per le sue opinioni controverse. Il suo ritorno è avvolto dall’incertezza, ma il suo talento naturale lo rende comunque un avversario che molti vorranno evitare nei sorteggi.
    La vera sfida sarà vedere se il corpo e la mente di Kyrgios saranno all’altezza del suo indiscutibile talento dopo una così lunga assenza dai campi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Da Top 50 agli Studi: La Seconda Vita di Jared Donaldson

    Jared Donaldson nella foto

    Nel marzo 2018, Jared Donaldson raggiungeva il suo best ranking di numero 48 ATP dopo le semifinali ad Acapulco. Un anno dopo, al Masters 1000 di Miami, avrebbe disputato l’ultimo torneo della sua carriera. A soli 25 anni, una tendinite cronica al ginocchio lo ha costretto al ritiro precoce dal tennis professionistico.La storia di Donaldson non è quella di uno sconfitto, ma di un atleta che ha saputo reinventarsi, trasformando una fine prematura in un nuovo inizio.
    In una toccante lettera pubblicata su Behind the Racquet, Donaldson ha raccontato il suo percorso: “Ho avuto un dolore costante per tre anni e mezzo. Ero così disperato da trovare quasi un sollievo quando mi hanno dato l’opzione di ritirarmi e dedicarmi agli studi.”“Non era una questione di talento o desiderio. Fisicamente non potevo più giocare,” ha spiegato l’americano, ora studente all’Università della Pennsylvania. “Non era la mia prima scelta trovarmi a 27 anni all’ultimo anno di università, ma sarò sempre grato per questa opportunità.”Donaldson ha un messaggio importante per i giovani tennisti: “Il tennis è fantastico e mi ha dato molte opportunità per cui sarò sempre grato, ma la carriera atletica un giorno finisce. È molto importante essere completi e aperti ad altre opportunità invece di pensare ‘farò solo questo per il resto della mia vita’.”
    “Onestamente, è stato un sollievo allontanarmi dal tennis,” confessa. “Ora mi è impossibile immaginare com’era la mia vita prima. Amo gli studi e sento di essermi messo in una posizione invidiabile dopo il tennis, con una nuova carriera che mi offre opportunità per perseguire ciò che voglio fare.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Wawrinka non si ferma: “La passione è energia, avanti per il 2025”

    Stan Wawrinka nella foto – Foto Getty Images

    Nonostante una stagione 2024 difficile, Stan Wawrinka ha messo a tacere le voci di un possibile ritiro, confermando la sua determinazione a continuare nel 2025, anno in cui compirà 40 anni.
    Il campione svizzero, che ha faticato per gran parte dell’anno a inanellare vittorie consecutive fino al torneo di Stoccolma, ha condiviso sui social la sua determinazione. In un post su Instagram che lo ritrae durante gli allenamenti, Wawrinka ha dichiarato: “Andiamo avanti a pieno ritmo con una nuova preseason! La passione è energia.”
    Un messaggio che non lascia spazio a dubbi sulla sua volontà di proseguire la carriera, nonostante l’età avanzata e una stagione non all’altezza delle aspettative. La determinazione del tre volte campione Slam dimostra come la passione per il tennis possa superare ogni ostacolo, incluso quello anagrafico.
    La notizia è stata accolta con entusiasmo dai fan del tennis, che potranno continuare a godere del tennis spettacolare e del rovescio a una mano che hanno reso Wawrinka uno dei giocatori più amati del circuito.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Cahill coach dell’anno per Tennis Australia

    Darren Cahill

    È tempo di Oscar 2024 per il tennis australiano, e non poteva mancare il riconoscimento a Darren Cahill come “Coaching Excellence 2024”. Cahill è nell’angolo di Jannik dall’estate 2022, notevolissimo il suo apporto nella prestazione dell’azzurro sia dal punto di vista tecnico che mentale. Proprio l’esperienza, la visione del gioco e della vita di un grande “ammiraglio” come Darren sono stati decisivi ad alzare la qualità complessiva di Sinner, esplosa al massimo livello dall’autunno 2023 e che l’ha portato a vivere un 2024 eccezionale.
    “Super Coach”, si legge nel post social che annuncia il premio assegnato da Tennis Australia a Cahill, “un coach di classe mondiale che ha guidato Sinner al n.1 del ranking e vincere due Slam”.

    Super coach ‍♂️
    A world class coach, guiding Jannik Sinner to world No.1 and his first two Grand Slam titles. #Newks24 pic.twitter.com/gjJiBFW7Ay
    — TennisAustralia (@TennisAustralia) December 9, 2024

    Un premio assolutamente meritato, che almeno in parte “rimedia” alla grave scelta di escludere sia Cahill che Vagnozzi dal lotto di migliori coach dell’anno per gli ATP Award 2024. Infatti nella categoria allenatori, i candidati sono Malisse (Popyrin), Planque (Mpetshi Perricard), Russel (Fritz), Stine (Paul) e Trotman (Draper). Validissimi allenatori, ma escludere totalmente il duo che segue Sinner dopo la sua stagione è alquanto singolare…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO