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    Caso Sinner, Garattini sul Clostebol: ‘Con la pomata nessuna intenzione di doping’. L’esperto smonta l’accusa”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Il caso Jannik Sinner ha portato alla ribalta il Clostebol, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, noto per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni fisiche. Ma perché questa sostanza, usata massicciamente dagli atleti della Germania dell’Est negli anni ’70 e ’80, è tornata al centro dell’attenzione nel tennis italiano?
    La positività di Sinner, successivamente scagionato, sarebbe dovuta a una contaminazione involontaria per via cutanea, causata dall’uso di una pomata da parte del suo fisioterapista, Giacomo Naldi. Ma il vero nodo della questione è un’anomalia tutta italiana.L’Italia è l’unico paese in Europa, se non al mondo, dove è ancora possibile risultare positivi involontariamente a questa sostanza. Il motivo? Il Clostebol è contenuto in una pomata e uno spray venduti liberamente nelle farmacie italiane con il nome di Trofodermin. Incredibilmente, questi prodotti possono essere acquistati senza ricetta medica, nonostante riportino visibilmente la scritta “doping”.
    Questa situazione espone gli atleti italiani a rischi enormi. Il principio attivo è altamente trasmissibile, rendendo possibili contaminazioni accidentali come nel caso Sinner. Una peculiarità che solleva serie domande sulla regolamentazione delle sostanze dopanti nel nostro paese.Il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, ha commentato al Fatto Quotidiano: “Se sotto accusa c’è una pomata è più che evidente che l’intenzione dopante non c’è. Per il doping servono dosi e preparazioni diverse.”
    La vicenda Sinner potrebbe essere il catalizzatore per un cambiamento necessario. Solo così potremo garantire che il prossimo grande talento del tennis italiano non si trovi invischiato in un caso di doping “involontario” per aver semplicemente usato una crema venduta in farmacia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dal Corriere: Sinner volta pagina: Naldi e Ferrara fuori dal team

    Sinner volta pagina: Naldi e Ferrara fuori dal team

    Quello che era un segreto di Pulcinella è ora ufficiale: Jannik Sinner ha deciso di separarsi da due membri chiave del suo staff tecnico, Giacomo Naldi e Umberto Ferrara. La notizia, confermata dal Corriere dello Sport, segna un punto di svolta nella gestione dell’entourage del tennista altoatesino dopo il recente caso di doping che lo ha visto protagonista.
    Naldi, fisioterapista, e Ferrara, preparatore fisico, erano stati identificati come i principali responsabili dei due test antidoping positivi che hanno coinvolto Sinner nei mesi scorsi. Nonostante l’assoluzione del giocatore da ogni accusa di doping intenzionale, la vicenda ha evidentemente lasciato strascichi importanti, portando a questa decisione drastica ma prevedibile.
    La scelta di Sinner di allontanare Naldi e Ferrara sembra essere un chiaro segnale della volontà del numero uno italiano di voltare pagina e ripartire con una squadra rinnovata. Questo cambiamento potrebbe essere interpretato anche come un tentativo di ristabilire la fiducia del pubblico e degli addetti ai lavori, dimostrando di prendere molto seriamente la questione e di voler evitare qualsiasi rischio futuro.
    La decisione solleva ora interrogativi su chi andrà a sostituire queste due figure chiave nel team di Sinner. La scelta dei nuovi membri dello staff sarà cruciale per il prosieguo della carriera del giovane campione, che dovrà trovare professionisti in grado non solo di supportarlo tecnicamente, ma anche di gestire la pressione mediatica che inevitabilmente accompagnerà questa fase della sua carriera.
    Questo cambio di personale potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per Sinner, che si trova ora di fronte alla sfida di ricostruire non solo il suo team, ma anche la sua immagine pubblica. Sarà interessante vedere come questi cambiamenti influenzeranno le sue prestazioni future e la sua gestione delle situazioni di stress sia in campo che fuori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Ora è Ufficiale: Sinner volta pagina: Naldi e Ferrara fuori dal team da venerdì scorso

    Sinner volta pagina: Naldi e Ferrara fuori dal team

    Quello che era un segreto di Pulcinella è ora ufficiale: Jannik Sinner ha deciso di separarsi da due membri chiave del suo staff tecnico, Giacomo Naldi e Umberto Ferrara. La comunicazione ai due è arrivata nel pomeriggio di venerdì, a distanza di tre giorni dalla notizia che l’azzurro era risultato positivo a una quantità infinitesimale di Clostebol e segna un punto di svolta nella gestione dell’entourage del tennista altoatesino dopo il recente caso di doping che lo ha visto protagonista.
    Naldi, fisioterapista, e Ferrara, preparatore fisico, erano stati identificati come i principali responsabili dei due test antidoping positivi che hanno coinvolto Sinner nei mesi scorsi. Nonostante l’assoluzione del giocatore da ogni accusa di doping intenzionale, la vicenda ha evidentemente lasciato strascichi importanti, portando a questa decisione drastica ma prevedibile.
    La scelta di Sinner di allontanare Naldi e Ferrara sembra essere un chiaro segnale della volontà del numero uno italiano di voltare pagina e ripartire con una squadra rinnovata. Questo cambiamento potrebbe essere interpretato anche come un tentativo di ristabilire la fiducia del pubblico e degli addetti ai lavori, dimostrando di prendere molto seriamente la questione e di voler evitare qualsiasi rischio futuro.
    La decisione solleva ora interrogativi su chi andrà a sostituire queste due figure chiave nel team di Sinner. La scelta dei nuovi membri dello staff sarà cruciale per il prosieguo della carriera del giovane campione, che dovrà trovare professionisti in grado non solo di supportarlo tecnicamente, ma anche di gestire la pressione mediatica che inevitabilmente accompagnerà questa fase della sua carriera.
    Questo cambio di personale potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per Sinner, che si trova ora di fronte alla sfida di ricostruire non solo il suo team, ma anche la sua immagine pubblica. Sarà interessante vedere come questi cambiamenti influenzeranno le sue prestazioni future e la sua gestione delle situazioni di stress sia in campo che fuori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La commovente storia di Li Tu: dal marketing al primo titolo Challenger in onore della madre

    Li Tu AUS, 27.05.1996 – N.188 ATP

    Il circuito ATP è ricco di storie appassionanti, e quella di Li Tu è una di quelle che meritano di essere raccontate. Il tennista australiano di origini asiatiche ha compiuto un percorso straordinario, passando da una carriera nel marketing a un ritorno trionfale nel tennis professionistico, il tutto guidato dall’amore e dal sostegno incondizionato di sua madre.
    Tu, coetaneo di stelle come Thanasi Kokkinakis e Nick Kyrgios, aveva abbandonato il tennis nel 2014 per laurearsi in Marketing. Fondò una sua accademia di tennis, la L2 Academy, combinando le sue due passioni. Ma fu la pandemia a cambiare tutto: Li decise di riprendere la racchetta, partecipando ai tornei UTR in Australia e vincendo 32 partite su 34.
    Il suo ritorno culminò con una wild card per gli Australian Open 2021, dove tenne testa a Feliciano Lopez. Da lì, la sua ascesa è stata lenta: tre titoli Futures a Monastir, altri successi in Francia, fino a sfiorare la top-300 nel 2022.
    Ma il vero cuore della storia di Li Tu si è rivelato solo, con la sua vittoria nel Challenger di Seoul del 2022. In un post emozionante sui social, Tu ha dedicato il suo primo titolo Challenger alla madre, scomparsa per cancro. “Oggi è il tuo compleanno, mamma,” ha scritto Tu. “Gli ultimi due mesi sono stati i più duri della mia vita. Ti ho vista combattere il cancro, soffrire e lottare ogni giorno. Sono stato al tuo fianco mentre esalavi l’ultimo respiro il 24 agosto 2022.”La vittoria a Seoul, arrivata poco dopo il funerale della madre, assume così un significato profondo e toccante. “Prima di ogni partita guardavo il cielo e non potevo fare a meno di sorridere vedendoti. Ce l’abbiamo fatta, mamma,” ha concluso Tu.
    Questa storia ci ricorda che il tennis, soprattutto nei circuiti minori, è pieno di eroi e lottatori che, lontano dai riflettori, ci insegnano che questo sport è una vera scuola di vita. Li Tu, ora nella top 200 mondiale, è l’emblema di come la perseveranza, il duro lavoro e l’amore possano trasformare i sogni in realtà, anche nelle circostanze più complesse al di la di ogni stucchevole polemica.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    La crociata di Nick Kyrgios contro Jannik Sinner

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios ha scatenato una nuova ondata di polemiche nel mondo del tennis, prendendo nuovamente di mira Jannik Sinner e chi lo difende nel recente caso di doping. L’australiano, noto per le sue dichiarazioni controverse, ha alzato ulteriormente il tono del dibattito con accuse gravi e non supportate da prove concrete.
    La controversia è esplosa quando Andy Roddick, ex numero uno del mondo, ha difeso Sinner, affermando che non c’era alcuna possibilità che il suo titolo agli Australian Open 2024 fosse stato ottenuto sotto l’effetto di sostanze dopanti. Kyrgios ha reagito immediatamente, definendo le parole di Roddick “ridicole” e sostenendo che alcune sostanze possono scomparire dall’organismo in poche ore.
    Questa affermazione di Kyrgios, fatta senza fornire prove o basi scientifiche, solleva questioni etiche sul modo in cui vengono discussi pubblicamente casi così delicati. L’australiano sembra aver intrapreso una crociata personale contro Sinner, ignorando le decisioni ufficiali e le spiegazioni fornite dalle autorità competenti.Il caso Sinner, che si è concluso con l’assoluzione del giocatore italiano da ogni accusa di doping intenzionale, continua così a far discutere. Le parole di Kyrgios rischiano di alimentare ulteriormente speculazioni e dubbi, in un momento in cui il tennis mondiale cerca di gestire la situazione con trasparenza e rigore.
    La comunità tennistica si trova ora divisa tra chi, come Roddick, sostiene l’innocenza di Sinner basandosi sulle prove e sulle decisioni ufficiali, e chi, come Kyrgios, continua a sollevare dubbi e accuse.Questa situazione mette in luce la necessità di un approccio più responsabile nel discutere di temi sensibili come il doping, soprattutto da parte di figure pubbliche influenti nel mondo del tennis.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Zeppieri si opera al polso, rientro previsto per gli Australian Open 2025

    Giulio Zeppieri nella foto

    Il tennista italiano Giulio Zeppieri ha aggiornato i suoi fan sulle sue condizioni di salute, rivelando che il suo infortunio al polso si è rivelato più grave del previsto.“Il problema al polso era più serio del previsto,” ha spiegato Zeppieri in un messaggio ai suoi sostenitori, “così sono stato costretto a sottopormi ad un intervento chirurgico in artroscopia a Barcellona.”
    L’operazione, eseguita in una delle strutture mediche più rinomate per gli atleti professionisti, si è resa necessaria per risolvere definitivamente il problema che lo affliggeva. Tuttavia, questo significa che il periodo di recupero sarà più lungo del previsto.
    “Tra gesso, tutore e riabilitazione starò fermo altri tre mesi,” ha continuato il tennista, delineando un percorso di recupero che lo terrà lontano dai campi per un periodo significativo.Nonostante la battuta d’arresto, Zeppieri mantiene un atteggiamento positivo e ha già fissato il suo prossimo obiettivo: “L’obiettivo è giocare le qualificazioni degli Australian Open a gennaio 2025.” Questa dichiarazione dimostra la sua determinazione a tornare al massimo livello, puntando direttamente al primo Grande Slam della prossima stagione.
    Il tennista ha anche voluto ringraziare i suoi fan per il supporto ricevuto durante questo periodo difficile: “Grazie per i messaggi che mi avete inviato in queste difficili settimane,” ha scritto, dimostrando di apprezzare il sostegno dei suoi sostenitori.Zeppieri ha concluso il suo messaggio con una promessa di impegno: “Sono pronto a lavorare al massimo per rientrare in forma all’inizio della prossima stagione.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tutto quello che c’è da sapere sulla Laver Cup 2024

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Come da previsioni, il tennis è stato uno degli sport più seguiti dei Giochi Olimpici 2024, che si sono conclusi lo scorso 11 agosto. Chiuso il capitolo Parigi, è tempo di nuovi tornei per i grandi del tennis. Tra questi, la Laver Cup, evento che nel corso delle ultime edizioni ha riscosso un grandissimo successo, tanto da diventare parte integrante del calendario ATP. Ma quando e come è nata la Laver Cup e cosa aspettarsi dall’edizione di quest’anno? Scopriamolo insieme.
    Origini del torneo e format della competizioneLa Laver Cup è un torneo a squadre nato nel 2017 come tributo al leggendario tennista australiano Rod Laver, su iniziativa di Roger Federer e del suo agente Tony Godsick. L’idea era quella di creare un evento che celebrasse il tennis in maniera unica, mettendo di fronte gli uni agli altri i migliori tennisti del mondo. Fin dalla sua prima edizione, la competizione ha attirato l’attenzione degli amanti di questa disciplina, così come quella degli appassionati di bet , affermandosi come uno degli eventi più attesi del panorama sportivo.Ciò che rende questo torneo diverso da tutti gli altri è il suo format, che consiste in due squadre, Team Europe e Team World, composte da 6 giocatori ciascuna, chiamate ad affrontarsi in una serie di partite singole e doppie. Cinque le sessioni totali di gioco disputate nell’arco di tre giorni (dal venerdì alla domenica). La squadra vincitrice della Laver Cup è quella che raggiunge per prima i 13 punti.
    Data e sede dell’edizione 2024Dopo Repubblica Ceca, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Canada, quest’anno sarà la Germania a fare da padrona di casa alla Laver Cup. Il torneo si terrà presso la Mercedes-Benz Arena di Berlino, che dal 20 al 22 settembre farà da palcoscenico a un evento che si preannuncia entusiasmante.
    Albo d’oro della Laver CupSecondo quanto riportato dal Betfair blog , a dominare la Laver Cup è stato il Team Europe, che ha vinto le prime 4 edizioni consecutive, conclusesi con i seguenti punteggi:Praga (2017), Team Europe vs Team World 15-9Chicago (2018), Team Europe vs Team World 13-8Ginevra (2019), Team Europe vs Team World 13-11Boston (2021), Team Europe vs Team World 14-1
    A interrompere questa serie di successi è stato il trionfo del Team World nel 2022, con la vittoria sul Team Europe 13-8, poi ribattuto di nuovo nel 2023 (13-2).Molti i tennisti di rilievo che hanno preso parte alla competizione nel corso degli anni, tra cui spiccano i nomi di Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic, Casper Ruud e gli italiani Fabio Fognini e Matteo Berrettini, che hanno partecipato rispettivamente alle edizioni 2019, 2021 e 2022.
    I protagonisti di quest’annoAnche quest’anno la Laver Cup promette di dare molto di cui parlare, vista la portata dei nomi già confermati. Tra questi ci sono gli spagnoli Carlos Alcaraz e Rafael Nadal, alla cui presenza è stato dato un significato simbolico, simile a quanto accaduto con Federer nel 2022, che approfittò della competizione per dire addio all’agonismo. Per quanto riguarda il Team World, invece, al momento sono 4 i nomi confermati, ovvero gli americani Taylor Fritz, Tommy Paul e Ben Shelton, accompagnati dall’australiano Alex de Minaur.Non ci resta che seguire gli ultimi aggiornamenti e prepararci a vivere un evento che potrebbe essere indimenticabile se Nadal dicesse addio al tennis proprio in questa manifestazione! LEGGI TUTTO

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    Van Uytvanck si ritira a 30 anni: addio forzato per la ex numero 37 del mondo

    Alison Van Uytvanck nella foto

    Alison Van Uytvanck ha lottato per anni con infortuni complicati e non riusciva a vedere la luce in fondo al tunnel, una situazione che l’ha portata a prendere la decisione di ritirarsi dal tennis professionistico, a soli 30 anni.
    La tennista belga era arrivata fino alla 37esima posizione mondiale e il suo risultato più notevole è stato il raggiungimento dei quarti di finale al Roland Garros 2015, oltre agli ottavi di finale a Wimbledon 2018. Ha vinto cinque titoli in carriera (Quebec, Budapest per due volte, Tashkent e Astana), lasciando grandi partite nel ricordo degli appassionati.
    Dichiara la tennista belga in un messaggio sui social: “Ciao a tutti, Vorrei annunciare che ho preso la decisione di terminare da adesso la mia carriera da tennista professionista.Prendere questa decisione è stato incredibilmente duro. Nelle scorse settimane, non ho sentito più lo stesso fuoco che ci vuole per dare il massimo, per lottare su ogni punto, e per viaggiare attorno al mondo.Non è stata una scelta facile. Ho sofferto molto lo scorso anno mentre rientravo da un duro infortunio, sia fisicamente che soprattutto mentalmente.È stato un viaggio pieno di alti e bassi, iniziato tutto da una piccola ragazzina con un sogno enorme, come molti di noi io sognavo sempre di poter competere un giorno nei Grandi Slam. Avendo disputato numerosi Slam, avendo raggiunto i quarti al Roland Garros, giocato il quarto turno a Wimbledon e vinto 5 tornei WTA è davvero il raggiungimento di un sogno e molto di più. È parte della mia vita di cui sarò per sempre grata, sono stata privilegiata nell’aver potuto gioire di una fantastica carriera nel tennis.Devo un grande ringraziamento ai miei sponsor per essere rimasti con me nel bene e nel male, e a tutti quelli che mi hanno supportato e sono rimasti al mio fianco durante questo viaggio, anche quando sono stata messa da parte dagli infortuni.Ovviamente, il mio più profondo ringraziamento va al mio allenatore, ai miei genitori, la mia intera famiglia, e alla mia amata moglie per il loro incrollabile supporto.Sono eccitata nell’intraprendere un nuovo capitolo della mia vita e non vedo l’ora per le sfide e le opportunità che mi si aprono davanti.Il tennis mi ha dato così tanto e sarà per sempre nel mio cuore.Grazie di tutto, Ali”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO