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    Stefanos Tsitsipas: “Niente di grave. Tra una settimana sarò quasi al 100%”

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Stefanos Tsitsipas ha iniziato l’anno ritirandosi dal suo match di singolare in ATP Cup contro Hubert Hurkacz ma ha giocato poi in doppio.
    “Il mio gomito sta bene. Sono sollevato di sentirmi di nuovo normale dopo anni di sofferenza. Mi aspettavo che foste preoccupati, ma non è niente di grave. Sto usando alcuni muscoli che non potevo usare prima e ci vuole del tempo per prendere il ritmo ed arrivare al livello che voglio. Se non posso essere al 100%, non c’è motivo di giocare”, ha confessato dopo la partita in doppio.
    Alla domanda se sente il peso di aver causato la sconfitta contro la Polonia, Tsitsipas è stato onesto. “Non mi pento della mia decisione. È stato molto pensata e fa male perché voglio il meglio per la squadra. Mi sarebbe piaciuto andare in campo e giocare il mio miglior tennis, ma ho deciso di iniziare dal doppio. Mi sento più sicuro così. Con un certo periodo di recupero, il mio gomito sarà completamente recuperato da questa dura operazione. Tra una settimana sarò molto vicino al 100%”. LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2022: Terminate le Qualificazioni. Domani inizia il Tabellone Principale

    Enrico Cricrì – Foto Adelchi Fioriti

    Il Lemon Bowl non si ferma: il nuovo anno è iniziato con i turni decisivi delle qualificazioni maschili. Giornata di sole a Roma, dove gli atleti delle categorie under 10, 12 e 14 si sono dati battaglia nella cornice del Salaria Sport Village. Tra gli esiti di giornata la sconfitta di Edoardo Ghiselli, campione in carica del torneo under 10. La sconfitta del bolognese è una notizia, ma sorprende fino ad un certo punto: primo anno nella categoria under 12, il ragazzo ha superato quattro turni prima di arrendersi al classe 2010 Enrico Cricrì, autore di una splendida partita, vinta con lo score di 7-6 3-6 10/8. Domenica 2 gennaio sarà la giornata inaugurale dei tabelloni principali, giornata d’esordio per le teste di serie ed i giovani stranieri.
    Sangue freddo Cricrì, sconfitto Ghiselli al super tie-break – “Prima di entrare in campo pensavo di essere destinato a perdere, perché Ghiselli nel turno precedente aveva vinto contro un avversario forte e in generale gioca molto bene – ammette con il sorriso Enrico Cricrì, quasi incredulo del suo successo -. Lui, come me, non è molto alto quindi ho provato a giocare tante palle profonde. All’inizio ha funzionato, poi lui si è adattato e da lì ho iniziato a fare palle corte”. Proprio queste sono state decisive negli ultimi due punti di un match ricco di pathos, terminato 10/8 al super tie-break: “Dal 7/1 mi sono fatto rimontare sul 7/7, il braccio mi tremava un po’ ma alla fine ho vinto. Due anni fa ho giocato il Lemon Bowl e ho perso 6-0 6-1 contro Stefano Palanza (1° testa di serie under 12, ndr), quindi so che il tabellone sarà difficile, ma il mio obiettivo era qualificarmi e ce l’ho fatta”. Nato ad Avellino, Enrico si allena all’ASD 2000 di Napoli. Proprio da lì fa giornalmente avanti-indietro per disputare i match della 38esima edizione della prestigiosa manifestazione nazionale a partecipazione straniera: “La mia famiglia e alcuni amici erano qui a vedermi, ma io ho fatto finta non ci fosse nessuno per non sbagliare. L’atmosfera fuori dal campo è bellissima, perché i circoli a Roma sono immensi ed è tutto organizzato alla grande”. Saluta il torneo anche il classe 2011 Valentino Grasselli, che alla prima esperienza nella categoria under 12 viene eliminato da Luca Bagnuoli dello Sporting Club Eur (7-5 6-2). Perde anche Giulio Bozzanga, sconfitto da Alessandro Matteo Gallo per 6-2 6-4; sorride invece Axel Cremonini, unico “primo anno” ad approdare in main draw. Superato Gabriele Guarrera con il parziale di 6-4 6-7 10-5.
    Tra calcio e tennis: i fratelli Tanzi al Lemon Bowl – Quella dei fratelli Tanzi è una delle tante storie che annualmente arricchisce il primo evento giovanile della stagione. Gianluca (under 12) e Federico (under 10) si sono spinti al round decisivo dei rispettivi tabelloni di qualificazione. In campo, esiti diversi: vittoria per Gianluca e sconfitta sul più bello per Federico. “Mia mamma ha giocato a tennis e mio padre è stato un calciatore – racconta il più grande dei fratelli -. Io e Federico infatti abbiamo iniziato facendo entrambi gli sport. Io alla fine ho scelto il tennis perché mi sento reattivo in campo e sono più preparato; mio fratello invece preferisce il calcio”. Al suo primo Lemon Bowl, Federico si diverte con il tennis ma sogna di giocare in uno stadio gremito: “Vorrei diventare un giocatore dell’Inter e vincere la Champions League. In questo torneo mi sono divertito, ho incontrato tanti amici e ho vinto delle partite anche se non è stato facile, perché di solito giochiamo indoor”. I due piccoli atleti sono infatti tesserati al Tennis Club Fidenza e l’approdo a Roma ha destato grande sorpresa anche in Gianluca: “In questo periodo dell’anno a Parma è impossibile giocare all’aperto, qui invece ci sono 20 gradi ed è molto bello giocare all’aperto durante l’inverno”. LEGGI TUTTO

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    ATP Cup: Stefanos Tsitsipas assente nell’esordio della Grecia in singolare per il noto problema al gomito. Gli ellenici non sono competitivi

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Non potrebbe essere inizio d’anno peggiore per Stefanos Tsitsipas.Il greco ha rivelato qualche giorno fa di essersi sottoposto a un intervento chirurgico al gomito destro a causa di un problema che era diventato cronico negli ultimi due anni e di essere molto soddisfatto delle sue sensazioni.
    Tuttavia, nelle intense sessioni di allenamento prima dell’inizio della ATP Cup 2022, ha sofferto ancora e per questo motivo ha decisivo di non giocare il match di singolare contro Hubert Hurkacz ma solo in doppio. Al suo posto è entrato Aristotelis Thanos, n.1076 del mondo. Dovremo essere molto attenti all’evoluzione di questo problema e se potrebbe compromettere la sua presenza agli Australian Open 2022. LEGGI TUTTO

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    Federico Bertuccioli vince l’Open di Riccione senza cedere un set “partiremo per Antalya per i primi appuntamenti del circuito Future ITF”

    Federico Bertuccioli nella foto

    Saluta il 2021 nel migliore dei modi, con un successo, la Galimberti Tennis Academy. Federico Bertuccioli si è infatti aggiudicato il torneo nazionale Open di Natale del Tennis Club Riccione, il 3° memorial “Piero Serafini”, dotato di 4.000 euro di montepremi.
    E’ stato un percorso netto da applausi quello del 23enne pesarese (classifica 2.3), settima testa di serie, capace di alzare il trofeo senza lasciare per strada alcun set. Sotto gli occhi di coach Giorgio Galimberti, Bertuccioli ha esordito negli ottavi sbarazzandosi per 64 62 del 2.4 bolognese Fabio Mercuri, nei quarti ha fatto suo con il punteggio di 63 62 il “derby” con il compagno di allenamenti Andrea Picchione (2.2), secondo favorito del tabellone, in semifinale sul 5-0 in suo favore ha avuto via libera per il ritiro per infortunio di Luca Marco Casanova (2.5), per poi coronare la sua settimana perfetta regolando 63 62 il 2.4 sammarinese Marco De Rossi.
    In una partita di notevole livello tecnico Bertuccioli ha subito allungato sul 2-0, è stato ripreso, ma poi molto determinato e sempre alla ricerca del punto con il suo tennis fatto di continue accelerazioni dal 3-3 ha messo la freccia incamerando il set. Nel secondo parziale sul 2-2 il pesarese, che difende i colori del Ct L’Aquila, ha strappato il servizio al davisman sammarinese. L’incontro finisce in pratica qui e l’allievo della Galimberti Tennis Academy vola sulle ali di una grande fiducia chiudendo dopo un’ora e 20 minuti.“Sono molto contento del risultato ma soprattutto del livello di gioco che sono riuscito ad esprimere – sottolinea Bertuccioli – Il mio rendimento è andato in crescendo giorno dopo giorno e ho avuto ottime sensazioni. Abbiamo quasi concluso la preparazione off-season e questo torneo era un banco di prova importante, da cui esco con ulteriore fiducia nei miei mezzi e convinto che siamo sulla strada giusta. Ora disputerò un altro Open a Padova, poi partiremo per Antalya per i primi appuntamenti del circuito Future ITF”. LEGGI TUTTO

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    Cobolli dal Lemon Bowl agli Australian Open: “Le cose possono cambiare in fretta”

    Flavio Cobolli dal Lemon Bowl agli Australian Open

    Sulla terra rossa di Salaria Sport Village e Forum Sport Center si sono giocati gli ultimi punti del 2021. Il Lemon Bowl non si ferma e sui campi della capitale c’è stata grande battaglia tra tutti i ragazzi impegnati nelle qualificazioni under 10, 12 e 14 della 38esima edizione del torneo nazionale a partecipazione straniera. Nel corso della giornata i piccoli atleti hanno ricevuto il saluto di Flavio Cobolli, arrivato a Melbourne per disputare le qualificazioni degli Australian Open.
    Da Roma a Melbourne, il sogno di Cobolli è realtà – “Le cose cambiano in fretta, sembra ieri che in questo periodo giocavo il Lemon Bowl. Adesso mi preparo per giocare le qualificazioni degli Australian Open – Flavio Cobolli sorride ripensando alle tante battaglie per la coppa dei limoni, alcune di queste con Lorenzo Musetti, altro ragazzo che ha trasformato un sogno in realtà -. Il torneo è iniziato da qualche giorno e ci tengo a salutare tutti i partecipanti, mi raccomando divertitevi ed impegnatevi: che vinca il migliore”. Nella scorsa stagione Cobolli ha scalato la bellezza di 669 posizioni, chiudendo alla piazza numero 205 del ranking ATP un’annata iniziata da numero 874. Flavio è sbarcato a Melbourne, ma il suo 2022 inizierà dal Challenger di Bendigo prima di provare l’assalto al main draw del primo Slam della stagione.
    Valentino Grasselli: “Io e Ghiselli, amici e rivali” – Le qualificazioni del tabellone under 12 entrano nel clou ed il match tra Valentino Grasselli e Daniele Longo è lo spot perfetto per il torneo. Il talento dello Junior Tennis Perugia, nel 2021 finalista del Lemon Bowl under 10, vince in lotta su Longo con il parziale di 6-1 5-7 10/8: “Nel secondo set ho avuto un po’ di paura e ho fallito due match point, però nel super tie-break mi sono messo lì e ho fatto di tutto per vincere. Nell’under 12 gli avversari sono più forti, ma si gioca con le palle dure ed è tutto più bello”. Papà Andrea (suo allenatore e primo tecnico di Matilde Paoletti) e mamma Valeria Mancini il Lemon Bowl lo hanno giocato e quest’ultima nel 1990 si è tolta anche la soddisfazione di trionfare nella categoria under 14: “Mamma mi ha raccontato di aver vinto il torneo, papà non ci è riuscito ma è sempre andato in fondo”. Valentino a Roma ha già fatto una finale, ma il sogno è quello di poter alzare il trofeo; quest’anno, il primo da under 12, non sarà facile per lui ed il suo amico e rivale Edoardo Ghiselli: “Io ed Edo siamo amici però facciamo un po’ una gara a chi arriva più avanti tra di noi. Nel tennis il mio sogno adesso è quello di diventare un giocatore ATP ed entrare nei primi 300, è una disciplina difficile e richiede impegno – razionalizza il piccolo Valentino che chiude parlando dei suoi giocatori preferiti -. Mi piace tanto Sinner perché ha un atteggiamento positivo e non si scoraggia mai. Anche Nadal è un bravissimo giocatore ed in campo è onesto, mi piace molto”. LEGGI TUTTO

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    La Next Gen ormai sta diventando realtà

    Denis Shapovalov nella foto

    È chiaro che la cosiddetta NextGen è già una realtà e che ha preso il controllo del circuito maschile in larga misura, giocando un ruolo sempre maggiore nei tornei più importanti. Grazie a Oleg S abbiano una lista molto interessante dei primi quarti di finale raggiunti dalle migliori giovani racchette del mondo nei tornei Masters 1000 o Grand Slam.
    La precocità dei risultati raccolti è un’indubbia indicazione che si tratti di talenti molto speciali. Denis Shapovalov è il più precoce di tutti con 18 anni e 3 mesi in quel mitico Masters 1000 di Montreal dove superò anche Rafael Nadal. Alcaraz lo segue da vicino in seconda posizione con i quarti di finale nell’ultimo US Open, solo un mese più grande del canadese.
    Età al raggiungimento del primo QF sopra il livello degli ATP 500:18a 3m Shapovalov (’17 Canada)18a 4m Alcaraz (’21 USO)18a 7m FAA (’19 Miami)19a 1m Sinner (’20 RG)19a 10m Rublev (’17 USO)19a 11m Zverev (’17 Miami)20 anni Tsitsipas (’18 Canada)23a 2m Medvedev (’19 MonteCarlo) LEGGI TUTTO

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    La truppa straniera invade il Lemon Bowl

    Timur Gordeev – Foto Lemon Bowl

    Il Lemon Bowl inizia ad accogliere i primi giocatori provenienti dall’estero. Domenica 2 gennaio prenderanno il via i tabelloni principali della 38esima edizione del torneo e sui campi della capitale giungerà il turno dei tanti ragazzi stranieri, che come ogni anno popolano la prestigiosa manifestazione. Attesi 20 atleti provenienti da 3 continenti differenti, complessivamente 11 nazioni; tra queste Stati Uniti d’America, Polonia, Francia e Malta. Mentre i nuovi arrivati prendono confidenza con l’Italia, le qualificazioni delle tre categorie in gara – under 10, 12 e 14 – proseguono con gli incontri disputati tra Salaria Sport Village (sede centrale), Forum Sport Center e Panda Sporting Club. I campioni in carica della categoria under 10, Edoardo Ghiselli e Victoria Lanteri Monaco, proseguono il cammino nelle qualificazioni under 12 battendo rispettivamente Edoardo Gallusi (6-2 6-2) e Carlotta Bianchi (6-1 6-0).
    Da Dubai con cuore russo, l’Italia accoglie Timur Gordeev – Arrivato a Roma già da un paio di giorni, l’under 12 Timur Gordeev è uno dei ragazzi che suscita più curiosità alla vigilia delle giornate di main draw. Nato in Russia e cresciuto a Dubai, il piccolo “Timmy” recentemente si è fatto notare con una finale Tennis Europe in Croazia. “Ho iniziato a giocare quando avevo 4 anni e sono tra i migliori negli Emirati Arabi Uniti dove vivo – racconta Timur, che prima di avvicinarsi al tennis si è cimentato come modello -. Prima mi concentravo di più su quest’altra attività, ma adesso preferisco di gran lunga questo sport e mi diverto moltissimo: potrei stare in campo ventiquattro ore al giorno”. Accompagnato dalla mamma, il giovane classe 2010 ha viaggiato in Europa disputando tornei e catturando l’attenzione di tante accademie: “Ho giocato rassegne tra Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e Croazia, sono stato anche in alcune accademie e tante di loro mi vogliono, tra queste il Novak Tennis Center di Djokovic, a Belgrado”. A casa il piccolo ha avuto l’onore di allenarsi con Mara Santangelo e ha rubato l’occhio anche durante la permanenza nella sede di Dubai della Mouratoglou Tennis Academy: “Ero uno dei più forti all’accademia e mi sono divertito. Lo stesso vale per le giornate con Mara Santangelo”. “Mi hanno detto che ha vinto il Roland Garros in doppio e che è stata numero 27 del mondo – sottolinea ancora sbalordito con l’entusiasmo di bambino che va di pari passo con i suoi sogni -. Questa settimana voglio vincere il Lemon Bowl, poi un giorno vorrei battere tanti record e vincere più titoli Slam di Djokovic”.
    Caterina Brunamonti: “Anche da maestra il Lemon Bowl resta speciale” – In qualità di torneo nazionale a partecipazione straniera, il Lemon Bowl può naturalmente contare anche sulle tante eccellenze del tennis azzurro. Nel centro Italia la Tennis Training School di Foligno è ormai da anni un riferimento. “I bambini devono divertirsi e imparare a costruire il punto con un gioco propositivo, bisogna investire nel futuro e non pensare subito al risultato – la filosofia proposta dalla maestra Caterina Brunamonti, che in passato ha giocato e fatto bene al Lemon Bowl -. Il torneo come sempre richiama tanti bambini e c’è un bel clima. Nel 2005 ricordo di aver fatto semifinale nell’under 10, perdendo contro Giorgia Marchetti (best ranking di doppio numero 143 WTA, ndr) che vinse poi la finale”. La sede dell’evento è cambiata, ma l’atmosfera è quella di sempre rimarca Caterina: “Da maestra è un’esperienza diversa per me ma è sempre molto bella ed è così anche per bambini e genitori. Questa settimana abbiamo tanti ragazzi in gara, alcune delle nostre bambine hanno perso ma abbiamo ancora dei bambini che giocheranno nei prossimi giorni”. LEGGI TUTTO

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    Il calvario di Hyeon Chung non ha fine: “Fa solo stretching e fisioterapia”

    Hyeon Chung KOR, 1996.05.19

    Vi ricordate di Hyeon Chung? Sono passati quasi quattro anni da quando il sudcoreano ha abbagliato il mondo e ha fatto la storia del tennis del suo paese raggiungendo le semifinali degli Australian Open, con vittorie su Alexander Zverev e Novak Djokovic lungo il suo percorso.
    Le aspettative sono cresciute rapidamente intorno a questa giovane promessa che, per esempio, superò Kei Nishikori e divenne il numero 1 asiatico, salendo al numero 19 della classifica.Il problema è che, ora a 25 anni, Chung è solo classificato n.495° e non gareggia da settembre 2020. Un vero e proprio calvario di infortuni, con un grave problema alla schiena in cima ai suoi pensieri.
    “Tutto quello che fa è stretching e fisioterapia”, ha detto il padre di Hyeon Chung, vicepresidente della federazione sudcoreana, ai media del suo paese. “Hyeon è un perfezionista. Penso che tornerà quando il suo corpo si riprenderà perfettamente”, ha aggiunto. Chung ha subito diversi interventi chirurgici e ora resta da vedere in quale forma tornerà nel circuito maggiore, se mai lo farà. LEGGI TUTTO