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    Roger Federer e Rafael Nadal contro il lancio della nuova associazione dei giocatori. ATP, WTA, ITF, Grand Slam contro le intenzioni di Pospisil e Djokovic

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Ci sono giorni caotici dietro le quinte del tennis mondiale. Dopo che un gruppo di giocatori, guidato da Novak Djokovic, Vasek Pospisil e John Isner, ha avviato una petizione per la raccolta di firme per il lancio di una nuova associazione di giocatori parallela all’ATP Tour, le principali entità dello sport hanno reagito in forze, condannando gli atteggiamenti di questi tennisti.
    L’ATP Tour, il WTA Tour, la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) e tutti i tornei del Grand Slam hanno rilasciato una dichiarazione che ricorda che, in un momento come questo, lo sport va avanti solo con l’unione. In un raro comunicato che ha allineato le principali entità tennistiche, pare evidente il disagio causato dalle iniziative di Djokovic, Pospisil e Isner, tre voci influenti nel tennis mondiale negli ultimi anni.
    Ore dopo, Rafael Nadal, vicepresidente dell’ATP Players’ Council ma assente da New York e da tutte queste polemiche, ha reagito anche sui social network, dopo aver inviato un messaggio privato ai giocatori. “Sono momenti in cui si possono fare grandi cose, purché il mondo del tennis sia unito. Tutti noi giocatori, tornei e organi di governo dobbiamo lavorare insieme. Abbiamo un problema più grande e la separazione e la disgregazione non sono sicuramente la soluzione”.

    Roger Federer e Rafael Nadal, vice-presidenti del Consiglio dei giocatori, hanno inviato una lettera privata ai giocatori dell’ATP Tour – firmata anche da nomi come Kevin Anderson, Bruno Soares e Sam Querrey – dove parlano del recente movimento guidato da Vasek Pospisil e Novak Djokovic per cercare di creare un’associazione di giocatori parallela all’ATP Tour.
    Nella lettera, Nadal e Federer mettono in guardia i giocatori su ciò che stanno firmando e chiedono loro di unirsi in questi tempi difficili e unici. Nadal, come dicevamo ha anche lasciato un messaggio pubblico, sui social network, che va più o meno nella stessa direzione, allineandosi alla posizione ufficiale assunta dalle principali entità tennistiche.
    Roger Federer è tornato questa sera sui social network per condividere e concordare il messaggio di Rafael Nadal sulla nuova associazione di giocatori che si sta creando parallelamente all’ATP Tour, guidata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil. Il giocatore svizzero ha lasciato un messaggio chiaro. “Sono tempi incerti e impegnativi, ma credo che sia fondamentale per noi rimanere uniti come sport per andare avanti”. LEGGI TUTTO

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    Trofeo Oremplast (Open maschile): Ecco i semifinalisti

    Lorenzo Rottoli nella foto

    E’ all’insegna della linea verde il 17° Trofeo Oremplast, torneo Open maschile organizzato dal Circolo Tennis Massa Lombarda con montepremi incrementato quest’anno a 3000 euro che si concluderà domenica 30 agosto (la finale è in programma alle ore 18). A ritagliarsi una parte importante in una competizione che si conferma uno degli appuntamenti clou del circuito nazionale (ben 53 giocatori di seconda categoria nel tabellone finale su un totale di 145 iscritti) sono in particolare Lorenzo Rottoli e Michele Vianello, approdati alle semifinali.
    Il 18enne Rottoli (2.3), uno dei protagonisti della recente salvezza in serie A1 conquistata dal team di Massa Lombarda, negli ottavi venerdì sera ha infatti eliminato in tre set (6-1 4-6 6-4 lo score) il 2.1 lombardo Alessandro Bega (Sporting Club Selva Alta Vigevano), numero 353 del ranking mondiale e prima testa di serie, per poi superare la fatidica “prova del nove” regolando con un periodico 6-3 Matteo De Vincentis (2.4, Ct Brindisi), reduce da alcune battaglie con il 2.2 Luca Pancaldi (CT Bologna), vincitore tre anni fa di questo torneo, e il 2.2 romano Federico Campana, numero 8 del seeding.
    A contendere al beniamino di casa l’ingresso in finale sarà lo sloveno Tomas Lipovsek Puchel (2.2, Play Pisana Roma), numero 648 Atp, che nei quarti ha sconfitto per 7-5 6-2 Lorenzo Bocchi (Ct Albinea), numero 746 del ranking mondiale, al quale il giudice arbitro Roberto Montesi aveva assegnato la quinta testa di serie di questa “classica” del calendario estivo – quella 2020 è l’edizione numero 27 – grazie alla stretta sinergia con l’azienda di Massa Lombarda della famiglia Pagani, da tempo partner in un progetto sportivo legato al territorio che ha pochi eguali nel panorama della Penisola.Prosegue anche il cammino, a suon di “positivi” del ravennate Michele Vianello (2.3): dopo aver estromesso l’argentino Hernan Casanova (2.1, Ata Battisti Trento), numero 362 Atp e seconda forza del tabellone, ritiratosi quando era sotto 6-3 4-0 nel punteggio, il 19enne tesserato per lo Sporting Club Sassuolo, a segno dodici mesi fa misura, si è imposto in rimonta sull’esperto 2.2 Federico Maccari, salvando anche un match point sul 6-5 del secondo set, prima di spuntarla con il punteggio di 1-6 7-6 (2) 6-2 dopo quasi tre ore di gioco.In contemporanea sui campi di via Fornace di Sopra, dove ha mosso i primi passi con la racchetta in mano Sara Errani, teatro sabato 29 di una giornata da leccarsi i baffi per gli appassionati, con doppio turno (quarti al mattino e semifinali in serata), sotto gli occhi di Giancarlo Palumbo (responsabile organizzativo del Centro Tecnico di Tirrenia e del Settore Under 18) ha annullato una palla match anche Francesco Passaro (2.2). Il 2001 perugino, dopo aver sbarrato la strada negli ottavi al giovane mancino forlivese Nicola Filippi (2.5, Forum), è riuscito a prevalere sul filo di lana sul coetaneo Matteo Arnaldi (2.1, Tc Genova 1893), terzo favorito del seeding (negli ottavi aveva battuto il 2.4 riccionese Marcello Serafini, tesserato per il Tc Sinalunga), venendo fuori alla distanza e staccando il pass per le semifinali con il punteggio di 2-6 6-3 7-6 (6), dopo aver recuperato nel tie-break decisivo dal 2 a 4 e cancellato un match point sul 6 a 5 per il ligure con una risposta fulminante di diritto.

    RISULTATI – Quarti di finale: Lorenzo Rottoli (2.3) b. Matteo De Vincentis (2.4) 6-3 6-3, Tomas Lipovsek Puches (2.2, n.4) b. Lorenzo Bocchi (2.2, n.5) 7-5 6-2, Francesco Passaro (2.2, n.6) b. Matteo Arnaldi (2.1, n.3) 2-6 6-3 7-6 (6), Michele Vianello (2.3) b. Federico Maccari (2.2, n.10) 1-6 7-6 (2) 6-2.
    Ottavi di finale: Lorenzo Rottoli (2.3) b. Alessandro Bega (2.1, n.1) 6-1 4-6 6-4, Matteo De Vincentis (2.4) b. Federico Campana (2.2, n.8) 6-4 4-6 7-6(7), Tomas Lipovsek Puches (2.2, n.4) b. Lorenzo Michele Iftimie (2.4) 6-0 6-3, Lorenzo Bocchi (2.2, n.5) b. Antonio Mazzeo (2.4) 6-1 6-1, Francesco Passaro (2.2, n.6) b. Nicola Filippi (2.5) 6-4 6-0, Matteo Arnaldi (2.1, n.3) b. Marcello Serafini (2.4) 6-0 6-1, Federico Maccari (2.2, n.10) b. Marco Mosciatti (2.2, n.7) 6-4 6-1, Michele Vianello (2.3) b. Hernan Casanova (2.1, n.2) 6-3 4-0 ritiro. LEGGI TUTTO

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    Djokovic e altri giocatori stanno creando la “Professional Tennis Players Association” (di Marco Mazzoni)

    Djokovic avrebbe lasciato il Player Council per fondare nuova associazione dei giocatori

    Tanto tuonò …che piovve. Da molto tempo in seno ai giocatori cova una forte insoddisfazione per la gestione dell’ATP, a 360°: calendario, tornei, tutela, “pensione”, soprattutto gestione economica degli introiti. Un’insoddisfazione che ha portato ad incontri, più o meno alla luce del sole, tra ATP e giocatori, manager e sponsor; dibattiti interni, con qualche protagonista che finiva per rivelare alcuni particolari e mezze verità. Scontri, parecchi. Lotta per ottenere di più, condizioni migliori per i giocatori di modesta classifica ma, soprattutto, dividere “la torta” in modo più “equo” secondo i giocatori. Il modello? Lo sport USA, NBA in particolare, dove gli enormi guadagni della lega Pro statunitense sono divisi al 50% tra atleti e proprietari/associazione/lega. I tennisti rivendicano da tempo che la percentuale a loro spettante – nonostante siano i veri artefici dello show – sia inaccettabile, mediamente sotto al 10%.
    Per tutti questi motivi, ed altri ancora, non arriva affatto a sorpresa la notizia – diffusa da un servizio del NY Times e dai colleghi Rothenberg e Clarey – che Djokovic, Pospisil e Isner abbiamo mollato la propria carica come rappresentanti dei giocatori all’ATP e stiano per fondare una nuova associazione, che potrebbe chiamarsi “Professional Tennis Players Association”.
    Al momento l’unico ad aver ufficializzato la propria decisione è il canadese, che venerdì notte ha scritto un post su Twitter, dicendo che con la struttura attuale del tennis maschile “è molto difficile, per non dire impossibile, avere un impatto significativo nelle decisioni che vengono prese sul tour Pro”. Un attacco diretto alla politica del tennis, all’ATP, al suo presidente Gaudenzi che, a onor del vero, ha ereditato una situazione molto difficile, con un malessere che ormai si è diffuso e incancrenito da tempo, fino a diventare – a quanto pare – insopportabile.
    Sembra che anche Djokovic (presidente del Player Council) e Isner (miglior tennista USA in classifica) abbiamo già rimesso le loro cariche, anche se per ora non c’è ufficialità.

    Secondo quel che trapela dal di dentro e dal reportage del media americano, la nuova associazione dei tennisti Pro dovrebbe chiamarsi “Professional Tennis Players Association”, fondata con lo scopo di difendere gli interessi dei primi 500 tennisti del ranking ATP e dei migliori 200 doppisti. Senza una dichiarazione esplicita dai promotori, ancora si è nel campo delle ipotesi relativamente agli intenti politici della futura associazione, ma è molto probabile che il vero scopo sia una tutela economica, ossia scavalcare la stessa ATP nel contrattare collettivamente con sponsor, tornei e media, come fanno con grande efficacia i sindacati dei giocatori in altri sport professionistici USA. C’è tuttavia una differenza sostanziale: gli atleti di NFL, NBA ecc sono parte di team, quindi è normale una contrattazione collettiva; i tennisti sono professionisti indipendenti. Una vera unione sul piano contrattuale potrebbe aiutarli a spuntare una fetta maggiore della torta, questo pare il vero obiettivo dello strappo. Perché proprio di strappo si può parlare se questo progetto verrà davvero alla luce, con l’ATP che si vedrebbe in buona parte svuotata del suo valore.
    L’Associazione giocatori tennis infatti, come recita il suo nome, nacque per tutelare gli interessi dei tennisti di fronte ai tornei. Nel tempo, secondo i tennisti, l’antico sindacato dei giocatori si è troppo spostato sull’interesse dei tornei e dei media, perdendo di vista il concetto stesso per il quale fu fondato. Per questo da tempo c’è insoddisfazione e voglia di contare di più nelle decisioni importanti. Va detto, ad onor del vero, che se il gap tra grandi tornei e giocatori top ed i tennisti che navigano nel tour minore è diventato sempre più abissale, dall’altro i migliori hanno visto in pochi anni accrescere in modo esponenziale i propri introiti. Quindi l’ATP ha fatto crescere di molto il giro economico complessivo nello sport. La battaglia pertanto pare concentrarsi su “come” viene suddiviso l’enorme giro economico generato dal tennis.
    E’ chiaro che l’ATP veda questa nuova associazione di giocatori come una minaccia, e stia esortando i giocatori a non sostenerla. Trapela che lo scopo ultimo della neo unione non sarebbe eliminare e sostituire l’attuale ATP ma “dotare i giocatori di una struttura di auto-governo indipendente dall’ATP e direttamente responsabile delle richieste e bisogni dei tennisti”. Forse solo un modo cortese e politically correct per prendere il comando delle operazioni.
    Ripetiamo che al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte dei diretti interessati, e Djokovic ieri sera ha saltato la press-conference di rito dopo aver sconfitto Bautista Agut nella semifinale di Cincinnati, disputata nell’impianto di Flushing, ufficialmente perché troppo affaticato, ma quasi sicuramente anche per sfuggire a domande scomode sull’argomento, che già aveva iniziato a girare. Nemmeno Gaudenzi ha risposto a domande sul tema. Ma non ci vorrà molto tempo perché il tutto deflagri totalmente, e a quel punto avremo notizie certe dai diretti interessati.
    Per quel che è trapelato, non si prospetta una partecipazione delle donne a questa nuova associazione, anche se a detta di molti una vera unione e gestione economica unitaria tra tour maschile e femminile potrebbe portare ampi benefici e soprattutto alle donne, commercialmente “meno forti” dei colleghi.
    In questo weekend i giocatori potrebbero incontrarsi e prendere ulteriori decisioni a Flushing e, chissà, forse uscire allo scoperto. Non saranno presenti Rafa e Roger, che pare non siano mai entrati con decisione in questo progetto. Pare, ovviamente, non abbiamo certezze in merito finché non parleranno sull’argomento. E’ sicuro invece che in vari incontri nel recente passato non siano mancate frizioni con Djokovic. Non resta che aspettare e valutare quel che verrà comunicato. Una cosa è certa: in questo 2020 così strano e difficile, anche il mondo del tennis potrebbe cambiare profondamente, e per sempre.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roberto Bautista Agut arrabbiato per la decisione del supervisor Lars Graff

    Roberto Bautista Agut nella foto

    Roberto Bautista Agut è stato sconfitto questo venerdì in una semifinale durata tre ore contro Novak Djokovic nel torneo di Cincinnati, ma c’è stata una situazione nel secondo set a metterlo a disagio, che lo ha portato a criticare il supervisor del torneo, Lars Graff, in conferenza stampa.
    Graff ha ordinato di chiudere il tetto dello stadio Louis Armstrong sul 6-4, 4-5, mentre Bautista Agut si preparava a servire per rimanere nel set. Lo spagnolo si è mostrato contro questa decisione e poco dopo ha perso il servizio e la frazione.

    Alla fine della partita, ha detto che si sentiva offeso da quella decisione presa. “Non è la prima volta che non sono d’accordo con lui. Si sbagliava al cento per cento. Ha influenzato completamente la partita. Ma ora non c’è più niente da fare. Mi ha spezzato il ritmo per la terza volta. Prima c’è stata una gita in bagno, poi la sosta per il fisioterapista di Djokovic e poi il tetto. E’ stato troppo”.
    Lo spagnolo ha anche considerato che i campi all’aperto sono più veloci rispetto a quando si chiude il tetto . “Ma non mi ha sorpreso. Questo di solito accade nei tornei del Grand Slam”. LEGGI TUTTO

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    Scontro al vertice fra ATP e i tennisti

    Scontro al vertice fra ATP e i tennisti

    I malumori sorti dal caso Dellien/ Pella sono tutt’altro che superati. I due tennisti che condividevano lo stesso trainer di fitness, risultato positivo ad un solo test per il covid-19, erano stati esclusi dal partecipare al W&S in corso nella bolla di New York e gli stessi giocatori erano stati messi in quarantena, ma a seguito dei successivi test negativi, e soprattutto della mancata previa comunicazione che un tale caso potesse compromettere la partecipazione al torneo, quasi tutti i giocatori si erano schierati al fianco dei loro compagni.
    Nell’evolversi della situazione, erano emerse delle voci per creare un sindacato indipendente dei giocatori che potesse difendere meglio e più efficacemente i loro interessi.

    E di poco fa la notizia di una lettera fatta circolare fra i tennisti dal presidente dell’ATP Gaudenzi che prende una posizione netta e alquanto brusca al riguardo. Se ne pubblica la traduzione di seguito:
    “La discussione relativa a un’Associazione dei Giocatori separata [da quella dell’ATP], sta circolando da un po’ e mi auguro che questa lettera possa aiutare a fornire il contesto a questa situazione. Mentre rispettiamo che i giocatori possano avere i loro propri punti di vista, non crediamo che sia nel miglior interesse dei giocatori o del Tour che una tale Associazione dei Giocatori separata possa coesistere con quella ATP. Con questa premessa, noi insistiamo che ogni giocatore che avanzi questa proposta mentre ricopre posizioni rappresentative nell’ATP Player Council di riconsiderare le loro posizioni con effetto immediato.”
    Fra i possibili destinatari dell’ultima parte della lettera si fanno i nomi di Djokovic e Pospisil che nei giorni scorsi si erano particolarmente esposti in difesa di Dellien e Pella.
    Un Grazie a Mandrake LEGGI TUTTO

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    Trofeo Oremplast (Open maschile): Il resoconto di giornata. Avanza il padrone di casa Lorenzo Rottoli

    Lorenzo Rottoli nella foto

    In attesa dell’ingresso in scena dei big sono i giovani – romagnoli ma non solo – a lasciare il segno nel 17° Trofeo Oremplast, torneo Open maschile organizzato dal Circolo Tennis Massa Lombarda con montepremi incrementato quest’anno a 3000 euro che si concluderà domenica 30 agosto (sabato 29 è previsto doppio turno: al mattino i quarti e in serata le semifinali). Nella giornata di giovedì si sono infatti assicurati un posto negli ottavi gli under 18 Lorenzo Rottoli, Marcello Serafini e Nicola Filippi, così come Michele Vianello, classe 2001.Rottoli (2.3), uno dei protagonisti della recente salvezza in serie A1 conquistata dal team del Ct Massa Lombarda, ha concesso appena tre game a Riccardo Bonzi (2.5) e ora sfida il 2.1 Alessandro Bega (Sporting Club Selva Alta Vigevano), numero 353 del ranking mondiale e prima testa di serie di questo torneo, che si conferma uno degli appuntamenti clou del circuito nazionale (ben 53 giocatori di seconda categoria nel tabellone finale su un totale di 145 iscritti).
    Dal canto suo Serafini (2.4), 18enne riccionese tesserato per il Tc Sinalunga, dopo aver eliminato Ronnj Capra (2.5), maestro che segue l’agonistica proprio nel circolo della Bassa Romagna, ha imposto l’alt anche a Federico Bertuccioli (2.3 pesarese allievo della Galimberti Tennis Academy) e contende l’accesso ai quarti al 19enne Matteo Arnaldi (2.1, TC Genova 1893), terzo favorito del seeding. E’ iniziata con il piede giusto anche la difesa del titolo da parte di Michele Vianello (2.3), 19enne ravennate tesserato per lo Sporting Club Sassuolo, che non ha lasciato scampo al giovane imolese Enrico Baldisserri (2.5, Ct Bologna) e adesso trova sulla sua strada l’argentino Hernan Casanova (Ata Battisti Trento), numero 362 Atp e seconda forza del tabellone, atleta che frequenta di solito il tour professionistico internazionale, così come lo sloveno Tomas Lipovsek Puchel (2.2, Play Pisana Roma), numero 648 Atp, opposto in serata al marchigiano Lorenzo Michele Iftimie (2.4) che ha posto fine alla bella corsa del baby Lorenzo Angelini (3.1, Villa Carpena Forlì). Un altro giovane forlivese, il mancino Nicola Filippi (2.5, Forum) ha piegato in rimonta il 2.8 ravennate Gianmaria Migliardi (Sporting Club Sassuolo) guadagnandosi il diritto di affrontare un altro 2001 emergente come il perugino Francesco Passaro (2.2), al quale il giudice arbitro Roberto Montesi ha assegnato la sesta testa di serie, subito dietro a Lorenzo Bocchi (Ct Albinea), numero 746 del ranking mondiale.La prima grossa sorpresa l’ha regalata invece Matteo De Vincentis (2.4, Ct Brindisi) estromettendo in tre set Luca Pancaldi (CT Bologna), vincitore tre anni fa di questo torneo. Un torneo che è ormai una vera e propria “classica” del calendario estivo – quella 2020 è l’edizione numero 27 – anche e soprattutto grazie alla stretta sinergia con l’azienda di Massa Lombarda della famiglia Pagani, da tempo partner in un progetto sportivo legato al territorio che ha pochi eguali nel panorama della Penisola.

    RISULTATI – 4° turno tabellone finale: Lorenzo Rottoli (2.3)-Riccardo Bonzi (2.5) 6-2 6-1, Federico Campana (2.2, n.8)-Leonardo Catani (2.4) 6-4 6-3, Matteo De Vincentis (2.4)-Luca Pancaldi (2.2, n.9) 6-7 (5) 6-3 6-4, Lorenzo Michele Iftimie (2.4)-Lorenzo Angelini (3.1) 6-2 6-0, Nicola Filippi (2.5)-Gianmaria Migliardi (2.8) 3-6 6-4 6-1, Marcello Serafini (2.4)-Federico Bertuccioli (2.3) 6-2 7-5, Federico Maccari (2.2, n.10)-Leonardo Taddia (2.4) 6-7 (4) 6-4, 6-3, Marco Mosciatti (2.2, n.7)-Filippo Di Perna (2.4) 6-1 6-0, Michele Vianello (2.3)-Enrico Baldisserri (2.5) 6-1 6-3. LEGGI TUTTO

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    Nasce il “Modello Piatti”, sulle orme dell’Ajax. Così migliorerà l’efficienza del Tennis Center

    Riccardo Piatti (sinistra) e Luigi Bertino sono le “menti” del nuovo modello organizzativo del Piatti Tennis Center, che verrà inaugurato nel mese di settembre

    Mettere sempre l’atleta al centro, in tutto e per tutto. È la mission che ha accompagnato la nascita del nuovo modello organizzativo del Piatti Tennis Center, sviluppato dal direttivo della struttura di Bordighera nel periodo del lockdown. Un segnale forte: anche in mesi di difficoltà e distanza, Piatti e il suo staff hanno saputo trovare un’opportunità di crescita, lavorando duro per rispondere a una richiesta in costante aumento e con delle esigenze sempre più precise. “La continua crescita del numero di atleti che vuole allenarsi qui – spiega Luigi Bertino, direttore del Piatti Tennis Center – ha reso sempre più cruciale l’organizzazione del centro, pertanto ci siamo mossi di conseguenza”.
    Aiutati da una società di Bologna specializzata nelle consulenze aziendali, è stato stabilito ilmetodo, contenuti, tipologie di atleti e obiettivi. In primis quello di diventare una fabbrica di talenti che ambiscono all’élite del tennis mondiale, e da questi punti fermi è partito il processo per costruire un modello organizzativo adatto alle esigenze. Si chiama “modello Piatti”, plasmato sul metodo di lavoro e sulla filosofia messa a punto dal tecnico comasco in oltre 40 anni di carriera (e considerata un’eccellenza a livello internazionale), ed è stato sviluppato prendendo spunto da quello dell’Ajax Football Club, società calcistica tornata alla ribalta europea come modello virtuoso di crescita dei giovani. Il lancio ufficiale è previsto a settembre, ma il periodo di rodaggio è partito da un po’, e per rifinire gli ultimi dettagli resta ancora qualche giorno.

    “Il principio di base del nuovo modello – continua Bertino – è che ogni giocatore ha un suo coach di riferimento (player coach), che tuttavia deve avvalersi di tutte le professionalità del centro. Chiunque venga da noi deve avere la possibilità di sfruttare al meglio tutte le risorse a propria disposizione. Le abbiamo divise in sei aree: tecnica, tattica, di sviluppo della prestazione, fisico-atletica, mentale e medica, prevenzione. All’interno del Piatti Tennis Center, ognuna di queste aree ha una figura di riferimento specifica, così un giocatore e il suo coach sanno sempre a chi possono e devono rivolgersi per ogni area di competenza. Tutto il team è al servizio di tutti, ognuno secondo le proprie specificità”. Più nel dettaglio, i player coach si occupano del lavoro quotidiano dei giocatori a loro affidati, mentre è stata creata una regia tecnica che annovera le figure di massima esperienza del centro, chiamate a definire gli obiettivi, la programmazione e le scelte tecniche più importanti. Tutte queste figure lavorano a stretto contatto, dando grande importanza a feedback, valutazioni e confronto con l’obiettivo di consolidare i punti di forza identificando azioni di crescita e sviluppo. “Nel tennis – chiude Bertino – un modello organizzativo così strutturato non l’ho mai visto. Renderà il nostro lavoro ancora più efficace, e ci aiuterà a migliorare la comunicazione, fondamentale in una struttura come la nostra”. Per andare a regime serve il rodaggio, ma intanto il modello è stato varato. E promette di rivelarsi un’altra mossa vincente firmata Piatti Tennis Center. LEGGI TUTTO

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    TROFEO DEL NOVANTESIMO: oltre 100 gli iscritti, al via anche i cugini Arnaboldi

    Andrea Arnaboldi – Foto Marta Magni

    Definirlo un tabellone che promette spettacolo è a dir poco limitativo, soprattutto se si pensa al fatto di trovarsi di fronte ad un Open nazionale e non ad un torneo professionistico Internazionale. Si sono chiuse oggi le iscrizioni al “Trofeo del Novantesimo”, evento (che avrà in Banca Intesa Sanpaolo lo sponsor principale) voluto per festeggiare l’anniversario del Tennis Como e l’approdo in contemporanea del tennis – era il 1930 – in riva al Lario.
    Il torneo si inserisce nello spazio lasciato vuoto dal Challenger Atp “Città di Como”, sospeso per i noti problemi legati alla diffusione del Covid-19. Il Tennis Como tuttavia non ha voluto lasciare gli appassionati senza un evento di grande livello in un anno tanto importante come quello del 90° anniversario di fondazione. Da qui è nata l’idea di organizzare un torneo Open che ha ricevuto adesioni oltre ogni previsione.
    Al via ci saranno oltre 100 iscritti, e tra questi più di 40 giocatori di seconda categoria. Già questo indica in modo inequivocabile l’alto livello del tabellone.

    Ma è davvero un orgoglio ed un vanto per il Tennis Como, avere anche quest’anno in campo – anche se non si tratta di un Challenger Atp – il miglior giocatore della provincia, Andrea Arnaboldi, numero 278 delle classifiche mondiali (best ranking 153), solo poche settimane fa vice campione d’Italia, battuto in finale da quel Lorenzo Sonego che è numero 46 dell’Atp.
    A Como arriverà anche il cugino Federico Arnaboldi, già vincitore dell’Avvenire, quest’anno qualificato per il tabellone finale degli assoluti di Todi (battuto pure lui da Lorenzo Sonego), e giocatore promettente del panorama nazionale e internazionale (è numero 874 al mondo).
    Ma possiamo continuare: iscritti al “Trofeo del Novantesimo” anche il 19enne Mattia Bellucci, altra bella realtà del movimento, classifica nazionale 2.2, e il giocatore del Tennis Club Lecco in serie A2 Ottaviano Martini, e poi un ampio numero di giovani tennisti che stanno avvicinandosi ai tornei Itf del circuito internazionale, compresi i comaschi – avviati al tennis sui campi di Villa Olmo – Carlo Alberto Fossati e Federico Lucini.
    “Avere in tabellone in un Open un giocatore di Prima categoria come Andrea Arnaboldi, proprio quest’anno vice campione d’Italia, è un motivo di vanto che rende onore al Tennis Como e alla sua storia – commenta Paolo Carobbio, già direttore del Challenger Atp e ora direttore dell’Open del Novantesimo – Ma in queste settimane di gioco terremo d’occhio anche i molti giovani promettenti che hanno deciso di venire a sfidarsi sulla terra rossa di Villa Olmo, a partire ovviamente da Federico Arnaboldi. Sarà davvero un bel torneo. Nel 2020, come purtroppo sapete, non avremo il Challenger “Città di Como” che con l’ex presidente Giulio Pini avevamo creato a partire dal 2006. Questo Trofeo del Novantesimo sarà un bel modo per ricordarlo”.
    Il torneo inizierà sabato con i primi match delle categorie più basse. Poi sarà un continuo crescendo fino alla finale in calendario il 13 settembre. LEGGI TUTTO