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    Vincenzo Santopadre: “Berrettini è pronto, ci sono tutti i presupposti per fare un grande torneo. Sinner ha tempo per raggiungere questo traguardo. Il tennis italiano è in evidente crescita.”

    Vincenzo Santopadre nella foto

    Vincenzo Santopadre, coach di Matteo Berrettini, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, di Giuseppe Falcao, Simone Elleppi e Gabriele Ziantoni. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
    Che sensazioni avete per queste Atp Finals?Le sensazioni sono buone, c’è una pressione ma a Matteo (Berrettini ndr) piace tanto giocare col pubblico e giocare in Italia. Siamo arrivati già ieri per testare i campi e le condizioni, gli allenamenti procedono bene, Matteo è carico e pronto in salute e non vediamo l’ora di scendere in campo. Stasera c’è il sorteggio dei gironi e scopriremo quali avversari Matteo dovrà affrontare. Non è scontato essere qui, Matteo c’era già riuscito nel 2019 ma ripetersi è difficile, ha giocato alla grande tutta la stagione e si è confermato su altissimi livelli, come si dice a Roma insomma “tanta roba”. Credo sia doveroso rimarcare il percorso di Matteo, anche perché ha patito un paio di infortuni che lo hanno anche un po’ frenato, ha dovuto rinunciare anche alle Olimpiadi a cui teneva in particolar modo, ma ha avuto l’energia e la convinzione giusta per recuperare.
    Pensi che l’esperienza del 2019, che non andò benissimo, possa esser d’aiuto a Matteo?Quella fu una prima volta indimenticabile ma Matteo non era quello di adesso, era meno consapevole della sua forza, era meno competente e aveva molta meno esperienza, sono sicuro che farà meglio. L’impianto è notevole, gli organizzatori si sono prodigati e hanno messo su un grande evento con standard qualitativi molto alti. Ci sono tutti i presupposti perché sia un torneo di alto livello e perché Matteo faccia bene.
    Ti piace la nuova coppa Davis?Io sono un tradizionalista e mi piaceva di più la vecchia coppa Davis, questa mi sembra un po’ sfuggente, non è la stessa cosa di prima. Comunque è da segnalare che Torino ospiterà anche la quest’altra manifestazione la subito dopo le Atp Finals.
    C’è stata la possibilità di avere due Italiani presenti, c’è un po’ di amarezza per Sinner?Si, quando arrivi a così poca distanza dal traguardo c’è sempre un po’ d’amarezza ma Sinner è giovanissimo e avrà tempo e modo di arrivare a questo traguardo. C’è da dire anche che quando l’Italia si aggiudicò Torino come sede dell’Atp Finals nel 2021 nessun italiano pensava di avere un italiano presente qui mentre ora c’è stato il rischio di averne due e questo è notevole. Purtroppo quest’anno mancano due ragazzi, Nadal e Federer, che hanno segnato la storia del tennis e la presenza di Matteo può dare grande visibilità al torneo e avvicinare il pubblico italiano.
    Conosci Fabio Fognini? Cosa puoi dirci di lui?Si, lo conosco bene anche se non l’ho mai allenato. In campo delle volte la tensione ti porta a perdere un po’ il controllo e scivolare nel nervosismo ma Fabio è un bravo ragazzo e un grandissimo tennista e anche grazie a lui il movimento italiano si è rilanciato. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: “Felice della stagione ma peccato non essere andato alle Finals”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Quattro titoli, una finale Masters 1000 ed a un passo dal raggiungere le ATP Finals. Ecco come si può riassumere l’anno di Jannik Sinner, che quest’anno ha debuttato nella top 10 ma che ora si prepara a lasciare il posto a Felix Auger-Aliassime. Anche per questo, il giovane italiano non può nascondere la sua amarezza per il modo in cui la stagione 2021 è finita ma trova invece anche tante altre note positive.
    “Avevo un obiettivo chiaro in testa che non ho raggiunto. Volevo andare alle finals ATP di Torino. È difficile, ma ci sono sicuramente tanti bei momenti in questa stagione. Tuttavia, sono molto dispiaciuto per il modo in cui questa stagione è finita per me. Chiuderò il 2021 fuori dalla top 10. È dura perché ho dato il massimo alla fine dell’anno e ho giocato molte partite. Con un paio di sconfitte in più nel tennis può accadere anche questo”.
    “Di sicuro nel 2022 dovrò migliorare il servizio, il gioco a rete, vorrei imparare a variare un po’ di più la strategia, a mischiare le carte. Ma ho solo vent’anni, devo migliorare in tutto, credo in definitiva che il segreto stia nel fare bene le cose semplici, riuscire a perfezionare quello che mi riesce già bene“.
    Eppure, Sinner non dimentica i momenti salienti della stagione. “È stato un grande anno. Ho vinto quattro titoli, ho raggiunto la finale di un Masters 1000, due semifinali ATP 500 e ho avuto molte esperienze che mi rendono soddisfatto della mia stagione”. LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu ha già un allenatore: la campionessa degli US Open “ruba” il coach all’ex numero uno del mondo, Angelique Kerber

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002

    Emma Raducanu, 18 anni, ha finalmente trovato l’allenatore esperto che voleva per il 2022. È Torben Beltz, allenatore tedesco che solo lunedì ha annunciato la fine del suo (secondo) legame con la tedesca Angelique Kerber, ex leader mondiale e che ha fatto un eccellente seconda parte di stagione nel 2021.
    La notizia, annunciata martedì dal ‘Telegraph’, rivela che il duo inizierà a lavorare nelle prossime settimane, nella pre-season, con un occhio all’inizio del 2022, che naturalmente includerà l’Australian Open, primo Grand Slam della stagione.
    Emma Raducanu, 20° nella classifica WTA, ha chiusa la stagione 2021 oggi con una sconfitta al secondo turno del WTA 250 di Linz, in Austria. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2022 : Nuova location, stesso entusiasmo

    Camilla Castracani – Foto Adelchi Fioriti

    La 38esima edizione del Lemon Bowl sta prendendo forma. Tante novità e l’entusiasmo di sempre caratterizzano la vigilia della prestigiosa rassegna giovanile nazionale a partecipazione straniera. Dopo aver accolto e vinto la sfida della scorsa stagione, l’evento riparte più forte di prima e lo farà da una nuova casa: il Salaria Sport Village.
    Una nuova location – La sede centrale del Salaria Sport Village sarà affiancata da Forum Sport Center e Panda Sporting Club. Saranno questi tre i circoli dove i giovani atleti delle categorie under 10, 12 e 14 si daranno battaglia dall’11 dicembre – data di inizio delle pre-qualificazioni – al 6 gennaio, giorno delle finali. Una grande gioia per il direttore del torneo Paolo Verna, che coglie l’occasione per annunciare anche i nuovi partner: Tato Pedà e Mauro Ricevuti. Come ogni anno il livello del campo partecipanti si attesterà su un livello molto alto, con al via alcuni dei migliori giovani talenti del tennis italiano. Dopo tanto lavoro dietro le quinte, il Lemon Bowl 2022 si avvicina a grandi passi e presto la parola passerà al campo.
    Aperte le iscrizioni – La rassegna organizzata con il patrocinio della Federazione Italiana Tennis ed in collaborazione con il Comitato Regionale Lazio, si disputerà con le classifiche e le categorie d’età relative alla stagione 2022. La prima tappa sarà quella delle pre-qualificazioni, in programma da sabato 11 a mercoledì 22 dicembre solo ed esclusivamente per le categorie under 12 NC ed under 14 NC – 4.6 – 4.5 – 4.4 – 4.3. Il termine ultimo per le iscrizioni alla fase iniziale è fissato per le ore 18.00 di martedì 7 dicembre. Il torneo entrerà successivamente nel vivo con le qualificazioni, in programma dal 27 dicembre al 1° gennaio (con iscrizione entro mercoledì 15 dicembre). Il main draw andrà in scena dal 2 al 6 gennaio, il gran finale come di consueto si consumerà il giorno dell’Epifania. Le iscrizioni sono già partite e nelle entry list figurano già atleti provenienti dall’estero, tra questi anche l’italiana d’adozione nordamericana Camilla Castracani, nel 2020 campionessa del Lemon Bowl under 10.
    Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it. Le entry list saranno aggiornate all’annuncio delle classifiche 2022.
    Per ulteriori informazioni contattare: [email protected] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic rivela di voler diventare coach dopo il ritiro

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il numero uno del mondo Novak Djokovic, che domenica ha vinto il Masters 1000 di Parigi Bercy per la sesta volta in carriera, ha dichiarato che gli piacerebbe anche allenare quando si ritirerà dal tennis professionistico.
    “Non sento la pressione di nessuno per prolungare la mia carriera professionale, gioco a tennis per scelta e mi piace molto il sostegno che il pubblico mi da, significa molto per me. Amo questo sport, non solo quando vinco i tornei, ma anche quando gioco con i miei figli sul campo o quando guardo una partita dal vivo o in TV”, dichiara Djokovic, che prosegue “Amo trasmettere la mia esperienza ai più giovani, sono molto interessato a continuare ad essere coinvolto nella mia accademia e nel mio centro di formazione. Penso che la conoscenza non abbia senso se non la usiamo e non la condividiamo, non vorrei morire senza trasmettere tutto quello che so e che ho imparato dalla mia esperienza. Voglio che le altre persone conoscano i miei metodi di lavoro, la mia filosofia, il mio approccio, in modo che possano imparare da me e dalla mia carriera. Penso che la cosa più logica da fare sia trasmettere tutto quello che ho imparato e se è vero che mi vedo a svolgere diversi ruoli in futuro, allenare è uno di questi, senza dubbio”. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic vola sul campo di Bercy. Superato anche Pete Sampras nel record dei n.1

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Djokovic-Hurkacz è stato un grande match concluso con la vittoria al tiebreak del terzo set del campione serbo nella semifinale del torneo di Bercy.
    E in uno di quei set, in un contropiede, Djokovic ha fatto un grande gesto atletico che è stato immortalato da una foto. L’istantanea è un Djokovic che vola o levita letteralmente sul campo centrale di Parigi-Bercy. Immagine spettacolare che è stata raccolta su Twitter.
    Con la vittoria di ieri poi, Novak Djokovic ha chiuso l’anno come numero uno del mondo per la settima volta, superando anche l’americano Pete Sampras che deteneva il record con il campione serbo.Novak continua ad accumulare record nel suo palmares e allarga ulteriormente le differenze con Rafael Nadal e Roger Federer con 5, gli unici giocatori ancora in attività che potrebbero lottare per questo record.

    Ridiculously, this isn’t photoshopped. pic.twitter.com/XrfV3VGebC
    — DanRodenby (@DRodenbyTennis) November 6, 2021 LEGGI TUTTO

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    Le Next Gen ATP Finals di Nakashima iniziano dalla MTA: “Opportunità di crescita per i ragazzi”

    Naashima ha scelto la Milano Tennis Academy per allenarsi in vista delle Next Gen ATP Finals al via martedì all’Allianz Cloud

    Da martedì sarà uno dei protagonisti delle Next Gen Atp Finals, che vedranno i migliori otto under 21 del mondo giocarsi il Master di fine stagione all’Allianz Cloud, e per non lasciare nulla al caso lo statunitense Brandon Nakashima ha voluto fare rotta su Milano con addirittura una settimana d’anticipo. Gli serviva una base per allenarsi, e l’ha trovata alla Milano Tennis Academy sui campi dello Sporting Club Milano 2, dove è arrivato martedì ed è rimasto fino a giovedì, a lavorare in vista dell’appuntamento clou del 2021 dei Next Gen.
    Del gruppetto, il 20enne di San Diego – reduce dal titolo nel Challenger francese di Brest e finalista quest’anno ai tornei Atp di Los Cabos e Atlanta – è uno dei più forti e promettenti, già numero 65 del mondo ad appena vent’anni. “La presenza sui nostri campi di un giocatore di tale spessore – ha detto Piercarlo Guglielmi, general manager MTA – rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita per i nostri ragazzi, che hanno la possibilità di osservare da vicino uno dei sicuri protagonisti del tennis del futuro, e anche di giocare insieme a lui”. Già, perché nei tre giorni di permanenza a Segrate, a fargli da sparring partner sotto l’occhio di Francesca Schiavone e Ugo Pigato si sono alternati alcuni dei migliori prospetti dell’Academy, invitati a saggiare il proprio tennis contro un ragazzo che farà tanta strada. “Rispetto a molti dei nostri – continua Guglielmi – la differenza d’età non è nemmeno così tanta, il che rende la possibilità ancora più interessante. Perché Nakashima può essere un esempio concreto del percorso da compiere, e confrontarsi con un giocatore così aiuta a progredire”.
    Il fatto che un tennista come lo statunitense, classe 2001 di mamma vietnamita e papà di origini giapponesi, abbia scelto i campi in cemento della MTA per preparare uno dei tornei più prestigiosi della sua giovane carriera, rappresenta anche una sorta di certificazione di qualità per l’Academy, e per la sua visibilità capace di varcare i confini nazionali. “Nella mission di un progetto come il nostro – dice ancora Guglielmi – certi aspetti sono fondamentali, e la possibilità di offrire ai nostri ragazzi delle opportunità simili è fra questi. Fin dalla fondazione della MTA ci siamo posti anche l’obiettivo di diventare una possibile base d’appoggio per i tennisti di alto livello in transito da Milano, grazie alla qualità delle strutture e dei servizi, ma anche dal punto di vista logistico grazie alla vicinanza con l’aeroporto di Linate”. Aspetti che hanno colpito Dusan Vemic, coach del talento californiano, che si è complimentato per l’ambiente, i servizi, l’organizzazione e la collaborazione che ha trovato allo Sporting Club Milano 2. Da parte di chi è abituato a girare nei tornei più importanti del mondo, l’investitura vale il doppio e ribadisce la qualità della MTA. Con l’augurio che i giorni trascorsi presso l’Academy possano rivelarsi preziosi nella scalata di Nakashima verso un ruolo da protagonista alle Finals. LEGGI TUTTO

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    L’infortunio di Federer ha messo fine ad una delle statistiche più impressionanti della sua carriera

    Roger Federer nella foto

    Roger Federer ha avuto l’anno segnato da diversi problemi fisici e questo ha naturalmente avuto ripercussioni sui suoi numeri nel 2021.
    A causa di un grave infortunio al ginocchio, lo svizzero ha giocato in questa stagione solo a Doha, Ginevra, Roland Garros, Halle e Wimbledon e ha visto così concludere una delle sue statistiche più incredibili.Federer, infatti, ha concluso la stagione senza raggiungere una semifinale per la prima volta da quando è a tempo pieno nel circuito ATP.Roger è diventato professionista nel 1998 ed è vero che in quell’anno non ha raggiunto nemmeno una semifinale, ma aveva comunque alternato tornei ATP a tornei junior.
    Dal 1999, Federer aveva sempre raggiunto le semifinali di un torneo ATP o del Grand Slam almeno una volta come tennista a tempo pieno, cosa che è terminata quest’anno.Nel 2021, il miglior risultato di Federer è arrivato a Wimbledon, dove ha raggiunto i quarti di finale. LEGGI TUTTO