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    Krejcikova e l’incubo infortunio: “Mi chiedo se sarò mai di nuovo senza dolore”

    Barbora Krejcikova CZE, 18.12.1995 – Foto getty images

    Barbora Krejcikova rimane l’unica giocatrice della top 40 a non aver ancora disputato un singolo match nel 2025. La tennista ceca, bicampionessa Slam e attualmente numero 16 del ranking, ha rivelato in un’intervista a Sport CZ le sue preoccupazioni per un infortunio che si sta protraendo molto più del previsto.
    “Il recupero non sta procedendo velocemente come speravo, è vero, ma sto facendo tutto il possibile per tornare il prima possibile”, ha dichiarato la campionessa del Roland Garros 2021 e Wimbledon 2024. “Mi chiedo se un giorno sarò di nuovo completamente libera dal dolore, in questo momento è una situazione che mi stressa parecchio.”
    L’ultima apparizione della Krejcikova risale alle WTA Finals di Riyadh, dove ha partecipato grazie al titolo conquistato a Londra. Nonostante le condizioni precarie, la ceca è riuscita a superare la fase a gironi prima di arrendersi in semifinale contro Zheng, ma quello è stato l’ultimo sforzo di un corpo che era già al limite.“In estate è quando tutto ha iniziato ad andare storto”, ricorda Barbora. “Passare dall’erba alla terra battuta è una delle sfide più complicate, e avevamo pochissimo tempo per farlo.” La ceca si riferisce ai Giochi Olimpici di Parigi, dove ha rappresentato il suo paese sia in singolare che in doppio nonostante le difficoltà.
    “Ricordo che il primo giorno ha piovuto, il secondo ha fatto caldo e ho giocato nel pomeriggio con il tempo più afoso, oltre a partite lunghe. L’ho notato il giorno dopo, quando le mie forze si sono esaurite molto rapidamente. Dopo la prima partita mi girava la testa e avevo i crampi, non mi sentivo affatto bene”, ha rivelato.La sua situazione riporta alla memoria la decisione di Jannik Sinner di saltare i Giochi Olimpici, scelta criticata da molti ma che ora, alla luce di casi come quello della Krejcikova, sembra essere stata più che giustificata. I cambi di superficie estremi a metà stagione possono rappresentare un rischio significativo per i giocatori.
    “Era un appuntamento molto importante, significava difendere il mio paese, il che era fondamentale per me”, ha spiegato Krejcikova parlando della sua partecipazione olimpica nonostante i problemi fisici. “Non potevo dire a Katerina (Siniakova) che non avrei giocato, era impossibile, anche se avessimo dovuto fallire nei primi turni… che è quello che alla fine è successo.”
    La ceca sembra ora intenzionata a rivedere i suoi impegni futuri: “Suppongo di iniziare a essere un po’ più grande, dovrò limitare gradualmente la mia partecipazione nel doppio, dove devo cominciare a essere un po’ più selettiva”, ha concluso una tennista che, ad oggi, non sa ancora quando la sua schiena le permetterà di tornare in campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Krejcikova si ritira dai tornei americani: il problema alla schiena persiste

    Barbora Krejcikova CZE, 18.12.1995 – Foto getty images

    Barbora Krejcikova sarà costretta a saltare il “Sunshine Double” americano. La campionessa in carica di Wimbledon ha annunciato il suo ritiro dal BNP Paribas Open di Indian Wells e dal Miami Open a causa del persistente problema alla schiena che la sta tenendo lontana dai campi da diversi mesi.La tennista ceca, 29 anni, non partecipa ad un torneo ufficiale dalle WTA Finals di Riyadh dello scorso novembre, dove aveva impressionato battendo Coco Gauff e Jessica Pegula prima di arrendersi in semifinale a Zheng Qinwen.
    Si allunga così il periodo di inattività della ex numero 2 del mondo, che sperava di poter tornare in campo per i prestigiosi tornei americani. Con il forfait di Krejcikova, l’austriaca Julia Grabher è stata ripescata nel tabellone principale di Indian Wells.
    Una notizia che preoccupa i fan della giocatrice ceca, considerando che il problema alla schiena sembra richiedere più tempo del previsto per essere risolto. Resta da vedere se Krejcikova riuscirà a recuperare in tempo per difendere il suo titolo a Wimbledon, torneo in cui lo scorso anno ha conquistato il secondo titolo Slam della sua carriera.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner, lo stop diventa un’opportunità: Panichi svela la nuova preparazione

    Marco Panichi preparatore atletico di Jannik Sinner dalla fine dello scorso mese di agosto

    A parlare del momento di stop di Sinner è stato anche Marco Panichi, il suo preparatore atletico, durante un intervento a Sky Tennis Club. Panichi, che lavora con il ventitreenne altoatesino dalla fine di agosto 2024, ha spiegato:“Il fatto di avere così tanto tempo a disposizione è paragonabile a una programmazione di atletica leggera. In un periodo così lungo possiamo concentrarci più a fondo sulle caratteristiche fisiche e sugli aspetti che vogliamo migliorare. Parliamo di piccoli dettagli perché questi giocatori, come macchine da Formula 1, sono già molto avanzati. In ogni caso, dal punto di vista motivazionale, avere tutto questo tempo rappresenta uno stimolo importante. È una nuova esperienza e, pur non avendo voluto una situazione del genere, sono grato di poter lavorare in questo modo.”
    Sinner, dunque, sfrutterà queste settimane lontano dal tour per migliorare ulteriormente la propria condizione fisica e tecnica, con l’obiettivo di tornare in campo ancor più competitivo a partire dal 4 maggio. Tutti gli occhi saranno puntati sul rientro del numero uno del mondo, che dovrà misurarsi immediatamente con i grandi appuntamenti su terra rossa e con l’attenzione dei tifosi, pronti a rivedere il loro beniamino protagonista dopo questa pausa forzata.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    De Minaur analizza l’evoluzione del tennis: “Oggi è solo potenza, la varietà sta scomparendo”

    Alex De Minaur nella foto – Foto Getty Images

    Alex de Minaur offre un’analisi profonda e articolata dell’evoluzione del tennis negli ultimi cinque anni. L’australiano, oggi stabilmente nella top 10 mondiale, ha condiviso interessanti riflessioni sui cambiamenti che ha osservato da quando ha iniziato a emergere nell’élite fino a oggi, durante un’intervista rilasciata all’ATP 500 di Dubai.
    “Quello che percepisco è che tutti i giocatori colpiscono la palla sempre più forte e la velocità di gioco è diventata straordinariamente alta”, ha spiegato de Minaur. “Si ha l’impressione che con le palline attuali si tenti di rallentare un po’ il ritmo e di rendere le condizioni più lente, ma nonostante questi tentativi, è evidente che la velocità media della palla è significativamente più elevata rispetto a qualche anno fa.”
    L’australiano, noto per la sua eccezionale velocità e capacità difensiva, ha evidenziato come il tennis moderno stia sacrificando la varietà tecnica sull’altare della potenza: “Prima assistevamo a maggiori cambi di ritmo, di altezze e di effetti. Credo che si sia persa molta della varietà che rendeva questo sport così affascinante, semplicemente perché oggi c’è appena il tempo di pensare durante lo scambio.”
    La nostalgia per il tennis di NadalDe Minaur porta come esempio emblematico il diritto di Rafael Nadal, un colpo capace di imprimere effetti e traiettorie spettacolari, oltre che di aprire angoli impossibili. “Quel tipo di tennis, fatto di intelligenza tattica e variazioni, si vede sempre meno”, sottolinea l’australiano. “Gli scambi sono diventati così veloci che c’è pochissimo spazio per sviluppare strategie complesse durante il punto.”
    “Descriverei il tennis attuale come un combattimento di grandi impatti, quasi come una battaglia di artiglieria pesante”, ha aggiunto. “Anch’io ho dovuto adattarmi a questa nuova realtà, cercando di aumentare la potenza dei miei colpi per non restare indietro. Nel tennis contemporaneo vale la legge di Darwin: adattarsi o morire.”
    L’evoluzione fisica e tecnologicaIl fenomeno descritto da de Minaur è il risultato di una combinazione di fattori: l’evoluzione fisica degli atleti, che oggi sono più potenti e resistenti che mai; i miglioramenti tecnologici nelle racchette e nelle corde, che permettono di generare più potenza e controllo; e una professionalizzazione sempre più spinta che ottimizza ogni aspetto della preparazione atletica.L’australiano rappresenta un caso particolare in questo panorama, avendo costruito il suo gioco su velocità, reattività e capacità difensive piuttosto che sulla potenza bruta. “Ho dovuto trovare soluzioni alternative per competere con giocatori naturalmente più potenti”, spiega de Minaur. “Ho lavorato sulla velocità di esecuzione, sull’anticipo e sulla capacità di rubare tempo all’avversario per compensare la mia minore potenza naturale.”
    Un futuro di compromessi?La riflessione di de Minaur solleva interrogativi sul futuro del tennis: continuerà questa corsa alla potenza o ci sarà un ritorno a un gioco più vario e tattico? Gli organizzatori dei tornei stanno già intervenendo, modificando le palline e talvolta le superfici per rallentare il gioco, ma questi cambiamenti sembrano insufficienti a invertire la tendenza.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Black-out in Cile: torneo di Santiago interrotto, interviene la polizia

    Black-out in Cile: torneo di Santiago interrotto, interviene la polizia

    Un blackout elettrico di proporzioni storiche ha colpito il Cile, costringendo gli organizzatori dell’ATP 250 di Santiago a interrompere il programma di martedì e a rinviare due partite al giorno successivo.L’interruzione dell’energia ha coinvolto 14 delle 16 regioni del paese, lasciando senza elettricità circa 20 milioni di cileni per diverse ore. Si tratta del più grave incidente di questo tipo dal 2010, tanto che il governo cileno ha dichiarato lo stato di emergenza.
    Nel complesso sportivo che ospita il torneo, gli incontri tra Coria e Barrios Vera (6-1 per l’argentino al momento dello stop) e tra Meligeni Alves e Comesaña (interrotto all’inizio del secondo set) sono stati rinviati a mercoledì. La polizia è dovuta intervenire per evacuare gli spettatori presenti nello stadio dove si giocava il match di Coria.La situazione ha causato disagi anche nella metropolitana di Santiago, dove i passeggeri sono stati evacuati. Secondo l’AFP, nelle ore successive almeno il 90% delle utenze ha recuperato l’elettricità.

    Absolutely surreal scenes in Santiago. After a national level blackout that has 14 from 16 regions of the country in the dark, the government established a complete curfew from 10pm to 6am. Barrios-Coria suspended after 1 set. Police arrived to evict the entire site… pic.twitter.com/VclJs1aRop
    — Juan Ignacio (@juanignacio_ac) February 25, 2025

    Il programma di mercoledì prevede il completamento delle due partite interrotte e l’inizio del secondo turno con quattro incontri degli ottavi di finale. Tra i protagonisti in campo ci saranno Martinez, Cerundolo, Garin, Etcheverry, Djere e Hanfmann.Un episodio che dimostra ancora una volta come gli eventi sportivi siano soggetti a fattori esterni imprevedibili, specialmente in paesi dove le infrastrutture possono mostrare vulnerabilità.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e la longevità nel tennis: “Vorrei giocare a 38 anni come Djokovic e Cilic”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz guarda al futuro, ma con cautela. Durante il torneo di Doha, il campione spagnolo ha parlato della possibilità di giocare ad alti livelli anche in età avanzata, come stanno facendo Novak Djokovic e Marin Cilic, entrambi ancora competitivi a 37-38 anni.
    “Spero di poter resistere come loro, di poter continuare a giocare a un buon livello a 37, 38 anni”, ha dichiarato Alcaraz ai microfoni di BB Tennis. “Ma in questo momento penso ai prossimi cinque anni e, passo dopo passo, cerco di prendermi cura di me stesso fisicamente e tennisticamente per poter resistere come loro.”
    Una riflessione che mostra la maturità del giovane murciano, consapevole che la longevità nel tennis moderno è diventata un obiettivo ambito da molti giocatori. La capacità di mantenere un alto livello fisico, mentale e tecnico per un lungo periodo è oggi più che mai un fattore determinante per costruire una carriera di successo.Djokovic e Cilic rappresentano due esempi virtuosi di veterani che continuano a competere ai massimi livelli nonostante l’età avanzata (meno Cilic he ha avuto diversi infortuni), ma Alcaraz preferisce concentrarsi sul presente e sul futuro a medio termine, senza fare programmi troppo a lungo raggio.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Auger-Aliassime rinato: “Le difficoltà mi hanno reso migliore, ora sono pronto. Nessuno di loro è il mio idolo d’infanzia (Alcaraz e Sinner), ma sono i miei rivali diretti”

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Felix Auger-Aliassime si prepara a vivere una nuova fase della sua carriera. A 24 anni, l’ex numero 6 del mondo sembra finalmente pronto a mettere in pratica tutti gli insegnamenti raccolti durante due stagioni di risultati altalenanti, in un’era tennistica non più dominata dal Big 3.
    “Queste ultime due stagioni sono state interessanti”, ha dichiarato il canadese in un’intervista ad Arab News. “Logicamente, avrei voluto continuare con una tendenza in ascesa, con risultati importanti nei grandi tornei. Ma sento anche che tutto ciò che ho vissuto in questi anni mi ha permesso di imparare lezioni molto importanti, tanto per la mia vita personale quanto per la mia carriera professionale.”
    Un percorso di crescita che sembra aver dato i suoi frutti: dopo aver perso le prime nove finali della carriera prima di conquistare il primo titolo, Auger-Aliassime vanta ora un bilancio di sette vittorie nelle ultime otto finali disputate. L’inizio di stagione 2025 è decisamente promettente, con due titoli già in bacheca e un’ottima prestazione a Doha, dove ha raggiunto la semifinale.
    Gli infortuni hanno frenato la sua ascesa, ma l’esperienza di una semifinale Slam e la qualificazione alle ATP Finals gli danno la fiducia necessaria per pensare che ora, molto più maturo, possa fare un nuovo salto di qualità. Un vero e proprio rinascimento tennistico che potrebbe essere solo l’inizio di un processo destinato a portarlo ai vertici del tennis mondiale.
    Interessante la sua visione sulla sfida ai nuovi dominatori del circuito: “Nessuno di loro è il mio idolo d’infanzia, ma sono i miei rivali diretti, i miei competitor. Sinner e Alcaraz sono bravi ragazzi e la loro rivalità è positiva per il tennis, ma sarà diverso cercare di rompere il loro dominio rispetto a quello del Big 3, perché Rafa, Roger e Novak sono stati i miei grandi riferimenti da bambino.”
    Un’ambizione chiara per un talento che, etichettato come futura stella sin da quando vinceva tornei Challenger a soli 16 anni, sta finalmente trovando la sua strada nel tennis dei grandi.
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    Badosa-Tsitsipas pronti per il doppio misto allo US Open: “Lei è l’unica partner per me”. Anche la Sabalenka, Pegula e Fritz interessati

    Stefanos Tsitsipas nella foto con Paula Badosa

    Stefanos Tsitsipas e Paula Badosa puntano al titolo di doppio misto allo US Open 2025. La coppia, legata anche sentimentalmente, ha confermato l’intenzione di partecipare al torneo che subirà una rivoluzione nel formato a partire da quest’anno.
    “Stiamo pianificando di giocare insieme”, ha dichiarato Tsitsipas dopo la vittoria contro Lorenzo Sonego al primo turno del torneo di Dubai. “Lei è l’unica partner con cui giocherei sempre in doppio misto. Non ho altre opzioni o altre giocatrici con cui vorrei giocare. È sempre la mia prima scelta e qualcuno con cui vorrei sempre condividere il campo.”La coppia aveva già vinto l’esibizione “Mixed Madness” allo US Open 2024, evento che gli organizzatori hanno definito come una delle forze trainanti che li ha spinti a riformare il torneo per il 2025. La nuova formula prevede lo svolgimento durante la settimana di qualificazione (Fan Week), set ridotti a quattro game e un tabellone di 16 coppie con otto wild card.
    Tsitsipas e Badosa non sono gli unici big interessati al nuovo formato: Taylor Fritz e Jessica Pegula hanno già espresso interesse, così come Katie Boulter e Alex de Minaur, e anche la numero uno del mondo Aryna Sabalenka. “Mi piacerebbe giocare. Credo sia un evento di due giorni. Mi diverto sempre a giocare in doppio, è come una piccola esibizione divertente”, ha dichiarato Sabalenka la scorsa settimana a Dubai.
    Non tutti i campioni, però, sono entusiasti. Coco Gauff ha annunciato che non parteciperà, ritenendo che la collocazione dell’evento possa interferire con la sua preparazione per il tabellone principale: “È una di quelle cose per cui devo aspettare e vedere come si sviluppa nel tempo e come può influenzare lo sport nel suo insieme.”Il nuovo formato ha già generato polemiche, con i campioni in carica Sara Errani e Andrea Vavassori che hanno criticato duramente i cambiamenti, preoccupati per il futuro di questa specialità.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO