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    Chi falsificherà il certificato di vaccinazione agli Australian Open potrà essere sospeso per ben tre anni

    Chi falsificherà il certificato di vaccinazione agli Australian Open potrà sospeso per ben tre anni

    Gli organizzatori dell’Australian Open si sono dimostrati durissimi per la prossima edizione del torneo. Chi non sarà completamente vaccinato contro il Covid-19 non potrà partecipare al primo Grande Slam della stagione. Ora, l’ATP si sta preparando per aiutare a far rispettare questa regola, arrivando a prevedere anche le peggiori situazioni possibili.
    Secondo “L’Équipe”, è sorto il timore che alcuni giocatori possano cercare di falsificare i certificati di vaccinazione per aggirare il sistema ed essere idonei a giocare gli Australian Open.L’ATP analizzerà accuratamente ogni certificato e se arriverà alla conclusione che ci sia qualche frode, una multa di 90 mila euro e una sospensione dai tornei ATP Tour e Challenger Tour fino a tre anni sarà la risposta. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: “Provo tante emozioni, come quella di mettermi sempre in gioco e di vivere con passione lo sport che amo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner ha rilasciato in un’intervista a Tuttosport:
    Il rapporto con i Fan: “Provo tante emozioni, come quella di mettermi sempre in gioco e di vivere con passione lo sport che amo.Forse per questo i ragazzi mi seguono e io sono felice se avranno voglia di giocare. Da bambino guardavo Seppi, poi i miei riferimenti sono diventati Roger Federer e Rafa Nadal. Quando vedo tanti giovani chiedere l’autografo, faccio proprio fatica a dire no. “Mi ritorna in mente quando ero piccolo io.”
    “Qualche volta la compagnia serve, tra la gente si vive meglio. Dopo la sconfitta non vedevo l’ora di abbracciare i miei, mio fratello, incontrare gli amici che ho lasciato e con cui mantengo i contatti giocando la sera a Fortnite, ma non fino alle due di notte.”
    “Certamente mi mancano gli affetti, ma quando hai un sogno, cominciato a 13 anni, devi fare di tutto, anche sacrificarti. Siamo fortunati a vivere ancora nell’epoca di Federer, Nadal e Djokovic. Se uno è intelligente, basta guardarli”. LEGGI TUTTO

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    L’ex promessa Kozlov vince un altro Challenger e si assicura la wild card agli Australian Open

    Stefan Kozlov nella foto

    Iniziamo questo articolo tornando al 2014. Agli Australian Open juniores, l’americano Stefan Kozlov raggiunse la finale dopo aver battuto giocatori come Andrey Rublev e perse solo contro Alexander Zverev. Sei mesi dopo raggiunse la finale di Wimbledon e questa volta venne superato da Noah Rubin.
    Ieri l’americano ha vinto il terzo titolo Challenger della stagione a Champaign negli Stati Uniti. Kozlov ha battuto in finale Aleksandar Vukic in una partita che si è rivelata speciale dal semplice diritto ai punti e alla coppa. L’americano si è assicurato una wild card per il tabellone principale degli Australian Open per essere arrivato al primo posto in classifica in una serie di tornei Challenger giocati sul cemento nelle ultime settimane.
    Kozlov non è mai riuscito a essere all’altezza delle aspettative riposte sulle sue spalle, ma il debutto nei tornei del Grand Slam potrà servire come motivazione maggiore per affermarsi pienamente nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Stefabos Tsitsipas rischia un’operazione al gomito destro

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    L’infortunio che ha costretto Stefanos Tsitsipas a ritirarsi dalle ATP Finals potrebbe essere molto più problematico del previsto.Il problema al gomito destro che ha costretto il greco a ritirarsi alla seconda partita del torneo di fine anno potrebbe anche portarlo al tavolo operatorio.
    “Il team di Tsitsipas ha rivelato che è molto probabile che Stefanos debba subire un intervento chirurgico. È stato visitato dallo stesso medico che ha curato il gomito di Djokovic”.
    Se sarà confermata la necessità di questa operazione, Tsitsipas potrebbe affrontare una corsa contro il tempo per essere pronto per gli Australian Open. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. LEGGI TUTTO

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    Nadal e Federer si uniscono all’ondata di preoccupazione per la sorte di Peng Shuai

    Roger Federer e Rafael Nadal nella foto

    Quasi tutti i grandi del tennis hanno reagito alla scomparsa di Peng Shuai, che continua a non dare segnali diretti dopo aver accusato un ex vice primo ministro cinese di abusi sessuali. Mancavano all’appello Rafael Nadal e Roger Federer, ma entrambi i campioni si sono ora espressi sulla questione, mostrando anche preoccupazione per tutto ciò che sta accadendo.
    “Sto seguendo tutte le notizie e gli articoli su Peng Shuai. Anche se non ho tutte le informazioni, posso dire che la cosa più importante in questo momento è che lei stia bene. Tutti noi, membri della famiglia del tennis, speriamo di vederla presto di nuovo con noi”, ha sottolineato lo spagnolo, citato da L’Équipe.
    Dichiara Federer: “E’ stata la numero uno al mondo in doppio, spero stia bene. Tutta la famiglia del tennis è riunita intorno a lei. Sono collegato con tutti i giocatori e le giocatrici per avere informazioni. Spero che arrivino presto buone notizie sulle sue condizioni”. LEGGI TUTTO

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    Il caso di Shuai Peng: Onu e Casa Bianca chiedono chiarimenti e prove delle sue condizioni di salute. I giornali si chiedono dove si trova ora

    Il caso di Shuai Peng: Onu e Casa Bianca chiedono chiarimenti e prove delle sue condizioni di salute. I giornali si chiedono dove si trova ora

    Il caso di Peng Shuai sta avendo sempre più risonanza ed ha già raggiunto i più alti livelli mondiali. Questa volta, anche la Casa Bianca e le Nazioni Unite si sono fatte avanti per affrontare la scomparsa della donna cinese.
    “Siamo profondamente preoccupati dalle notizie secondo cui Peng Shuai sembra essere scomparsa dopo aver accusato un ex alto funzionario della RPC (Repubblica Popolare Cinese) di violenza sessuale. Ci uniamo alle richieste che le autorità della Repubblica Popolare Cinese forniscano prove indipendenti e verificabili della sua posizione e che sia al sicuro”, ha detto Jen Psaki, addetto stampa del governo americano.
    In una nota simile, Liz Throssel, portavoce dell’Ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha condiviso queste preoccupazioni. “Peng non è stata sentita pubblicamente da quando ha affermato sui social media di essere stata abusata sessualmente. Sarebbe importante avere prove dei suoi spostamenti e della sua salute e chiediamo un’indagine con piena trasparenza sulle sue accuse di aggressione sessuale”.
    Anche la stampa si unisce alla sfida, con i giornali Marca e L’Équipe che dedicano le prime pagine delle rispettive edizioni di questo sabato alla tennista asiatica.“Dov’è Peng Shuai?”, si legge a grandi lettere, ed è una delle frasi più ripetute nel mondo in questi giorni. Resta da vedere se avrà un effetto, in un momento in cui la protesta ha superato da tempo il mondo dello sport. LEGGI TUTTO

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    Doping: Squalificato per 20 mesi Teymuraz Gabashvili. Il russo ha accettato la sospensione

    Teymuraz Gabashvili nella foto

    Ieri sera è venuto alla luce un nuovo caso di doping nel circuito, in questo caso all’interno dell’ATP. L’ITF ha annunciato la sospensione immediata di una vecchia conoscenza dei grandi tornei, un giocatore in declino ma che ha molta esperienza nel circuito: si tratta di Teymuraz Gabashvili.
    Il 36enne russo, attualmente classificato 270 al mondo, è risultato positivo a un controllo antidoping il 16 giugno 2021, mentre partecipava al Challenger di Almaty, Kazakistan, e la sostanza trovata nel suo corpo è la furosemide, vietata dalla WADA. Il comunicato dell’ITF spiega inoltre che Gabashvili non ha fatto ricorso contro la decisione, ha ammesso la violazione e non potrà giocare fino al 17 luglio 2023 in qualsiasi evento del tour professionistico.
    Il russo l’anno prossimo compirà 37 anni e una squalifica così lunga potrebbe voler dire addio al tennis professionistico. LEGGI TUTTO

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    Caso Peng: Novak Djokovic “L’intera comunità tennistica dovrebbe essere unita, penso che sarebbe illogico per noi continuare a competere in Cina fino a quando questa vicenda non sarà risolta”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La scomparsa di Shuai Peng sta sconvolgendo il mondo e, col passare del tempo, le domande sono sempre più grandi e le risposte non arrivano.
    Chi ha reagito a questo caso è stato Novak Djokovic e il serbo ha sostenuto la decisione della WTA di considerare di non giocare più in Cina. “L’unica cosa che desidero è sapere in prima persona che sta bene, è sana e salva. Speriamo di evitare il peggio e che la situazione si risolva al più presto. Quello che voglio chiarire è che sostengo pienamente la posizione presa dalla WTA”, ha detto in conferenza stampa.
    “L’intera comunità tennistica dovrebbe essere unita, penso che sarebbe illogico per noi continuare a competere in Cina fino a quando questa vicenda non sarà risolta. È incredibile quello che sta succedendo e sostengo al 100% nel tagliare qualsiasi relazione con la Cina fino a quando tutto sarà più chiaro”. LEGGI TUTTO