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    Raducanu-Cavaday, fine della collaborazione: problemi di salute per il coach

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002 – Foto Getty Images

    Emma Raducanu dovrà cercare un nuovo allenatore dopo l’Australian Open 2025. La collaborazione con Nick Cavaday, il suo coach d’infanzia con cui aveva ripreso a lavorare circa un anno fa, è giunta al termine a causa di problemi di salute cronici del tecnico.
    “Voglio ringraziare Nick per la grande collaborazione che abbiamo avuto nell’ultimo anno e più”, ha dichiarato Raducanu, “specialmente perché dopo diversi interventi chirurgici mi ha aiutato a tornare tra le prime 60 del mondo. Gli auguro il meglio per il suo prossimo capitolo e sicuramente rimarremo in contatto”.
    Cavaday ha deciso di mettere in primo piano la propria salute, necessitando di un periodo di riposo per affrontare la sua condizione cronica. La britannica dovrà ora trovare rapidamente un nuovo tecnico per proseguire il suo percorso di risalita nel ranking.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    McEnroe: “Sinner favorito a Melbourne. Come coach? Part-time ci penserei”

    John McEnroe nella foto – foto getty images

    John McEnroe, leggenda del tennis e oggi commentatore per Eurosport, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera a Melbourne Park, toccando diversi temi d’attualità, dalla possibile successione a Darren Cahill nel team di Sinner fino al futuro del tennis.
    Sul prossimo addio di Cahill al team Sinner, McEnroe ha aperto a una possibile collaborazione: “A tempo pieno no, significa stare fuori casa 35-40 settimane l’anno, non fa per me. Se fosse un impegno part time, però, perché no?”. L’americano ha sottolineato come Sinner avrà un anno per scegliere e riorganizzarsi, potendo fare colloqui con nomi come Ivanisevic e Ljubicic.
    McEnroe ha espresso grande ammirazione per il tennis dell’altoatesino: “Quel ragazzo non colpisce la palla, la spacca! Gioca così veloce che non dà il tempo all’avversario di pensare. Ha distrutto il povero De Minaur!”. Lo indica come favorito per il titolo a Melbourne, nonostante il recente malore con Rune: “Sudava, ansimava, tremava… Poi torna e disintegra De Minaur. A me sembra che stia benissimo!”.
    Non sono mancati i commenti su Djokovic, definito “il più grande di ogni tempo” e inserito nel club dei fenomeni assoluti dello sport insieme a Messi, Federer, LeBron e Jordan. Sul recente connubio con Murray come coach: “Chi avrebbe pensato che quei due andassero così d’amore e d’accordo, invece è sbocciata una storia fantastica”.
    L’ex campione americano ha anche parlato del futuro del tennis, indicando in Joao Fonseca “il prossimo Sinner” e sottolineando come siamo entrati “nell’era dei grandi picchiatori. Più alti, più potenti, più violenti”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Las Vegas chiama il tennis: Sinner e Sabalenka stelle dello show

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Las Vegas si prepara ad ospitare un evento tennistico di alto livello l’1 e 2 marzo, prima del torneo di Indian Wells. La manifestazione, pensata per avvicinare nuovi spettatori al tennis, vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori giocatori del circuito mondiale.
    Jannik Sinner e Aryna Sabalenka guideranno un cast stellare che include Taylor Fritz, Naomi Osaka, Alexander Zverev e Tommy Paul. L’evento si inserisce nel trend crescente di tornei di esibizione che mirano a promuovere il tennis in luoghi dove non si disputano tornei ufficiali, offrendo un formato di competizione più accessibile al pubblico neofita.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Fonseca nella storia: a 18 anni è il brasiliano più giovane nella top 100

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    João Fonseca continua a riscrivere la storia del tennis brasiliano. Il talento carioca, dopo aver trionfato alle Next Gen ATP Finals e aver conquistato il Challenger di Canberra, ha raggiunto un nuovo traguardo storico: da lunedì entrerà nella top 100 del ranking ATP, diventando il più giovane brasiliano di sempre a riuscirci.
    All’età di 18 anni, cinque mesi e sei giorni, Fonseca supera il record che apparteneva a Cássio Motta, che aveva raggiunto questo traguardo circa un anno più vecchio. Un’ascesa notevole per il giovane brasiliano, che solo un anno fa era fuori dalla top 700.
    La sua stagione 2025 è iniziata nel migliore dei modi: dopo il successo a Canberra, ha debuttato in un torneo del Grande Slam agli Australian Open, dove ha stupito tutti eliminando Andrey Rublev e raggiungendo il secondo turno. Un risultato ancora più impressionante considerando che questo è solo il suo secondo anno nel circuito professionistico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Djokovic è un genio, può ancora vincere Slam”. Sinner a caccia del record di Federer

    Goran Ivanisevic nella foto – Foto Getty Images

    Pochi conoscono Novak Djokovic come Goran Ivanisevic, e le parole del coach croato durante un programma ufficiale degli Australian Open 2025 gettano nuova luce sulla grandezza del campione serbo.“È un genio, un perfezionista che vuole sempre essere al 100%”, ha rivelato Ivanisevic. “Quello che è buono oggi, non lo è domani. Ho dovuto imparare a essere sempre all’erta, era impressionante vedere come si prendeva cura del suo corpo e preparava ogni partita”. L’ex campione di Wimbledon ha poi sottolineato un aspetto cruciale della longevità di Djokovic: “È quello che si è infortunato meno del Big 3 e questo è dovuto a come cura il suo corpo”.
    Quando gli è stato chiesto se Djokovic possa ancora vincere un altro Slam, Ivanisevic non ha avuto dubbi: “Sì, certo che può. Sinner è il migliore al mondo in questo momento, ma Novak è sempre Novak. Finché sarà in campo, punterei sempre su di lui”.
    E proprio parlando di Jannik Sinner, l’italiano sta vivendo un momento di forma straordinario, testimoniato da un dato statistico impressionante: ha vinto 19 set consecutivi contro avversari della top-10, avvicinandosi al record di Roger Federer, stabilito tra il 2006 e il 2007. Per eguagliare questo primato storico, Sinner dovrà raggiungere la finale e vincere i primi due set contro il suo prossimo avversario, che sarà uno tra Djokovic e Zverev.Questa statistica non solo evidenzia il dominio attuale di Sinner, ma sottolinea anche come il tennis stia vivendo un momento di passaggio tra l’era dei veterani come Djokovic, ancora competitivi ai massimi livelli, e l’ascesa della nuova generazione guidata proprio dal campione italiano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic e l’arte di trasformare le critiche in motivazione

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    La vittoria di Novak Djokovic contro Carlos Alcaraz agli Australian Open ha ancora una volta dimostrato perché il serbo, a 37 anni, continua a essere una forza dominante nel tennis mondiale. Una prestazione che ha mostrato la sua superiorità tattica e tecnica contro una delle più brillanti stelle della nuova generazione, ma che non è stata esente da critiche, come spesso accade quando si parla del campione di Belgrado.
    Parlando con la stampa serba a Melbourne, Djokovic ha affrontato direttamente il tema delle critiche che costantemente riceve: “Molte persone hanno dubitato di me per tutta la vita. La gente cerca continuamente di sminuire i miei successi, ma questo fa parte della vita di un atleta di successo”. Il campione serbo ha poi aggiunto: “Nel mio caso, ancora di più, per il posto da cui vengo e per un milione di altre ragioni. Questo non mi scoraggia. Al contrario, mi motiva a dimostrare agli altri e a me stesso che posso ancora vincere sui grandi palcoscenici. Oggi, l’ho dimostrato ancora una volta”.
    La strada verso il titolo si presenta particolarmente ardua quest’anno. Dopo aver battuto il numero 3 del mondo Alcaraz, Djokovic dovrà affrontare il numero 2 Zverev e potenzialmente il numero 1 Sinner in finale. Una prospettiva che non lo spaventa: “Questo non è ancora la fine del torneo. Forse, quello che verrà ora sarà ancora più difficile. Per vincere il titolo dovrò battere il numero tre, il numero due e forse il numero uno. Amo le sfide, perché le vedo come opportunità. È per questo tipo di cose che continuo a giocare”.
    Il recupero fisico diventa cruciale dopo match così intensi. Djokovic ha rivelato i dettagli della sua routine post-partita: “Ogni notte come questa vado a letto intorno alle 3. Oggi sarà ancora più tardi, perché ho del lavoro da fare con Amanovic [il suo fisioterapista]. È necessario per trattare l’infortunio. Il lavoro che posso fare ora può essermi utile. Questa è la mia maggiore preoccupazione per il prossimo match, essere in condizione, perché questo tipo di vittorie ti migliorano mentalmente ed emotivamente”.
    Le 72 ore di riposo prima della semifinale contro Zverev saranno fondamentali per il recupero fisico del serbo, che dovrà essere al meglio delle sue condizioni per affrontare un altro test impegnativo nel suo cammino verso l’ennesimo titolo a Melbourne.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    L’Open BNL del Tc Cagliari lanciato verso il gran finale: favoriti in campo da giovedì, col sogno Roma nel mirino

    Stefano Baldoni, perugino classe 1997, ha vinto le ultime due edizioni dell’Open BNL del Tennis Club Cagliari (foto FITP)

    Dopo una decina di giorni carichi di incontri, utili per scremare buona parte dei 321 iscritti complessivi (cifra record per l’evento), l’Open BNL del Tennis Club Cagliari si avvicina al gran finale di domenica 26 gennaio e si prepara per l’ingresso in gara di tutti i più attesi della vigilia. Giocatori e giocatrici di classifica 2.1 e 2.2 debutteranno a partire da giovedì, fra sedicesimi e ottavi di finale, a caccia di punti preziosissimi per le classifiche del circuito che garantiranno ai migliori 19 uomini e alle migliori 19 donne un posto nelle pre-qualificazioni di Masters 1000 e Wta 1000, a maggio sui mitici campi del Foro Italico di Roma. Nel tabellone maschile al numero uno del seeding c’è il siciliano Alessandro Ingarao, 25enne di Siracusa che con la terra battuta di Monte Urpinu ha un rapporto speciale: a Cagliari ha vinto le ultime tre edizioni dei Campionati italiani di seconda categoria e ora cerca un altro successo, in un tabellone particolarmente competitivo. A presidiare la parte bassa c’è il bi-campione in carica Stefano Baldoni, mancino perugino già tesserato per il Tennis Club Cagliari: nel 2023 vinse a sorpresa, lo scorso anno si è confermato e dodici mesi più tardi prova a fare tris, per consolidare la sua leadership nella classifica che condurrà a Roma. Fra i 2.1 in gara anche Andrea Paolini (che non è parente della top-10 Wta Jasmine) e Antonio Massara, che in Sardegna ha vinto lo scudetto di seconda categoria in doppio, nel 2023 in coppia col corregionale Ingarao. Ma occhio anche ai 2.2, in particolare a Nicolò Catini, Pietro Marino e Noah Perfetti, tutti compresi fra i primi 1.000 giocatori del ranking mondiale Atp.
    Nell’evento cagliaritano, dotato di ben 23.000 euro di montepremi, pronte a dare spettacolo anche le donne, su tutte le vincitrici delle ultime due edizioni Isabella Maria Serban (2024) e Anastasia Grymalska (2023), avversarie nella finale dello scorso anno. Un duello per il titolo che potenzialmente potrebbe ripetersi anche stavolta, anche se le insidie sono dietro l’angolo per entrambe. La prima dovrà lottare soprattutto con Jessica Bertoldo e Alessandra Mazzola, la portacolori del team di Serie A1 del Tc Cagliari accreditata della quinta testa di serie; mentre la seconda – leader della classifica del circuito: ha già vinto ben cinque Open BNL – dovrà fare i conti in particolare con l’altra 2.1 Cristiana Ferrando. Allineato agli ottavi di finale il tabellone del doppio maschile, con l’imminente debutto delle coppie favorite Ingarao-Massara e Perfetti-Paolini. Ai quarti il doppio femminile, governato da Dibenedetto-Serban e Mazzola-Bertoldo. Entrambe le competizioni di doppio garantiranno la qualificazione per Roma alle coppie vincitrici. Scattati anche i tabelloni di conclusione delle sezioni di singolare terza categoria, che porteranno i vincitori a Roma per il Master nazionale di categoria. Da giovedì, invece, i tabelloni regionali di “quarta”, di singolare e doppio, che a loro volta offriranno agli amatori l’opportunità di giocare al Foro Italico. Il livescore degli incontri dell’Open BNL del Tennis Club Cagliari è disponibile nella sezione dedicata del sito della Fitp. L’ingresso sarà libero e gratuito per l’intera durata della manifestazione. LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi su Sinner: “Oggi ha giocato un tennis stellare. Lunedì aveva mal di testa e un po’ di mal di pancia”

    Simone Vagnozzi e il team Sinner a Melbourne (foto Getty Images)

    Simone Vagnozzi ha parlato da Melbourne dopo il convincente successo del suo assistito Jannik Sinner contro Alex De Minaur nei quarti di finale degli Australian Open. Il coach marchigiano, all’angolo del n.1 del mondo dal febbraio del 2022, si è detto rinfrancato e soddisfatto per la splendida prestazione di Jannik, capace di dominare il miglior tennista locale senza alcun patema, mostrando un’ottima condizione atletica dopo i problemi accusati lunedì fin dal risveglio e palesati in campo contro Rune. Sinner si era svegliato con un malessere generale, mal di testa e mal di pancia, ma tutto per fortuna pare essersi risolto senza problemi. Riportiamo le parole di Vagnozzi, raccolte da SuperTennis.
    “Oggi nei primi due tre game ha sbagliato forse qualche rovescio ma poi è entrato nella modalità ‘mostro’, come la chiama Panichi, e ha giocato un tennis davvero stellare“.
    Ecco le parole del coach sul malessere del n.1: “Già ieri lo avevamo visto meglio e il meteo ha aiutato. Non faceva caldo come l’altro giorno, ma già sapevamo che aveva recuperato da quel piccolo fastidio e che stava bene. Era un po’ stanco, aveva mal di testa e un po’ di mal di pancia, abbiamo preferito non far riscaldamento e conservare energie, e una volta in campo con il caldo e l’umidità è andato in sovra sforzo e questo ha causato un po’ di nausea, tutto qua. Per andare avanti in questi tornei può capitare di avere una giornata no e lui lo sta imparando. Impara in fretta, e l’altro giorno ha gestito molto bene tatticamente la partita”.
    Shelton non sarà un cliente comodo in semifinale: “Match complicati” definisce Vagnozzi i precedenti con l’americano. “Shelton è un gran servitore e non ti dà tanto ritmo. Domani ci alleneremo con un mancino ma quella di domani sarà una partita diversa da quella di stasera e occorrerà scendere in campo con l’atteggiamento giusto”.
    Vagnozzi parla anche del probabile addio di Cahill alla fine del 2025. “Sapete quanto mi trovi bene con Darren. Sono dispiaciuto, ma lo capisco bene perché ha fatto questo lavoro davvero per molti anni. Per il momento stiamo pensando a quel che possiamo fare quest’anno e poi tra qualche mese vedremo quel che succederà. Se posso bastare io da solo? Non so se mia moglie a casa sarà d’accordo (sorride). Penso che ci vorrà qualcuno perché da solo 50 settimane l’anno fuori sarebbe complicato. Vedremo, non ne abbiamo parlato, l’anno è appena iniziato e abbiamo ancora tanti viaggi, tanti chilometri e tanti tornei. Posso dire che sono stati anni importanti e che oggi grazie a Darren mi sento un coach migliore”.
    Sul fatto del dormire molto di Sinner, anche poco prima di un match, Simone scherza raccontando un aneddoto curioso relativo allo scorso anno in Australia: “Non siamo preoccupati se Jannik dorme molto prima di un match, anzi… L’anno scorso qua a Melbourne prima del match contro Baez lo aspettavamo in macchina per andare al torneo, era programmato primo incontro di giornata ma… non scendeva. Non gli era suonata la sveglia e lui dormiva beato. Siamo arrivati all’impianto e poco dopo è sceso in campo, vincendo il primo set 6-0…”.
    Chiusura per l’atteso appello al TAS il prossimo aprile: “In questo momento stiamo pensando solo all’Australia e poi vedremo quando finiremo e affronteremo con più calma queste cose” conclude Vagnozzi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO